Lo “stress” è naturale?Non trovi che, di più, tutto ciò rassomigli alla cosiddetta obsolescenza programmata, di ben altra “natura”?
Del resto, penserai (auto tendendovi) che tutti prima o poi muoiono. Vero?
Per cui, tant’è che se qualcuno ti convince che, allora, è “normale” anche sopravvivere - “dentro” ad una infrastruttura che replichi in tutto e per tutto tale condizione “normale” – allora andrà da sé che tu diverrai “tu”, in una questione che sembra “temporale” ovvero in termini di auto adattamento abitudinario su base convenzionale (così fan tutti).Ecco la “moda”. Ecco la “democrazia”.
Ecco tutto ciò che “conosci” ma non riconosci (ricordi). Ecco lo stress, il logorio, la morte per asfissia ed attenuazione del segnale portante sostanziale.
Ecco l’Anti-Sistema.
Ecco la compresenza eco-dominante che non esiste; c’è. Ecco tutto questo, che non esiti a chiamare “vita”.
“Il mio nome è… e sono un luogo comune.
Avete presente quei giovani, non più così giovani, di cui ogni tanto parlano in Tv scuotendo la testa con rassegnazione? Ecco… quei giovani, sono io.
Guadagno mille euro al mese per fare un lavoro che non mi piace, in un’azienda a cui non piaccio io. E tutti non fanno altro che ripetermi quanto sono fortunato.
Non so se mi rinnoveranno il contratto, non so dove sarò fra sei mesi, non so quale sarà il mio futuro, non so niente di niente… è un po’ come se fossi il personaggio minore di un videogioco non tanto bello. Quello che faccio, lo decide qualcuno che non sono io.
L’unico lusso che mi concedo è, non solo non credere nei sogni, ma non credere neppure nella realtà. È semplice e ti rende possibile sopravvivere.
Quello che mi succede, non mi riguarda. Tutto qua…”.
Generazione mille euro
Non solo “come è potuto succedere”, ma… che cosa (chi) “è già successo” e allora continua a succedere?La “democrazia” è molto convincente.
Tanto convincente. Per cui, non ti resta che aderirvi. O essere auto annesso...Ma, nel fare ciò, non ti sembra piuttosto una forma strisciante di “dittatura” in-dimostrabile, secondo i canoni di “legge” contenuti (previsti, permessi) nelle forme e nei limiti della Costituzione...?
Che cosa c’è di differente, sostanzialmente, tra ad esempio la “democrazia” ai tempi di Pol Pot e “ora”?
Di certo, il “metodo” adottato pubblicamente.Ovvero, il tutto che si r-affina, tendendo all’effetto ipno compulsivo provocato dalla lunga esposizione all’effetto dell'essere “drogati”, auto drogandosi però (in massima “libertà”).
Pol Pot… pseudonimo di Saloth Sar… 19 maggio 1925 – Anlong Veng, 15 aprile 1998… è stato un rivoluzionario, politico e dittatore cambogiano, capo dei guerriglieri rivoluzionari della Cambogia, i Khmer rossi e ufficialmente primo ministro del Paese, che portò il nome di Kampuchea Democratica dal 1976 al 1979, quando la sua dittatura fu rovesciata dalla Repubblica Socialista del Vietnam…
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Nota bene il termine “democratica”.Se stessi decidendo dove andare in vacanza, preferiresti visitare un Paese che si auto definisce “democratico”, oppure… no?
Ecco. È una questione strategica, persino logica:
una strategia
non tanto per quanto riguarda il “caso” in questione
bensì e di più
per quanto riguarda ogni “varie ed eventuali” = il resto del mondo intero.
Fu diretto ispiratore e responsabile della tortura e del massacro di circa un milione e mezzo di persone (compresi bambini, donne e anziani), fra i quali migliaia di morti a causa del lavoro forzato, della malnutrizione e della scarsa assistenza medica...
In totale circa un terzo della popolazione cambogiana perse la vita nel periodo tra il 1975 e il 1979, in quello che è noto come genocidio cambogiano.
Dopo l'invasione della Cambogia da parte del Vietnam, Pol Pot e i khmer rossi ricostituirono nel 1979 un movimento armato in funzione anti-vietnamita e anti-sovietica alla frontiera con la Thailandia, con il sostegno di Stati Uniti, Cina e Thailandia…
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Ti “dicono tutto”, poi, perchè 1- se lo possono permettere, non visto che tu sei “tu” nell’Anti-Sistema e 2- nella convinzione che, dunque, “tu” non sia in grado di fartene nulla sostanzialmente di tali informazioni.
Già, poiché non sei più dall’atteggiamento sostanziale o frattale espanso, che ti permette di risalire sempre all’origine portante di ogni “cosa o movimento”.Ok? Tutto è verità, anche nell’Anti-Sistema, infatti.
Quindi, la verità “il caso non esiste” significa che:
tutto è (in una) strategia, logica, piano, intenzione, etc.
nella rivelazione, però, Anti-Sistemica.
cosa (chi) “è già successo” e continua a succedere?
A ciò non riesci a dare una risposta sostanziale, poiché nell’Anti-Sistema, l’Anti-Sistema = tu sei “tu” e l’informazione ambientale frattale espansa (memoria) si codifica, diventando come “polvere” ovunque depositata, seppure trattata appunto come “solamente” polvere, da… spolverare, nonostante continui a ritornare ogni volta (chiediti il perché, sostanziale).
Fu diretto ispiratore e responsabile della tortura e del massacro di circa un milione e mezzo di persone (compresi bambini, donne e anziani)…
con il sostegno di Stati Uniti, Cina…
il caso non esiste, quando nulla viene lasciato al “caso”.
È come in un incubo:
quando vuoi evitare qualcosa che sai già essere successo e nonostante tutto, continui e continua a…
I bombardamenti statunitensi avevano portato allo svuotamento di parte delle aree rurali e la città si era sovraffollata.
Pol Pot pensava che l'unica via al comunismo fosse ripartire da zero.
Quando i Khmer rossi presero il potere, evacuarono i cittadini dalle città verso la campagna, dove venivano costretti in fattorie comuni.
La proprietà fu collettivizzata seguendo i già sperimentati modelli sovietico, cinese e vietnamita, e l'educazione si teneva in scuole comuni.
Ma l'effetto della dittatura non si limitò a queste riforme:
il regime di Pol Pot fu infatti una delle più spietate dittature della storia.
Migliaia di politici e burocrati furono uccisi, mentre Phnom Penh veniva trasformata in una città fantasma dove molti morivano di fame, malattie o perché giustiziati.
Venivano perseguitate e uccise tutte le persone non iscritte al Partito che avessero un'istruzione, e anche il solo fatto di portare gli occhiali era sufficiente per essere indicati come intellettuali e quindi come nemici del popolo...
Le mine, che Pol Pot lodava come "soldati perfetti", erano ampiamente distribuite in tutto il territorio.
Il governo dei Khmer rossi ripeteva spesso attraverso la radio che la nuova utopia cambogiana necessitava solo di un milione o due di persone; per gli altri valeva il proverbio del “tenervi non comporta alcun beneficio, eliminarvi non comporta alcuna perdita…”…
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Pol Pot pensava che l'unica via al comunismo fosse ripartire da zero…
con il sostegno di Stati Uniti, Cina…
tenervi non comporta alcun beneficio, eliminarvi non comporta alcuna perdita…?
nell’attuale forma di “democrazia” tu vali e più sopravvivi, più sei fonte di guadagno per l’altrui compresenza
di te non si butta mai vita niente, anche se sembra il contrario
ergo
più cloni ci sono del prodotto “ideale” e più è il guadagno Anti-Sistemico.
Ecco tutto quello che “vuoi”… o in cui credi e cedi. L'avvento dell'IA, che cosa comporterà in tale alchimia?
Potresti essere riconfigurato come già Pol Pot fece... e come esperienza è rimasta (nonostante sia già così; infatti, se dai fastidio è un attimo farti sparire).
Giunti al potere, in un primo momento i Khmer rossi furono favorevoli all'adozione del denaro e cominciarono anche a stampare proprie banconote, ma poco tempo dopo i vertici di Partito decisero che la moneta andava abolita, in quanto fonte di disparità sociali, avarizia e corruzione morale.
Chiunque tra i quadri si manifestò contrario - anche per ragioni meramente pratiche, come i diversi fattori che avrebbero reso complicata l'adozione del baratto, persino nella società sognata da Pol Pot - fu messo a tacere o, in alcuni casi, eliminato…
Mentre di fatto la valuta venne abbandonata praticamente subito dopo la rivoluzione, perse ufficialmente il corso legale solo nel 1978…
Il riso diventò moneta corrente, ma di fatto esisteva un fiorente scambio clandestino di beni materiali di valore, anche finalizzato alla corruzione dei quadri…
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I vertici di Partito decisero che la moneta andava abolita, in quanto fonte di disparità sociali, avarizia e corruzione morale…
il riso diventò moneta corrente…
di fatto esisteva un fiorente scambio clandestino di beni materiali di valore, anche finalizzato alla corruzione dei quadri…
An-nota bene (quanto basta):
la moneta andava abolita, in quanto fonte di... corruzione…
di fatto esisteva un fiorente scambio clandestino di beni materiali di valore... finalizzato alla corruzione…
Ecco la gerarchia. Ecco l’abbaglio ottico “moderno”.
La Cambogia, di fatto, divenne un'enorme risaia alle dipendenze della Cina, che in cambio sosteneva economicamente e politicamente Pol Pot…
Le onnipotenti guardie (“Mékong”) che sorvegliavano continuamente i campi non superavano spesso i 10-15 anni di età…
La delazione, anche tra parenti stretti di qualunque età, era una pratica diffusa e incoraggiata… e bastava un conflitto personale per essere denunciati alla famigerata polizia politica (il Santebal) come sabotatori o spie della Cia o del Vietnam.
La rigida applicazione della dottrina rivoluzionaria era assicurata da adolescenti guardie rivoluzionarie ("Yotear") e la minima trasgressione dall'ortodossia ideologica costava la vita…
Obiettivo del regime era “forgiare” (“lot dam”) l'“Uomo Nuovo”, rivoluzionario, ateo, etnicamente “puro”, privo di affetti o inclinazioni borghesi, dedito esclusivamente al lavoro dei campi, alla propria patria e all'Angkar… di cui era “strumento” (“opokar”)…
I bambini, in quanto non contaminati dalla società corrotta precedente all'avvento della “nuova era”, venivano tenuti in grande considerazione, e spesso ricoprivano incarichi di responsabilità, esercitando il loro potere anche su adulti...
Pol Pot era solito servirsi della potentissima e devota Alleanza della Gioventù Comunista della Kampuchea di Khieu Thirith per controllare politicamente i quadri...
Contemporaneamente, però, venivano indottrinati con particolare attenzione e in loro violenza e crudeltà, applicate a uomini e animali, venivano deliberatamente esaltate e premiate…
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La Cambogia, di fatto, divenne un'enorme risaia alle dipendenze della Cina, che in cambio sosteneva economicamente e politicamente Pol Pot…
con il sostegno di Stati Uniti, Cina…
Ecco il “futuro” della strategia Anti-Sistema:
l’eliminazione del debito
e molto probabilmente persino
l’eliminazione del denaro…
in qualcosa che sostanzialmente, comunque, mantiene il controllo sostanziale da “a monte”.
“Di fatto” Vs sostanziale = differenza di potenziale, da cui estrarre e ricavare il massimo del “guadagno” personale.Se, poi, non esiste ma c’è tale “qualcuno”, allora sarà im-possibile dimostrarne persino l’esistenza.
Così come gli individui auto convergono verso una sempre più grande impotenza, nel momento in cui hanno appena vissuto sulla propria pelle una profonda ingiustizia, ma… tant’è che nulla riescono a “Fare…” poiché nelle maglie “di fatto” della legge, che amministra tutto e tutti Anti-Sistemica-Mente.
“Tranne che in astratto, quali strumenti di politica…”.
Urla del silenzio
A tale “punto” o, meglio, in tale punto di sospensione (campo sferico) è assolutamente portante rimarcare e ricordare quanto sia strutturale la dimostrazione che il caso non esiste e, quindi, ogni ripercussione è sostanziale.
Ovvero, non c’è alcuna “necessità” di comprovare ciò che si vede succedere o si percepisce accadere sostanzialmente (poiché un individuo o un gruppo di individui ne pagano le conseguenze ed è plateale che si tratta di ingiustizia).
Invece, vengono - tutt'al più - perseguite le persone fisiche (quando va bene), lasciando inalterata la struttura sostanziale o persona giuridica Anti-Sistema.
Quanto è “casuale” la compresenza della The Coca Cola S.p.A. nella situazione cambogiana degli anni ’70?
Sei nell’Anti-Sistema.
Mentre la realtà manifesta denuncia ben altro, essendo la regola ambientale all’80/20.
È la gerarchia (Anti-Sistema) che viene comprovata ambientalmente.
Ma devi essere dall’atteggiamento sostanziale, perché nell’Anti-Sistema vige il “di fatto” a norma di legge.
Una settimana assurda quella appena conclusa:
mi hanno hackerato il profilo Facebook
e vabbè
non posso più gestire la mia pagina Facebook…
un po' meno vabbè.
Mi hanno zanzato 380€ dal conto corrente
molto meno vabbè.
Per i soldi fortunatamente ho già risolto.
Per tutto il resto no.
In questa vicenda, che purtroppo uno pensa possa capitare solo agli altri, ho veramente capito un paio di cose che fanno riflettere.
I colossi come Facebook e PayPal se ne fregano degli utenti. Non esiste più un help desk fatto di persone. Per qualunque tipo di problema trovi l'assistente virtuale o e solite F.A.Q...
è tutto un link, tutte guide che rimandano alle solite cose sul come fare, e alla fine nessuna ti risolve il problema.
Facebook ti risponde "hai violato le nostre norme". Ok, ma non sono stato io, mi hanno hackerato, brutte capre ignoranti. Ma loro non leggono danno solo risposte preconfezionate.
Tutto standardizzato.
Stiamo andando verso una digitalizzazione totale.
Le persone non contano più nulla e non esiste più il rapporto umano.
Per un colosso come Facebook un utente in più o meno non conta nulla, a meno che tu non sia una celebrità, forse...
Tiziano Brunno
Ossia, qualcosa “a metà” tra il regime – ad esempio – di Pol Pot e la “democrazia” dello stesso, ma in salsa “moderna”, ossia, rivelata (che devi dimostrare se te ne accorgi e già accorgersi è qualcosa di dannatamente “complesso”).Pensa che le “autorità” locali sono le prime a dirti “sarà davvero difficile se non impossibile recuperare tale ‘piccola’ somma”. Per cui, lasci perdere ogni volta.
Questo, prima ancora di essere ciò che sembra, “è” un’opera di paziente auto distruzione del senso proprio di sovranità e giustizia.Dunque, è la coerenza in tal senso che viene sempre meno.
Mentre, all’opposto, si rafforza sempre più l’attaccarsi a questioni di principio de noantri, che deviano e sfociano sempre in tribunale, laddove chi “vince” non è mai la giustizia ma la “giustizia”.
Perché chi ha più soldi può permettersi sempre i “migliori” avvocati? Suvvia.
SPS (Io) ha sempre sostenuto che l’Anti-Sistema si regge e si difende sostanzialmente, ovvero, non linearmente.
Mentre, al contempo, infatti ha fatto passare e consolidare l’auto depistaggio costante del “di fatto”.
Laddove, di conseguenza la “scienza” è deviazione standard, ovvero:
un codice “parlato” che obbliga, vincola, auto segrega, isola, combatte, consuma, porta via, etc.
tutto ciò che “non va bene” e tutti coloro che “si oppongono”.
la “legge” che si con-fonde con la visione scientifica
dimostra che tale connubio è quantomeno causale.
per caso in filosofia s'intende ciò che contraddistingue
o un avvenimento che si verifica senza una causa definita e identificabile, contraddicendo così ogni teoria deterministica che assegna ad ogni accadimento una precisa causa;
o un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero “non-lineari”, sconnesse o meglio “intricate”, che non presentano una sequenza causalità-effettualità necessitata, cioè deterministica, tale da permettere l'identificazione di esse e la predicibilità degli effetti.
Il riconoscimento ontologico dell'esistenza del caso come causalità non-lineare è stata posta per primo da Antoine Augustin Cournot (1801–1877), il quale sostenne a metà dell'Ottocento che una serie di cause non sempre è lineare, ma può presentare incroci che alterano la loro conseguenzialità.
Tesi poi ripresa anche da Roberto Ardigò (1828–1920) nel 1877 nell'Appendice a La formazione naturale nel fatto del sistema solare.
L'interpretazione deterministica della causalità si ritrova in quelle antiche correnti filosofiche che, concependo l'universo come creato da un Logos ordinatore, negano l'esistenza del caso in quanto tutto avviene “per necessità”, sostenendo che il caso è soltanto una “ignoranza delle cause”, come in tempi moderni sosterrà l'astronomo Pierre Simon Laplace…
L'etimologia del termine italiano risale al latino casus -us che vuol dire caduta…
Il caso ha rilevanza anche nell'analisi statistica quando, prendendo in esame un evento, per l'elevata presenza di cause che l'hanno determinato, o nell'impossibilità di risalire alla conoscenza del primo elemento che l'ha causato, o per la stessa natura indeterminata del fenomeno in esame, si sostiene l'impossibilità di prevedere gli effetti di quel singolo fenomeno e di dichiararne solo la probabilità statistica, riferita ad un insieme di fenomeni simili, nella quale s'include il caso…
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il riconoscimento… dell'esistenza del caso come causalità non-lineare…
negano l'esistenza del caso in quanto tutto avviene “per necessità”, sostenendo che il caso è soltanto una “ignoranza delle cause”…
Casus –us… vuol dire caduta…:
è persino (proprio) nell’accezione (pretesa) scientifica (seppure deviata)
che puoi ritrovare (ricordare) il significato di “caso”
ovvero
dell’ignoranza delle cause che hanno provocato qualsiasi “fenomeno (conseguenza)”.
Il caso, allora, non esiste. Per cui, ogni effetto collaterale di qualsiasi decisione “è” verità o strategia da “a monte”.
Meglio:
è così nell’Anti-Sistema
che si rivela
grazie all’ordinamento “di fatto”
mentre sostanzialmente auto insiste e persiste indisturbatamente.
I cosiddetti anglosassoni che cosa (chi) ti indicano, al solito?
Chi ti viene in mente dichiarando tale espressione? Gli inglesi e per estensione gli americani. No?
Il nome “Anglosàssoni” veniva usato per indicare alcune popolazioni di origine germanica che, comunemente vengono indicate negli Angli, nei Sassoni e negli Juti che, tra il V e il VI secolo d.C., emigrarono dalle coste della Germania settentrionale e della Danimarca nella Gran Bretagna…
Si discute se questi popoli, giunti nell'isola, abbiano spazzato via le popolazioni che vi trovarono, oppure se si fusero con queste, sicuramente ne misero in fuga la maggior parte verso l'Irlanda.
Un'interpretazione alternativa degli eventi è quella che ci fu una limitata occupazione militare della Britannia orientale, con la popolazione che andò gradualmente adottando la lingua e la cultura della classe dominante…
è con gli Anglosassoni che almeno dal IX secolo si cominciò a parlare di un regno d'Inghilterra.
Attualmente, con il termine di anglosassoni, si indicano in italiano le popolazioni di lingua inglese della Gran Bretagna e dell'America settentrionale…
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Che cosa (chi) continua a succedere, poiché “è già successo”?
Questi popoli, giunti nell'isola, abbiano spazzato via le popolazioni che vi trovarono…
con la popolazione che andò gradualmente adottando la lingua e la cultura della classe dominante…
con gli Anglosassoni che almeno dal IX secolo si cominciò a parlare di un regno d'Inghilterra…
attualmente, con il termine di anglosassoni, si indicano in italiano le popolazioni di lingua inglese della Gran Bretagna e dell'America settentrionale…
Già agli inizi dell'VIII secolo, nella sua Historia ecclesiastica gentis Anglorum san Beda il Venerabile (I.15) suggerisce che:
i regni dell'Anglia orientale, della Mercia e della Northumbria appartenevano agli Angli, che traggono il loro nome dalla penisola di Anglia, nell'odierno Schleswig-Holstein (Germania)...
i regni dell'Essex, del Sussex e del Wessex erano abitati da Sassoni, che provenivano dall'Antica Sassonia...
il regno del Kent e l'Hampshire meridionale erano abitati da tribù di Juti…
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Gli Juti (o Iuti) furono una popolazione germanica originaria dello Jylland (Jutland) - la moderna Danimarca - e della Norvegia.
Gli Juti, con gli Angli, i Sassoni e i Frisoni, erano tra le tribù germaniche che attraversarono il Mare del Nord e si stanziarono nelle isole britanniche dalla fine del IV secolo in avanti...
La loro migrazione definitiva nella Gran Bretagna avvenne tra gli anni 441 e 443... e fu compiuta insieme ad Angli e Sassoni...
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Gli Angli furono una tribù della Germania non romanizzata appartenenti al gruppo dei Suebi (Herminones) stanziatasi insieme a Longobardi e Semnoni presso l'attuale Schleswig-Holstein… territorio dei Sassoni…
A partire dalla metà del V secolo, assieme ai Sassoni, agli Juti e ai Frisi, migrarono in Britannia (Inghilterra), dove, stabilitisi nelle regioni centro-orientali, fondarono i regni di Anglia Orientale (o East Anglia), Northumbria e Mercia…
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I Sassoni erano un popolo germanico, insediato principalmente negli odierni stati tedeschi di Schleswig-Holstein, della Bassa Sassonia, della Sassonia-Anhalt, della Renania Settentrionale-Vestfalia e nella parte nord dei Paesi Bassi (Twente e Achterhoek).
Il loro nome significa "gente di spada", e infatti furono considerati da Carlo Magno e da alcuni storici molto bellicosi…
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Quale senso ha l’auto suddivisione etnica e di razza se non di specie?
Qualcuno che “elegge” un popolo e, poi, lo usa attraverso l’inganno totale.
Né inglesi, nè tedeschi, nè ebrei…
Qualcuno che se ne approfitta, causalmente e non linearmente.
Al “caso” non è lasciato nulla, nell’Anti-Sistema.
Perché?Perché sarebbe molto pericoloso per la continuazione Anti-Sistemica stessa.
È esattamente come nei “film”, ma togliendo gli ultimi cinque minuti, laddove trionfa sempre il bene e lo spettatore esce dalla sala contento, con la pancia piena, il portafoglio sgonfio e la rassegnazione di essere un poveraccio, perché il gonfiarsi del petto dura sempre meno, essenzialmente.
“Fai… persino due conti e renditi conto”.
Le ripercussioni di ciò sono devastanti, potenzialmente, anche nei confronti dell’Anti-Sistema stesso.
Bingo. Stop. Amen.