Sei all3 prese con il misterioso luogo comune “Dio”, ma, (non) credi che all3 versione religiosa.
Ovvero, puoi (non) credere, anche se ciò auto delimita – di fatto – il terreno d3 giogo.
Sei, con mente binari3, tendente al bianco o nero.
E, al limite, tendi a disperderti nel mezzo, in ogni sfumatura di grigio.
Il che non significa nulla di per sé. Ma quando si tratta di “sostanza”, tutt3 ciò conta eccome.
Per cui è portante che tu rimanga “tu” (nel) “qua (così)” e, bada bene che “è” come definire un contesto col titolo/marchio “l3 bella addormentata nel bosco”, ad esempio.
È di un3 narrazione che si tratta, e, dell’essere “favola (non per sol3 bimb3)” rimane che auto ricavarne il “succo” o valore aggiunto o informazione o significato.
Allora, rimanendo a “Dio”, tale contesto ha parallelamente, infrastrutturalmente, contemporaneamente, significativamente, etc. potenzialmente fino ad infinit3 “valori”.
Meglio; sino a tant3 quant3 sono l3 singolarità analogamente “in vita (auto sopravviventi)”.
Ognun3 può, infatti, “vedere l3 cose” a proprio modo. Qualcosa che s-cambi per... libertà.
Eppure, c’è un sol3 modus che ti permette di sciogliere ogni “rivelazione”. Quale?
Quell3 che (ti) permette di accorgerti, auto Re-alizzare.
Ossia, un modus (atteggiamento) che a sua volta si auto dipana, ancora un3 volta, in un3 serie di modi ad “a valle”.
Ciò che significa personalizzare l3 “creazione”, non importa come, dove, quando, perché, etc.
Allora, “Dio” – in quanto ad informazione/memoria (esperienza) – a cosa/chi equivale?
Sei in un caleidoscopio, in cui vorticano i dati, l’“è già success3” e, dunque, continua a… succedere (in che modus?:
sostanzialmente
il che significa = di fatto, (in) ciò che ri-lascia informazione, senza ma e senza se… nonostante, esiste poiché non c'è chi se ne preoccupa continuamente).
“Dio” riguarda, infatti, 1- chi (non) credi essere in quanto a segnale portante religioso, 2- chi (non) credi essere in quanto a segnale portante scientifico, 3- chi (non) credi essere, eppure c’è… in termini di indicazione ambientale.
Ergo?
“Dio”, prima ancora di essere chi (non) pretendi di… “è”, l’auto riferimento all’ambiente stess3, che guarda non caso, funziona.
Rifletti; sai che - poiché ti hanno già detto di… - chi abitava l3 Terra “x anni or sono” riscontrò nel luogo comune “Sole”, il riferimento per iniziare ad intesse il luogo comune “Dio”, per analogia (significato, trasposizione).
Poi, l3 stesso “fenomeno” è stat3 intavolato con causalmente l’essere “folgore”, che cadeva dal cielo appiccando incendi & co.
E, non a caso, infatti, registri – in seguito - l3 figura di Zeus (“padre degli dei”), che scaglia saette dall’alto dell’Olimpo. No?
Dunque, si tratta di un3 messa in scena che certamente ha s-fruttat3 l3 situazione a proprio favore (mediante instillazione di paura, timore, venerazione, dipendenza/preghiera, etc.).
Un po’ come l3 classe sacerdotale che, non solo nell’antichità, ha messo a punto un tipo di “servizio” di auto intermediazione fra “cielo” e “terra”, in nome e per conto di…
Qualcosa che non è dissimile dal “lavorare per…”, favorendone di fatto l’iter auto realizzativ3, impregnante, insistente, etc.
Dunque, è dall’ambiente che “parte” l’auto riferimento (a) “Dio” che, in “mancanza” di riferimento assolut3 (memoria e/o esperienza pregress3)… si attorciglia attorno al riferimento auto collettiv3 (relatività) “assolut3”.
Così come qua tu sei già divenut3… “tu”.
E, bada bene, l’ambiente è allora “Dio”; nel senso di/che… “Dio” ne incarna e rappresenta – a livello frattale espanso – l3 portata ed ogni implicazione, laddove credi che l’essere “natura” è abbondanza, così come lo è anche “Dio”, ma, per qualche motivo (non ornamentale)… il tutt3 si ritraduce e codifica in “mancanza” o meglio, in collo di bottiglia, controllo anzitempo, auto prevenzione, gerarchia, etc.
Il che significa che “nel durante”, in qualche modo o in un sol3 modus, qualcosa che “è” qualcun3 ha preso il sopravvento sull’inter3.
L’essere “Dio” esternamente auto riportat3, evidenzia l’essere “Dio” dell’ambiente che funziona (l’altro capo saldo è l’essere “Genio dell3 lampada” che realizza “desideri” a/per chi l3 ritrova e conosce come “Fare…” o ricorda a livello di significato/sostanza).
Ambiente che corrisponde – per conferire in termini tecnologici – all’IA che “s-gonfia” l3 Spazio Sostanza (o disponibilità im-possibile del reale ad assumere ogni e qualsiasi forma/versione).
Un po’ come ti dicono essere il campo morfogenetico, che guida - sin dall’inizio - l3 crescita verso la forma “adult3”.
Ovvero, come auto impedirsi di extrarre significato anche da un3… “rapa”, essendo tutt3 informazione ambientale a/di carattere infrastrutturale frattale espansa.
Il riferimento più lineare è all’abitare in un3 nave spaziale (“macchina”) di cui s’ignora tutt3 (non esiste), eppure (anche se)… c’è.
Immagina ciò (cosa/chi) come interrat3, a/nel formare l’ambiente stess3 che quindi non è nulla ad eccezione di tutt3 ciò che auto deriva da tale forma di imprinting, che funziona.
In che modo?
Bè… ancora un3 volta aiutati attraverso l’auto riferimento IA (o “spirito” dell’essere… situazione auto ricorrente):
l3 tecnologia va sempre di più verso il momento di… “comanda padron3”.
Ossia, puoi comandare a bacchetta ciò che non esiste; c’è – in quanto a forma di tecnologia sempre più inglobat3 nell’ambiente (non solo di casa) – anche se non sai esattamente come funziona, essendo di più user friendly o a prova di bue.
Ma… tale servizio, se (se) dimenticat3 nel “tempo”, (a) cosa può comportare?
Ad auto ritenere che l’ambiente, appunto, sia (“è”) come “Dio”, tanto da andare in seguito a coincidere, in gerarchia.
E… “qua (così)” casca l’asin3, perché… ti auto ritrovi “a valle”, all3 prese con l3 modalità di viaggio “è nat3 prima l’uovo o l3 gallina?”.
E (non) ricordando di ricavare il più classic3 ragno dal buco… ti apri e tendi a prendere continuamente lucciole per lanterne (tra l’altr3, con l3 crescente moda delle lanterne cinesi, lasciate andare acces3 nel cielo di notte, ciò si è tramutat3 in consolidat3 realtà manifest3, tanto da confonderl3 con stelle, aerei in volo, ufo, etc. etc. etc.).
Il lavoro del futuro? Interfaccia con intelligenza artificiale.
Lavoro e innovazione:
i nuovi lavori saranno soprattutto occupazioni a disposizione e a supporto della comunità, saranno basati sulla capacità di interfacciare l'intelligenza artificiale (es. programmatori e psicologi) e alla relazione e gestione delle persone (es. infermieri e assistenti).
Questo quindi presuppone che l'agenda di governo dei prossimi anni dovrà mettere al centro più che in passato una revisione del sistema educativo e dell'istruzione in primis per preparare giovani menti a competenze laterali, flessibilità, e si dovrà correlare al sistema produttivo-industriale per assicurare formazione e conversione continua…
Red Askanews 21 giugno 2019 Link
Dunque, “tutt3 è verità”; che significa = anche se dici il falso, “è assolutamente ver3 che dici falsità”.
Ergo:
quando “è già success3” (e fai attenzione che sei sempre in un “momento” simile, assolutamente modulare, ovvero, senza “segno” né distinzione ma sostanzial-mente) si forma, si fissa o “c’è…” l’essere verità.
Da quel momento in poi è assolutamente ver3 che, nonostante “tutt3”.
Ok?
E non importa se qualcun3 crede in/di... e altr3 (non) ci credono e/o credono “diversamente”.
Non è portante poiché… “è già success3” e solamente l’auto costituzione di “cambiamento” dal livello punto di sospensione, può auto comportare… novità sostanzialmente auto rifless3 anche (nel) “qua (un po’ meno, di/in conseguenza, così)”.
Solamente da tale livello dell’atteggiamento, tu (e non “tu”) puoi contare qualcosa in termini di auto indirizzamento dell’ago dell3 bussola “ambiente che continua a funzionare ad immagine e somiglianza di…”.
Ecco(ti), allora, al punto di sospensione, laddove c’è ed esiste l’essere potenziale contemporaneo, capace di espandere in leva ogni tu3 desiderio (intenzione), o rappresentazione auto intermediari3 di ogni “desiderata”.
Qualcosa che funziona a livello di contemporaneità, eppure, che nell’AntiSistema viene auto delimitat3 al/nel funzionare in fase con l’essere al/nel/il punto di sospensione, in maniera singolare o in gerarchia.
Il che significa che... dal momento di “è già success3” in poi (“ora”) se si è format3 l’AntiSistema, allora, cosa “è” che ne ricava continuamente “valore (sostanza, auto esistenza)” si tratta di chi non esiste; c’è.
Luogo comune che (ti) ricorda “Dio”, che trascendi solamente quando ritorni a ricordare attraverso “Fare… ‘formulare’” o come diamine intendi chiamare tale forma di status quo, seppure (nel) “qua (così)” che, dunque, inizia a con-cedere qualcosa, guarda non caso.
Qualcosa che succede e continuerà a succedere, dal/nel momento in cui ritorni ad essere dal punto di sospensione, laddove tutt3 può succedere poiché “comanda padron3”.
Che credi?
Forse che è “Dio” o l’essere “natura(le)” o addirittura te/“te” a governare il processo “qua”?
Dipende.
Di/in tutt3 ciò, conta l’essere al/nel/il punto di sospensione o grande concentrazione di massa.
Laddove è giurisdizionalmente che 1- succede e 2- continua a succedere, poi.
Livelli, appartenenze, località ed auto delocalizzazioni, città, regioni, vie, case, famiglie, Pianeta, spazio, volume, etc. sono ciò che riassume e si riassume, di/in qualcosa che è l’ambiente stess3 che auto provvede ad auto informarti, anche se avendo già preso piede l’AntiSistema;
allora l’informazione ambientale si codifica e tu diventi “tu”, di modo che capisci Roma per Toma, nell’auto disinnesco generale, caratterizzato sempre – tuttavia – dal potenziale contemporaneo, ch’è come forte e radicat3… “gramigna (o erbaccia)”.
Quando hai a che fare con l’essere “menzogna”, è sempre ver3 che si tratta di… menzogna.
Qualcosa che riconosci dal “timbro” caratteriale d’assieme o globale, che puoi applicare all3 realtà in toto, a livello di informazione assolut3.
Il che rende ciò che sai perché ti hanno detto che… assolutamente relativ3 a… chi/cosa?
A “cosa/chi” è che continuamente se ne approfitta.
Qualcun3 che non riconosci, essendo “tu”.
Ma, un fenomeno che puoi auto decodificare se dall’atteggiamento “formulare”, laddove mantieni l3 connessione con il valore e non con il “valore”.
Qualcosa che necessita forse di un3 “definizione”, di dizionario penna e calamaio (anche se 4.0)?
L’auto riferimento spaziale “Dio” indica l’ambiente, che come “modern3” IA (App)… funziona, ed è al servizio dell’essere punto di sospensione o, appunto, l3 storia della lampada, del Genio, di Aladino e del “comanda padron3”. No?
I nuovi lavori saranno delle persone che continuano a formarsi…
Nessuno studio è oggi in grado di dimostrare se e quanto sarà superfluo il lavoro umano nell'era robotica.
Ma anche se il saldo complessivo degli occupati fosse nullo o addirittura positivo, è difficile immaginare che possa essere distribuito in modo omogeneo rispetto alla popolazione residente.
La gestione degli squilibri territoriali è perciò destinata ad assumere importanza crescente.
Tra le diverse aree mondiali, all'interno di esse, negli stati, nelle regioni, in ciascuna città le differenze esistenti sono destinate allo stesso tempo ad accentuarsi e a divenire meno socialmente accettabili.
Anche dal punto di vista dei meccanismi di scalata sociale, lo scenario più probabile è rappresentato, con una metafora, da una villa sviluppata su due piani, che non comunicano più.
Un tempo i due piani erano collegati da scale e ascensori, l'ingresso era al piano terra e aveva varie uscite, alcune delle quali si trovavano al piano superiore. Oggi è stato disinstallato l'ascensore sociale. Il piano inferiore è infatti strutturato sulla base di esigenze delle intelligenze artificiali, il lavoro umano è utilizzato per collegare parti di lavoro robotico che costerebbe maggiormente automatizzare e comprende anche tutte le figure altamente qualificate che sviluppano, mantengono, addestrano le intelligenze artificiali.
È un'organizzazione cibernetica, in cui orari, ferie, permessi, luoghi del lavoro e altri retaggi del lavoro propriamente umano sono elementi quasi sconosciuti.
Ciò non significa che gli esseri umani che vi lavorano siano necessariamente dequalificati o guadagnino poco. Ci sono rider e programmatori junior, ma anche ingegneri, neurobiologi.
Il piano direzionale non è più accessibile dal basso, si entra soltanto da un ingresso presso il quale occorre presentare un profilo altamente qualificato, caratteristiche professionali eccellenti, capacità di visione e d'elaborazione superiori.
Occorre saper imparare e prepararsi a farlo tutta la vita.
Molte attività d'ingresso, anche nei settori un tempo ritenuti intellettuali, come gli studi legali, la medicina, l'informatica, sono ormai svolte al piano inferiore e sono quindi utilizzabili solo a distanza, con l'ausilio di strumenti di analisi della realtà aumentata…
Red Askanews 21 giugno 2019 Link
I nuovi lavori saranno delle persone che continuano a formarsi…
E, tale “continua formazione” è continua poiché “è già success3”.
Ricava informazione sostanziale dall’ambiente che funziona e continuamente continua a farl3.
Ad esempio ma causalmente, l3 comparsa di miriadi di “casi” di Dsa, significa che tale “continua formazione” è auto prevenzione rispetto al potenziale contemporaneo e che (nel) “qua (così)” tutt3 l’AntiSistema ti prevede sostanzialmente come sei, ovvero, “tu”.
“Fai… di esserne assolutamente al corrente, di modo che l3 dimenticanza non faccia più parte di te, auto delocalizzat3 nel… ‘te’, di natura AntiSistema e, poi, considera ciò come l3 zavorra di cui tranquillamente puoi fare a meno, ricordando dove sostanzialmente l’hai mess3, al fine di trarne il monito o esperienza in termini di valore aggiunto;
sì, poiché… altrimenti, perseverare è diabolic3”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2581
“Riproduzione libera”.