martedì 20 novembre 2018

L’equivalenza non significativa.



Cambiamento, trasformazione, mutazione, evoluzione, etc. Tali termini, che cosa indicano e significano?
Ragionando per sinonimi:
cambiamento = cambio, mutamento, modifica, modificazione, trasformazione, alterazione, variazione, metamorfosi, novità, innovazione, rinnovamento, miglioramento, correzione, evoluzione, riforma...
Contrario:
stasi, regresso, involuzione, peggioramento…
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Dunque, tra i sinonimi ritrovi anche mutamento, trasformazione, metamorfosi, evoluzione, etc
Ma (ma) sostanzialmente si tratta, davvero, di descrizioni che possono ricadere nella categoria dei sinonimi? 
Che cosa significa “sinonimo” = in semantica, la sinonimìa (dal greco synōnymía, "comunanza di nome") indica la relazione che intercorre fra due lessemi con lo stesso significato… 
Sinonimo significa dunque che due parole hanno lo stesso significato
Naturalmente, si tratta in genere di equivalenza, non di identità perfetta di senso… anzi, è proprio la possibilità di variare leggermente il significato che spiega l'uso retorico della sinonimia:
vedere e guardare, viso e volto…
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Ovvero, l'auto ricorrere ai sinonimi calza molto bene con l’andar menando il can per l’aia = un modo di dire colloquiale della lingua italiana.  
Chi "mena il can per l'aia" continua a parlare di un argomento senza mai arrivare al dunque, oppure cerca di cambiare discorso per evitare un argomento sgradito…
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Qualcosa che sa di inganno, di intenzione dubbia, truffaldina
Dunque, quando proprio ciò “è” all’interno della lingua parlat3 e scritta, di che cosa (chi) si tratta?
Sinonimo significa dunque che due parole hanno lo stesso significato…:
ma (ma)
naturalmente, si tratta in genere di equivalenza, non di identità perfetta di senso…
Il termine “naturalmente” l3 dice tutt3 relativamente allo stato dell’arte (nel) “qua (così)”:
infatti, avere l3 stess3 significato è cosa alquanto divers3 rispetto ad essere equivalent3, quando non c’è identità perfetta di senso.
Dunque, ricorrere al “naturalmente” significa esserci o farci e, comunque, identifica una sorta di luogo comune “incantevole” e/o in grado di incantare coloro che vi si ritrovano dentro, giurisdizionalmente espost3.
Se ti concentri sui contrari, come puoi sbrogliare la matassa?
Contrario: stasi, regresso, involuzione, peggioramento
Il cambiamento è qualcosa che promette di “cambiare, evolvere, trasformarsi, mutare, etc.” in quale altr3 “forma”... se (se) squadra che vince, non si cambia? 
Come puoi anche solo sperare di… se (se) sempre alla compresenza di status quo (è morto il re, evviva il re; morto un papa se ne fa un altro)? 
È luogo comune, infatti, credere di appartenere al luogo comune, come se esistesse solamente quel tipo di forma mondo, in termini di possibilità e dunque di differenza di potenziale (da/in cui, il destino, il futuro, l’orbita, il domani, etc.). 
Ricorda, a tal pro, che la realtà manifesta “qua (così)” è una forma gerarchica che, “naturalmente”, dipende nella misura in cui consegue.
Quando tagli corto, ipotizzando (ed accontentandoti) della figura retorica “Dio”, ti perdi però il significato auto contenut3 “lì”. 
“Dio” è un dispositivo di fermo immagine, di fondo scala, di protezione AntiSistemica.
Infatti, ogni volta che tendi ad espandere il tuo ragionamento è sempre “lì” che vai a sbattere e fermarti. Vero? 
Mentre, all’altr3 “capo” ritrovi sempre il punto di sospensione della scienza (ch’è deviat3 poiché nella deviazione eco-dominante + sottoDomin3). 
Quindi, auto ricorri sempre (sempre) a “Dio” e/o alla scienza, al fine di cercare spiegazione, ovvero, risposte alle tue domande, che sono continuamente senza riposta, poiché, né “Dio” né la scienza ti rispondono direttamente, bensì, attraverso tutt3 ciò che credi ed in cui “credi” di… aver scort3 all’interno del loro campo scenico, compresenza, insistenza ed auto sussistenza/persistenza.
Ergo:
soffri di un certo errore di parallasse.
O, meglio, non ti accorgi di cosa “è” chi se ne approfitta continuamente, alimentando e caricando tutt3 di modo che tu sia “tu” e, dunque, non te ne avveda minimamente del “è già success3”, neppure se/quando continua a succedere…
E... perseverare è diabolic3.
Che cosa, continua a succedere
La “tua” vita (nel) “qua (così)” = lo status quo, che è la conseguenza della ragione fondamentale che… se si auto mantiene strategicamente immanifest3, allora per “te” non esiste anche se c’è
Come si può fare a/per non esistere ma esserci? 
È il risultato dell’essere “a monte” di ognun3 che non lo è, poiché, già conseguenza
Di modo che, sia la memoria che l’esperienza pregress3, vengano meno o nella forma meno attrezzat3 per fare la differenza e ripristinare il potenziale (contemporaneamente).
Quindi, ritornando ai contrari di cambiamento (che è, anche, trasformazione, mutazione, evoluzione, etc.) “stasi, regresso, involuzione, peggioramento…”, che cosa puoi auto decodificare sostanzialmente (laddove nella sostanza il significato è sempre il significato)?
Se (se) cambiamento = evoluzione, allora (allora) quando la musica non cambia se non nella misura in cui cambia chi ri-suona, l’evoluzione dell’umanità esiste ma non c’è (essendo antinomia, contrario) poiché qualsiasi libro di storia dimostra che sostanzialmente sono cambiati solo i costumi “qua (così)”, stabilendo gli estremi di ciò che è considerat3 come “norma, conv3nzione”, che non sono più cambiat3 da un certo punto (di sospensione), in poi a conseguire:
attraverso il credo “Dio”/denaro, si è passat3 dalla schiavitù al lavoro, assumendo (“respirando”) che tale “cambiamento” fosse nella natura delle cose, in termini di evoluzione, progresso, umanità, diritto, legge, etc. 
La tecnologia inganna. Fai attenzione. Sembra. 
Ed è ancora lo specchietto colorato donat3 a chi è nativ3, in cambio di sè (della propria essenza). Una volta non c'era, quindi? C'è evoluzione? Suvvia.
Di fatto, si tratta di equivalenza sulla carta, che ha lasciato inalterat3 i rapporti di forza tra chi è all’origine della proprietà privata (possesso, avere) e chi l’ha sempre subit3 (“necessità” di continuare a sopravvivere). 
Narrare, dunque, di evoluzione dell’umanità, solo perché dall’epoca delle caverne oppure anche rispetto a pochi decenni or sono, si faticava ancora a tirar sera, non significa nulla se non che… tutt3 s’è trasformat3 senza assolutamente cambiare, in quanto a destinazione d’uso.
Il che deve per forza di cose farti aprire gli occhi, relativamente all’assolut3 necessità che esista la forma fondamentale “a monte”, eco-dominante, che decide tutt3 anche per te/“te”. 
Fai, infatti, ancora fatica a tirar sera, per infiniti motivi (essendo funzione AntiSistemica).
L3 logica l3 prevede e, dunque, deve esserci ed essere, eco-dominante, così come hanno postulato il Buco Nero, osservando la sua compresenza attraverso la dimostrazione indiretta, ovvero, gli effetti che registra il comportamento della “luce” alla sua reale, fisica, attività auto esistente.
Ogni “fenomeno” simile, infatti, ricorda sempre (sempre) tale compresenza “ombra, eco”. 
Mafia, gerarchia, inerzia, ombra, eco, differenza di potenziale, inflazione, wireless, leva, lavoro, “Dio”, denaro, energia, tempo, etc. l3 dimostrano significativamente
Soltanto che “qua (così” ormai è tutt3 alla rovescia, per cui, osare a sostenere tale verità cardinale, ti espone ad ogni genere di rischio. Qualcosa che isola come se fossi sempre ai domiciliari, come se sempre marchiat3, riconosciut3 (in termini negativi).
Come un esempio da non seguire. Come un caso isolat3 di… “malattia contagios3”.
Infatti, credi che cambiamento non sia stasi, regresso, involuzione, peggioramento… Ergo:
credi che tutt3 sia perfettamente in ordine
certo, sempre perfettibile ma (ma) giust3, nella norma, ideale, etc.
Qualcosa che per fartel3 andare bene, devi però chiudere tutti e due gli occhi (uno solo non basta), dato che “in giro pel mondo” non sembra esserci proprio tutt3 sta grande giustizia (sfericamente intendendo). 
Ovunque è, infatti, sempre (sempre) AntiSistema, “qua (così)”. E non puoi di fatto andare da nessun3 parte se (se) non sempre “lì”…
Eppure non sei in stasi, non c’è regressione, non c’è involuzione né peggioramento. Sì. Ma (ma) rispetto a cosa (chi)? 
Rispetto alla tua versione (te) e rispetto al pregresso... rispetto all’avvento del punto di sospensione eco-dominante (assumi tale informazione come sei già abituat3, ad esempio, studiando e poi ricordando l’ascesa di un impero rispetto alla fine di un altr3 = invasione, conquista, possesso).
Fissa un “prima” e, poi, renditi conto che 1- esiste e 2- il “qua (così)” è sempre il “dopo (ora)”. 
Il prima diventa l’Oltre Orizzonte e l’eco-dominante l’orizzonte (“ora”).
Sì perché, sei in stasi nella regressione AntiSistemica (che vale soltanto per “te”, mentre chi è eco-dominante continua a sussistere a pieno la propri3 evoluzione), ch’è involuzione e peggioramento (rispetto a ciò e chi non ricordi più di già essere).

Hai smarrito, dunque, la tua “bussola”, causalmente. E tutt3, contemporaneamente, te l3 fa ricordare e dimenticare.
Ecco il punto, la leva, il fulcro:
qualunque sia l’entità dell’incanto
esiste sempre (sempre) la “forza” che ti riporta alla mente il pregresso (“è già success3”)
nonostante tutt3 ciò che viene messo in onda
da parte di chi se ne approfitta esclusivamente
da sempre “qua (così)”.
Ecco, dunque, la memoria ambientale infrastrutturale frattale espansa e l’AntiSistema:
una parte ti ricorda tutt3, mentre, l’altra ti ricorda parzialmente tutt3 (nell’equivalenza del significato, che non è più significato sferico bensì… surrogato del significato). 
Ti manca dunque di accorgerti del significato sfericamente, ossia, attraverso l’atteggiamento chiave “formulare”, che non mente mai (mai) essendo di una natura precedente a qualsiasi “tu3” ragionamento sempre attuale ma lasciante tracce sempre nitide relativamente al “con chi hai a che fare” fisicamente.
Il fatto stess3 che esiste un certo ambito sociale e/dove insiste il dibattito, ti permette di auto decodificare e prendere posizione sfericamente, che non è schierarsi bensì leggerne il significato (che cosa succede):
se (se) ti rendi conto che è possibile farl3
auto ricaverai dello “spazio” che non sembra nemmeno esserci, anche se esiste e/o viceversa.
È a tal “punto” che sei “qua (così)”, come se fossi affacciat3 sull’autostrada ma (ma) non t’avvedessi del traffico che continuamente vi scorre dentro, scambiandol3 per un fiume naturale che com-porta del fluido indistint3. 
Allo stesso modo, anche il fiume più classico rappresenta e narra della medesima situazione, che tende a ripetersi automaticamente ovunque sia sempre AntiSistema e, in tal modo, svelando proprio di esser dentro a qualcosa che non è nulla che riconosci attraverso il racconto deviat3 scientifico/religioso.
Ecco il “velo” ed il punto per svelarl3 (Oltre Orizzonte). 
Eccoti tutt3 lo “spazio” sufficiente e necessari3 per quindi… sollevare tutt3, anche partendo da un benché minim3 lembo. 
Qualcosa che è proprio la gerarchia che ti permette di comprendere, dato che tutt3 è interconness3, anche se sottoposto alla strategia del divide et impera e della creazione di “cellule” che credono di non avere nulla a che fare tra di loro.
Il trait d’union è infatti chiar3, assumendo per sincronic3 l’informazione che trascende anche attraverso ogni Bollettino.
“Ora” manchi proprio tu, che con “ago e filo” dovresti infilare ogni traccia di memoria, andando a ricostituire il tuo bagaglio d’esperienza pregress3 ma (ma) sempre attuale poiché sempre aggiornat3, anche se non ci credi (poiché funzion3).
Qualcosa che “è” esattamente tutt3 ciò che continua a succederti ogni giorno/notte, poiché, sempre (nel) “qua (così)”.
Stiamo cambiando la persona giuridica contraente per i nostri servizi consumer gratuiti nei mercati europei (Spazio Economico Europeo e Svizzera) da Microsoft Corporation (Usa) in Microsoft Ireland Operations Limited, One Microsoft Place, South County Business Park, Leopardstown, Dublin 18, Irlanda.
Verranno cambiate anche le leggi applicabili in base alla normativa irlandese per i reclami correlati ai servizi consumer gratuiti e a pagamento nei mercati europei
Semplificazione del Contratto di Servizi – Microsoft
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Keynes, il maestro della confusione
Riguardo la cattiva scrittura, la cattiva organizzazione e la confusione nella Teoria Generale.
In seguito alla pubblicazione nel 1936, molti eminenti economisti indicarono gli stessi problemi, anche se alcuni di loro esitarono a criticare o litigare con Keynes e quindi scelsero attentamente le loro parole.
Frank H. Knight, uno dei principali economisti americani, si lamentò del fatto che fosse "eccessivamente difficile dire cosa volesse dire l'autore...
La disputa riguardante il lavoro mi sembra abbastanza infondata..."
Joseph Schumpeter sottolineò la tecnica di Keynes nell'aggirare i problemi con definizioni artificiali che, legate a supposizioni infiocchettate con gergo tecnico, producevano tautologie dall'aspetto paradossale:
"l'economista britannico Hubert Henderson in privato affermò che:
mi sono lasciato inibire per molti anni... dal desiderio di non litigare in pubblico con Maynard... Ma... considero i suoi libri come un capriccio di sofisticata confusione...".
L'economista francese Etienne Mantoux aggiunse che l'intera faccenda sembra essere semplicemente "la razionalizzazione di una linea di politica... tanto cara a lui...".
Nella stessa Teoria Generale, Keynes parlava bene di chiarezza, coerenza e logica. Era pronto a sfatare quelli che considerava gli errori degli altri, ma poi si lasciava andare ad un gergo inutile e fuorviante, ad affermazioni errate, confusione, contraddizioni, noncuranza ed illogicità generali
Francesco Simoncelli Trend Online 19 novembre 2018 Link 
Nulla succede per caso.
Mentire con le statistiche (How to Lie with Statistics) è un noto testo di Darrell Huff…
Presentato ironicamente dall'autore come “una specie di breviario su come usare le statistiche per ingannare”, il libro è in effetti un brillante corso di autodifesa contro distorsioni e manipolazioni dell'informazione attraverso l'uso di dati statistici, e appartiene a tutti gli effetti al genere della divulgazione scientifica.
Pubblicato per la prima volta nel 1954, ha venduto nella sola edizione inglese più di mezzo milione di copie, diventando il testo sulla statistica più letto di tutti i tempi
Nel corso degli anni, molte edizioni si sono succedute, in inglese come in altre lingue. Nel 2003, la prima edizione cinese è stata pubblicata dal Department of Economics of Shanghai University.
Nel 2005, in occasione del cinquantesimo anniversario della prima edizione, il prestigioso Institute of Mathematical Statistics… ha dedicato al libro di Huff una sezione speciale della sua rivista.
L'edizione italiana riproduce le illustrazioni originali di Irving Geis... alla cui simpatica immediatezza si deve certamente parte del successo del libro.
Viene attribuita a Benjamin Disraeli la frase:
There are three kinds of lies: lies, damned lies, and statistics ("Ci sono tre specie di bugie: le bugie, le sfacciate bugie, e le statistiche").
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una specie di breviario su come usare le statistiche per ingannare” (l’intenzione originale)
il libro è in effetti un brillante corso di autodifesa contro distorsioni e manipolazioni dell'informazione attraverso l'uso di dati statistici (ciò che diventa, di fatto e rappresenta/svela)
e appartiene a tutti gli effetti al genere della divulgazione scientifica (ed è scienza)
pubblicato per la prima volta nel 1954, ha venduto nella sola edizione inglese più di mezzo milione di copie, diventando il testo sulla statistica più letto di tutti i tempi (il testo sulla statistica più letto di tutti i tempi… è un breviario su come usare le statistiche per ingannare… un brillante corso di autodifesa contro distorsioni e manipolazioni dell'informazione attraverso l'uso di dati statistici…)
nel 2003, la prima edizione cinese è stata pubblicata dal Department of Economics of Shanghai University (il miglior modo per svalutare qualcosa è sottoporl3 ad “esorcismo”, ossia, darl3 in pasto a chi si preoccupa di studiare selettivamente ogni questione, ritenendo di non essere più al “tempo” della Santa Inquisizione e della censura)
nel 2005, in occasione del cinquantesimo anniversario della prima edizione, il prestigioso Institute of Mathematical Statistics… ha dedicato al libro di Huff una sezione speciale della sua rivista (l’auto disinnesco è servit3 alla tavola imbandit3)
l'edizione italiana riproduce le illustrazioni originali di Irving Geis… alla cui simpatica immediatezza si deve certamente parte del successo del libro (la “simpatia” fa passare il significato in secondo piano, poiché, incanto, deviazione, luogo comune, etc. in qualcosa che è AntiSistema e che, dunque, tende a difendersi cambiando tutt3 a proprio piacimento).
Che dire, ancora:
“Fai… grande attenzione = renditi conto di cosa (chi) continua a succedere, dalla sfericità del significato”.
        
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2433
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