Il Ravvedimento operoso… è… ripristino della legalità violata...
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“Io sono un istrione,
ma la teatralità scorre dentro di me
quattro tavole in croce
e qualche spettatore, chi sono lo vedrai
lo vedrai...”.
L'istrione - Charles Aznavour
Che cosa (chi) “è” la… conducibilità?
È scorrimento di corrente (tendenza, differenza di potenziale) elettrica, ovvero, di elettroni convenzionalmente negativ3.
Ma può essere anche, di calore, d’informazione, di passaparola (credo), etc.
Ovvero, la “corrente” è nel letto del fiume, che è uno scavo, ossia, il solco dell’aratro (AntiSistema, luogo comune “qua, così”, status quo, paradigma, reame senza vessilli al vento eco-dominante, programma e riprogrammazione, intenzione, progetto, sogno, compresenza immanifest3 “ombra”, etc.).
Qualcosa che “è” qualcun3 e che “non vedrai mai (mai), se (se)… tutt3 continuerà a trasformarsi senza cambiare sostanzialmente”.
“Perdonatemi se, con nessuno di voi
non ho niente in comune,
io sono un istrione a cui la scena dà
la giusta dimensione…”.
L'istrione - Charles Aznavour
La “scena” permette di inquadrare chiunque, a qualunque latitudine della strategia, poiché, indicazione ambientale infrastrutturale (memoria frattale espansa).
Non avere “niente in comune” è il credere di essere superiori a… Ovvero, il sentirsi “divers3”, ma in qualcosa che dimostra sempre, 3l contrario, una certa innat3 capacità contemporanea di sopravvivere nonostante tutt3.
Chi non ce la fa, non significa che è meno provvist3 di tale potenziale, bensì, chi “muore (prima, dentro)” cede, auto decade, collassa, etc. ma non perché “inferiore”; piuttosto, perché immotivat3 a crederci fino in fondo.
A cosa? Se (se) necessiti di una specifica, significa che non hai fatto i compiti per/a casa.
Sei, dunque, “rimandat3”.
“Con il mio viso ben truccato e la maschera che ho,
sono enfatico e discreto versi e prosa vi dirò,
con tenerezza e con furore,
e mentre agli altri mentirò
fino a che sembri verità fino a che io ci crederò…”.
L'istrione - Charles Aznavour
Con trucco e maschera, l’eco-dominante ti mente “fino a che sembri verità; fino a che… ci crederà…”.
Ergo?
Quale “è” la tua “posizione” in tutt3 ciò? Davvero credi di non contare nulla in termini sostanziali, nonostante tutt3 la boria che ti porti dietro/dentro?
Distruggere ciò che credi di essere “così (qua)”, non corrisponde ad annullare ciò che già sei “qua (anche se, così)”.
È, infatti, il potenziale contemporaneo. Ciò che non è “tu3”, ma (ma) ciò che sei anche tu.
Non a caso, ogni singolarità ha un corpo che differisce solo apparentemente.
Ognun3 funziona alla stessa maniera. Non si tratta, dunque, di contemporaneità del potenziale, In Comunione?
È il concetto di proprietà privata che, ad/in un certo punto (di sospensione), preme per differenziare tutt3, all’apparenza (e quando metti in testa una idea, si manifesta il differenziale. Vedi a tal pro, ad esempio, l’idea di diversità introdott3 nel tessuto sociale locale, che andò a creare il motivo di fondo per cui Hutu e Tutsi si massacrarono).
Un “dubbio” e una “certezza”, introdott3 da terzi incomodi europe3, ovvero, una “strategia” che nutrì la violenza sino al punto di non ritorno del genocidio della parte più “debole”, che ha ceduto di schianto (come un ponte).
Qualcosa che “è già success3”.
Anzi, che “continua a succedere”, senza che alcuna responsabilità oggettiv3 sia entrata in aula di tribunale, dove tutt3 scorre, tutt3 si trasforma, tutt3 è giustizia di/in parte poiché proprietà privata. Dove la legge è giurisdizionale, alias, lottizzazione, divide et impera, parte che impera a scapito del tutt3.
Dove, tutt3 “serve”, poiché tutt3 ha un “prezzo”, essendo “merce, prodotto, data di scadenza, tentazione, corrosione e corruzione, ruggine, muffa, terra, etc.”.
L’alimentazione che cosa (chi) nutre, sostanzialmente?
Quando mangi, che cosa significa tale introdurre qualcosa in corpo, addentare, masticare, ingoiare, assimilare, digerire e poi espellere?
Anche a tal pro ti viene in aiuto la frattalità espansa, che non è solo meravigliarti per la bellezza della ridondanza nella forma spettacolare.
Di più, tale caratteristica ambientale ti permette di accorgerti. Di cosa? Di tutt3, nella maniera più sostanziale possibile, ossia, a livello di significato (di conseguenza auto derivante dalla ragione fondamentale “a monte” e, ovvio, immanifest3 o dimenticat3 dalla Massa, poiché, strategia, vantaggio, interesse “superiore”, gerarchia, piano inclinato, differenza di potenziale, etc.).
Quindi… a livello frattale espanso, puoi inquadrare l’umanità come Massa di singolarità e come organismi terra riformanti di (in) un territorio, se non proprio di un ambiente in toto.
Cosa succede in una macchina?
Qual è la “vita” di (e cosa/chi “è”) un bullone, una vite, una rondella, un ingranaggio, etc.?
Creazione. Tecnologia. Posto giusto al momento giusto. Servizio. Destinazione d’uso. Causalità.
Tale è il “destino”. Tale è la funzione all’interno di qualcosa che è qualcun3, che ha fatto di sé la propria strategia immanifest3…
Come batteri che ti dicono essere all’origine della vita, attraverso la trasformazione e formazione dell’atmosfera, etc. gli umani, mangiando (alimentandosi), creano le condizioni auto adattive per il territorio, ovvero, per la propria sopravvivenza.
Cibo, feci, terra…
Organismi per la creazione di “compost”, letame, humus, risorse territoriali, etc.
Come nel piccolo così nel grande, e viceversa.
Se ti blocchi nel grande, porta le caratteristiche del grande, nel piccolo, e potrai espandere Oltre Orizzonte la vicenda (e viceversa).
Mantenendo stabile l’obiettivo (target), dunque, fissi anche il significato, come per la bussola.
Altrimenti, sarai come una banderuola al vento, eco-dominante… e ballerai sempre al ritmo dell’eco-dominanza.
L’industria crea prodotti che “servono”; in che senso?
Servono sempre, a parte l’utilità per chi compra, in quanto che… permettono di guadagnare e di mantenere la “presa” sociale/singolare.
Quando compri qualcosa che “ti serve”, prima di tutt3… il tal prodotto “serve” 3l proprio… Signor3 (che è chi l’ha creat3 e vendut3 al/sul Mercato).
C’è, infatti, “tropp3” analogia (vero somiglianza), immagine, ricorrenza, etc. tra ciò che l’industria ha creat3 “qua (così)” e ciò che credi essere “tu”, per non corrispondere a verità (“è già success3”). No?
Un prodotto industriale e “te”, siete del tutt3 simili.
Così, come l’imprenditore e “Dio” sembrano l’un3 l’immagine dell’altr3. Vero?
Per accorgerti a fondo, spingi la figura imprenditoriale al massimo, ovvero, sino al punto in cui si smaterializza del tutt3, lasciando solo il proprio effetto collaterale (nell’assolut3 diluizione omeopatica, che nulla toglie allo status quo... di continuare ad essere tale, nonostante non esiste ma c’è)… sino al punto di sospensione in cui diventa ciò che credi essere “Dio” e, cioè, proprio ciò (chi) l’immagine “Dio” significa ed indica:
“sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra…”.
Draghi: Paesi indebitati proteggano famiglie e imprese da spread…
Voz Askanews 16 novembre 2018 Link
Ovvero, da chi ti devi proteggere, allora? Da... chi è l3 spread.
Draghi: "spread sale se si sfida l'Ue…"…
Adnkronos 16 novembre 2018 Link
Immagina:
“scoppia” la crisi (negli Usa è il 2008. Vedi mutui subprime: una truffa. Interesse privat3, che con qualche multa indolore la banca ha digerit3, assimilato e defecato, costituendo la zavorra (feci) delle “sofferenze (Npl)”, che ora sembrano un problema per la società, che per tale “peso specifico” si vede bloccare finanziamenti, poiché la banca “non si fida di te”, etc.)
e raggiunge anche l’Europa (che non era, dieci anni or sono, ancora al livello attuale di funzionamento Ue)
che richiede proprio, guarda non caso, il rafforzamento Ue...
Nulla accade per caso, quando tutt3 non è lasciat3 al… caso.
Che cosa è success3?
Che... la “crisi” viene fermat3 dal meccanismo Qe (in ogni parte del globo), ovvero, il controllo della speculazione e, quindi, del Mercato.
Il che ti permette di auto decodificare (accorgerti) che il Mercato “serve”, così come la “crisi” e che, di/in conseguenza, la banca centrale (in quanto assieme di ogni banca) “è” sia l3 spread che la speculazione, che il Mercato, che la crisi, che l’Ue, gli Usa, il Giappone, la Cina, la Russia, etc. etc. etc.
Tale è, di fatto, la società industriale sottoDomin3, l’AntiSistema, il “qua (così)” ad immagine e somiglianza eco-dominante.
Attraverso banca, crisi e Mercato, la speculazione (status quo) amministra il territorio Terra. Ergo:
l’Ue serve e dunque sia fatta l’Ue. No?
Quanto è “naturale” tutt3 ciò? Meno di/che zero, essendo, strategia.
Infatti, non te ne accorgi nemmeno a livello significativo. Non auto decodifichi in quanto che l’atteggiamento attraverso cui “sei” è solamente “tu3” e non tu3, ovvero, “formulare”.
Ti viene dunque a “mancare (dimentichi)” la chiave per la rendicontazione del significato, che “è” in ogni s-oggetto, ambito/evento(situazione), essendo, memoria ambientale…
In Europa, l’Ue domina, alias, controlla il Mercato, che è dunque artificiale, di/in parte, proprietà privata.
Ecco, dunque, cosa (chi) “è” la crisi e anche la “ripresa”, l’inflazione, il Pil, gli Stati, le Istituzioni, la legge, il diritto, la giustizia, l’evoluzione e persino “Dio”.
In tali ambiti non c’è alcun dibattito. Non v’è nulla da discutere e da mettere ai voti.
Non esistono addett3 ai lavori oppure no.
In tali ambiti non devi nemmeno “entrare”, perché “lì” dentro vige la legge del più forte, dove non sei “tu”.
In poche parole, “è tutt3 di parte”, alias, “è verità di parte” o, meglio, “invenzione o creazione altrui”.
Se (se) ricordi, di/in conseguenza, ne rimani al di fuori, non sentendoti inadeguat3 ma (ma) assolutamente al punto giusto nel momento giust3, ossia, nell’atteggiamento “formulare”, sede del potenziale contemporaneo, che non ha alcuna definizione in termini di legge, poiché, “è”, esiste, c’è, essendo funzione, funzionalità, funzionamento…
"Dal mio discorso nel novembre 2011 in questa sede… avevo detto che la crisi economica avrebbe richiesto un passo più rapido nel processo di rafforzamento dell'Unione monetaria.
Da quel momento il lavoro fatto è stato notevole ma è ancora lontano dall'essere completato…
Il completamento dell'unione bancaria in tutte le sue dimensioni, inclusa la riduzione del rischio e l'avvio di una unione dei mercati dei capitali attraverso l'attuazione a partire dal 2019 delle iniziative in atto è diventata ora una questione altrettanto urgente di come lo furono i primi passi nella gestione della crisi dell'area euro sette anni fa.
L'urgenza oggi non è dettata da una crisi economica che abbiamo affrontato con successo ma perché rappresenta la miglior risposta alle minacce che vengono rivolte alla nostra unione monetaria:
a queste minacce, la risposta è solo quella di una maggiore Europa…".
Mario Draghi
Adnkronos 16 novembre 2018 Link
Ti ci vogliono proprio far auto decadere dentro. E non si tratta di una questione politica, di una scelta:
si tratta del “destino (artificiale)” che ti attende.
Ogni crisi “serve” e, quindi, ha il “proprio” motivo fondamentale.
Xi Jinping: no vincitori in guerra fredda e commerciale…
Did Askanews 17 novembre 2018 Link
La recita è totale poichè globale e tu sei “tu”, ergo, hai “fili” che ti muovono artificialmente.
Cna, Vaccarino: Ue essenziale con peggioramento quadro economico…
Lzp Askanews 17 novembre 2018 Link
La scena è copert3 integralmente e nulla fa pensare diversamente, se (se) non ti accorgi.
Manovra, Boccia: ci chiediamo se il Governo crede nelle imprese…
Bos Askanews 16 novembre 2018 Link
Il Governo ci “crede”, in quanto espressione di/in tale “industriosità”.
Ergo:
come, “qua (così)”, potrebbe essere diversamente?
Meloni: anagrafe conti correnti bancari è grande fratello fiscale…
Pol/Vlm Askanews 17 novembre 2018 Link
Sei pien3 di segreti di Pulcinella. L3 sanno anche i “sassi”, eppure… tant’è. Ogni “sasso” diventa pietra miliare per il divide et impera AntiSistemico.
Bratti (Ispra): direttiva Ue riciclo rifiuti grande opportunità…
Askanews 17 novembre 2018 Link
Chi sporca (inquina) continua a guadagnare, anche se… non in prima persona. Del resto, a che serve altrimenti la recita globale, se non a/per intortare la Massa.
Povertà, Furlan…: non nasce da nulla ma da politiche sbagliate…
Red/Vlm Askanews 18 novembre 2018 Link
È ver3 che “non nasce da nulla”, ma (ma) in ogni “caso” le politiche non sono mai (mai) sbagliat3, essendo, sostanzialmente strategia indimostrabile (imposizione) se (se) sempre auto ricorrendo nella/alla trama della legge, che è di/parte, ossia, che è creazione industriale.
Dove l’industria produce solamente materiali artificiali, altrimenti non sarebbe industria.
Anche il commercializzare il latte delle mucche, ad esempio, trasforma tale funzionamento naturale in prodotto industriale, avente scopo e “natura” del tutt3 propri3, ovvero, artificiale.
Non a caso, ogni prodotto industriale aggiunge qualcosa a ciò che “è” già di per sé del tutt3 adeguat3, ma (ma) che mal si sposa con l’esigenza imprenditoriale, che nutre ben altr3 interesse, rispetto alla cadenza di tutt3 ciò che si ritrova già auto esistente in loco.
L'anno peggiore della storia dell'umanità, secondo la scienza.
Da quando esiste l’umanità, guerre, pestilenze e catastrofi naturali hanno accompagnato il racconto del pianeta, lasciando segni inequivocabili a livello geologico, nelle opere d’arte e nei documenti.
Sono stati molti gli anni tremendi, basti pensare al periodo 1940-1945 dopo Cristo, anni della seconda guerra mondiale. Oppure al 1347, quando la peste nera cominciò a sterminare la popolazione europea. Oppure al 1918, quando la spagnola mise sotto terra oltre 100 milioni di persone, debilitate anche da carestie e in Europa dalla prima guerra mondiale.
E invece, secondo l’archeologo medioevale Michael McCormick dell’università di Harvard, l’anno peggiore della storia dell’umanità è il 536 dopo Cristo.
Sebbene quest’annata non dica nulla, sulle prime, i documenti storici concordano sul fatto che quello fu un anno particolarmente pessimo.
Da quella data il mondo conosciuto all’epoca, quello europeo, e in parte quello africano e asiatico, piombarono in una crisi economica che perdurò fino al 640, cento anni dopo l’inizio dei problemi.
La crisi del 2008, in confronto, è minima…
Mtt Yahoo Notizie 16 novembre 2018 Link
Alla compresenza di atteggiamento “formulare”, dove il potenziale è sempre contemporaneo, tale “tragedia” non avrebbe mai potuto mettere in ginocchio l’umanità, poiché, In Comunione.
Cioè, sino a quando la “crisi” è economic3, significa = che sei in una strategia immanifest3.
Un vulcano offusca la Terra per un secolo? Ok.
L’umanità d’assieme ne prende atto e attraverso il proprio “sapere”, si adopera per salvaguardarsi. Ergo:
dov’è tale “crisi”
se non solamente nell’interesse di chi trasforma la natura in qualcosa da utilizzare a proprio vantaggio.
Il “tempo” esiste nella misura in cui… “serve”, per catalogare tutt3, facendo della storia, la deviazione AntiSistemica in cui sei (nel) “qua (così)”.
Anche per “ora” è tutt3.
E, come ogni volta, qualsiasi Bollettino è come un numero auto conclusiv3 se (se) riassumi a livello significativo.
“Fai… opera di auto decodifica ‘formulare’:
ne hai ogni diritto, essendo anche… doveros3 esserl3”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2432
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