giovedì 2 aprile 2015

Accorgiti, fermati, (ri)corda.



"Accorgiti, fermati, (ri)corda".
Il “mantra” (ri)torna alla luce, in SPS.
Nell’articolo di ieri, è sopraggiunta la nitida consapevolezza ("sentire") relativa all’avere dimenticato nel tempo, “qualcosa”:
lo “stato” nel quale era (“è” nel potenziale) l’umano.
Come “hai perduto la memoria”?
Come è potuto accadere?
Da “dove/cosa/chi/quando/come/perché” inizia?
Non (im)porta. È centrale, ora:
  • accorgersi (di una verità, a monte di tutto)
  • fermarsi (dando luogo ad un autentico “movimento”, anche nella fisica materiale della realtà (ri)emersa)
  • (ri)cordare (ritrovare e “riconoscere se stessi”).
Al fine di attuare ciò, è opportuno che tu (ri)torni consapevole, anche, relativa(mente) alla “postura” del terzo stato, ossia:
all’esistenza di un diverso modo di “osservare/vivere/essere” (alternativo/a)
che auto esiste come possibilità “schiacciata tra i due st®ati apparente(mente) dominanti (in quanto unicamente percepiti), perché propagandati dalla convenzione della polarità (On e Off).
On e Off insieme” (un vero e proprio stato che puoi riassumere, attraverso una logica altra, rispetto alla scala di valori che usualmente ti sei abituato/a a prendere come riferimento per ogni tipo di “misurazione del reale”. Le polarità tolgono l’attenzione dalla sostanza che le mantiene possibili…).
Esistono, oltre al giudizio di vero e/o falso, anche le gradazioni di vero e/o falso (ma in questa “fuzzy logica” non ti discosti molto dal concetto di polarità, se non per merito di una osservazione frattale che, per sottile analogia, ti suggerisce che c’è dell’altro, che c’è della ricombinazione, etc. ma che non ti dice molto altro di più).
Esistono, in(fatti), st(r)ati di vero che vengono giudicati come falsi, solo perché risulta opportuno dal proprio punto di vista, frutto quasi sempre di un con(vincimento) per mezzo della “propaganda a tamburo battente, che risuona sempre nell’attuale forma di realtà” (Anti Sistema by Nucleo Primo).
Tutto è vero” (Prima legge di SPS)
Il vero senza menzogna, è certo e verissimo…” (Tavola smeraldina - Ermete Trismegisto)
  

 
Lo stato di “verità” è unico e cor(risponde) al “terzo stato” (ad esempio, quello che la moneta può assumere, quando cade di taglio; uno stato quasi impossibile e giudicato anche come un “nulla di fatto” allorquando accade).
Il terzo stato è un “luogo abitabile, perché riconducente anche alla fisica”.
Il terzo stato è un “abito”, che puoi (ri)vestire… abitare.
Esiste ed è “solo” stato dimenticato…
L’atto del di(menti)care, tuttavia, sottostà ed evidenzia (in)diretta(mente) anche l’atto del (ri)cordare:
essendo il processo della memoria (contenitore) qualcosa di versatile (riempibile e svuotabile infinitamente).
È utile, a tal proposito, (ri)portare la citazione già evidenziata ieri.
Ricordare = dal latino “Recordare”, composto della particella “Re – di nuovo, addietroindicante il ritorno, e “Cordare – da Cor… Cordis – Cuore”, che altra volta fu considerato come sede della memoria
Avere o richiamare alla mente, alla memoria
Link
  • “Re – di nuovo, addietro” indicante il ritorno (una “ciclicità”, non evidentemente, artificiale; chiediti, ad esempio, “perché si dimentica e perché si può ricordare?”. Tra i “picchi di questa polarità” che cosa ri-ac-cade? A livello frattale, il Pianeta stessa è ciclico ma… in vari modi: dalla stagionalità alla rotazione, dai ritmi delle maree a quelli delle ere glaciali, etc. tutto ri-torna senza, per questo, mai cambiare nella sostanza. Le scale del tempo che ti hanno con-vinto a utilizzare, sono troppo grandi o piccole per permetterti di ricomprendere. E tu sei troppo ancorato/a alla convenzione, anche quando sei “anti”, per poter accorgerti liberamente di qualcosa che è “alla/la causa” della ciclicità e di tutte quelle “leggi”, che ti sembrano così inamovibili perché giudicate come “naturali”)
  • “Cordis – Cuore”, che altra volta fu considerato come sede della memoria (quando fu “altra volta”? He HeDa quanto tempo sei “qua, così”? Non sono certamente quei sei/settemila anni dei quali ti parlano. Suvvia! Il reset auto avvenuto è stato uno shock, che ha provocato il “trauma”. Che cosa nasconde “ciò che è avvenuto”? Che cosa studi a scuola? Quale versione delle “cose” impari? E, alfine… che cosa ne sai? Che cosa sai? Quando si parla di memoria, vai per default alla mente. A quel chilo abbondante di “materia grigia” che è allocato nel cranio e che è motivo di vanto per la specie umana. Ma, se osservi come le memorie per i dati, a livello informatico, si stanno espandendo in ogni “direzione”, anche astratta come il “cloud”, ad esempio, allora puoi accorgerti che la memoria è un concetto dinamico, dematerializzato, non locale, distante ma vicino, dislocata in “aree/banchi”, che non sono per intero ubicati nel contenitore della mente, che più che altro è… un apparato di ricetrasmissione per il segnale im-portante/clock. Il Cuore lo riconosci come una sorta di “pompa” per la circolazione del sangue. Tutto qua? Beh… occorre che tu faccia chiarezza, in te, relativamente al concetto di “organo”: un’area sulla quale si costruisce un dispositivo organico, che è molte “cose” assieme, tra le quali – anche – un’area di memoria. La memoria, a livello di contenitore, è qualsiasi cosa che può ospitare informazione. La memoria non è solo la… memoria. Un organo può essere “quello che vuoi e… anche una memoria”. Ora, dove allocheresti delle informazioni tanto importanti da essere fondamentali, al fine di garantire la linea di continuità con un’area del tempo dell’essere “che percepisci come in equilibrio con ciò che per te è la tua condizione perfetta di… felicità?”. Dove? Beh… un po’ dappertutto, come se disponessi un backup in ogni area predisposta a riceverlo. E, dopo una invasione e la relativa conquista del tuo complesso… al quale segue il disinnesco di ogni possibilità di ritornare allo stato di “libertà”… al quale segue il progressivo “lavaggio del cervello”… al quale segue la perdita della memoria, con conseguente caduta nella forma di reale emerso… quale area di memoria può ancora r-esistere ad una simile opera di lobotomizzazione? Dato che la memoria è nel potenziale di qualsiasi “cosa”, le informazioni non possono sparire nel nulla, ma… nell’apparente “nulla” possono essere confinate, da quel potere che ha preso il sopravvento e che, ora, non si manifesta direttamente alla portata del tuo “sguardo”. Quindi, tu puoi anche avere davanti agli occhi le informazioni, ma se non le "vedi"… allora non è l’informazione che manca, bensì… sei tu che sei diventato “cieco”. Quindi, la memoria è dappertutto, ha qualsiasi forma e le informazioni non mancano mai. La frattalità te le riporta sempre e comunque, ma… la frattalità non ti può convincere da sola. Occorre la tua centralità e presenza consapevole. Ad esempio, se pensi che il Cuore sia solo una pompa, come puoi connetterti e ricavare le informazioni? Quindi, se il Nucleo Primo ti ha convinto di una simile verità intermedia - perché il Cuore è anche una pompa - allora tu non indagherai/guarderai mai al Cuore anche come alla sede della memoria. Cuore che, dunque, può avere al suo interno informazioni centrali che ricordate, possono iniziare a fare la differenza tra “qua, così” e “qua, diversamente”. Il Cuore è centrale in te. A livello frattale, puoi osservarlo anche come centrale a livello di contenuto informazionale. No? Anche se... facendo questo limiteresti la portata frattale del concetto di memoria non locale ed ubiqua. Ma, per ora, va bene anche così)
  • avere o richiamare alla mente, alla memoria (è interessante questo modo di esprimersi. Richiamare alla mente, alla memoria” è… caricare dei dati, consultandoli da zone diverse rispetto alla sola allocazione mentale. È una percezione, perché l’espressione significa molto di più rispetto al solo identificare un caricamento da una zona della mente ad un’altra. È frattalità. Lo deduci dall’esistenza della frattalità espansa, che grazie alla facoltà dell’analogia frattale, puoi ricomprendere in te. Il caricamento dei dati è relativo alla smaterializzazione dei dati stessi, in aree di memoria, anch’essa dematerializzata per come sei abituato/a a pensare/immaginare. La memoria è ovunque. I dati sono ovunque. “Ciò che eri, sei”. È il potenziale che devi “evocare” di/in te. È nel potenziale che devi bagnarti, nutrirti, ritrovarti. E… il potenziale, è quello che meglio intendi. È anche gli incubi, però. E se tu cadi vittima di un incanto, sono gli incubi che si liberano… perché l’incantatore ti mantiene “qua, così”).
 



La memoria di “quello che sei stato/a” (immagine) è, anche nel Cuore.
Il Cuore è, dunque, una sede (forse la più "centrale") delle informazioni relative ad una pagina della “tua” storia dimenticata, sovrascritta dalla storia deviata (de)scritta dai “vincitori” (Nucleo Primo).
A livello simbolico, solita(mente), ti dis(perdi), ritenendo la simbologia poco più concreta di una fantasia da infante. Ignorando il simbolismo, lasci da parte le “chiavi alternative” atte al farti inquadrare la realtà (ri)emersa, in maniera “altra”, da prospettive “altre” e certa(mente) auto liberatorie dal vi(n)colo che ti auto (in)trattiene.


Con il termine psicostasia si vuole indicare la cerimonia cui, secondo il Libro dei morti nel capitolo 125, dell'antica religione egiziana, veniva sottoposto il defunto prima di poter accedere all'aldilà. Più usualmente, la psicostasia è nota come "pesatura del cuore", o "dell'anima".
La rappresentazione più famosa di psicostasia è quella che si può ammirare nella tomba del nobile Hennefer, Sovrintendente del bestiame dei possedimenti per il culto funerario di Seti I.
In questa rappresentazione, l'episodio viene "narrato" quasi come si trattasse di una sorta di film in cui la sequenza delle immagini è, però, contestuale giacché ogni singola fase è ugualmente rappresentata in un unico dipinto
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  • la cerimonia (predisposizione)
  • cui veniva sottoposto il defunto prima di poter accedere all'aldilà (“al di là”: Oltre Orizzonte)
  • una sorta di film in cui la sequenza delle immagini è, però, contestuale giacché ogni singola fase è ugualmente rappresentata in un unico dipinto (terzo stato)
Contestualità:
  • del contesto, che riguarda il contesto…
  • che avviene contemporaneamente o un attimo prima rispetto a un altro atto…
  • contestualmente, nello stesso momento
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  • riguarda il contesto (sincronico, sintonizzato, centrale, scenario di riferimento)
  • avviene contemporaneamente o un attimo prima rispetto a un altro atto (o un attimo prima)
  • nello stesso momento (ad un’altra velocità temporale, che non sei in grado di scansire/accorgerti. Ergo, vivi nella differita di ciò che credi essere una diretta. La posizione riassunta è una dipendenza derivante dallo svantaggio “iniziale”)…
La “pesatura del Cuore” è una simbologia che già nell’antico Egitto era (mal)compresa, perché già disinnescata. Non era il defunto a dover essere “trattato”, bensì… il vivo era (“è”) il soggetto che  (ri)corda, per mezzo del proprio (ri)conoscersi.

Veniva scritto ieri:
si “dice che” per permettere di procedere oltre (al di là), il Cuore del “defunto” dovesse essere più leggero di una piuma. Che cosa significa?
Significa frattal(mente) che:
  • se il Cuore (banco di memoria) è più leggero di una piuma
  • allora
  • lo hai svuotato del suo contenuto (della memoria contenuta)
  • per cui
  • hai (ri)cordato! …
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La simbologia va intesa per quella che è, ossia:
un esempio frattale, in codice, relativo a
La frattalità (ri)produce la trama intessuta nella forma di reale (ri)emerso.
L’esistenza del Nucleo Primo obbliga la frattalità espansa a (re)distribuirlo ubiqua(mente) e proporzional(mente), nello scenario reale di riferimento.
Ma “il livello precedente” vive ancora nella memoria ubiqua, che la frattalità espansa stessa, "onora (in)diretta(mente) mediante raggiro" (essendo una legge/strumento neutrale, ma resa attiva mediante ripolarizzazione per effetto secondario, dall’avvolgimento del Nucleo Primo sul primario).
La frattalità espansa (ri)copre tutto con la (re)distribuzione per grandi masse di concentrazione, (com)presenti (in proiezione sul terziario, ossia, sullo scenario riemerso).
Allo stesso tempo
La frattalità espansa (ri)flette anche ciò che (re)distribuisce nel tutto, (ri)emerso (la legge/strumento, pur essendo polarizzata segue sempre la propria “natura” neutrale).
È, dunque, per mezzo dell’analogia frattale (la facoltà che hai di poterti accorgere della caratteristica ubiqua frattale espansa), che puoi “indagare/osservare” la (ri)forma del reale, con altra prospettiva e profondità di campo.
“Al di là”… di cosa?
Oltre Orizzonte.
He He… i luoghi comuni che ogni religione ha "immaginato", non sono altro che modi per disinnescare il potenziale, che esiste sempre “al di là” di qualsiasi (ri)forma di sbarramento.
La scienza deviata non fa eccezione.
Qualsiasi branca del sapere, non costituisce eccezione alcuna, perché non (pre)vista dalla formazione del Nucleo Primo.
C’è un livello dell’inform(azione) (ri)emersa che è partcolar(mente) auto ispirante:
quello costituito, ad esempio, dal “trio” Aurobindo, Mere, Satprem.
Un “banco di memoria”, ovvia(mente) disinnescato ma… da (ri)conoscere per mezzo di un atteggiamento centrale (terzo stato) frattal(mente) (ri)orientato “lato tuo”.

(Ri)corda(lo) sempre (puoi ricavare verità fondamentale o “sopra mentale” da qualsiasi situazione, purché tu abbia sempre chiaro che a) esiste il disinnesco, ossia manca sempre la chiave b) esiste la possibilità di superarlo sempre, se ti poni da una prospettiva frattale e centrale rispetto a te... di consapevolezza).
Per oggi, SPS (ri)porta solo questa breve citazione, dall’opera di Satprem:
I rishi avevano la conoscenza di "quella cosa". Avevano la conoscenza della verità in fondo alla Materia:
di quello che loro chiamavano "il sole nell'oscurità".
L'atomo, in fondo, è un Sole:
un Sole ricoperto di una grande oscurità.
I rishi lo sapevano bene
L’uomo dopo l’uomo – Satprem
  • i rishi avevano la conoscenza (ricordavano)
  • di "quella cosa"/della verità in fondo alla Materia (la particella fondamentale raccontata in SPS, che forma il tessuto del potenziale, dal circuito primario – sede della legge/strumento. Lo "Spazio Sostanza" intessuto, che permette l’innalzarsi del contenitore... per il contenuto)
  • un Sole ricoperto di una grande oscurità (il Nucleo Primo che ri polarizza tutto, di conseguenza).
L’opera di Satprem è, ovvio, "disinnescata" (qualcosa che riaccade man mano che il diretto “descrittore” si avvicina alla propria “fine” e che s’intensifica quando “muore”. Qualcosa che è riferito anche al grado di “parzialità”, che il “descrittore” stesso non riconosce in sé, essendo completamente immerso nel reale polarizzato... in maniera tale da “confondere ed onorare attraverso il raggiro”).
Ma… a livello simbolico (frattale), l’informazione è del tutto “intera e contenuta” in qualsiasi ambito nel quale t’imbatti.


I “virus informatici e quelli organici”, registrano frattal(mente) la medesima (com)presenza. Il riflesso autentico di ciò che imprime il proprio intento, (ri)traendo la “mano” e risultando/mantenendo(si) nel non manifesto.
La “memoria artificiale di un computer” è intasata di virus informatici, che sono stati concepiti da umani (aziende) che per(seguono) un filone di business (interesse). Il virus è anche un modo di “essere dentro e di spiare non visti” (rootkit, ad esempio).
Il "(mal)funzionamento" (ritardo, blocco, lentezza, crash, etc.) è un segnale di warning. Non è la "malattia" che deve essere curata/eliminata, bensì… il “virus che essa segnala”.
Allo stesso modo, (ri)accade nell’umano. E ciò è il segno che “qualcosa di nativo” resiste e manifesta attraverso sintomi, leggibili frattal(mente), l’invasione registrata (d)entro.
Ciò che è artificiale, perché viene dall’umano -  il computer… non è di(verso) da ciò che è “naturale”, perché viene da una “creazione non più (ri)cordata”…
Il Nucleo Primo s’interfaccia con la vicenda estesa umana, ad un certo momento, interrompendo il flusso (memoria) del “prima” e andando a (ri)costruire un passato del tutto artificiale ma sempre e comunque interrogabile a livello frattale (perché, sia il potenziale che la memoria sono indelebili per il/al Nucleo Primo, che si limita solo a velarli e non certo a rivelarli, se non nella sola accezione di "velarli più volte").
Dalla instaurazione virale del Nucleo Primo (attrazione, invasione e conquista del tuo complesso), il passato viene (ri)coperto dalla sua (f)orma, il futuro prende un’altra direzione (devianza) ed il presente si colora della rotazione sul posto, attorno ad esso…
Che cosa, or dunque, hai dimenticato? Che cosa puoi sempre tornare a (ri)cordare?
  • il tuo potenziale (ciò che sei)
e
  • ciò che è stato (“è”).
“Al di là”… di cosa, puoi manifestarti?
Al di là… di questa f(orma) occludente di reale, nel tuo… potenziale.
Sino a congiungerti con "il Sole nell'oscurità"
L’oscurità deriva dal Nucleo Primo ed è il Nucleo Primo:
  • Nucleo Primo che (ri)corda
  • a differenza tua
  • e che insiste a man(tenerti) “qua, così”
  • perché ne trae un (in)diretto beneficio
  • che altro non è, che… paura di perdere ciò che ha “conquistato”.
Tu, “ad immagine e somiglianza”… (con)segui, se non ti accorgi.
Accorgiti, fermati, (ri)corda.
(Ri)corda lo stato dellaComunione”, ad esempio.
Ciò che è stato drenato da/in questa forma di reale strategica(mente) (ri)emerso:
  • un luogo nel quale nessuno fa niente per niente
  • non registrando più la condizione generale di caduta in un contenitore di schiavitù non apparente, ma solo “intuibile”.
Come già sostenuto… “gli antichi sono una memoria diluita nel tempo e nella deviazione”…


Così... come le piramidi sono una forma costruita “a memoria di…” (la classica memoria di ferro).
È “scritto nella roccia” che…
esiste il Nucleo Primo.
Per la maggior parte, l’approccio di trading deriva da un atteggiamento mentale con un orizzonte temporale molto più breve rispetto a quello dell’investitore.
Può anche essere basato più su informazioni tecniche che su informazioni fondamentali. Qui troviamo un altro dilemma.
Esattamente quali sono le informazioni tecniche? Che cosa sono le informazioni fondamentali? Dove si sovrappongono, se lo fanno? Sono correlate? Certamente lo sono.
Ma, di nuovo, è attraverso l’esperienza che impari e sviluppi la comprensione di questi concetti...
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  • un orizzonte temporale molto più breve rispetto a quello dell’investitore (l’investitore è… chi ti investe con il suo moto, chi osserva da una prospettiva/orizzonte lungimirante e che ti prevede in tutto e per tutto)
  • esattamente quali sono le informazioni tecniche? Che cosa sono le informazioni fondamentali? Dove si sovrappongono, se lo fanno? Sono correlate? Certamente lo sono (“certamente lo sono”… correlate alla compresenza del Nucleo Primo. Dopo avere creato – "fenotipo esteso" – tutto ciò che “serve”, tu ci studi sopra e ti riformi di conseguenza, senza mai accorgerti che sei in un vicolo chiuso, in una proprietà privata, ossia, che ti è stata tolta la “tua proprietà” e che sei, dunque, caduto/a in una situazione di “affitto di te stesso/a”)
  • ma, di nuovo, è attraverso l’esperienza che impari e sviluppi la comprensione di questi concetti (l’esperienza “qua, così” non aggiunge mai nulla di sostanzialmente nuovo/autentico rispetto all’Oltre Orizzonte).
“Al di là”… il "Sole" (ri)splende sempre… proprio come sopra alle nuvole.


Accorgiti. Fermati. (Ri)corda

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com


4 commenti:

  1. Ciao Davide.Ieri e oggi due articoli davvero SIGNIFICATIVI o Centrali, come dici tu ;-)
    Beh che dire, il RI-Cordare disseppellito da Te e davvero potente e, legato anche alla simbologia della pesatura del cuore egizia non può far altro che ri-collegarmi/ci all Ricapitolazione Tolteca. Uno strumento che serve proprio a liberarsi dei pesi, a alleggerirsi (immagine:zavorre.mongolfiera.), a fare spazio e molto altro rivivendo tutta la propria vita attimo per attimo. E' un atto definito - splendidamente - magico. Che "fornisce" il lasciapassare per l'O.O.. appunto come la pesatura del cuore...
    Un abbraccio.
    Fabio
    Grazie

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  2. Ciao Fabio, bene. Fai attenzione, citando, al disinnesco che c'è in qualsiasi "ambito"...

    Sii accorto :)

    Grazie e un caro abbraccione. Serenità.

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  3. ciao Davide, a me la memoria nel cuore fa "ricordare" che, dimenticare o cancellare le emozioni provate in certe esperienze è molto difficile, viene detto che il cuore è la sede anche delle emozioni.

    un altra cosa che non è particolarmente legata a quest' articolo ma solo per condividere questa mia idea, mentre mangiavo solo in silenzio, ascoltando l' unico tg che riesco a guardare il tg regione, nominano EXPO e giubileo extra, e mi sono detto, il papa buono e povero gesuita, ha naso per gli affari.

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    1. Caro Marco, le emozioni - con la padronanza di noi, che ci (ri)troviamo - sono solo delle interferenze.

      Rimanendo alla simbologia, nel Cuore c'è un tipo di memoria da recuperare...

      Profonda l'intuizione sulla "coincidenza affaristica" (sincronica) tra Expo e Giubileo straordinario :)

      Grazie. Abbraccio e serenità.

      Smile

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