lunedì 14 luglio 2014

La marcia 3d sul posto, in attesa di diventare un "rifiuto".


Quando pedali, lo spazio (S) percorso convenzionalmente e lo spazio (s) registrato sul contachilometri, possono differire perché, certamente, dipendono da quanto dichiarato da te come raggio del cerchione, in fase di impostazione/personalizzazione dell’apparecchio elettronico di controllo.

Il tempo, però, scorre “secondo convenzione” a prescindere dall’unità di misura pre impostata individualmente.
Quindi, ad esempio, per percorrere dieci chilometri, misurati secondo la tua logica (inserimento del raggio del cerchione) adottando la legge Fisica (spazio diviso velocità), puoi averci messo “x Tempo”, quando invece secondo la logica convenzionale (l'orologio)… è trascorso “X Tempo”. È lo spazio che supponi di avere percorso/misurato a fare la differenza e, tale distanza cambia in funzione della tua “dichiarazione” iniziale.
Tale percorrenza è osservata dal tuo punto prospettico, ma non è (ri)conosciuta a livello di “realtà di paradigma in auge”, ossia, ciò che (ri)mane allineato con la realtà 3d di (ri)ferimento è solo il Tempo trascorso, ossia, quel parametro che scorre al di là della tua (ri)tenuta capacità d'interferenza.

Il Tempo convenzionale è scandito dagli orologi atomici che, nel Mondo intero, obbligano tutte le “lancette” a dichiarare il medesimo computo. Gli orologi atomici sono stati “scelti/messi a punto” in maniera tale da (ri)spettare una certa scansione Temporale, in funzione di intenzioni che sorreggono il concetto del Tempo stesso. A tal fine, sono stati scelti anche i materiali più idonei nei quali avvengono reazioni precise ed estremamente prolungate nel “Tempo naturale della propria esistenza”.
La misurazione Temporale emerge, allora, da alcuni processi “naturali” che avvengono al di là della tua immediata (ri)comprensione visiva, essendo di fatto appartenenti al Mondo subatomico.
A livello frattale, un simile accadimento tende a spiegare perché qualsiasi “alternativa/personalizzata” tu possa ideare/fare, viene sempre “corretta” da macrostrutture convenzionali che non la tengono minimamente in considerazione a “livello ufficiale”.
Come (ri)badire che... "il tuo Tempo non (av)viene mai"...

"Scusate le spalle"
L’artista, ad esempio, può inventarsi un proprio nuovo Mo(n)do, tuttavia, a parte la probabile ammirazione del pubblico e degli estimatori/collezionisti d’arte, quel personale Mo(n)do di vedere le “cose” si esaurirà nel moto del manufatto artistico stesso, (ri)sultando nell’insieme del tutto... come “del tutto insignificante”
Ovvio; trattasi di apparenza dovuta alla “massa del tutto", in relazione a quella del “singolo”…
Eppure… tu (l’artista) crei sempre e comunque.

Di fatti, se il tuo modello concettuale diventa centrale in una comunità staccata dal “resto” (anche la sola tua famiglia), lo scorrimento esistenziale prende un’altra via… nel Tempo. Se la tua innovazione è (ri)ferita al Tempo, allora… ciò che seguirà la tua comunità e ciò che seguirà la comunità globale, saranno diversi ed entrambi “validi/praticabili”
La convenzione è qualcosa, tuttavia, che non si estende “naturalmente” alle vaste piane della comunità globale, bensì, in questo paradigma a forma di “catena alimentare”, qualcosa che si allarga a macchia d’olio trasportata dai venti di “conquista” di un potere imperiale globale, non visto né odorato né… atteso, proprio per queste sue peculiarità non manifeste e non più (ri)levate/(ri)levabili.
SPS “vede”; ed è per autentica propria responsabilità e non certo per dipendenza/attaccamento/dovere… che SPS sensibilizza il tuo “nervo ottico”

La realtà dominante, attualmente, è parte di un insieme multi strutturato a comparti e livelli di partecipazione (spirale su più assi), che “appare letteralmente nel nulla e nel nulla torna ad immergersi”… Questa verità senza risposte ufficiali ti “basta” ed ogni tua domanda viene regolarmente (ra)ggirata dalle “autorità competenti”, senza che per questo tu smetta di vorticare attorno al tuo asse, vincolato a quello del Mondo 3d (catene).
Nell’insieme ti perdi, smarrendo il senso di tutto quello che osservi e… non osservi, ma che percepisci ugualmente, ad altro livello non sufficientemente dotato di “peso d’emersione”.
L’attuale realtà 3d sgorga e fluisce via dal tuo campo di misurazione sensoriale, senza che tu possa prendere in considerazione che “esista altro (ri)spetto a ciò che ti dicono e che (ri)cordi”…
Faccio sogni lucidi che, poi, non capisco più. Al risveglio, essi assumono un altro codice, un’altra prospettiva, paradigma, logica… Come se un castello di sabbia, fatto di notte sulla battigia, venisse progressivamente spazzato via dall’arrivo della veglia, ossia, da quel manto (ri)coprente tutto ciò che d’altro è emerso nelle fasi del sonno.
Nella fase lucida del “sogno”, ancora in pieno vigore un istante prima del (ri)sveglio, anzi, per qualche attimo ancora facente parte della veglia, come per un effetto a lento dissolvimento, il sogno stesso non è un vero e proprio… sogno. Non è solo questo. È qualcosa di più. Al suo “interno” si (ri)pete ancora ciò che accade sempre all’esterno (la convenzione che divora/ingloba tutto ciò che convenzione non è).

Durante il (ri)sveglio le due dimensioni esistono allo stesso Tempo ed il "ponte" sono Io (attraverso me).
La maggiore "lucidità" deve comportare, ad esempio, che quel momento sia preservato il più a lungo possibile, trovando il modo di mettere al sicuro il contenuto emerso e trasportato dalla dimensione pseudo onirica che, evidentemente, trascende la realtà 3d convenzionale, anche per solo… contrasto e “Fisica”.
Vorrei scrivere molto di più relativamente a tutto quello che mi si è accumulato dentro, in questi giorni, mesi, anni, decenni…  ma capisco che, già quello che per SPS è un solo articolo, per te diventa un’impresa il poter anche solo “leggere”. Perché?
Perché non si legge?
Tu perché non leggi?
Sento qualcosa “dentro” che mi blocca.
Ci sono delle volte che sei riuscito a superarlo?
Penso di sì.
Allora pensa a cosa stavi leggendo, come stavi in quel momento, che tipo di giornata stavi vivendo, etc. (conosci te stesso)
Non so. Dovrei fare mente locale, fare focus.
Se ci giri attorno ma non ti fermi mai, non potrai mai capire cosa ti “(s)blocca”.
Ecco il punto: non ti fermi mai e, anche quando ne hai la possibilità, qualcosa ti obbliga a (ri)manere sempre su/in determinati livelli. 
Probabilmente “tutto”, di questa realtà 3d, ti obbliga nel/al fare questo, nel/al mantenere un certo livello di "probabilità"
Ogni volta che puoi fare qualcosa di veramente “diverso” (che parta davvero da te)… ti (ri)sulta estremamente pesante muoverti in quel senso/verso. Vero? Che, poi, tu dipinga ciò che ti accade come qualcosa di “noioso”, beh… questo è un altro paio di maniche e (ri)guarda l’opera di facciata, che il paradigma (l’abitudine programmata) tende attorno a sé, al fine di mantenere sempre invariato lo “stato delle cose”.
Chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quel che perde ma non sa quello che trova
Proverbio italiano
Da ciò deriva “paura”. Il cambiamento dista da te alcune unità di misura misurabili in “frazioni di paura”. Qualcosa che (ri)trova una sorta di “antidoto” (per non cambiare), appunto, nel (ri)manere fermi dove ci si (ri)trova, seppure si abiti in un “luogo ameno”:
Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
di doman non c'è certezza
Lorenzo de' Medici
Ciò che mantiene fissi in un luogo, a prescindere dal come “si vive” e dal come “si sta”, è solo un incantesimo su base di paura (emanazione virale subliminale)
Oggi, il muoversi anche agli antipodi, non permette veramente di “muoversi”. Perché il modello di paradigma in corso d’opera è sempre più il medesimo, lo stesso. Lo puoi capire anche a livello superficiale, osservando le regole sociali di base (interesse/i) in vigore praticamente in tutto il Mondo.

Da "qua" è più semplice capire che “qualcosa si sia talmente esteso da amministrare l’intero Pianeta”, dal momento in cui… nulla è per caso e, ancora di più, che un modello comportamentale non si crea dal nulla e, soprattutto, non si espande per miracolo.

Le società sono “La Società”.

Le differenze sono la biodiversità. Le differenze sottintendono una unicità.

Ciò lo capisci e te lo spiegano da sempre, però, utilizzando un concetto di “vuoto” agganciato alla figura tampone/palliativa di Dio.
Il vuoto che senti viene mantenuto come tale proprio in virtù del fatto che le risposte non le hai. Hai risposte parziali relative ad un cammino deviato rispetto a quello che avresti compiuto se
Tu fai domande a chi? E ti aspetti risposte da chi?
Perché non approfondisci da te taluni ambiti che sono solo tuoi?
Perché sei come “svuotato”. Certamente è così!
Tu sei come una miniera a cielo aperto. Qualcosa ti porta via materiale autentico, in cambio di risposte parziali e di parte, in funzione di (ri)empitivo proprio di quel vuoto che, via via, ti si è aperto dentro.

Ed ora, come tra l’incudine ed il martello… tu vieni schiacciato dalla forza dell’esterno, che ti entra dentro e la forza dell’interno, che viene estratta ed utilizzata/(ri)lavorata, al fine di mantenere eretto quell’esterno... che ha preso forza e sopravvento sulle tue “domande senza risposta apparente”…
L’esterno è un “edifico” eretto anche da tuo “lavoro” e dalla tua appartenenza a questo reame 3d. Lo puoi meglio capire utilizzando, ad esempio, l’Analogia Frattale, ossia quella visione “simbolica” in grado di semplificare la realtà osservata, (ri)portando ogni situazione alla tua attuale “altezza”, così come un vero e proprio apparato di percezione delle cose capace di (ri)durre tutto alla tua capacità prospettica attuale.
Ovvio, senza mai perdere nessuna informazione a livello di “sostanza e direzione”.
Se, ad esempio, sei una “montagna” oppure un “atomo”, abbracciando l’Analogia Frattale tu puoi sempre e solo (ri)assumere ciò che ti circonda, (ri)cavando sempre e solo la medesima verità, a prescindere dalla tua “portata dimensionale, mentale, logica, razionale, istintiva, sensoriale, etc.”.
La tua “natura 3d”, cioè, non (ri)entra più nel calcolo dell’equazione, che esegui allorquando scruti e misuri la realtà circostante, bensì, ella serve solo come “sfondo” al fine di poterti permettere di sviluppare la tua misurazione, al netto di ogni apparenza legata a forma, circostanza, presenza altrui, etc.
Il “senso” (ri)mane sempre se stesso, al livello di profondità frattale mantenuto come “focus” nel tuo procedere…
I lavori di Varille e di de Lubicz sui templi egizî e sul loro simbolismo hanno messo in evidenza questa stretta correlazione tra la proposizione dei templi egizî e quella del corpo umano, il tutto alternativamente sottolineato o velato da un sottile simbolismo”…
Matila Ghyka

L'esoterista René Schwaller de Lubicz si è interessato alla cosa. Per lui nell'architettura faraonica tutto è motivato da una ragione simbolica, che diventa didattica con l'osservanza di un canone esoterico...
Questo autore ha scoperto alcuni procedimenti d'occultamento:
1) La costruzione simultanea su diversi assi.
2) La trasparenza. Se il muro fosse di vetro si potrebbe per esempio vedere tracciato sul suo retro un segno o una figura che riempiono un vuoto lasciato sul davanti.
3) Le figure dei bassorilievi di una parete sono in rapporto con quelle che si trovano dal lato opposto di questo stesso muro”…
Pierre A. Riffard

Per essere certi della nostra Conoscenza così come siamo certi del nostro Sapere, dobbiamo dunque cercare la prova sperimentale che dimostri che lo Spirito, l’astratto, diviene effettivamente concreto attraverso un percorso determinato.
La Scienza Sacra afferma che ciò è possibile; essa ce lo insegna attraverso il suo Esoterismo, che è ermeticamente chiuso soltanto all’intelligenza cerebrale, e lo resterà se non coltiviamo un altro aspetto dell’Intelligenza e una mentalità che non sia quella stantia delle nostre scuole.
È per questo motivo che i Saggi lasciano la speculazione agli oziosi e osservano la Natura. Essa insegna tutto. Un suono evoca tutti i suoi armonici, una ghianda di quercia evoca la quercia:
è un complesso armonico che, nel regno vegetale, è quercia.
Ma gli armonici musicali sono vibrazioni corporee, di natura acquatica. La semenza (il suono o la ghianda, il seme o lo spermatozoo) ha una natura specifica, e questa specificazione è la genesi delle semenze dal Minerale all’uomo, la riduzione spaziale della sostanza senza forma.
Link
L’emersione solida 3d dell’occupazione di “spazio” è una “(ri)duzione spaziale della sostanza senza forma.

Ho capito come funziona.
Un blocco alla mente mi paralizza, limita, vincola…
Ciò che mi dicono essere “Dio” è come se “conoscesse tutto” attraverso la (ri)organizzazione dell’esplosione (espansione/riduzione) di se stesso. Tramite l’attività derivante dalla sua distruzione e diffusione per altri versi nel tutto.
Ubiquità e controllo dall’interno. Il campo morfogenetico sarebbe il suo, che trova la via di tornare in sé (Uno) mediante l’imprinting nativo del/nel tutto (livello subatomico). Ma quale Dio? È l’Anima che sta facendo questo, richiamando a sé i suoi “frammenti” che, nel frattempo, sono “germogliati” nell’ibrido umano, dotandolo di particella di continuazione eterna.
Dio non esiste in quanto tale. Un simile “nome” è solo un surrogato di qualcosa che “è” al di là dell’ignoranza prospettica umana, che pretende sottilmente di “conoscere”, seppure isolata in qualcosa che devia la luce in forme auto intrattenenti ed ingannanti/apparenti.
Se ti dicono che oltre la “curva” si annida un mostro, beh… quella curva non la affronteresti mai, demandando il tuo cammino a coloro che sconfiggeranno per te il “mostro”. Ordunque... questi “vincitori” ti hanno mai mostrato la carcassa del mostro sconfitto? Perché, allora, ti sei fermato? Ora la via è libera, no? Che cosa ancora ti trattiene? Forse… il (ri)cordo di quella paura?
Ed, ora, che cosa sono diventati i “vincitori”? Anzi, prima ancora, li (ri)conosci oggi? Oppure, hai persino dimenticato chi essi siano? Ne hai memoria?
A loro serve solo l'idea del "mostro", da inserire direttamente nel tuo inconscio. Il resto sanno già... come andrà!
L’Analogia Frattale misura la “frattalità” delle 3d, ossia, quella caratteristica che prende - a livello secondario - il circuito primario (scenario 3d), di fatto “neutro” ma non “passivo”, ossia, proattivo/reattivo nei confronti di tutto quello che si riflette in lui.
La mente tende a dimenticare, a livello di superficie, mentre a livello profondo ricorda tutto (memoria). La mente di superficie lavora con quell’area di transito pro elaborazione, che nel Mondo dei pc, ad esempio, è la “cache”.
La memoria cache… è un termine dell'informatica che indica una area di memoria temporanea, che memorizza un insieme di dati che possano successivamente essere velocemente recuperati quando necessari.
L'origine del nome deriva appunto dal fatto che la memoria cache ed il suo utilizzo sono trasparenti al programmatore, in pratica "nascosti" allo stesso perché amministrata direttamente dal sistema operativo o dall'hardware
Una cache è associata ad una memoria "principale", in cui risiedono i dati. Essa è tipicamente di capienza inferiore rispetto alla memoria principale, ma il suo utilizzo è più conveniente in termini di tempo di accesso e/o carico sul sistema.
Quando è necessario l'accesso ad un dato, questo dato viene prima cercato nella cache. Se è presente e valido, viene utilizzata la copia presente. Altrimenti, viene recuperato dalla memoria principale, e memorizzato nella cache, nel caso possa servire successivamente.
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La “tua” memoria principale… dov’è? Dove si trova? Che cosa è?
Che cosa – per “ellissi” – ti viene omesso, ti sei dimenticato?
L'ellissi (dal greco elleípō, "ometto") è una figura retorica che consiste nell'omissione, all'interno di una frase, di uno o più termini che sia possibile sottintendere. È frequente nei proverbi e nelle sentenze (A nemico che fugge, ponti d'oro)…
L'ellissi viene anche usata in letteratura, sotto forma di punti di sospensione (...).
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Quali "punti di sospensione" ti vincolano per "tacito assenso"? A quali "punti di sospensione" sei appeso?
Ellissi temporale
Un ellissi temporale è una tecnica narrativa che consiste in un salto temporale nella narrazione di un'opera.
Questo salto può avvenire come flashback o come flashforward, e spesso è un momento in cui il passato è rievocato

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Questo autore ha scoperto alcuni procedimenti d'occultamento: 1) La costruzione simultanea su diversi assi. 2) La trasparenza. Se il muro fosse di vetro si potrebbe per esempio vedere tracciato sul suo retro un segno o una figura che riempiono un vuoto lasciato sul davanti. 3) Le figure dei bassorilievi di una parete sono in rapporto con quelle che si trovano dal lato opposto di questo stesso muro”…
Pierre A. Riffard
Occultamento; tra l’altro:
  1. la costruzione simultanea su diversi assi
  2. la trasparenza. Se il muro fosse di vetro si potrebbe per esempio vedere tracciato sul suo retro un segno o una figura che riempiono un vuoto lasciato sul davanti
  3. le figure dei bassorilievi di una parete sono in rapporto con quelle che si trovano dal lato opposto di questo stesso muro
  4. ellissi ed ellissi temporale
  5. memoria cache.
Il Sistema Solare che cosa “occulta”? Oppure, da cosa è occultata la sua più ampia ed autentica visione? La tecnologia che lo scruta (ri)sente, ad esempio, certamente della presenza che l’ha ispirata/insufflata nel Mondo 3d
Un cieco potrà mai costruire macchine che vedono secondo i canoni di un “vedente”? No. 
Tutto quello che darebbe alla luce sarebbe solo frutto della propria “cecità” che, viralmente, caratterizzerebbe tutta la propria intera opera. Una via che rimane ad un “cieco”, per vedere diversamente, è quella dell’Analogia Frattale, ovvio, utilizzando la propria visione e non stravolgendo il proprio modo di essere/funzionare.
Un cieco “vede alla propria maniera” ed è proprio su un simile perno centrale che egli deve sviluppare la propria conoscenza. Un cieco è anticonvenzionale e, anche per questo, esso incarna un’alternativa a ciò che sembra inossidabile in se stesso
Occultamento; tra l’altro… (1) la costruzione simultanea su diversi assi.
Il film non è tratto dalla Bibbia ma prende liberamente spunto dal Libro di Enoch...un testo considerato apocrifo per i cattolici che invece è inserito nella Bibbia dei copti. Nel Libro di Enoch è descritta la storia dei vigilanti guidati da Semyaza, di come furono esiliati sulla Terra e della loro battaglia contro gli arcangeli. Il Libro si conclude con l'apocalisse di Noè, appunto il diluvio universale…
(A proposito di “Noha”; una espressione tratta dalla “Rete”)
Un articolo presente nella (ri)vista di Altroconsumo (luglio/agosto 2014) recita così:
costruiti per rompersi?
Gli elettrodomestici non durano più come una volta. Difficile credere alla buona fede dei produttori…
Estendi all’umanità... ciò che l’umanità (ri)serva ai propri “prodotti” (ma… i “produttori” equivalgono frattalmente all’umanità? L’umano non si dice, forse, che sia stato “creato”? He. He. He)…
Obsolescenza programmata anche per gli umani (sempre più vecchi e malati ma… in un modo che li trasforma in abbonati al servizio sanitario, meglio se privato; anche se, comunque, anche il servizio sanitario nazionale “costa” e muove un business da migliaia di miliardi di Euro ogni anno).
Vivi nella cosiddetta “società del consumo”. Consumi tutto e di tutto.
Una società che produce rifiuti (non solo a livello di scarti di produzione e di resti dei prodotti dell’industria ma, anche, a livello di “terza e quarta età”, di disoccupati, di poveri, di mancanza di risorse e di lavoro, etc.).

Gli “anziani” vengono rifiutati dalla società che consuma, consumandosi essi stessi giorno dopo giorno, con un Ciclo Temporale meno lungo di quello della plastica, ma più lungo di quello di un “prodotto naturale”.

Sempre sotto controllo (che cosa hai capito?): 
essi devono controllare la pressione, il sangue, il battito cardiaco, il colesterolo, i trigliceridi, la glicemia, la… pensione.
Dice uno dei protagonisti di “Rio 2096”: 
È del passato che ho paura”.
C'è infatti un Brasile di ingiustizie e di corruzione che, come nel film, ritorna sempre, sembra eterno e potentissimo
L'importante è comprendere che il caso non esiste:
anche se non siamo consapevoli di chi o cosa muove i destini del mondo, dobbiamo accettare che la vita ha uno scopo e che ogni tappa del nostro viaggio sulla Terra ha qualcosa da insegnarci…
"Per tutta la vita ho avuto il desiderio di diventare una persona che, nel mondo, voleva e poteva fare la differenza. Ho avuto accanto a me, in ogni tappa del mio percorso, una guida invisibile, la stessa che ognuno di voi ha. E per riconoscerla, vi incoraggio a impegnarvi a essere del tutto fedeli a ciò che non esiste in nessun luogo se non dentro voi stessi. È questo il grande segreto per vedere con sempre maggiore chiarezza e vivere la vostra vita piena di passione e di significato"...
Wayne Dyer
Questa visione “elementare”, molto probabilmente tesa a mettere a frutto la propria “ispirazione”, è divenuta personalmente anche “stancante”.
Tuttavia, dietro ad un simile moto che cosa s’intravede?
Utilizzando la prospettiva frattale:
  • il caso non esiste (ciò che accade, accade per una serie di motivi facenti capo ad “un motivo”)
  • anche se non siamo consapevoli di chi o cosa muove i destini del mondo (appunto… il “motivo”)
  • dobbiamo accettare che (la speranza è l’ultima a morire, alias, “chi visse di speranza morì non si può dire” Litfiba)
  • ho avuto accanto a me, in ogni tappa del mio percorso, una guida invisibile, la stessa che ognuno di voi ha (la “tradizione” porterebbe a pensare all’Angelo Custode. SPS (ri)traduce questo “fatto” al Nucleo Primo)
  • vi incoraggio a impegnarvi a essere del tutto fedeli a ciò che non esiste in nessun luogo se non dentro voi stessi (attenzione a certi luoghi comuni: l’inconscio è stato preventivamente invaso e conquistato, prima che si potesse edificare l’impero del Nucleo Primo nelle attuali 3d).
Attacca la… consapevolezza. Cioè: (ri)orienta i tuoi parametri.

Tutto ciò che ti raggiunge, anche dal passato più remoto raccontato dalle infinite “forme” del potere imperante in queste 3d (sia essa una conoscenza orientale o occidentale, antica o antichissima, rara, emersa dalle “sabbie” sia del Tempo che del “deserto”, etc. tutto risulta infine logicamente derivante dalla presenza primaria, che devia tutto attraverso la sua stessa… “presenza”).
Le tracce frattali presenti nel tutto, non devono confonderti relativamente allo stato attuale del tutto.
Per uscire da un labirinto devi innanzitutto capire di… essere in un labirinto. La tua intonazione di fondo (ri)sente dell’ambito nel quale vivi ma “non sei”…
Osserva ad altro livello (con altra consapevolezza) ciò “che sai”, ma che non comprendi a livello frattale (ogni “cosa” ti rispecchia, ti riflette, ti riguarda).

Frattalmente che cosa significa relativamente a te che: 
dal rifiuto dell’alluminio nasce il… fluoro?
Vivere senza conoscere il passato è come camminare nell’oscurità”…
Rio 2096

Di fatto… tu non conosci il tuo passato e ciò ti rende “diverso”. Più “duttile e malleabile” e (re)attivo; proprio come le caratteristiche di base dell’alluminio e del fluoro. Ciò che si estrae, per separazione, in natura e ciò che si (ri)cava dai processi di “scarto del già separato”…
L’ alluminio è utilizzato un po’ per tutto (business) e, da qualche anno (?), anche per l’aerosol delle scie chimiche (controllo). Il fluoro ti raggiunge silenziosamente e a “norma di legge” nonostante sia estremamente “tossico e corrosivo”.
Entrambi gli elementi, se “assorbiti” portano a gravi patologie del sistema nervoso.
Ecco, allora, che sia lo "scarto" che la "separazione" producono i medesimi effetti sul grado di presenza umana.
L’umano vive sempre di più (come la plastica) ma in uno stato sempre più passivo, (ri)fiutato (come uno scarto) e sotto a “controllo… medico”.
Il “pensionato” è un luogo comune di dismissione di sé, di inabilità, di smaltimento e dissolvimento Temporale (come una scoria radioattiva)… ma, intrattiene comunque, entro la propria sfera, una certa valenza economica; di fatti “vale ed interessa”

I “servizi” nati attorno agli individui di questa età sono sempre più “attenti”, infatti… "sono tutti d’accordo a/per fornire alternative apparenti, che (ri)conducono inevitabilmente allo stesso sentiero del debito":
Prestito ipotecario vitalizio, ecco i principi Abi-Consumatori.
È un'alternativa alla nuda proprietà, ma non comporta la perdita della proprietà dell'immobile:
stiamo parlando del prestito ipotecario vitalizio, approvato la settimana scorsa dalla Camera.
La novità consiste nella possibilità per i proprietari di casa con più di 65 anni di stipulare un contratto con una banca o finanziaria per un finanziamento garantito dall'ipoteca iscritta sulla casa.
Il provvedimento recepisce le proposte avanzate da Abi e le Associazioni dei Consumatori e potrebbe interessare una platea di 12 milioni di italiani.
Il finanziamento erogato è pari a una parte del valore di mercato della casa, stabilito con una perizia, e può essere speso per le esigenze dei proprietari (consumi o spese rilevanti, integrazione del proprio reddito) senza che i proprietari debbano lasciare l'abitazione…
Link
Il “caso Usa relativo allo scoppio della crisi del settore immobiliare del 2008” non ha insegnato davvero nulla. L’anziano, in sé non avrebbe necessità che di amore attorno a sé, invece ciò che lo interessa è una platea di squali, pronti ad azzannarlo pezzo dopo pezzo. 
Il denaro ottenuto dalle banche sarà (ri)versato ai figli “bisognosi” e non sarà mai sufficiente… quindi, nel Tempo… l’anziano perderà anche il proprio consolidato (casa, salute, etc.).
Supermoney: il 30% dei pensionati chiede un prestito per avere liquidità.
I pensionati hanno bisogno di liquidità e chiedono finanziamenti che si aggirano in media intorno ai 26 mila euro.

Questo quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Supermoney, che ha analizzato le richieste di confronto fatte dagli over 65 anni da gennaio 2013 a oggi evidenziando che il 32,8% dei pensionati italiani richiede un prestito per ottenere liquidità...
Le pensioni, infatti, sono sempre meno corpose mentre le necessità aumentano...
Gli anziani... richiedono... in media, oltre 19mila euro, spesso per aiutare figli e nipoti in difficoltà.”...
SPS vede il bicchiere mezzo vuoto? See… diciamo che SPS è stanco di vedere il bicchiere sempre a… metà. 
Esci dai luoghi comuni. Chi ti vuole vendere un prodotto o un servizio s’inventa quello che vorresti sentirti dire, per cui “dopo” alcuni pezzi di certi bei discorsi diventano anche delle espressioni di saggezza da recitare come dei pappagalli senza memoria.
Lo spazio (S) percorso convenzionalmente e lo spazio (s) registrato sul tuo "contachilometri"... non coincidono. Ma il Tempo è ugualmente trascorso!
Ti sei dissolto nel nulla, progressivamente, e molto probabilmente "non hai fatto quello che dovevi fare"... Il Tempo è "Controllo", non a caso, infatti il Tempo "che ti misura nelle 3d" è un'abile congettura artificiale...
Nel tuo nastro di Mobius rassomigli a quel criceto che tieni orgogliosamente e bellamente esposto in casa, per la gioia dei tuoi bambini o... chissà per quale motivo (solitudine, incomprensione, criceto terapia, sadismo, onnipotenza, etc.).
Per oggi è meglio “piantarla qua”… 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com


6 commenti:

  1. Pefetta descrizione della nostra prigione ... ma chi dovrebbe conoscerla, gli schiavi, non riuscirebbe ad andare oltre le 10 righe .... il bicchiere proprio non c'è e, nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a vedere vie d'uscita diverse da quelle già "programmate".
    Ciao, Cristiano

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    1. Ciao Cristiano, ok. Però mi sembra che la gran parte della gente ha capito in che mani è. Questo dato di fatto è già di per sè una via di uscita... Solo che non la si intende varcare, perchè si correrebbero dei rischi. Quindi la misura non è ancora colma...
      Grazie e un abbraccio.
      Serenità

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  2. Bravo , mi hai descritto perfettamente . In parte sono proprio così . Alleluia ! viva la consapevolezza . Perdiamo l'occasione ogni giorno di accendere il motore della memoria che ti spingerebbe al movimento se ricordassi chi sei . . La pigrizia l'indolenza sono veri mostri che ti bloccano la vita . Sono le scuse che adduciamo a noi stessi per nascondere il nostro fallimento . Meditiamo gente , meditiamo! Loredana

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    1. Ciao Lory, ma no dai! Non si tratta di un fallimento ma "solo" di un incantesimo! Ma ora ne sei cosciente, no? Ecco... anche questa via conduce verso l'esterno.
      Un caro abbraccione.
      Serenità

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  3. " incantesimo" bello ! questa immagine mi riporta alla fiaba . Certo se filtrassimo la vita con gli occhi di un incanto, la prospettiva della vita sarebbe meno oscura e più immaginativa .
    Si se sono qui , chi è qui , ci sta provando a rispolverare i propri occhi dalla polvere.
    Aggiungerei " l'onestà " come termine che può modificare la profondità del nostro sguardo cristallizzato per lo più su note gravi . Se non ci spostiamo da dove siamo non sapremo mai cosa c 'è ancora da " vedere" oltre il conosciuto . Ciao Davide , continua scrivere , ti leggiamo! ciao loredana

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    1. Ok. Lo faccio molto volentieri. Grazie di Cuore :) Serenità

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