mercoledì 2 giugno 2010

Il non vinto.




Una poesia molto particolare, frutto di una Vta molto dura.
Nonostante tutto, l'autore, trova forza e consapevolezza per non "farsi vincere"...

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

Invictus (William Ernest Henley)

 

4 commenti:

  1. grazie Davide per averci ricordato la bellezza di un uomo che ha avuto la forza di "vivere" la sua verità.

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  2. Cara Amica,
    per quello che ognuno di noi può vivere in Terra, rimaniamo sempre e "solo" scintille divine...

    E solo noi siamo gli artefici della direzione del "corso del fiume" delle nostre esistenze reiterate...

    Mai darsi per vinti!

    Un caro abbraccio e... grazie!

    Buona Vita

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  3. Ho visto il film... meraviglioso!
    La sua storia è un esempio per tutti!
    Ne basta uno così per cambiare uno stato intero...
    Grazie per averlo ricordato...
    Un abbraccione

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  4. Cara Amica,
    è proprio vero; questi "esempi" ci dimostrano, di riflesso, tutta la forza che possiamo avere se "uniti"!

    Questi "campioni" vengono per equilibrare uno stato di non coerenza...

    Sono un monito vivente a perseguire quella via tracciata con e nel cuore...

    Grazie infinite...
    Buona Vita

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"Fai..." un po' Te.