Palcoscenici meravigliosi scelti da professionisti della fotografia, delle sceneggiature, della regia, si alternano in campo piccolo e grande; ci fanno sbalzare dalla monotonia della routine. Eroi ed eroine si avvicendano a tessere trame degne della migliore “funzione della finzione”: sollazzarci al riparo dei “rischi” del "fare" veramente e di prendere certe decisioni nella Vita direttamente percepita. Come a dire: sfogatevi con la fantasia, ma poi tornate a “casina” belli tranquilli.
Sarà veramente così? Non so. Forse si, per il 95% dei film in circolazione. Non per tutti quindi. Matrix, ad esempio, mi ha tenuto sotto shock per una settimana nel 1999. Alcuni cartoni animati della nuova generazione, anche; come Wally, per citarne uno.
Giunti a questo punto, cosa altro occorrerà fare? Tutto. Ma con “fare” diverso, perché, a questo punto, ci si potrà fidare l’uno dell’altro come fratelli di Luce. E si inizierà a costruire le fondamenta del nuovo mondo da capo, volendosi bene e tenendosi tutti “per mano”. Nessuno sarà lasciato indietro o calpestato nel flusso dell'abbondanza. Saremo tutti con uguali diritti e doveri. Ci godremo lo spazio di ogni Vita, onorandola in ogni suo aspetto. Meraviglioso.
Possibilità per tutti. Abbondanza e collaborazione. Amore vero…
Il mondo che sprofonderà, lascerà il posto ad un nuovo alveolo, finalmente libero dalle lezioni del Karma.
Allora? Non fare nulla se non il lavoro su se stessi e, quando completo, lasciare che il nostro campo quantico venga captato dagli altri ed in risonanza. Il cambiamento “esterno” verrà da solo, come per osmosi.
Le nuove sinapsi formate in modo non apparente, si “rigonfieranno” di prana, fornendo nuova circuiteria cerebrale, nuovi percorsi formativi…
Non fare nulla per fare tutto… con pazienza e fiducia.
Alla rovescia.
Contro entità invisibili l’Antisistema inizierà a vacillare, perché non più irrorato, irrigato, dalle nostre paure…
Semplice ed efficace!
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