che tu non sei «colui che pensa».
Il momento in cui cominci ad osservare colui che pensa,
si attiva un livello di coscienza più alto.
Incominci a renderti conto che esiste un vasto regno
di una intelligenza al di là del pensiero
e che il pensiero è solamente un
minuscolo aspetto di quell’intelligenza.
Ti rendi anche conto che tutte le cose che hanno veramente
Importanza ( bellezza amore, creatività, gioia, pace interiore )
nascono al di là della mente.
Incominci a risvegliarti.
Questa citazione da “Il potere di adesso” di Eckhart Tolle ha un significato, per me, molto particolare; “trovandola” mi sono come “auto-sentito” in quanto il processo, in corso dentro di me, ha trovato la sua spiegazione in questa manifestazione di pensiero sotto forma di parole scritte. È da qualche tempo che usavo esattamente questo concetto ( osservare colui che pensa ) per andare oltre a quello che, ci hanno insegnato e pensiamo di essere, cioè il nostro corpo fisico e/o la nostra mente.
Che interessante e piacevole scoperta. Non avevo mai letto questo libro, ne conoscevo l’autore sino a pochi minuti fa. Il libro l’ho solo aperto e questa energia mi ha colpito proprio in un momento di difficoltà emotiva. So che è l’Universo che mi dice “ Davide, stai tranquillo. Tu non sei quello che adesso si sta facendo del male da solo, dando la colpa ad altro. Tu sei e rimani l’osservatore che hai già scoperto di essere, e che dimentichi quando cadi nelle pieghe della paura “…
Il lavoro da compiere su se stessi necessita di un punto di vista superiore e di una saldezza di intenti. Oggi cercherò quell’equilibrio che la mia paura ha solo celato al “sentire” e che, in qualche modo mi permette di “funzionare” alla mia maniera, secondo le mie “regole del gioco”. La paura ha un senso positivo nel momento in cui la realizziamo per quella che è: un feedback emotivo che ci segnala dove siamo. Un bengala nella notte. Una luce per comprendersi nel labirinto del libero arbitrio…
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