Qual è lo scopo che si fissa nelle origini di questa energia oscura in vigore sulla Terra? Adoperarci come pile! Non è un discorso legato al denaro, al potere, all’ego, bensì un unico filo conduttore legato alla propria sopravvivenza: le energie delle nostre paure materializzate all’esterno, l’Antisistema, una volta presa coscienza di “essere”, tendono a non morire, a non scomparire nel nulla da dove sono scaturite (dal nulla che è il tutto, l’assoluto, il Creatore . Ecco dunque che l’uomo si auto imprigiona per non accettare di guardarsi dentro ed affrontare i propri mali, rifiuta insomma la trasmutazione delle proprie “parti” più antiche sviluppate sulla Terra. Rifiuta anche solo l'idea di quello che teme di vedere, e tende a guardare altrove, creandosi un capro espiatorio esterno. Il piano divino tuttavia ha infinite strade e, anche questa benché un po’ più complicata, porta comunque verso la propria auto realizzazione, verso il completamento e la comparsa dell’uomo spirituale. Un uomo che supera ogni limite resistivo imposto dalla dimensione dello spazio/tempo ospitante, manifestando in terra lo spirito divino che è alle proprie origini e che seguiva da molto lontano il processo di "caduta" e rinascita.
Ogni aspetto della nostra vita tocca questi punti. Sia consciamente che inconsciamente, fateci caso per favore. Dovremmo imparare ad essere sempre presenti nell’adesso, nella serie interminabile delle particelle di tempo dell’adesso, nella serie di fotogrammi che compongono la nostra vita manifesta. Lo scorrere di questi fotogrammi determinano l’illusione del tempo, perché passando da un fotogramma all’altro, ci muoviamo percorrendo un certo “spazio” che richiede un certo “tempo”. Se noi fossimo capaci di realizzare i nostri desideri all’istante, il tempo coinciderebbe con lo spazio e sarebbe pari a zero. Ma in questa dimensione, che sappia io, non è possibile. Esistono altri “luoghi” dimensionali atti a questo funzionamento delle “cose”. Noi siamo qua per crescere tramite le nostre esperienze, nel bene e/o nel male. Non è previsto che si “salti” qualche passaggio. Non si può fare ciò che non è previsto dalle regole imposte su questo piano “educativo”.
Sono certo di tutto ciò. E per farmi “credere”, citerò due indizi che me lo hanno segnalato tra ieri sera e questa mattina:
- in “Trilli ed il tesoro perduto”, Trilli ad un certo punto, non avendo più polvere magica, non riesce più a volare quindi dice “Oh, oh, mi sa che dovrò camminare…”
- nell’episodio di questa mattina dei Gormiti, la trama li inserisce in una valle dimenticata, nella quale essi mentre camminano, in pochissimo tempo, dimenticano chi sono, perché sono li e dove stanno andando…
Chiedetevi cosa significano queste porzioni di “storia”…
Si accettano interpretazioni ed eventuali critiche…
Controllo adattativo
Con il termine controllo adattativo si fa riferimento a leggi di controllo che in modo autonomo modificano i propri parametri per adattarsi alle modifiche che il sistema può subire durante l'esercizio delle sue funzioni. Un problema classico in cui può essere utile disporre di un controllore adattativo, è quello dei robot manipolati, per i quali non è noto il peso dell'oggetto manipolato. In questi casi il controllore adattativo modificando i suoi parametri garantisce il rispetto delle prestazioni ed in alcuni casi permette anche di identificare il valore del parametro (o dei parametri incerti).
Fonte: Wikipedia
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