sabato 16 ottobre 2010

Andare all'interno...





Lascio “parlare” chi ne sa molto più di me:

"Dobbiamo andare molto in profondità per trascendere la normale realtà. Siamo alla ricerca di un’esperienza che rimodellerà il mondo.

Trovare lo spazio silenzioso che compare tra i pensieri sembra relativamente facile, ma data la sua fugacità un minuscolo spazio non è certo una via aperta. Il corpo quantistico non è separato da noi – è noi – tuttavia non lo sperimentiamo. Pensiamo, leggiamo, parliamo, respiriamo, digeriamo, etc. e queste azioni avvengono tutte sopra la linea (dove esiste il flusso infinito di pensieri).

Ecco un’analogia che mette a fuoco il corpo quanto-meccanico: prendete una calamita e sistematevi sopra un foglio di carta. Poi spargete della limatura di ferro sul foglio. Ne scaturirà un disegno di linee curve, una all’interno dell’altra, che collegano i due poli magnetici. Il disegno rappresenta la mappa delle linee di forza magnetica che sarebbero altrimenti invisibili: solo la limatura di ferro è in grado di evidenziarle ai nostri occhi.


(Il pregevole disegno è opera dell'Amico Domenico, tratto da Cambiare se stessi per cambiare il mondo; l'immagine - ottenuta in sogno - si potrebbe avvicinare molto al concetto di "linee di forza di un campo magnetico" o di "linee esistenziali. Un sentito grazie Amico!).

Analogamente, l’attività mente-corpo è quella che si evidenzia sopra la carta, mentre sotto sta la zona dell’intelligenza nascosta. Il movimento della limatura di ferro corrisponde all’attività mente-corpo che si modella automaticamente al campo magnetico che è l’intelligenza. Il campo è totalmente invisibile e non conoscibile finchè non si evidenzia muovendo delle particelle di materia. E la carta? È il corpo quanto-meccanico, un sottile schermo che mostra esattamente quali modelli di intelligenza sono all’opera in un particolare momento.

In questa semplice analogia c’è ben più di quanto si potrebbe inizialmente supporre. Senza la carta che serve da separazione, la calamita e il ferro non potrebbero interagire in questo modo ordinato. Se mettete la calamita direttamente a contatto con la limatura di ferro, questa si accumulerà sulla sua superficie invece di formare linee ben differenziate e spaziate. Utilizzando la carta otteniamo un’immagine del campo magnetico. Ma non è tutto. Se spostiamo la calamita, vedremo le linee formate dalla limatura di ferro spostarsi per rispecchiare il nuovo campo magnetico che si forma. Se non sapeste che sotto c’è una calamita giurereste che il ferro è vivo, dato che si muove da solo. Ma è la zona nascosta che genera quei movimenti che sembrano vivi.

Avete quindi l’immagine reale di come il corpo-mente comunichi col campo dell’intelligenza. Le due realtà restano separate ma la divisione è invisibile e non ha spessore. È solo un vuoto. L’unico modo per rendersi conto dell’esistenza del livello quantistico consiste nel far caso alle immagini e ai modelli che affiorano ovunque nel corpo. Solchi misteriosi corrono lungo la superficie del cervello, meravigliose infiorescenze, che ricordano il girasole, sono visibili nelle molecole di Dna; l’interno del femore contiene meravigliose ragnatele di tessuto osseo simile agli intricati sostegni di un ponte a mensola. Ovunque guardiamo, non esiste caos, e questa è la maggior prova dell’esistenza di una fisiologia nascosta. L’intelligenza trasforma il caos in modelli. L’idea di dover elaborare miliardi di messaggi chimici fa pensare a un incredibile caos, eppure nella realtà la complessità del sistema mente-corpo è ingannevole: dal nostro cervello scaturiscono immagini coerenti, come le fotografie di un giornale che risultano da migliaia di puntini. La materia dei nostri corpi non si disintegra mai in un ammasso senza forma – se non al momento della morte. Per rispondere alla domanda “ma dove sta il corpo quanto-meccanico?” possiamo affermare che si trova in uno spazio vuoto piuttosto difficile da immaginare, dato che è silenzioso, non ha spessore ed esiste ovunque”.
Guarirsi da dentro” di Deepak Chopra

Tutto ciò mi fa pensare a:

Osho - Dio non ha esterno.
Buhlman - l'Universo sembra essere una cellula al cui livello esterno ci siamo noi, per cui è tutto rovesciato.
Chopra - il foglio di carta è il "velo": una dimensione.
Braden - la Matrix Divina è il contenitore dell'Universo, il ponte che unisce tutte le cose e lo specchio che ci mostra ciò che abbiamo creato.

Ossia? Il viaggio che dobbiamo intraprendere è dentro di noi. Perchè? Perchè fuori è tutto illusione. Siamo al massimo cerchio esterno delle "cose"... 

La via è dentro di noi!

Ecco la frase "chiave":
"Dobbiamo andare molto in profondità per trascendere la normale realtà. Siamo alla ricerca di un’esperienza che rimodellerà il mondo".

 

venerdì 15 ottobre 2010

La verità "scomoda" attualizzata.





Vecchio e nuovo. Ci risiamo. Ancora una volta la dualità! Vediamo quest’oggi come il vecchio possa essere riconsiderato “nuovo” e, “vestito” di queste fattezze, provocare dilatazioni quantiche del concetto di tempo. Partiamo da questa notizia:

Google fa un indice dei prezzi.
Il re dei motori di ricerca Google ha deciso di realizzare un indice che misura l'inflazione. Si chiamerà “Indice dei prezzi Google” e, per costruirlo, saranno tenuti in considerazione, tra gli altri elementi, i prezzi dei beni commercializzati via internet.
Come chiarisce Hal Varian, capo economista della società americana, Google avrebbe i mezzi non tanto per fare meglio degli istituti di statistica, quanto per essere molto più veloce nei calcoli. Mentre gli indici tradizionali vengono resi noti una volta al mese e con diverse settimane di ritardo, il motore di ricerca riuscirebbe, secondo Varian, ad anticipare il presente partendo dal proprio indice attualizzato in tempo reale…
Fonte: Yahoo

Notizia di chiara proposizione attuale, "nuova". L’indice dei prezzi al consumo misura l’inflazione e l’inflazione lega a doppia mandata pensioni e stipendi, in termini di adeguamento monetario. Se l’inflazione aumenta deve aumentare di conseguenza anche lo stipendio e la pensione. È importante avere un indice dei prezzi sempre attuale e “reale”. Per comprendere l’assurdità dei metodi di calcolo ufficiali statistici, è sufficiente ricordare a quanto veniva calcolata l’inflazione nel periodo di passaggio dalla Lira all’Euro; periodo in cui i prezzi praticamente raddoppiarono e l’inflazione venne calcolata attorno al 5%. È semplice capire il perché:
  • il calcolo utilizza una “immagine vecchia” proiettata sul “nuovo”
  • il “nuovo” deve confermare il “vecchio” ai fini della continuità ed autorevolezza del “servizio”
  • l’adeguamento delle pensioni e degli stipendi al costo della Vita rimane staccato dal “nuovo”, non riflettendo l’aumento dei costi sopportati dalle famiglie nell’aumento “salariale” previsto di volta in volta.
In pratica è successo che il costo della Vita raddoppiò ma l’aumento relativo in “busta paga” ne rispecchiò solo una minima parte. Chi ci avrà mai guadagnato? Diciamo i soliti “ignoti”…

Un servizio “nuovo” come quello di Google può regolare il calcolo inflativo, avvicinandolo alla gente e influenzando in questo modo il “vecchio” o la linea di continuità. Le due “misure” si compenetrano più di quello che si possa pensare.

Il “nuovo” può riversarsi sul “vecchio” influenzandolo: perché?

Il vecchio è qualcosa che esisteva, non è attuale; non possiamo mettergli le “mani” addosso perché è una fotografia non reale! Ma come? Se ci influenza ancora adesso! Come può un ectoplasma essere tanto influente sull’adesso? Il “vecchio” rappresenta lo status quo: il paradigma ufficiale, il sogno di qualcuno attualizzato. È come se la sua struttura sia collocata in un’altra dimensione e sia sfuggevole: si ha l’impressione di non potere fare nulla!Si è sempre fatto così!” - dicono negli ambienti lavorativi al giovane che si chiede “Come mai, invece, non fate così?”.

Il “nuovo” può mutare il “vecchio”. Come? Mettendolo in luce, attualizzandolo e mostrandone tutta la limitatezza, la sua Natura antidiluviana, fuori dal tempo. La successione nuovo-vecchio non è lineare, ma traccia complesse figure geometriche. Gli agganci che il “vecchio” lascia nel “nuovo” sono ponti d’energia che possono anche essere invertiti. Diciamo che è un ancora di salvezza che il “vecchio” si autoconferisce, un meccanismo quantico di refresh, l’intelligenza di meccanismi ritenuti “freddi e calcolatori”. 

Chi plasma il “nuovo” attraverso il “vecchio” ne è consapevole? 

Io penso di si. Per questo il "vecchio" non ci permette di riflettere abbastanza. Tuttavia il meccanismo evolutivo non si ferma mai e, prima o poi, compensa e spazza via ogni ostacolo alla crescita. È un fiume sempre in piena e non è semplice bloccare per molto tempo la sua “furia”.

Google dimostra come il nuovo possa cambiare il vecchio, il quale altrimenti e “tranquillamente” comanderebbe per sempre, a distanza, lo scorrere del tempo. Stiamo pur certi che il calcolo di Google darà molto fastidio ad un certo potere, perché introduce un pericoloso principio di alternativa e paragone. Vecchio e nuovo possono guardarsi in volto.

Come il “vecchio” si attualizza nel “nuovo”?. Lo abbiamo già scritto sopra: plasmandolo a distanza attraverso un sottile gioco di illusioni nelle vesti di abitudini, leggi, consuetudini, educazione, etc.
Eppure il “vecchio” può rinvigorirsi e superare persino il “nuovo” in termini di attualità: è il caso delle profezie! La visione mistica è sempre attuale, “nuova”.  

In questo caso il “vecchio” corrisponde al “nuovo” perché lo identifica, lo segue.

Ad esempio nel libro di Carpi Le profezie di Papa Giovanni XXIII”, Angelo Roncalli riporta degli avvenimenti particolari che si riflettono su un certo tempo “nuovo”. È come se avesse lanciato degli arpioni nel tempo, aprendo degli squarci. Gli squarci sono delle aperture che attendono il cammino dell’uomo. Sono in attesa. L’uomo può anche deviare, come è successo per le visioni dei Profeti, i quali avevano visto un “nuovo” apocalittico che è stato superato solo nel 1987 dalla comunità animica umana intera. 

Ciò che avevano veduto non corrispondeva più al “nuovo”, o meglio, a questo “nuovo”

Giungendo a scrivere di fase duale del tempo, degli estremi della scala del tempo, si concepisce una diversa modalità dell’utilizzo dei termini, diversamente abusati. Si capisce che in realtà non hanno molto senso se il nostro punto prospettico diventa multidimensionale. Il tempo limita la sua portata in questo caso: si liquefa. Anche ciò che è inerente alle diverse opportunità conferite dal corso evolutivo, dagli errori, dagli slanci di ciò che è stato e di ciò che è.

Tutto prende una prospettiva diversa… Solidale alla comprensione di colui che osserva e che aveva una curiosità da soddisfare: “vediamo come andrebbe se…”.

Nuovo e vecchio sono concetti che valgono dal punto di vista "denso". In realtà esprimono un solo punto sulla scala evolutiva osservata dall’Anima; un punto molto simile al concetto di “Voi siete qua”. 

In che modo ci siete arrivati? Ecco che allora si apre lo scenario “vecchio/nuovo”, andando nei “dettagli”.

A proposito di profezie del ”Papa buono”; sto continuando la lettura del libro e ieri sono rimasto sgomento da varie “espressioni” e relativo commento del Carpi; vediamole:

Pagina 116. Una famiglia di dittatori prenderà il potere nella terra dei figli di Lutero. Spargerà sangue… Cadrà il presidente, cadrà il fratello. Tra essi il cadavere della stella innocente. C’è chi sa. Chiedete alla vedova nera e all’uomo che la condurrà nell’isola dell’altare. I loro segreti sono nelle armi, nel delitto. E sono segreti di chi non era a Norimberga. In tre spareranno al presidente. Il terzo sarà tra i tre che colpiranno il secondo. Morirà Lutero e sarà bene. Dietro di lui, l’ombra di chi ha già ucciso. Mentiva la sua voce…".

Commento del Carpi: Negli Stati Uniti, la famiglia di dittatori dovrebbe essere essere sicuramente quella dei Kennedy. Si dice che essa abbia sparso sangue, per questo potere, e dopo la sua conquista… 

Poi la profezia che prevede la morte dei due fratelli… Il brano seguente dice come tutto può essere spiegato nell’uccisione dei Kennedy. Chi sa viene indicato dal profeta nelle figure della vedova nera e dell’uomo che la condurrà nell’isola dell’altare. Jacqueline vedova di John Kennedy, fu sposata da Onassis in un isola, Skorpios. Onassis, se sapeva, è scomparso. Che veramente la sua vedova sappia qualcosa di determinante circa gli attentati alla Vita del primo marito e del cognato? Se è così, perché tace? E qual è il legame segreto su questi fatti ignoti, che la legavano al suo secondo marito scomparso? Un’ipotesi sconcertante

Soprattutto se si pensa che  è stata avanzata dal profeta addirittura nel 1935

I loro segreti sono nella armi, nel delitto. E sono segreti di chi non era a Norimberga. La prima frase è un’accusa durissima contro Jacqueline Kennedy e Aristotele Onassis. La seconda, mette in scena nuovamente le forze del male, i personaggi scampati alla caduta del nazismo e ancora in azione. Nel mondo. Quali i collegamenti? Il mistero continua. Secondo il testo, gli attentatori di John Kennedy sono stati tre. E uno di essi, assieme a due persone diverse, avrebbe partecipato anche all’attentato al fratello Bob. 

Eccoci ad un altro atroce delitto, l’uccisione di Martin Luther King. Il profeta dice che la sua morte è stata un bene: dietro di lui, l’ombra di chi ha già ucciso. Mentiva la sua voce. La spiegazione è sin troppo evidente, ma potrebbe nascondere riferimenti che mi sfuggono. Forse collegati con l’uccisione dei fratelli Kennedy. Il giudizio sul personaggio, comunque, è drastico.
È la frase finale della profezia, d’altra parte, fa intendere come per il mondo il momento sia stato veramente drammatico.

Che dire? Da quando ho iniziato il processo interno di "risveglio", sono cadute tutte le lucide falsità che vengono propinate sui libri di storia, tutto!

Ma a questa visione delle “cose” non ero ancora giunto. I casi sono due:
  • o i “versi” delle profezie sono stati male interpretati
  • o abbiamo altre due false icone suggerite a “modello” (e non sarebbe la prima volta)

Cosa ne pensate? Le profezie sono del 1935. L’autore è un Papa…

Il “vecchio” che si rifrange sul “nuovo” per aiutare ed essere aiutato.   

 

giovedì 14 ottobre 2010

Fatta la "legge", trovato "l'inganno".




Mentre leggete, ascoltate la splendida musica che ci regala YuNaSweet che ringrazio di CuoRe.

L’attenzione che dovremmo dare al corpo è importante. Ma secoli di influenza religiosa sminuente la corporalità cosa hanno scritto dentro di noi? Che il corpo è qualcosa da cui rifuggere, che la Vita intera è qualcosa di cui pentirsi perché deriva da quel “peccato originale” di lunga memoria. Risultato? La nascita di un conflitto biologico di sottovalutazione, di autocommiserazione, di autoflagellazione.

Le spinte evolutive, nel frattempo, non sono state certo “ingabbiate” da questa prospettiva artificiale procurata a buona parte del genere umano: hanno semplicemente continuato a compiere il loro “lavoro”. Risultato? La nascita di un conflitto di Territorio a livello inconscio.

È come essere dilaniati da due forze estreme che veicolano in direzioni opposte!

Nel “dubbio”, evocato come diretta conseguenza di questo “tira e molla”, posso non posso, fare non fare, ci siamo noi. Il dubbio è un tarlo che erode la comunicazione con l’apparato intuitivo umano.

Il dubbio lede l’azione e anche se permette di riflettere è perlomeno causa di “ritardo”.

Diciamo allora che il genere umano è semplicemente in “ritardo”, ma rispetto a cosa? Semplicemente rispetto a ciò che poteva essere e che non è stato! E cioè? Rispetto ad un potenziale

Questo potenziale congelato è ciò che ci attende. Inserito in un reame oltre il tempo, in realtà non conosce il concetto di ritardo. Semplicemente “è”.

La "gabbia" che ci contiene devia la luce naturale e la sostituisce con quella artificiale del “dovere”, del “pagare”, del “soggiacere”, della “separazione”. Proprio come la luce delle Stelle che possiamo vedere adesso non è che un messaggio che giunge in "ritardo", una fotografia di “come erano” molti anni luce fa. Quale è il messaggio vero, il frattale contenuto in una simile visione? Che è tutto illusorio ciò che ci circonda: illusorio ma tremendamente concreto se solo viene conferita energia da parte nostra allo scenario osservato!

Le illusioni dense descrivono un certo tipo di realtà: quella che crediamo di vivere come unica realtà! 

Quella nella quale non esitiamo ad annichilire coloro che “non credono” nella nostra stessa “verità” prospettica. L’energia più "forte", più convincente, ha avuto la meglio sulla massa operante in questa dimensione planetaria, arrivando a plasmare questa tipologia di “realtà”.

La realtà percepita come “unica” è una delle infinite scenografie per il teatro della Vita.

Questa scenografia per essere continuamente mandata “in diretta” necessita di energia. Questa energia la forniamo noi tutti. In che modo? Deviandola dal nostro potenziale che giorno dopo giorno si è “congelato”. 

Noi alimentiamo la “gabbia” che ci contiene. 

Noi la modelliamo in continuazione a vari livelli. Ciò che per una latitudine è considerato “normale”, in un’altra latitudine è considerata “pazzia”. Non ci credete? Allora leggete qua, tanto per fare un esempio:

Chili di troppo? Vietati per legge.
Tra moralità ed eccentricità, una foto divertente del paese del Sol Levante e delle sue leggi bizzarre. Silvia Bragalone.

Qualsiasi uomo si trasferirebbe volentieri in un paese dove nessuna donna può rifiutare per legge l'invito ad un appuntamento e dove a San Valentino sono le signore a regalare i cioccolatini.  Chi però pensa di cucinare per l’occasione, farà meglio a tenersi alla larga dal pesce Fugu, una prelibatezza afrodisiaca che se cotta per più di ottanta secondi può giustificare persino un arresto.
Signore e Signori  anche questo è il Giappone, non un paese qualsiasi ma un intreccio di morale e senso del dovere che guida la classifica delle stranezze nonostante si tratti di regole in vigore e prese con una serietà assoluta.

Un esempio? Basta una parola e chiunque potrebbe tranquillamente chiedere in moglie la fidanzata  del proprio fratello minore senza che lui possa battere ciglio, mentre il parere della donna non viene neppure preso in considerazione. Altre volte invece sono gli uomini ad essere in difficoltà, e ci pensa un’ordinanza ad obbligare i dipendenti di sesso femminile di qualsiasi ufficio dotato di aria condizionata ad indossare rigorosamente un reggiseno e nascondere le reazioni di sensibilità al freddo. Dettagli di un pudore fantastico in un Giappone dove regnano incontrastati i fumetti erotici hentai, ma è punita con il carcere qualsiasi importazione di fotografie che ritraggano i genitali maschili.

Il meglio però arriva dalle regole di salute e igiene pubblica che strappano ironia a raffica. Chiunque sia mai stato nelle strade di Tokyo sa benissimo che la qualità del cibo cotto per ore in chioschi improvvisati è quantomeno discutibile, ma guai a produrre alcolici in casa. Qualsiasi ‘liquido’ con più di un grado è illegale e la pena è di ben cinque anni di prigione. Non male nella terra del “Sake”, dove dopo ogni sbronza gli uomini possono liberamente urinare in pubblico senza limiti al decoro e farla franca, almeno fino alla prossima visita medica aziendale. Incredibile ma vero, per i dipendenti giapponesi maschi è infatti ammesso un girovita non superiore a 85 centimetri, che diventano 90 per le donne ma non cambiano il rischio di un dopolavoro forzato: l'azienda ‘si aspetta’ che vengano presi provvedimenti contro l'aumento di peso, e insieme al cartellino viene consegnato un contapassi. Misure davvero ‘stringenti’, adottate in uno dei paesi industrializzati con la popolazione più in forma.. e tra le più longeve. Che abbiano ragione loro?

Un’ idea che in molti pensano di importare anche da noi, insieme ad altre che sembrano interessanti. Potremmo in effetti ‘copiare’ la Svizzera laddove è a favore della pace tra i paesi come tra i condomini: in questo paese infatti è illegale per chiunque dichiarare guerra ad una altro paese ma lo è altrettanto l’uso dello scarico del water dopo le dieci di sera. E sempre a proposito di bagno, potremmo importare anche il suggerimento del Kentucky, dove la legge obbliga chiunque a farsi un bagno almeno una volta l'anno, soprattutto perché l’Italia non è il Giappone e le donne invitate ad un appuntamento si possono  tranquillamente defilare.

Fonte: Yahoo 

Ho inserito tutto l’articolo perchè è veramente indicativo! Ciò che viviamo è solo ed esclusivamente frutto del nostro punto prospettico. Nel caso di uno Stato il punto prospettico è più allargato a comprendere la moltitudine delle persone, le quali accettano inconsciamente o volontariamente di essere “comprese”, di “aderire”, il più delle volte per mancanza di “alternative”.

Infatti dove si colloca l’alternativa nel momento in cui veniamo alla luce? Altri decidono in toto per noi! Noi “aderiamo” per causa di forza maggiore… E il famoso libero arbitrio? Dov’è?

Un certo tipo di uomo sulla Terra ha trovato il modo di “imporre” il proprio volere, il proprio “sogno” sulla massa. La massa che è stata preparata, svuotata, alleggerita nel corso del tempo

Perchè noi valiamo! Ce lo dicono molto chiaramente anche nelle pubblicità...

Se ad un uomo non manca da mangiare e ha di che vivere “degnamente”, ebbene quell’uomo si adagerà, si adatterà, obbedirà alle leggi che “contano” per l’Antisistema. In questo modo l’uomo devia se stesso dal cammino verso l’evoluzione: devia ma non interrompe però!

Nel frattempo le capacità divine umane ricalcoleranno la nuova "rotta" da seguire, in “virtù”, tenendo conto della nuova situazione generata, tenendo conto della “gabbia”.

Parliamo di un "organismo" che si autocorregge tramite il vissuto "denso", tramite l'esperienza!

Le “cose” le vediamo bene se osserviamo da lontano, da fuori di un certo contesto, come nel caso del Giappone. Ma se siamo dentro è molto più difficile! Osservare ed essere consapevoli è solo il primo passo, perché il Giappone è convinto delle sue leggi e non sarò di certo solo io che posso mutare ciò che ho “compreso”: è una questione di massa critica e di massa autorevole.

Oltre l’illusione c’è un potere che necessita di questa situazione, perché questa situazione è il suo sogno, è ciò che voleva! Provate a togliere ad un bimbo il suo giocattolo! Provate a togliere ad un adulto ciò che egli considera “suo”!

È la guerra!

“La roccia non ha un interno, l’uomo ha un esterno ed un interno. La roccia ha solo l’esterno, Dio non ha esterno: ha solo interno. Questi sono i tre stadi della crescita: materia, ovvero solo l’esterno, senza interno… In essa non c’è anima, non c’è consapevolezza. L’uomo è sia interno sia esterno, perché è corpo-anima, mente-materia. Dio non ha esterno; è semplicemente consapevolezza, anima.

Niente è all’esterno di Dio, quindi non può avere alcuna circonferenza esterna. La materia non ha centro, Dio non ha circonferenza e l’uomo le ha entrambi: questo è il tormento e l’estasi dell’uomo”.

Fonte: “L’essenza segreta – Il sentiero dell’amore” Osho


mercoledì 13 ottobre 2010

Capoeira o intensità del sogno.




L’uomo è in grado di fare cose meravigliose se “solo lo vuole intensamente”. Il video di apertura di articolo lo dimostra a pieno. I due atleti della Capoeira conferiscono emozioni e brividi a coloro che guardano. Il loro livello è il risultato di una grande forza immaginifica, prima ancora che di volontà. Noi tutti saremmo in grado di fare quello che fanno loro? Perché no? Certo non ci si improvvisa, nell’età adulta, a fare piroette e salti mortali. È un percorso come “per ogni altra cosa”.

Questa notte ho fatto un sogno. Premetto che sto “vivendo” notti molto strane e agitate nell’ultimo mese, per cui non so mai se ho sognato oppure se ho immaginato, dal momento in cui molto spesso sono sveglio e lucido. Ebbene, in questo sogno ho avuto il dono della comprensione di cosa significhi “essere parte”, “fare parte”

Non è un concetto semplice da rendere comprensibile. 

In pratica, sorgevano delle “cose”, delle proprietà della materia riferite a me, interagenti con me e attorno a me. Come se io fossi un prolungamento della Terra, una pianta ed avessi necessità di determinate “cose” per vivere sia il sostentamento che l’evoluzione. La sensazione è stata di estrema comprensione e di unione. Lo so che probabilmente non sono riuscito a rendere l’idea, ma è un concetto quasi astratto.

Questo “sogno” sembra fornirmi il “La” per il proseguo del discorso relativo ai film portato avanti nell’articolo di ieri. Scrivevo “un film è un film”: oggi scrivo “un sogno è un sogno”, ma non certo fine a se stesso. Perché, non dimentichiamocelo mai che “nulla è per caso” e “tutto è opportuno”. 

Il sogno segue un proprio linguaggio, secondo una  interfaccia del tutto particolare settata sull’individuo, sul grado totale dell’individuo; per “grado totale” intendo l’insieme del sottile e del denso di ogni singolarità umana. Ognuno di noi è diverso da ogni altro! Ognuno di noi è inserito in un proprio tempo personale che riassume il proprio livello evolutivo: per questo motivo esiste la biodiversità anche tra le persone.

Il tempo scorre diversamente per ogni terminazione nervosa umana, proprio come i frutti della Terra non maturano tutti nello stesso istante.

“Chiunque crede che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole non sa nulla dell’uva". Paracelso

Dunque, se esistono differenze in ogni ambito percepito e vissuto della Vita, da parte di ogni entità vivente, i nostri “sistemi ricettivi” devono essere proprio essenziali al fine di regolarsi, sintonizzarsi verso quei campi morfogenetici che guidano la crescita dell’individuo. Ecco che allora diventa chiaro come l’Antisistema si inserisca, si interfacci con il nostro sistema-guida “emozional-logico”, che rimane una scatola di comando misteriosa dal momento in cui la scienza è bloccata nella sua opera di diffusione proprio dall’Antisistema; sotto le mentite spoglie del business si negano le autorizzazioni a diffondere le verità scoperte e mai rivelate sul nostro funzionamento sottile

Il cervello biologico comanda sull’intero corpo o meglio coordina una immane sinfonia cellulare, decodificando ciò che dai corpi sottili superiori scende a cascata. Quando l’eterico lascia il corpo fisico, questo inizia un processo di decomposizione: dunque un processo che rilascia Vita in abbondanza. La differenza è che la struttura cellulare umana non ha più la sincronizzazione ad opera del cervello e la polarizzazione, il senso, ad opera del battito cardiaco. 

I “comandanti” lasciano il corpo fisico e il corpo fisico, come una nave che affonda, si lascia andare adagiandosi sul fondale terreno, iniziando un processo di trasmutazione che riporta alla “cenere” o alla “polvere” di cui siamo fatti. Proprio come esprime la leggenda del Golem fatto con l’argilla e animato dal soffio vitale che “tiene insieme”.

La nostra centrale radioricevente è dunque molto importante, in quanto noi siamo delle entità “guidate” nel processo di apprendimento.

Ma cosa è successo in questi ultimi decenni? 

Che la Terra intera è stata inondata di onde e di campi magnetici ed elettromagnetici che mai, a memoria d’uomo, hanno raggiunto determinate accumulazioni in quantità e grado invasivo. La Terra e l’uomo “lavorano” su determinate frequenze; se questo frequenze sono invase da altro, i sistemi guida umani iniziano a vacillare denunciando molto “rumore di fondo”. La scienza non sembra intenzionata ad affermare che i cellulari siano dannosi per il nostro “funzionamento”, ad esempio. Vediamo però una parte di essa, secondo il principio della biodiversità, cosa inizia a sussurrare a noi tutti:

Si può condizionare il cervello mediante l'utilizzo di campi elettromagnetici?
Sì, ci è riuscito un gruppo di scienziati dell’ Università di Berkley che ha modficato l’attitudine di alcuni volontari all’utilizzo della mano destra o sinistra per compiere operazioni semplici.
Se infatti tutti noi abbiamo un lato dominante che utilizziamo per svolgere i compiti più complessi come scrivere, radersi o praticare sport, nei gesti più banali come suonare un campanello o aprire una porta siamo più o meno ambidestri, con vari gradi di abilità. Ogni volta che dobbiamo compiere queste azioni il nostro cervello affronta un piccolo conflitto, e, in condizioni normali, sceglie la mano che ci è più congeniale

Ma Flavio Oliveira e i suoi colleghi, grazie alla stimolazione magnetica transcranica (TMS), sono riusciti a trasformare in mancini, almeno per ciò che riguarda le operazioni più semplici, il gruppo di persone che ha partecipato al loro esperimento. 

I ricercatori hanno esposto alcuni volontari destri a un campo magnetico che ha interrotto i neuroni deputati al controllo del movimento. In questi soggetti si è notevolmente attenuata la propensione all’utilizzo della mano dominante per lo svolgimento di compiti elementari che sono quindi stati portati a termine con la sinistra. Questo risultato fa supporre ai ricercatori di poter utilizzare i campi magnetici per condizionare il cervello in modo più profondo, per esempio nelle scelte di consumo relative a quale film vedere al cinema o quale prodotto acquistare in un supermercato. Fantascienza? Forse....
Un altro studio condotto la scorsa primavera presso la Columbia University ha dimostrato che un campo elettromagnetico può arrivare ad alterare l’autocontrollo e la percezione di moralità in un individuo.
Fonte: Yahoo 

Si inizia a diffondere verità tenute nascoste da secoli:

Liane Young, una ricercatrice del MIT, ha dimostrato come un campo magnetico può alterare la percezione del concetto di moralità in un individuo. La Young e i suoi colleghi hanno identificato, mediante risonanza magnetica funzionale, la congiunzione temporo-parietale destra come zona del cervello dove viene elaborato il concetto di moralità. Ha poi alterato la capacità di trasmissione dell’impulso elettrico in quest’area applicando alla testa dei volontari un tenue campo magnetico. Ha quindi chiesto loro di esprimere un giudizio su alcune situazioni: per esempio un teppista che spinge una vecchietta intenzionalmente a terra provocandole la rottura del femore, contrapponendola a quella di chi causa lo stesso incidente, ma per distrazione. Il campo magnetico ha reso molto più difficile ai soggetti coinvolti nel test esprimere un chiaro giudizio di moralità nei due diversi casi”.

È chiaro che è solo un piccolo esempio, ma che inizia a manifestare tutta la potenza e l’influenza dell’invisibile sul cosiddetto visibile: la densità nella quale crediamo di essere “conficcati” senza altra via e senza scopo, separati da tutto e da tutti… Persino dal Creatore.

Al fine di meglio comprendere quello che è il mio messaggio personale nell’attuale contesto dell’evoluzione, vorrei fare un esempio che chiarisca lo scopo di questo Blog, che non è di mettere paura scrivendo di un mostro che ci vuole male e che io chiamo “Antisistema”, bensì di fare riflettere, portare alla luce o dissotterrare la testa dalla sabbia, evidenziando il messaggio di base che è: “doveva andare così? Poteva non andare così! Perché? Vediamo il perché!

Il Piano Divino, come onda Padre/Madre armonica più elevata, andrà sicuramente in “porto”, secondo il frattale espresso dai moderni sistemi di navigazione satellitare: i sistemi guida utilizzati nelle vetture e nei cellulari per suggerire il percorso verso la meta impostata.

Come si comportano in caso di strada interrotta o altra causalità? Ricalcolano un percorso alternativo ma che conduca sempre alla meta. Sarà forse un po’ più lungo e arzigogolato, ok, ma alla fine porta “sempre là”.

Se iniziamo a comprendere e a dare fiducia al linguaggio dei frattali, il nostro “viaggio” procederà più sicuro e spedito, sempre che abbia un senso parlare di velocità in ambito evolutivo.

Alla fine, il mio sogno descrive proprio questa modalità: immersi nel viaggio abbiamo il diritto, la proprietà di “chiedere” e immaginare il viaggio stesso; e tutto ciò che occorre si manifesterà come diretta estensione di noi stessi che siamo, a nostra volta, l’estensione di un principio eterno basato sull’Amore che ci attira ricalcolando di volta in volta il percorso più opportuno per ognuno di noi.

Insieme siamo Uno.  

martedì 12 ottobre 2010

Come un solo CuoRe.




Vederlo tutto please :)

Meraviglioso...

Quel qualcosa alla "base" che vale sempre il "prezzo del biglietto".





Un film è un film. Ma non solo. Un film esprime un concetto di base, una idea, una riflessione, una meditazione che una persona ha avuto almeno una volta nel corso della sua Vita. Questa persona, mossa dall’energia del proprio “lavoro/passione”, ha trovato il modo di portare questa sua “particella” alla sua manifestazione “maxima”, ossia alla sua rappresentazione pubblica sul grande schermo.

Questo “riflesso” contiene l’embrione di un processo creativo "finale" che si staglia attraverso almeno due macropassaggi:
  1. atto del pensiero formazione di una “idea”
  2. atto del fare        fissaggio sulla “pellicola”
Queste due tappe del libero arbitrio costituiscono un vero e proprio “parto” (un “partire”) del processo di co creazione. Alla base dunque di un film, che rappresenta la parte terminale di tutto un percorso che emerge dal pensiero, c’è un mattone fondamentale: un impulso iniziale ispirato.

Una illuminazione o intuizione.

I film allora diventano i veicoli per la diffusione di idee “radice”, di archetipi; queste idee sono mescolate al resto della trama, divenendo quasi invisibili. Per coglierle occorre non solo assistere alla visione del prodotto cinematografico bensì occorre la “diretta partecipazione”, anche se possono lavorare nei nostri inconsci in maniera automatica, allo stesso modo dei messaggi subliminali contenuti nella pubblicità.

Cosa intendo per “diretta partecipazione”? Non certo fare parte del cast della produzione! Intendo semplicemente una partecipazione attiva attraverso la predisposizione d’animo proattiva, ossia “presente” a se stessa. Il cliché della famiglia che si “accumula”, si impila sulle comode poltrone delle moderne multisale con un chilogrammo di popcorn a testa e svariati maxi bicchieri di bibite gassate, non è di certo l’idea di base alla quale mi riferisco. 

L’attività “presente” più idonea alla polarizzazione con il messaggio contenuto nell’idea di “fondo” dell’opera a cui ci accingiamo ad assistere, è la semplice attivazione della propria capacità di “osservazione” naturale: la partecipazione con il processo osservato.

Voglio alludere al fatto che le rappresentazioni cinematografiche (buona parte) contengono dei messaggi che esulano dal potere oscurante che si dirama dalla totalità dell’Antisistema: una breccia? Secondo me, si! L’intento ultimo della forza Antisistemica è di “bloccare” l’uomo nei piani densi della Creazione, di opporre resistenza. Perché? Per scopi di autodifesa e per antica “programmazione” e “funzione”. 

Rappresenta quindi una “energia” che trae origine dall’antichità che si perde e si fonde con la leggenda, quando l’uomo era in una fase diametralmente diversa da quella attuale. In questo senso il messaggio veicolato, ad esempio, nei film (ma non è l’unico canale che si sta liberando, s’intende) costituisce una chiave molto importante per l’innesco di un processo di analoga funzione "critica" e riflessiva negli individui “attivi”, partecipanti, aperti, propensi allo scambio energetico.

Non mi riferisco alle sole produzioni più evidenti, ai cosiddetti Kolossal, come Matrix, Avatar, etc. ma anche e più specificatamente alla pressoché totale produzione cinematografica globale. Anche un film comico? Certo! In ogni ambito della Creazione…

Ad esempio nel film “Australia”, che comico lo è solo in alcune parti per esigenza di copione, è evidentemente chiaro lo scopo “intimo” della guerra: condurre verso l’unione delle genti, aprire i  Cuori. Ed il tema del "diverso" che viene spazzato via proprio dalla guerra?

È lampante! Può essere criticato? Ma certo che si; perché l’uomo è ancora al di là del raggiungere un comune sentire. È ancora talmente frammentato da mettere in discussione il tutto ed il contrario di tutto, proprio come faccio io attraverso questo Blog. Il processo di “discussione” è una ricchezza in ambito di prigionia o di “addestramento” e rappresenta lo stato della “fiamma” che arde in ognuna delle nostre essenze. Non tanto la speranza quanto l’evidenza che siamo molto di più di quello che può sembrare persino a noi stessi.

Attraverso l’osservazione "polarizzata" di un film, ossia la visione libera da preconcetti, è possibile giungere al cospetto, "bagnarsi" dell’idea fondamentale che l’autore o gli autori volevano trasmettere: questa “idea” è una particella “nobile” del libero pensare perché è nata in un momento di estrema riflessione o di intuizione del costrutto o insieme umano. Tutto ciò che gli viene "ricamato addosso", nell’infrastruttura dell’ora e mezza di “spettacolo”, è “rumore di fondo” opportunamente da filtrare.

La pellicola contiene un messaggio importante.

La polarizzazione con esso è opportuna al fine di poterlo "ricopiare" dentro di noi. Una volta penetrato a livello d’inconscio, l’effetto è molto simile a quello prodotto da una sferzata di energia, da un impulso. Infatti per una decina di minuti, dopo essere usciti dalla sala cinematografica, siamo ancora “sotto effetto” di ciò che il film ci ha lasciato addosso. Poi si torna alla consueta normalità. Ma qualcosa è cambiato! Quel messaggio è stato clonato dentro di noi, ha creato un nuovo percorso di sinapsi. Un nuovo “tracciato” pronto per essere usato all’occorrenza. Proprio quell’occorrenza che stiamo vivendo in questi  tempi di trasformazione.

È come se il cervello biologico potesse fare affidamento su una nuova mappatura, su una nuova “carta geografica” memorizzata nei banchi della memoria individuale; una memoria indotta e collegata a quella più grande collettiva.

Il processo creativo umano che è alla base dei film è inossidabile, sempre presente, nobile e originale. 

Anche se c’è della “ipocrisia” Antisistemica vale sempre la pena di tentare di scovare la particella alla base di un opera cosiddetta di “fantasia”. E ciò vale a pieno diritto per ogni evidente ambito della Creazione artistica umana: libri, musica, cartoni animati, disegno, teatro, scultura, etc.

La critica lasciamola perdere, cogliamo l’attimo

Ecco un esempio da non imitare; in questo caso applicato allo splendido film Happy Feet:

In America il film è stato duramente criticato da alcuni esponenti del Partito Repubblicano. Il conduttore TV Neil Cavuto, noto polemista e conservatore, sostiene che nel film, oltre al palese messaggio ecologista, ci sia un messaggio subliminale (per i bambini) addirittura neppure troppo nascosto (per gli adulti) al comunismo, all'integrazione degli immigrati (il diverso) e ad altre ideologie tipiche della politica di sinistra (collaborazione e condivisione)”.
Fonte: Wikipedia

Ci sarà sempre qualcuno che critica perché è previsto nelle logiche della “biodiversità” (e l’Antisistema non fa eccezione. L’Antisistema stesso è una “critica” da superare, da digerire attraverso la sua fagocitazione e trasmutazione dentro di noi. Fuori da noi l’Antisistema è solo opportuno al fine di fornire la spinta per andare oltre. In questo piano dimensionale “Esso” è un Re che si avvale delle nostre paure, capace di metterle ben in evidenza ad ogni istante).

In Happy Feet c’è molto di più di questo spazio osservato dalla “critica”… E comunque è quello che rimane nella nostra “profondità” ciò che conta, oltre ai messaggi subliminali e a qualunque tecnica di manipolazione delle immagini: è una tappa del nostro risveglio e passa anche da queste “latitudini”.

 

lunedì 11 ottobre 2010

La chiave per la nuova griglia magnetica è l'unione.






Per oggi penso sia sufficiente e necessario riflettere su questo articolo canalizzazione.

Galactic Times
di Lauren C. Gorgo
 
Risonanza Morfogenetica:
dalla Creazione Causale a quella Cosciente

Martedì 5 Ottobre 2010

La mente umana che conosciamo è stata sottoposta ad un cambiamento esauriente, con l’allacciamento ad una nuova griglia telepatica di luce... Quello che gli esseri stellari definiscono “centro informazioni per l’elaborazione 5D”. Questo centro informazioni ospita tutte le energie non-polarizzate a cui partecipiamo, mentre saliamo verso livelli più alti di esistenza e, di conseguenza, livelli più alti di ragionamento conoscitivo. 
 
Siccome siamo in molti di più, ora, a partecipare a questa griglia di comunicazione appena attivata, stiamo rapidamente diventando più coscienti dell’intricato processo che ha avuto luogo, e più capaci di capire l’inter-azione, o lo scambio di dati, fra i nostri server nuovi e quelli vecchi.
 
La Scienza.
Il riallacciamento a cui hanno fatto riferimento gli invisibili nel corso degli ultimi anni, è un processo alchemico, biochimico, elettromagnetico ed enzimatico complesso e stratificato, responsabile della ristrutturazione fisica degli impulsi fondamentali del nostro sistema nervoso centrale... Il nostro collegamento al mainframe della mente collettiva. 
 
La mente umana è un archivio dati collettivo di pensiero che, prima, operava principalmente in base ad una coscienza di separazione. L’adattamento dalla separazione al pensiero di unità è stato reso possibile dal cambiamento del magnetismo planetario, che ha accelerato l’alchimia della trasformazione globale, in accordo con la ristrutturazione fisica e chimica della materia all’interno del cervello umano. Per qualcuno, questa ri-formattazione è stata super-intensamente in atto fin dal portale 8/8 ed ha subìto, fin da allora, una fusione senza precedenti di pituitaria (carica maschile)/pineale (carica femminile)... O, come dice l’Alto Consiglio Pleiadiano (ACP), il sacro matrimonio dell’umano-galattico.
 
Come risultato di questa ristrutturazione fisica, il nostro passo successivo, in questo viaggio divino-umano, comporta il miscelarsi dell’energia delle intenzioni che sosteniamo da tempo con la materia fisica... Il portare il nostro mondo interiore alla nostra realtà esterna... Il fondere l’energia maschile divina della materia, della struttura e della forma fisica, con l’energia femminile divina della creatività cosmica ispirata... Quello stesso flusso di pura energia creativa che abbiamo lavorato instancabilmente per ancorare nella vita, nel sangue e nel corpo di questo pianeta, in questi ultimi anni.
 
Mi dicono che le prossime sei settimane saranno attivamente potenti, mentre affrontiamo i cambiamenti necessari per effettuare la transizione nella fase materiale della co-creazione cosciente, attraverso la trasfigurazione divina... Il processo di morire al passato, così da rinascere in una più alta espressione di coscienza.
 
Aggiornamento del Software.
La co-creazione comincia e finisce con la mente... Ma partendo da un livello assai diverso di elaborazione rispetto a quello a cui ci eravamo abituati.
In questa cornice 5D, alla quale ora siamo fisicamente collegati per operare con essa e partendo da essa, stiamo subendo, e subiremo, durante le prossime sei settimane, una serie di test diagnostici, per accertare che il nostro hardware di sistema funzioni in maniera ottimale, in vista della partecipazione al successivo piano dimensionale dell’esperienza umana. Coloro che procedono verso l’unità della co-creazione sono stati importati con una nuova serie di comandi, e da questi attivati, così da risistemare il livello di elaborazione, focalizzazione e consapevolezza percettiva, per connettersi con i principi di unità della mente divina…

A questo link è possibile completare la lettura di questo attuale e interessantissimo articolo, che consiglio vivamente di approfondire

Il movimento spirituale in corso è “denso” e fitto di coerenza. Siamo in una fase avanzata della riconnessione alla nostra divinità. Per quanto non si abbia ancora una chiara percezione del cambiamento nella cosiddetta “realtà” percepita, il nostro punto prospettico è mutato. Se ci osserviamo attentamente siamo cambiati. Rispetto a quando? Anche solo rispetto a ieri. Il tempo sta scorrendo all’impazzata e il passato scivola via di conseguenza: esiste solo un eterno presente adesso, sul quale sintonizzarsi con concentrazione e “caparbietà”. Perché è proprio rimanendo nel presente che solleviamo l’onda quantica di trasformazione: mediante l’osservazione diretta e concentrata delle nostre facoltà sottili.

La nuova griglia magnetica darà ben presto segni evidenti di una nuova frequenza di funzionamento basata sul Cuore. E, come al solito, sarà anche una scelta…

L'unione del principio maschile a quello femminile è basilare... Ricordo, ancora, la questione "femminile" nella religione, ad esempio: per quanto tempo ancora si negherà l'antica verità? 

Nella frase di Papa Luciani sottoriportata c'è ampio "materiale" per un "credente" di porsi delle questioni importanti e per un "non-credente" di trovare ispirazione e/o conferme:

"Noi siamo oggetto, da parte di Dio, di un Amore intramontabile: (Dio) è Papà, più ancora è Madre".
 
 

domenica 10 ottobre 2010

10 10 10 = 42: la mia età!






Oggi è il 10 10 10. Una “configurazione” numerica molto particolare, unica… Un punto prospettico privilegiato che possiamo esperimentare nell’osservarci. Consapevolezza richiede che si presti attenzione a cosa succede dentro se stessi ad ogni istante e, in periodi come questo, siamo “facilitati”. 

L’energia si “apre” ad abbraccio anche se il calendario è falso, perché il rapporto, la fruizione numerica è comunque “vera”. 

Abbiamo dunque la grande chanche di fare un “passetto” in più verso una maggiore conoscenza della “verità” racchiusa nel nostro mistero.

Lo scorso mese ho concluso le Notizie di Trasmutazione con una citazione di Krishnamurti sul vivere la vita. E quando rifletto sul vivere la vita nella sua completezza, una qualità che si accompagna è sperimentare amore incondizionato per quello che siamo piuttosto per quello che facciamo.
Penso che molti di noi siano stati socializzati fin dalla giovane età a comportarsi in un certo modo per ricevere amore. Ci è stato insegnato ad adeguarci alla società e a conformarci a determinati standard. A molte persone è stato insegnato a non brillare troppo e ad essere invisibili. Ci sono stati dati dei premi per quello che abbiamo potuto fare con successo piuttosto per quello che solo siamo.

Nel bisogno di conformare le esperienze di alcuni tipi di amore, in vari modi ci siamo dimenticati che il vero amore è accettare le persone per quello che sono – la presenza che loro portano nel mondo. Il vero amore è accettare piuttosto che lottare per essere qualche cosa che non siamo o per adeguarci ad alcune definizioni di “buona persona” da parte della società.
Così noi lottiamo per essere accettati e per essere amati invece che permettere a noi stessi di essere quello che siamo. Facciamo un compromesso con i nostri sogni e cerchiamo di diventare quello che gli altro vogliono che noi siamo.
La terra, l’universo, Dio, la divinità, ecc ci amano per quello che siamo. E possiamo veramente sperimentare amore incondizionato senza nessuna corda legata e nessuna aspettativa, possiamo sperimentare una più profonda gioia nella vita. Questo genere di amore ci permette di seguire quello che ci fa appassionare, invece di vivere una vita che si adegua alla definizione di vita che dovremmo seguire, determinate dalle figure autoritarie e dalla società. Viviamo con un senso di libertà quando seguiamo il nostro percorso, piuttosto che provare a camminare su percorsi che potrebbero non sembrare giusti per noi a livello personale.
In qualche modo essere amati e adeguarsi, diventa una questione per molte persone. Ma la vera espressione di amore non ha niente a che fare con l’adeguarsi…”.
Fonte: www.studisciamanici.it   

Perchè la maggior parte di noi non riesce ad “essere quello che è”? Per tutta una serie di derivazioni che alterano il naturale flusso armonico del “processo” costringendo ad “adeguarsi”

Adeguarsi può sembrare corretto e nel suo contenuto c’è verità, ma sempre nella “dose” da riservarsi… Alla fine è sempre una questione di “misura” in tutte le cose. La flessibilità è diversa dal semplice adeguarsi. La prima qualità mantiene il suo punto d’origine ben attivo, spostando solamente il proprio “baricentro” al fine di “non spezzarsi” di fronte ad una improvvisa e forte “corrente” contraria: è sopravvivenza lucida che non fa cadere nell’oblio della smemorizzazione. La seconda qualità dipende dal grado, appunto, di smemorizzazione. Se nell’adeguarsi ad una nuova situazione non esiste un centro attivo di memoria, il nuovo centro rischia di divenire una illusione fuorviante sul nostro cammino verso la conoscenza di se stessi.

Il processo che mi sembra più “opportuno” è proprio quello messo in atto naturalmente da un filo d’erba: si “adegua flessibilmente” ad ogni circostanza ma gli è chiaro, in ogni istante, che il vero segnale da seguire è sempre il raggio di luce che lo alimenta e lo fa “crescere”. È vero che può essere “ingannato” anche da una luce artificiale,  ma una simile luce prima o poi si esaurisce. Il filo d’erba è contenuto a livello di potenziale nei semi e nelle radici, dunque nel terreno e nei suoi simili: tramite questa comunicazione egli può sapere sempre dove sia la vera luce, anche quando è coperto da un nero strato di catrame obnubilante. È una questione di tempo e, prima o poi, quel manto oscurante si “bucherà” o si consumerà e allora la luce tornerà a filtrare.

Solo una questione di tempo.

Oggi può essere il tempo giusto, il giorno giusto per un nuovo proposito o per un rafforzamento di un certo sentire. Approfittiamone!

Il 10 Ottobre 2010 , secondo la Numerologia Tantrica, trasmessaci da Yogi Bhajan, un grande Maestro dei nostri tempi, è sicuramento un giorno speciale. Posteremo, con molta umiltà, una piccola lettura per aiutare tutte le persone che ci seguono e che cercano un cammino spirituale.
Il 10 nel Dono, dono ricevuto dal Divino, e' una benedizione, che si farà sentire nell'Anima e nel Karma. Il Destino nell'energia del numero 3 ed il percorso nel numero 5 così ricchi di significato, vengono beneficiati da questo connubio. Si cerca la perfezione, si esercita fascino, ma per timidezza a volte si oscura la propria Luce

È ora opportuno prendere posizione quando si sente che si è nel giusto, è tempo che, chi è nobile d'animo, si manifesti con forza e determinazione e porti a termine i progetti, anche quelli già iniziati da altri uomini prima di lui, perchè adesso eleveranno molte persone.

Si è affidabili e nulla di male può toccare colui che emana una naturale radianza, perchè sa che il Divino lo ama ! Il viaggio dell'anima ha già mostrato tutti gli aspetti positivi o inappropriati dell'energia 3; ora è tempo di essere disponibili:  si ha la funzione di nutrire o far funzionare un'organizzazione o una famiglia o una grande struttura, molte persone contano su di voi e voi siete l'amico di cui fidarsi.
È tempo ora di condividere ciò che avete, quello che conoscete, quello che siete: insegnate sia con l'esempio, sia utilizzando doti comunicative. Occorre trovare equilibrio tra cielo e terra, tra dentro e fuori di sè, è tempo di imparare la perseveranza, la lealtà, la pazienza. Occorrerà accogliere e adattarsi a continue e nuove circostanze che si manifesteranno repentinamente.
La preghiera diviene azione, intesa come moto dell'animo che ha origine dalla pura intenzione. Occorre imparare l'uso corretto della libertà e difendere la libertà altrui affinché gli abusi cessino e l'integrità venga ripristinata. Occorre divenire maestri di equilibrio, maestri di se stessi, per perseguire il cammino di elevazione che questo momento richiede, riconoscendo il Divino che è in noi.
L'auto-sacrificio possiede ora uno scopo, un'autentica azione sacra e consapevole che "aprirà" le menti umane per imparare un'altra lezione. Gli uomini potranno scegliere quali prove superare e quali Doni accettare o rifiutare”.
Fonte: www.spaziosacro.it

Le nostre “antiche radici” non hanno età: sono un insegnamento vivente. Quello  che molto spesso sfugge è il senso di pienezza che giunge dal passato. Un passato non qualificabile. Un passato che ci hanno insegnato a ritenere “vuoto”, senza vita, popolato da “scimmie” senza saggezza da cui deriviamo. Seguendo questa mentalità sequenziale, il passato non può insegnare molto di più della semplice linea di sopravvivenza istintiva. Non va oltre a questa soglia. Infatti non capiamo come l’uomo antico possa avere lasciato testimonianze del proprio passaggio tanto ricche e profonde

Non lo capiamo perché usiamo la nostra intelligenza in maniera lineare. 

Non percepiamo nemmeno che il tempo può essere una consuetudine e che possa avere strati diversi e compenetranti, vorticanti, tridimensionali. La linea temporale è molto più ricca di quello che ci hanno insegnato ad intendere. Per questo motivo non ci raccapezziamo più!

Come può insegnarci qualcosa un certo tempo in cui sulla Terra c’erano solo “scimmie”? O un certo tempo caratterizzato da culture che non conoscevano nemmeno l’energia elettrica? O i computer! È questo un nostro limitato giudizio, un’ombra che ci allontana dalla continuità della figura del cerchio.

In Natura è tutto ciclico, per cui che figura si traccia, volenti o nolenti? Proprio un cerchio. Gurdjieff quando spiega la legge d’ottava, annuisce al fatto che il primo semitono mancante, se non superato, comporta lentamente una inversione di direzione, una rotondità, un ritorno sui propri passi, cioè? Una figura simile ad un cerchio o a una ellisse come un orbita planetaria attorno al Sole.

Tenere in considerazione il passato come un serbatoio di grande ricchezza e considerarlo in grado di insegnarci qualcosa di veramente utile è un grande passo in avanti e un superbo risultato di equilibrio, umiltà e saggezza. Il frattale è nelle vere motivazioni che tengono avvolto nel mistero le ampie spire del passato. Non è solo una questione di business avvolgere il passato nel mistero, non è una operazione di marketing per vendere più libri o fare certe trasmissioni alla televisione. C’è molto di più. C’è la negazione che il tempo è strutturato in una forma, in una geometria variabile che è molto lontana dalla concezione indotta di semplice sequenzialità. E questo è uno dei motivi che ci confondo le idee allorquando ci troviamo a riflettere su determinati argomenti. La chiave per procedere tra i “ghiacci” è la determinazione e la pazienza, un buon “motore” che deve essere alimentato dal nostro CuoRe.

Buon 101010 che tradotto dal sistema binario è 42:

Perché questa lunga fuga? Per cercare la domanda fondamentale alla risposta data dal Supercomputer Pensiero Profondo più di sette milioni di anni prima: "42". Cosa significhi questo numero nessuno lo sa, ma la risposta potrebbe spiegare il senso dell'intero universo.
  
Un gruppo di scienziati, i cui componenti sono in realtà la proiezione pandimensionale di una razza di esseri super-intelligenti esistenti su un piano dimensionale superiore, costruisce Pensiero Profondo, il secondo più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto. Dopo sette milioni e mezzo di anni il computer fornisce la risposta: "42".

"Quarantadue!" urlò Loonquawl. "Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?"
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."
Il computer informa i ricercatori che progetterà per loro un secondo computer, più grande di se stesso, incorporando entità viventi come parti della sua matrice computazionale, per dir loro qual è la Domanda. Questo nuovo computer viene chiamato Earth  ed è così grande da venir spesso confuso con un pianeta.
Fonte: Wikipedia

Nella bizzarra trama di Douglas Adams, nella sua "Guida galattica per autostoppisti", il numero 42 è una semplice  e pura invenzione? Anche la fantascienza di inizi 900 lo sembrava, ma poi la realtà l’ha ampiamente superata…
 

sabato 9 ottobre 2010

Il "Territorio" e Papa Luciani.





Ieri mi sono permesso di accennare qualcosa dal “magico” libro di Pier CarpiLe profezie di Papa Giovanni XXIII” che non ho ancora terminato di leggere. In seguito ho pensato di vedere l’anno di pubblicazione del libro che, stupidamente, mi era sfuggito: 1976.

Caspita! 1976… Calcolando che Carpi è morto nel 2000, lo stesso può aver cercato, in seguito, di trovare nelle profezie le conferme delle due altre elezioni di Pontefici avvenute prima della sua morte:
  • Giovanni Paolo I
  • Giovanni Paolo II
Cosa è successo di molto particolare? Che abbiamo avuto uno dei Papa “più veloci della storia”. E Carpi ha assistito a questo spiacevole “avvenimento” in presa diretta! Avrà lasciato delle testimonianze, altri scritti inerenti alla “toccata e fuga” di Albino Lucani? Sarà riuscito a trovare la “porzione” di profezia inerente a questo episodio, ancora una volta tanto misterioso? 

Chiedo ai lettori del Blog se possono rispondere a questa domanda…

Diamo per scontato che le profezie siano state pubblicate integralmente. Deve esserci certamente traccia di ciò che è avvenuto, visto che ciò a cui alludo è di importanza primaria: la morte perlomeno “strana” nientepopodimeno di un Papa!

E allora cerco di fare la mia parte, riproponendomi di riflettere sulle profezie in libera autonomia, cercando di trovare “un nesso”. Nel frattempo penso di avere avuto una buona intuizione alla mia maniera: quale? Quella della investigazione frattale e del linguaggio sincronico. Perché? 

Per trovare almeno una "prova" che a Papa Lucani è successo perlomeno qualcosa di “spiacevole”.

Ecco brevemente a quale conclusione sono giunto; il materiale citato è sempre disponibile su Wikipedia al seguente link.

“La sua elezione sarebbe stata frutto di una mediazione tra diverse posizioni, tra le quali quelle più conservative della Curia… Luciani, tuttavia, chiese sempre di non essere preso in considerazione… Si disse che Luciani fu eletto più per "ciò che non era" che per "ciò che era": non era un professionista della Curia che avrebbe potuto assumere un comando autocratico accentrato, nonostante la sua profonda cultura non era un altero intellettuale potenzialmente capace di mettere in difficoltà i porporati…”.

Notiamo come ci siano dei “segni premonitori”; avvenimenti fuori dalle righe:

Luciani fu eletto 263º successore di Pietro con una amplissima maggioranza (101 voti tra i 111 cardinali, il quorum più alto nei conclavi del Novecento… Lo stupore della folla in piazza fu grandissimo poiché la fumata, probabilmente per un errore del cardinale fuochista, fu inizialmente grigio chiara per poi diventare nera. La situazione di incertezza durò fino all'annuncio di Radio Vaticana e alla contemporanea apertura della loggia…”.

E ancora:

Luciani scelse un doppio nome per la prima volta nella bimillenaria storia della Chiesa, in ossequio ai due pontefici che lo avevano preceduto… Il nome di Giovanni Paolo I fu il primo nome inedito scelto da un papa dai tempi di papa Lando (morto nel 914). Da allora, per oltre mille anni, tutti i papi scelsero, o comunque utilizzarono, nomi già posseduti da qualche predecessore…”.

Le innovazioni introdotte da Luciani.
Fu il primo pontefice a richiedere di poter parlare alla folla dopo l'elezione ma, poiché non era consuetudine, dovette rinunciare: due mesi dopo, invece, Giovanni Paolo II, chiese ed ottenne di poter parlare, rendendo subito omaggio a Luciani prima della benedizione. Fu il primo ad abbandonare il plurale maiestatis, rivolgendosi in prima persona ai fedeli, nonostante zelanti custodi del protocollo prontamente riconvertissero i suoi discorsi per la pubblicazione su L'Osservatore Romano e in altri atti ufficiali.
Il suo ministero iniziò il 3 settembre con una Messa celebrata nella Piazza antistante la Basilica. Per la prima volta nella storia un Papa non sarebbe più stato incoronato: Luciani si impose anche per il cambiamento del nome incoronazione che da allora mutò in solenne cerimonia per l'inizio del ministero petrino. Rifiutò inoltre la tiara, e fu anche il primo pontefice a respingere l'impiego della sedia gestatoria, in seguito ripristinata, per esigenze di visibilità, in occasione delle udienze generali. Rifiutò anche il trono al momento della Messa, detta di "intronizzazione".
 
Fu il primo papa a parlare di sé in termini umani: tenendo da un canto i consolidati effetti del dogma che vuole il papa "Vicario di Cristo in terra", non ebbe remore nel presentarsi con il complesso della sua personalità, ammettendo, ad esempio, di essere diventato completamente rosso dalla vergogna quando, ai tempi in cui era ancora patriarca di Venezia, Paolo VI gli aveva messo sulle spalle la stola papale.
Fu inoltre il primo ad ammettere la paura che lo colse quando si rese conto di essere stato eletto Papa: "Tempestas magna est super me". Così come non altri prima, espresse umilmente una sensazione d’inadeguatezza al ruolo.

Qualche problema con l’organizzazione?

“Una certa morbidezza nei confronti della questione degli anticoncezionali e della contraccezione, anzi una qualche apertura per l'argomento dopo un convegno delle Nazioni Unite sul tema della sovrappopolazione, furono oggetto di una censura da parte dell'Osservatore Romano, che non pubblicò i commenti papali…”.

Una questione di “genitori”?

“Durante l'Angelus della settimana successiva, il 10 settembre 1978, Giovanni Paolo I disse:
 
«Noi siamo oggetto, da parte di Dio, di un amore intramontabile: (Dio) è papà, più ancora è madre»
 
Questa frase è una citazione di un passo dell'Antico Testamento, nonché semplice interpretazione di alcuni passi del Vangelo. Il concetto fu ribadito più volte anche dal suo successore Giovanni Paolo II, per esempio nell'udienza di mercoledì 20 gennaio 1999; sembra diversa invece l'opinione personale di Joseph Ratzinger che, nel suo libro "Gesù di Nazaret" (2007), afferma: "Dio è solo padre".

Stiamo parlando di un uomo che è stato “lì” per soli 33 giorni e che ha ammesso di avere avuto paura, che non era un “professionista della Chiesa”, che non aveva brama di potere ed infatti non chiedeva nemmeno di essere votato. Insomma, un uomo "normale"...

E allora? Come si comporta? Appena eletto inizia a mostrarsi una sua Natura, forse, nascosta molto bene. Una Natura molto particolare e “osteggiante” le tradizioni dell’ambiente "accogliente" millenario.

La transizione che diventa un “problema”? Può darsi…

Ricordiamo sempre che siamo in un mondo dove si è assassinato un presidente degli Stati Uniti, in pieno giorno, facendolo passare per un atto di “pazzia” del solito folle isolato. E poi si è riusciti ad assassinare anche il fratello. Uno mondo dove il leader dei “neri” è stato falciato e dove il leader dell’India è stato accompagnato preventivamente nell’Ade. Un mondo dove l’11 settembre significherà per sempre: abominio. L’elenco è molto lungo, per cui mi fermo qua, certo di avere reso l’idea.

Veniamo alla morte di Papa Giovanni I.

“Luciani si spense presumibilmente tra le ore 23.00 del 28 settembre 1978 e le ore 5.00 del giorno successivo, nel suo appartamento privato, ufficialmente a causa di un infarto miocardico.
Secondo un comunicato ufficiale del Vaticano, poco prima di morire, il Papa era sbiancato in volto, quando aveva saputo del giovane Ivo Zini assassinato a Roma.
Nei giorni immediatamente successivi alla morte, venne chiesto invano da una parte della stampa di effettuare l'autopsia sul corpo del papa, richiesta respinta dal collegio cardinalizio in quanto non prevista dal protocollo…”.
 
Ecco il punto! La causa ufficiale della sua morte è “Infarto miocardico”.

Va bene! Diamola per buona. Però andiamo a vedere cosa significa “biologicamente” morire per una malattia di questo tipo:

“Ad ogni conflitto, corrisponde una malattia e una sola. Per la perdita di territorio, la patologia corrispondente è un infarto al miocardio.

Capite? Mhm… Dovrei essere più chiaro? A pagina 63-64-65 del libro “Le radici familiari della malattia” di G.Athias, il capitolo “L’infarto al miocardio” suggerisce delle osservazioni molto particolari. Interessa?
 
Diciamo che sono stati 33 giorni molto “intensi”.