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giovedì 14 ottobre 2010

Fatta la "legge", trovato "l'inganno".




Mentre leggete, ascoltate la splendida musica che ci regala YuNaSweet che ringrazio di CuoRe.

L’attenzione che dovremmo dare al corpo è importante. Ma secoli di influenza religiosa sminuente la corporalità cosa hanno scritto dentro di noi? Che il corpo è qualcosa da cui rifuggere, che la Vita intera è qualcosa di cui pentirsi perché deriva da quel “peccato originale” di lunga memoria. Risultato? La nascita di un conflitto biologico di sottovalutazione, di autocommiserazione, di autoflagellazione.

Le spinte evolutive, nel frattempo, non sono state certo “ingabbiate” da questa prospettiva artificiale procurata a buona parte del genere umano: hanno semplicemente continuato a compiere il loro “lavoro”. Risultato? La nascita di un conflitto di Territorio a livello inconscio.

È come essere dilaniati da due forze estreme che veicolano in direzioni opposte!

Nel “dubbio”, evocato come diretta conseguenza di questo “tira e molla”, posso non posso, fare non fare, ci siamo noi. Il dubbio è un tarlo che erode la comunicazione con l’apparato intuitivo umano.

Il dubbio lede l’azione e anche se permette di riflettere è perlomeno causa di “ritardo”.

Diciamo allora che il genere umano è semplicemente in “ritardo”, ma rispetto a cosa? Semplicemente rispetto a ciò che poteva essere e che non è stato! E cioè? Rispetto ad un potenziale

Questo potenziale congelato è ciò che ci attende. Inserito in un reame oltre il tempo, in realtà non conosce il concetto di ritardo. Semplicemente “è”.

La "gabbia" che ci contiene devia la luce naturale e la sostituisce con quella artificiale del “dovere”, del “pagare”, del “soggiacere”, della “separazione”. Proprio come la luce delle Stelle che possiamo vedere adesso non è che un messaggio che giunge in "ritardo", una fotografia di “come erano” molti anni luce fa. Quale è il messaggio vero, il frattale contenuto in una simile visione? Che è tutto illusorio ciò che ci circonda: illusorio ma tremendamente concreto se solo viene conferita energia da parte nostra allo scenario osservato!

Le illusioni dense descrivono un certo tipo di realtà: quella che crediamo di vivere come unica realtà! 

Quella nella quale non esitiamo ad annichilire coloro che “non credono” nella nostra stessa “verità” prospettica. L’energia più "forte", più convincente, ha avuto la meglio sulla massa operante in questa dimensione planetaria, arrivando a plasmare questa tipologia di “realtà”.

La realtà percepita come “unica” è una delle infinite scenografie per il teatro della Vita.

Questa scenografia per essere continuamente mandata “in diretta” necessita di energia. Questa energia la forniamo noi tutti. In che modo? Deviandola dal nostro potenziale che giorno dopo giorno si è “congelato”. 

Noi alimentiamo la “gabbia” che ci contiene. 

Noi la modelliamo in continuazione a vari livelli. Ciò che per una latitudine è considerato “normale”, in un’altra latitudine è considerata “pazzia”. Non ci credete? Allora leggete qua, tanto per fare un esempio:

Chili di troppo? Vietati per legge.
Tra moralità ed eccentricità, una foto divertente del paese del Sol Levante e delle sue leggi bizzarre. Silvia Bragalone.

Qualsiasi uomo si trasferirebbe volentieri in un paese dove nessuna donna può rifiutare per legge l'invito ad un appuntamento e dove a San Valentino sono le signore a regalare i cioccolatini.  Chi però pensa di cucinare per l’occasione, farà meglio a tenersi alla larga dal pesce Fugu, una prelibatezza afrodisiaca che se cotta per più di ottanta secondi può giustificare persino un arresto.
Signore e Signori  anche questo è il Giappone, non un paese qualsiasi ma un intreccio di morale e senso del dovere che guida la classifica delle stranezze nonostante si tratti di regole in vigore e prese con una serietà assoluta.

Un esempio? Basta una parola e chiunque potrebbe tranquillamente chiedere in moglie la fidanzata  del proprio fratello minore senza che lui possa battere ciglio, mentre il parere della donna non viene neppure preso in considerazione. Altre volte invece sono gli uomini ad essere in difficoltà, e ci pensa un’ordinanza ad obbligare i dipendenti di sesso femminile di qualsiasi ufficio dotato di aria condizionata ad indossare rigorosamente un reggiseno e nascondere le reazioni di sensibilità al freddo. Dettagli di un pudore fantastico in un Giappone dove regnano incontrastati i fumetti erotici hentai, ma è punita con il carcere qualsiasi importazione di fotografie che ritraggano i genitali maschili.

Il meglio però arriva dalle regole di salute e igiene pubblica che strappano ironia a raffica. Chiunque sia mai stato nelle strade di Tokyo sa benissimo che la qualità del cibo cotto per ore in chioschi improvvisati è quantomeno discutibile, ma guai a produrre alcolici in casa. Qualsiasi ‘liquido’ con più di un grado è illegale e la pena è di ben cinque anni di prigione. Non male nella terra del “Sake”, dove dopo ogni sbronza gli uomini possono liberamente urinare in pubblico senza limiti al decoro e farla franca, almeno fino alla prossima visita medica aziendale. Incredibile ma vero, per i dipendenti giapponesi maschi è infatti ammesso un girovita non superiore a 85 centimetri, che diventano 90 per le donne ma non cambiano il rischio di un dopolavoro forzato: l'azienda ‘si aspetta’ che vengano presi provvedimenti contro l'aumento di peso, e insieme al cartellino viene consegnato un contapassi. Misure davvero ‘stringenti’, adottate in uno dei paesi industrializzati con la popolazione più in forma.. e tra le più longeve. Che abbiano ragione loro?

Un’ idea che in molti pensano di importare anche da noi, insieme ad altre che sembrano interessanti. Potremmo in effetti ‘copiare’ la Svizzera laddove è a favore della pace tra i paesi come tra i condomini: in questo paese infatti è illegale per chiunque dichiarare guerra ad una altro paese ma lo è altrettanto l’uso dello scarico del water dopo le dieci di sera. E sempre a proposito di bagno, potremmo importare anche il suggerimento del Kentucky, dove la legge obbliga chiunque a farsi un bagno almeno una volta l'anno, soprattutto perché l’Italia non è il Giappone e le donne invitate ad un appuntamento si possono  tranquillamente defilare.

Fonte: Yahoo 

Ho inserito tutto l’articolo perchè è veramente indicativo! Ciò che viviamo è solo ed esclusivamente frutto del nostro punto prospettico. Nel caso di uno Stato il punto prospettico è più allargato a comprendere la moltitudine delle persone, le quali accettano inconsciamente o volontariamente di essere “comprese”, di “aderire”, il più delle volte per mancanza di “alternative”.

Infatti dove si colloca l’alternativa nel momento in cui veniamo alla luce? Altri decidono in toto per noi! Noi “aderiamo” per causa di forza maggiore… E il famoso libero arbitrio? Dov’è?

Un certo tipo di uomo sulla Terra ha trovato il modo di “imporre” il proprio volere, il proprio “sogno” sulla massa. La massa che è stata preparata, svuotata, alleggerita nel corso del tempo

Perchè noi valiamo! Ce lo dicono molto chiaramente anche nelle pubblicità...

Se ad un uomo non manca da mangiare e ha di che vivere “degnamente”, ebbene quell’uomo si adagerà, si adatterà, obbedirà alle leggi che “contano” per l’Antisistema. In questo modo l’uomo devia se stesso dal cammino verso l’evoluzione: devia ma non interrompe però!

Nel frattempo le capacità divine umane ricalcoleranno la nuova "rotta" da seguire, in “virtù”, tenendo conto della nuova situazione generata, tenendo conto della “gabbia”.

Parliamo di un "organismo" che si autocorregge tramite il vissuto "denso", tramite l'esperienza!

Le “cose” le vediamo bene se osserviamo da lontano, da fuori di un certo contesto, come nel caso del Giappone. Ma se siamo dentro è molto più difficile! Osservare ed essere consapevoli è solo il primo passo, perché il Giappone è convinto delle sue leggi e non sarò di certo solo io che posso mutare ciò che ho “compreso”: è una questione di massa critica e di massa autorevole.

Oltre l’illusione c’è un potere che necessita di questa situazione, perché questa situazione è il suo sogno, è ciò che voleva! Provate a togliere ad un bimbo il suo giocattolo! Provate a togliere ad un adulto ciò che egli considera “suo”!

È la guerra!

“La roccia non ha un interno, l’uomo ha un esterno ed un interno. La roccia ha solo l’esterno, Dio non ha esterno: ha solo interno. Questi sono i tre stadi della crescita: materia, ovvero solo l’esterno, senza interno… In essa non c’è anima, non c’è consapevolezza. L’uomo è sia interno sia esterno, perché è corpo-anima, mente-materia. Dio non ha esterno; è semplicemente consapevolezza, anima.

Niente è all’esterno di Dio, quindi non può avere alcuna circonferenza esterna. La materia non ha centro, Dio non ha circonferenza e l’uomo le ha entrambi: questo è il tormento e l’estasi dell’uomo”.

Fonte: “L’essenza segreta – Il sentiero dell’amore” Osho