giovedì 21 agosto 2025

Manifestare qua dentro: sì, viaggiare.


“Dormire… sognare…”? Al bando le sciocchezze!

Viaggiare, volare… Oltre.

Ogni qualvolta arrivi a “definire una grandezza o potenza che dir si voglia (mediante il sentire o un processo logico non riconosciuto)”, … picchi sempre la testa contro il consueto “soffitto”:

non riesci a sostanziarne la compresenza, più che l’effetto.

Molto strano. Vero? Non te lo spieghi, eppure… se sei arrivato sino a “lì” è perché ne hai sostanziato la conseguenza = ciò di cui ti sei accorto, il “medium” che si manifesta attraverso il suo esserci, funzionare, s-colpire, auto realizzarsi, etc. 

In ambito “religioso/spirituale (metafisico)” tale riflesso viene appellato, “fede, credere, sperare, pregare, etc.”. Qualcosa che, però, viene utilizzato in leva al fine di…, “niente”. Uhm; ancora una volta sei nel consueto “nulla” o apparente terra di nessuno. 

O, meglio, di “Nessuno”. Ok

Anche la scelta del “nome” ha il suo perché; soprattutto, in un reame strategico come l’AntiSistema che, infatti, dopo aver trasformato Te in “te”, “te” auto manutieni l’intero “tendone del circo” AntiSistemico (qua, così). Dunque, nasce prima l’uovo o la gallina? Se proprio intendi conferire un ordine logico (seppure parti del medesimo progetto, che si auto realizza contemporaneamente), allora “nasci” prima “te” e poi il (qua, così), perché senza di “te” non può ancorarsi nulla (qua, xxx). Ok? Anche se il (qua, così) è il d l’oro scopo, motivo per cui nasce prima di “te”, che sei l’ingranaggio che “serve” e che, di conseguenza, sei stato “progettato” prima, assieme alla “idea” o di-sogno AntiSistema. 

Da tutto questo “ragionamento” si evince che sia l’oro che il relativo scopo (assoluto) aleggiano in una condizione o dimensione o frequenza o livello, od “ottava”, etc. etc. etc. diverso, altro, Oltre. E, ancora maggiormente di conseguenza, ritornando all’incipit del Bollettino:

ogni qualvolta arrivi a “definire una grandezza o potenza che dir si voglia (mediante il sentire o un processo logico non riconosciuto)”, … picchi sempre la testa contro il consueto “soffitto”:

non riesci a sostanziarne la compresenza, più che l’effetto

Dovresti persino comprendere (molto meglio se ti accorgi, sostanziando) che “andare a spiegare” un fenomeno altro, ch’è Oltre… prevede un distacco totale da ogni limite imposto dalla (l’oro) “fisica” (qua, così). Cioè, anche mediante il “dizionario (la lingua corrente)” sei auto bloccato nella regione AntiSistemica che ricorda molto da vicino il termine in corrente uso di “Antartide”, ossia quel luogo così “freddo” che, “hey, sei mica matto ad andarci”. Non a caso ti dicono e allora “sai” che in quel luogo ameno non esiste alcuna “popolazione indigena”, guarda non caso:

solo “personale autorizzato”
solo… scienziati, specialisti e, ops… militari. 

Proprio come se fosse, un... posto di blocco!



La “IA”, che ha studiato e si è “laureata” presso il medesimo “istituto” che sforna ingranaggi umani AntiSistemici (Modello Eichmann) ti dice questo, perché questo “conosce”:

al Polo Sud, in Antartide, non c'è una popolazione permanente nel senso di comunità indigene o stabili. Tuttavia, durante l'anno, circa 1.000-4.000 persone risiedono nelle numerose basi scientifiche presenti, dedicate alla ricerca e allo studio del continente…

Attenzione che se non c’è una popolazione… indigena, tuttavia sono presenti numerose basi scientifiche…

E, se ci metti anche il “Trattato Antartico”, bah. No

Inutile chiudere il recinto quando i buoi sono scappati. Certo, ma… se non sono ancora “scappati”, allora sì che ha (un) senso. Ovvero, lo stesso “senso” che ti impedisce ogni volta di “spiegarti fisicamente un fenomeno che percepisci chiaramente ma non sai consolidare, in quanto che nell’AntiSistema è come se non trovasse posto (non fosse previsto)”. Ci sei? Ti trovi? Eppure, sei alle prese coi luoghi comuni “eterei” tipo l’amore, l’amicizia, il… magnetismo, etc. Oppure, con “grandezze” che ti spiegano l’oro mediante la “scienza” nonché l’uso comune (post pagamento), tipo… bè, il wireless, la corrente elettrica, il… magnetismo, etc.

In “Non ci resta che piangere” capisci che se con tutto il “tuo” bagaglio di conoscenza moderna “tornassi indietro nel tempo”, non saresti capace di realizzare nulla di quello che usi quotidianamente nel compresente. 

Mentre “Leonardo” ci riesce, se imbeccato persino da “te” (un altro luogo comune de noantri, il Leonardo), a “te” non riuscirebbe nulla perlomeno al 90% della media “laggente”. Anche se fossi un artigiano e lavorassi da “una vita” sempre nello stesso “posto (fisso)”. Perché? Perché tutto quello che “sai”, vale solo (qua, così). Un artigiano che batte il ferro o lavora il legno, però… avrebbe qualche chance ma in termini di analogia con quel “tempo” ritrovato. Non potrebbe “innovare” ciò che vige in termini di “moda/necessità”, sino a quando quella tal comunità non fosse pronta a… Ok? Oppure, qualcheduno “a parole” potrebbe trovar posto in qualche luogo d’insegnamento, ma ancora una volta “chi ti capirebbe”. Già. Qualcuno, sempre “svelto con la lingua” potrebbe fare il “venditore”, ma… a parte di nuovo il modo di esprimersi, si troverebbe alle prese con cittadini “chiusi” in un parco monotematico tipo “gli usi e i costumi”. No

E la “legge”, poi. Ah! Quella te la raccomando. 

Con la “morale religiosa” ad imperare e governare ogni sorta di “apparenza”. In-somma, quel “tempo” ti inghiottirebbe progressivamente, auto ri-convertendoti e parificandoti di nuovo alla “media locale” = ancora laggente. Se qualcuno di sufficientemente “forte” potrebbe insistere, di certo tutti gli altri verrebbero inglobati dalla “marea”. A meno che… i “nuovi arrivati” fossero coesi ed organizzati, tipo “un re con il proprio esercito”. Allora, sì che avrebbero qualche speranza. Anche se quel “tempo, indietro nel tempo” vedrebbe dei residenti diversi da quelli odierni, ossia molto più prossimi allo stato di “alzare le mani”, difendersi. Uhm; un ragionamento “un tanto al chilo”? Ci sta

Anche se permette di realizzare almeno “due cose” (a p-arte il manifestare Te, da Te, in Te, per Te, con Te):

il manifestarsi singolarmente in qualsiasi “luogo comune (già avviato e popolato)” rende deboli e “diversi”, ossia, alla mercé di quel tal “mondo”
il manifestarsi d’assieme, in modo organizzato e coordinato, diversamente da sopra, rende capaci di imporre il proprio “ideale” ad ogni tipologia di “mondo” già avviato e popolato.

Dunque:

quando “nasci” (qua, così), ti manifesti non linearmente “dentro”, attraverso la stampante 3d della “pancia della mamma” o processo “naturale” che ti conduce direttamente proprio nell’AntiSistema, modello Buco Nero Vs Buco Bianco (una sorta di tratta degli schiavi)
ergo
sei sempre “solo” in termini di… poter rimanere Te, da Te, in Te, con Te, per Te
ossia
se continua a succedere in tal modo ogni “arrivo”

significa che è già successo (il l’oro avvento)
di conseguenza
l’oro sono paragonabili al gruppo organizzato e coordinato da un “ideale” Re-ale, che pene(n)tra in un “mondo (sezione, parco tematico)”, da Oltre, imponendo il relativo (ma assoluto) scopo.

Questo è se vuoi conferire una sorta di continuità storica alla Terra di Mezzo. Mentre, se la Terra versione AntiSistemica è un intero progetto sin dal “principio”, allora il medesimo discorso di cui poco sopra vale a livello, appunto, di simulazione reale storica-deviata (sottodomino) o, come per il prodotto di fabbrica, “realizzato in atmosfera protetta”. Ok

Nella “cupola che ti protegge (da non si sa cosa)” tale “mafiati ha ma “lo devi provare” = in un modello di legge “imposto dall’alt®o”?

Se non ti viene da ridere è proprio perché dovresti proprio piangere o, perlomeno, “rimboccarti le maniche” nel senso di accorgerti, sostanziare indi “Fare…” qualcosa di coerente con Te. Tipo

Tipo tutto quello che “ora” puoi realizzare solo “dietro pagamento”, ad esempio. Ti sembra poco? Toglierti ogni “sfizio” rientra sempre - (qua, così), nel reame(n) incantato AntiSistemico - nell’ambito del “te lo puoi permettere?”. 

Mentre, se sei (in) Te, sfericamente, non avrai mai “bisogno” di denaro, in quanto che la Verità o “Genio” frattale espanso o “anima, energia, spirito, luce, etc.”, mediante la “divina provvidenza (assenza di caso)”, ti permetterà di fare “surf” con qualsiasi “avventura”. 

Il denaro rende l’uomo ladro in tale “tempo” ch’è… galantuomo. 

Rende l’idea? Il processo (qua, così) è governato (d)all’origine, essendo già successo, anche se x “te” non esiste (c’è) chi se ne approfitta continuamente. Immagina un po’ la nazione dell’Isola delle rose, pienamente realizzata = l’intera Terra di Mezzo sotto a tale egida. 

Ecco la “natura” dell’AntiSistema (l’oro). 

Chi c’è sempre “dietro” = Oltre. Per “te” (qua, così) non c’è mai alcun Oltre, oltre a ciò che “sai” perché “serve” proprio (così, qua). Va da sé che l’incipit del presente Bollettino è perfettamente s-piegabile sostanzialmente:

ogni qualvolta arrivi a “definire una grandezza o potenza che dir si voglia (mediante il sentire o un processo logico non riconosciuto)”, picchi sempre la testa contro il consueto “soffitto”:

non riesci a sostanziarne la compresenza, più che l’effetto…

Per “introdurre” (qua, dentro) qualcosa di sostanzialmente altro, occorre avere un certo “peso specifico”. Per “Farlo…” attecchire, poi, figurarsi… se non ci sei = se non sei Te, in “ferma” coerenza. Proprio come “capita” l’oro, quando entrano da visitatori non perdendo nulla di Sé, oppure quando da utenti si “connettono” a/in “te” (qua, così) annullandoti assolutamente sostanzialmente x “tutto il tempo che serve”, salvo poi… lasciarti “libero” nella modalità “libertà condizionata” o stand-by, in attesa di connessione utente.
Ecco che le famigerate “domande senza risposta”, le solite dai, rimangono tali e quali poiché – di certo – non “senza risposta”, ma piuttosto poiché continuamente “senza (un) seguito coeso” = senza il loro Re che sei Te (qua, xxx) oppure (xxx, xxx). Se lanci il sasso ma ogni volta ritrai il braccio, … non vedrai mai la “Luna”, l’Oltre. Anche ritraendo il braccio, è infatti sempre il “dito” che metterai a fuoco. 
Dunque:
non riesci a sostanziare la compresenza (sia di ciò che “senti”, sia di l’oro, di conseguenza), più che l’effetto… = se persino x “te” (qua, così) l’effetto è più che presente (c’è), sei “a cavallo”, andando a bypassare sostanzialmente la “necessità ombra” di vedere dimostrato fisicamente il “sentire”. 

Avendo ben chiaro l’effetto “fantasma”, è solo una questione di coerenza il vederne poi persino realizzata la relativa… fisica (qua, così). In tal modus puoi (“Far…”) manifestare tutto quello che ti occorre, che disegni o di-sogni financo nell’AntiSistema (l’oro), nell’attesa di andarlo sostanzialmente a “colonizzare”. Ok

Infiltrazione, non invasione. 

Nessun esercito in armi = non esiste, ma ci sei. Quale scopo vuoi applicare alla Terra di Mezzo? Questo non è il “problema”: questo è ciò a cui tenderà il tuo ago della tua bussola essenziale. Questo è quando sei il “Pilota-Re”. E quando, di conseguenza, il “Genio” frattale espanso ha “le mani libere” di poter concorrere a pieno, senza avere “i piedi in due scarpe” contemporaneamente.
Ecco come “porti dentro” qualcosa di im-previsto nel (qua, così). Non puoi uscire? Bene: allora “ri-esci” in altro modo. “Fai…” sì che siano l’oro a manifestarsi, nel “momento” in cui il Re è nudo, con il culo allo scoperto, smettendo di fare il gay con il culo degli altri. 

Allright. Orey? Oh, sì! Pelé era O’Rey: il “Re del Calcio”.

Non orrey:

un orologio a orologeria meccanica che rappresenta il sistema solare, illustrando le posizioni e i movimenti relativi dei pianeti e delle loro lune, è chiamato orologio planetario o, più comunemente, orrey…

Nemmeno array:

in informatica, un array è una struttura dati che contiene una collezione di elementi dello stesso tipo, disposti in una sequenza ordinata. In altri contesti, “array” può significare “schieramento” (ad esempio, di soldati), “esposizione” o “ordine”…

L’orrido in cui sei (qua, così) deve talmente nausearti, alfine, da non portarti al suicidio, bensì, all’opposto, ad una diversa modalità della manifestazione a pieno re-alizzata: quando sei Te a fare “tendenza” e di conseguenza laggente “cambia frequenza”. Purtroppo, al gregge occorre sempre un “valido motivo” per… Ok

Perché non esserlo proprio Te! 

Im-possibile è… potenziale. E, dalla non differenza di potenziale, porti (qua, dentro) di tutto e soprattutto, d+.

Quel gran genio del mio amico
(con le mani) con le mani sporche d'olio
capirebbe molto meglio.
Meglio certo di buttare
riparare (riparare, riparare)
pulirebbe forse il filtro
soffiandoci un po'.
Scinderesti poi la gente
quella chiara dalla no
e potresti ripartire
certamente non volare, ma viaggiare…”.
Lucio Battisti

Viaggiare “avanti ed indietro”, perché no. 
Ch’è è come volare, perché no…
Oltre all’oltre cosa “Fa…”? , è di Te che si tratta e tratterà…






 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4015
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 20 agosto 2025

Te, e le rose…


“Ci penseranno i futuri esploratori, se, per avventura, diritta è la via sulla quale io ho posto piede…”.
Giuseppe Calligaris - 1937

“Ci penseranno…” a far che? Ad approfondire l’Opera di Calligaris. Ossia? Nell’AntiSistema? Ma te pare. Se nasci tondo…, no? Infatti, si è già nel “2025”. E l’Autore è morto. Chi? Ap-punto

Tra i vari argomenti, cosa trovò Calligaris? 

, le “placche dell’età” non sono proprio una banalità. Nella pubblicazione Le catene lineari del corpo e dello spirito – Nuove meraviglie del corpo umano” del Dott. Prof. Giuseppe Calligaris, Docente di Neuropatologia nella R. Università di Roma, lo stesso si riferisce a Seneca (ed alla Verità), riportando tale idea:

“la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”.
Seneca

Ergo, la frattalità espansa è l’auto caratteristica della Verità. Niente de che. Se ti sembra poco, bè… questo è un problema “tuo”, alias, dellaggente (qua, così). 

In tal modo non fai altro che con-fermare di essere nell’AntiSistema (l’oro). Ah, che losco inganno ritrovarsi ogni giorno a dover de-scrivere le stesse cose, per qualcuno che è vacante presso “se stesso”. Ah! Che disdetta…

Calligaris fu Dott., Prof., Docente universitario a Roma, etc. 

Cioè, ti sembra un ciarlatano? Se SPS non ha le “basi ufficiali per essere riconosciuto”, Calligaris le aveva eccome (dato che insegnava, persino). Eppure, quando (ogni volta che) muori (qua, così), tutto quello che lasci viene preso = fagocitato dalla macch-in-azione AntiSistemica che, ovvio, non guarda che a se stessa, alias, al d l’oro unico scopo o ragion d’esserci. Chi?

“Niente, nessuno, nada de nada”. 


Non ti preoccupare, in-tanto ogni volta “si fa sera” e devi andare a dormire: ricordi cosa succede in Dark City quando ti addormenti? Cambia la città e, “te”, vieni spostato = il cambiamento di scenario è quello che va in onda ogni volta che “muori” e, ops, poi ritorni come se nulla fosse già successo.

Per questo, in quel Re-Amen è sempre “notte (buio)” ed i ricordi sono un impianto nel “tuo” cervello che “serve (l’oro)”. Dunque, di tuo, tuo… (qua, così) che c’è. Uhm

Le “placche dell’età”, scoperte da Calligaris, testimoniano che ogni ricordo, emozione, sfumatura, etc. è “salvato in tale supporto mnemonico”. Una placca per ogni anno di esperienza, ognuna perfettamente consultabile e… “trattabile” = il “dato” è disponibile per ogni tipo di non solo lettura. Bah; sembra un po’ il concetto di Akasha

Ci sei? Tutto si mischia, oppure è… mischiato? 

Entrambi gli aspetti sono veri. Però, di qualcosa te ne “Fai…” qualcosa; di altro “niente” = non (ti) sembra mai contare nulla mentre, all’opposto, se ci sei… hey, Seneca aveva proprio ragione:

“la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”.
Seneca

Con-vincerti non linearmente (ad esempio, attraverso i “film”) che alcuni ricordi sono “tuoi”, com-porta che non ti fidi più di alcunché. Ergo, ti auto smarrisci sia nella nebbia che nella luce. Bingo. Ecco(li) ancora una volta (sempre la stessa).
Le placche dell’età sono dunque memoria. Alias, Verità. Pensaci:

quando (ti) succede qualcosa, è già successo = è vero
quando non (ti) succede qualcosa, è già successo = è vero.
Se qualcuno (ti) mente, è già successo = è vero.
Se qualcuno non (ti) mente, è già successo = è vero.

È sempre vero, qualsiasi cosa è già successa. Dunque, “la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”. La Verità è una! Ma, (qua, così)… la Verità è rivelata

E la pistola fumante sei proprio “(nien)te”.

La memoria è (la) Verità. Altrimenti, che memorizzi. No? La frattalità è da espandere, non visto che necessiti di “allargare ogni limite” che nell’AntiSistema ti ha ma “niente”. Infatti, mediante tale espansione, che “Fai…”. , utilizzi in leva la frattalità ordinaria, trasformandola in “piede di porco” allorquando (ti/ne) espandi la portata, sino a raggiungere la potenza utile, ad esempio, narrata da Trismegisto, nella fattispecie by “i tre iniziati”, ne Il Kybalion

La filosofia ermetica, nell’epoca moderna, è mal compresa o ignorata. Ma questo, dicono i Tre Iniziati, è comprensibile: avendo perse le chiavi di interpretazione dei “Libri di Hermes”, se ne è smarrito il filo logico e non ci si rende conto di approdare, a poco a poco, alle più macroscopiche assurdità…
“I principi ermetici sono sette. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con la quale si aprono tutte le porte del tempio…”…

Ok? È la frattalità espansa. Amen. È la Verità. Sei Te, quando sei Te, da Te, in Te, per Te, fra Te. L’esserci sferico che, “ricorda” proprio il concetto anche di Seneca:

“la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”.

La Verità, quando “verità” – al fine di auto manutenerti “informato” – significa che è già successo a Te, di esserti auto “trasformato” in “te” (qua, così). A “casa l’oro”. Nell’AntiSistema. Nella d l’oro Grande Opera = il motivo cardine, portante, attraverso cui hai dimenticato “le chiavi di interpretazione…” del tutto, che è la Verità e che la Verità conserva, rappresenta, offre potenzialmente, etc.

Tutto ritorna, non visto che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…”. Ci sei? Vai Oltre, orsù. C’è ben altro, Oltre a “tutto quello che sai” (qua, così). 


Ora”; perchè mai “necessiti” di avere (sempre con “te”) un documento di identità ed un codice fiscale, nonostante l’univocità ad esempio delle “impronte digitali”?

, 1) perché sei nell’AntiSistema, ove il controllo è tutto: anche la potenza e 2) perché la “tua” dimenticanza viene riflessa persino dall’I-Ambiente, in qualunque versione o “design” (anche, dunque, in ambito AntiSistemico). 

Il “riflesso” è tale (Verità), poiché “accende” parti su di Te, persino “te” (qua, così), motivo per cui a l’oro stava a “cuore” con-fonderti proprio in quello su cui sei più “forte”:

auto leggerti al fine di leggere anche tutto l’esterno.

Ovvio, questo comporta che ci sei Te, perché a “te” sfugge persino l’ovvio. Indi, nulla è mai perduto e a “te” non manca nulla per fare sempre “centro”. È nel potenziale, perlomeno.

Conservato “lì” by la Verità. 

Quando “salvi un qualsiasi dato”, stai de-scrivendo il processo di Verità: è vero che stai memorizzando quel “dato”, motivo per cui stai governando il processo di Verità. Ergo, è la Verità ad edificare tutto quanto. Ecco perché financo “serve” (a) l’oro, poiché non c’è altro metodo per terra-in-formare l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria). Ok? Come no. Ora, osserva tale processo non solo storico, bensì assai significativo della Verità: 

del come sei messo (qua, così) e della d l’oro com-presenza ombra, rivelata, astratta, non lineare, etc. etc. etc. 

A monito! Ammonito.








L'Isola delle Rose venne realizzata con una piattaforma artificiale di 400 m² che sorgeva nel mare Adriatico, a 11,612 km al largo della costa tra Rimini e Cesenatico e 500 metri al di fuori delle acque territoriali italiane e che, il 1º maggio 1968, autoproclamò lo status di Stato indipendente. L'esperienza, riportata da tutti i giornali a livello internazionale, durò pochi mesi ma segnò comunque la storia nazionale… Venne occupata dalle forze di polizia italiane il 26 giugno 1968 e sottoposta a blocco navale; nel febbraio del 1969 venne demolita
Rosa iniziò a progettare l’Isola delle Rose nel 1958, inizialmente per pura sperimentazione ingegneristica, ma il progetto si fece col tempo più grande e divenne poi “politico”, proclamandosi nazione autonoma con tanto di inno, valuta (mai prodotta), francobolli e lingua. I lavori durarono anni e non passarono ovviamente inosservati alla Capitaneria di porto di Rimini e alla Polizia, che chiese di fermarli in quanto alcune aree nella zona di costruzione della piattaforma erano in concessione ad Eni. Nonostante gli avvertimenti, Giorgio Rosa riuscì a completare l’isola e la aprì al pubblico nel 1967. La piattaforma, costruita con acciaio, mattoni e cemento, aveva una superficie di circa 400 metri e somigliava ad una grossa palafitta. Il primo maggio del 1968 il progetto di Rosa compie il salto di qualità: l’ingegnere bolognese infatti dichiara l’indipendenza della sua isola artificiale, nominandosene presidente. La nuova nazione viene chiamata ufficialmente “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose”, non venendo riconosciuta da alcuno Stato. Rosa introdusse una valuta mai entrata in produzione, il Mill, con un cambio alla pari rispetto alla lira italiana, mentre il suo stemma era rappresentato da tre rose rosse in uno scudo bianco a fare da sfondo.
Come ovvio, l’autoproclamata indipendenza irritò non poco le autorità italiane… 
La demolizione della piattaforma costruita dall’ingegner Rosa iniziò nei primi mesi del 1969 e anche in questo caso la storia è particolare: la struttura resistette a due esplosioni controllate, inabissandosi soltanto a seguito di una violenta burrasca avvenuta a fine febbraio
Link

“Non comanda più nessuno qua. Non c'è più nessuno che ci può dire cosa fare, cosa non fare e compagnia cantando Maurizio, eh. Siamo liberi!... Avevamo voglia di costruire un mondo nostro, dove sentirci davvero liberi e l'abbiamo fatto. L'abbiamo costruito… Noi del maggio francese non sapevamo quasi nulla, se non che loro scendevano in piazza e incendiavano Parigi per un mondo migliore. Noi, quel mondo migliore l'avevamo direttamente costruitoVoi parlate tanto di libertà, ma la vostra è una libertà condizionata. Quella assoluta vi spaventa. Non è tanto per quello che ho fatto, ma per quello che potrei fare, che lei mi odia…”.
L'incredibile storia dell'Isola delle Rose

Molto, molto… “pericoloso” come precedente.

“Non è che uno scrive e gli togliamo la cittadinanza. E che è, l'abbonamento a Famiglia Cristiana, che lo disdici?...”.
Franco Restivo

Il “Fu” Conforti recita a meraviglia o ad arte, la parte del “mafioso di stato”, vera realtà su cui è costruito l’ingranaggio a Modello Eichmann (“Bravo”), base portante del luogo comune AntiSistema.

Il Consiglio d'Europa dichiarò di non potersi esprimere in merito alla contesa tra lo Stato italiano e la Libera Repubblica delle Rose perché l'isola risultava al di fuori delle acque territoriali europee. Riconoscendola implicitamente come stato indipendente. Per evitare che accadesse di nuovo l'Onu spostò il confine delle acque nazionali da 6 a 12 miglia. In tutto il mondo. Ad oggi, la distruzione dell'Isola delle Rose è l'unica guerra d'invasione commessa dalla Repubblica Italiana…

Uhm; quindi, “fuori dalle acque internazionali”, al largo di Rimini (e in tutto il mondo) non è più “Italia” né “Uè!”? Non è Africa. Quindi? Perché:

alcune aree nella zona di costruzione della piattaforma erano in concessione ad Eni

Sia come sia, è Verità che quella “nazione” è stata colpita ed affondata (sia pure dalla burrasca). Cioè, assieme all'affondamento di tale “isola”, cosa si è ripetuto ancora una volta

Cosa “affonda nell’abisso” quando qualcuno decide che “così, è”? 

Come padroneggi il processo di “cre-azione”, se ogni volta le tue fondamenta cedono in tal terreno l’oro. Osservati meglio. Recupera (ricorda) le “chiavi di attivazione” di Te (xxx, xxx). Tutto funziona. Tutto è Verità

Mentre, “tutto” è AntiSistema by l’oro.

Tale è la “relatività”. Tale è l’AntiSistema: relativo a l’oro. E la frattalità espansa te lo “(riflette) accende” continuamente, seppure (qua, così). 

Ci sei

L’oro, “te”… e le rose (che fioriranno se… ritornerai, Te).

On. Off: On/Off (terzo stato quantico: l'esserci).



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4014
prospettivavita@gmail.com


martedì 19 agosto 2025

La carica di significato.


“Era un marito perfetto finché il suo unico errore non li seguì fino a casa…”.
Le verità nascoste

Chi/Cosa fa... surf?

Te e Verità

Il “risultato (prodotto)”… cellulare (smartphone), è il frutto di un continuo è-voluto. Qualsiasi “cosa”, portata avanti in tal modo, lo è. Anche una “prestazione atletica”, ad esempio. Una sorta di “immagine terrena, fisica” dello stato di perfezione che, x “te” (qua, così), non esiste anche se c’è. Ancora, qualcosa che assomiglia al sunto degli “esercizi” proposti da Rudolf Steiner. 

Anche SPS viaggia in tale onda, su tale… frequenza o, persino, abitudine, e/o comunque sia (è)… in una f-orma di atteggiamento del tutto sostanziale. 

A sua volta, molto simile al d l’oro; nella cui “ragione portante” vige lo scopo. Una sorta di… egida. Tale “insistere” è l’esistere ma, soprattutto, l’esserci. Ad esempio, esistere è… sopravvivere (qua, così) = scegliere sempre fra… Mentre, all’opposto, essenzialmente esserci è… esserci = decidere di/che…


Ok? Ancora: tutta la non differenza di potenziale che intercorre fra Te Vs “te”. Semplice ed efficace. Qualcosa che funziona e bon (occorre accorgersene). Nell’AntiSistema, tutto quello che lasci viene preso. Traduzione:

tutto quello che vieni indotto a… “serve (l’oro)”
tutto quello che, dunque, auto ri-produci è… valore aggiunto (l’oro).

Ove, l’oro non sono alieni, bensì, alienati rispetto a “te” (qua, così):

alienarsi = nascondersi, rivelarsi

O, ancora d+, ricorrendo al “dizionario”:

il similare sostanziale verbo “allontanarsi”
nel senso di
distogliersi
estraniarsi
astrarsi

Come, forse, puoi “vedere”, si tratta di una strategia: la non linearità fatta(si) l’oro. Perciò, a “te” non risulta mai nulla. E semmai ti venga qualche dubbio, c’è sempre pronto qualche “impianto” auto condizionante, ad hoc. La f-orma più comune è il termine “complottista”, non a caso facente risalire alle consuete organizzazioni di “intelligence” di solito stampo globalista. Ogni “branca del sapere” AntiSistemico può intervenire per “diagnosticarti” una qualsiasi problematica di fondo del “comportamento”, se (se) continui a manifestare certi “sintomi” tipici dell’accorgerti sostanzialmente e rimanere sempre tale, in ferma coerenza con Te. Chi

Vedi che riferirsi a Te è analogo al rammentarti la l’oro compresenza ombra. Certo, perché sia Te che l’oro siete “Dio”, però… la grande differenza consiste in questo:

Te sei “te” (qua, così)
l’oro sono l’oro - “Dio” - (qua, così).

Risultato

L’AntiSistema (l’oro). Ovvio!




Te. Chi? L’oro. Chi? È “uguale”, la sostanza che insiste fra le righe, gli “spazi” lasciati liberi, da/di Te. Te, che (ti) sei (stato) auto “trasformato” dallo “unico scopo” che l’oro sono riusciti ad imporre nella modalità “utility” o trojan o non esiste; c’è (qua, così). 

Don Chisciotte ci “vedeva” benissimo. 

E la “ragione si dà ai matti” per via del tutto strategica, mentre laggente vede “pecore nere” e, quindi, rimane appollaiata presso di “sé”, sempre nell’AntiSistema che insiste, persiste, non sembrando affatto il “problema” principale che ti ha ma “niente”. 

Del resto, sei sempre come si suol dire, “indaffarato”: preso. Se “leggi i segni”, inizi a percepire il di-segno (l’oro). 

La frattalità espansa è l’auto caratteristica I-Ambientale, lato memoria (Verità): una funzione d’onda essenziale, nativa, portante, etc. da ancora prima che venisse “concepita” all’interno del SO AntiSistema. Qualsiasi sia la f-orma social-individuale, la Verità c’è

Non è possibile farne a meno, anche qualora sia pericolosa tanto quanto una lama affilata che rischia di tagliarti la giugulare se non stai attento. Altro cheil tempo è galantuomo”. 

Il “tempo” è un artifizio (uno dei tanti, dei molti del “tutto” AntiSistemico) che (ti) misura nel momento in cui vi aderisci senza ombra di dubbio, affaccendato come sei (qua, così) guarda non caso

Ergo, persino una leva artificiale riporta al proprio “interno” la Verità che, per la Verità, fa “surf” in qualsiasi modo, f-orma, idea, di-sogno, scopo, necessità, etc. etc. etc. 

In qualunque modo la metti, la Verità c’è. Sempre! 

Certo, ti viene da pensare, “sì, ma quale verità?”. Bah. La Verità è una: ad esempio, quando succede qualcosa, è successo. No? Orbene, da quel “momento”, continuerà a succedere poiché fa “storia”. Ara et prep-ara il “terreno” poi reso calpestabile. 

Ossia, la Verità è la forza frattale espansa in grado di terra-in-formare la Terra, qualsiasi cosa sia la… Terra. 

La Verità: qualcosa che funziona.
La Terra: qualcosa che viene fatta funzionare.

Verità che, seppure dotata di una propria funzione, può – analogamente a “te” (qua, così) – ricadere sotto il peso specifico di chi è grande concentrazione di massa (c’è). Ossia, anche la Verità può essere usata (sino ad un certo punto), tuttavia è come cercare di imprigionare una forza talmente grande, la cui capacità va Oltre ogni e qualsiasi modello di auto contenimento

Persino la strategia di non esistere, seppure si è, ha sempre il medesimo “Tallone di Achille”: la Verità fa “surf”, alfine, avendolo come scopo originale. Uhm

Una “storia” che ricorda Te, per la Verità. 

Quindi, se “te” sei il “ripetitore seriale” dell’AntiSistema, … sostanzialmente, all-ora, Te sei “fatto della stessa sostanza” della Verità, auto ripetendone l’aspetto principale. Quale? La “devi vedere” non linearmente o al contrario:

se la Verità si fa “verità”, pur di auto manutenerti “informato”
piegandosi – potenzialmente – (qua, così) all’AntiSistema, l’oro
tutto ciò significa or dunque che
la Verità è molto simile al luogo comune (di) “anima/energia”
ergo
l’immagine che ritorna è molto simile a quella di Silver Surfer e la sua “tavola da surf” = un connubio (la totalità).

Terra-in-formazione

Totalità

Oppure, il non solo mitologico Mjöllnir: Martello di Thor (che ovunque e/o comunque lo lanci, … colpisce sempre e ritorna fedelmente nella mano che lo brandisce):

esso rappresenta dunque la struttura fondamentale della realtà nella sua scaturigine dal principio divino originante, un significato che è anche quello dell'Yggdrasill o dell'Irminsul, albero del cosmo. L'Edda di Snorri descrive le qualità del Mjöllnir dicendo che, possedendolo, il dio Thor “sarebbe stato in grado di colpire quanto fermamente volesse, qualsiasi fosse il suo bersaglio, e il martello non avrebbe mai fallito, e se lanciato a qualcosa, non l'avrebbe mai mancato e non sarebbe mai volato tanto lontano dalla sua mano da non poter tornare indietro, e, quando lo avesse voluto, esso sarebbe diventato tanto piccolo da poter essere custodito sotto la tunica…”. Come Thor, anche il Mjöllnir gode oggi di popolarità grazie alla sua frequente presenza nei mezzi di comunicazione di massa (fumetti, videogiochi, film, ecc.), reinterpretati in chiave moderna e spesso banalizzati

? C’è tutto! 

Manchi solo, come al solito (qua, così), proprio… Te: l’appeso. 

Il potenziale.
Con Mjöllnir (la Verità)”:
che
ti gira tutto intorno e dentro
poichè in comunione sostanziale.

Tuttavia, ci sei sempre “te”, quindi… l’intercisione è storia = è già successa. Come ogni Re-Seth testimonia nella sostanza. Bada bene che se Te sei “te” (qua, così), analogamente la Verità è la “verità” e, questo, suol dire che “serve” l’unico padrone ma contemporaneamente, anche no… essendo e rimanendo sempre la Verità, proprio come “te” sei sempre Te, potenzialmente. Liberare questa potenza da tale giogo, significa liberarti da “te”, in Te, per Te, con Te, da Te. 

L’esserci sferico. 

Cosa vuol dire? Cosa/Chi... significa.

Dove sei, Te


  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4013
prospettivavita@gmail.com