venerdì 8 maggio 2015

Una recita senza/a memoria.

  
Luna.
"Jack Frost si sveglia privo di memoria in un lago ghiacciato. L’unica cosa che sa è il suo nome, glielo dice l’Uomo Sulla Luna"...
Link
Beh... da "lassù" si gode di un'altra prospettiva (più lungimirante) ed inosservata. Un ottimo punto per "guardare e controllare".

La Nasa oggi non ha un programma spaziale, lo devo dire. È certamente deludente:
42 anni fa ho lasciato le mie impronte sulla Luna e in questo momento gli Stati Uniti non possono mandare un uomo nello spazio con una propria navetta.
La Nasa ha parlato di costruire nuovi razzi ma non ha missioni né obiettivi nello spazio...
Eugene Cernan - l’ultimo uomo sulla Luna

La Luna è lasciata in "pace"? Le sue risorse non interessano?

Molto ma molto... strano.

La Luna è un pezzo della Terra, che (ri)corda la testa di Frankenstein (un mix di naturale, preso qua e là e di artificiale, per tenere tutto assieme).
Un attore non può sempre recitare. Qualche volta deve anche lavorare…”.
Hollywoodland
Chi è… l’attore?
E… cosa “recita” l’etichetta?
Alla luce della domanda:
che cosa è già in grado di fare, la scienza deviata”?
Metti che (perché è già successo):
un certo “modello di dominio ha raggiunto la totalità, relativa(mente) al controllo della situazione Planetaria”.
Allora, che cosa eserciterà sulla/nella realtà (con)seguente (status quo), in maniera tale che… “tutto continui esatta(mente) ad essere sotto al controllo”?
Tutta una serie di “concessioni apparenti”, che… narrano una vicenda di(versa), rispetto alla sostanza che “muove tutto”.
Da “qua”… giunge – dunque – 1) tutto quello che sai 2) il cosiddetto “futuro” 3) lo sviluppo sociale, culturale, tecnologico, filosofico, etc. dell’umanità intera 4) la separazione 5) la paura 6) tutto ciò che alimenta l’essere umano, etc.


Ciò è il “collo di bottiglia”. La posizione strategica e dominante, attra(verso) la quale controllare, condizionare, (pre)vedere, (man)tenere, far passare, filtrare, (de)motivare, alimentare, limitare, etc. l’umanità intera.
  

giovedì 7 maggio 2015

Status quo (tutto è "pubblicità").



Robin Williams.
Heath Ledger.
Philip Seymour Hoffman...

Tre attori, “a caso”, che si sono suicidati o che, perlomeno, sono morti in circostanze "strane". Tre attori che si sono calati nella (p)arte, almeno per una volta, di “un’ombra”.
Gli attori (e ogni umano è un "attore") che interpretano “parti da cattivo, con risvolti maniacali”… a cosa vanno, poi, (in)contro?
C’è un nesso tra la decisione di togliersi la Vita e la p(arte) recitata così tanto approfondita(mente)?
Di(pende) solo dalla propria “volontà”, un simile gesto?
Quanta “tecnologia/conoscenza” c’è “oltre/dietro”?
Quanta “industria/business/interesse” si annida al di là di quello che strombazzano i Media?
Quanto… l’immedesimarsi in simili (p)arti… non ti lascia mai più, segnando ogni giorno che segue al primo – nel quale hai “girato certe scene”?
Quanto la promessa del compenso, della fama, della gloria, di un… "premio", possono con(vincere), facendo perdere il senso di quello che autentica(mente) ci si presta a compiere e “si fa”?
L’umanità è come una “colonia batterica”, che (ri)produce qualcosa.
(Ri)com(prendere) ciò… è una memoria.
(Ri)cordare ciò… è centrale.
Perché?
Perché, se osservi anche solo superficial(mente), l’attuale f(orma) di reale manifesto… ti accorgerai che:
  • tutto ha un senso “finanziario”
  • tutto è (ri)condotto al “business”
  • tutto è sottinteso ad un modello unico di "auto (in)trattenimento", che si divide, all'apparenza, in un ventaglio di(verso) di scelte, opportunità, occasioni, necessità, etc.
In realtà, alla luce dei fatti, l’interesse è “uno solo”, il quale – a cascata – si (re)distribuisce nel reale 1) caratterizzandolo 2) dominandolo 3) sfruttandolo.
  

mercoledì 6 maggio 2015

"Sullo scorrere". Mezzo e (di)Pendenza.




Questo articolo è p(arti)colare. È stato (de)scritto, prima, “da metà in giù”.
Ossia, è stato prima “terminato” e poi (re)iniziato, per giungere alla conclusione quotidiana, ossia “nel mezzo”.
Vediamo “dove porta”…
Lo sai che “la virtù sta nel mezzo”.
Ma, anche, che:
nel mezzo s(corre) il fiume”.
Che cosa s’(in)tende per “mezzo”?
In medio stat virtus è una locuzione latina, il cui significato letterale in italiano è: “la virtù sta nel mezzo”.
La locuzione invita a ricercare l'equilibrio, che si pone sempre tra due estremi, pertanto al di fuori di ogni esagerazione.
L'espressione risale ai filosofi scolastici medievali, anche se già Aristotele nell'Etica Nicomachea ("μέσον τε καὶ ἄριστον"; trad.: il mezzo è la cosa migliore), Orazio nelle Satire ("est modus in rebus"; trad.: c'è una misura nelle cose) e Ovidio nelle Metamorfosi ("medio tutissimus ibis"; trad.: seguendo la via di mezzo, camminerai sicurissimo... avevano espresso un concetto similare.
Link
In mezzo”, op(pure), “nel mezzo”?
“Mezzo”:
  • mezzo di trasporto
  • mezzo di comunicazione di massa
  • mezzo trasmissivo
  • mezzo, una rete televisiva francese
  • mezzo di produzione
  • mezzo di contrasto
  • mezzo interstellare...
Link
Sia “il” che “nel” mezzo… SPS “vede” (oltre a tutto quello che è abitudine “vedere”) sopra a tutto… uno strumento posizionale a(d)atto per... "essere qualcosa d'altro, molto probabilmente, di dimenticato".
Ment(r)e… la “posizione di mezzo” è sempre (ri)feribile, a livello frattale, al concetto di “mezzo di trasporto o al (man)tenimento” (macchinario, dispositivo, programm-azione, paradigma, etc.).
Quindi le enunciazioni “senza tempo”:
  • la virtù sta nel mezzo
  • il mezzo è la cosa migliore
  • c'è una misura nelle cose
  • seguendo la via di mezzo, camminerai sicurissimo…
Che cosa significano, anche, se cambi prospettiva e (re)distribuzione usuale mentale?