Intendiamoci; al mondo - “qua (così)” - non c’è nulla al di fuori del “proprio” posto.
Un posto che è una parte, un ruolo, assegnat3.
Ogni “tua” scelta fa sì che, tale assegnazione, possa anche cambiare, senza per/con questo andare a cambiare la forma della realtà manifesta AntiSistemica.
In questa maniera, ogni “tua” decisione vale solo per ciò che ti sembra:
libero arbitrio, libertà di scelta e di espressione, democrazia, progresso, evoluzione, diritto, etc.
Ma (ma) nella sostanza, tale parte trova sempre un “equilibrio” nella pronta controparte che, immantinente, s’aziona non appena tu cambi “idea”, in maniera tale da mantenere l’uguaglianza impostata a livello di equazione:
qualsiasi espressione = AntiSistema.
Di più, la sottigliezza dell’equazione è arrivata al punto di:
qualsiasi espressione = qualsiasi espressione.
Ossia, l’immanifestazione del Dominio è replicata a livello di “soggetto sottinteso”, nel momento in cui l’operatore “=” incorpora per default anche il risultato da auto manutenere (alias, l’AntiSistema).