“Mio marito, non è mio marito…”.
Invasion
Che cosa “sei”. La domanda, che non è una domanda, implica una riflessione (nel senso che tutto è già riflesso in ogni e qualsiasi tipo di scenario reale manifesto, anche “qua, così”, poiché l’ambiente è regolato/attraversato dalla caratteristica infrastrutturale, di livello originale, frattale espansa e di memoria frattale espansa. Le onde gravitazionali che cosa pensi che siano?):
che cosa sei
e
che cosa sei (pensi, credi)), diventat3 (“qua, così”).
La seconda implicazione, oscura la prima (origine o pre momento di “è già successo”).
E ciò significa che, nel durante – in un dato momento – hai dimenticato il pregresso.
Ma (ma) in un ambito reale manifesto “di stampo 'dominato vs dominante' (gerarchico/dipendente)”, le cose non vanno mai casualmente bensì conseguono nella direzione del “verso”, che la corrente spinge/ispira loro…
Allora, questo comporta che la causa, anzi… di più, la ragione fondamentale per un simile accadimento, sia – anch’essa – facente parte di quella zona della dimenticanza, che coinvolge tutt3 “qua, così”:
dominante
e
conseguenza,
pre momento di “è già successo”.
Già. Ricordi da quel momento in poi (a fatto compiuto, non rammentando né il fatto, né tanto meno che cosa sia già successo, al fine di regolare – poi – tutto il resto)...