"Abraracourcix... come tutti i Galli del fumetto è estremamente coraggioso e non ha paura che di una cosa:
che il cielo gli cada sulla testa...".
LinkLa figura stilizzata, teme per sé.
Ed è ritratta in quella maniera, dato che “si difende” da qualcosa, che le risulta come “una invasione del proprio spazio esistenziale”.Il portare le braccia in alto, non è sempre un pregare.
Anche la sola “luce”, diventa una fonte dalla quale proteggersi, istintivamente, il volto.
Così, attraverso la via interpretativa “religiosa”, si confonde una testimonianza di ciò che “è già successo (tutto è compiuto)”, per ciò che – all’opposto – inizia a diventare la prima forma di “censura” della storia deviata “qua, così”.Quando, l’elevare le braccia al cielo, corrisponde ad un difendersi e quando, invece, è un atto di devota preghiera?
Partendo da una forma stilizzata ed approssimativa, è difficile a dirsi.
Tuttavia, facendo opera di retroingegneria e partendo dal “presente”, è possibile anche ritornare indietro nel tempo, riportandolo/ritraendolo in una relazione logico/deduttiva (frattale espansa), attraverso quel filo di “continuatività” che è il destino, allorquando lo riesci a cogliere come quella linea pre tracciata dalla/nella direzione che già, sin da ora, stai percorrendo (anche senza rendertene conto, non visto che… il processo avviene al di fuori della tua giurisdizione, dimenticat3 nel tempo e “qua, così ‘appes3 al chiodo, in attesa di tempi migliori’”).
Dov'è?
È sempre “nell'alto dei cieli”?
Sì, se tendi a crederlo. No, se osservi la realtà manifesta, nella quale sopravvivi convenzionalmente “qua, così”.
Quel Dio - ti puoi accorgere a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso - è passato da una strategia del raccogliere “consenso”, manifestandosi pubblicamente (e, così, suscitando le reazioni d’ogni tipo, per parte della Massa, che lo poteva pregare oppure combattere), ad una strategia più sottile… della “compresenza immanifesta – sempre – dominante”.
Una maniera molto “intelligente”, per mettere a fuoco la situazione “dall'alto della propria situazione di sostanziale vantaggio, sotto ad ogni prospettiva, che poteva – e può – godere sulla Massa intera…
Il simbolo divino è un vuoto di potere:
il tuo.
una forma di Dio (venerat3 globalmente, anche se viene “riconosciut3” secondo appellativi e vicende, apparentemente, divers3)
simbolica
della forma dominante, planetaria, “qua, così”
la compresenza immanifesta che “vive e regna nei secoli dei secoli”…
Mentre ti prostri e servi.
Mentre adori e lasci tutt3 te stess3, indietro… al di là persino della portata infinita, dell’immaginazione. Mentre “avrai un solo Signore, Dio tuo… perché 'tuo' è il regno, la potenza e la gloria…”.
La tua vicenda è qualcosa di molto più datat3, rispetto al singolo e più semplice… nascere.
No. Quella simbologia indica che “la forza, compresente con te” vigila sempre sulla situazione.
Ossia, ritrae una situazione perfettamente sotto controllo e “condizionata” dalla forma dominante, che se 1) ti ha creato a “sua immagine e somiglianza”, allora, 2) è identic3 a te, nella sostanza.
Alias:
è una parte dell’umanità, in carne ed ossa “qua, così”…
Questo deve, altresì, aumentare la tua convinzione – dunque – di poter (e dover) smettere di accettare supinamente una situazione simile:
il tuo consumarti
mentre consumi
alimentando continuamente
la ragione fondamentale
per la quale
continui sempre a vorticare
perseguendo (scivolando) lungo quella direzione che scambi per il tuo destino.
Bene.
Allora, riparti da quel “punto (momento)”.
Espandilo.
E, poi, utilizzalo come dima, per il resto dei minuti che compongono la “tua” giornata e, coerentemente, vai Oltre Orizzonte… per tutti i minuti che compongono tutte le “tue” giornate, sino a raggiungere quel “punto di non ritorno 'qua così'”, nel quale riuscirai a vincere l’interferenza ambientale AntiSistemica, by dominante.
"Nel mondo, ma non del mondo...".
Dopo di ché… risulterai stabilizzat3 su coordinate dell’esistere e del vivere, in sintonia, che esulano, attraversano e superano ogni “colonna d’Ercole” compresente e sulla “tua” strada.
I tuoi simili sono sempre (sempre) emanati da un campo di auto convinzione:
qualcosa che, nella piena – propria – sovranità
ammette anche il rovescio della medaglia
ossia
la giurisdizione altrui (nella piena – “propria” – libertà).
“lato tuo umanità, centrale”
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione… (la “formula”).
All'inizio ti sembrerà di essere come una goccia d’acqua nell'oceano. Ma, la questione è “virale” e non devi “fare” tutto direttamente tu.
Tu che ti sei accort3 della situazione.
Tu che non sei Dio, ma sei una singolarità che per qualche motivo, risulta come “immune al virus dominante 'Dio'”.
Qualche uman3 riusciva a guarire e/o a non ammalarsi nemmeno. Che cosa significa?
l’umanità è sempre in una condizione di potenziale “reset”
qualunque sia la condizione dominante temporale
qualunque sia la strategia portante
e
qualunque sia il rilievo apparente e, dunque, la direzione (destino) che ha già percorso (e sta ancora percorrendo).
Innanzitutto, il fatto che è sempre esistente a livello di potenziale:
e la non manifestazione dominante
è strategica sino al punto che ti toglie l’elemento “necessità di… reset”
poiché non ti sembra nemmeno immaginabile la condizione dominata, nella quale “sei ‘qua così’”.
Quindi, la coscienza di te… ti permetterà di fermarti, per fermare tutt3.
La dominante, a Filtro di Semplificazione attivo, è umana… nella parte del Dominio (che è sempre umano):
assumila (passivando il Filtro) come il principio virale della malattia
o come
la tentazione di…
Questo blocca il processo di “reset” e rende complesso ciò che non lo è, affatto.
Non c’è spazio alcuno per tutto ciò che s’alimenta dalla visione altra, by compresenza immanifesta dominante.
Tutto quello che sei propens3 a ritenere come “metafisico”, ritrova ogni ragione di appartenenza, allorquando espandi il potenziale umano alla sua massima applicazione.
Ok?
Altro che “ignoranza, derivante dal grado culturale ‘qua così”.
La deviazione è insita in ogni situazione governata, in leva wireless (non locale, globale), attraverso la delegazione del potere dominante, a quello sottodominante (che crede di “tirare la volata” solo ed esclusivamente per se stess3).
“La reductio ad absurdum, tanto amata da Euclide, è una delle più belle armi di un matematico. È un gambetto molto più raffinato di qualsiasi gambetto degli scacchi:
un giocatore di scacchi può offrire in sacrificio un pedone o anche qualche altro pezzo, ma il matematico offre la partita…”.
Godfrey Harold Hardy
in differita,oggi. Se (se) riesci a convincere i tuoi simili, allora i tuoi simili inizieranno a ricordare.
RispondiEliminaUn tempo credevo che i miei simili (simili?) non si accorgessero. Ora credo invece che stiano bene così. Qualcuno/qualcosa gli ha insegnato che bisogna studiare per trovare lavoro farsi una famiglia lasciare eredità(conoscenza o materiale o dna) ai figli per poi morire. Gli ha detto che la vita è questa, più o meno. La scala di valori è questa. All'interno di questa(vita?) prospera una millenaria guerra tra poveri(impoveriti dentro-sps docet-) per: cibo, territorio, sesso. Esattamente come per gli animali. Il cibo può essere per la stomaco(alimentazione)per la mente(pensiero/tarlo ricorrente/bias di conferma), per il cuore(bisogno di considerazione). In poche parole nutrimento per l'aspetto negativo dell'Ego. Il territorio è la competitività e l'affermazione con tutti i mezzi del proprio ego. Il sesso è, oltre all'istinto animalesco, ginnastica per procurare e procurarsi piacere, sempre legato al bisogno di gratificazione/considerazione. Al di fuori di questo quadro(per me) desolante, vedo poco. Due schieramenti.Come ti ho già scritto...Quelli che..chi vuol essere lieto sia del doman non v'è certezza...per cui se la godono finchè dura e finchè possono, alla faccia altrui. E quelli che....abbassano lo sguardo
e stanno in attesa "della sua venuta". Provare a convicerli è impresa ardua se non impossibile, perchè, sempre simbolicamente, sappiamo che fine ha fatto il più famoso che c'ha provato..! Ma non per essere catastrofisti. Non credo nel pensiero positivo. Pensare
positivo è limitante. Come vedere tutto rosa. Voglio vedere tutti i colori e, se c'è del nero...me ne voglio accorgere. Posso pensare così anche arcobaleno.
Le cose(il gioco della vita) procedono da millenni più o meno uguali (sino al reset?). Ciò è statisticamente impossibile...a meno che il gioco sia truccato.
a presto
Alessandro
Caro Alessandro, "parole sante". Concordo...
EliminaEd, infatti, "il giogo è truccato". Il Banco vince sempre.
"Statisticamente impossibile" = grande concentrazione di massa, dominante (99% vs 1%):
- se non te ne accorgi, sembra "statisticamente impossibile" :)
Grazie. Ti abbraccio.
Serenità