“È ormai chiaro che nell'universo fisico come in quello biologico, il divenire del mondo è la base stessa del suo essere…”.
Il cervello dell’universo
Questa è “caratteristica frattale espansa (traccia, portante, frequenza, memoria, etc.)”.
E, dunque, per analogia (frattale espansa) è possibile ricavare e dedurre, tutt3 “qua, così”.
Dove l’espressione “qua, così” è la protoparticella che identifica la “forma” globale, universale, relativa all'assoluto – compresente, immanifest3 – dominante (la “pietra angolare”, il vertice distaccato, la ragione fondamentale sia per la causa che per l’effetto, il motivo del “tuo” dimenticare nonché del “è già successo”, etc.).
La “dima (per accorgersi e ‘fare’)” è impressa ovunque “qua, così”:
la “firma” è globale
le “tracce” sono, volenti o nolenti, lasciate in ogni “caso”…
“O stai di qua. O stai di là. E se non ti piace nessuna delle due?...
Se ti dicessi: preferisci che ti do una martellata su una mano, o una sul piede? Che mi rispondi?
Ho capito. Tu sei quella dei dubbi…
La verità è che siamo costrette…”.
7 minuti
L’ambiente, nel quale sopravvivi, è una riproduzione – in pratica – della motivazione e dell’interesse (dominante), che lo ha edificato a propria “immagine e somiglianza”.
Innalzare questa tipologia d’ottica (la quinta dimensione) è utilizzare ed osservare tutto, attraverso lente frattale espansa by la “formula”.
“Tu devi decidere secondo quello che pensi. Capito?...”.
7 minuti
“Qua, così”? Non basta.
Certo. Perché, la mente convenzionale è in una versione auto adattata alla “forma ‘qua così’”. Ergo:
i pensieri sono di parte e l’elaborazione mentale, intelligente/logica, è “lato tuo/umanità, dominat3”.
La dominante “è”, contenuta nell'equazione, dato che è compresente e immanifesta.
“Avresti votato 'no', per sette minuti?
No. Per quello che rappresentano, sette minuti…”.
7 minuti
Il simbolismo sostanziale frattale espanso è un, certo, indicatore di marcia e di quello che (ti) succede, poiché “è già successo (eco, anelli concentrici che partono dal centro di collisione/emersione, etc.)”. E, proprio perché “è già successo”, di conseguenza… continua a succedere:
“tutto è compiuto”
non significa che “è finita”
bensì che (proprio da quel “momento”)
“inizia”…
“Un risultato lo hanno ottenuto. Sono riuscite a dividerci…”.
7 minuti
Ad ogni livello, questa “opera”, si ricelebra e si auto compie, personalizzando ogni “luogo comune”.
La storia delle libertà italiane, dal Medio Evo fino alle nuove invasioni straniere, che incominciarono con Carlo VIII nel 1494, si riduce principalmente alla storia dei nostri Comuni.
Questa storia non è anche scritta, e quel che è peggio non potrà scriversi fino a che non saran messi in luce, ordinati, illustrati i materiali su cui lo storico deve lavorare...
I primi due secoli della storia di Firenze – Pasquale Villari
Quel che è peggio non potrà scriversi fino a che non saran messi in luce, ordinati, illustrati i materiali su cui lo storico deve lavorare (non a caso, la storia è deviata).
“Non c’è pace senza giustizia…”.
Papa Giovanni Paolo II
Esatto:
infatti
“qua, così”
la giustizia è “di parte”
e non
“ad angolo giro”…
Quindi, per questo, “Non c’è pace”.
Di tutto ciò, e “di più”, te ne puoi accorgere decodificando, by la “formula”, il simbolismo sostanziale frattale espanso – anche se sei – “qua, così”:
“I simboli sono un linguaggio. Che ci aiuta a capire il passato. Come si suol dire, una immagine dice mille parole. Ma… quali parole?... Capire il nostro passato, determina precisamente la nostra abilità a capire… il presente. Allora, come setacciamo la verità della fede. Come scriviamo la nostra storia personale o culturale, così da definire chi siamo? Come penetriamo secoli di alterazioni storiche, per trovare la verità originale?...”.
Robert Langdon
Anche nell'invenzione, nella scenografia, nelle parti, nella finzione, etc. c’è sempre (sempre) la traccia frattale espansa, nel simbolismo sostanziale di/in ogni “situazione” che, come quel famoso “filo” conduceva dentro/fuori (attraverso) il labirinto, allo stesso modo… la “traccia” ti può guidare all’interno del/nel “qua, così”, ponendoti come obiettivo tutto ciò che desideri “vedere” o tutto ciò dal/nel quale vuoi “riuscire”…
Ma, questo genere di “guida (simbolo)”, va ottenut3 nella forma by la “formula (configurazione)”.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2014
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"Fai..." un po' Te.