“Il segreto del successo è fare le cose comuni in un modo insolito…”.
John D. Rockefeller
“È più un segno che un frammento… un discendente. Un successore…
Qualcosa che hai visto prima?
Non proprio. Simile. Ma differente.
Pericoloso come prima?
Molto di più…”.
Zaffiro e Acciaio
Alle volte, tendi ad utilizzare il termine “sincronicità”.
Oppure, usi un paragone:
quello con l’attrazione (una sorta di magnetismo umano, basato sulla concentrazione di energia/intenzione).
Ti sei mai domandat3, ad esempio, “come sarebbe il mondo manifesto, se la scienza non fosse deviata”?
Sì. Se tutt3 potesse, ancora, assumere una valenza altra (libera, sin dal livello originale), per forza di cose (conseguentemente) si manifesterebbe un altro tipo di realtà.
Senza, per/con questo, dover “ascendere”, scappare su un altro pianeta o fuggire in un’altra dimensione/universo…
è immaginabile, quindi (sempre).
La “forza (coerenza, totalità)” di un potere invasore, è la sua invasività “senza colpo ferire”.
Sul modello della trama narrata in “L’invasione degli ultracorpi”, non tanto per quanto riguarda la sostituzione degli esseri umani, con equivalenti – ma svuotati dentro – esseri umani posseduti (da organismi alieni)… quanto, per l’esattezza del simbolismo sostanziale frattale espanso (il “che cosa significa?”), derivante dall'analogia più stretta, inerente e competente.
Ossia:
il farti dimenticare l’origine (pre momento di “è già successo”)
temporalmente
attendendo che il ricambio generazionale (ricondizionato) faccia effetto da sé, in sé
sullo sfondo di una compresenza immanifesta dominante (umana, a “Filtro di Semplificazione” attivo)
che ha rinunciato a qualsiasi vanagloria (Ego, apparenza)
pur di continuare, perpetuamente ed inosservatamente, a godere della situazione implementata (costruita, realizzata, conseguita) “qua, così”.
Ecco, allora, che questo stretto connubio, regnante “nei secoli dei secoli” è qualcosa di ibrido, formato da:
una parte umana (Dominio)
e
una parte virale (dominante).
E, questo, è l’unico aspetto in grado di “bucare” il Filtro di Semplificazione, non essendo – la dominante – una compresenza aliena, bensì, la ragione fondamentale per la quale vale la pena immaginare tutto questo “qua, così”, come ad una:
trappola (esperimento)
“lato tuo/umanità, centrale”.
Orientata. Sensata. Logica. Motivata. Avente direzione, spin, ragion propria, scopo, missione, progetto, intenzione, destino, etc.
Il potere che si annida sulla Terra, secolarmente, è responsabile della limitazione (filtro) per la manifestazione di realtà (sempre discioglibile dal reale potenziale), alla quale ti sei abituat3, poiché 1) “è già successo”, 2) hai dimenticato causalmente e 3) non hai più nessun riferimento, in termini di alternativa sostanziale, “sostenibile”…
Così va meglio. Vero?
È come rimettere tutto al proprio posto, con i “valori assoluti” riallineati con la persona, l’essenza, l’energia, il significato dello sviluppo dell’intelligenza ad angolo giro, della vita stessa… Fantascienza? Intanto, inizia ad avvicinarti al "concetto". Preferisci che sia "così"...
Non importa.
È, infatti, portante che “prima” tu ritorni al tuo livello di competenza, nel tempo originale presente (al di là dell’esperimento in corso d’opera).
E tutto ciò “non è” spiritualità, religione, né… metafisica (se non nel simbolismo che da un simile termine, occorre decodificare al fine di trascendere).
Tutto questo è “fisica”:
realtà (manifesta, ma in un altro modo, livello, grado, etc.)
ancora più “a monte” della dominante
ancora più “Oltre Orizzonte” del vertice distaccato della/dalla forma piramidale “qua, così”.
il loop, che “è” motore di composizione direzionale
ruotando su se stess3 (“lato tuo/umanità, dominat3”)
e (ma)
muovendosi con moto proprio (“lato tuo/umanità, centrale”)…
È come auto riabbracciarti ed auto riabbracciare, allo stesso tempo, ricordandoti e ricordando; smettendo di vagare nel dubbio, nella presunta assenza di “valore aggiunto” e di giustizia sostanziale ad angolo giro.
Ebbene, sopravvivere “lì” come sarebbe (“è”)?
tutt3 “pirati”.
La motivazione per la pirateria. Il “perché”?
Perché esiste la condizione di pirateria?
Vai al di là dei luoghi comuni.
Esci dall'isola-mento.
Al di fuori dell’isola, oltre qualsiasi estensione del mare, c’è ancora terraferma (a patto che tu identifichi in questa maniera, delle terre che - comunque - sono sempre in “mezzo alle acque planetarie”):
altra terra, altro spazio, altra opportunità?
Sì. Ma… probabilmente, c’è anche la ragione fondamentale, per la quale sull'isola di Tortuga sono tutt3 pirati:
una forma di giustizia di parte
ha, infatti, costretto molte persone ad “abbracciare la pirateria”
per via della forma sociale particolarmente “sgradita”
se
decidendo di vivere, piuttosto, che di sopravvivere.
Come, del resto, si può pensare relativamente a qualsiasi forma di “malavita”.
Anche se, c’è chi, poi, ci sguazza – abituandosi, perdendo la memoria originale – e chi, all’opposto – mantiene una forma di condotta coerente, adottando solo quel “canone (apparente)”, che distacca dalla società “obliata”, senza per questo rimanere vittima, se stess3, della scelta di “andare oltre ogni fisica apparenza sociale convenzionale ‘qua, così’”.
È, insomma, ciò che ti propinano nei film e nei romanzi… (se) decodificando la “storia”, a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso:
la lotta, molto spesso “a ruoli invertiti (bene/male)”
tra pirati e potere di/a terra
con quest’ultimo che non fa economia di ogni genere di efferatezze, pur di preservare lo status quo (dal quale ricava ogni sorta di “bene”, a scapito del male, necessariamente profuso a livello massivo, dato che “mors tua, vita mea”).
un simbolo.
Al centro della galassia c’è così tanta luce “artificiale”.
Osserva bene una megalopoli di notte, dal satellite:
quella luce è una aggregazione di vita, tanto intensa da brillare soprattutto di… “notte (al buio)”.
quello è il centro.Un centro in valore assoluto, se intendi trovare il punto di triangolazione “passato, compresente, futuro (destino, orbita)”. Un centro in valore relativo, se intendi “dare a Cesare, quello che è di Cesare”:
quel centro
infatti
non corrisponde “qua, così”
anche
al “centro, lato tuo/umanità”
dato che
“ad immagine e somiglianza”… i bracci della spirale galattica, che si dipartono da lì, sono stati – nel “caso” della Terra – in grado di implementare il “qua, così”.
Per cui, tempo al tempo, prima o poi il centro giungerà anche nel “qua, così”.
Ma (la periferia è già nella strategia centrale)… quale peggiore tipo di “speranza” è quell3 di “lasciarti andare allo status quo ('centro'), in attesa che giunga un/il… Salvatore?”.
La storia si ripete. Sì. Ma per quante volte, ancora, prima che tu ricordi?
Sì, ma solo a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso (memoria frattale espansa):
una sorta di “effetto naturale”, uno spiacevole disturbo, riecheggiante ovunque e comunque, lato dominante.
E l’umanità è troppo "vicina (dentro)", a quella dominante, per giungere a recepire l’informazione frattale espansa, ad un livello sufficientemente “nitido”, in maniera tale da essere subito comprensibile a tutto tondo.
“La stampa italiana non fa che parlare di ‘Mafia Capitale’, ma non ricordano da dove tutto è cominciato…”.
La verità sta in cielo
quelle indirette sono le più strategiche e rilevanti.
Non soppesato sufficientemente che, sostanzialmente, ormai ci sono delle realtà manifeste “troppo grandi per fallire”... renditi conto che il “vantaggio” della dominante è “qua, così” impareggiabile, se non ricorrendo a tutta la valenza della “formula”:
È (sempre) possibile, poiché potenziale (previst3).
“Il segreto del successo è fare le cose comuni in un modo insolito…”.
John D. Rockefeller
il “modo insolito”
è
ciò che “qua, così” – tu – non farai mai.
Trova il modo per comprenderne la sostanza (ricordare) e la portanza centrale. Poi, applicalo anche tu, ma, “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione…
“Il segreto del successo è fare le cose comuni in un modo insolito…”.
RispondiEliminaMagnifico lo svisceramento, la “traduzione” (grazie Davide), di questa frase; dice molto in poche parole.
Il "modo insolito" più che essere quello che noi, qua così, non faremo mai è piuttosto quello che a noi, qua cosi, non verrebbe mai in mente di fare, quello che abbiamo dimenticato.
Quello che facevamo prima del “è già successo”.
Proprio quello che fanno i pirati, o meglio, è *l'archetipo* del Pirata, l'essenza del Paria.
Ecco perchè i Pirati, i ribelli, i Robin Hood, i "No Tav", in pratica quelli che inconsciamente evocano quell'archetipo, vengono combattuti, contrastati, sterminati e tacciati come "il male assoluto" della società del qua così.
Ciao e Grazie
Dario.
Ciao Dario, esattamente. E a dichiararlo, in codice, non è un personaggio qualunque.
EliminaCi si può "fidare" :)
Grazie. Ti abbraccio.
Serenità