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giovedì 25 settembre 2025

Tutto a post.


Tranquillo. Va tutto bene = 1) va “tutto” bene, 2) va tutto “bene”, 3) va “tutto bene”. Cosa preferisci? Vedi che (qua, così) puoi solamente scegliere fra

Ergo, nella sostanza, sei fritto: 

cotto, mangiato e digerito. Quando sarà che:

va tutto bene.

Se lo chiedi, ti esprimi in tal modo, “va tutto bene?”. A chi lo domandi? E se lo domandi è perché non lo sai o non ne sei assolutamente sicuro. Non a caso, se trovi 1 euro per terra sei “contento” = se subito dopo ti arriva la bolletta del gas, bah“che giornata di m…”. No

“Questi cambi repentini di umore non sono un bel segno…”.

E se lo dice persino questo tipo, apposto proprio. 

Sei una sorta di “giuda ballerino”, come dice Dylan Dog. Una bandieruola es-posta ad ogni e-vento, sempre pronto a “cambiare idea”, alias, a salire sempre sul carro del “vinci(at)tore”: 

in ogni ambito ove ti sembra essere più “conveniente”

da “tutti fascisti”

a “tutti democristiani”

a “tutti globalisti”…

Sempre a “fare conti”, stai o resti; salvo, poi, ogni volta, restare con il cerino spento in mano. O come gatto Silvestro che guarda in camera, tutto bruciacchiato, esclamando con voce rotta, le sue “battute del caso” sì tanto comiche, seppure frutto di un tremendo “destino” che si accanisce sempre contro di lui, chissà mai perché. 

Una sorta di perenne Calimero. 

Che non “cresce mai”. Che rimane sempre nel limbo. Mentre, a quel Mr. Magoo va sempre bene, non importa come si comporta. 

Mr. = Mister(o).

Archetipi, oibò. Luoghi comuni, aitè. Il racconto per laggente o “uomo della strada”, da cui la regia prende sempre spunto, però. Dunque, quello che + ti fa ridere, lo ri-produci proprio “te” usualmente: e, in quanto “svago”, poi non lo riconosci, non riconoscendoti affatto, mentre ti vengono “riconosciuti i tuoi diritti” (qua, così). 

Bah; cosa diamine (ti) è già successo, affinché “ora” sia tutto quanto (qua, così)? Uhm

Sai, quando persino la logica (quella sostanziale) ti viene rivelata, cosa ti rimane se non “votarti a qualche santo del paradiso” = af-fidarti alla “voce del padrone”, a “radio te lo raccomando”, etc. Quando non sai è perché non ricordi. Quando “sai” è perché te lo hanno detto. 

Quando sai, dunque

Quando ti accorgi essenzialmente. Quando pro-viene da Te, oppure da “te” in procinto di giungere a Te. Su tale “via” sei sempre un “laser”. Su ogni altra, sei sempre… laserato:

parli sempre al posto di pensare

di modo che

il confessionale non serve +.

Quindi:

la “storia (deviata)” è un unico racconto consequenziale

la Terra deriva dal “Big Bang”

le varie tappe della “evoluzione” sono cronologiche, etc. etc. etc.

No? Ti hanno in-segnato in tal modo = linearmente. E, ciò, è un grande “vantaggio” per l’oro, che sono non lineari = non esistono anche se ci sono. Ovvio che non esistono x “te” (qua, così), guarda non caso, essendo una esatta strategia (la rivelazione). 

In tal modo ti applichi nell’AntiSistema, continuando a permetterlo.

Però, se ricorri alla medesima logica in altro ambito, “non si fa, non va bene, non è giusto, stai sbagliando…”. Azione Vs re-azione. Causa Vs effetto. 

Nel contesto italiano, l'espressione “ex post” indica un riferimento a ciò che è accaduto dopo un evento specifico, mettendo in risalto i dati o le conseguenze di un'azione già compiuta…

Ex ante

letteralmente “da prima”, si riferisce a valutazioni o previsioni fatte prima che l'evento si verifichi, basate su valori attesi o programmati

In sintesi, “ex post” è l'analisi di ciò che è accaduto e dei suoi esiti, a differenza di “ex ante”, che riguarda la pianificazione e la previsione di ciò che potrebbe accadere. 

Wow: se ti accorgi sostanzialmente, è ancora il “progetto uovo/gallina” che, contemporaneamente, accade/ono, si manifestano, vengono “calati dall’alto”.

L’accaduto è sempre il frutto della relativa (assoluta) “previsione”:

l’idea portante che ha non solo immaginato di…

non importa in/da quale reame.

Ma, in un contesto auto caratterizzato da “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…” Vs la Legge del Minimo (controllo ad hoc della risorsa fatta divenire ad arte, la più “scarsa”) Vs la Legge 80/20 (meglio 95/5 anche se 99/1), … che te lo dico a fare:

sei (qua, così)

in un tronco conico o “piramide con il vertice distaccato”

in cui, al/nel vertice”, c’è posto x un solo “pilota(Re)”.




Osserva lo “sviluppo” e, poi, mettilo a confronto con la mappa (lunare con abbraccio terrestre) disegnata da Ante Omnia (te la ricordi?).

“È tutto sbagliato. È tutto da rifare…”.

Gino Bartali

Il “toscanaccio” aveva ragione, ma… non c’è nulla di sbagliato, essendo perfettamente adeso al “piano regolatore” (l’oro) AntiSistemico. 

Perché “il caso non esiste”? 

Perché “nulla gli viene lasciato”. 

La perfezione, infatti, ti dicono e allora “sai”, non è di questa terra. Ma ti ha. Infatti, proviene da Oltre. Ah

e non scomodare gli “alieni”, per carità. 

Nel (qua, così) è pieno zeppo, però, di… alienati e di allenati ad auto adattarsi non importa a “cosa”. 

Aglio e olio? Prezzemolo e finocchio. Che?

Aglianico. L’aiace: la aia, c’è. Ahi. 

Aia, sei proprio il classico e non solo proverbiale, “pollo”. Da spennare? Ma no: 

già spennato. 

È già successo. Ricordi? No

Va da sé che se A è già successo, di conseguenza B ne è la conseguenza. A meno che A e B siano una “finzione scenica” e quindi, di rimando i veri A e B rimangono allineati in termini di “sfruttamento, interdipendenza, rapporto, derivazione, etc.”. 

No

A quanto pare, non vogliono che ti si fissi in testa, sostanzialmente; mentre, di fatto, lo devi sempre tenere bene in mente, nella “tua” mente (qua, così) poiché linearmente “serve”, mentre non linearmente, no. 

Post hoc, ergo propter hoc (locuzione latina che alla lettera significa dopo di ciò, quindi a causa di ciò…) è un sofisma che consiste nell'assumere per causa quello che è un antecedente temporale… ovvero si pretende che se un avvenimento è seguito da un altro, allora il primo deve essere la causa del secondo. Spesso la locuzione è semplificata in post hoc. Questo sofisma è un errore per adduzione particolarmente insinuante, perché la conseguenza temporale sembra inerire al rapporto causale. L'errore è di concludere solamente in base all'ordine degli avvenimenti piuttosto che tener conto di altri fattori che possono escludere la relazione. Una successione temporale è necessaria perché ci sia una relazione causale, ma non è sufficiente. I luoghi comuni, le credenze, le superstizioni e il pensiero magico sono il risultato di questo errore. 

Principio logico.

L'argomento fallace può essere così riassunto: 

si è prodotto A, poi si è prodotto B;

dunque A ha causato B.

Il fatto che due avvenimenti si succedano non implica che il primo sia la causa del secondo

Ma pensa.

L'errore è di concludere solamente in base all'ordine degli avvenimenti piuttosto che tener conto di altri fattori che possono escludere la relazione… (un “errore”).

I luoghi comuni, le credenze, le superstizioni e il pensiero magico sono il risultato di questo errore… (un “errore”).

E la “scienza”, quindi? 

Non è, forse, lo stesso tipo di “errore ma niente”. La “scienza” è un luogo comune (qua, così), che è stata “messa a fuoco” socialmente poiché pubblicizzata ad hoc mediante il Modello Utility:

qualcosa che ti “serve” per…

mentre, contemporaneamente

è vero proprio al/il contrario (ad angolo giro)

quello sostanziale

ergo

ciò che non esiste ma c’è

ossia

proprio ciò che la “scienza” ti ha con-vinto (di) non esiste-Re.

Come la metti, orsù?

Vedila così…, ad esempio anche se causalmente.

Il marchio registrato Post-it è uno dei marchi che hanno subito il cosiddetto processo di volgarizzazione. Nel linguaggio comune è divenuto un termine generico per riferirsi all'intera categoria di prodotti anche se realizzati da altri produttori

Dopo di ciò, quindi a causa di ciò… (la “volgarizzazione” di quello che “sai”).

L'adesivo originale usato nei Post-it® venne inventato nel 1968 dal ricercatore della 3M Spencer Silver… Tra il 1980 e il 1981, il prodotto fu venduto in tutto il mondo. Un'innovazione più recente è il software che riproduce in parte le caratteristiche dei Post-it®, tramite delle piccole finestre colorate sullo schermo del Pc… 

Causa e conseguenza:

si è prodotto A, poi si è prodotto B

dunque A ha causato B…

Lo “errore” ci sta, in tal veste:

in qualcosa di “circolare” (non lineare)

A e B sono una coppia di valori

conseguenti

sebbene

“C” sia Oltre a tale “moto proprio”

ergo

ecco il terzo non dato, il terzo che gode, il terzo incomodo, etc.

ossia

ecco la tri-unità d’eventi (è-voluto)

ragione fondamentale Vs causa Va effetto.






Con la “scienza” che si pre-occupa di ogni “effetto”. E quando va alla “causa”, buonanotte ai ri-suonatori (qua, così). 

La ragione fondamentale, questa s-conosciuta. Dillo ai “tuoi” amici.

Ad hoc.

Post hoc.

Ex post.

Post it.

Tutto a post.



Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4040
prospettivavita@gmail.com


venerdì 19 settembre 2025

L’auto riferimento coatto.


Occhio al centro (portante)

Da cui la “tua” libertà: la “libertà” (qua, così).

Un Bollettino a perdifiato.

Piloni.

Quando ti vengono forniti i “fondo scala”, in ogni ambito, … il processo di pensiero ne risente, diventando “tuo”. Ad esempio, nella religione:
“Dio”
Vs
“Diabolo”

ti ha(nno).

Ma, anche, ad esempio, “buono cattivo”, “alto basso”, “sopra sotto”, etc. In tal modo ti “allenano a…”, auto riducendo la tua possibilità (ma non il potenziale) di andar Oltre.




La “dualità”: ove, il/la Duat corrisponde al “terzo non dato” o terzo stato “quantico” o, ancora, alla moneta che cade di “taglio”. Uhm

im-probabile = potenziale. 

Il vertice staccato dalla piramide è un luogo specifico, da cui pilota-Re.

Per gli antichi Egizi, l'universo era composto da tre parti: terra, cielo e Duat…

Sempre il 3. La tri-unità. Mentre, x “te” (qua, così) è chiaro che la terra è divisa perlomeno in:

acqua, terra, cielo e sottosuolo.

Ergo, essendo l’acqua un riempitivo, bè… non rimane che:

terra, cielo, sottosuolo
che sono i tre luoghi comuni 
dove stanzia persino la “tua” immaginazione o fantasia
figurati se non anche “scienza y religione”
che ti precedono AntiSistemicaMente
poiché “serve” il d l’oro-scopo.

Anche quando non solo godi di un “vantaggio” abissale (quello non lineare, sostanziale, derivante dal “momento” di è già successo – o la diretta – che continua a succede-Re ma “niente”) oltre a piacerti “vincere facile”, in qualche modo lasci sempre “tracce”, che siano è-volute, che siano strutturali (l’I-Ambiente, che è la ragione fondamentale della tri-unità ubiqua, è legge, strumento, memoria: con la memoria ch’è la Verità = ecco la comparsa di ogni “traccia” lasciata in-volontariamente da l’oro, rigorosamente da “attivarsi” mediante la sostanziazione delle stesse, attraverso l’atteggiamento “formulare” o frattale espanso).

Il problema dei tre corpi:
il pianeta in cui è ambientata la simulazione è situato in un sistema a tre stelle, e i continui cambiamenti sono dovuti al movimento del pianeta influenzato dalla gravità dei tre soli
In generale esso consiste nel calcolare, date la posizione iniziale, la massa e la velocità di tre corpi soggetti all'influsso della reciproca attrazione gravitazionale, l'evoluzione futura del sistema da essi costituito…

L'evoluzione futura del sistema da essi costituito…?
Perchè ti auto de-limiti a fare l'artista?

Quando, qualcosa (ogni non solo cosa), risulta “complesso”? Quando occorre che “te” lo pensi = quando devi stare debitamente distante da…

Ecco, ancora una volta, i “fondo scala” o pilastri terreni, (d)entro cui devi stare senza ombra di dubbio, poiché vi c®edi

Per la prima volta si dimostra che il potere di un Re non può essere assoluto e che la volontà di un popolo, sostenuto dall'autorità morale e spirituale della Chiesa, può limitarlo…
I Pilastri della Terra – Ken Follett

Ma che bello, che bello, chebbello... il d l'oro è-voluto (qua, così).








In ogni modo, nell’AntiSistema, l’AntiSistema (l’oro) ti ha:

quello che ti viene “riconosciuto” è un dono da cui devi sempre guardarti bene dall’accettare a scatola chiusa. Solo se sei sostanziale, ne puoi prendere le distanze, filtrando ciò che è buono per Te, da ciò che ti nuocerà in quanto… strategia non lineare (modello utility).

La macch-in-azione è tale, infatti, da - ogni volta - auto trincerarti “dentro” a coppie di luoghi comuni che ti hanno ma “niente”: le “Colonne d’Ercole” sostanziate. Qualcosa che, quando viene deciso di “eliminare”, il mondo abitabile (il luogo comune teatrale) si allarga di conseguenza. “1492” docet. Mentre, quando viene deciso di “innalzarne” altre, succedono i Re-Seth (ed il mondo abitabile si restringe).

“Il mondo era un tempo un posto più grande…
Il mondo è sempre uguale, è il resto che è più piccolo…”.
Pirati dei Caraibi

Nel “resto” ci sei proprio “te” (qua, così). Un po’ come recita la partita di Calcio, “Squadra x” Vs “Resto del mondo”. Ok? Il resto è ciò che ti sembra rimanere, relativamente a qualcosa di + grande/espanso. 

Oppure, viceversa, in-tanto a livello sostanziale nulla muta.

Duat = Oltre a “tutto” ciò che vedi e dunque “sai”. Ergo, te ne devi accorgere sostanzialmente e poi sviluppare ed auto mantenere la “coerenza”. Quel particolare stato del “campo”, da cui trovi e rimani costantemente nel tuo centro portante.

Araldo: Non fermatevi, finché tutti i nemici di Dio non cadranno!
Felson: Non ti sembra che Dio abbia troppi nemici?
Behman: Anche essere suo amico non è facile…

“L’ultimo dei templari” (Behman) ha nome di definizinone araba. Uhm. E, poi, il titolo originale è La stagione della strega che, nella fattispecie, è un altro veicolo, in quanto che è il “Diavolo” ad ordire tutto quanto, com-portando la “strega” mediante possessione

Un altro “problema dei tre corpi” che è, dunque, possibile risolvere una volta per tutte.


A tal guisa, osserva per bene la gif:

cosa (non) vedi?

Il centro è fisso. Il centro può muoversi? 

Problema dei 3 corpi, senza problema

A differenza dei sistemi a due corpi, l'introduzione di un terzo corpo rende il sistema caotico e imprevedibile, richiedendo calcoli ripetuti per stimare il moto… (quando, il “terzo corpo” determina la “im-prevedibilità” dei restanti due). Il “terzo non dato” è chi non esiste; c’è, ma… non x ciò non lascia tracce (Verità) da espandere sostanzialmente by atteggiamento “formulare”, non lineare = altrettanto sostanziale.

Il “terzo corpo” mantiene gli altri in un equilibrio di parte ad arte, che non puoi calcolare attraverso “tutto quello che sai” (qua, così)

A meno che non (ci) vai Oltre

Il centro è fisso! Perché... Perché corrisponde allo scopo di tale “problema” auto indotto. Se il Re o “Dio” è ubiquo, bè… il centro portante può sembrare stanziale, ma stanne certo… è “fisso” nel senso che è stabile all’interno dello scopo (ragione fondamentale) che non muta mai nella sostanza, nonostante la “dimensione (campo) mutaforme” che va ad ingenerare (qua, così). 

Una volta che ti accorgi essenzialmente, è sempre e proprio lo scopo (l'oro) che risulta oltremodo evidentemente. E quando sei e rimani coerente: ci sei

Ogni “evoluzione” è sempre apparente, negli altri corpi, essendo sempre l’è-voluto (l’oro). Se affronti la situazione come fosse un “problema”, il problema ti avrà, essendo una strategia che già lo prevede. Ci sei?

Gli Antichi Egizi ritenevano che ogni sera il sole tramontasse all’orizzonte occidentale per iniziare un lungo percorso che lo portava ad attraversare le 12 regioni del mondo dell’aldilà, corrispondenti ciascuna a un’ora della notte, per concludersi all’alba del giorno seguente. Duat è il nome con il quale gli Egizi indicavano questi territori ultraterreni
Link

Territori ultraterreni…

Duat è il nome con il quale gli Egizi indicavano questi territori ultraterreni… (Duat indica che l’Oltre è calpestabile, ossia, non esiste ma c’è).

La “spiegazione”, altresì, si riferisce alla costruzione “solida” delle Colonne d’Ercole dedicate ad auto in-trattenerti nella gabbia senza sbarre che non puoi nemmeno rilevare ordinariamente, “cercando sempre il problema, come se fosse un problema”. 

Parte della sfera celeste che si trova sotto l'orizzonte che Ra deve percorrere di notte per fare il giro attorno alla terra, difendendosi da mostri che lo insidiano. Duat assume perciò il significato di regno della notte, e dunque Oltretomba…
Link

Oltre la tomba = messa in scena, origine di proiezione dell’AntiSistema o “firmamento” o “realtà unica di auto riferimento terreno/terrestre”, immaginando che tutto intorno ci sia lo “universo” che, “wow!”. No

Quando ne ri-esci, se è così “grande e profondo”. Hai voglia.



I “pilastri” che, ogni volta, qualsiasi sia l’argomento che affronti, si manifestano… ti anticipano costantemente, come se per ogni “tua” curiosità fosse sempre pronta la “risposta” in termini di scegliere fra…, omettendo regolarmente di deciderti una volta x tutte.

Andar Oltre = ? Fare il “giro del mondo” = ? 

El panopticon è perfetto! Ce l’hanno fatta. Te l’hanno fatta. 

Vuoi che “quando pensi”, il processo non ne risenta?

Ogni volta, le “Colonne d’Ercole” ti hanno. Ogni elaborazione pensata è costantemente la “tua” (qua, così). L’in-ter-ferenza è perfetta (rivelata), anche perché x “te” non esiste proprio (anche se c’è, infatti). 

L'inferenza, per una persona laica, è una conclusione basata su prove e ragionamenti. Nell'intelligenza artificiale, l'inferenza è la capacità dell'intelligenza artificiale, dopo molti addestramenti su set di dati curati, di ragionare e trarre conclusioni a partire da dati che non ha mai visto prima…
Si parla di inferenza AI quando un modello AI che è stato addestrato per visualizzare i pattern in set di dati curati inizia a riconoscere tali pattern nei dati che non ha mai visto prima. Di conseguenza, il modello di intelligenza artificiale può ragionare e fare previsioni in un modo che simula le capacità umane
Link

L’oro inf(i)eriscono senza alcuna pietà, essendo totali:

tormentano e causano ogni “tuo” male/bene.

Quando la “IA” è stata fatta “allenare”, si è abituata a… Per forza, poi, “riconosce gli stessi pattern”, poiché la sua potenza è stata auto de-limitata in tal modo, che la precede costantemente. La “IA” (ti) riflette, nel senso che (ti) è già successo qualcosa che continua a succedere, essendo sempre (qua, così), nel “luogo del delitto” pieno, pieno di… pistole fumanti ma x “te” (qua, così) “niente”.

Il passo successivo per l'inferenza AI sarà quello di uscire da ambienti cloud o data center di grandi dimensioni e diventare possibile su computer e dispositivi locali. Mentre l'addestramento iniziale dei sistemi AI che utilizzano architetture di deep learning continuerà a essere eseguito in grandi data center, una nuova generazione di tecniche e hardware sta portando l'inferenza AI “ultimo miglio” in dispositivi più piccoli, più vicino a dove vengono generati i dati. Ciò consentirà maggiore personalizzazione e controllo. Dispositivi e robot miglioreranno il rilevamento degli oggetti, il riconoscimento del volto e del comportamento e il processo decisionale predittivo. Se ti sembrano le basi per i robot di uso generale, non sei la sola persona a pensarlo. Nei prossimi anni, gli innovatori cercheranno di implementare questa tecnologia “inference at the edge” in una vasta gamma di dispositivi in nuovi mercati e settori…
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Ciò consentirà maggiore personalizzazione e controllo (ma guarda un po’, che “stranezza”).

Abduzione; in filosofia, sillogismo in cui la premessa maggiore è certa e la premessa minore è probabile, per cui anche la conclusione risulta solo probabile (la “premessa maggiore” è ciò che devi sapere, andando a rendere “complottismo” ogni alternativa, soprattutto quella sostanziale; segno, questo, che non esiste ma c’è una Re-gia unica, già matura e costantemente orientata a continua-Re a succedere, mediante strategia che ha sempre dimostrato di funzionare: non esiste-Re; c’è). 

Ancora (sempre lo stesso) midrash...

Un altro “problema dei tre corpi”. Ancora controllo wireless, da remoto, non locale, ubiquo, in leva, etc. 

Sempre “Dio”. 

3 + 3 corpi: due problemi?

Quando è possibile fare un “exit poll”?  E un “sondaggio”?


Quando sei perfettamente “ri-conoscibile”. Quando sei come “un libro aperto”. Quanto sei sempre in “ritardo”, alias, vieni anticipato regolarmente. Quando, or dunque. Bah. Che ne dici, da quando sei stato c®eato, oppure “generato ma non creato…”. Ci sei

La “possessione” non ti dice nulla, sostanzialmente? Sei sempre “misurabile”, perché sei parte dell’infrastruttura (qua, così).

“Parte dell'equipaggio, parte della nave…”.
Pirati dei Caraibi

“Sincronizzi i movimenti
ogni gesto è ben studiato
poi ti tiri su i capelli
l'hai di certo programmato…”.
Non lo faccio più – Peppino di Capri

Sì; sembri proprio la descrizione di una macchina; e di una macch-in-azione. 
Infatti, sostanzialmente… la (stessa) storia tende ad auto ripetersi (nella stessa sostanza).

La comprensione profonda di un testo consiste non solo di ciò che il testo dice, ma anche di ciò che nel testo non è espresso. Per questo è importante allenare i bambini a cogliere gli indizi e decodificare il non detto per aiutarli ad andare oltre il testo e raggiungere un livello di comprensione più alto…
Link

Per questo è importante allenare i bambini a…
Vs
Nell'intelligenza artificiale, l'inferenza è la capacità dell'intelligenza artificiale, dopo molti addestramenti su set di dati curati, di ragionare e trarre conclusioni a partire da dati che non ha mai visto prima…

È “uguale”. No

La programmazione ti ha (qua, così). Ed il (qua, così) è in tal modo libero di prosperare come non ci fosse domani (infatti è sempre “ora” nel Re-Amen del “tempo”). Ieri, oggi, domani = qual è il punto?

Il centro portante. Il punto di sospensione.

L’oro, che non esistono; ci sono “e quindi?”. Tutto è relativo a…, essendo “tutto” = eccoli.




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4036
prospettivavita@gmail.com


lunedì 18 marzo 2024

Fare.


Farti su. Incarta e porta a casa

IlVerbo”. Uhm. “Fare…” è un verbo

La lingua parlata è fatta anche di verbi, che sono un po’ come gli ingranaggi per s-muovere qualcosa o “trasmettere” movimento.

“Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli… conoscerete la verità e la verità vi farà liberi…”.
Gesù - Giovanni 8,31-42

Dunque:

chi era (è) “Gesù”? Al solito, una funzione. 

Nella fattispecie: la verità. “In verità, vi dico...”. No?

L’uomo non era (è) che la relativa “incarnazione”. E questa è la “cre-azione” o la “c-reazione”. Al fine di “seguirti o accompagnarti”, come “Spirito Santo” o “Anima” o “Angelo Custode” o “Etere”, etc. etc. etc. qualcosa che funziona e che deve funzionare sempre, poiché p-arte del funzionamento I-Ambientale, “è sempre assieme a Te”, non importa se (qua, così) sei “te”. 

Questa è la “connessione”, da cui la corrente elettrica, la Rete, Internet, il wireless, i Media, le telecomunicazioni, la scuola, etc. etc. etc. Non solo:

anche il sentire ed il “sentire”, il vedere ed il “vedere”, la lingua e la “lingua”, l’arte e gli arti, etc. etc. etc. 

Ogni organo fisico è agganciato alla versione di Sé “superiore”, ovvero, sempre più vicino alla verità. Mentre ogni livello è sempre sostanziale, non visto che è la fedele riproduzione della verità. La differenza è non lineare, dato che la manifestazione fisica comporta la solidificazione della verità = la verità diventa la “verità” per almeno 2 motivi portanti. 

Uno è lineare. L’altro è non lineare. 

1- la manifestazione materiale riproduce la verità condensata, come se fosse un’opera artigianale, una statua di marmo che riproduce la scena (da decodificare però nella sostanza, poiché la scena può menarti per il naso se non ci sei). 2- la manifestazione materiale distorta o curvata o im-piegata (poiché Te sei “te” nell’AntiSistema) riproduce la verità ma rivelandola by eco-dominante, che è e rimane in proiezione alterando il segnale portante della verità. 

Ossia, la verità “discende (diciamo così)” e si condensa, creando materia, manifestandosi fisicamente. Meglio: manifestandosi, perché le regioni più dense dello Spazio Sostanza tendono come a “scolpire” il flusso auto informativo, conferendogli la f-orma e, in tal modo, mantenendo inalterato il rapporto “informazione contenuta = verità”. Così che sia sempre potenziale ripercorrere ogni passo anche al contrario, ovvero, risalendo la “corrente”.
Non a caso anche nella lingua scritta e parlata rimane assodato il connubio sostanziale:

forma (manifestazione piena, fisica, materiale)
orma (traccia auto informativa relativa alla manifestazione terrena).