mercoledì 7 dicembre 2022

Benevnuto.



Si legge uguale. Vero? 

Benvenuto e Benevnuto per il “tuo” cervello, non fa differenza. Si legge lo stesso. Il significato viene aviotrasportato ugualmente. 

Magari ti sembrerà un po’ “latino”, però lo capisci pari pari. 

Manco sapessi l’antica lingua ancora parlata in “Vaticano”. Si legge, qua e là, negli articoli online della presunta “stampa”, una moltitudine di detti “errori”, come se a battere sui tasti ci fosse qualcuno con una fretta “boia”

Perché sì tanti strafalcioni? 

E perché non vi è nessuna “correzione della bozza”? Forse che forse, costoro scrivono direttamente quello da riportare online, senza nessun tipo di controllo. Bah

Sotto controllo, e basta. 

Oppure, si tratta di copia ed incolla che di-partono da una situazione “monca”, riportando idem con piselli ogni sorta di inesattezza. 

In-tanto, “si capisce lo stesso”, nevvero. 

Poi, c’è una “cosa” ancora più bizzarra: ogni “tot”, le espressioni descritte sembrano essere la traduzione automatica maccheronica da una lingua straniera (inglese, al sloito). 

In “italiano”, ogni tanto, suona davvero male. 

Allora, “troppa fretta, nessuna correzione” come se fosse una copia o replica del “dato” originale che, a quanto (non) ap-pare, indica una riproduzione di qualcosa dall’origine oltrefrontiera. Poi, se pensi che l’Italia è la “Italia”, ossia un asset o colonia altrui, bè… “sei sempre lì” = (Qua, AntiSistema). 

 

 

Tutto riporta sempre allo s-nodo principale, fondamentale, portante. Seppure il mondo ti appaia in tutt’altra “situation comedy”. Ecco, alfine, il consueto “e vissero felici e contenti”. 

Oppure, l’è “andata bene”. 

Dopo la “liberazione”, infatti, è stato tutto un rose e fiori (sbocciati ed appassiti, tanto che ora vanno di moda i fiori secchi di plastica, molto belli, quasi simili agli originali):

proprio come l’ID-entità degli “errori di fretta, battitura” fantasma, dato che qualsiasi correttore automatico del word processor segnala la “sbavatura” e allora

Inettitudine? Distrazione? Superficialità?
Stato di... serivzio.




Sì, in questa f-orma versione della realtà manifesta, l'errore è indicativo.

Uhm

“Serve”. 

Si mandano navi nello “Spazio” e… “niente”? La “limatura” rientra tutta quanta nella differenza non solo sostanziale fra “vendita commerciale (modello ‘cinese’ by West)” e “complesso militar-industriale (modello ‘perfezione’ by ‘interesse di Stato & attività di lobby’). Ossia, quando ti s-vendono una tecnologia già ampiamente superata (ad esempio, il 5G), questo comporta una certa “sufficienza” già di per sé visibile nel prezzo, sempre più (dato per) scontato. 

Tale abitudine al “saldo” diventa una previsione de noantri. 

Il che significa e comporta che Te sei già “te” = la “tua” brutta copia, utile proprio all’essere servomeccanismo (Qua, AntiSistema). 

L’errore, allora, non è affatto mai tale. 

O almeno così non deve sembrare. A chi? A “te”, che sei sempre in buona fede, anche se non sei d’accordo, qualora te lo facessero an-notare (come a scuola). Sei “tu” che partecipi continuamente alla “tua” festa, come se fossi sempre nel giorno del “tuo” (non) compleanno.

Da quando sei partito c'è una grande novità.

L'anno vecchio è finito, ormai

ma qualcosa ancora qui non va”.

L'anno che verrà - Lucio Dalla

Ma va? Te lo devono “cantare in musica”. Per far ché, poi? Del resto, “lo sai”; “le sai tutte”, perché “sei forte”. E soprattutto, “non sei un fesso qualsiasi”

Infatti, sei proprio… “speciale”. 

Perché “tu” vali. In che senso? Nel senso del “valore”. Peccato. Che ti credevi. Il “valore” lo decreta il Mercato Unico: 

mentre la legge di “domanda ed offerta” è come una calmierazione (controllo) o doping di ogni sottostante (non il titolo ma “te”). 

E tanto “è già successo” ch’è proprio il doping l’adesso, la “ora esatta”. Il momento (in leva). 

L’elevatore che accon-di-scende (d)al “tredicesimo piano” (ciò che non esiste anche se c’è). Qualcosa che per essere accattivante deve poter contare sulla “necessità” che ti concerne in coerenza (sempre) poiché “te” (che ti bevi di tutto senza mai mangiare… la foglia, nonostante sei “sveglio, intelligente, attento” e soprattutto ti auto ritieni un “diversamente fesso”):

“Welcome to the pleasuredome …”. 

Erano i Frankie goes to Hollywood. Che, tradotto in automatico, viene:

benvenuto nella cupola del piacere…
Qualcosa che incensa d'Inferno.

O, “meglio”… benevnuto nella “cupola” del piacere. Dove devi essere compiacente, nei confronti dell’esse-Re gerarchia. Dove devi auto delimitarti a guardare le pareti imp-Re-gnate che si asciugano: 

un processo oltremodo lungo e dis-atteso (non previsto avere una conclusione certa, poiché motore di auto decomposizione Qua, AntiSistema).

Il “Latino” è ancora di moda, anche se a suo modo:

benevnuto. No?

Un errore? Ma no. Perché?

Sei (Qua, AntiSistema) dove tutto è uno, per uno, ad uno ad uno o in fila indiana (da “te” in “te” per… t-Re, però)

La tri-unità di fondo è uno schiacciasassi; non guarda in faccia a niente né a nessuno. 

Perché se “tu” vali; per l’esse-Re... di “te” ne ha a bizzeffe. 

Come quando collezioni figurine e possiedi un sacco di “doppie”, tanto che “uffa, che barba che noia”. Il “creatore” ne ha ben donde di “te”, però hai un certo “valore” essendo portante in quanto ad auto ripetitore del segnale (Qua, AntiSistema) che popoli, diffondi, caratterizzi, esemplifichi, insegni, disegni, riveli, comporti, irraggi, smazzi, sparpagli, etc. etc. etc. senza mai poter entrare nel “merito” poiché lo ignori assolutamente. 

Hai presente la notte buia più buia del buio? Ecco

A fari spenti, vieppiù o senzameno. Il prodotto di tale auto sud-divisione (da Te a “te” come lo chiami, altrimenti). 

Ecco l’algebra, allor:

vieppiù

senzameno

il prodotto

dell’auto sud-divisione.

E la radice quadrata? Bè, ti ha. Semplice. Trovi?

Benevnuto in questa “cupola (dome)” del… piacere:

per piacere…

dis-piacere…

com-piacendo…

Voglia Iddio che… (cosa?). Uhm

a quale “Santo” devi votarti? 

E chi devi votare, ogni volta? Pensa: puoi anche “cambiare” idea, da elezione ad elezione. Dipende dalla “campagna” che i pretendenti diffonderanno nell’aria, come sostanza pressoché irritante. Qualcosa da cui vorresti proprio s-fuggire ma è nell’aria e dunque è proprio l’aria stessa, della quale ne ignori la composizione chimico-sostanziale. 

Ti limiti a respirare, come chiuso dentro ad un ascensore con aria viziata e resto del tragitto che non permette assolutamente di… “uscire a riveder le stelle…”. 

Come se fossi in una stalla. 

Ci sei? E falla un po’ di questa “ginnastica”. È gratis. Ricordi Totò, al bancone del bar, chiedere quanto costasse lo zucchero da aggiungere per dolcificare? 

Ecco. Se è gratis, allora “me ne dia un chilo”. 

Forte. 

La quantità, allora. Il “tanto al chilo”. Il quanto basta ma anche no: 

evviva l’abbondanza. Ma te la puoi permettere?

Ciò che prometteva, nel dopoguerra, di… anche se “niente”. Perché? Perché sei ancora sostanzialmente (Qua, AntiSistema). Del resto, il dopoguerra non ha una durata. Sei ancora nel dopoguerra. È come continuare a celebrare qualcosa; ad esempio, il Dopo Cristo che dura potenzialmente “nei secoli dei secoli”. 

Ancora… amen. 

Welcome. Benevnuto

sempre dal “Latino”… Welcome. 

“Gira nel mio cerchio…” canta(va) la Piera. 

Qualcosa che deodora di “zolfo”, però. Come un rito “magico” in grado di… “sei sei sei…”

El Diablo, de nosotros.

Te lo cantano in faccia, agitando quel dito medio così tanto alla moda. E te le suonano, mentre risuoni continuamente. Che fighi. Eh? Bah

Contento “te”, allora contenti lor... signori. 

Se sei conten(u)to, sei soprattutto “te”: nella “Dome” che non è un tempio bensì proprio la cupola che (ti) ricorda anche la Bibbia. Con il “creatore” che si è divertito parecchio ad utilizzare plastilina, Das, Pongo, colla e l’Ego (come i famosi mattoncini colorati permettono di ricordare). 

Poi, “chiamale se vuoi…” emozioni, bio-diversità, atomi, etc. 

Un tutt’uno, per la verità. Come va da sé che la verità è sempre una, provenendo da… (qualsiasi sia la “teoria”). 

Gerarchia. 

Vertice con lo “spazio” assai misero: come cabina di pilotaggio per “un pilota”. Anche se... senza pilota. Tutte le strade portano a… La di-pendenza caratterizza l’intero territorio, attraverso il “rilievo”. La differenza di potenziale (contemporaneo) genera ogni sorta di misura non solo elettrica.

Ecco come la “manifestazione” viene personalizzata.

In che modus? Ad immagine e somiglianza, perché così funziona l’I-Ambiente, che non è né la “natura” né la natura. Sì, può rientrare nella “natura”: questo sì, ma solo per “simpatia”; analogia (frattale espansa). 

Così si terra f-orma lo Spazio Sostanza. 

Ciò che c’è e che può essere “meglio” arredato. Come una landa desolata in cui ci si accampa ed or dunque, nel “tempo (abitudine, ciclicità)”, si lavora per meglio farsela andar bene (sopravvivenza). Così, chi nutre “speranze” di sopra-vivere sul “prossimo”, allora s’inventa il “lavoro” e la “necessità” economico finanziaria (speculazione), dopo aver ottenuto il controllo a priori attraverso la forza bruta (esercito), avendo carta bianca per… decidere (“creare”) a proprio piacere, da cui il “benevnuto in tale cupola” del dis-piacere. 

Ancora:

dall’esercito

all’esercizio (commerciale).

L’esse-Re “Mafia” che ripulisce i proventi del proprio crimine (Re-Set), attraverso l’edificazione della società stessa.

Setè una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, del deserto, delle tempeste, del disordine, della violenza e degli stranieri

Link

Ecco: Re-Set. Cioè






Chet e-dic a’capa? Lo capisci l’antico idioma de noantri? Di quando s’era ancora “primitivi”. Di prima che il Sapien Sapiens Sapiens Sapiens… avesse la meglio ma “niente”, per questo sei... “te”. 

Guarda dove sei “arrivato”. 

Come in “Smetto quando voglio”.

Napoli, 12 laureati come spazzini: 200 nuovi assunti da Asia per la pulizia delle strade.

Una giornata di svolta per la città di Napoli, dove fino ad ora il tasso di disoccupazione maggiore era da numeri record.

I primi giovani 200 spazzini sono stati assunti dal recente concorso indetto dall’Asia, la più grande azienda di servizi di igiene ambientale nell'Italia meridionale, incaricata della gestione dei rifiuti di nettezza urbana del comune di Napoli. Tra loro ci sono anche 12 laureati, che lavoreranno come spazzini dopo aver vinto il grande concorso di selezione iniziato a settembre.

Napoli, Asia assume 200 giovani spazzini.

A sancire il loro ingresso nel mondo del lavoro è arrivata la firma del contratto alla presenza del sindaco, Gaetano Manfredi. In totale, AsiaA ha messo sotto contratto 200 nuovi assunti: 169 di loro hanno il diploma, mentre 19 sono in possesso solo della sola licenza media. Il neo assunto più giovane ha appena 18 anni, mentre il primo classificato è risultato essere Francesco Pio Letterese, diplomato in Sistemi informatici aziendali.

In una città con numeri record per la disoccupazione, l'assunzione partita oggi è stata una sorta di “grande evento”. In prima fila genitori emozionati, intenti a scattare foto nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, un sito monumentale che ospita importanti cerimonie pubbliche.

Per qualcuno il posto fisso rappresenta una sicurezza, per altri sogni infranti. Per altri ancora una collocazione temporanea in attesa di una successiva ricollocazione in una posizione consona col titolo di studio.

Napoli, 200 spazzini “per garantire decoro e spazzamento ovunque…”.

I 200 assunti rappresentano la prima tranche dei vincitori del primo concorso nella storia dell'azienda, bandito dall'Asia e dal Comune di Napoli. Gli ulteriori 300 vincitori entreranno in servizio entro il mese di aprile 2023. Dei vincitori 164 sono uomini e l'età media è di 24 anni.

I neo assunti saranno impiegati da subito nel centro storico patrimonio Unesco in considerazione dell'enorme flusso turistico previsto nelle festività natalizie. Quando invece entreranno in servizio le ulteriori 300 unità saranno distribuite “equamente” su tutto il territorio cittadino, per un totale di 500 nuove unità che andranno a migliorare l’offerta dei servizi di igiene urbana del capoluogo campano.

Oggi è una giornata importante in questo percorso di rilancio e di trasformazione di Asia e soprattutto di miglioramento dell'igiene urbana in città. Per farlo siamo partiti dalle risorse umane con un grande concorso assolutamente trasparente…”, ha detto Manfredi.

Sul fronte della raccolta differenziata, ad aprile partirà il sistema del “porta a porta” a San Giovanni a Teduccio e pertanto da gennaio l'Asia avvierà la campagna di sensibilizzazione e d'informazione alla popolazione con consegna del kit.

5 dicembre 2022 Link

L'assunzione partita oggi è stata una sorta di “grande evento”. In prima fila genitori emozionati, intenti a scattare foto nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, un sito monumentale che ospita importanti cerimonie pubbliche (che tristezza).

Oggi è una giornata importante in questo percorso di rilancio e di trasformazione di Asia e soprattutto di miglioramento dell'igiene urbana in città. Per farlo siamo partiti dalle risorse umane con un grande concorso assolutamente trasparente… (assolutamente trasparente: che prodotto avranno usato per “pulirlo così bene”?).

Bah. Embè? “Niente”. Sei sempre fuori posto.
Ed è così che ti amministrano.
Immagina quale sia (è) la logica.

Il “posto fisso”:

wow

La “certezza” del lavoro, su cui appoggia la società, in gerarchia: 

“comunismo” de noantri. 

Poco per tutti. Tabula rasa: Re Seth (“reset”). 

Ecco agli albori (Qua, AntiSistema) chi o cosa non esiste; c’è.

Non le manda a dire Pietro Orlandi, ma il suo rammarico è comprensibile, dopo tutte le energie spese per fare in modo che il Vaticano dichiarasse finalmente che cosa è accaduto quel giorno di 40 anni fa punto che fine ha fatto Emanuela Orlandi? Pietro lo ha domandato a tutti i papi, da Giovanni Paolo II all'attuale Papa Francesco

6 dicembre 2022 Link

La citazione è “fedele” (trattandosi del “Vaticano”), ossia, spiegati cosa significa e comporta tutto questo:

che cosa è accaduto quel giorno di 40 anni fa punto che fine ha fatto Emanuela Orlandi…

Punto… a capo. 

Copia ed incolla, senza controllare. IA, utilizzata in “cattività” o ad immagine e somiglianza: 

la dissociazione mentale come “virus” che colpisce anche la “IA”. 

È-voluto, please. 

Benevnuto: welcome, in “Latino”. 

Il giro si ricompie: ogni volta. Ciclicamente. Essendo “già successo” come spunto iniziale (“creazione”). Nella centrifuga, riesci a renderti conto di essere nella… centrifuga? Uhm

Per “abitudine” scambieresti persino Te per “te”:

Te per “te” = ? 

Il frutto – furto o continua a succede-Re (Qua, AntiSistema).

L’enneovie è il “nove (9)” = l’altrove (Qua, AntiSistema).

L’ovunque. L’uovo qualunque. 

L’ennesimo. Ricordi? Lo stesso.

Per “te” non esiste anche se c’è. È come guardare nel “nulla”; come quando fuori piove e comprovi “tristezza”. Eppure sei ancora vivo. È solo un po’ di pioggia. 

E dopo tutta questa siccità, vedi di andar Oltre alla consolidata apparenza.

Pietro lo ha domandato a tutti i papi, da Giovanni Paolo II all'attuale Papa Francesco…

6 dicembre 2022 Link

Pietro

un nome tutto un programma (ancora una volta, anzitempo e causalmente, a prescindere).

Da Giovanni Paolo II all'attuale Papa Francesco… (hanno mai, forse, cor-risposto? Di grazia...).

Non riesci a… perché lor signori fanno blocco, comunella, cordata, strategia, etc. Coi sottodomino che sono del tutto inconsapevoli, come “te”, essendo anch’essi nella “tua” medesima configurazione. 

È indicativo. Come il “Verbo”. Rivelatore.

Te lo dicono “prima del tempo”:

al Senato resta il seggio della Georgia da assegnare ma ciò avverrà il 6 dicembre e, secondo le prime proiezioni questo sarà democratico. 

Il Senato resta quindi ai democratici

17 novembre 2022 Link

Era il 17 novembre 2022:

e, secondo le prime proiezioni

questo sarà democratico.

Il Senato resta quindi ai democratici

Da una prima “proiezione”, si conferma che… il Senato resta quindi ai democratici…

Anche se:

al Senato resta il seggio della Georgia da assegnare ma ciò avverrà il 6 dicembre

A che “serve” allora… votare. 

Se lo sanno già, l’esito dell’elezione. Punto e a capo. Non ti sembra che quando Biden lesse - dal gobbo - anche il “punto”, assomiglia parecchio a:


che cosa è accaduto quel giorno di 40 anni fa punto che fine ha fatto Emanuela Orlandi…

Il punto è che “punto” è un segno di termine della frase; non, una parola o un “termine”. 

Ergo, IA... nella f-orma versione di “deficienza artificiale”.  

Bot.

DA (Qua, AntiSistema).

Marcello Foa e Mario Giordano sull'informazione: “vivaddio se c'è un pensiero fuori dal coro…”…

Si è tenuto l'evento Ucid sul libro “Il sistema (in)visibile” di Marcello Foa, con una tavola rotonda mediata da Giorgio Gandola; i relatori, Foa e Mario Giordano, sostengono il pensiero liberale contro l'informazione “somministrata dall'alto”…

6 dicembre 2022 Alessandra Basile Link

Frattalità espansa (sostanza):

Il sistema (in)visibile” = (Qua, AntiSistema). 

Qualcosa che ri-guarda, però, l’intero Pianeta o situazione, modus, status quo, etc.

Gerarchia.

Strategia.

Sostanza.

Foa e Giordano, “riflettono”.

 


Coop taxi si scusa con la sportiva Silvia Salis e annuncia di aver avviato un'indagine interna per scoprire chi è il tassista che avrebbe preteso “i contanti perché la pacchia è finita…”…

6 dicembre 2022 Link

Chiuditi per un attimo le orecchie:

ma vaffanculo…

Sufficientemente è fuori dal coro?
Questo è (anti)fascismo o “democrazia”. Controllo.

 



IO “Faccio…” e mi rivolgo a TE.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-807
prospettivavita@gmail.com

2 commenti:

  1. La possibilità di commentare è una parentesi esplorativa? Un abbraccio
    Alessandro

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  2. Caro Alessandro, sei il primo dal 2018 :) Ho aperto. Ho aperto! Abbraccioni e... Grazie

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"Fai..." un po' Te.