lunedì 14 settembre 2020

In caso di necessità rompere il vetro (1).



Quale “necessità”. Quale “vetro. E… come si “rompe”?
È una realtà dove non ci sono esseri liberi, perché ciascuno è servo d’una macchinazione tetra e ineluttabile; una trama sottile e tortuosa di denaro e di ossessioni… governa e opera in questo mondo… muove gli umani e li avviluppa ai piedi d’una potenza ambigua, fredda come la morte e indecifrabile”.
L’Attore - Mario Soldati
E in questo mondopesa il sospetto che il male non si trovi situato là dove i fatti sembrano individuarlo, nei volti beffardi e servili di coloro che in noi chiamiamo malvagi; ma ancora altrove, in un punto molto più lontano, dove non ne avvertiamo che gli echi e i lampi; o forse invece molto vicino:
forse nelle pieghe segrete della nostra stessa anima…”…
Mai devi domandarmi - Natalia Ginzburg
Rivista di letteratura italiana XXIII Link
E, questo, è il “tuo” essere “dentro” a qualcosa, che ti limiti a respirare come se fosse normale. Come auto istupidito.
  
Anche se le persone sono intelligenti. Tutte le persone.
Ogni individuo lo è. A prescindere. Sempre. 
Nonostante “tutto”. 
Sì, poiché l’ambiente funziona e lo fa alla perfezione. 
Di conseguenza, anche ogni essere ne segue l’esempio, ma, a livello di potenziale (contemporaneo). 
Ergo, non è detto che lacosaappaia per quanto sostanzi, ugualmente. 
Da cui, il non solo motto “l’apparenza inganna”. 
Tuttavia, se l’apparenza è fisica, manifesta, consolidata, etc. allora l’inganno è perfetto, nonostante non sia solo ed esclusivamente tale la portata dell’assieme.
Come se si credesse di essere sul Ticino e, invece, si tratta del Rio delle Amazzoni, oppure, un ramo dell’oceano stesso.
Perché le cose devono morire?
È la natura. E la natura è imperfetta…”.
Raised by wolfes
Tutto è verità = nonostante “tutto”, tutto è verità.
Nonostante l’apparenza o realtà manifesta, la “natura” è dunque perfetta poiché perfezione, nel senso che funziona
L’ambiente funziona e funzionando segue come deve essere la programmazione ricevuta, essendo – l’ambiente – come una macchina che, se la destini a seguire un certo iter, allora tale sarà il relativo “destino”. 
Questo prevede, or dunque, che non esiste ma c’è il “cosa” che è il chi ha già provveduto a ri/de-programmare l’ambiente? 
Così sembra, anche se a Filtro di Semplificazione attivo, è molto meglio auto delimitarsi; in tanto non cambia la sostanza, poiché per auto caratteristica ambientale, vige il ad immagine e somiglianza. 
Certo, appurare direttamente la verità risuona molto meglio rispetto al più apparentemente complesso, auto decodificarne la trama attraverso ogni riflesso ambientale, causale. 
Qualcosa che sembra tale, non vista la totale mancanza di abitudine, ormai, al “Farlo…”. 
Se il discorso non ti sembra “tenere”, non ti preoccupare:
è come se tu fossi sulla Luna, laddove non ti aspetti risposte ambientali locali secondo la tradizione terrestre.
Quindi, sei tu ad essere auto deviato in “te” dall’essere “te” continuamente. Non tanto la verità ad essere “verità”.
Vale più ora di quando era in vita…”.
Raised by wolfes
Esattamente proprio come, ad esempio, Elvis Presley
Vero? 
Ma… “cosa (chi)” si è accaparrato il diritto di usufruire vita natural durante dei “diritti”? Del frutto dell’opera altrui che “ora” è morto e sepolto e praticamente ridotto in cenere se non in “fumo (ricordo, memoria e… diritti)”? 
Come, forse, puoi “vedere”… non si va mai troppo distante dal cosiddetto “albero”; come frutta o causalità
In società viene riprodotto il medesimo tracciato che riguarda anche l’universo o la questione della verità ambientale. 
In un “film” sei disposto ad accettare tutto, perché non si tratta di qualcosa di invasivo. 
Nella “vita”, altresì, non presti attenzione che a tutto ciò che si tinge della paura di… 
Dando luogo all’ennesima auto ri celebrazione del tal “giorno della memoria”, di cui ti sfugge tutto e soprattutto il significato e la portata in termini di tenuta dell’incanto e dell’incanto stesso.
Sei, infatti, nell’Anti-Sistema
“Dentro”, sostanzialmente, a qualcosa che decide per “te” che, di conseguenza devi essere giogo forza proprio in “te”, al fine di permettere che tutto sia e rimanga allineato e coperto (in gerarchia).
Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?...
Quando l'uomo ha allargato… la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro...
Chi… riconosce gli avvenimenti passati nel loro carattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui.
Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive; e può anche, in virtù dell'immediata percezione… rendere con sicurezza assai maggiore i fatti narrati dalla storia”.
Cronaca dell’Akasha – Rudolf Steiner
Ecco, spiegato con parole “d’altri tempi” eppure sempre “moderne (attuali)” come la verità, il sentire condiviso in questo Spazio (Potenziale) Solido (Me):
sostanziale vs “di fatto”.
La cosiddetta “storia” è un susseguirsi di episodi, sempre all’interno di un unico filo conduttore, proprio come in un circuito elettrico o, se meglio credi, come quando addobbi l’albero di Natale. 
Ancora di più, come l’intera città, la regione o lo Stato, funzionano analogamente;
qualcuno ha previsto un interruttore generale e, allora è da questo “condizionale” che tutto ciò ha ragione o meno di esistere (seppure c'è). 
La storia narra di regni, imperi, luoghi comuni, etc. che sono sorti, cresciuti, maturati e morti
Per cui, quale continuità puoi riscontrare se sempre in qualcosa che perennemente tende a sfuggire di mano? 
Ergo, quale filo conduttore non esiste ma c’è, in tale “potenza ambigua, fredda come la morte e indecifrabile”? 
La medesima “potenza”. No
Se poni attenzione (sei sostanziale), il “cosa (chi)” si cela, si rivela = quando lo tratti, in qualsiasi modo, ti sembra di avere sempre a che fare con il nulla, con l’alcunché. 
Eppure, sei sempre talmente “vicino” alla risoluzione del “caso”, all’auto ricordare che… 
Tanto da non fartene mai niente, come nel modello di non solo labirinto racchiuso, descritto e rivelato nella cattedrale di Chartres.  
Allora, l’auto delimitazione è inerente all’assumere il “capitolo del giorno” come se fosse a sé stante e nulla di più. 
Sumeri. Egizi. Greci. Romani, etc. etc. etc. Morto un Re, se ne fa un altro. No? 
Anche se è proprio il collante “tempo”, che ti indica una linea di continuità sostanziale. 
In che modo? 
Attraverso di sé, il “tempo”. 
Qualcosa che riunisce tutto, essendo come lente d’ingrandimento o viceversa
Quindi? 
Se dati il tal impero e poi quello conseguente e poi ancora l’altro, etc. che cosa significa = ogni impero ha una “data”, il che comporta una certa classificazione (e questo è il “di fatto”) ma soprattutto questo permette di realizzare che la linea di continuità non esiste ma c’è (e questo è il sostanziale). 
Quando sei al cospetto della storia (verità) lo “senti”. 
, lo percepisci sino al divenirlo, poiché già lo sei.
Dunque, ti riconnetti (rito) a qualcosa a cui sempre connesso, laddove la differenza consta nel rendertene conto, il che “Fa…” la differenza di non potenziale; ossia, il ricordare attraverso l’esperienza registrata ambientalmente, che non teme alcuna sofisticazione di sorta.
Centri di potere che si spostano (investono), danno luogo a “nuove” società o civiltà. 
Determinando quella “contaminazione” (continuità) fra imperi “diversi”:
Modello Tesla ed il “destino” che lo attese.
Se sei contro tale “fredda” corrente, ne paghi ogni conseguenza; sino a quando tale rimane il rapporto di forza tra la corrente, te e “te” od essere “a Massa”.
Le guerre per il petrolio, ad esempio, sono “apostrofi… tra le parole progetto e piano industriale”.  
Dunque, la “storia (deviata)” narra di tale filo conduttore nell’unico modo ammissibile, nell’Anti-Sistema (che non può che rivelare la verità, ovvero, nasconderla alla luce solare), attraverso il modus “contaminazione”:
tra la “fine” di un impero e “l’inizio” di un altro
si registra come uno scorrimento di “cariche (elettroni)” o individui
che percorrono piste sempre a favor di “corrente (paradigma)”.
Ovvio; tali persone sono quelle meglio predisposte (inconsciamente) a forgiare l’animo di coloro che, non se ne accorgono ma… sono in attesa proprio di tale “input” o innesco. 
Come un discorso tra ciechi e sordomuti.
Allora, se serve denaro, denaro sarà; se serve un esercito, esercito sarà; se serve formazione, formazione sarà; se serve un “Dio”, “Dio” sarà; se serve un pretesto, pretesto sarà, etc. 
Gli individuo che ivi auto scorrono “dentro”, sono di volta in volta investitori, affaristi, teologi, ideologi, condottieri, insegnanti, moralisti, avventurieri, etc. 
Tutto ciò che serve, allora troverà senso manifesto.
E la comunità che attende, si forma sulla spinta della marea, che è unica poiché sempre la stessa, così come ogni singola onda e qualsiasi goccia di acqua che si ritrova a formare il mare che spinge sino a completare, di volta in volta, l’opera.
Il centro di potere è comunque unico. E solo tra centri di potere c’è l’auto riconoscimento; così come nel partecipare ad un convegno di medici, sono appunto i medici e non di certo i fabbri, a partecipare e riconoscersi.
L’Anti-Sistema è il centro portante o punto di sospensione in auge:
l’autentica sede della sostanziale compresenza ad immagine e somiglianza, di ogni “impero” susseguente;
proprio come nel seguire la pista lasciata da un animale, da parte di chi è in caccia oppure si appresta a girare un “documentario” o, meglio ancora, di chi si accinge ad auto ricordare da sé in sé... “grazie” all’ambiente che funziona e lo “Fa…” nell’unico modo che “conosce”, ovvero… perfettamente.
Ecco l’ardire di Steiner, che prende significato percorribile o alternativa sostanziale:
essi… appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui. Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive…
Atteggiamento sostanziale = chiave universale per… l’auto decodifica della “realtà viva” o memoria ambientale o verità.


L’idea dicittà” ha sempre permesso di attirare (se non formare proprio) la massa e fornirle “tutto (Modello Big Jim, Ken e Barbie)” e contemporaneamente tenere sotto controllo la situazione in maniera “legale”, nel Modello Far West (in gerarchia).
Ecco l’origine dell’essere “a Massa”.
La città prende il posto della “foresta”
Il fatto fisico segue, come il tuono, al “lampo” della memoria.
Infatti, se ti bruci e per questo si forma una “cicatrice”, più che il fatto fisico in sé, sfugge il sostanziale... che coincide con l’atto di memoria che “tiene a mente (registra)” l’esperienza della bruciatura, a monito ed insegnamento.
“È già successo” e continua a succedere… sino a quando? Sino al punto di saturazione, allorquando tu ritorni in te = quando sei il “pilota” del e dal punto di sospensione
Qualcosa che chiunque può “Fare…” e dunque essere, contemporaneamente.
Qualcosa che, allora, è proprio il modello logico sempre attuale (nell’Anti-Sistema) ad impedire, poiché:
il pianeta non può sfamare miliardi di persone per sempre…
Del resto, se sei in gerarchia, rimane lampante o sostanziale che di conseguenza è il vertice che predispone di ogni forma di credo e dunque di manifestazione reale. 
Mentre atenon rimane che leggere libri sulla Legge di Attrazione, che ti svendono nei supermercati in edizioni pocket = la frattalità espansa che comunque ti raggiunge, ma, nell’auto deviazione standard che ti ha, essendo “dentro” all’Anti-Sistema. 
Se ti tagli, tendi a guarire. Ovvero:
un po’ come il tutto si ritraduce nell’opera delle “piastrine”, di coagulare favorendo la formazione della “crosta”, formando nuova pelle che rimane un po’ più chiara della precedente (cicatrizzazione).
Ciò che continua a succedere in tal senso, è la memoria (ambientale) che si avvale di tutto e di più (in maniera non lineare = che non te ne accorgi, dedicando il centro portante dell’attenzione alla fisica dell’accaduto piuttosto che alla funzione “superiore”, che rimane del tutto non esistente seppure c’è). 
Perché questo
Perché “è già successo” a livello di punto di sospensione o eco-dominante, da cui la forma reale manifesta Anti-Sistema (o “continua a succedere”, sostanzialmente). 
È dal vertice, quando sei in gerarchia, che giunge ogni input o ispirazione sociale
Mentre è dall’auto caratteristica ambientale che giunge ogni cristallizzazione mnemonica (esperienza).
Quindi, ci sono perlomeno due “vettori” che forgiano il cosiddetto reale (manifesto), se nell’Anti-Sistema:
l’intenzione eco-dominante (Anti-Sistema)
la funzione di registrazione dell’esperienza (ambiente).
Se in tutto questo aggiungi anche te e “te”, di conseguenza ecco la tri-unità di “terra ri-formazione” che si completa con:
il centro mobile di esercizio individuale dell’esperienza (Io o “qualcosa-qualcuno” che coincide con l’incipit “centri di potere che si spostano, dando luogo a…”).
E non è finita, poiché… le tre “punte” agiscono d’assieme, come se fossero una sol “cosa”, attingendo dall’area del potenziale contemporaneo o “infinito”.

Ergo, tutto è im-possibile = dipende dal tipo di atteggiamento da cui si diparte e dipana la matassa del “destino”, che è esatto, calcolabile e dunque prevedibile, qualora ogni variabile ed ogni costante sia sul “piatto” e, dunque, allorquando c’è l’intera “conoscenza” in gioco. 
Se anche un solo aspetto risulta “misterioso”, di conseguenza l’analisi diventa in parte, oltre che essere di parte.
E tale decentro comporta inevitabilmente effetti collaterali per tutto ciò che risulta “a valle”, mentre lascia inalterata la “posizione” di cosa/chi rimane ad “a monte”. 
Quindi, è im-possibile creare decentri, in quanto a strategia, rimanendo fermamente (in coerenza) a priori, a prescindere ed anzitempo, centri di sospensione
Come far partire un’onda energetica, che coglie tutto quello che trova sul percorso… lasciando inalterato cosa-chi l’ha generata (non come in certi “film”).
Di questo te ne accorgi solamente quanto “senti”. 
Quando ritorni in grado di interlacciare i singoli fotogrammi (frame) come nel ricomporre una “collana di perle”. 
Sii sostanziale, allora. 
Perché è logico realizzare che si è “dentro” a qualcosa, che coincide con la rivelazione “misterica” dell’Anti-Sistema? 
Perché è così che persino la logica dovrebbe suggerirti senza alcun’ombra di dubbio.
Ad esempio.
Franco Bruni: “Il potere economico mondiale vuole un ritorno dell'inflazione. Attenti, colpisce pensionati e dipendenti…”…
Adriano Bonafede 13 settembre 2020 Link
È questa una “notizia (ambientale)” che ti dice tutto?
Certo che sì:
il potere economico mondiale vuole
Forse, l’esperto di turno si è sbagliato? Si è espresso male, scegliendo parole poco appropriate? Chi ha redatto l’articolo non ha riportato bene l’espressione originale? Trattasi di refuso o errore di stampa?
Quello che vuoi, ma… qualsiasi variante non cancellerà mai sostanzialmente, ciò che sostanziale “è”, a prescindere ed anzitempo… proprio come la verità (che è una e “soltanto” una, poiché quando qualcosa succede, succede e basta).

Tornerà l’inflazione? E per chi sarà un bene e per chi invece un male?
In questi giorni molti operatori tornano a interrogarsi sulla possibilità che dopo tanti anni di tassi a zero o sottozero e di prezzi stabili o calanti, possa ricominciare la giostra dell’inflazione.
Ad accendere la miccia è stato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha reso nota la nuova politica della banca centrale americana:
lasciare che nei prossimi mesi o anni l’inflazione salga oltre il limite considerato fisiologico, ovvero il 2 per cento, senza intervenire...
E già le aspettative degli operatori, misurate da precisi indici… sono cresciute sia in Usa che in Europa.
“Sembra quasi che tutti attendano che torni l’inflazione per risolvere se non tutti, molti problemi… Ma l’inflazione è una brutta bestia, soprattutto quando - come dimostrano le esperienze del passato – se ne perde il controllo
Non c’è alcuna garanzia che un domani l’inflazione non cresca troppo, il pericolo è sempre in agguato perché le variabili sono troppe e possono sempre sfuggire di mano…”…
Adriano Bonafede 13 settembre 2020 Link
Quando sei “dentro” a qualcosa (che replica l’intenzione di qualcuno), di conseguenza tendi a vorticarci dentro o, meglio, a muoverti lì dentro (un concetto che fa a botte con la sensazione che deriva dal non percepire alcuna prigione materiale), attraverso il “libero arbitrio”;
così come è “libero” il… mercato di essere libero, al di là della fredda e servizievole definizione da linguaggio comune “di fatto”.
L’ambiente Anti-Sistemico, or dunque, è nocivo in toto
Anche se è mortale nel lungo periodo. Infatti, è nel lungo periodo che saremo tutti morti. 
No? 
La “vita” fatta di sopravvivenza, dura meno rispetto al come dovrebbe essere. Non a caso ci sono condizioni di attrito, resistenza, gravità, pressione, lavoro, stress, ansia, etc. 
Perché… alla “luce” di quanto narra e recita la “tradizione” a proposito della condizione di “Eden”?
Cosa “è già successo”? 
Da parte di chi, verso chi, trattandosi di una corrente
Nella rivelazione, qualcuno diventa qualcosa, di modo da essere dimenticabile se l’essere è “a Massa”, sottoposto a caratteristiche ambientali che si scatenano funzionalmente (fedeltà) e sostanzialmente. 
Non a caso, l’ambienta è una forma tri-unitaria di “stabilizzazione del cambiamento”:
legge, strumento, memoria
neutro, neutrale, neutralizzante
significato, verità, memoria (esperienza)…






Quando qualcosa (qualcuno) riesce a co-incidere nella “corteccia” individuale? 
E quando, diversamente, non ce la fa. 
Te ne puoi accorgere. Ma, allo stesso modo, evita di percorrere la via del “sapere”, poiché risente del controllo non locale Anti-Sistemico. 
Non che non si possa sapere, ma è quantomeno auspicabile che il ritorno di fiamma avvenga attraverso il “sentire”, che riguarda la forma di atteggiamento sostanziale grazie a cui tu sei tu e null’altro (hai detto niente). 
L’esperienza non passa mai di moda, poiché esperienza = informazione ambientale o storia (verità).
Se qualcosa succede, succede e “basta”.
Non c’è spazio alcuno per il dubbio.
Ovvio:
si tratta di un certo succedere sostanziale e non “di fatto”, ovvero la sede perfetta per la rivelazione e dunque per ogni dubbio in-concepibile.
In caso di “necessità”… rompere il “vetro”:
definisci necessità e vetro
poi
rompere.
Se credi che tale espressione sia solamente relativa alla scenetta che di per sé viene alla mente, di default… allora campa cavallo.
Se credi che tale espressione sia sostanzialmente auto decodificabile, allora… “Farai…” per tre.
Infatti, quando contemporaneamente il tuo atteggiamento è utile sia a te che al “prossimo” che all’ambiente
Di certo, non quando sei nell’Anti-Sistema e non te ne rendi nemmeno conto, agendo sempre sostanzialmente “di fatto”.
Se riconosci (ricordi) la forma Anti-Sistemica, va da sé che… sai anche di esserci dentro. 
E, nonostante la “mancanza” di sbarre ai locali che usualmente visiti, diventa evidente l’essenziale “cattività” in cui, nonostante “tutto”, sei anche se non credi di esserci dentro.
La storia è una collana di perle, formata da ogni singolo accadimento che, di conseguenza, non è mai fuori dal coro = ti indica la “via” di percorrenza che sino ad “ora” si è rivelata essere quella “comune” corrente che… scambi per tutto.
La mente “illuministica” – tanto per rifarsi ad una espressione, infatti, comune – ti auto induce a credere di essere libero e dunque di essere tu a meritarti tutto quello che continua a succedere, che scambi per comunque sempre appropriato, pur non essere d’accordo, magari. 
Che cosa posso farci? Nulla. È troppo grande sia per me che per te. Cerchiamo di non farci troppo male. La vita è già dura di suo…”. 
Ed alla via così. Sempre nell’Anti-Sistema:
che barba, che noia…”. No?
Il discorso del tal “esperto”, relativamente all’inflazione, non lo capisci? Per forza:
è sempre “roba” per addetti ai lavori = progettata appositamente per ottenere tale risultante. Ergo:
se tutto è verità
quel discorso è verità sostanzialmente
ossia
se sei e rimani sostanziale ed auto decodifichi l’informazione ambientale come dovrebbe essere, nel Sistema
rendendoti conto che, tuttavia, sei nell’antitesi Anti-Sistema.
Allora, nel mondo ma non del mondo…
Qualcosa che è “solo” im-possibile.
Dipende dalla chiave (d'atteggiamento) di cui rivesti ogni decisione (sentire o “sentire”).
“Fatti… forza; decidi di crederci. 
L’atto di fede originale, rimette in moto anche il dispositivo più incrostato o sequestrato”. 
A quel punto (di sospensione) hai “rotto il vetro”, avendone come la “necessità”. 
Il “danno” non sussisterà ed i “cocci” rimarranno a terra, poiché… acqua passata da ricordare sostanzialmente e, non, facendone un’icona da ritornare ad adorare (esporre, studiare e perseguire), magariun domani qualsiasi (Modello Tremotino in Shrek IV)”, che potrebbe ritornare a fare la differenza di potenziale contemporaneo.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-244
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