giovedì 17 settembre 2020

La persistenza.


Inseguendo una libellula in un prato

un giorno che avevo rotto col passato

quando già credevo di esserci riuscito

son caduto…”.

Con il nastro rosa - Lucio Battisti

Un “trend” è come una mandria lanciata a tutta velocità, per qualche motivo che di solito è la “paura”: 

cieca paura.

Un comportamento massivo che esula dalla “specie”, poiché anche la società “umana” non è da meno in termini di “risposte”. 

Quando provochi un “incendio” in qualsiasi tipo di popolazione, ottieni il fuggi fuggi generale. È normale:

il “rischio” concerne il pericolo che si corre… pertanto, che si fa? Si corre via, molto spesso, senza logica

Ma è d’assieme che prende il via l’evento di massa, nel momento in cui il flusso principale tende a percorrere una via comune, così come acqua lungo i rilievi oppure corrente elettrica lungo i fili o, in caso di wireless, lungo le “onde”, i corridoi, le piste che non esistono ma ci sono, indistintamente se attraverso occhio non allenato, ovvero, atteggiamento poco consono a farsene qualcosa. 

 

 

Quindi, se il post innesco è un trend (moltissime guerre sono iniziate in questo modo, cioè, attraverso un pretesto o una detonazione controllata ed “intelligente”), di conseguenza tale vettore avrà una certa tenuta, sino a quando? Bè… se lanci un sasso per aria, te ne potrai accorgere:

sino a quando le “forze”, d’assieme, raggiungono un altro tipo di “equilibrio”, motivo per cui inizia a scemare l’intensità del convoglio, proprio come se il locomotore si staccasse progressivamente oppure diminuisse la potenza di traino.

L’arco circoscritto da un proiettile di mortaio, descrive il periodo di sopravvivenza di un trend. 

In Borsa, il trend dura – però – sintanto che c’è, poiché alimentato da un altro tipo di forza = la “speculazione”, che si aggiunge al ritornello sempre in auge di “confondere e mandare fuori tempo, la gran parte di chi prova a stare in favore di vento e contemporaneamente chi anticipa la potenziale inversione”, motivo per cui regnano i modelli di accumulo e distribuzione nelle fasi finali di tali correnti.

 

Dunque, v’è sempre una certa persistenza nei fenomeni così ben indirizzati, tanto da far pensare tutti alla compresenza di un orientamento ben preciso.

 

Qualcosa che si può trasformare in un guadagno personale

Sì. 

Anche se una volta “dentro”, si è alla mercé di altri luoghi comuni che agiscono sull’in-capacità di auto controllo individuale, come ad esempio l’avidità (che comporta l’uscita dal trend troppo prematuramente) o comunque – ancora una volta – ogni genere di paura.





Non vi è dubbio che… settembre… sia stato fin ora molto caldo per colpa della dura resistenza dell’anticiclone Nord africano. Questa situazione poteva anche essere messa in conto 15 -20 giorni fa se invece di credere ai modelli avessimo avuto più fiducia nel nostro metodo, “Il metodo della persistenza”, spesso invocato con successo nella scorsa estate:

se una certa struttura barica resiste da più di un mese, allora è probabile che le cause del fenomeno possano essere presenti anche nell’immediato futuro…”…

Mario Giuliacci

15 settembre 2020 Link

Se invece di credere ai modelli avessimo avuto più fiducia nel nostro metodo…:

se una certa struttura

resiste da più di un mese

allora è probabile che le cause del fenomeno possano essere presenti anche nell’immediato futuro…

Ok? Se “ora” applichi questo metodo alla società d’assieme, di “non importa dove” (intanto è sostanzialmente sempre uguale), che cosa ottieni? 

La “mappa” – molto probabile – del luogo comune Anti-Sistema:

i grandi trend che colpiscono il globo

nonostante l’essere “a Massa” non sia concorde, diciamo… “filosoficamente”.

Come il ciclo del petrolio, scelto oltre un secolo fa al posto dell’alimentazione elettrica (come puoi ben “vedere” svilupparsi da qualche anno a questa parte) nella gran parte dei mezzi mobili. 

 

Avvenimenti epocali chesegnano” o marcano il percorso comune ed individuale, intercidendo nella realtà potenziale nel “dar luogo” a quella manifesta, conseguente.

Intenzioni che da “a monte” percorrono l’intero “territorio”, sino ad “a valle”, laddove ci sei anche “tu” d’assieme all’essere “a Massa”:

“a Massa” proprio per tale motivo di “servizio”

ovvero

causalmente.

 

Credi davvero che più di un secolo fa, il problema constò nel venire meno relativamente al risolvere le “insuperabili questioni tecniche”, inerenti ai costi, alla durata, all’efficacia, etc. delle componenti del parco veicoli. 

Evita di darti la zappa sui piedi, continuamente. 

Le decisioni furono prese a prescindere da qualsiasi consolidata apparenza. La società prese la via del petrolio e dei derivati fossili, perché qualcuno così preferì. 

Per quale motivo? 

Per (non) evidenti questioni di interesse privato che, infatti, divenne una sorta di monopolio, nonostante “tutto” quello che ti hanno detto, s’è già scritto e legiferato. 

 

Questo è lo schema che si ripete dall’alba dell’Anti-Sistema. Mentre, l’altro è quello relativo al “sacrificio” di molti, a favore dei pochi; praticamente la storia originale dell’Anti-Sistema. 

Senza fare “nomi e cognomi”, perché in alcuni ambiti è diventato persino “illegale” pensare sostanzialmente diversamente rispetto alla “morale” pubblica, la storia si ripete secondo questo schema:

il “sacrificio” appare evidente

così da permettere ogni “contromisura necessaria al fine di ristabilire l’ordine, la giustizia e la verità”…


Un trend epocale, dunque, che non ha fine di continuità (come la più che classica “vite senza fine”) se innestato, altresì, in un contesto dove guarda non caso, gli individui muoiono dopo un certo “tempo” ed una in-certa alea, praticamente… auto resettandosi, dimenticando, venendo meno (che, nel post mortem, non sembra destare alcun sospetto in chi rimane ed, ovvio, in chi se ne va). 

Lo “vedi” lo schema logico del “sacrificio”?

Come una fredda costante, è sempre “lì” = nell’Anti-Sistema, che equalizza tutto in un modo non lineare o sfuggevole sostanzialmente. 

 

Il modello “sacrificio” e quello “persistenza” regolano il “clima” sociale, individuale, d’assieme, etc. manutenendo costantemente in gerarchia ogni questione, di modo che “farti valere” rimane come un’oasi nel deserto (che, progressivamente “avanza”). 

 

Non ti chiedi il perché le estati (e non solo) sono sempre più torride? 

Sì che te lo chiedi, ben “sapendo” che è per via del global warming. No?

Dell’inquinamento industriale del mondo. 

E, invece di fermare tutta questa “giostra”, che fai? Rimane assodato che il “problema” è la conseguenza in termini di effetti sul clima, che è a sua volta la summa del comportamento singolar-massivo ma in gerarchia, laddove le decisioni non provengono dall’essere che è “a Massa” e dunque non può sostanzialmente decidere alcunché. Ergo:

chi decide anche e soprattutto per te?

È “lì” che ritrovi (ricordi) l’originale responsabilità.

 

Puoi, allora, iniziare a r-ac-cogliere il “dato” o informazione ambientale, prendendo atto sostanzialmente dei livelli di gerarchia più prossimi a te, come ad esempio… la questione “politica” magari del “tuo” comune ove risiedi.

 

Potrai notare che non cambia nulla in termini di “mal” funzionamento del come dovrebbe essere = di come tutto funzioni perfettamente dal come deve essere nell’Anti-Sistema.


Chi sceglie fra… non decide nulla. 

 

Chi decide di… sceglie anzitempo anche per te che, di conseguenza, sei o diventi “te”, poiché le decisioni prese all’alba costituiscono l’auto orientamento per la rimanenza del “tempo”. 

 

Certo, “godi” di un certo spazio di manovra che tuttavia non è mai sufficiente per riuscire ad incidere sulle decisioni già rovesciate sulla società. Il libero arbitrio, come la privacy, è una bella fiaba che ti viene raccontata ogni volta prima di… “svegliarti”. 

E se te la raccontano anche prima di “addormentarti” è per meglio auto riprogrammarti o prepararti.

Mettitelo per bene in testa:

non è che di fatto non sia vero

ma… viene sempre “dopo” un altro tipo di verità, ch’è sostanziale.

 

Le ripercussioni del “sacrificio” e della “persistenza” sono infinite, nel bacino comune della società, dove ristagna l’essere “a Massa”. Davvero infinite, tanto da dare luogo al Modello Far West, che non passa mai di moda proprio per questo ritornello che come vento perenne spazza l’intera infrastruttura.

 

Billie nacque da una notte d'amore tra il sedicenne Clarence Holiday, un suonatore di banjo e la tredicenne Sadie Fagan, ballerina di fila… Il padre non si occupò quasi mai di lei, abbandonandola quasi subito dopo la nascita per seguire le orchestre itineranti con cui suonava.

 

Trascorse i primi anni a Baltimora… trattata duramente dalla cugina della madre, a cui questa aveva affidato la figlia mentre lavorava come domestica a New York. Subì uno stupro a undici anni, lo denunciò, ma fu rinchiusa due mesi in riformatorio per adescamento perché in quanto nera non fu creduta

 

Ancora bambina, raggiunse la madre a New York, e cominciò a procurarsi da vivere prostituendosi in un bordello clandestino di Harlem, guadagnando qualche soldo in più lavando gli ingressi delle case del quartiere…

Link



Billie Holiday morì a 44 anni e, guarda non caso, “rende più da morta che da viva”… proprio come un “buon” vino, quando dell’uva (e della vita) non c’è più alcuna traccia, se non proprio il ricordo (qualcosa che gli effetti dell’alcool, pone in secondo piano). 

 

Così come per la “ludopatia”; per la “malattia” che esplode nella post decisione di rendere “legale” il giogo d’azzardo (per tutta una serie di motivi che girano sempre attorno al fulcro portante della questione, ovvero, che tu sei “tu” nell’Anti-Sistema).

Cosa conti in società? Le “pecore”, prima di prendere sonno. Basta.

Ti sei già auto disinnescato, e hai fatto tutto da “te”. O, almeno, così sembra, perché è così che “serve”. In quel modo che destabilizza, non potendo contare su alcuna risposta sostanziale, nel giardino incantato delle “scelte” de noantri

 

In qualcosa dove ti dici “ho scelto così ed ora ne pago tutte le conseguenze, avendo sbagliato…”, dandoti all’alcool, prostituendoti per…, tentando di rapinare il fruttivendolo sotto casa, rubando “auto radio” ed arrabbiandoti con tutto il mondo per quello che ti “è già successo” e continua a succedere non solo a te.

Nell’Anti-Sistema persiste l’Anti-Sistema. Trovi? Ricordi? Non te ne “Fai…” niente. Vero

Per “te” parlare di Anti-Sistema equivale a sentire ronzare nelle orecchie una fastidiosa mosca. Anzi, nemmeno. Perché, non l’immagini nemmeno. 

Non c’è che dire; la “cosa” è fatta proprio per bene. 

A prova di ignorante (che ignora). Tanto è vero che insiste anche il detto “la perfezione non è di questo mondo”. Ti rendi conto di quanto sia profonda la tana di Bianconiglio? La ridda di “dibatti, esperti, diversità, diritti, responsabilità, etc.” è talmente espansa, da costituire un ostacolo apparentemente insormontabile, per chi percepisce comunque che “c’è altro, nonostante tutto il premasticato”. 

Non solo. 

Ormai, avendo dato in pasto i “social” all’essere “a Massa”, di conseguenza è diventato proprio ogni individuo ad ergersi a baluardo dell’Anti-Sistema. Prova a dar contro alla “scienza” e… vedrai che cosa (ti) succede. Prova a mettere in dubbio qualche caposaldo della “tradizione” e… saranno “dolori” per te. 

La Costituzione? 

Deve essere solo che sacra ed inviolabile, come una religione.

 

Non c’è “posto” per altro, perché le fondamenta sono solide quando si sono consolidate nel “tempo (dell’abitudine)”, mentre generazioni e generazioni passano, trascorrono, ricircolano, etc. con sempre meno attenzione al sostanziale, conseguentemente al “gonfiarsi” del “di fatto”. 

E, nota bene, mentre qualcosa (qualcuno) rimane stabile, fisso, portante, etc. fungendo da memoria collettiva artificiale, in maniera tale da rinfrescare le idee non appena un qualsiasi individuo si manifesta in vita “dentro” all’Anti-Sistema.

 

Il meccanismo statore-rotore implica ogni ingranaggio funzionale alla “causa”, ossia servilmente, nonostante ogni definizione del lessico che funge da rivelazione del significato originale.

 

Il “sacrificio” e la “persistenza”, così come la Legge del Minimo, il Modello Far West, la Legge 80/20 o rapporto aureo e ogni “agente” non solo atmosferico… sono forme d’ingranaggio facenti parti dell’unica ruota dentata, a cui tutto è interconnesso (attraverso l’accezione fondamentale del “non esiste; c’è” = prova a comprovare sostanzialmente la cosa, se ci riesci). 

È una minaccia? 

Certo che lo è: la più grande minaccia al come dovrebbe essere ed invece è “solo” utopia. 

Sei nell’Anti-Sistema. Ricorda

Se eviti tale auto riconoscimento, di conseguenza è come se accettassi supinamente di continuare ad essere “dentro” all’Anti-Sistema, come se fosse cosa buona e giusta e, soprattutto, senza alternativa sostanziale. 

Ergo, di quale “futuro e destino” si narra?

Sei in qualcosa di già de-scritto. Con te che sei “te” e dunque hai/sei come una matita senza punta, ovvero, convinto di non poter “Fare…” nulla, rispetto alla questione sostanziale.


 

Mentre, di contrasto, tutto ciò ti mantiene auto convinto di poter “di fatto” eseguire di tutto e di più. Ecco, allora, ogni tipo discelta” che contraddistingue il modello sociale, mentre tutto scorre, ovvero, tutto continua a succedere come se niente fosse. Nonostante, te.

Tutto ciò è solo “filosofia”? Solo un’altra “teoria”?
Dell’altro “complottismo”?

Ma non ti rendi conto che questi “non solo termini” costituiscono come degli argini e non tanto tutto quello che invece tendi a credere. 

 

Le sponde isolano da… qualcosa d’altro, che non ricordi sino a quando non ritorni a bagnarti con certe “acque”. Chi decide, lo continua a fare proprio perché tu sei in una sorta di “ginepraio” inestricabile

 

Qualcosa di causale, ovviamente. 

 

Qualcosa che come (il) “trend”, continua a macinare sino al punto di sospensione successivo (che può anche non av-venire mai, se “manca” continuamente il chi ne incarna le fattezze). Tutto è potenziale, ma contemporaneamente… tutto continua sino a quando l’equilibrio in un certo senso si “spezza” o muta sostanzialmente.

 

La “persistenza” ti riguarda, nella misura in cui tutto è verità e tutto si presta ad essere “verità”, il che rende sempre tutto… verità sostanziale, che richiede l’atteggiamento coerente o sostanziale, al fine di riuscire a “Farsene…” qualcosa. 

La “risposta” è in questi termini. E ogni altro genere di “risposta” è sempre un feedback = effetto retroattivo “intelligente”.

 

La “prova” del non esistere ma esserci della compresenza “ombra” o parallela, eco-dominante, alias la ragione fondamentale dell’Anti-Sistema.

 

Puoi giungere a credere e persino “vedere” che il mondo intero è nella sua accezione “moderna”, il frutto di una singola decisione altrui? 

Del resto, come puoi non riuscirvi, dal momento in cui o credi nella “Creazione”, oppure nel “Big Bang”, tanto per classificare ogni “libertà” che ti puoi prendere, mentre sei sempre “dentro” a qualcosa che ti auto condiziona “H24”.

 

Oppure, puoi anche non credere in niente, che è sostanzialmente come non andare a votare, oppure, come non esprimere alcuna preferenza in ambito di “8 per 1000”... in-tanto.

 

E, persino, scegliere di credere solo in te stesso, che è come procedere senza fari, di notte, nella via più buia… partendo dall’Anti-Sistema e mai riuscendovi (Modello Truman Show).

Comunque adesso ho un po' paura

ora che quest'avventura sta diventando una storia vera

spero tanto tu sia sincera…”.

Con il nastro rosa - Lucio Battisti

Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina...”.

Giacomo Leopardi

Qualcuno è già stato messo in croce, proprio per via dellascelta” (più) popolare, apparente poiché accecata. Qualcosa che a livello simbolico è ancora in croce e viene celebrato in quanto tale, ogni “anno”. 

Vai al significato. Sii il significato.

“Fai…”.

La persistenza riguarda innanzitutto la memoria, che è nella sede ambientale. Ergo:

l’esperienza

attraverso cui risolvere il “è già successo”

e, quindi

mutare il decorso del “tempo”

come dovrebbe essere.


Vedi un po’ che nonostante “tutto”, il moto perpetuo esiste, essendo “te” che alimenti l’Anti-Sistema. 

 

Ma non c’è, poiché trattasi di allucinazione collettiva, anche se fisica e “dolorosa”. Ecco perché percepisci il dolore. Per fartene una ragione. Come se fosse tutto “lì”.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-247
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.