Un insieme… di che?Tale espressione (ti) riporta, probabilmente, al pensiero di Leonardo da Vinci.
O, meglio, lì fa tappa, dal momento in cui non è possibile risalire alla fonte originale dell’idea che, certamente, fu il frutto di una potente ispirazione (nonché la quintessenza che portò alla formulazione di tale deduzione, intuizione, auto decodifica, etc.).Qualcosa che… non te ne fai nulla. Poiché, esiste - guarda non caso – il preambolo (firewall ambientale) della paranoia, del bias di conferma, di ciò che può avere futuro “qua (così)”, oppure, no (damnatio memoriae).
Un certo modo di fare (strategia), antic3 quanto il mondo stess3.
Non a caso, ad esempio e causalmente, tale pratica era ampiamente in voga già allorquando un Faraone succedeva ad un altro, andando a cancellare ogni cartiglio contenente il nome, e le gesta, dell’illustre precedente che rischiava di adombrare col3i che ne prendeva il posto, ansios3 di passare alla storia in maniera esemplare, se non fosse che – a sua volta – il rischio che correva era il medesimo, rischiando di passare come… “di moda”; scadendo, come un frutto oltremodo maturo; venendo consumat3 dall’ambiente divenut3 acido, corrosivo, auto fagocitante, etc.
“Leonardo ci è sfuggito di mano…
La storia è sempre più grande di noi…”.
Alberto Cottino
"Nessun giocatore è più grande della squadra…
Il Manchester United è più grande di tutti e io devo difendere tutto ciò…".
José Mourinho
Forse non pensava di essere liquidato così Marotta, dall’alto di un palmares che recita:
7 Scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane.
Forse un congedo a fine stagione avrebbe fatto meno clamore ma la Juventus bada al sodo. La riconoscenza non è un dogma perché la Juve viene prima di tutto, sempre e comunque.
In tanti anni di presidenza Agnelli ha sempre funzionato così e le decisioni forti sono danni collaterali che vengono dopo il club…
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Per cui, cos’è che ti sfugge?Cos’è che puoi estrarre da ogni espressione, di modo che rimanga sempre il trait d’union (la sostanza, il significato)?
C’è un discorso motivazionale (di appartenenza), in un “ambiente” che funziona e che deve continuare a funzionare, perché rema in tal senso.È la gerarchia (organizzazione, strategia), dove puoi anche credere di essere “arrivat3”, ma, tuttalpiù sei solamente salit3 al rango successivo, che non è mai (mai) sufficientemente “a monte”, al fine di recitare “vittoria”.
Se “squadra che vince, non si cambia”, perché allora tanti… sacrifici, in nome della squadra (AntiSistema = squadra che sta vincendo da sempre, nel “qua, così”)?
Ecco, l’espressione è volutamente stilat3 in maniera tale da essere auto esplicitante, contenendo di fatto già la risposta (significato, verità):
nulla, niente, nessun3, etc. è necessari3 ed insostituibile
quando la “squadra” non è nulla, niente, nessun3.
Si tratta, dunque, di un errore di parallasse.Il “tuo”, non renderti conto, fa parte di un modo di assumere la realtà manifesta “qua”, conferendol3 un aspetto “così”.
Ben intesi, si tratta di una forzatura, così come l’acqua deve seguire la pendenza incis3 nel territorio, il rilievo, la forza di gravità, l’inerzia; come conseguenza, effetto collaterale, reazione, scorrimento gerarchico, valle, delta, estuario, bacino di raccolta, pensione, morte, trasformazione per destinazione d’uso, etc. etc. etc.
“La paranoia deriva dall’avere sempre ragione…”.
Sherlock Holmes – Elementary
Dunque, la “squadra che vince sempre”… quale “è”?Di certo, non è ogni riflesso che ambientalmente è una l-imitazione “ad immagine e somiglianza”. Bensì, è qualcosa che è qualcun3, che non appare direttamente nella forma mondo “qua (così)”, per come significativamente “è (nel senso di: intendere, progettare, desiderare, tramare, imperare, sognare, essere, etc.)”.
Ancora una volta, se (se) prendessi atto della portanza insit3 in tale forma di atteggiamento (“formulare”):
in tale logic3… la dimostrazione della compresenza immanifest3 eco-dominante diverrebbe “elementare” e per certi versi addirittura “necessari3”, nella misura in cui “è già success3” che il Pianeta Nettuno è stat3 anzitempo “scopert3” matematicamente/statisticamente
(logicamente), prima ancora di essere rilevat3 attraverso strumentazione ad hoc.È stat3 sufficiente volgere proprio “lì” gli strumenti ottici, al fine di… dimostrare la tesi (atteggiamento “logic3”).
Anche per i Buchi Neri si è auto ricorsi al metodo indiretto, attraverso l’auto decodifica del significato del comportamento riflesso, della luce, su altr3 corpi celesti, per opera di una tale (grande concentrazione di massa) non evidente compresenza immanifest3 e determinante il “futuro, destino (orbita)” di ogni e qualsiasi altr3 frequenza locale, all’interno di una giurisdizione che, dunque, è limitat3 attraverso – appunto – ciò che significa l’errore di parallasse:
l’osservare qualsiasi s-oggett3/evento(situazione)
per mezzo di una deviazione, “non solo ottica”, del significato.
Qualcosa che, dunque, prende in carico ogni conseguenza, auto ritenendol3 causa (ad esempio, la medicina allopatica). Di più, una gerarchia che impiega tutt3 alla “propria” mercé, che altr3 non è che:
possessione ad opera di chi non esiste; c’è.
Sul rogo o, meglio, nel rogo, ardevano corpi umani, una volta viv3:
uno dei modi più certi per liberarsi di chi prometteva di essere il classic3 “bastone tra le ruote”.
Ovvero, qualcosa che sei in grado di comprendere ma (ma) non di ricordare, alias, di rimettere a posto in funzione del significato che incorpora/incarna.
Oggi non serve più nemmeno bruciare, in tale modo, dato che la Massa è immune a qualsiasi tipo di pensiero sostanzialmente altr3.Certo, dato che ti è venut3 come a “mancare” il nesso causale che ricollega tutt3 al tutt3, o, “ogni parte, all’insieme…”.
Qualcosa che osservi, ad esempio, nella spiegazione da supermercato o da Quark, del frattale e della caratteristica frattale.Qualcosa che ti sfugge completamente, però, allorquando si tratta di triangolare significativamente “attorno a… ciò che non esiste; c’è” e, non secondariamente, “in merito al… funzionamento/funzionare della realtà manifesta ‘qua’”.
“Tutti gli esercizi di meditazione, di concentrazione e di altro tipo diventano infatti privi di valore e, da un certo punto di vista, addirittura dannosi, se la vita non viene impostata secondo queste regole.
Non si tratta di fornire all’individuo nuove forze, bensì di sviluppare quelle che già esistono in lui.
Da sole esse non si sviluppano, perché trovano impedimenti interni ed esterni. Quelli esterni vengono rimossi con le regole di vita indicate qui; quelli interni grazie a particolari indicazioni sulla meditazione e la concentrazione…”.
I sei esercizi – Rudolf Steiner
anche Rudolf Steiner ha decodificat3 in parte, la realtà “qua”, non accorgendosi a pieno della caratterizzazione specifica “così” = AntiSistema.
il suo insegnamento è valido ma (ma) auto disinnescat3
proprio attraverso ciò che addirittura è egli stesso ad affermare.
L’espressione precedente, significa, dunque:
il tipo di coerenza e totalità
che è l’atteggiamento “formulare”
da/in cui devi continuamente auto predisporti
in maniera tale da iniziare a funzionare significativamente.
“partirò da questo pensiero e, per mia iniziativa interiore, vi aggiungerò tutto quanto può esservi oggettivamente connesso…”.
Rudolf Steiner
realtà manifesta “qua (così)”
e
compresenza immanifest3 eco-dominante (AntiSistema).
la percezione della ragione fondamentale “a monte” della forma reale manifesta.
Ti sei già trasformat3 in “te”, poiché sempre (sempre) “qua (così)”, ossia, poiché sempre espost3 inconsciamente all’incanto AntiSistemico (che è come inquinamento e radioattività, virale).Quindi, se credi di applicare dei principi libertari “qua (così)”... come ha espresso chiaramente Steiner, tutt3 “diventa... privo di valore e, da un certo punto di vista, addirittura dannoso, se la vita non...” è coerente (totale), attraverso il tipo di atteggiamento incarnat3, che deve essere “formulare”.
Ad esempio:
sei genitore, di prole adolescente
ricordi cosa hai dovuto già sopportare, quando vivevi nella stessa fascia d’età
per cui, tendi a trattare - come avresti desiderato per te - chi hai la responsabilità diretta di educare.
Di conseguenza:
lasci ampia libertà alla prole
che “qua (così)”
se ne approfitta solo ed esclusivamente
poiché, sotto a tale forma immanifest3 d’auto incanto.
Come fai… sbagli. No?
Le “cose” sembrano, ma (ma) 1- sono, poiché, 2- significano.Quindi, tra il sembrare ed il significare, c’è ampio spazio per l’auto smarrimento cosmico/esistenziale (che “qua così” è uno strumento AntiSistemico – strategia – e, non, tutt3 ciò che può desumere chi si considera addett3 ai lavori, nell’ambito professionale di intere categorie e generazioni d’espert3, che hanno preso lucciole per lanterne, causalmente), che è carburante continuo per la perpetuazione e perpetrazione AntiSistemica (status quo, paradigma).
L’economia diventerà “circolare”, poiché, l’è già.
Di più, lo è dal momento in cui “è già success3” e deve continuare, dunque, a succedere (come il famoso “spettacolo”).
Syndial (Eni): al lavoro per impianto pilota che trasforma i rifiuti urbani in biocarburanti…
"Il progetto… rientra nell’impegno di Eni per lo sviluppo dell’economia circolare e per la produzione di prodotti a minore impatto ambientale…".
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Manovra, Codacons: ok stop Iva, ora misure per rilancio consumi…
"Il ritocco delle aliquote Iva rappresentava una pericolosissima minaccia sia per le famiglie, in relazione al conseguente incremento dei prezzi al dettaglio, sia per le imprese e il commercio, perché avrebbe determinato una forte contrazione dei consumi - spiega il Codacons - … Servono misure per rilanciare i consumi…”.
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Manovra, Pirani (Uiltec): è cambiato il paradigma…
"Siamo in presenza di un cambio di paradigma rispetto alle politiche finanziarie; la partita si gioca nella capacità di non far aumentare il debito rispetto al Pil ovvero di aumentare la ricchezza prodotta; la bilancia dovrà pendere su investimenti e lavoro…".
Paolo Pirani
Manovra vola verso i 40 miliardi, la metà finanziata in deficit...
Con l'incognita della maggiore spesa per interessi che potrebbe costare ben 9 miliardi ipotizzando uno spread in area 300 punti…
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Status quo, loop (paradigma):
economia circolare
rilancio dei consumi
finanziata in deficit
la bilancia dovrà pendere su investimenti e lavoro…
È cambiato il paradigma? Assolutamente, no.
Per ogni continuazione di spettacolo, occorre che le “nuove” generazioni continuamente ritornino ad ingrassare lo status quo.
In che modo?
Rimanendo costantemente (“coerentemente”) e totalmente… espost3 alla/nella giurisdizione AntiSistemica, che è guarda non caso planetari3.
Nell’AntiSistema hai sempre fretta e, quindi, hai sempre troppo poco “tempo”.Ergo, viene molto comodo piazzare la prole davanti alla Tv o con un tablet/smartphone in mano, lasciandol3 sol3 ad auto ipnotizzarsi.
Basta loro, ad esempio, guardare insistentemente Scooby-Doo, al fine di generare una fame ossessivo compulsiva affine (trash).
Una strategia sottoDomin3 che funziona egregiamente.
Poi... si scambia la necessità di mettersi a dieta, per via della “linea”.Ma (ma) oltre che ad essere una questione di salute è, di più, una questione di possessione, poiché attraverso il cibo viene introdott3 programmazione neuro mentale, di tipo chimic3.
Qualcosa che non compare sull’etichetta nutrizionale, poiché, ad immagine e somiglianza:
non esiste; c’è.
“lì” c’è la ragione fondamentale (nucleo)
che determina la membrana cellulare intelligente
che avvolge, caratterizza ed auto l-imita
attraverso il firewall ambientale, “tu”
che sei già come un pilone per le comunicazioni infrastrutturali/sovrastrutturali.
Carlo Canera di Salasco (Torino, 1796 – Torino, 1866) è stato un generale italiano.
Sottotenente nel 1814, colonnello nel 1834, maggior generale nel 1838, capo di Stato Maggiore generale ed aiutante generale di Carlo Alberto di Savoia dal 1839.
Dal 1834 (e per tutta la prima fase della prima guerra di indipendenza) allo Stato Maggiore generale.
Dopo la battaglia di Custoza, sottoscrisse il 9 agosto 1848, a Vigevano, l'armistizio con l'Austria, detto "armistizio di Salasco", che sancì la fine della prima fase della Prima guerra di indipendenza.
Quindici giorni dopo, il 24 agosto, venne posto in aspettativa ed a riposo il 4 dicembre successivo…
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Dal momento che il fatto dell'armistizio venne associato al suo nome, Salasco dovette subire molta della frustrazione e della delusione associata alla sconfitta.
Il 24 agosto venne posto in aspettativa e il 4 dicembre addirittura a riposo.
Certamente egli non aveva offerto alcun contributo nel risolvere la diarchia militare fra l'ottimo Bava e De Sonnaz che tanto aveva afflitto la conduzione della campagna.
Ma è lecito il sospetto che egli, da fedele servitore del suo re, abbia accettato di coprirlo assumendo colpe non proprie…
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Del resto:
“ogni parte è un insieme…”
dove
“tu” sei lo Stato, ma lo Stato non è te/“te”.
Fai attenzione che... ogni Istituzione è come una figura giuridica, mentre il personale è costituito sempre da Massa. Ergo:
l’amministrazione “a monte” esula dal contesto d’assieme.
“Fai… esercizio coerente e totale, attraverso continuità significativa secondo atteggiamento ‘formulare’, pena il trasformare ogni ‘sforzo, attività’ in azione dannosa per te ed, ovviamente, pane quotidiano per lo status quo, che si alimenta proprio di ciò, attraverso una ‘dieta = regola’ che può convertire a piacere in qualsiasi modo, modalità e modello… ad eccezione di quando è la Massa a funzionare ‘formularmente’, poiché si accorge andando ad evolvere, piuttosto che continuando a cambiare o trasformarsi”.