Ecco due riflessioni per te/“te”:
se (se) il corpo umano necessitasse veramente di sostanze che non riesce ad auto prodursi da/in sé, allora (allora), sarebbe come un prodotto (e, dunque, sarebbe artificiale; immagina un automa che non si limiti solamente a servire nelle case di chi automa non è, bensì, immagina un mondo di automi che credono di avere alcune “necessità” che, in ogni modo, devono procurarsi, andando a lavorare per guadagnare denaro da spendere per ottenere ciò che manca continuamente:
un business perfettamente auto distribuito e potenzialmente eterno, per la gioia di… cosa/chi?)
il corpo umano è in una situazione/condizione di “mix” dentro/fuori, che rende ogni distinzione specifica e perlomeno difficile/compless3 (un ottimo Bollettino monotematico sarebbe proprio l’approfondimento di tale “mix”, al fine di redigere la mappa significativa di tutt3 ciò che ti continua a succedere e caratterizzare, nonostante ogni tua/“tua” intenzione, credo, speranza, azione, reazione, fare, comprendere, ricordare, dimenticare, etc.).
Del resto, ogni ritrovat3 scientific3, si basa sempre sulla ricombinazione di ciò che già esiste, naturalmente. E, in tal senso, nulla è veramente “nuov3”.
Quando assumi centralmente una qualsiasi situazione, e ci rimani coerentemente “sopra/sotto/dentro/fuori (target)”… ti accorgi che tutt3 ruota attorno alla “figura archetipica” dell’analogia = “ad immagine e somiglianza” (che è, dunque, molto più di un semplice indizio).
Quando, di più, ti chiedi “a chi/cosa assomiglia, però, tale situazione auto ricorrente”, non ne riesci poiché ti viene come a mancare la terra sotto ai piedi.
Perché? E perchè! Perché ritieni che siano molte più le “cose (acquisite)”, che potresti tendere a perdere, piuttosto che 3l contrario, ciò che potresti “recuperare (ricordare)”.
Dunque, si tratta di una sorta di più o meno “convenienza”. Una costante che c’è sempre (insiste, sussiste, persiste) a prescindere da quale che sia (“è”) l’ambito, il contesto, il settore, la branca, lo studio, l’approfondimento, la tematica, etc. considerat3.
Ciò significa = che non esiste alcuno “studio”, proveniente da una simile riflessione, auto immune a ciò che puoi tranquillamente e logicamente auto definire “interesse”.
E, quando esiste tale forma di interesse ad ogni livello “locale”, vuol dire che l’infezione è ormai virale, alias, globale.
Di conseguenza, in cosa consiste ogni “confine”, che vedi tracciat3 su ogni mappa geografica?
Alla medesima forma di interesse, ma (ma), nella misura in cui si tratta “solamente” di divide et impera; ossia, si tratta di una sola forma di Governo (planetari3), che si cela nell’apparenza fisica di ogni giorno, nel momento in cui per passare da uno Stato all’altr3 passi anche da una dogana fisica (la “tua” mente, dunque, registra ciò che vedi e decide che è verità l’esistenza di ogni confine al mondo).
Non a caso, però, esistono zone geografiche che si sono già unite e/o si stanno compattando. Ad esempio:
Usa (il “nuovo mondo” che sembra fare tendenza)
Ue (il “vecchio continente” che sembra conseguire).
Fermandoti a tale “apparenza (che rimane tale anche se fisic3)”, crederai a ciò che vedono i “tuoi” occhi, anche se a livello significativo non è proprio “così (qua)”.
Già, dat3 che la componente fondamentale o punto di sospensione, grande concentrazione di massa, ragione fondamentale, eco-dominanza, etc. è assolutamente compresente ma soprattutt3 immanifest3 (dimenticat3), strategicamente (non visto che il vantaggio che ne deriva è talmente portante, da sostenere qualsiasi tipo di “perdita”, nel durante.
Ovvero, la vittoria sull’Ego = apparenza pubblica; Ego che comporta la venerazione più o meno forzata. Un’altra forma di interesse individuale, come ad esempio la preghiera… da parte della Massa, che acclama, chiede e dà in cambio, la gran parte della “propria” vita).
Hai, dunque, nell’AntiSistema, dimenticato come devi essere (quale atteggiamento devi avere), al fine di auto decodificare sempre tutt3 ciò che continua a succedere nell’ambiente (la “forma” stess3 dell’ambiente), poiché “è già success3” che da “a monte” la formazione della ragione fondamentale, abbia una cert3 e ferm3 intenzione (piano, progetto, intenzione, sogno, etc.), che non esita assolutamente ad auto sovrapporre a/in tutt3 ciò che risiede ad “a valle”.
E… sai che cosa (chi) c’è in una simile situazione d’inferiorità sostanziale? Ci sei proprio tu/“tu”.
Ergo: se la domanda è “perché proprio a me?”, oppure, “perché proprio io?”.
Bè… la risposta non potrà che essere (“è)”:
perché tocca a chiunque se sempre “qua (così)”.
Non sei solamente tu/“tu” a versare in una condizione tale. È l’umanità inter3 (con all’interno delle zone franche - mosche bianche - perfettamente auto isolate, utilizzando il “materiale umano” avvolgente ogni situazione e anche ogni particolare, particolarità).
Solo che tu/“tu”, osservi 3l mondo, localmente, assumendo tutt3 dal “tuo” punto prospettico auto decadut3, desolatamente e causalmente, nell’errore di parallasse di/in ogni forma di “credo”, che nell’AntiSistema corrisponde sempre all’AntiSistema.
Invece di essere come una telecamera semovente – pilotat3 da/in remoto, wireless - trova (accorgiti) il modo di ritornare ad essere te stess3, attraverso atteggiamento “formulare”.
Un esempio causale:
“I sei esercizi” di Rudolf Steiner (link)
costituiscono un ottimo punto di preparazione, assumendo che occorre “tagliare”, attraverso Filtro di Semplificazione (dal momento in cui tutt3 è in analogia frattale espansa), ogni ambito all’esoterismo, fermo restando che ha sempre significato, che “ora” è prematuro affrontare.
Al termine “spirituale”, sostituisci atteggiamento “formulare”. Così come ad ogni altr3 modalità auto interferente, ivi contenut3.
Quindi, rimani sempre sul pezzo. Tali “esercizi” costituiscono una notevole testa di ponte, nel ritornare ad accorgerti, ricordare, fare, fermarti e diffondere… ciò che progressivamente ritornerà in te, ritornando a funzionare in tale modo sferico. Ok?
Hai necessità, “qua (così)”… in tale fase (sì, sei proprio in una certa fase), di un punto di auto riferimento che non sia per nulla affatto, ancora AntiSistema:
inizia ad assumere (accorgerti e ricordare) che tutt3 il mondo è (in) un solo progetto
poi
aggancia tale acuta espansione al fatto che si tratta di un progetto altrui
poi
cementa in te, che non si tratta di “Dio”
dunque
che cosa (chi) rimane in quanto a possibile, logic3, potenziale?
Non rimane altr3 che:
l’interesse di/da/in parte o proprietà privata, globale (la strategia perfetta al fine di non esistere; esserci del tutt3 inosservat3).
Ovvero, a Secondo Filtro di Semplificazione attiv3:
rimane chi è sottoDomin3
e che, quindi, puoi linearmente andare ad auto decodificare per ciò che “è”, sostanzialmente
alias
l’interesse industriale, il mondo dell’industria, la “rivoluzione industriale”, etc.
Tale lignaggio corrisponde a... coloro che hanno deciso per tutt3, la “forma” del mondo AntiSistemico.
E che, strategicamente, non appaiono per ciò che hanno combinat3; bensì, nel mondo capovolt3, ess3 occupano le massime cariche istituzionali privat3/pubbliche, di modo che “tu” non riesca nemmeno ad immaginare quanto è profonda la tana di Bianconiglio.
E tale “verità assolut3” fa talmente male (scuote talmente a fondo) che non sei dispost3 a correre il rischio di approfondire significativamente, realmente, etc.
Quindi, eviti ormai di metterci il becco, non mettendo alcun bastone tra le ruote di/in qualcosa che funziona come uno schiacciasassi, a/in cui sai già anzitempo che potresti solo fare del solletico per poi pagarne indirettamente ogni forma di conseguenza (ritorsione).
La cosa diabolica e non paradossale è che “lo sai che è così”, ma (ma), non riesci proprio ad opporti, poiché, ti sembrerebbe di andare controcorrente, proprio laddove il fiume è più potente ed apparentemente invincibile…
“Qua (così)”, attraverso tutt3, sei stat3 auto convint3 che per “fare” qualcosa davvero, devi compiere una rivoluzione, vissut3 in termini di “esplosione”.
Ma… “l’acqua cheta rompe i ponti”. Vero?
Quindi, significa che non devi fare niente? No.
Significa che è attraverso l’atteggiamento, che poi succede qualcosa anche “a monte”, in maniera tangibile:
l’acqua cheta (atteggiamento “formulare”)
rompe i ponti (significato = la “rottura” è con lo status quo, in maniera trasparente, coerente, costante, lungimirante, etc.).
Ovvero, ti occorre un “pensiero” chiar3, lucido, nett3, esatt3, precis3, etc.
A/in quel “punto (di sospensione)”, la tua ferm3 azione diventa efficace, andando ad interagire con la formazione di realtà manifesta, attingendo però dal livello potenziale e non più dando luogo a differenza di potenziale (che “serve” allo status quo, come un allevamento per chi si nutre con/di ess3).
“Ora”, se sei continuamente auto divis3 ed auto separat3, non importa in quante parti (importa che sei separat3 comunque, in ogni “caso”, a prescindere), come diamine credi di poter funzionare diversa mente (“formularmente”)?
Ecco, dunque, perché continua a succedere ciò che “è già success3”.
Quando ti dicono che, ad esempio, Ramses II ha regnato, nell’Antico Egitto, per oltre sessant’anni, che cosa significa = che dal suo avvento (“è già success3”), in poi (sino alla morte), è/ha continuato a succedere (ciò che tale Faraone ha costituito in termini di “guida pratica alla cond3zione imperiale e sociale, singolare, del futuro comune”).
Ok? È logic3:
avvento = “è già success3”
status quo = continua a succedere…
“Qua (così)”, sei in una forma imperiale (senza alcuna necessità di vessilli esposti al vento = strategicamente immanifest3, dimenticat3, non apparente e dunque “apparente” in termini di realtà unic3 possibile ed immaginabile e, dunque, un fermo immagine) globale, che è iniziat3 a partire da un certo “momento (punto)” ed, eliminando ogni intoppo (“caccia alle streghe”, guerra, violenza, invenzione di ogni “necessità” sociale/individuale, come denaro, lavoro, scienza deviata, energia, tempo, inflazione, etc.) è/ha continuato a succedere (alias, ad auto imperare).
È “solo” una questione di occupare la “zona” più “a monte” possibile, rispetto a chi si ritrova costantemente “a valle” di/in ciò.
Una situazione, ovviamente, causale o, meglio, del tutt3 artificiale, che si è venut3 a creare conseguentemente al “scivolare” nel piano inclinato che è l’effetto collaterale della gerarchia (la “risposta” fisica allo “stimolo” continuo, in proiezione costante e coerente, dell’eco-dominanza; ovvero, la “materia” è sensibile poiché risponde di/in conseguenza, a cosa/chi è grande concentrazione di massa giurisdizionalmente. Quindi, ogni risultato avrà una coordinata locale, non locale = globale):
la gerarchia è la “risposta ambientale”
che riflette ad immagine e somiglianza la linea di pensiero (intento) “a monte”
poiché l’ambiente è soprattutt3 una memoria totale.
Hai sempre “di fronte e tutt’attorno a te”, l’esempio della tecnologia:
che cosa (chi) significa?
significa che “continua a succedere”
poiché
“è già success3”.
Quando te ne fai qualcosa, di tutt3 ciò? Quando l3 porti ad un livello “sostenibile” e, di conseguenza, fisicamente applicabile. Ossia?
Di “Dio” e/o della forza eco-dominante, non te ne fai nulla in tal senso (ma puoi sempre estrarre significato sferico, se sei “formulare”), ma, se trasli il livello (mantenendo ferm3 il significato), allora, ecco che inizia a comparire anche una linea fisica di conduzione esistenziale, praticabile ed espandibile coerentemente.
Quindi, se l’eco-dominanza è la condizione “a monte”, ma (ma) si trova veramente ancora troppo Oltre Orizzonte per… allora (allora), mantieni fiss3 il significato e vai ad agganciare il piano successivo (che è sempre nella piramide sociale e dunque vi appartiene ancora/sempre), che è certamente più “sostenibile”. Alias?
Il mondo dell’industria, il lignaggio industriale, il potere proprietario, la proprietà privata, etc.
Qualcosa che non è assolutamente comunismo, socialismo, fascismo, etc. Bensì, qualcosa che utilizza tutt3 pur di rimanere sempre autenticamente agganciat3 al significato “formulare”, che ti indica sempre nitidamente di 1- essere nell’AntiSistema e 2- quale atteggiamento devi incarnare al fine di… riuscire.
Il mondo industriale è parallel3 rispetto al mondo sociale/individuale:
del resto è per forza “così (qua)”, essendo ad immagine e somiglianza.
Così come esiste l’economia reale e l’economia “bancaria (ombra)”.
Quando una legge impone delle misure pubbliche che, però, riguardano l’ordinamento finanziario sociale, si rivolge e libera risorse al/nel mondo bancario (che è sempre il mondo industriale), che non riguarda l’economia reale.
Ad esempio, le banche europee mantengono flussi di denaro immensi, parcheggiati presso la Bce. Ovvero, non circolando realmente, tale denaro è una forma di finanziamento alle banche, che l3 trattengono per sé, nel porto sicuro della pancia madre.
Qualcosa che serve per ottenere l’attenzione sociale, attraverso ogni addett3 ai lavori, che nella sostanza “pregherà” le banche di “prestare” quel denaro a chi ne ha “necessità”.
Ovvero, la banca non aspetta altro. Infatti, il prestare denaro è l’attività core, paragonabile al pane e salame per il contadino.
Denaro... che la banca riceve dalla banca centrale (sigh), che l’inventa e che, poi, viene “prestat3” in società, dietro ovviamente a lauta remunerazione, in regime assolutamente monopolistico, di fatto.
È come far circolare il sangue nelle vene del corpo, attraverso la fase continua di spinta, del cuore.
Pertanto, nell’AntiSistema chi è a/in tale “cuore”?
Le notizie ti vengono date alla rinfusa? No. Ti vengono servite per dovere e diritto di cronaca ma (ma) in maniera tale da auto disinnescare ogni formazione significativa di... valore aggiunto (osserva l'immagine poco sopra e... rifletti).
Se non comprendi il concetto di eco-dominante, né di sottoDomin3, di sicuro ricorderai il significato di mondo dell’industria, di banca, di “usura”, etc. Vero?
Ecco, dunque, che si defila e si presenta un riflesso fisico sempre più sostanziale, rispetto a ciò che continua a succedere poiché sei in un unic3 impero dell’apparenza (nel senso che la compresenza eco-dominante è immanifest3, ovvero, non apparente).
Ti basi su calcoli altrui, dunque, per continuare nella “tua” vita, ovvero, per sopravvivere. Ma (ma), i conti tornano sempre solo in termini significativi e funzionali, nonostante... se ti metti a contare, i conti non tornano mai:
ecco cosa è l’AntiSistema
ed
ecco cosa è l’interferenza (deviazione standard) AntiSistemica.
Spread sopra i 300, così costerebbe 7 miliardi in due anni…
A calcolare quanto costerebbe allo Stato uno spread che rimanesse su questi livelli, è intanto l'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell'Università Cattolica diretto da Carlo Cottarelli.
La stima, supponendo un differenziale fermo a quota 300, è di 935 milioni di costo aggiuntivo per il 2018 e 6,2 miliardi per il 2019, ha ricordato via Twitter lo stesso ex commissario per la revisione della spesa.
Lo spread, come prevedibile, si prende così il centro della scena nel dibattito politico, con le opposizioni che accusano l'esecutivo di danneggiare il Paese…
Link
Manovra, sul 2019 l'effetto spread può costare 9 mld di interessi…
Sempre l'analisi dell'Upb indicava che uno shock da 200 punti base (dunque in area 300 punti) comporterebbe un impatto doppio.
Quindi per il 2019 la spesa per interessi aumenterebbe di circa 9 miliardi (quasi un reddito di cittadinanza) per superare i 13 miliardi nel 2020…
Link
Usa: Nyt, Trump ha commesso "frodi" ed evasione fiscale in '90.
Donald Trump ha commesso "frodi" aiutando i genitori a evadere il fisco e a gonfiare il denaro da loro ricevuto. È la tesi sostenuta dal New York Times in un'inchiesta su fatti risalenti agli anni '90 e smentita dalla Casa Bianca di cui il magnate newyorchese dell'immobiliare è inquilino dal gennaio 2017…
Link
Se le prime due citazioni introducono un ovvio sospetto (“le carte sono false”), la terza citazione introduce solarmente dell’ovvietà (“carta canta”).
“Fai… di agganciare significativamente tutt3 ciò che ostinatamente sembra caratterizzarti ‘qua così’, e, sarai un passo più vicin3 a ciò che ti auto indirizza ‘formularmente’ verso la riuscita di ogni tuo più autentico e sentito intento.
Laddove funzioni ancora, per dirl3 romanticamente, con il cuore”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2400