lunedì 7 dicembre 2015

Un vecchio dispositivo, senza memoria.


 
È di qualche giorno fa, la grande notizia della “donazione”, da parte di Zuckerberg ("zucchero della montagna"), della pressoché totalità (99%) del “monte azioni” che possiede. Tanto che, i Media hanno subito intonato gli elogi evocati dalla situazione stessa.
Si è narrato di “responsabilità” (da parte di chi “ha di più”), ossia, di “una tendenza dimostrata verso un futuro migliore, per tutti i bambini”. Ora, a prescindere da quello che sei portato/a a pensare, davvero credi che un miliardario AntiSistemico, sia disposto a donare per intero una simile “fortuna”?
Ma neanche se impazzisse. Perché… esistono gli "altri", i contratti, la legge, lo status quo, etc.
Prima vengono sempre i “collusi”; i soci, la famiglia, i parenti, gli “amici”, i vincoli, i cavilli, le persone “vicine” e le persone giuridiche, gli accordi, il passato, il presente ed il futuro, l’AntiSistema, i Punti di Riunione AntiSistemici, la gerarchia, la dipendenza, l'inerzia, il Dominio…

Ecco cosa avevi letto.
 

Usa, da Zuckerberg a Buffett, se ricchezza è anche responsabilità.
Il successo negli affari è anche una responsabilità verso la società che lo ha consentito.
La decisione di Mark Zuckerberg e di sua moglie Priscilla Chan di donare il 99% delle azioni che possiede di Facebook (circa 45 miliardi di dollari) in beneficenza nel corso della sua vita è stata accolta come un importante segnale e allo stesso tempo un esempio per tutti:
uno dei giovani imprenditori più ricchi d'America decide di impegnarsi in opere filantropiche con l'obiettivo di combattere la povertà e di creare un mondo migliore per sua figlia, Max.
Ma il fenomeno negli Stati Uniti non è certo nuovo e si inserisce in un filone ben consolidato, anche tra i guru tech della Silicon Valley. Uno dei padri di questa visione è di certo Bill Gates, fondatore di Microsoft e tra gli uomini più ricchi al mondo, che anni fa ha fondato la Bill and Melinda Gates Foundation:
la non profit ha donato oltre 44 miliardi di dollari e ha un ruolo attivo nello sviluppo dei paesi più poveri, dando accesso all'acqua, a servizi sanitari, all'educazione. Oltre a questo si occupa anche della lotta alla malaria e all'Aids.
È proprio Gates ad avere iniziato Zuckerberg alla filantropia, quando qualche anno fa l'amministratore delegato di Facebook si era impegnato a donare metà della sua ricchezza a The Giving Pledge, una iniziativa creata nel 2010 da Gates e Warren Buffet per spingere i miliardari a donare la metà del loro patrimonio nel corso della loro vita. Tra i nomi dei firmatari ci sono Bill e Karen Ackman, l'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, il fondatore di Virgin Richard Branson, Carl Icahn tra gli altri.
Link
  • il successo negli affari è anche una responsabilità verso la società che lo ha consentito (quale “società?)
  • l'obiettivo di combattere la povertà e di creare un mondo migliore per sua figlia (per “chi”?)
  • il fenomeno negli Stati Uniti non è certo nuovo e si inserisce in un filone ben consolidato (lo status quo, nel quale nulla avviene mai per caso).
 
Infatti, “il giorno dopo”, la stampa ha iniziato a generare anche articoli come questi (come volevasi dimostrare).
Zuckerberg donazione o elusione fiscale?...
Iniziano a sorgere i primi dubbi circa la bontà dell'operazione del fondatore di Facebook.
Filantropia o un modo facile per eludere il fisco?
I più attenti infatti hanno rilevato che la “Chan-Zuckerberg Initiative” è infatti, non una fondazione ma una vera e propria società privata, una "limited liability company" nel cui statuto vi è la possibilità di finanziare attività no profit, ma anche a scopo di lucro (ad esempio start up di altri paesi) e di spazi per interventi di carattere politico.
Ma c'è di più:
la “Chan-Zuckerberg Initiative” ha infatti sede nel Delaware, piccolo stato della costa est degli Stati Uniti che è considerato il paradiso fiscale degli States e che addirittura è nella lista nera degli stati a rischio evasione fiscale in molti paesi (Italia compresa).
Insomma, Zuckerberg vuole aiutare gli altri o se stesso?
Il dibattito è aperto, soprattutto da quando il New York Times ha pubblicato un articolo dal titolo esplicito:
"Come l'altruismo di Zuckerberg aiuta se stesso" e nel quale viene ipotizzato il tentativo del fondatore del popolare social network per affrancarsi dagli obblighi del regime fiscale americano, facendo sì beneficienza ma anche realizzando operazioni finanziarie borderline.
Dal canto suo il giovane miliardario si difende:
"Usando una Llc invece di una fondazione tradizionale, non riceveremo nessun beneficio fiscale. Ma guadagneremo in flessibilità per eseguire la nostra missione".
Link
  • non riceveremo nessun beneficio fiscale. Ma guadagneremo in flessibilità per eseguire la nostra missione (quale “missione? A quale “società” Zuckerberg deve qualcosa?)
  • Zuckerberg vuole aiutare gli altri o se stesso?
  • la possibilità di finanziare attività no profit, ma anche a scopo di lucroe di spazi per interventi di carattere politico (questa è la “flessibilità).
 
La beneficenza c’è sicuramente, ma solo perché “il giogo vale la candela”. E, nella sostanza, la realtà manifesta non cambia di una virgola... al di là di quello che è, e rimane, il solco dell’aratro.
Ormai, sei previsto/a in tutto quello che fai/sei.
Natale, Confesercenti: Spesa media regali 256 euro, 1 su 3 meno 100 euro.
La spesa media delle famiglie per i regali di Natale sarà di 256 euro, in linea con lo scorso anno. È quanto emerge dall'indagine Confesercenti-Swg sulle festività 2015.
La crisi si sente ancora:
un italiano su tre, infatti, spenderà per i regali un budget massimo di 100 euro.
Il desiderio di lasciarsi la recessione alle spalle e ripartire si rifletterà invece - spiega Confesercenti - soprattutto sulle scelte per i regali. Sotto l'albero non mancheranno sorprese, prima di tutto per i più piccoli (43%), tra libri (17%), capi d'abbigliamento (15%), giochi di una volta (11%), giochi tecnologici (10%), trenini, bambole e macchinette (9%), costruzioni (7%), giochi di società (7%).
Ma anche i più grandi quest'anno regaleranno e si regaleranno qualcosa, con qualche taglio rispetto allo scorso Natale.
I primi a vedersi ridurre il numero di regali saranno i parenti:
il 17% degli intervistati, infatti, indica di voler risparmiare sui loro regali. Seguono, nella classifica dei "tagli", gli amici (indicati dal 15%), e "se stessi" (15%), in nome di un risparmio equo e solidale.
Andrà meglio ai coniugi ed ai partner (9%), mentre un generoso 5% del campione ha dichiarato di non prevedere di ridurre la spesa per i regali.
Link
Questa “indagine” è svolta “a campione”. Un certo numero di persone “affidabili, nel senso statistico del termine”, che si prestano ad essere intervistate, “decidono” anche per la Massa.
  
Com’è possibile?
Perché, "dietro", c’è una conoscenza abitudinaria della gente (il "come funziona").
Perché la gente è prevedibile, perché prevista e perché a bagnomaria nel “catino d’immenso” del Pianeta.
L’inquinante te lo ritrovi sempre nel “piatto in cui mangi”.
Non lo vedi ma c’è. Nel preparare le “tue” ricette, non prevedi che anche le sostanze altre, finiscano nell’amalgama, eppure è così ed è sempre più… così.

Il futuro è una autostrada già costruita, se… continui sempre lungo la stessa direzione. Quale futuro ti attende? Quello previsto.
La filantropia esiste “da sempre”.
E qualche bisognoso ne ha anche beneficiato. Del resto, l’opera di propaganda deve pur contare anche sulle buone parole di qualcuno, effettivamente aiutato.
Ma… è nel corpo sostanziale, che non si avvera mai quello che, a parole, viene da sempre annunciato come lo “spot elettorale più classico”. Tutto è pubblicità: citazione per il pubblico.
E, in una realtà nella quale “gli affari sono affari” ed “il tempo è denaro”... tutto è interesse. Per cui, dove Diavolo vuoi andare, se non “qua, così”?
È da circa un anno che nel calcolo del Pil, sono state inserite anche le "stime" dei proventi illegali di droga, prostituzione e contrabbando. A livello frattale espanso, una simile mossa mette chiaramente in evidenza, la natura intrecciata e collusa di ogni ordine di potere, manifesto e non. Soprattutto “non”.

Istat: Valore aggiunto droga, prostituzione e tabacchi pari a 18 miliardi.
Nel 2013 il traffico di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di tabacco, hanno generato un valore aggiunto pari a 15,2 miliardi di euro.
Tenendo in considerazione l'indotto (1,3 miliardi di euro), il peso di queste attività sul risultato complessivo nazionale è pari all'1,1%.
La stima del 2013 è sostanzialmente in linea con quella del 2012, a sua volta in crescita di circa 1 miliardo di euro rispetto al 2011.
È quanto rende noto l'Istat nel suo report "L'economia non osservata nei conti nazionali".
Questo andamento è determinato in buona misura dalla dinamica delle attività legate al traffico di stupefacenti, che hanno segnato un incremento rilevante (1 miliardo di euro) tra il 2011 e il 2013, aumentando il proprio peso al 75% del complesso del settore illegale (nel 2011 si attestava poco sopra il 73%), e sono state pari a 14 miliardi di valore aggiunto.
Le stime dei servizi di prostituzione nel periodo di riferimento restano stabili a 3,5 miliardi di euro e un peso, nel 2013, pari a poco più del 23% (25% nel 2011). Il contributo di valore aggiunto generato dalle attività di contrabbando di tabacco ha registrato un aumento (circa 0,1 miliardi di euro) fra il 2011 ed il 2013.
Nel periodo, il valore aggiunto connesso all'indotto delle attività illegali, principalmente riferibile al settore dei trasporti e del magazzinaggio, è aumentato di circa 0,1 miliardi di euro.
La stima della spesa per consumi finali delle famiglie riferibile ai prodotti e servizi illegali nel 2013 è pari a 18,4 miliardi di euro, in crescita rispetto agli anni precedenti (18,1 miliardi nel 2012 e 17,0 miliardi nel 2011), con un peso sul totale dell'aggregato di riferimento pari all'1,9%.
Anche nel caso dei consumi, la dinamica generale è determinata all'andamento dei consumi di sostanze stupefacenti, che hanno segnato un incremento in entrambi gli anni.
Link
  • valore aggiunto
sulla
  • economia non osservata nei conti nazionali (Pil).
Ne parlano come se “sapessero tutto”. Ne parlano come se “fossero delle componenti dell’economia legale”. Ne parlano con “dati alla mano”, come se… tutto si dipartisse da un’unica fonte dominante.
Come se? È ovvio che è così.
Il Pil risente anche di questo apporto, come se… tutto il resto fosse perfettamente legale. Ma, ciò che è legale è perché è stato legalizzato. La vendita di armi è legale? Certo. Perché qualcuno/qualcosa ha deciso, anche per te, “qua, così”.
È etico e morale? Chi se ne importa. Ci sarà qualcuno che ne parlerà, ne scriverà, ne trarrà a sua volta profitto “lavorandoci sopra”. Non cambiando nulla nei "fatti"...

Il "pediatra curante" fa le veci delle case produttrici, fra l'altro, proprio di latte per l'infanzia. Ciò che si proclama pubblicamente è una "facciata di parte". Ciò che si preserva è l'utile e l'interesse sottostante (paradigma).

Tutto si trasforma in “lavoro”. Ed il lavoro è “pagato”, oppure sottopagato, creando uno stato interno/esterno... ricollegato a doppia mandata e a doppia dipendenza. La causa?
Perfettamente occultata, anzi, auto occultata (perché dotata di capacità di intendere e volere, essendo formata da esseri umani come te).
"Qua, così" tutto è... riflesso (frattale espanso).
Studio Universal, Documentario e retrospettiva su Frank Sinatra.
A 100 anni dalla nascita, Studio Universal ricorda l'indimenticabile Frank Sinatra con un documentario in Prima Tv in onda lunedì alle 21.15, "Fbi: dossier Frank Sinatra" (2007) di Clara e Robert Kuperberg che racconta i legami del cantante con la Mafia, con i miliardari di Hollywood, con i casinò di Las Vegas e con il Partito comunista, raccolti in un famoso dossier dell'Fbi di 1275 pagine.
Da non perdere anche la rassegna di titoli che lo vedono protagonista… "Lasciami sognare" (1952) dove Sinatra interpreta una parte non lontana dalla realtà cioè quella di un cantante coinvolto nell'ambiente del racket del mondo dello spettacolo…
Link
L’immagine pubblica, non è quella privata, essendo “privata di qualcosa di sostanziale”.
La Mafia è “l’essere AntiSistemici”. Per cui tutto è mafioso “qua, così”.
L’occasione rende l’uomo (e la donna) ladro/i.
Per uno/a che non “coglie l’attimo”, ne esistono a milioni pronti ad interpretare quella parte.
Sinatra interpreta una parte non lontana dalla realtà… (è casuale?). Mai.


A livello frattale espanso, tutto trova una spiegazione sostanziale e coerente con la “forma” del Mondo “emerso”, a partire da quello “non emerso”che puoi riuscire (accorgerti) a vedere riflesso, nel manifesto.

L’essere umano è “fermo al solo… divenire adulto”.
Il suo stato è perfetto (in sé, nel proprio passato e potenziale, che osservi ad esempio nella capacità di auto guarigione dalle ferite), ma gli “aggiornamenti” sono ormai di altra natura (più un reimpiego, piuttosto che altro).
È come se avessi uno smartphone e lo tenessi, in quella configurazione, per sempre… sino alla sua fine per obsolescenza programmata.
Come se, quel dispositivo, non lo aggiornassi più, non ricordando nemmeno che esiste questa possibilità che, per ottenerla, richiede una connessione stabile (coerente) ad un servizio, che continui a generare e trasmettere funzionalità sempre aggiornate.


L’essere umano è come quel dispositivo perfetto, per un certo periodo temporale (come quando viene commercializzata l’ultima versione, venduta al pubblico, quella migliore, più completa e ricca di novità... ad effetto temporale) che, però, si è fermato lì o, meglio, “qua, così”.
Dal sopravanzo del Dominio, l’essere umano è stato fermato nella “'sua' versione ultima. Mentre il sistema operativo è stato solo utilizzato per sviluppare sotto sistemi di funzionamento, dipendenti dalDominio.
Come se si fosse sviluppata solo la capacità esterna, dominante, di… progettare “App”, al fine di sfruttare gli altri, in quanto “intelligenti (capaci di obbedire)”. Fermando e riformando:
fermando l’evoluzione “naturale”
e
formando l’evoluzione “artificiale”.

La base sulla quale poter installare il proprio Dominio è esattamente quella più “fertile”, risalente ad un “complesso perfetto, ma separato, diviso ed allontanato dal proprio ‘senso’, mantenuto in uno stato di isolamento totale, dalla capacità di ricordare”.
Del resto, dalla “memoria” dipende molto.
Per renderti conto "da questa prospettiva", non ti limitare ad usare il “tuo” smartphone, con fare divertente, meravigliato ed assente”.
Sii consapevole che hai tra le mani (ed “usi”) qualcosa che ricorda, esattamente, quello che è successo a te, “una fase temporale fa”. Prima del tempo attuale.
Qualcosa che la memora frattale espansa, riporta sempre a galla, nell’attesa che te ne accorga, coerentemente e concretamente, andando a modificare la sostanza del reale manifesto e, così, la “tua vicenda”.
Se guardi nei tuoi cassetti, da qualche parte, troverai un vecchio cellulare. Prendilo e… nella sua “datazione (alias, inadeguatezza temporale)” ti accorgerai che è, ora, come possedere un “sasso”.
Ora, se quel dispositivo inerte, ritorni ad accenderlo… dalla tua posizione dominante, puoi persino decidere che sia perfettamente aggiornato così, se… cambi il "suo" profilo temporale e mnemonico di riferimento proprio (pensa al cellulare come se fosse... un Mondo popolato da esseri viventi e "bloccati lì").
Oppure, se quel “vecchio dispositivo” fossi tu, allora, vivresti di/in quello che è un “corpo perfetto ma, solo non aggiornato e decadente”. Non ricordando nulla, cadresti alla mercé del potere dominante di turno.
Il quale avrebbe carta bianca per convincerti ed “educarti”, secondo il proprio piano strategico.
Il vantaggio sarebbe monumentale, su di te (come "il piombare, armati di tutto punto, su popolazioni indigene, native ed isolate dallo sviluppo del Mondo esterno". Come la storia umana, aitè, insegna avvenire ed essere avvenuto puntualmente. Una storia si soprusi. Una... brutta storia deviata).
Tra le due "tecnologie (momenti)" ci sarebbe (e c’è) “solo” una differenza temporale, di convinzione, di abitudine, di credenza, di… tutto. Oltre al fatto cardinale che, tu sei isolato da te stesso (dalla tua memoria), mentre il Dominio ricorda.

Ciò vale per qualsiasi tipo di "tecnologia", dalla quale un certo pubblico dipende, essendo solo un “consumatore senza memoria”.
Ad esempio, Windows Xp ha smesso di essere supportato da Microsoft, da un anno circa.
Significa che, la “casa madre” non svilupperà e non aggiornerà più un simile “Mondo” che, se decidi di continuare ad "abitare/frequentare/utilizzare", diventerà/ai sempre più isolato rispetto alla linea temporale Microsoft/realtà manifesta “qua, così”.
Ciò, ovviamente, non significa che “quel Mondo sarà perduto”.
Significa, bensì, che quel Mondo potrà continuare secondo altre direttive. L’abbandono di Microsoft apre ad una prospettiva diversa.
Gli “abitanti” come vivranno quel distacco?
A chi/cosa si “voteranno”?
Sarà la loro salvezza oppure la loro continua condanna? A chi/cosa saranno sempre più esposti? Anche a...  qualche “banda di razziatori”, capaci di installarsi lì e farsi passare, nel tempo, per “divinità”
La storia si ripete, se la lasci spaziare secondo la corrente frattale espansa by Dominio.
L’onda lunga di un Dominio, ne permette un altro (riflessione frattale espansa)
Così, come i Mondi sono “più di uno”.
E tu sei “qua, così” ed, allo stesso tempo, potenzialmente anche “altrove, secondo altra configurazione”.
Seppure sempre nello stesso luogo, diverso/a nella sostanza.
Questo potenziale è la sorgente radioattiva della “tua” speranza.
Percepisci qualcosa che s’evoca come energia diversa, infiltrandosi anche nella roccia…
Sei tu ma non sei tu seppure sei sempre tu.
Onda e particella? Sì. No, se ti accorgi del Dominio.
Apri e risolvi diversamente ogni loop.


Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

2 commenti:

  1. SPS giova gravemente alla salute. Interpreto a mio piacimento quello che scrivi. L'esempio che fai dello smartphone obsoleto, mi "ricorda" di: 1) modificare il mio STATO; 2) aggiornare
    il MIO SISTEMA; 3) rilevare (e guarire se presenti)conflitti hardware/software. La terza parte è la più difficile: quando mi sorge un problema a cui non riesco ad attribuirne la fonte,devo scollegare le varie periferiche (disinstallandole). Ciò richiede attenzione e pazienza. Data la moltitudine di problemi che possono affliggere un "computer", non esistono soluzioni universali che vanno bene per tutti. Mi abituo a rilevare
    i vari segnali di errore, interpretandoli e non perseverando su di essi (perché sarebbe diabolicum). Altrimenti giungerei ad una formattazione totale e alle sue conseguenze sia positive che negative.
    Buona vita
    Alessandro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Alessandro, bella questa: "SPS giova gravemente alla salute" :) Grazie!

      Pensa anche ai "virus". Costruiti apposta per infiltrarsi, inquinare e per interesse (i livelli in gioco sono diversi e non tutti puntano allo stesso obiettivo, pur collimando nella sostanza by Dominio).

      Ottimi spunti. Bene.

      Ci sono considerazioni "sorgive" da fare e da portare ad "ebollizione".

      Ma... sarà per un'altra volta :)

      Ancora grazie e un caro abbraccio.

      Serenità.

      Smile

      Elimina

"Fai..." un po' Te.