giovedì 31 dicembre 2015

Evviva.


 
Si chiude un altro anno di/con SPS. E arriva il “nuovo” anno, ossia, ancora lo stesso “spazio”, chiamato solo in maniera diversa; con un altro numero sequenziale, a conferire l’apparenza che “ci sia movimento”.
Gli anni sono come i numeri dei conti correnti bancari:
artificiali e frutto di convenzione, alias, decisione unilaterale altrui (non sei mai tu, a decidere).
SPS è poco "romantico"? Piuttosto, SPS è... un "germicida".
Il Pianeta vortica e ritorna sempre su se stesso; come un nastro di Mobius, “non si muove affatto” girando sul posto.
Eppure, in questo movimento non movimento, la Terra gira anche attorno ad altro:
attorno ad un Sole, che si muove insieme a tutto il resto (a livello frattale espanso, il movimento su se stessi significa il "nulla di fatto che preserva la sostanza della situazione, esatta, nella quale sei. Mentre il movimento attorno a, designa la causa apparente che cela quella non apparente, la dipendenza, etc.).
Per farti un’idea di questa “sinfonia celeste degli elementi”, ci devi credere, ossia, “ti devi prestare al gioco di prestigio scientifico/religioso, che ti viene da sempre proposto”.
Di tappa in tappa, le scienze deviate hanno da sempre indottrinato ed auto intrattenuto la Massa, anche quando – oggi lo capisci meglio – “le sparavano grosse come palle da cannone”. Eppure, anche questa evidenza, non ti basta ancora – per mettere a fuoco – che dette “scienze ufficiali”, continuano a “spararle grosse ma, mai casualmente e cioè:
rispondendo ad un preciso input inconscio (clock), che colpisce ogni individuo che studia per diventare uno scienziato o un religioso, etc.”.
La causa (signore e signori): è la causa che sfugge sempre.
Ma, quale causa? Quale tipo di causa?
È persino logico che, in una struttura d’insieme regolata dal “possesso (in ogni senso)”, è la gerarchia che comanda.
Per cui, settore per settore, ci sarà sempre una causa ed il relativo effetto. Quindi, non esiste apparentemente la causa, bensì, le cause “qua, così”. E decifrare le cause, significaomettere di prendere in considerazione la causa.
Perché? Perché la causa è al centro (a monte) delle cause (a valle), risultando fondamentale nell’istituto della ricerca della causa, piuttosto che nella certezza del ritrovamento della causa. Capisci?
Spingendo tutto e tutti, ad avere una fede, speranza, certezza, credo, orgoglio, direzione, senso, amor proprio, "dottrina delle illusioni", etc., la causa mantiene se stessa al di là della possibilità di rintracciarla e ritrovarla. La causa è il Dominio, ovvio.
La ragione fondamentale della forma della realtà, riemersa nel sempre presente (perché continuamente rinnovato) status quo.
Se non ti accorgi della causa, non la sveli. La puoi solo “rivelare”, ossia, aumentare nella propria condizione di non manifestazione diretta.
      
E, anche per questo, la puoi rendere una sorta di icona da venerare o da disprezzare ma, comunque, mai solida da poterla anche modificare/cancellare, andando a cambiare finalmente la possibilità, direttamente estrapolata dal potenziale, per opera tua e non per interposta “persona”.
Il risultato è un vantaggio ed uno svantaggio, una diretta ed una differita:
  • la “tua” Vita
e
  • la tua Vita.
La prima condizione è quella “unica possibile”, che vivi, ormai, “da sempre”. La seconda è quella che rimane unicamente “qua, così”, nell’ambito del potenziale.
 
Anche solo in questo "quadretto sociale, informativo", puoi accorgerti di molte caratteristiche dello status quo, nel quale la "vergogna" si miscela all'usuale, trasformandolo in "scenografia apparente", nonché... "valore".
L’alternativa sostanziale e la “scelta”:
le due facce di una medaglia che prendi in considerazione solo a metà, credendo la parzialità una totalità e campando per aria vaneggiamenti da pseudo certezze, che crollano ogni volta (crisi) e che ogni volta vengono riesumati, rianimati, restaurati, ricollocati sul “mercato”.
La storia deviata della società umana è… quantomeno, bizzarra.
Fatta di drammi su drammi, incartati ed abbelliti dall’apparenza dei “tempi moderni (il presente)”, che sembrano sempre migliori rispetto a quelli lasciati alle spalle. Ma, la storia (sai che) si ripete. Vero?
Per cui, che cosa è che, esattamente, si ripetese, il presente ti seduce sempre con termini come sviluppo, progresso, civiltà, cultura, diritto, libertà, etc.?
Suvvia. Apriti verso quella prospettiva che è descritta dappertutto, anche se eviti accuratamente di… accorgerti. Fai solo finta di… mentre, ignori tutto il resto.
Quanto sei diluito/a, nel reale manifesto "qua, così"? Il tuo potenziale, comunque, non va mai perduto. Accorgiti...
È la frattalità espansa, che ti ricorda sempre tutto. La stessa “mano” che si produce nel meccanismo opposto, ossia, quello di essere anche il “braccio destro” del Dominio, la grande concentrazione di massa che comanda il Mondo intero (per mezzo della delegazione frattale espansa).
Il Dominio è umano (al suo primo livello, costituito almeno da due livelli, divisi – da SPS, per la tua protezione – dal Filtro di Semplificazione), per cui… non ha superpoteri (tu ne hai?).
Semplicemente, si avvale della capacità intelligente di rappresentare la grande concentrazione di massa (influenza rappresentativa) in grado di “pilotare, ispirare, guidare” la legge, strumento, memoria, della frattalità espansa o, meglio:
  • in grado di utilizzarla nella sua funzione di legge e strumento, ovverosia, di strumentalizzarla
mentre
  • la funzione di memoria frattale espansa, continua neutralmente a svolgere il proprio ruolo di “potenziale inespresso, a partire da quello che già sei, perché già vissuto/a: la tua esperienza pregressa e accumulata/custodita; mai ‘perduta’”.
    
 
Non ricordi per la gran parte di te, perché… “sei qua, così”, sottoposto/a al controllo totale del Dominio, che intende tutto ciò che, poi, regolarmente si avvera per mezzo frattale espanso e per mancanza di “confronto”, essendo tu… come assopito/a sul giaciglio che il Dominio ti prepara ogni volta che “è ora di dormire per riposare e subire il regolare reset quotidiano”.
Perché hai dimenticato quello che è già successo (e quello che “sei”)?
Perché sei, ora, in “svantaggio”, per cui consegui e tutto quello che ti succede corrisponde solo e sempre ad una precisa, esatta, attenta, totale… strategia di controllo, amministrazione, sfruttamento ed interesse… dominante.
  
Una "cura" che vale "in ogni senso possibile e potenziale"...
Vuoi cancellare i brutti ricordi? Ecco come fare mangiando.
Vuoi cancellare i brutti ricordi? Ora è possibile e ti puoi aiutare con il cibo. Scopri qual è l'alimento che può farti dimenticare il dolore...
Ebbene sì, mangiando si possono allontanare dalla memoria tutti quegli eventi che ti fanno soffrire e non ti fanno più piacere ricordare.
Se in passato forse si usavano metodi drastici per cercare di cancellare la memoria, questi in realtà “bruciavano” letteralmente il cervello e non si poteva avere assolutamente certezza di ricordare anche le altre cose. Ma stavolta forse si riuscirà ad intervenire soltanto sui ricordi negativi in modo da vivere più sereni.
Mangiando si possono cancellare solo i brutti ricordi. Ma qual è il segreto alimentare?
Si tratta di una spezia molto particolare. Ebbene sì. La curcumina è un colorante alimentare giallo che si ottiene dalla curcuma.
Secondo uno studio dell’Università di New York è emerso che questa spezia è utilissima proprio per le persone che soffrono di disturbi psicologici. Lo studio è stato condotto sui ratti e ha permesso di capire che gli animali che mangiavano curcumina avevano più facilità a dimenticare i suoni che facevano spaventare.
La ricerca ha dato la possibilità di capire diverse cose sui ricordi:
essi inizialmente sono fragili ma con il tempo si stabilizzano e si fortificano nel nostro cervello prendendo posto all’interno del cervello nella zona in cui ci sono quelli a lungo termine.
Poi ogni volta che, per qualche ragione, vengono richiamati alla memoria, il processo di riconsolidamento riparte, a meno che un agente esterno, la curcumina, non intervenga cancellandolo direttamente.
Per ora si tratta di un dato di un esperimento che deve essere ancora confermato. Questo procedimento può essere riportato anche all’uomo? Assumendo curcumina si possono davvero cancellare i brutti ricordi?
Sarebbe una buona notizia per tutti coloro che vogliono dimenticare per sempre dei momenti tristi della propria esistenza.
Link
Che cosa è già successo e... dimenticato? Qualcosa di originale ed, assieme, qualcosa di "brutto". Qualcosa che d'insieme, hai "scordato, precipitando".
Mangiando si possono allontanare dalla memoria tutti quegli eventi che ti fanno soffrire e non ti fanno più piacere ricordare (e respirando? E... vivendo “qua, così”?).
Tu devi mangiare ogni giorno, per più volte al giorno:
ti sei convinto, nel tempo, che sia questa l’unica via percorribile.
Per cui, per mezzo dell’alimentazione, sempre più preparata ed artificiale, che cosa introduci in te? Così, non vai troppo “lontano”. Non... trovi?
Omeopatia... qualcosa che c'è, ma...
Che cosa respiri (un altro tipo di “alimentazione”), poi?
Che cosa “mandi giù”? Che cosa, per “forza non apparente (naturalmente)” e per tacito assenso “devi sempre mandare giù (in ogni senso)”?
Che cosa “sai”?
Omeopatia: uno dei 9 falsi miti scientifici secondo Nature...
Dall’omeopatia ai vaccini che provocano l’autismo, dall’invecchiamento precoce per eccesso dei radicali liberi alla credenza che il sovrappopolamento porterà miseria e carestia:
queste sono solo alcune delle convinzioni scientifiche erronee più dure a morire secondo la rivista specializzata Nature che ha pubblicato una particolare classifica di nove falsi miti scientifici.
Nonostante esistano numerosi studi scientifici che hanno smentito queste convinzioni, i falsi miti della medicina continuano comunque a resistere...
Ecco le nove convinzioni più dure a morire:
  1. a guidare questa speciale classifica, purtroppo c’è la convinzione che screening regolari e diagnosi precoci salvino sempre e comunque dal cancro, anche se più ricerche hanno dimostrato che per alcune forme, come quello alla tiroide, alla prostata e al seno, la prevenzione non sempre salva la vita
  2. altra grande fandonia è quella sui radicali liberi: la teoria formulata nel 1945 secondo cui i radicali liberi sono responsabili dell’invecchiamento, mentre gli antiossidanti, che li neutralizzano, sono buoni per la salute. Diversi studi effettuati fin dai primi anni 2000 hanno dimostrato che i soggetti che producono più antiossidanti non vivono più a lungo degli altri
  3. falso anche il mito secondo cui gli uomini hanno un cervello molto più grande rispetto a quello degli altri animali: è sette volte più grande di quello degli animali della sua taglia, ma anche per topi, delfini e alcuni uccelli vale la stessa proporzione
  4. allo stesso modo, si legge su Nature, è falso che si impara meglio seguendo la strategia di apprendimento preferita...
  5. falsa anche la convinzione che l’omeopatia sia efficace come medicina alternativa, quando diverse sperimentazioni hanno dimostrato il contrario
  6. i vaccini possono causare l’autismo. Quest’ultima è una teoria nata sulla scorta di uno studio poi smentito, perché i dati erano stati contraffatti da un medico inglese che, in seguito, è stato radiato dall’albo con ignominia
  7. falso che il sovrappopolamento porterà necessariamente miseria e carestie.
  8. il paracetamolo funziona attraverso meccanismi noti
  9. il cervello non dialoga con il sistema immunitario.
Link
Dall'alto dell'autorità di "Nature (rivista specializzata)" (che "spara nel mucchio", convincendoti per osmosi, ossia, affiancando a notizie condivisibili, il target della campagna di deviazione):
falsa anche la convinzione che l’omeopatia sia efficace come medicina alternativa, quando diverse sperimentazioni hanno dimostrato il contrario.
Davvero?

Un prodotto introvabile. Ma tanto... "non funziona".
E che cosa pensi, allora, del rimedio omeopatico Homeos 42 Homeopharm Globuli (impiegato per la prevenzione ed il trattamento della sindrome influenzale e delle virosi in genere), che “funziona” (e SPS quando afferma qualcosa di mirato, lo fa dall’alto della propria esperienza diretta personale e, non per pubblicità) e che, miracolosamente, è sparito da qualsiasi farmacia, proprio nel momento in cuipermette di guadagnare meglio (e di lasciare lo status quo, perfettamente integro) la vendita di antibiotici e vaccini (che introducono una serie di effetti collaterali a cascata che, ad esempio, ogni genitore ben sa allorquando inizia a curare i propri figli… che non guariscono mai definitvamente, introducendo la chimica che introduce scompiglio nella delicata e funzionale “macchina umana”).
L’omeopatia non funziona? Per favore. Funziona, allora, la medicina allopatica? Ma se sei sempre ammalato/a. Come Diavolo ragioni?
 
È sempre la stessa musica:
combatti la situazione generale, a colpi di rimedi parziali che richiedono ciclicità, ossia, spesa ricorsiva (vorticante sul posto ed attorno al Sole centrale)”.

  
È la situazione in toto, che crea il “problema e la sua risoluzione” (quindi? Il "nulla"). 
Solo che la risoluzione ti è sempre data disinnescata, a tempo, ridondante… per far sì che ogni causa gerarchica abbia il proprio guadagno, a partire dal massimo del guadagno… che ricava la causa dominante.
Lo smog lo risolvi abbassando la velocità degli autoveicoli? Facendone comprare di nuovi (incentivando)? Bloccando il traffico, senza cambiare la sostanza che continua a procurare lo smog?
Per nulla affatto. Le leggi che “passano (al Governo)” lasciano il tempo che ritrovano, ossia, preservano lo status quo, perché non sei mai tu, direttamente e consciamente, che le progetti ed approvi.
Risultato?
Gli incentivi a cambiare questo e/o quello. Ergo:
altri soldi (altro interesse, altro giro di giostra) che devi spendere “per inquinare di meno”. Non andando ad incidere sulla motivazione centrale a capo dell’inquinamento
Inquinamento che, a livello frattale espanso, ti “ricorda” sempre lo stato di tutto quello che “ingurgiti ed introduci in te”, sempre di provenienza o di marchio “altrui”, anche quando si tratta di biologico o vegano… essendo l’aria in comune con tutto.
Ti inquina, ad esempio, lo zucchero che, guarda non caso, è proprio dappertutto.
Ma… che cosa ti dicono, ora? Che se da solo/a non ce la fai, a farne a meno (provocando dipendenza, alias, possessione), puoi avvalorarti della ricerca scientifica (che è sempre di parte, attenzione).
Scoperto l’ormone anti-golosi che spegne la voglia di zuccheri.
Nel fegato verrebbe prodotto un particolare ormone anti-golosi, identificato come causa principale della nostra tendenza biologica ad abusare di zuccheri...
Due diversi studi condotti negli Stati Uniti, pubblicati sulla rivista “Cell metabolism”, hanno portato alla scoperta di questo ormone che, se viene prodotto in grandi quantità, riduce il desiderio e il consumo di zuccheri...
Secondo lo studio di alcuni ricercatori facenti capo alla University of Iowa e al Southwestern Medical Centerormone in Texas, il nostro fegato sarebbe dotato di un ormone che è in grado di bloccare la nostra voglia di zuccheri. La carenza di questo ormone, denominato FGF21, sarebbe la causa principale della nostra tendenza biologica ad eccedere nel consumo di dolci e di alcol.
Visto che questo ormone viene prodotto a livello epatico, si può supporre che il suo scopo forse sia quello di migliorare la qualità della dieta, evitare il consumo di cibo spazzatura o proteggere il fegato dall’eccesso di alcol.
Come funziona?
Ogni qualvolta il nostro organismo si trova in presenza di un eccessivo consumo di carboidrati, il fegato produce ed immette in circolo l’ormone FGF21, il cui compito è quello di inviare al cervello un impulso riconducibile al senso di sazietà e alla mancata voglia di proseguire nel consumo di zuccheri semplici.
Essendo ogni organismo differente dall’altro, accade spesso che l’azione di FGF21 si trovi a non essere sufficiente e che l’ormone debba soccombere al senso di piacere prodotto dall’ingerimento di alimenti ricchi di zucchero quali dolci o alcol, in questi casi si potrebbe intervenire chimicamente, somministrandolo in modo artificiale.
Una prima fase di test compiuta dagli scienziati su un gruppo di scimmie ha mostrato la validità dell’intuizione e dimostrato come l’aggiunta dell’ormone spingesse i primati in direzione dell’auspicato senso di sazietà di fronte a dolci o a bevande corrette con una piccola di dose di alcol, lasciando dunque intravedere la possibilità di replicare il procedimento in ambito umano.
Link
Quale è la vera “causa principale della nostra tendenza biologica ad abusare di zuccheri?
Il Dominio e tutto ciò che consegue e che, ovvio, ricava interesse e "ragione"...
Quello che ti succede ormonalmente, è sempre e solo una conseguenza della causa dominante che, per delegazione frattale espansa, è in grado di raggiugerti e regolarti (drogarti, incantarti) ad ogni livello della “tua” funzionalità e funzione.
E sempre “guarda non caso”, che cosa ti dicono, ancora?
Dolci: buoni, ma troppi danneggiano la memoria.
Le grandi abbuffate di dolci sono un problema per la nostra salute. Elevate dosi di zucchero danneggiano la memoria in maniera permanente anche se consumate raramente.
Specialmente a Natale sono consuete le grandi abbuffate di dolci.
Ogni tanto è ammissibile uno strappo alla dieta, ma troppi dolci danneggiano la memoria. È stato dimostrato scientificamente che bastano poche dosi elevate di zucchero anche se consumate raramente, per alterare velocemente le nostre capacità cognitive.
I danni che causa il troppo zucchero risultano poi permanenti.
È stata una ricerca scientifica a dimostrarlo.
La rivista Brain, Behavior and Immunity ha pubblicato i risultati elaborati dai ricercatori della School of medical science della University of New South Wales, a Sydney in Australia.
Gli esperimenti sono stati condotti sui topi e si è visto che dopo aver somministrato agli animali dosi elevate di acqua zuccherata, anche dopo aver ripreso un’alimentazione sana, i topi mostravano difficoltà nello svolgere le azioni che prima svolgevano con facilità.
Questo perché elevate quantità di zucchero causano dei problemi di confusione e danneggiano l’area del cervello interessata alla memoria spaziale, l’ippocampo.
“La scoperta è importante perché pensiamo possa fare luce anche sul processo di declino cognitivo umano” dice Margaret Morris, fra gli autori dello studio.
Link
Perché hai dimenticato quello che è già successo?
Lo sai. Lo puoi ricavare da ogni riflesso frattale espanso, persino nel “qua, così”.


Marijuana meno letale dell’alcool: una è illegale, l’altro no.
Ma è davvero così dannosa la marijuana, rispetto all'alcool, che comunque crea dipendenza ed è legale quasi in ogni parte del mondo?
Il dibattito sulla legalizzazione delle marijuana e delle droghe leggere, da anni infiamma governi e opinione pubblica. I detrattori della cannabis l’accusano di essere nociva e pericolosa, dall’altro lato, gli estimatori e i consumatori, elencano tutti i benefici che questa pianta porterebbe al corpo e all’economia.
Sì, perché la legalizzazione toglierebbe alle organizzazioni criminali un’ingente parte dei propri introiti illeciti, soldi che verrebbero guadagnati da coltivatori tutelati dallo stato e che quindi pagherebbero le tasse.
Ma è davvero così dannosa la marijuana, rispetto all’alcool, che comunque crea dipendenza ed è legale quasi in ogni parte del mondo?
Un recente studio pubblicato su Scientific Reports, inserito nella rivista Nature, afferma che l’alcool è la “droga” più pericolosa di tutte, la cui assunzione è connessa con un elevatissimo rischio di mortalità, mentre la marijuana sarebbe di gran lunga la droga più “sicura”, con un rischio di mortalità davvero basso.
Confrontando le dosi normalmente utilizzate dai consumatori, i ricercatori osservano il comportamento di varie droghe sull’organismo:
alcool, eroina, cocaina, tabacco, ecstasy, meth e marijuana.
Secondo il grafico è possibile appurare che l’alcool sarebbe addirittura più pericoloso dell’eroina e della cocaina, per quanto riguarda il rischio di mortalità, e ben 114 volte più letale della marijuana.
Questi risultati confermano gli studi sulla sicurezza delle droghe elaborati già 10 anni fa.
I risultati di questo studio, suggeriscono i ricercatori, devono mettere in guardia sulla “priorità di gestione del rischio nei confronti di alcol e tabacco, piuttosto che di droghe illecite”.
E aggiungono:
“Quando si tratta di marijuana, poiché i rischi relativi all’assunzione sono bassi, si potrebbe pensare a un approccio legale e regolamentato piuttosto che illecito“.
In altre parole sarebbe il caso che i legislatori si occupassero di vietare o restringere l’uso di alcool e tabacco, piuttosto che porre tutte le proprie forze nel tentativo di impedire la legalizzazione della marijuana.
Link
E il Pil?
Quando senti parlare, con estrema fierezza, della gloriosa tradizione italiana per la produzione di vino (famosa in tutto il Mondo, nonché centrale a livello di Pil); quando in ogni programma nazionale, ad hoc, s’inneggia pomposamente alla tal qualità di uva, dalla quale si ricava il tal “magnifico vino”, etc. a che cosa sei esposto?
A quale tipo di pubblicità?
   
Forse, a quella che ti dice che esistono rimedi (certi, sicuri, affidabili) omeopatici (come l’Homeos 42, introvabile ovunque)? Forse, a quella che ti dice che esiste realmente, in commercio, il tal prodotto (a base di “enzima anti golosità e anti alcool”)? Forse, a quella che sostanzialmente “tifa per te e per la tua salute, benessere, serenità”?
No. No. E, poi, no.
Non succede mai, perché semplicemente non può succedere.
Perché non è “conveniente” per la causa dominante e per i relativi Punti di Riunione AntiSistemici che, inconsciamente, si riproducono in attività che legano il proprio interesse a quello del Dominio.
Eppure, puoi pensare, ti dicono che... esiste anche questo e/o quello, che ti potrebbe effettivamente essere d’aiuto sostanziale, ma… per qualche motivo (che SPS ha ampiamente illuminato), questi “prodotti” – essendo controllati – non si rendono mai così… raggiungibili, tanto facilmente da te.
Spendere 15 euro per 6 fiale monodose di Homeos 42 è così devastante per le tue finanze?
È meglio assumere i soliti antibiotici. Vero? È il dottore che te lo dice. Ah; ricordati anche di prendere il Maalox, però. Perché oggi c’è ancora il “veglione” da trascorrere.
In fondo, “si vive una volta sola”… vero? Ed è, dunque, molto meglio viverla “alla grande”, piuttosto che…
Alla fine, la “Milano da bere” se la sono bevuta tutta e le conseguenze sono quelle che rimangono, a partire da ciò che “fermenta dentro” e che, radioattivamente, “ritorna fuori, ammorbando della stessa sostanza, tutto quanto”…
Una pillola per il mal di testa e, via.
Il ritorno al lavoro (se ce l’hai).
Mentre speri in un po’ di vento, che migliori la qualità dell’aria. Non, però, nella pioggia… perché è da “sfigati” e “rompe sempre”.
Il “nulla è per caso” ti dice qualcosa, oltre a quello che “supponi di sapere”?
Come mai “i problemi nazionali (e a catena, anche quelli più intimi)” non si risolvono mai? Che cosa, esattamente, li tiene “lì, dove si trovano”?
Un progetto. Una ferma intenzione (gli umani sono "istupiditi" e non "stupidi").
Un fermo immagine. La Mafia? No... a livello fondamentale e dominante. Sì... a livello intermedio ed intermediario…
Il 2016 arriva e promette sempre più modernità e digitalizzazione informatica, tanto che il Governo ha pensato “bene”, di inserire il pagamento del canone Rai direttamente nella bolletta elettrica, desumendo che ogni italiano dotato di impianto elettrico veda, automaticamente, la televisione.
Starà a te dover dimostrare il contrario…
Come puoi (forse) ben capire (forse), il “progresso” è sempre in funzione dello stesso tipo di “potere dominante”, che lo progetta prima per poi usarlo, dopo. Nulla ti viene dato “di più”, perché sei sempre nel solco dell’aratro.
L’Homeos 42 è “esaurito o mancante”?
Perché da metà ottobre non si trova più? Perché 1) è tanto funzionante che va a ruba? Perché 2) è tanto buono che “è meglio toglierlo dal commercio”? Perché 3) è tanto richiesto che la casa produttrice “non ci sta dietro a produrlo”?
Ma, ha senso, sostenere che un’azienda non ha la capacità di rifornire il mercato, per come il mercato “domanda”? Non dovrebbe essere, all'opposto, la sua felicità aziendale?
Quale tipo di azienda è? A cosa si vota un simile management?
Quali “imposizioni” ci sono di mezzo e/o sotto?
Quali “leggi” agiscono da perfetti scolmatori di portata e direzione?
Quali “intenti” lavorano la situazione in toto, dettaglio per dettaglio?
La prossima estate, fai preventivamente il pieno di Homeos 42:
e questa non è una pubblicità. È, di più, un buon consiglio.
Quando c’è. È per te…
Lo ricorderai? Sei così... stagionale.
È difficile, perché… durante la “bella stagione”, è difficile che tu ne abbia bisogno, per cui, dimentichi di… proprio nel momento in cui “c’è disponibilità (ritardo)”.
Un paradosso? No. Una situazione pianificata a tavolino.
 
È lo status quo, che lo prevede e che ti prevede “così, qua, così”.
Una differita. Uno svantaggio. Una conseguenza. Un effetto. Un ingranaggio. Un ritardo. Un risultato di laboratorio. Una conclusione altrui. Un meccanismo. Un rimando. Una inerzia. Un dettaglio. Una descrizione. Un riassunto. Una trama. Un intreccio. Un dimenticante. Una ciclicità elettiva. Una dipendenza...
Al 2016. Evviva…
  
    
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com
  
   

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