lunedì 21 dicembre 2015

Indossa la lente SPS per la realtà aumentata.


 
“Qua, così” (in questo reale manifesto, “ad immagine e somiglianzacertamente di una causa originale”), emerge sempre – per via della “intelligenza/intenzione/memoria frattale espansa” – un modo “altro” di osservare e vedere le “cose”.
Ossia, le parti e la parzialità, la parte e la totalità, mosse da interessi apparentemente diversi ma... identici nella sostanza (“libertà da…”), evocano ed attirano a sé (manifestano) ambiti da concretizzare che, non possono “tutti assieme” divenire realtà manifesta, in quantoché... recanti intenzioni in conflitto tra di loro, dal momento in cui – le parti e la parte – “pensano, vedono e progettano, diversamente, il 'loro' futuro che, per realizzarsi comunemente, necessita del “lavoro inconscio delle parti” (rese ingranaggio, usate, consumate mentre consumano, indottrinate e sagomate ad hoc, molto spesso – quasi sempre – senza più averne il minimo sentore).
In questo gioco, che diventa giogo, esiste sempre (sempre) “La Causa (il Dominio)”.
Ora, come “vedere” questa Causa?
Dal momento in cui, il clou della relativa strategia è “la non manifestazione (al fine di rendere il “vantaggio”, massimo)”, non ti resta che… “evocarla”. Come e in che modo?
  
Esiste, per qualsiasi tipo di manifestazione del reale (derivante dal reale potenziale), una "sovraintendenza" che rende tutto quello che si concretizza in realtà fisica, una conseguenza della Causa (“qua, così”… il Dominio):

è la legge, strumento e memoria, della frattalità espansa.

La supervisione neutra, perché neutrale, che tuttavia risponde alla grande concentrazione di massa dominante. Per cui, pur essendo “neutra, neutrale… perché ‘così’”, la frattalità espansa è – anche – strumento del Dominio, che la coordina (“seduce/tenta/possiede/obbliga”) per mezzo della relativa “delegazione”.
È, ad esempio, il Mago che agita per aria la bacchetta "magica" e – improvvisamente ma con senso – qualcosa accade (chiude il circuito) secondo intenzione emanata. Come accade?
Accade perché la realtà è strutturata e resa possibile da un “programma (App)”, che permette l’interazione a livelli diversi con le parti in gioco/giogo.
Cioè, la realtà emersa “funziona (non... 'è')”
Nel senso che è... un “tessuto cosparso nella trama intelligente ‘frattale espansa’”, così come il corpo umano “funziona perché è vivo”. Che cosa è questo “essere vivo”? Che cos’è la Vita? E l’energia? E… la/il misteriosa/o Amore? Lo Spirito? L’Anima? La Coscienza? L’Io?
Sono parti. Parti di qualcosa. Parti e sotto parti. Sezioni. Ambiti. Circostanze.
Così, come lungo le rive ed il percorso di un fiume, ansa dopo ansa, si disegnano e caratterizzano ambiti più o meno favorevoli al fine di ospitare “sedimentazione, accumulo, stratificazione”… sedi per l’insediamento di altre tipologie di parti.
Qualcosa sempre alla mercé della “corrente nel fiume”.
Una “piena” è, infatti, sempre dietro all’angolo.
Da “qua” la ciclicità, ossia, il “tuo” attenderti che prima o poi… finisca tutto quello che è iniziato, per qualche motivo ed in qualche maniera.
Un modello di pensiero (lente) strutturato dalla circostanza ambientale (focus apparente), nella quale “sei”... da tempo sufficiente al fine di potervi aderire, ormai, inconsciamente, automaticamente, per default.
Qualcosa da non mettere mai in dubbio, perché “è sempre stato così”.
Qualcosa che è sempre stato così, perché hai smarrito la facoltà di ricordare.
Qualcosa che ha una causa: la Causa.

Una deformazione del potenziale, sino al possibile. Una deformazione, dunque, del possibile.
Una “bolla”. Un incantesimo. Il “senso” che agita ogni “mare ambito” terrestre “qua, così”, con te al suo di dentro, mentre ti credi - e credi sempre in differita - rispetto alla diretta, che non si lascia mai vedere ma solo intravvedere.
Questo intravvedere è la funzione di memoria frattale espansa:
il “tuo angelo custode”? No. Un “memo” sempre attivo.

Nel grande scorrimento temporale, di parte (perché della Parte), tutto è reso “a scadenza”, auto limitato ed auto limitante, corrosivo (per cui dedito al consumismo ed al consumarsi), soggetto a ciclica cancellazione della memoria (reset) e “perdita della memoria”, etc.
Qualcosa di naturale/normale? Dipende da quale tipo di reale manifesto si evoca, a dipartire dalla forma dominante di Causa.
Perché non esiste mai una risposta definitiva, per qualsiasi domanda?
Perché... 1) la domanda è aperta su ogni livello possibile (a partire dal potenziale), 2) la risposta è, allo stesso modo, aperta su ogni livello possibile ma, allo stesso tempo, è relativa ad ogni livello possibile (le parti e la Parte), 3) ma, in un ambito gerarchico (e dominato dalla Causa), l’insieme dei segnali diventa un caos, dal momento in cui sei reso/a deconcentrato/a dalla Causa stessa, che si mantiene al di là della “tua” attuale capacità sensibile di accorgerti e 4) c'è, dunque, una più che ampia "interferenza ambientale" dedita alla preservazione dello status quo attuale.
Che cosa “sai”, allora? La versione delle “cose”, che devi sapere (perché… filtrate, per te, dal Dominio, dalla Causa, dalla Parte).
Un simile collo di bottiglia è, per te, concepibile al massimo livello del controllo?
Sei disposto/a ad… ammetterlo?
Oppure, il “tuo” credo/fede, ti obbligano in toto… ad anteporli sempre ad un livello superiore di qualsiasi altra “modalità del controllo”? Dio, ad esempio, sei proprio sicuro che sia collocabile al massimo livello del reale manifesto e potenziale?
Non credi che, invece, Dio possa essere una immagine di comodo ed, al tempo stesso, un simbolo del Dominio? Qualcosa che è emerso per via della funzione frattale espansa, lato memoria, ossia:
  • per “causa di forza maggiore”
  • una “forza” che nemmeno il Dominio può annullare (perché nativa)
  • una “potenza, che è” da una posizione al di là del Dominio stesso
  • qualcosa che, però, il Dominio può controllare indirettamentead esempio, controllando te (che sei il diretto interessato/colpito, dalla memoria frattale espansa).
Se non ti accorgi, non “vedi” e, dunque, “non osservi totalmente” e, come ben sai, è facoltà riconosciuta all’osservatore andare a modificare – mediante osservazione – l’osservato, per cui:
ignorando, lasci tutto com’è... nella sua sostanza.


Ti limiti a conseguire, diventando ingranaggio…
Frattalità espansa = una definizione come tante altre? No.
SPS è totale (coerente). Ciò che “vede, è”… la Causa.
Fai attenzione, perché non stai – ora – “afferrando” la causa dominante, bensì, il motivo per il quale esiste la causa dominante.
Sei, cioè, al di là persino del Dominio:
  • mentre inforchi la lente SPS
  • mentre osservi con "fare" SPS
  • durante il focus by SPS.
Te ne rendi conto? Ci sei?
Apriti alla “prospettiva… pre cedente al/la Causa”.
È “solo” un programma, ciò che permette il funzionamento (non c'è, in esso, nessun grado di... divinità).
A Filtro di Semplificazione attivo, visto che le informazioni sono sempre tutte al tuo livello, non ti preoccupare della complessità, perché se “sei nel tuo centro, al tuo centro (tuo terzo stato, lato proprio)”, la complessità prende sempre e solo la tua “forma”, diventano immediatamente semplice (comprensibile a/per te), a prescindere da quale sia la tua “preparazione (che altro non è che… artifizio dominante)”.
La complessità non esiste. Esiste nel momento in cui, la ammetti, retrocedendo te stesso al rango di amministrato dalla complessità
Ammettendo l’esistenza degli “esperti”, lasci sempre più a loro la facoltà di decidere anche per te (che non “capisci” più, ma ti limiti a credere/fidarti).
SPS che cosa propone, in cambio di tutto ciò (del reale manifesto “qua, così”)?
Per ora, “nulla”. Per ora, “ti devi solo accorgere”.
Dopo di ché… tutto avverrà da sé, automaticamente. Senza fare nulla di particolare. Solo osservando con fare centrale, con te al tuo centro e con lucida intenzione (qualcosa che si forma progressivamente, come caricare una batteria solare).
Se, ora, non sai che fare, come comportarti, da che parte girarti, ammettendo l’esistenza del Dominio, “non prendere paura”… perché tutto si chiarirà da sé, in “cuor tuo (un’altra immagine simbolica, ovvio)”.
Se tutto questo ti sembra troppo semplicistico, va bene.
Significa che:
1) sei alle prese con il firewall ambientale dominante, 2) sei soggetto ad una compressione che evidenza come tu sia, anche, vicino ad uno stato che mette in pericolo l’AntiSistema, 3) sei, dunque, sulla via adatta a rendere il processo - dello status quo attuale - “instabile” potenzialmente.

Se qualcosa/qualcuno (di influente) ti avvicina, lo fa perché tu sei un “pericolo. Ora, questo avvicinarsi non è più solo fisico, bensì, è… etereo.
Una compresenza che, tuttavia, percepisci… se accetti di credere di poter funzionare anche ad un simile livello.
E se questa tua percezione la “alleni (ci credi)”, allora, essa diventa sempre più caratteristica e capacitiva del potenziale che inglobi sempre e comunque (qualsiasi sia il “tuo” attuale livello di presenza nel reale manifesto).
Che cosa è la frattalità espansa?
È qualcosa che emerge sempre, perché “sorgente”. Non importa quale termine viene usato, nel tempo. Importa accorgersi della sua portata... se te ne accorgi e la “imbracci, come un fascio di luce… illuminante”.

Di essa se ne è sempre “parlato”. Di essa se ne sono sempre perse le tracce, ogni volta.
SPS, questa volta, ha “giurato (attraverso il proprio status, simbolo, esempio fisico)” di agganciare il segnale e mantenerlo coerente… qualsiasi sia il tipo di reale manifesto, nonostante ogni tipo di “qua, così… by Dominio”.
Per realizzare ciò, SPS è divenuto “lente”:
che aspetti? Indossalo/a.

È una forma di “tecnologia naturale, magica, originale”.
Qualcosa di “invasivo”. Sì. Ma non nel senso a cui ti sei abituato/a “qua, così”. Bensì, nel senso di “realtà aumentata”.
Di… maggiore informazione semplificata. Di “senso”. Di “direzione”. Di “corrente status”.

SPS, così, ti fornisce uno “strumento lenticolare”, per mezzo del quale – poi - sarai libero/a di “osservare la strada che stai percorrendo ed il perché la stai percorrendo”.
E, con ampia evidenza, in seguito, sarai anche in grado (da te, originalmente) di “decidere se questa fa per te, oppure no”.
Osserva. Osservali. Osservati… (da “lì” non esiste più complessità. Ti basta, infatti, solo “vedere”). Esci dal loop silente. Esci dal "Comma 22".
 
Discorsi fatti di niente (*)
"Vedete, esiste una branca del sapere umano, conosciuta sotto il nome di logica simbolica, che può essere usata per eliminare tutte le parole inutili che rendono oscuro il linguaggio umano. L'ho applicata al trattato fra l'Impero Galattico e i nostri avversari[1], circa il novanta per cento del testo è stato scartato dall'analisi come privo di significato, e le conclusioni ricavate possono essere riassunte come un riconoscimento che l'Impero[2] è nostro alleato ma non può e non intende far nulla per proteggerci".
“Ma allora che dovremmo pensare delle assicurazioni di appoggio da parte del rappresentante dell'Impero[3]? Sembravano soddisfacenti”.
"Questa è la parte più interessante. Ho registrato tutte le sue affermazioni e ho fatto analizzare anche quelle. Quando sono riusciti a eliminare ogni affermazione priva di significato, le parole incomprensibili, gli aggettivi inutili, in breve tutto ciò che era irrilevante, non era rimasto niente.
Signori, in cinque giorni di discussioni, Lord Dorwin[3] non ha detto assolutamente nulla, ed è riuscito a fare in modo che voi non ve ne accorgeste"...
Isaac Asimov, da "La Fondazione".
[1] - leggasi “uno dei mille trattati o statuti che ci mantengono 'qua così'”
[2] - leggasi “Dominio”, in tutte le sue manifestazioni occulte
[3]- leggasi “uno dei qualsiasi leader fantocci che credono di governarci”
(*) ringrazio Dario, della ComE, per questa preziosa “fornitura di prospettiva”… a supporto della "lente frattale espansa, RA SPS".
La Realtà risulta “Aumentata” se… imbracci la lente frattale espansa completa (che SPS ha già forgiato e messa a disposizione di chiunque “se la senta di… ritrovarsi”).

Aggiunta di informazione e... "senso". 

SPS “Vede”…
 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

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