martedì 17 novembre 2015

Il reset ciclico nello spazio del nulla: lo zero che ti suddivide.



 
“Qua, così” (in questa forma di reale manifesto by “fonte di Dominio sempreverde”, alias, status quo, paradigma o “realtà/normalità abitudinaria”) il comando della gerarchia incarna/governa tutto da una posizione assolutamente inarrivabile, per la “tua ordinaria consapevolezza”, perché è da troppo tempo che risiede “lì, in quella sede operativa”.
Troppo tempo, significa:
un vantaggio fondamentale; tanto da riuscire, “ora”… ad ispirare (governare per delegazione) l’intera Massa così circoscritta; per mezzo della quale, il reale manifestatosi di conseguenza ad una tale “svendita di sé”, viene manutenuto e reso sempre “sostenibile”, anche se (anche se) la Massa, presa individuo per individuo mai e poi mai accetterebbe – a carte svelate – di contribuire ad un simile abominio.
Il risultato dell’insieme, non ha nulla a che fare, con la lucida presa di posizione di ogni individuo che, quindi, ad un certo punto del “processo logico”, viene sedotto/circuito (deviato/filtrato) da “qualcosa” in grado di incarnare un simile potere di persuasione sottile:
  • una forza in grado di agire ad ogni profondità dell’animo umano
  • una forza che “ti conosce molto bene”, a differenza tua
  • una forza che “non dimentica e non ha dimenticato”, a differenza tua.
Ora, SPS non è certo che tu ricordi ciò che SPS stesso ha descritto nel corso di innumerevoli “articoli”. Non è certo, perché è sicuro che “tu non ci sei”, che tu sei continuamente preda delle correnti di reset AntiSistemiche by Dominio.
A tal proposito, “tu che ne pensi, relativamente a te”?
Rispondi di far tuo, per te stesso, nella tua solitudine interiore che solitudine proprio non è, essendo sempre in compagnia del Controllo…
Or bene, leggi qua sotto che cosa ha “partorito la fantasia degli esperti di turno”, per te anche quest’oggi. Qualcosa che non deve assolutamente sfuggirti (fissalo per bene nella tua memoria, al di là del rischio potenziale di subire l’ennesimo ciclo di reset).
  

Studio: Isis ispira attacchi terroristici più che organizzarli.
I leader dello Stato Islamico non si fanno generalmente coinvolgere nell'organizzazione degli attacchi terroristici realizzati al di fuori di Siria e Iraq, Paesi dove controllano parte del territorio.
Piuttosto lasciano che siano figure di basso livello a metterli in atto o semplicemente ispirano i simpatizzanti che poi agiscono di loro spontanea volontà.
È quanto emerge da uno studio pubblicato da Terrorism Research Initiative sul giornale online Perspectives on Terrorism…
Link
Proprio ciò che SPS ti continua a passare, come messaggio frattale espanso, relativamente alla natura operativa del Dominio:
  • che si limita ad ispirarti
  • piuttosto che ad agire in prima persona
  • rimanendo nel grande vantaggio del proprio “non esistere ma esserci” (la fondamentale strategia del levarsi di mezzo, senza per questo, “continuare ad esserci”).
Lasciano che siano figure di basso livello a metterli in atto o semplicemente ispirano i simpatizzanti che poi agiscono di loro spontanea volontà (hai capito a livello frattale “come fa il Dominio”?).

Osserva come i Media alternino le notizie, in maniera tale da confondere.
Se riesci a percepire in tal senso, allargando maggiormente il raggio di azione della prospettiva, potrai accorgerti/renderti conto di/che… come, ad un livello assolutamente superiore, il Dominio agisca anche nei confronti dell’intera umanità, lasciandola e lasciandoti sempre ed ogni volta, senza una ragione specifica del perché “certe cose accadano e continuino sempre ad accadere, nonostante tutto quello che sia già successo”.
"Perseverare è... diabolico".
Dell’Isis se ne parla e supponi di conoscerlo e di sapere della sua esistenza.
Del Dominio non se ne parla, perciò, eviti di chiamarlo in causa, omettendo così la causa, la ragione strutturale per la quale tutto rimane nella sostanza sempre identico a… se stesso, alias, alla intenzione dominante… senza “luogo comune, nella tua mente”.
Tu non hai più modo di agganciare il concetto di “ragione causale dominante”, perché il ragionamento mentale risente di una logica conseguente all’inabissamento concettuale del Dominio. Non essendoci più nessun termine di riferimento certo, la mente “slitta via”
Che cosa ne consegue? Questa realtà manifesta “qua, così”.
Il Dominio è Dio, avendo le sue stesse “qualità e caratteristiche”, attribuitegli non a caso dagli umani di ogni tempo e luogo. Qualcosa che “rimane, relativamente al Dominio, che non può eclissarsi mai del tutto, per via della memoria frattale espansa”.
Il Dominio ispira e, così, delega nella gerarchia alla gerarchia, la propria intenzione.
Ciò che s’emana nel Mondo manifesto, è una vera e propria “evocazione”, invocata in/direttamente sia dalla Massa che dal Dominio.
Con l’attuale “modello legale di comprovazione di un atto, giudicato da un tribunale”, non può essere ammessa la caratteristica frattale espansa (la legge, strumento e memoria) caratterizzante  il tutto emerso alla fisica solare. Perché?
Perché, ammettendola in un tribunale di umani, giudicanti la “presunzione dell’esistenza del Dominio”, il Dominio stesso si materializzerebbe, si renderebbe manifesto attraverso lo stesso “modello frattale espanso” che, da sempre, è stato convertito unilateralmente in “strumento del potere/scettro del potere indiretto, non locale, ubiquo, in leva e wireless”.
Ma, come... un tribunale "attuale" umano, potrebbe processare il Dominio, senza poterlo chiamare a testimoniare direttamente in loco, se non fosse nemmeno certo che esistesse il Dominio?
Ecco la forza, allora, della strategia del non apparire e del delegare per ispirazione.
Nessuna traccia della sua esistenza. Nessuna prova ammissibile intribunale. Status quo (impunibilità, alias, "squadra che vince, non si cambia")...
La legge è una sua emanazione indiretta, per cui la legge è stata concepita per la sua massima protezione.
Come puoi, tu… ora, rendere tutto ciò diverso dalla ragione prima, che l’ha concepito “qua, così”?
Come? Ad esempio, facendo perno sul fatto inossidabile che:
“tu, preso nella tua singolarità/sostanza, sei diverso/a ed emani ‘diversità’ rispetto al risultato d’insieme che sei portato/a a riprodurre ogni qualvolta la realtà manifesta ti obbliga a prendere una decisione senza scelta/alternativa sostanziale”.
La tua Vita non è tua ma è “tua”; le virgolette indicano che esiste perlomeno una comproprietà della tua Vita, nella “tua” Vita. Le “virgolette” indicano l’esistenza di un copyright. E l’esistenza di un simile “marchio di proprietà” indica frattalmente che esiste, per forza, un proprietario… anche se non lo “vedi”.
Non a caso, anche a livello aziendale/societario… la “proprietà” non è sempre chiara e la legge permette che diluizioni organizzate di potere possano governare una multinazionale (o uno... Stato/organizzazione), senza mai apparire del tutto alla luce del Sole.
È la legge che lo permette. Una forma di legge “di parte” e, dunque, “anti… te”.
Tu lo sai ma, non pensi di essere in grado di fare nulla di fondamentale, per cui continui a procedere (ad essere a favore relativamente al tuo in/cedere).
Da “lì”... il futuro, allo stesso modo, ti sfugge via (portandoti ugualmente con sé), ricolorandosi d’altre tinte e diventando solo il “tuo” futuro.
"Alcuni socialisti francesi hanno detto che la proprietà è un furto. Io penso che più che altro sia una seccatura…”.
Paul Erdős

Erdos affermava simili verità, distinguendosi ma allo stesso tempo… non rendendosi conto che, una simile “seccatura” era/”è, un nodo AntiSistemico coi fiocchi”:
un certo “fare/stare (dissacrante) sopra alle nuvole, rende più liberi ma... sino ad un certo punto, perché un simile essere pungente, si svincola sino ad un certo punto dalla morsa del Dominio, poi si ferma sempre allo stesso modo di chiunque altro; perché… non si accorge al massimo livello di quello che continua a succedere, non si rende conto della ragione prima, perché non indaga con sufficiente profondità e lungimiranza, perché troppo impegnato a 'risolvere indovinelli relativi alla propria professione che altro non è cheuna dipendenza che ricrea dipendenza'
La vita può essere compresa solo guardandosi indietro, ma deve essere vissuta guardando avanti…
I risultati indicano che “il tipo di carattere prodotto dalla società americana, non è affidabile a proteggere i cittadini dalla brutalità e dai trattamenti inumani, in risposta ad una autorità malevola
Experimenter
Nella maggiore “promessa di densità”, SPS ti indica dei segnali frattali espansi, che sei libero/a di poter approfondire da te, liberando SPS dall’onere di riportare tutto in questa sede spazio/temporale.
Per cui… eccoti un aggancio cardinale (da “lì” puoi anche scegliere diversamente rispetto al solito):
L'esperimento di Milgram fu un esperimento di psicologia sociale condotto nel 1961 dallo psicologo statunitense Stanley Milgram il cui obiettivo fu lo studio del comportamento di soggetti ai quali un'autorità, nel caso specifico uno scienziato, ordinò di eseguire delle azioni in conflitto con i valori etici e morali dei soggetti stessi.
L'esperimento cominciò tre mesi dopo l'inizio del processo a Gerusalemme contro il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann. Milgram concepiva l'esperimento come un tentativo di risposta alla domanda:
"è possibile che Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degli ordini?"…
Link
Stessero semplicemente eseguendo degli ordini…” (milioni di complici; come poteva anche solo sperare di "continuare ad avere carta bianca"?).
Hanna Arendt “dimostrò tutta la propria diffidenza, relativamente alla natura ‘banale del male’, che il gerarca nazista sembrava incarnare”; ella intuiva a livello frattale, attraverso la propria sensibilità individuale ‘prima del gruppo’, attraverso il proprio ‘strumento’…. che Eichmann ‘era stato reso un robot umano', perfettamente programmato ad agire in tal senso, perché deresponsabilizzato rispetto a ciò che le ‘sue’ decisioni andavano a procurare agli altri”…
Milgram lo comprovò materialmente/sperimentalmente ma, da uomo dipendente da ciò che andava smascherando, da uomo che si muoveva/viveva dentro a ciò che era la stessa sede di ciò che andava smascherando… fu impedito, come al solito, piuttosto che facilitato nel progredire con gli studi sulla popolazione e su un... diverso ordine di verità.
Studi che, senza ombra di dubbio, andarono ad ingrossare le conoscenze dei Punti di Riunione AntiSistemici, che fecero “ottimo uso” di simili dati, andando a mettere ancora maggiormente a punto “la macchina per il controllo della Massa”.
Eichmann ("architetto dell’olocausto") = capro espiatorio, caso manciuriano, individuo riprogrammato ad hoc, etc.
Così come il suo "Dio", ossia, quell’Hitler:
il capo messo a capo dal “capo dominante non manifesto del Dominio”.

Qualcosa che non si dimostra mai sufficientemente, se non analizzando a livello frattale espanso la “forma reale manifesta e considerata l’opera, il frutto, dell’intenzione umana nel mentre si adatta a vivere la 'guerra tra poveri', che porta sempre e solo 'il terzo incomodo a godere del risultato'".
Eichmann non negò i suoi crimini, non mostrò né sensi di colpa, né rimorso… Non ho fatto niente senza istruzioni dirette da parte dei miei superiori…
Effetto della pressione del gruppo, sul cambiamento e distorsione dei giudizi
Sette anelli di una catena. In media la catena è fatta da 5,5 anelli. Con ciò stabiliamo che meno di 6 gradi di separazione esistono fra te e diversi milioni di sconosciuti, che tu potresti incontrare o no nel corso della tua vita. Una volta capita l’architettura di questa rete di comunicazione, inquadriamo molto meglio la struttura della società. Forse non è del tutto legittimo questo nostro malessere comune. La sensazione che siamo tutti tagliati fuori, alienati, soli
Cambiano le tecniche, cambiano le vittime, ma rimane una domanda:
  • come accadono queste cose?
  • come sono state rese istituzionali?
Dovresti rifare gli esperimenti in Europa…
Chi li finanzierebbe? Gli esperimenti sono immorali. Ricordi?...
Niente cattedra, niente sovvenzioni…
Non puoi condurre questi esperimenti senza sottoporli al comitato di revisione internazionale
Experimenter
È casuale tutto ciò? Che cosa difende? Lo status quo…
La culla dondola su un abisso, il buonsenso ci dice che la nostra esistenza è soltanto un fuggevole spiraglio di luce tra due eternità di tenebre.
Benché le due eternità siano gemelle identiche, l'uomo di norma, contempla l'abisso prenatale con più serenità di quanto non contempli quello verso il quale è diretto (a circa quattrocentocinquanta battiti cardiaci orari).
Io so, tuttavia, di un giovane sensibile che provò qualcosa di simile al panico, quando vide per la prima volta alcuni vecchi film girati in famiglia poche settimane prima della sua nascita. Contemplò un mondo in pratica immutato – la stessa casa, le stesse persone – e si rese conto allora che non vi era esistito affatto e che nessuno aveva pianto la sua assenza.
Ad atterrirlo in modo particolare fu la vista di una nuovissima carrozzella per bambini che se ne stava là sulla veranda con l'aspetto compiaciuto e invadente di una bara; anche quella era vuota, come se, nel corso a ritroso degli eventi, le sue stesse ossa si fossero disintegrate…
Parla, ricordo - Vladimir Nabokov
In che misura la dichiarazione di Eichmann poteva avere un fondo di verità? Dopo aver replicato l’esperimento in altri contesti, e aver raccolto risultati coerenti, Milgram giunse alla conclusione che durante l’esperimento i soggetti entrassero in uno “stato d’agente”, ossia si percepivano come meri agenti della volontà di un’altra persona, liberandosi così da ogni responsabilità.
“Persone ordinarie che si limitano a svolgere un lavoro,” scrive Milgram nel libro del 1974 Obbedienza all’Autorità, “senza provare per parte loro alcuna particolare ostilità, possono diventare agenti in un terribile processo di distruzione. Inoltre, anche quando gli effetti distruttivi del loro lavoro diventano palesi, e viene loro chiesto di compiere azioni incompatibili con le basi fondanti della moralità, relativamente poche persone hanno le risorse necessarie per resistere all’autorità.”
Link
Studio: Isis ispira attacchi terroristici più che organizzarli
Fatto circolare lo scorso ottobre e ripreso dal New York Times sulla scia degli attacchi che hanno colpito Parigi venerdì scorso, lo studio ha preso in considerazione gli attentati jihadisti realizzati così come quelli sventati tra il gennaio 2011 e il giugno scorso. Ne sono emersi 69 di cui 30 con un qualche legame con lo Stato Islamico.
Del totale, solo quattro sono stati orchestrati da figure di medio livello dell'Isis e in sei gli attentatori hanno ricevuto training dal gruppo di miliziani sunniti. Al contrario, 17 attacchi sono stati realizzati da simpatizzanti senza alcun contatto o assistenza dell'Isis.
Gli autori della ricerca sottolineano come gli attentati pensati e messi in atto internamente a una nazione sono più del doppio di quelli che coinvolgono combattenti radicalizzati tornati dalla guerra civile in Siria. "I simpatizzanti rappresentano una sfida formidabile per le agenzie occidentali preposte alla sicurezza", hanno scritto gli autori.
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Sei proprio convinto che “un numero non sia mai divisibile per zero”?
Il risultato non esiste (cioè l'espressione non ha significato) in aritmetica e in algebra...
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Perché, lo sei? Perché non ha senso? Perché lo zero è un “non stato”? Perché... te lo hanno insegnato. Ossia, ti hanno insegnato a "lasciar perdere alcuni ambiti e a focalizzarti su altri".
In questa maniera si forma in te il concetto di impossibile e possibile.
Fai attenzione. Poni la tua attenzione “ora, qua”:
  • il Dominio (ciò che non esiste ma c’è) è la ragione fondamentale a capo del reale manifesto “qua, così”
  • il Dominio, per te, è dunque uno “zero”
  • ma… uno zero che suddivide tutto.
 
 
Eccoti, terminando per oggi, uno schemino mentale che risolve la questione “reset, ricordo, ciclicità, loop”:
  • hai presente il classico schemino della “piramide sociale”?
  • quello che disegna la piramide come un tronco di piramide, uno spazio e il vertice triangolare (un'altra piccola piramide di testa)
ecco
  • ogni volta, ad ogni livello, in ogni contesto (non cambia nella sostanza, essendo frattale il tutto) che tu decidi di approfondire/vivere qualcosa con fare sufficientemente "denso"
  • quando arrivi nello “spazio vuoto (zero)” che esiste tra “vertice distaccato e resto dell’edificio piramidale”
  • perdi contatto con “la realtà abitudinaria e pre programmata in te ed ovunque nel ‘qua, così’”
per cui
  • la “tua” mente perde l’approccio, il buon piglio, una certa logica auto indagante, etc.
  • cadendo, per forza di gravità (fisica abitudinaria di/nella partizione di reale organizzata dal Dominio) al di sotto e ritornando in sede di status quo.
Tra la fase di "massima spinta ed altezza raggiunta" e la relativa decaduta, esiste lo stallo, che distacca la mente da ogni proposito altro che non sia “sempre lo stesso (precedente)”, imponendo ciò che sembra un opportuno reset, necessario a “non impazzire o meglio a sopravvivere (paura)”.
Mentre, “sopra di te, s’eleva la testa dell’edificio reale manifesto”, tu non hai più occhi/memoria per raggiungere ciò che viene a sembrare solo una chimera, del fumo o delle nuvole.
Cadendo giù, ogni volta, perdendo la “testa”, la memoria, il senso di ciò che è già successo.
Ciò che ti succede, ogni volta, è artificiale, ossia:
è un firewall ambientale, in toto, ad hoc
che protegge lo status quo e lo mantiene per sempre “qua, così” sostenibile.
  
Accorgiti. 
   
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

6 commenti:

  1. Avverto spesso che sono lì lì per afferrare qualcosa di fondamentale e... precipito. Ottimo, Davide. Mi sovviene il circolo vizioso(!) dell'acqua-vapore-acqua. Loop in frattalità espansa.
    Spaventoso l'esperimento Milgram. "Agenti lo sono tutti e non lo è nessuno, a meno che tu non sia stato scollegato da noi."
    Come aggrapparsi all'albero maestro proprio e non venire resettati di continuo? Come non perdere il proprio filo?
    E' l'energia la chiave? Cosa?
    Che diavolo è tutto QUESTO? che cosa sono IO?
    Mi viene in mente Autobiografia di uno yogi, dove egli vede quanto dio si sia impegnato per celarsi a noi(!) per amor nostro (?!) e per lasciarci libero arbitrio(EH?)
    Fabio

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    1. Ciao Fabio, esatto. Lo "schemino" riassume e dona "senso" a quello che ogni volta riaccade (precipitazione).

      "Che diavolo è tutto questo?": è... status quo by Dominio (la causa).

      Yogananda? Il Filtro di Semplificazione lo esclude dal proprio (SPS) "andare avanti". Chiaramente, "è una tesi, comunque, che in SPS non stà più in piedi"...

      Fabio, chiudi ogni "anello aperto"; c'è sempre la spiegazione. E vai avanti con totalità e fermezza.

      Non sei solo :)

      Grazie. Serenità. Ti abbraccio.

      Smile



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  2. Io credo che la nostra razza umana a beneficio di una storia luminosa possa godere un giorno della propria vita, al dilà di ogni teoria programma supposizione e parola che dir si voglia. Solo quando le nostre frequenze troppo basse potranno un giorno diventare così alte, così belle di riempire tutti i nostri chakra. Tutti i fili che si diramano dalla spina dorsale verso le ghiandole fino al cervello, generando un campo magnetico forte; allora per l'armonia, per la capacità di una visione ampia che di conseguenza avremo potremo godere di salute fisica mentale e spirituale. Ove per la natura della gioia non si potranno formare negatività di nessun genere e tanto meno pensieri invadenti e distruttivi. La nostra vita è amore ma noi lo copriamo di drammi . Le guerre le incomprensioni soffocano questo splendido regalo che è la vita. E' una follia uccidere. Possedere trattenere comandare terrorizzare. E' una gioia poter guarire da tutto questo.
    Loredana

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    1. Ciao Lory, la tua trasparenza è sempre lodevole ed apprezzabile. Ti ringrazio.

      La tua positività va bene e deve esserci. Affina, però, la concretezza che, anche se non sembra, esiste a pieno ritmo in SPS.

      Quello che hai scritto/visto, si può realizzare disincantandosi.

      Ed un simile processo è "centrale rispetto a te": il resto delle "illuminazioni" è poesia e consegue. Ma prima vieni sempre tu, al tuo centro inamovibile, dal quale ricordi e "sei" sempre, ovunque e comunque :)

      Grazie.

      Un caro abbraccio.

      Serenità. Smile

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  3. Ciao Davide, mi interessa particolarmente il discorso sul reset che subiamo all'interno, sembra non sia solo un regolare ritorno alle piccole abitudini "personali", sembra che rilivelli e rinormalizzi le fasi o i momenti in cui si riesce a "volare alto".
    Soprattutto mi interessa quando hai detto che anche il non ricordarsi, dopo qualche tempo, degli argomenti e dei concetti letti e magari appresi (in questo caso degli articoli di SPS) rientra nelle funzioni di questo reset.
    Forse nei momenti in cui ci si affaccia ad un segnale diverso e si assimila qualcosa, si crea un potenziale, che si fà sentire come un diverso stato mentale/emotivo e comunque relativo al grado di presenza o centratura, poi il complesso di sensazioni si riorienta nella solita direzione in quanto abitudine.
    Tuttavia il discorso sul reset me lo immagino come qualcosa che funziona e riconfigura ad un livello inaccorgibile, normalmente, addirittura a livello bioelettrico prima che subatomico.
    Forse cercando di penetrare la propria profondità, mantenendo la propria centratura, o coerenza, si può giungere a percepire le influenze in noi e fuori di noi, gradualmente con sempre maggior anticipo.
    Ma probabilmente non tengo conto del fattore inconscio
    Comunque, grande il film "coherence", di cui a parte il fatto che mostra come non ci si possa fidare ciecamente di sè stessi (o dei propri "sè") e, forse, che la realtà è una proiezione degli individui, ma che sottostà a leggi e programmazioni che ne determinano la percezione...non credo di aver centrato dritto il centro del concetto
    Un abbraccio
    Tiziano

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    1. Ciao Tiziano, certo... il "reset" riporta tutto al "punto di ripristino" (stabilità, status quo) più vicino. Osserva come è stato progettato e, dunque, come funziona un Pc. E' uguale...

      Solo che non lo decidi tu, ma è preordinato.

      E' inconscio. E' programmazione (sistema operativo).

      Tutto ciò che viene sempre "prima di..." ti porta via, ogni volta. In te non rimane nulla al di là di qualche "brillamento", di tutto ciò che non "serve, qua, così". Anche se non ti sembra, è così. Accorgiti...

      Ti sembra di... Ma, non è così...

      Nella gerarchia piramidale il tutto funziona in quel modo, per cui... ogni volta che entri nello "spazio zero", che esiste tra tronco di piramide e vertice distaccato... entri soprattutto in "crisi"; sono le abitudini che ti reclamano. E' la dipendenza. La paura. Il rimorso, etc. Per cui ritorni giù, per gravità e inerzia (firewall ambientale).

      Rimanendo nel proprio centro (terzo stato) e mantenendolo nel tempo, ti accorgi sempre di più.

      A quel punto, però, che puoi fare per cambiare sostanzialmente?

      Continuare.

      SPS lavora in tal senso. La frattalità espansa rappresenta il cambiamento di paradigma, il grimaldello.

      Di Coherence, dovresti notare anche l'intrusione di versioni "sbagliate" dello stesso personaggio, in altre realtà parallele, per opportunismo (ancora la guerra tra poveri). Il simbolo di una lotta intestina, interiore: il Dominio che è dentro di te.

      A volte non ti senti nel "posto sbagliato"? Perchè dovrebbe essere il posto ad essere sbagliato? Potresti essere tu... Ossia, potresti essere "fuori luogo".

      Il pensiero è un collo di bottiglia. Occorre sviluppare un'altra prospettiva "frattale espansa".

      Grazie Tiziano. Contraccambio l'abbraccio. Serenità.

      A presto.

      Smile






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