giovedì 16 luglio 2015

Come un chip affidabile.



Il (pre)visto...
Caratteristiche del chip impiegato e modalità di impiego.
Il chip inserito nella Tessera è un chip a radio frequenza con trasmissione crittografata dei dati identificativi. Il trattamento avviene esclusivamente attraverso lettori che si autenticano mediante specifiche credenziali.
La rilevazione della Tessera avviene esclusivamente in prossimità (distanza inferiore ai 10 cm). Sistemi non dotati delle specifiche credenziali non possono rilevare la Tessera e acquisirne i dati identificativi
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Se vuoi “(parte)cipare”, devi omologarti, ossia, essere “leggibile”; per ottenere questa caratteristica, devi rispondere a (pre)determinati criteri:
  • adottare un dispositivo di aggancio, controllo ed amministrazione
  • attraverso il quale “autenticarti mediante specifiche credenziali”
  • al fine di essere “(ri)levato/a… e acquisirne i dati significativi”…
Ormai, quasi ogni umano ha un cellulare. Attendi ancora con ansia il chip sottopelle? Non ti rendi conto che... attra(verso) l'aria, l'alimentazione, l'acqua, la tecnologia, la società, la legge, il denaro, il tutto... sei interconnesso/a allo status quo?
Che cosa è successo alla Grecia-Nazione?
E, di (con)seguenza, che cosa è successo al Popolo greco?
Non im(porta) in quale direzione/ordine osservi (al)le "cose", al grande e/o al piccolo... perchè è tutto (pre)stabilito ad hoc, in funzione del segnale (im)portante del Dominio:
Dominio che non "vedi", per mezzo dei sensi che ti sono rimasti "qua, così". Ergo... ti (s)fugge tutto ciò che è "sostanza".
Il “carico” è stato traghettato, nella direzione delle “onde”.
Il referendum del 5 luglio rimarrà nella storia come un momento unico in cui una piccola nazione europea si sollevò contro “la schiavitù del debito”
Yanis Varoufakis
Dav(vero)? Tratta(si) solo dell’ennesima tappa di quel apparente per(corso), che la storia deviata in(segna) mediante (ri)corso alla registrazione passiva dei "(parte)cipanti"... (pre)determinata dai “vincitori” (non il Popolo, bensì, i “vertici”).
Grillo: lezione dalla Grecia: i cittadini decidono
"Puoi condividere oppure no le idee di Syriza, della sinistra e anche della destra. Ma la lezione che ci viene dalla Grecia... è che i cittadini partecipano, che i cittadini decidono. Questa è democrazia".
"A me non interessano le bandierine, a me interessa il referendum come strumento di democrazia diretta", ha precisato il leader M5S.
Che invece è parso poco interessato alle vicende politiche greche
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L’abilità strategica del gio(g)o delle p(arti) è proprio quella di dis(togliere) dalla consapevolezza “di quello che (ri)accade nella sostanza”:
  • la perpetrazione e perpetuazione dello status quo, ment®e… le p(arti) si agitano, ognuna credendo in ciò che meglio vuol credere:
  • auto (in)trattenendosi da sé
  • all’ombra di “quello che deve succedere, perché senza alternativa alcuna sostanziale”.
  
Dopo l’esito del referendum, Varoufakis si è dimesso:
ha spiegato in un post sul suo blog di aver lasciato l'incarico per consentire al primo ministro, Alexis Tsipras, di stringere più facilmente un accordo con i creditori… Un'idea che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per consentirgli di raggiungere un'intesa
Varoufakis promette comunque di restare al fianco di Tsipras e di sostenerlo
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Un "passo (in)dietro" per garantire lo status quo e per uscire di scena, per decorrenza dei termini. Gli attori hanno contratti che scadono dopo un certo tempo, guarda caso proprio come i “politici” (anche Grillo recita la propria parte).
Nel teatrino va in onda la “commedia”, alla luce perenne della Luna, delle stelle e del Sole (paradigma).
Varoufakis aveva fatto una campagna per il “no” al referendum di ieri, accusando i creditori della Grecia di "terrorismo"…
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Varoufakis: nessun piano preordinato sulle mie dimissioni
È stata una decisione che ho preso da solo, trascorsa una notte epocale per il mio paese". Così l'ex ministro delle finanze greco in una intervista al quotidiano Il Tempo nella quale smentisce che lascerà il paese…
"Lascio ma non scappo"...
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Grecia: Varoufakis spiega dimissioni "io non mi sono piegato"
La sua strategia, ha raccontato Varoufakis, era già stata messa a punto e, di fronte alla decisione di Francoforte di chiudere le banche greche per costringere Atene a un accordo, prevedeva tre passi:
emettere cambiali in euro (Iou - 'I owe you', in sostanza dei "pagherò"), applicare un taglio ai bond greci emessi dalla Bce nel 2012, riducendo il debito greco, e riprendere il controllo della Banca di Grecia
E a favore di questa linea secondo lui si era espresso il popolo greco, che con il 61% al no aveva appena fornito a Syriza un mandato forte per provare una mossa audace per uscire dall'angolo.
Ma il gabinetto ristretto riunito la sera della vittoria del no era di un altro parere e, per 4 voti a 2, bocciò il piano di Varoufakis.
"Quella notte, il governo decise che il volere del popolo, quel no che risuonava, non dovesse essere ciò che dava vigore a un approccio energico, ma piuttosto, dovesse portare a maggiori concessioni all'altra parte", ha sostenuto l'ex ministro delle Finanze.
Cioè, tradotto, ha spiegato, significa presentarsi a un "incontro dei leader politici, con il nostro premier che accetta il presupposto che qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa faccia l'altra parte, non risponderemo mai sfidandoli. Essenzialmente questo significa piegarsi, smettere di negoziare"…
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  • decisione di Francoforte di chiudere le banche greche per costringere Atene a un accordo (un ricatto)
  • riprendere il controllo della Banca di Grecia (chi ha ora questo controllo? Gli stessi che ricattano, perché altrimenti la Grecia stamperebbe da sé il denaro che gli serve. Bond greci emessi dalla Bce...)
  • quella notte, il governo decise che (chi decise?):
  • il gabinetto ristretto riunito la sera della vittoria del no era di un altro parere e, per 4 voti a 2, bocciò il piano di Varoufakis:
  • il gabinetto ristretto (poche persone)
  • 4 voti a 2 (6 persone che decidono per oltre 11 milioni, dopo che queste si sono complessivamente espresse in un senso, anche senza avere ben capito che cosa rappresentasse quel “no” a cui avevano dato appoggio. Questa è la "tua" democrazia)
  • ora, 6 persone così "centrali"… non sono milioni di persone
  • 6 persone le gestisci come vuoi, se sei abituato a gestirne a milioni. Un accomodamento lo trovi sempre. Che cosa vorranno per sé? Quali punti deboli saranno scoperti?
È la storia deviata che (in)segna e SPS se ne è accorto da tempo.

Grecia, Varoufakis all'attacco: "è un golpe, come nel 1967".
Una "resa della Grecia" che accetta di diventare "vassallo dell'Eurogruppo". Una totale "umiliazione" del Paese e un "completo annullamento della sovranità nazionale"…
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Recitano tutti sotto al cielo inamovibile. La frattalità ti indica ciò che succede. Il cielo è... qualcosa che è sempre "sopra a/di te".

Puoi volare ma, per quanto tempo?
Puoi andare nello Spazio ma, ne sei sicuro/a?
Grecia: Tsipras, Varoufakis ha commesso errori nei negoziati.
Yanis Varoufakis ha commesso "errori" nel corso dei negoziati sul debito greco, ma "mi assumo la responsabilità di tutti gli errori". Lo ha sottolineato il premier, Alexis Tsipras, nel corso di una lunga intervista alla tv pubblica, durante la quale ha spiegato di aver firmato l'accordo "per evitare il disastro per il Paese e il crollo delle banche"
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Il “crollo delle banche”:
la spade di Damocle sul Paese (su ogni Paese, ormai).
La “leva” per mezzo della quale agire sul Paese intero:
per la "connessione".


E se il referendum è andato inascoltato... per il futuro “si è pensato” di… chiuderlo in cassaforte (questo è il passo sancito dal corso, deviato, della storia. Così è come è sempre andata. Così è come si è arrivati a "oggi". Colpo su colpo).
Grecia, mai più referendum su aiuti senza consenso "Troika".
Mai più referendum "a sorpresa" in Grecia. Tra le diverse precondizioni che Atene ha accettato per poter aprire un negoziato su un nuovo piano di aiuti, c'è anche quella di "consultare preventivamente e concordare" con la ex Troika "tutte le proposte legislative rilevanti prima di sottoporle al Parlamento o alla consultazione pubblica".
E il documento approvato all'unanimità dai capi di Stato e di governo dell'area euro, puntualizza che questo passaggio con la Troika deve avvenire in tempi che risultino "adeguati".
In pratica, il governo targato Syriza guidato da Alexis Tsipras non potrà più convocare referendum... senza avere il consenso preventivo non degli altri Paesi, ma degli "odiati" tecnici e eurocrati delle "istituzioni":
Commissione europea, Bce e Fondo monetario internazionale.
Il tutto sta nei paragrafi che sanciscono e impongono il ritorno della ex Troika ad Atene.
La Grecia si impegna infatti ad una "piena normalizzazione dei metodi di lavoro con le istituzioni".
E come anticipato ieri, nella bozza preparata dall'Eurogruppo per i leader, il governo Tsipras si è anche impegnato a tornare sui suoi passi in merito ai provvedimenti che nelle passate settimane ha adottato e che vanno in senso contrario ai precedenti accordi
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Tutti quelli che hanno sottolineato il valore democratico del referendum dovranno constatare che adesso il primo ministro greco ne viola il risultato, perché ha accettato un patto con l'Europa parecchio più pesante di quello che aveva invitato i suoi cittadini a rifiutare...
Mario Monti

Il "chip" non è implementabile solo sottopelle.
Grecia rimane nell'euro, ma l'Europa esce.
Il summit interminabile si è concluso come peggio non poteva per i greci, ed ha messo in evidenza crepe enormi nella costruzione europea.
Il paese ellenico è stato saccheggiato dai creditori.
Tsipras è stato crocifisso alla croce che si è in gran parte costruito con le sue stesse mani. È stata sottratta completamente ai greci ogni sovranità politica.
Non mi dilungo sui particolari dell’accordo, tra cui spiccano sostanzialmente 3 punti cardinali:
  1. entro domani dovranno essere abrogate dal Parlamento greco tutte le misure di alleggerimento dell’austerità prese da Tsipras nei mesi scorsi, dovrà essere aumentata l’Iva e varata la riforma delle pensioni. Poi, entro il 22 dovrà essere creato un fondo indipendente da 50 miliardi in cui far confluire tutti i beni da privatizzare, i cui proventi finiranno per metà a ricapitalizzare le banche, un quarto per rimborsare debiti e solo un quarto per gli investimenti
  2. solo dopo mercoledì, e se Atene farà tutto quanto indicato, verranno aperte trattative per avere un terzo programma di aiuti da 86 miliardi in tre anni, prestati da Ue e Fmi, ed anticipati in parte con prestiti ponte immediati, ma condizionati da un ulteriore memorandum che prevederà altri tagli, riforme e liberalizzazioni da fare in cambio dei prestiti
  3. la Troika tornerà trionfante ad Atene a verificare, indirizzare ed autorizzare tutte le misure che i greci dovranno prendere per ricevere i finanziamenti di Ue e Fmi quando sarà varato il piano di assistenza.
È chiaro che l’obiettivo dei creditori è che la Grecia non sia più un paese sovrano, ma una colonia europea governata dalla Troika.
Non so se il Parlamento greco riuscirà ad approvare queste misure. La maggioranza di Tsipras è in frantumi, come il suo partito, e si va verso un nuovo governo di unità nazionale che garantisca i voti necessari
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(In)fatti...
Grecia, il parlamento approva il piano di austerità.
Il parlamento greco ha approvato le riforme di austerità chieste dai creditori internazionali per avviare un terzo piano di salvataggio… Il premier ha… potuto contare sull'appoggio dell'alleato di governo, il partito di destra Greci indipendenti, e dell'opposizione.
Stando a quanto sottolineato dal sito greco eKathimerini, il numero dei parlamentari di governo che hanno sostenuto il piano è rimasto sopra la soglia dei 120, sotto la quale il governo non avrebbe più avuto un mandato per proseguire. I voti di Syriza sono stati infatti 110, sui complessivi 149, e quelli di Greci indipendenti 13...
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Curioso questo "gioco di parole" (e non solo):
  • il premier ha… potuto contare sull'appoggio dell'alleato di governo, il partito di destra Greci indipendenti (gli “indipendenti” che consegnano nelle mani delle “istituzioni straniere” il proprio Paese).
Il numero dei parlamentari di governo che hanno sostenuto il piano è rimasto sopra la soglia dei 120, sotto la quale il governo non avrebbe più avuto un mandato per proseguire (segno che “doveva e poteva andare così e solo così).
(Parte)cipazione.
La cucina a fuoco lento, "a tempo debito", ha prodotto la propria “leccornia”.
La supervisione sulle riforme...
Nella terza parte si precisano le modalità di attuazione dell’accordo, indicando chiaramente che il governo greco “deve consultarsi e concordare con le istituzioni tutte le bozze di legge” sui temi che riguardano le richieste dei creditori internazionali.
E si chiede al governo di riesaminare, con la possibilità di modificare, le leggi approvate negli ultimi sei mesi e che possano di fatto andare contro impegni di salvataggio precedenti
Le autorità greche dovranno sviluppare un programma significativo e più consistente di privatizzazioni... Metà di quelle risorse saranno utilizzate per finanziare la ricapitalizzazione delle banche; il denaro che avanzerà da questo 50 per cento sarà usato per ridurre il livello del debito rispetto al Prodotto Interno Lordo (Pil). I rimanenti 25 miliardi di euro saranno usati per nuovi investimenti...”.
In conclusione si spiega che le riforme elencate sono anche i requisiti minimi per proseguire i negoziati, e che l’intero pacchetto ha un valore di 82-86 miliardi di euro.
Dopo l’attuazione della sua prima parte sarà dato un mandato alle istituzioni internazionali (Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Commissione europea) di negoziare il vero e proprio memorandum (e a quel punto saranno noti probabilmente anche i contenuti completi delle misure che la Grecia dovrà applicare)…
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  • il governo greco “deve consultarsi e concordare con le istituzioni tutte le bozze di legge”
  • si chiede al governo di riesaminare, con la possibilità di modificare, le leggi approvate negli ultimi sei mesi e che possano di fatto andare contro impegni di salvataggio precedenti
  • gli asset greci di maggior valore saranno trasferiti in un fondo indipendente che li monetizzerà attraverso la loro privatizzazione o altre soluzioni
  • la monetizzazione degli asset sarà una delle risorse per effettuare i pagamenti delle rate del nuovo prestito del Mes e produrre, nel periodo intero del prestito, risorse per un totale di 50 miliardi di euro
  • metà di quelle risorse saranno utilizzate per finanziare la ricapitalizzazione delle banche
  • dopo l’attuazione della sua prima parte sarà dato un mandato alle istituzioni internazionali… di negoziare il vero e proprio memorandum
Non c’è nulla da fare “qua, così”.
Come hai potuto ben constatare, le (p)arti recitano a dovere il loro “pezzo”.
Ment®e, d’insieme, (s)corrono lungo l’unica direzione possibile (e immaginabile):
quella (pre)determinata dalla corrente del “fiume”, nel quale esse sono tutte immerse.
Il Dominio… domina incontrastato.
Gli “aiuti” sono “prestiti” o “Cavalli di Troia” (leve) per affondare colpi successivi.
Gli "aiuti" vanno (ri)pagati… con il “destino” delle persone, alias:
  • con l’accettazione incondizionata dello status quo
  • essendo il denaro una invenzione senza valore sostanziale
e
  • gli umani dei preziosi (ri)tornanti.
Chiuso il recinto, il contenuto rimane per forza d’abitudine, non trovando altrove ciò che – nel tempo – si cancella inesorabil(mente) senza prospettiva frattale.
Scoperta proteina che compromette la memoria.
Si chiama B2M ed è legata alla perdita di memoria e a deficit di apprendimento. È una proteina che si trova nel sangue di topi e uomini e che con l’aumentare dell’età interferisce con la perdita di memoria…
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La conoscenza scientifica è deviante. La mancanza di memoria è un arma non convenzionale, nelle mani di coloro che hanno avuto tutto il tempo e le risorse per metterla a punto.

Il risultato? Questa società…
 
Il "tuo" è un comportamento (pre)visto... come un "chip" molto affidabile (lo status quo prevede che tu rimanga "qua, così", visto che sei predisposto/a per invecchiare e, dunque, per... perdere la memoria).




Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 


2 commenti:

  1. Ottimo Davide, una lettura perfetta, allucinante e .... tremenda!
    Ma è così, lo vedo bene anche da qui, in spiaggia ....
    Tutti con in mano le loro ciabatte luminose, i rotocalchi più devastanti, le varie settimane enigmistiche, i giornali menzonierii che annunciano trionfanti che "la Grecia ha ceduto" ... mica ti raccontano i retroscena, mica dicono che il referendum vinto dal popolo Greco null'altro serviva a fomentare una guerra civile interna, da sedare coi manganelli, taser e gas lacrimogeni manovrati dalla super polizia Europea.
    Mica ti dicono che stanno applicando la legge solita del "dividi e Domina" e del "Colpirne 1 per governarne 100!". Non dicono che il "Merovingio" è li proprio per vendere al miglior offerente i porti e le poche infrastrutture Greche strategiche per controllare il mediterraneo e sottomettere, nazione per nazione, tutti i popoli europei.... Questa è la più grande invasione di tutti i tempi, la nascita di un impero che mai sarà chiamato impero perchè ... non c'è nessun Imperatore Visibile.
    Faccio di tutto per "accorgermi" ... è l'unico modo per stare "fuori" da questa "tragedia Greca" che poi a livello frattare è la tragedia dell'esistenza dell'umanità odierna.
    Ciao
    Dario

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    Risposte
    1. Caro Dario, vero.

      Una volta "accorto"... succede qualcosa. E lo step successivo riguarda te e solo te. Riguarda, ossia, "ciò che conta" :) Grande concentrazione di massa: terzo stato lato tuo.

      Ti dice niente?

      Un caro abbraccione.

      Serenità.

      Smile


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