venerdì 7 ottobre 2011

Il simbolo della 'mela' è mangiato.




In verità vi dico, voi siete uno con la Madre Terra: lei è in voi e voi siete in lei. Da lei voi siete nati, in lei vivrete e a lei ritornerete di nuovo. Osservate dunque le sue leggi, perché nessuno può vivere a lungo, né essere felice se non onora la sua Madre Terra e rispetta le sue leggi
Da ‘Il Vangelo Esseno della pace’ – Edmond Bordeaux Szekely

Per vivere ‘densamente’ sulla Terra abbiamo necessità di un corpo fisico, di un Avatar. La tradizione ebraica narra del Golem, un corpo fatto di argilla. Sitchin descrive l’intervento genetico alieno, che interviene sugli ominidi già presenti sul Pianeta. Darwin sostiene l’evoluzione della specie umana come una ‘catena’ infinita di eventi collegati l’uno all’altro anche in maniera drammatica (
Sull'origine delle specie per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita)

Le religioni osannano l’intervento divino. 

Ognuno porta la propria ‘intuizione’ alla causa comune della Vita sulla Terra, ma quello che 'conta', e che è più che evidente, è la Natura assolutamente terrena di cui si compone il corpo umano: cenere siamo e cenere ritorneremo. Quello che è meno evidente all’occhio del cittadino medio è che le stesse componenti, che costituiscono tutto quello che esiste sulla Terra, sono di derivazione stellare: la fucina della Vita è nelle stelle, è nell’Universo, è l’Universo stesso.

È semplice comprendere che, dunque, siamo 'una sola cosa', in realtà. Deriviamo fisicamente da un principio unico. Analogamente, è facile intuire che anche spiritualmente il discorso non può essere diverso e la citazione riportata in apertura di articolo lo testimonia pienamente. 

Diciamo che le culture meno diffuse sulla Terra, quelle che sono state pressoché annientate dall’espansionismo del genere umano di stampo occidentale, lo avevano da sempre capito e manifestato in maniera molto evidente, sviluppando un modello esistenziale in perfetta sinergia con le dinamiche/leggi della Madre Terra. Questa versione delle ‘cose’ non è aria fritta, non è una fiaba raccontata ai bambini prima andare a nanna, ma è la verità, quella verità che ognuno di noi, volente o nolente, sente nelle proprie profondità. 

Ognuno di noi lo sa che la società ha preso una via perlomeno contorta e non più in sintonia con le leggi naturali in vigore sulla Terra. Questa disarmonia è evidente e non può essere confutata né discussa.

So che ‘nulla è per caso’, per cui c’è sempre un disegno superiore in ogni ambito della Creazione, però abbiamo preso delle ‘decisioni’ di massa piuttosto discutibili. Doveva accadere? Va bene. Però non è piacevole da vivere sulla propria pelle, pur con tutta la buona filosofia e la spiritualità che una persona può mettere in atto. Dunque?
 
Osserviamo la serie di fotografie riportate a partire da questo link che ritraggono la Vita di Steve Jobs, il cui cognome porta in sé la Natura del proprio futuro (job = lavoro / jobs = posti di lavoro). Ebbene, se avrete la lungimiranza di osservare la figura ed il volto della persona Jobs, in luogo delle svariate invenzioni che ha creato in maniera tanto fantasiosa, noterete quel lento ed inesorabile declino dell’energia vitale che lo accompagnava

Il vostro tempo è limitato, non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro.

Che cosa voleva dire? È una frase importante, che più volte ho già letto in altre fonti, e più volte ho sviluppato il medesimo concetto in SPS. Jobs ha fatto quello che doveva fare in questa incarnazione. Non c’è dubbio alcuno, però si è consumato come una candela che brucia troppo forte.

Cosa significa? Morire a 56 anni non è proprio augurabile, no? Proprio lui che disse:

Essere l’uomo più ricco del cimitero non mi interessa.

Ecco il punto. La candela che 'illumina' di più è anche quella che brucia prima delle altre. Ciò succede sulla Terra 3d, regolata dalle leggi fisiche a cui il cervello si è piegato ad obbedire. In quanto legge è una verità a questo livello della vibrazione della ‘luce’

Jobs non costituiva eccezione da questo punto di vista, infatti non stiamo parlando di un asceta o di un uomo che ha scelto palesemente la via della spiritualità. Le fotografie sono impietose e lo ritraggono sempre più scarno. Si potrebbe dire che l’abitudine del lavoro sia rimasta tale e che l’unica differenza sulla scena, rinnovata ogni volta che doveva presentare un nuovo prodotto, era costituita dalla figura umana in regolare ‘disfacimento’. 

Analizziamo la cosa dal punto di vista massivo, ossia della programmazione paradigmatica a cui la massa è andata incontro:

perseguire la ricchezza e il possesso di beni materiali.

Steve Jobs era ricco già a vent’anni. Aveva ‘tutto’ ed è morto a 56 anni per un tumore. Possiamo dire che è valsa la pena ‘vivere così’? Sì, se ci rifugiamo nella filosofia spicciola del ‘almeno si è goduto la Vita’. No, se osserviamo il modello esistenziale in maniera più coerente con la citazione del 'Vangelo Esseno della pace' o con ciò che altre culture ‘minori’ sostengono da sempre: la relazione totale con la Madre Terra, il riflesso di se stessi

 Relazione che, nel caso di Jobs, evidentemente si era ‘interrotta’, non alimentandolo più di energia vitale necessaria alla Vita equilibrata sulla Terra. Il Mondo dei computer è artificiale, freddo, bianco, logico, isolante, ipnotico, sino a questo punto della loro evoluzione

Quel Mondo in cui è vissuto Jobs necessita di energia per funzionare. Da dove la prende questa energia? Dalla Terra e dagli uomini e donne che ci lavorano. La Terra fa parte di un ecosistema ‘naturale’ che collega l’intero Universo, i computer sono fatti anch’essi di componenti della Terra, come il genere umano, ma vengono ‘dopo’ il genere umano, sono una sua derivazione, un suo riflesso, un suo parto. Che cosa significa? 

Che le macchine sono l’immagine di quello che è il genere umano attuale, ossia una macchina programmata, che è in grado di ‘fare’ altre macchine come lui, con le stesse 'mancanze disarmoniche'.

Chi determina questa programmazione? Chi detiene il controllo?

Possiamo dire che il nostro inconscio abbia creato tutto.

Certo. Però, lasciando da parte la causa prima, dobbiamo renderci conto che ‘qualcosa’ ne ha approfittato. Qualcosa si è introdotto in un meccanismo che funzionava in un certo modo e lo ha pazientemente lavorato ‘ai fianchi’ sino a produrre/approfittare di quel 'cortocircuito' che ha deviato il genere umano sulla via attuale: nella disarmonia più assoluta e nel tempo deviato. 

Questo ‘qualcosa’ è come un parassita che amministra l’intero Pianeta da una situazione dimensionale differente dalle 3d. Per questo è 'invisibile', dove per ‘invisibile’ dobbiamo intendere ‘fuori dalla nostra attuale portata’. Non si parla di vedere ma di sentire o di vedere ma non con gli occhi. Allora, da quel punto di vista, i ‘parassiti’ diventano visibili

La legge dell’analogia frattale li mette in evidenza, perché essi lasciano delle tracce come delle impronte digitali energetiche. 

I bambini li vedono, gli sciamani li vedono…

Non è impossibile accorgersi di loro perché le leggi energetiche 3d in vigore permettono di poterli 'osservare'. Quello che facciamo noi è opera loro, per cui quello che facciamo noi permette di vederli. 

In noi deve svilupparsi un senso nuovo di appartenenza: noi siamo liberi. 

Non dobbiamo rispondere del nostro operato a nessuno se non alla nostra Coscienza. E questa verità che ci fa confondere in continuazione, perché scambiamo la libertà per la parvenza di libertà

La libertà scorre naturalmente dappertutto, ma livellata e rapportata nel quantum dimensionale in cui si è inseriti fisicamente. Un insetto è libero? Sì? Allora perché deve rispondere a certe leggi e subire questa imposizione a loop? Perché un’ape deve fare quello che fa in maniera tanto mirabile? È libertà quella? 

Essa può decidere di fare altro? 

No. La sua libertà è limitata in quel ‘cerchio’ energetico, sino a quando un’ape deciderà di ‘fare in altra maniera’. Sino a quel giorno la libertà sarà limitata, eppure esisterà, perché l’ape sarà libera di poter evolvere all’interno di quel livello. Il detto ‘tutte le strade portano a Roma’ fa comprendere che basta avere la libertà di poter eseguire una scelta al fine di poter raggiungere una meta

La differenza nel reame del tempo la fa proprio la quantità di tempo che ci mettiamo per raggiugere un obiettivo. E poi è facile anche scambiare l’obiettivo ‘vero’ per quello ‘imposto’. Se siamo liberi di scegliere ma non sappiamo ‘dove andare’, il risultato non cambia affatto.

Conosci te stesso.

Il 'controllo' agisce in ogni modo su di noi. Quando c'è il tempo confonde le idee sull’obiettivo, quando è chiaro l’obiettivo allora non c’è il tempo. La sua è una posizione di ‘dominio’ assolutamente privilegiata. È come il regista di un film: sa che cosa deve succedere nel durante della trama e veicola ogni cosa al fine di produrre una versione fedele del copione.

Il ‘copione’ è nella sua ‘mente’. È la sua intenzione. Se esso ha delle paure, allora quelle paure verranno trasferite agli ‘attori’. E gli attori le vivranno come se fossero loro.

Jobs aveva un tumore. Leggendo quello che ha scoperto il Dr. Hamer è semplice constatare che Jobs non vivesse in equilibrio con se stesso e con la Terra. Che cosa gli mancava?

Steve non fu educato dai suoi genitori naturali, ma fu dato in adozione appena nato.
Link 
 
Ecco l’immagine della deviazione del tempo nella Vita, appena iniziata, di Jobs. Certamente questo fatto deve avere procurato un trauma nel campo energetico dell’infante… Ogni giorno milioni di persone sviluppano un tumore senza saperlo e, ogni giorno, guariscono senza saperlo. Il problema è quando, nella fase di risoluzione, a seguito di uno shock, se ne accorge la scienza medica allopatica:

Steve Jobs nel 2004 ha scoperto di avere una rara forma di tumore maligno al pancreas, molto meno aggressiva della forma più comune, sviluppatosi nei 9 mesi precedenti apparentemente senza sintomi; è stato così sottoposto a terapia chirurgica per la rimozione del tumore…
 
Allora può essere l’inizio della fine:

Tuttavia, a causa del cancro e delle conseguenti terapie, Steve Jobs ha sviluppato il diabete di tipo 1, detto anche giovanile e insulino-dipendente, che lo ha costretto a iniziare la terapia insulinica per curare gli scompensi metabolici (perdita consistente di peso e presenza di proteine e zuccheri nelle urine)…
 
Scrive Steve Jobs: 'Ho perso peso nel 2008 ma non riuscivo a capirne il motivo, così ho deciso di andare fino in fondo alla questione mettendola come mia priorità numero uno. Dopo alcuni test i medici mi hanno fatto sapere che il problema è uno scompenso ormonale che mi 'ruba' le proteine di cui il mio corpo ha bisogno
Link 
 
Ecco un’altra immagine frattale del controllo e della derivazione energetica che ‘eroga linfa vitale’: lo scompenso ormonale che ruba proteine.

Jobs doveva lasciare 'tutto' molto prima e dedicarsi a ‘capire’ quello che gli era successo appena nato. Da lì è partito tutto, da quel punto la candela ha iniziato a bruciare sempre più forte. Perché è stato dato in adozione dai genitori naturali?  

Un falco è uno status symbol superiore a una Ferrari. Può arrivare a costare oltre 30 mila euro. Sono volatili sensibili facili alle malattie, e solo un campione in piena forma può accontentare il suo padrone… In genere questi animali soffrono di problemi alle zampe, a causa dello scarso movimento
 
Un falco ad Abu Dhabi, il più grande e il più ricco dei sette emirati, è trattato meglio delle mogli dello sceicco. Può restare in salotto su un trespolo, e ogni mattina in limousine viene accompagnato nel deserto per un volo. Altrimenti si annoia e deperisce. E caccia di cattiva voglia, come già avvertiva Federico II dalla sua reggia di Palermo.
Link 
 
E la verità testimonierà da sè.
Da ‘Il Vangelo Esseno della pace’ – Edmond Bordeaux Szekely

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com