Da ‘Il Vangelo Esseno della pace’ – Edmond Bordeaux Szekely
Per vivere ‘densamente’ sulla Terra abbiamo necessità di un corpo fisico, di un Avatar. La tradizione ebraica narra del Golem, un corpo fatto di argilla. Sitchin descrive l’intervento genetico alieno, che interviene sugli ominidi già presenti sul Pianeta. Darwin sostiene l’evoluzione della specie umana come una ‘catena’ infinita di eventi collegati l’uno all’altro anche in maniera drammatica (Sull'origine delle specie per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita).
È semplice comprendere che, dunque, siamo 'una sola cosa', in realtà. Deriviamo fisicamente da un principio unico. Analogamente, è facile intuire che anche spiritualmente il discorso non può essere diverso e la citazione riportata in apertura di articolo lo testimonia pienamente.
So che ‘nulla è per caso’, per cui c’è sempre un disegno superiore in ogni ambito della Creazione, però abbiamo preso delle ‘decisioni’ di massa piuttosto discutibili. Doveva accadere? Va bene. Però non è piacevole da vivere sulla propria pelle, pur con tutta la buona filosofia e la spiritualità che una persona può mettere in atto. Dunque?
Osserviamo la serie di fotografie riportate a partire da questo link che ritraggono la Vita di Steve Jobs, il cui cognome porta in sé la Natura del proprio futuro (job = lavoro / jobs = posti di lavoro). Ebbene, se avrete la lungimiranza di osservare la figura ed il volto della persona Jobs, in luogo delle svariate invenzioni che ha creato in maniera tanto fantasiosa, noterete quel lento ed inesorabile declino dell’energia vitale che lo accompagnava.
Il vostro tempo è limitato, non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro.
Che cosa voleva dire? È una frase importante, che più volte ho già letto in altre fonti, e più volte ho sviluppato il medesimo concetto in SPS. Jobs ha fatto quello che doveva fare in questa incarnazione. Non c’è dubbio alcuno, però si è consumato come una candela che brucia troppo forte.
Essere l’uomo più ricco del cimitero non mi interessa.
Ecco il punto. La candela che 'illumina' di più è anche quella che brucia prima delle altre. Ciò succede sulla Terra 3d, regolata dalle leggi fisiche a cui il cervello si è piegato ad obbedire. In quanto legge è una verità a questo livello della vibrazione della ‘luce’.
Analizziamo la cosa dal punto di vista massivo, ossia della programmazione paradigmatica a cui la massa è andata incontro:
perseguire la ricchezza e il possesso di beni materiali.
Steve Jobs era ricco già a vent’anni. Aveva ‘tutto’ ed è morto a 56 anni per un tumore. Possiamo dire che è valsa la pena ‘vivere così’? Sì, se ci rifugiamo nella filosofia spicciola del ‘almeno si è goduto la Vita’. No, se osserviamo il modello esistenziale in maniera più coerente con la citazione del 'Vangelo Esseno della pace' o con ciò che altre culture ‘minori’ sostengono da sempre: la relazione totale con la Madre Terra, il riflesso di se stessi.
Chi determina questa programmazione? Chi detiene il controllo?
Possiamo dire che il nostro inconscio abbia creato tutto.
I bambini li vedono, gli sciamani li vedono…
Non è impossibile accorgersi di loro perché le leggi energetiche 3d in vigore permettono di poterli 'osservare'. Quello che facciamo noi è opera loro, per cui quello che facciamo noi permette di vederli.
Il 'controllo' agisce in ogni modo su di noi. Quando c'è il tempo confonde le idee sull’obiettivo, quando è chiaro l’obiettivo allora non c’è il tempo. La sua è una posizione di ‘dominio’ assolutamente privilegiata. È come il regista di un film: sa che cosa deve succedere nel durante della trama e veicola ogni cosa al fine di produrre una versione fedele del copione.
Il ‘copione’ è nella sua ‘mente’. È la sua intenzione. Se esso ha delle paure, allora quelle paure verranno trasferite agli ‘attori’. E gli attori le vivranno come se fossero loro.
Jobs aveva un tumore. Leggendo quello che ha scoperto il Dr. Hamer è semplice constatare che Jobs non vivesse in equilibrio con se stesso e con la Terra. Che cosa gli mancava?
Steve non fu educato dai suoi genitori naturali, ma fu dato in adozione appena nato.
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Ecco l’immagine della deviazione del tempo nella Vita, appena iniziata, di Jobs. Certamente questo fatto deve avere procurato un trauma nel campo energetico dell’infante… Ogni giorno milioni di persone sviluppano un tumore senza saperlo e, ogni giorno, guariscono senza saperlo. Il problema è quando, nella fase di risoluzione, a seguito di uno shock, se ne accorge la scienza medica allopatica:
Steve Jobs nel 2004 ha scoperto di avere una rara forma di tumore maligno al pancreas, molto meno aggressiva della forma più comune, sviluppatosi nei 9 mesi precedenti apparentemente senza sintomi; è stato così sottoposto a terapia chirurgica per la rimozione del tumore…
Allora può essere l’inizio della fine:
Tuttavia, a causa del cancro e delle conseguenti terapie, Steve Jobs ha sviluppato il diabete di tipo 1, detto anche giovanile e insulino-dipendente, che lo ha costretto a iniziare la terapia insulinica per curare gli scompensi metabolici (perdita consistente di peso e presenza di proteine e zuccheri nelle urine)…
Scrive Steve Jobs: 'Ho perso peso nel 2008 ma non riuscivo a capirne il motivo, così ho deciso di andare fino in fondo alla questione mettendola come mia priorità numero uno. Dopo alcuni test i medici mi hanno fatto sapere che il problema è uno scompenso ormonale che mi 'ruba' le proteine di cui il mio corpo ha bisogno…
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Ecco un’altra immagine frattale del controllo e della derivazione energetica che ‘eroga linfa vitale’: lo scompenso ormonale che ruba proteine.
Jobs doveva lasciare 'tutto' molto prima e dedicarsi a ‘capire’ quello che gli era successo appena nato. Da lì è partito tutto, da quel punto la candela ha iniziato a bruciare sempre più forte. Perché è stato dato in adozione dai genitori naturali?
Un falco è uno status symbol superiore a una Ferrari. Può arrivare a costare oltre 30 mila euro. Sono volatili sensibili facili alle malattie, e solo un campione in piena forma può accontentare il suo padrone… In genere questi animali soffrono di problemi alle zampe, a causa dello scarso movimento.
Un falco ad Abu Dhabi, il più grande e il più ricco dei sette emirati, è trattato meglio delle mogli dello sceicco. Può restare in salotto su un trespolo, e ogni mattina in limousine viene accompagnato nel deserto per un volo. Altrimenti si annoia e deperisce. E caccia di cattiva voglia, come già avvertiva Federico II dalla sua reggia di Palermo.
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E la verità testimonierà da sè.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
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