venerdì 12 settembre 2014

Interessi che permettono tutto, a partire da una base “famelica”.


 
L'interesse non è solo una "formula". Ma "trascritto sotto forma di formula" permette di osservare che:
se "t" è il tempo, allora il tempo può essere eliminato (dalla formula e, dunque, dalla realtà), ponendo - ad esempio - nella "legge sociale" l'atteggiamento che esclude la possibilità di rateaizzare un acquisto, motivo per il quale l'interesse (non solo economico, fiscale, speculativo) viene meno.
Allora, l'interesse diventa uguale al "costo", ossia... allo sforzo effettivo profuso ed impiegato per costruire il prodotto. L'esistenza dell'interesse è il frutto dell'esistenza degli intermediari, che detengono la disponibilità economica da mettere a fuoco, mediante relativo sfruttamento della base sociale stessa.
L'intermediario è la risposta frattale all'esistenza della (com)presenza della rete infrastrutturale del Nucleo Primo (i suoi intermediari, che ti raggiungono dappertutto all'interno del suo impero non manifesto, ossia, non sancito nella legge, nella storia deviata, nei libri che studi)...

La scomparsa "dell'interesse dall'interesse"... si trasferisce, in tal caso, al "costo" ma... lì entra in gioco un altro tipo di strategia auto convincente:
la persuasione, sottilmente respirata, di guadagnare sempre di più (perchè tutto viene eroso dalle componenti inflattive e deflattive dei cicli economici).
Comunque
il tempo può essere tolto dai calcoli delle formule e, conseguentemente, dalla realtà sottostante, in quanto è una "presenza di ordine derivato secondario"... Si manifesta quando isoli qualcosa, che "determini/racchiudi" in qualcosa!
Ti servono prove per provare ciò? Per negare l'evidenza della "tua" realtà, che cosa ti aspetti? Tutto attorno a te è manipolato... come puoi ancora "attenderti qualcosa di diverso"? Non verrà nessun "salvatore"...
Ma... esiste SPS. Questo, dannatamente... sì!
Nel suo discorso del 10 settembre 2001, Rumsfeld notava inoltre che al Pentagono “non possiamo condividere l'informazione da un piano all'altro di questo edificio perchè essa è gestita da decine di sistemi tecnologici che sono inaccessibili o incompatibili tra loro”.
Come possono succedere queste cose? E come può succedere che la “perdita” di 2300 miliardi non sia percepita come un problema?...
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giovedì 11 settembre 2014

SPS pone la propria fiducia.


Il megafono utilizzato da George W. Bush nel discorso improvvisato tra le macerie dopo l'incidente…
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Non c’ è proprio limite al ridicolo?
(Ri)fletti, tuttavia, sul simbolo del megafono, però, a livello di Analogia Frattale... 
Le “prove”, di questa versione degli attentati, sono state trasmesse in diretta tv, tredici anni or sono. Come puoi dubitare?
Beh… è giunta l’ora di “andare oltre”.
SPS (ri)edifica la questione della “fiducia”.
Partiamo da qualcosa (innesco) che, analogamente ma più da "vicino" (non certo, temporalmente), piega le travi in acciaio del “suolo” sul quale - ora - appoggi i tuoi "piedi"…
Il cosiddetto “carteggio Mussolini Churchill” (intercorso alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale), sull’esistenza del quale “SPS pone la propria fiducia, senza necessità alcuna di comprovazione altrui fisica attendibile” (una delle strategie adottate dai sottopoteri inconsci del Nucleo Primo, nell’AntiSistema 3d, al fine di controllare anche attraverso una procedura di blocco o di “censura sottobanco”), è una sorta di intesa sottile per mezzo della qualelo statista inglese gli chiedeva espressamente di entrare in guerra, desiderando di avere l’Italia al tavolo della pace per contenere le richieste tedesche"...Link

Una trappola costituita d'illusioni e di false promesse, cavalcanti le paure di rimanere tagliati fuori ed invasi, nel "dopo guerra". "L'ora delle ardue decisioni", che toccò ai singoli... impegnati in qualità di attori primari e (com)primari, ordinati gerarchicamente in maniera non del tutto (ri)comprensibile nè lineare.
Del Duce è passata un'immagine altamente tendenziosa, capace di deviare verso tutto quello che, ora, supponi di sapere perchè ti hanno detto... (Sps identifica in virtù di osservatore imparziale del processo storico e storico deviato)...
Ora, come puoi meglio (re)inquadrare questo "dettaglio", di certo molto significativo, (contenuto nell’Armistizio lungo ossia nella “resa incondizionata dell’Italia alle forze alleate” - Instrument of surrender of Italy), se (ri)assumi come certa l’esistenza del patto sopracitato (non un patto tra popoli, bensì, tra due uomini e una serie di interessi ispiranti dalla cabina di regia):
Art. 29. Benito Mussolini, i suoi principali associati fascisti e tutte le persone sospette di aver commesso delitti di guerra o reati analoghi... saranno immediatamente arrestati e consegnati alle Forze delle Nazioni Unite…
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Come ben sai, Mussolini fu "regolato" prima di comparire davanti ad un "tribunale competente" appartenente alle Nazioni Unite, ergo… la sua posizione era talmente scomoda, a giochi ormai conclusi, che in una maniera o nell’altra egli doveva essere posto in una condizione certa di... silenzio perenne (come la quasi totalità dei "dittatori" ha conosciuto, dopo essere "passati di moda").
Da qua, le spire sempre più strette relative alla “dedica” di un articolo dell’Armistizio lungo che, comunque, avrebbe posto un’analoga fine alla Vita dello sconveniente statista italiano:
una pedina come tutte le altre, all’interno di uno scenario sospeso a metà, tra la fiction e la realtà, ossia, tra quello in cui sei portato a credere/vedere e quello che ti rimane inaccessibile.
Vai oltre a tutto quello che "credi di sapere". Apriti...


mercoledì 10 settembre 2014

Ciò che vedi non corrisponde a ciò che – ora – “è”.




Ciò che inserisci nel "paniere" Istat (una "costruzione") determina/influisce sul calcolo dell'inflazione:
l'inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, che calcola le variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e servizi...
Oramai, buona parte della storiografia ritiene evidente l’esistenza di un carteggio tra Mussolini e Churchill intercorso alla vigilia della guerra. Ma non volendo o non potendo avanzare le giuste conclusioni sui suoi possibili contenuti, pena capovolgere l’interpretazione sulle responsabilità nella Seconda Guerra Mondiale, giornalisti e storici di regime avanzano le ipotesi più insulse.
(1 settembre 2009)  
Al tempo della presenza, in loco, dell’invasore austriaco, spagnolo, francese, tedesco, etc. era necessario dimostrare che “un invasore sedesse al posto del Governo italiano”? 
Oppure, era evidente anche senza necessità di parlarne/scriverne?
Ecco… era evidente perché l’invasore lo vedevi direttamente nelle vie del tuo paese. I soldati stranieri erano fisicamente presenti ed armati/pattuglianti le vie. Uscire di casa significava (ri)trovarteli faccia a faccia e, probabilmente, subire una perquisizione o, al peggio, non far più ritorno a casa.
Oggi non accade più così, perlomeno “scenograficamente”, in vaste parti del Mondo. L’invasione “definitiva” è già stata compiuta. Hai già combattuto per il “tuo” Paese, per la tua causa e… hai perso. Per cui, sei già stato giudicato dal potere vincitore e ridotto in schiavitù. Ora, tutto ciò che “sai” e che, di conseguenza, diventi/"sei", (ri)sente di una (com)presenza e di tutto ciò che deriva dall’avere perso la guerra:
un conflitto che nemmeno (ri)cordi.
In qualità di “vinto” sei stato sottoposto ad una serie di “aggiustamenti della tua personalità”, in maniera tale da renderti più simile ad un clone che a quello che eri. Il clone, che sei divenuto, è ad immagine e somiglianza di un “programma di (ri)strutturazione”, un software talmente evoluto da avere maturato anche una fisicità, intesa come una sorta di “interfaccia” tra te e la programmazione esterna/interna di te.
L’attualità che (ri)conosci come interamente attorno a te, è una finzione scenografica (ri)edificata “sopra” a qualsiasi altro scenario (realtà "meno uno") esistesse “prima”.


martedì 9 settembre 2014

Si “presta” al diventare “debito" e "(ri)ciclare"...


Il tempo di Newton può sembrare ormai una banalità, ma in realtà a pensarci bene è sorprendente. Le sue numerose caratteristicheordine, continuità, durata, simultaneità, flusso e freccia – sono separabili da un punto di vista logico, eppure si ritrovano tutte insieme nell’orologio universale che Newton ha chiamato “tempo”.
Questa unione di caratteristiche ha avuto tanto successo da sopravvivere per quasi due secoli…
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Questo “successo” è dovuto al fatto che, il tempo, è (com)provabile oggettivamente e soggettivamente. Il tempo esiste perché, ad esempio, “corri da mattina a sera”, oppure perché “mi sono perso nei pensieri e quando sono emerso le lancette dell’orologio segnavano le 17:35. Era passata più di mezzora” o perchè "Sono in ritardo!"...
Ma... se hai un appuntamento significa che esiste il Tempo? Se inizi il lavoro alle 8:00 è perché esiste il Tempo? Se vai a prendere tuo figlio a scuola è perché esiste il Tempo? Se hai cinque minuti liberi, prima di riprendere a fare quello che stavi facendo, è perché esiste il Tempo?
Oppure, il Tempo – che “(ri)conosci” – esiste proprio (è stato concepito) per poter:
  • fissare un appuntamento
  • iniziare a lavorare
  • prendere tuo figlio a scuola
  • distinguere tra le fasi della giornata…
Il Tempo è… come l’avere un’agenda con sé, anzi, incorporata nel tutto. Una gran “comodità”, vero? "Che ore sono?". Taac: guardi l’orologio o il display dello smartphone o “chiedi”. "Accidenti, sono in ritardo!". Taac: ti confronti con il Tempo, in funzione di ciò che devi ancora fare e, da “”, trai le tue debite conclusioni.
Sei in ritardo? Allora dovrai accelerare il passo e telefonare che “comunque arriverai”. La tua dipendenza dal Tempo non significa, però, che il Tempo esista in sé e per sé.

lunedì 8 settembre 2014

Emissione governativa.


Stiamo per invadere un Paese ricco di storia, di cultura e d'arte come pochissimi altri. Ma se la distruzione di un bellissimo monumento può significare la salvezza di un solo G.I., ebbene, si distrugga quel bellissimo monumento”…
Dwight David Eisenhower
SPS sostiene da “sempre” che la Seconda Guerra Mondiale è stata una invasione pianificata dell’Europa, da parte degli Usa. Gli altri player che si (ri)trovarono nel contesto/approfittarono della situazione, ad oggi, (ri)coprono un incarico di secondo (capri espiatori meno sacrificabili, utili al “contenzioso”) e terzo piano (pedine sacrificabili a breve Tempo). 
Il tutto, ovvio, sotto alla regia unica del Nucleo Primo, che trasla di un’ottava – nella realtà 3d attuale – la descrizione precedente, (ri)formulando la presenza degli Usa ad un ruolo di “secondo piano”, essendo il vertice del comando completamente "al di là" di una simile presenza/entità d'oltreoceano.
Gli “alleati” sono giunti in Europa e non se ne sono mai andati, come il potere britannico è sempre rimasto, ad esempio, nell’India del post Gandhi
Lo scenario 3d è utile (“serve”) per (ri)orientare e (ri)polarizzare il genere umano, ivi (auto)contenuto ed (auto)intrattenuto nei “termini e condizioni” derivanti da un’apparente dislocazione casuale, che avviene al momento della nascita (introduzione nelle 3d).

venerdì 5 settembre 2014

Correre da fermi.


Se la situazione non migliorerà rapidamente “non sono escluse nuove sanzioni” contro la Russia, alla quale non verranno fatte concessioni, poiché la crisi è troppo pericolosa. Nelle settimane passate la Merkel ha definito Putin un uomo che vive “in un altro mondo”
25 agosto 2014
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Vero: 
la prospettiva cambia, al di là della “cortina americanizzata/meccanizzata d’Europa” ma… "non prendere paura"; il Mondo è sempre quello 3d, che ben conosci – la “tua” realtà.
La diversa prospettiva mette in luce qualcosa di diverso, nella sostanza? Per nulla affatto, rimanendo completamente in ombra, la (com)presenza polarizzante del segnale portante (Nucleo Primo).
Russia – Usa, “reset”
A Londra Medvedev ed Obama hanno voltato “pagina”

25 agosto 2009
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Cinque anni esatti di differenza tra le due notizie. Uhm… che cosa abbiamo, qua:
un altro mondo
e
il voltar pagina.
Accomunati dal medesimo giorno, mese e… secolo.

La storia deviata (quella che “sai”) è, forse, cambiata nel frattempo? 

O, piuttosto... ciò che viene avanti e che si “sviluppa” è qualcosa di usualmente schierato nel mezzo vettore (auto via) (pre)assegnato all’origine (un punto di “start”, che non si ricorda più).
Se procedi in un vasto “letto di fiume/autostrada”, hai la libertà di viaggiare lungo la corsia di marcia che più preferisci, ma… nella direzione univoca lungo la quale, una simile via, si (s)rotola. Ok?


giovedì 4 settembre 2014

Giurisdizione del “Signore” e base batterica (Due).



Episodio "Uno". 
SPS cambia il segnale (im)portante. Ciò a cui sei interconnesso, che alimenti alimentandoti di lui. Sei, dunque, un suo rafforzativo, ergo, come un pilone/(ri)petitore per le comunicazioni senza fili (cellulari).
La rete di Human Bit è un insieme di dispositivi (im)mobili per la (ri)produzione del segnale ricevuto e trasmesso in continuazione. La scatola cranica alloggia il cervello, ossia, una tecnologia naturale avveniristica (ma… che esiste già in te) per il “radio controllo” dell’interezza dell’ibrido umano.
Il romanzo di Mary Shelley “Frankenstein” descrive, (in)direttamente, proprio la situazione globale della specie umana 3d, nella sua parte d’assemblaggio, così come il romanzo di Robert Louis Stevenson “Il Dottor Jekyll e Mr. Hyde” svela la tua molteplice natura, nonché insiemistica comportamentale auto convivente entro le stesse “mura” fisico-psico-organiche-genetiche.
L’umano ha almeno tre diverse nature, perché è (ri)nato, come specie, almeno tre volte:
  1. natura legata ai cicli naturali del Pianeta Terra 3d
  2. natura legata alla fusione con il frammento animico
  3. natura legata alla (ri)programmazione per parte del Nucleo Primo.

Stiamo parlando di tre diverse dimensioni, implementate nel medesimo bacile contenitore (le Colonne d’Ercole). Da cui deriva quella sorta d’imprecisa “multipla natura/(com)presenza”, che i libri religiosi (ri)feriscono a proposito della “Trinità.
Nel primo episodio di questo “articolato”, hai potuto prendere atto, tra l’altro, che:
tutte le etnie umane sono uguali al 99,99%, quindi presunte differenze razziali sono geneticamente insignificanti
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Questa verità sottaciuta/dimenticata o sconnessa selettivamente dal tuo (ri)cordare, (ri)guarda in pratica l’assurdo di ciò che la storia deviata continua ad insegnare, ancora oggi, nelle scuole alle nuove generazioni. Non solo; (ri)guarda ciò che distingue, illusoriamente, le religioni mondiali ed ogni “pseudo differenza” che, allopaticamente, caratterizza la versione della mente “moderna” globale:
le diversità come frutto di un "progresso", che lascia indietro taluni e premia gli altri.


mercoledì 3 settembre 2014

Giurisdizione del “Signore” e base batterica (Uno).



Quanto è “complesso” il Mondo. Quanto è reso complesso? Quanto lo è... e quanto lo sembra?
Nella complessità tu che fine hai/fai? E, dunque, quale ruolo (ri)vesti? Tu fai parte della complessità, oppure ti senti un attore osservatore? Gli “studi” dimostrano che sei molto complesso. La quantistica dimostra che tu sei un osservatore e che tutto quello che “misuri” contribuisci a modificare, per cui:
che cosa misuri? Perché lo misuri?
In "tutto quello che osservi" non (ri)levi, però, … la tua percentuale frattale diluita in “tutto quello che osservi”. Perché? Perché, forse, gli studi sono condotti da esperti, che... "non sei tu"?
Gli esperti sono se stessi, allorquando osservano, rilevano, misurano, etc.? Dietro all’esperto di turno, non esiste sempre – forse – un potere d’interferenza, che nutre particolare “interesse” per l’esito del tal studio? Non a caso, il Mondo accademico e quello industriale sono “congiunti” come vasi comunicanti o come economie in equilibrio tra loro (interdipendenti).
Il business sino a che punto interviene in tutto quello che, poi, ti raggiunge e caratterizza? E che cosa (ri)guarda, dunque, il “business”? In quale ambito è insito il modello che recita “gli affari sono affari”? Sino a dove si estende la sua tentacolare (com)presenza? Sino a quale punto giunge la sua invasività?
Sino al punto di... (ri)disegnare ogni "confine"? Sino al punto di tracciare ogni "limite"? 
Beh… perlomeno, sino a dentro di te, ad esplorare e conquistare le tue profondità che nemmeno tu (ri)conosci. La sua esplorazione è un’opera che avviene in te, mentre tu sei mantenuto lontano dal tuo centro di presenza. Il tuo “non sentire né avvertire” nulla… è opera sottile altrui. Qualcosa che necessita di questa versione 3d, del Mondo, per (av)venire tranquillamente alla luce del Sole.
Tutto, nell’attuale realtà 3d, ti (in)trattiene lontano da te, mentre qualcosa accade usualmente dietro alla cortina del backstage della ruotine quotidiana (scenografia).
 

martedì 2 settembre 2014

Il pensiero è un sistema di controllo basato sull’influenza dell’ispirazione (2).




Prima parte
La Trexx governa in modo autoritario, controllando uno per uno tutti i cittadini, grazie allo shampoo-sapone Dangst (parola-macedonia gergale che in lingua tedesca indica uno stato d'animo di angoscia disperante), inventato dall'amministratore delegato Ivan Bahn.
Il Dangst è un liquido igienizzante che contiene micro-chip biomeccanici che si installano nei bulbi piliferi di chi ne fa uso, usando peli e capelli come antenne per trasmettere ciò che pensano le persone e le loro funzioni vitali al centro d'amministrazione della Trexx…
Metropia
L'ambiente entro il quale vive, o passa del Tempo quotidianamente, un individuo (casa, ufficio, macchina, etc.), (ri)sente della "presenza" (carattere, abitudini, comportamento, etc.) dell'individuo stesso.
Più in generale... l'ambiente dipende dall'insieme comportamentale umano (in quanto "specie dominante").
Ora, (ri)pensa per un istante a quanto, tutto ciò, sia solo un livello inquadrato nell'ottica in questione. L'ambiente dipende da una serie "intricata" di fattori, più o meno emersi/superficiali... uno dei quali è, appunto, il fattore umano presente in loco.

La natura ha un'alta capacità incidente nell/sull'ambiente, ad esempio. Che cosa significa? Molte cose... ma, una in particolare:

l'umano è responsabile per quello che accade sul/nel Pianeta ma, non è l'unico attore ad alta capacità presente nell'ambiente di (ri)ferimento. A chi d'altri allude, allora, SPS?
Omettendo ogni altro "agente"... SPS allude alla capacità d'ispirazione che, per sua natura, molto spesso lascia in ombra la parte trasmittente (origine) e pone alla ribalta la parte ricevente. Un simile effetto sembra proprio "apparire" come una sorta di strategia...
È fuori da ogni dubbio che, ogni essere vivente lasci la propria "orma", all'interno dell'ambiente entro il quale si "muove/esiste"; anche se... non è dotato, per qualsiasi motivo, di una massa fisica:
persino... Dio.
Che cosa sono, ad esempio, le Sacre Scritture, i 10 comandamenti, gli edifici religiosi, le preghiere, etc.?


lunedì 1 settembre 2014

Il pensiero è un sistema di controllo basato sull’influenza dell’ispirazione (1).


 La scuola “deuteronomista” ha un’idea precisa a farle da guida:
la necessità molto sentita di riproporre... la profondità originaria della Legge
“Deuteronomio”… in greco significa “seconda legge”.
Il protagonista è ancora Mosè, nel suo compito di “commentatore ed esortatore” della Legge per il popolo. Mosè è il condottiero anche della mente e del cuore del suo popolo
I grandi libri della religione. La Bibbia. Antico testamento.
C’è una “guida” inscritta nel tutto e nel dettaglio del tutto:
in ogni singolo dettaglio, costituito e costituente la gerarchia. Nulla accade per caso… se non lo permetti. Ciò che non vedi/percepisci, non significa che non esista. La tua capacità di “farti un’idea del tal fenomeno o della tal cosa” è completamente soggiogata proprio da quel “qualcosa”, che non vedi/percepisci perché non intende essere veduto/percepito.
La prospettiva ha più punti di partenza e di approdo.
Dipende da quale di questi “punti” tu osservi, pensi, (ri)fletti ed… esisti. La “fede/credo” è un programma che ti vincola ad un punto preciso di questo insieme di prospettive diverse. Per questo motivo, nel Tempo, la tecnologia della natura ti (ri)configura secondo ciò che hai agganciato in qualità di campo d’imprinting/morfogenetico.
La tecnologia naturale è un circuito primario, che esiste da “sempre” (con il Pianeta Terra 3d).
La tecnologia del Nucleo Primo è un circuito secondario, che esiste da “molto Tempo” (sul Pianeta Terra 3d).
Entrambe le circuiterie sono zone di possibilità (fonti di emissioni di realtà), entro le quali “scorrono” i programmi o, meglio, i loro effetti della riprogrammazione di qualcosa che, inizialmente era neutro.
Il circuito primario, in pratica, è un modello infrastrutturale “spugna” (ospitante), atto a ricevere informazioni, input, segnale terra formante, in sé (sistema operativo predefinito/tecnologia naturale) e dall’esterno (riprogrammazione/tecnologia del Nucleo Primo).
Ciò permette di (ri)assumerlo da una prospettiva infrastrutturale, ossia, caratterizzato da una funzione programmabile e, seppure dotato di una origine funzionale, aperto ad una sua - appunto - possibilità di (ri)programmazione (sistema open).