lunedì 2 gennaio 2017

Manchi solo Tu.



Si è aperto il nuovo “spazio”, che viene comunemente catalogato e riconosciuto da tutt3, come 2017 (un'altra "pagina del libro").
In pratica, non è cambiato nulla… se non l’impressione che “ci sia qualcosa di nuovo”.
Nella sostanza, la realtà manifesta è il consueto “blocco navale” per la tua memoria. Eppure, ogni volta, ad ogni “nuovo” anno… cogli l’occasione per far affiorare “nuovi” propositi.
Così come a Natale, ti viene da pensare che, “tutt3 sono più buoni”.
Dunque? Nulla di nuovo all'orizzonte? No. O, meglio, sì. 
Insomma:
allo stesso tempo, c’è o non c’è… qualcosa.
Dipende. Da cosa? Da chi?
Dipende sia da qualcosa/qualcun3, che da te.
Quante “cose” vorresti fare, ma… non puoi, non riesci, etc. e lasci perdere? Tante. Troppe
Perché?
Il denaro non cresce mica sugli alberi…”. No?
Già…
Anche il “nuovo” anno si apre, come si era chiuso quello precedente:
con ampia, costante, coerente… causale, “a monte”… giustizia di parte o, meglio, ingiustizia “lato tuo/umanità, centrale”.

venerdì 30 dicembre 2016

L’autentico sostanziale voto di protesta .



"Io Sono"... diamante. È come... entrarti nel computer e non trovare nulla da nascondere, perchè tutto è condiviso pubblicamenteÈ come leggerti nella coscienza...
Che cosa sai? 
Quello che ti dicono, senti, leggi, studi, etc. Ma… “di tuo”, esattamente, che cosa sai?
Nulla. Se non il tuo “percepire”.
Ciò che si trova dentro di/a te, elaborato nell'insieme e conformante un “mix” ad alto valore aggiunto:
qualcosa che assomiglia alla tua impronta digitale, al tuo Dna, persino al tuo “odore”…
Quando sopravvivi socialmente, ti senti comunque “particolare”:
non riesci a mettere a fuoco, distintamente, questo tuo “sentirti tale” ma, comprendi di rappresentare ed incarnare una “meraviglia (più unica che rara)”.
E questo, nonostante ogni processo di auto svalutazione che, comunque, ti caratterizza come un mantello esterno, temporalmente, sempre più pesante, pressante ed apparentemente interiore:
qualcosa che prende il posto della tua “unicità”
facendoti pensare “al contrario”
ossia
massivamente.
Secondo la moda, la tendenza, il trend, la direzione sovrimpressa alla Massa, nella Massa.
E tutto questo succede, continua a succedere ed è – avanti a tutto – “già successo”.
"Ora"... stai per entrare in “clima elettorale”. 

giovedì 29 dicembre 2016

Diamantino.



In qualcosa (che è ovunque “qua, così”, alias: il pianeta intero di superficie) che la pensa in un predeterminato “modo” - molto simile all'immagine di “un treno in corsa” – e che, soprattutto, per teoria (legge) “può solo trasformarsi (senza un inizio e senza una fine)”, come puoi parlare, pensare (intendere) di/al cambiamento?
Il “treno è sempre in/di corsa”. E non lo puoi fermare, perché non si ferma. E non si ferma, perché non lo puoi fermare. Il “convoglio” non fa mai, infatti, fermate:
2031. In un mondo decimato da una nuova era glaciale, un gruppo di sopravvissuti rimane in vita all'interno di un treno, lo Snowpiercer, che continua a spostarsi intorno alla terra e si procura l'energia necessaria attraverso un motore perpetuo.
Il treno è un microcosmo di società umana diviso in classi sociali:
i più poveri vivono nelle ultime carrozze; i più ricchi nei vagoni anteriori.
La convivenza tra loro sfocia inevitabilmente in lotte e rivoluzioni. I poveri sono continuamente oppressi dalla milizia di coloro che risiedono nella testa del treno, che rapiscono i loro bambini e li fanno vivere privi di igiene e di alimenti, punendo qualsiasi persona si opponga al loro volere…
Link 
Al di fuori del “treno”, c’è l’ambiente aperto e, probabilmente, anche… altr3.
Ma, l’umanità ivi auto trasportata, lo ha dimenticato.
Dai finestrini, vede sempre immagini di natura selvaggia, inospitale, fredda, senza possibilità di sopravvivenza per il genere umano, etc. Il che… incoraggia, indirettamente, il moto proprio, perpetuo, del “treno (con tutto ciò che viaggia dentro)”.
Ora, chiediti:
di quante metafore ho, ancora, bisogno?”.

mercoledì 28 dicembre 2016

Fermare un treno in corsa.



Ne sei capace? Ne saresti capace? Potenzialmente, sì. 
Ma, ovviamente, non è la stessa cosa.
Vero?
Così, come puoi percepire di poter attraversare un muro, ma ti mantieni ben distante dal crederci a fondo e, dunque, dal concretizzare l’immaginazione.
Se non ché, di conseguenza, nel muro “appare” una porta o una finestra. Una apertura che ti permette di attraversarlo. Ma, anche in questo “caso”, non è la stessa cosa…
Ora, la Massa è un treno sempre di/in corsa
Qualcosa che “non ricordi bene come è iniziato”, ma… è già iniziato e dimenticato... il motivo fondamentale, attraverso il quale questa “corsa” ha preso origine, mezzo e luogo.
Fermare la Massa è, di più, fermare le singolarità che la compongono.
È, dunque, prima ancora di pensare a chissà che cosa… fermarti (fermare il tuo personale “moto”).
Ossia:
se pensi a come fermare quell3 che sembra una autentica “forza della natura”, raggiungerai molto in fretta il “punto di blocco mentale”, motivo per cui l’unico aspetto che si fermerà sarà solo quello relativo al tuo tentativo di fermare la Massa.
L’intervento del firewall ambientale AntiSistemico by dominante, sarà immediato. E ritroverai il “fine corsa”.
Lo stop programmato nella realtà manifesta “qua, così”.
La lunghezza massima della “tua” libertà, del “tuo” libero arbitrio, etc.

martedì 27 dicembre 2016

Nel vortice.



Non lo capisci?... Stai già cominciando a dimenticare…”.
Incorporated
Quando un “vortice” diventa abitudinario, “scompare (dai sensi)”
Di più: diventa “naturale”.
Qualcosa che, poi, si tramanda ad ogni livello.
Qualcosa che “i nuovi nati” si ritrovano “davanti”.
Qualcosa che non lascia scelta, se non tutta quella opportunamente già prevista “a monte”…
I “vortici” ricalcano ad immagine e somiglianza, il principio fondamentale che li ha generati (permessi):
la ragione fondamentale, al di là della dualità visiva ed apparente “causa/effetto ‘qua così’”, è la dominante
tutto quello che ne discende, ed accondiscende, è sottodominante… e crea “sotto vortici”
tutto quello che consegue e dipende, è dominat3… allo stesso tempo/modo, subisce l’intera infrastruttura vorticale (ciò che ti dicono essere i “campi morfogenetici”, ad esempio, a livello di scienza deviata).
Persino a questo livello è, tuttavia, possibile generare “vortici”. Ovvio… sempre nel “segno (senso)” della dominante…
Tutto quello che non si “allinea”, allora non “serve (dalla prospettiva dominante)”, per cui “viene eliminat3”.
Ossia, si diluisce sino al punto di "sembrare non esistere" più.
Così, viene presto dimenticato, anche nella mente del principio che lo ha generato (da una posizione decentrata rispetto al proprio “asse di potenza”, oppure, “lato proprio/umanità, dominato”).