Non credi che l'osservatore metta se stess3 nell'osservazione?
Bè: agitati e vai a misurarti la pressione, allora. Lo vedrai.
Perché certi “termini” sono costituiti (come molecole)
da particelle trasversali, complementari, inverse, diverse, simili, antinomiche
(contrastanti, contradditorie), etc.? Ad esempio, come da “titolo”:
distruzione
= d-istruzione.
Fra distruzione e istruzione quale nesso causale non
esiste ma c’è? È l’Uroboro. No? In sé, l’avere tutto dall’Alfa all’Omega, per
così dire. È il potenziale (contemporaneo).
Istruzione:
formazione
Distruzione:
annichilimento.
In-somma, è il famoso o famigerato “tutto si
trasforma”. Nevvero? Oppure, la cosiddetta “ciclicità”. Ergo? Il controllo da “a
monte” vs ad “a valle”, in qualcosa molto probabilmente in gerarchia dal punto
di sospensione altrui, “è già successo”:
la compresenza “(in) ombra”
eco-dominante + ogni sottodomino (potenzialmente chiunque vi aderisce).
Il
controllo “superiore”, wireless, non locale, ubiquo, in leva, etc. dell’essere
assolutamente (anzitempo a prescindere) “a Massa”.
La d-istruzione è “come ti ho
fatto, ti disfo”.
Un “principio” che funge da cardine e la conseguenza che funge
da… “prova”, ma (ma) solo se ci sei. Altresì, se ti auto delimiti esclusivamente
ad esistere, bè… con “cosa” ti auto identificherai allora?
Vedi che non sei
diverso, sostanzialmente, da quei dispositivi plug and play che si auto
installano in un luogo comune/remoto, adattandosi a qualsiasi tipo di
territorio, terreno, abitudine locale consolidata, etc.
Obbedisci quindi ad un
“input” sul modello della giurisdizione o della copertura radioattiva. In un
ombrello o fallout che ti ha, anche se non ti risulta mai sufficientemente per
fartelo bastare al fine di re-agire.
Oppure c®edi che la condizione di schiavitù
sostanziale non sia poi così… malvagia?
Del resto, sopravvivi abbastanza
dignitosamente. No?