martedì 3 gennaio 2023

Attenti ai terrestri…



Il titolo del doppio episodio, dello storico Spazio 1999, la dice tutta e molto sinceramente ricordo ancora… Cosa? Quella strana sensazione di essere l’unico a “vedere (accorgermi)” della situazione generale. 

Qualcosa di molto, molto, purtroppo… attuale.

Un “sesto senso”? Una “seconda vista”? Il “senso di ragno”? L’essere “sgamato”? Bah; senzameno, l’essere “logico”: 

sostanziale.

L’aver messo a punto l’esoscheletro ad hoc dell’atteggiamento, capace di intercettare (auto decodificare) il “codice” I-Ambientale (sostanza o “dato”). Da cui, l’analogia frattale espansa: 

la “lente” che permette la messa a fuoco, appunto, della frattalità espansa o verità inoppugnabile (tutto è sempre verità, a prescindere ed anzitempo). 

Sono solo parole. Vero? Per “te”, senza ombra di dubbio.
Nemmeno una... teoria.

Un altro che dice la sua. No? O la “propria”? Shit. L’improperio è improprio, nevvero. Anche se è in “francese”? Nonsense o cul de sac? L’essere “senza uscita” è un classico (Qua, AntiSistema). Dove? Qua, sulla Terra. Ok? E dove se no. Se preferisci, anzi, per la verità: 

allo “Inferno”. 

Hai presente quando ti mandano a “quel paese”? Ecco. Ma peggio. Ci sei? Eccome: sei “te” all’Inferno. Che vuoi di più? Allora, sai adesso che fai? Ti leggi la stringata ma significativa citazione della trama di “Attenti ai terrestri”. 

Uhm


lunedì 2 gennaio 2023

Le stupidate.



Anche in questo “nuovo” anno nuovo, il 2023, ciò che va in onda è la stessa “trasmissione” di ogni “vecchio” anno… n-uovo di “Colombo”, per chi ne ha tutto l’interesse. 

Chi, allora? E ci risiamo. 

Alé-ho-ho. Alé-ho-hoNo

Di stupidate ne sono passate molte, all’insegna delle celebrazioni di rito, per il passaggio di testimone tra ’22 e ’23. Ad esempio, i “discorsi” di Mattarella, Toti, Zelensky, Lula. E quelli “risentiti” per la scomparsa del Papa emerito. 

A tal pro, ora rimane solamente il “Papa”. 

Così, sei passato anche ad “essere tutti Ucraina”. Come no. Mentre il girarrosto annunziava la “sconfitta anzitempo della Russia”, Mattarella s-gridava coloro che “non sono nei ranghi” e l'annullamento della condanna, per corruzione, di Lula - ad opera della Corte Suprema nel 2021 - oltre ai brogli elettorali (in una campagna a due, fra “malavitosi” nella sostanza) mieteva l’ennesima in-giustizia.

Brasile, Lula giura da presidente. Bolsonaro a Miami per non assistere all'investitura: “tornerò…”.

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier: “abbiamo bisogno del Brasile…”…

1 gennaio 2023 Link

Hai capito? Gli infami. I... liquami.

Questi “giurano” tranquillamente, non importa “su cosa”. In-tanto. No? A “te” che te frega. Non puoi fare niente. Sei innocuo. 

Ar-reso in quanto tale. 

Aitè, sei (Qua, AntiSistema). Sei l’im-potente del gruppo. Nella gerarchia. Infilzato in tale “tessuto molle” che non si può dire.

Ap-punto: nel girarrosto. Senzameno. 

Sì… il “Brasile” è lontano da “te”. Ma il problema è che nemmeno attorno a dove risiedi, la situazione è risolta. Ti sembra. Te pare. Ci c®edi. Ma “niente”. 

È come in Brasile. È tutto un “Brasile”. 

Meglio: è tutta… “Ucraina”. 

venerdì 30 dicembre 2022

E per chiudere l’anno…



Butta via tutto quello che non “serve”, dalla finestra. 

Compreso, “te”. Soprattutto, “te”. 

Essendo a TE che IO mi rivolgo.

Il “metro (linguistico)” per inquadrare il cosiddetto “Occidente (il Far-West)” è… l’essere infame. Hai presente? Quando “non ti fideresti mai a comprare un’auto usata, da qualcuno”. Ok

L’Occidente è tale. 

Tuttavia, l’Occidente che fa?

Si è reso ineluttabile per “te”.

Si prende tutto il “tempo”, giocando d’anticipo. Così, è l’Occidente che definisce “infame” chi non è allineato con l’Occidente. Proprio come l'oste. 

È il “caso”, ad esempio, della Russia. 

E anche della Cina. Comunque, dei Paesi Brics (anche se in misura più contenuta, perlomeno platealmente). L’infamia che cos’è? … si ricorra anche ai semplici, nudi e crudi, sinonimi da dizionario de noantri. 

Causalmente:

disonore

vergogna

onta

offesa

ingiuria

calunnia

diffamazione

vituperio, etc. etc. etc.

Cioè, tutto quello che ti fanno vedere nei “film”. E, nei “film”, tali personaggi li inquadri come disgustanti, prendendo le parti del protagonista. Orbene, perché nella “tua” realtà manifesta (Qua, AntiSistema) ti comporti facendo finta di nulla, assecondando tale pratica, rimanendo nei ranghi, approfittandotene come se avessi le canoniche “orecchie da mercante”?  

Ad immagine e somiglianza. Vero? Rifletti...

Non ti conviene, metterti contro = dire la tua, davvero. Allora, sei o non sei libero di manifestarti per come “ti senti dentro”? Sì, sei “libero”, perché lo dice anche la Costituzione, facendosene un vanto. Sì, sei “libero”, perché è un “tuo diritto”, così come una qualsiasi campagna pubblicitaria s’inventa lo slogan che meglio è in linea con l’interesse dell’azienda che l’ha commissionata, ad altra azienda che… tra simili o tra persone non fisiche, sai, c’è sempre un certo feeling

Sei “libero”, sì: 

di pensare tutto quello che vuoi, anche se alla riprova dei fatti, “ma anche no, niente, dai”.

Non sei forse “tu”, costui