lunedì 29 settembre 2014

X * (resto del calcolo).




A chi obietta che finora nella storia non sono stati possibili cambiamenti strutturali con metodi nonviolenti, che non sono esistite rivoluzioni nonviolente, occorre rispondere con nuove sperimentazioni per cui sia evidente che quanto ancora non è esistito in modo compiuto, può esistere. Occorre promuovere una nuova storia...
Non sentite l'odore del fumo? - Una rivoluzione nonviolenta - Danilo Dolci
È molto curiosa questa citazione, in quanto ché Danilo Dolci la “formula” negli anni settanta del secolo scorso, ossia, quando Gandhi ha già “liberato” l’India dall’invasore britannico attraverso, proprio (ti dicono e, dunque, "sai"), una “rivoluzione non violenta”.

Per Metodo Indiretto si desume che quella “liberazione” non fu esattamente tale, per come te l’hanno raccontata. Essa è giunta a te in maniera particolarmente sincronica al fine di “impiantarti una idea”; quella relativa ad un cambiamento che l’umanità è sempre convinta di vivere, continuando ad attenderlo autenticamente nei secoli dei secoli (amen).
SPS lo scrive da anni che la “ritirata britannica dall’India” (ri)entra in una politica strategica di “diminuzione dei costi diretti, senza per questo perdere nulla relativamente all’indotto che, da amministrato diventa auto amministrato”.
Che cosa fa e rappresenta un “pilota automatico”? Non serve ed è utile, forse, proprio per “liberare il tuo tempo e contemporaneamente mantenere il controllo della linea di volo e della sua direzione”?
Più tempo per te e (1) più possibilità di (ri)volgerti ad altri obiettivi (2) maggiore disponibilità del Mondo a credere che ci sia “sviluppo della civiltà umana” (3) in realtà, un cappio al collo che si stringe d’insieme... sempre di più, sia per il sotto potere che controlla che per il sotto potere che si fa controllare.
Dopo decenni di un oblio che dice molto sul degrado morale e civile di questo paese cominciano ad avvertirsi i primi segni di una riscoperta dell'opera di Danilo Dolci.
Nel 2009 Sellerio ha ripubblicato, dopo cinquant'anni, Banditi a Partinico , una delle inchieste degli anni cinquanta con le quali Dolci ha mostrato all'Italia la ferita di una Sicilia offesa dalla feroce repressione dello Stato e dal sistema delle clientele non meno che dalla mafia
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venerdì 26 settembre 2014

Autorazzismo eterodiretto.


L’uomo che salva una nazione, non viola nessuna legge…
Napoleone (nel film “Waterloo”)
Che cosa “sai”?
Sai quello che "sei”?
Sei quello che "sai”?
Che cosa “sei”?


Domande… senza risposte univoche, perché… non (ri)cordi chi/cosa “sei” ma… “sai ciò che sai” o, meglio, “sai quello che pensi di sapere”. Cioè:
ciò che, per abitudine, hai “respirato” in te.
Ossia? Ciò che ti ha “ispirato” (segnale im-portante).

Ora, questa “imbeccata continua”… come la puoi meglio (ri)comprendere? Come puoi "fare più vicina" la tua più autentica situazione di (s)fondo? 

Come puoi andare al di là del semplice e (ri)tenuto:
è (im)possibile! Io sono libero. Nessuno può decidere per me…” etc., etc., etc. …
Suvvia, ci sono miliardi di “caratteri/suoni”, ordinatamente messi insieme in libri e video, che te lo dimostrano ma, in maniera (in)diretta, a livello di “finzione letteraria”. Sì, perché… “via legge” una simile (con)fidenza non ti arriva mai.
È come se ci fosse qualcosa/qualcuno che ti stimola, mediante invio di segnali “spronanti” ma mai all’altezza del tuo livello di superficie, ove (ri)tieni essere per "intero", nella maggior parte della "tua" giornata nel reale 3d.
Perché la messaggistica “altra” non ti raggiunge direttamente nel “reale 3d”? Intendo dire:
perché non esiste nulla, apparentemente, che ti (ri)chiama ad un ordine concreto/reale, diametralmente diverso da tutto ciò in cui sei portato a credere? Un film, un libro, una “morale”, etc. sono sempre opere (ri)entranti nel filone della “fiction”, ossia, in quell’ambito che (ri)conosci solo in quanto opera di intrattenimento, anche quando la trama è inerente ad un evento storico importante e i relativi personaggi sono realmente esistiti.
Su questa via è difficile per te “credere autenticamente” in quello che hai visto/sentito o solo percepito, per qualche istante o per qualche minuto dopo la fine della rappresentazione/lettura.
Su questa via ti si può dare di tutto, tanto... il suo effetto in te dura poco...
 

giovedì 25 settembre 2014

Sopra ad un certo modo di pensare.


Che tristezza quando una “stellina Disney” si trasforma in “star”
Tutto ciò che una “(pre)visione” auto osserva, relativamente al piano di realtà 3d nel quale essa “è”, (ri)sente del proprio punto prospettico o, meglio, risente della sua “origine”, in termini di consapevolezza, conoscenza, presenza, equilibrio e sovranità. L’intelligenza è, invece, qualcosa che “ne (con)segue”, ossia… in presenza delle proprietà sopra citate è ovvio che ci sia anche intelligenza.
Il grado ispirante, tuttavia, è qualcosa che si discosta dal “complesso” appena descritto. Qualcosa che è, invece, (com)presenza.
È già successo qualcosa nel “passato” (qualsiasi cosa sia il passato).
Se, ad esempio, tu ignorassi lo scoppio della bomba nucleare ad Hiroshima… sarebbe “naturale”, allora, lo stato ambientale ad/di Hiroshima. Non avresti dubbio alcuno, perché ignoreresti ciò che è già avvenuto e che ha “ispirato” a diventare “così”, l’ambiente.
Come puoi giungere, ugualmente, a capire/conoscere la verità, relativa allo scoppio dell’ordigno bellico?

Partendo da una tua base di intenzione a conoscere meglio (approfondire) la “storia ambientale” e, conseguentemente, tutto ciò che ne deriva. Come? Beh… mediante "analisi" (avendo la sufficiente e necessaria tecnologia e sapere, anche in assenza di facoltà “superiori” proprie) degli strati del terreno o della sedimentazione di qualsiasi tipo di “testimone ambientale organico e non”, puoi giungere a capire che “in un certo tempo” è avvenuto “qualcosa”, che ha responsabilità per ciò che è accaduto "di seguito". Ok. 
Ma se “ciò che è accaduto” è, per te, (abitudine, convenzione) corrispondente al “normale/reale 3d/usuale”… che cosa puoi allora pensare di (ri)trovare?
Se per te è normale che ad Hiroshima ci siano valori di radioattività maggiori della norma, come puoi anche solo supporre una causa “esterna” (ad esempio, una bomba), responsabile per qualcosa che “non è mai accaduto, solo perché vivi ciò che è accaduto come se fosse… normale”?