Per il 'livello' raggiunto nell’attimo presente, gli individui, ognuno di per sé, rappresentano il concetto esistenziale colorandolo del frutto del proprio cammino.
A livello biodiverso le specificità sono all’ordine del giorno, essendo ognuno di noi ‘unico’.
Eppure viviamo tempi in cui le tendenze imposte sottili spingono verso una ‘comunione massiva del ‘comportamento’, funzione dello status interno formato dall’azione delle credenze, dei convincimenti, del ‘film’ personale alla luce di quello ‘ispirante’.
L'unica spiegazione possibile, per me, consta nel riflesso frattale dell'Uno, da cui proveniamo ed a cui tendiamo...
È complesso cercare di descrivere fenomeni 'attorcigliati' attorno ad assi diversi, eppure 'simili', alimentati dai loop del ristagno energetico e della conservazione energetica. Ciò che è un vizio è allo stesso tempo una virtù e viceversa:
dipende dall’entropia o ‘Conoscenza di Sé’, che il singolo osservatore ha raggiunto. Il tutto è un gioco vettoriale sensibile alla consapevolezza umana.
Le forme pensiero dirette verso un dato individuo producono effetti ben determinati, i quali o si ripercuotono parzialmente sull’aura del ricevente, aumentando così il risultato totale, oppure ne vengono respinte. La forma di un pensiero di amore o di protezione, diretto con forza verso un essere amato, muove verso l’oggetto e rimane nella sua aura quasi come scudo, come agente protettore.
Tale forma pensiero cercherà tutte le occasioni per rendersi utile, per proteggere e difendere, e ciò non per atto di volontà propria, ma in ubbidienza cieca all’impulso che l’ha creata; avrà inoltre il risultato di rafforzare le correnti benefiche che circolano in quell’aura e d’infiacchire quelle malefiche che potrebbero eventualmente trovarvisi.
Così possiamo creare a mantenere dei veri Angeli custodi presso coloro che amiamo…
A.Besant e C.W.Leadbeater - Le Forme Pensiero
Il Mondo dell’invisibile è quello da cui s’irradia la ‘decisione energetica’ che s’imprime nelle 3d. Il ‘controllo’ veicola lì i propri intenti, ben sapendo che a cascata si diffonderanno nella società, perché l’humus sociale è stato opportunamente reso affine tramite una sua ‘preparazione’ indotta, conscia e inconscia, nel reame del tempo deviato.
H.P. Lovecraft allude a certe entità che hanno il loro essere ‘non nello spazio a noi noto, ma tra loro. Essi passano tranquilli e primordiali, senza dimensioni e per noi invisibili’.
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Qual è l’etimologia del termine ‘deontologia’?
Dal greco ‘deon’: necessità, convenienza; ‘deontos’ : dovere.
Deontologia professionale.
‘È l’insieme delle norme e delle regole della condotta professionale, espressione dei valori propri di una professione, generalmente raccolte in un codice deontologico, vero e proprio dettato normativo o raccolta di indicazioni dell’agire del professionista’.
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Questa espressione, derivante dall’osservazione delle professioni, è una fredda e logica programmazione di Natura ‘indiretta’; se leggiamo bene le singole parole possiamo comprendere l’assoluta astrazione, del loro senso individuale e comune, rispetto ai ‘valori umani’ solo appena sfiorati, fatti intuire, scritti in maniera illusoria.
In realtà non si parla mai di ‘esseri umani’ ma di ‘indiretti riflessi’.
Si allude ad un qualcosa di molto simile ad un programma e, dunque, alla clonazione degli 'osservanti', secondo una programmazione mirata, diretta e precisa. La parola ‘deontologia’ riassume in sé il concetto della ‘conveniente necessità come dovere’:
un ‘dovere’ imposto da una programmazione che si ‘assorbe’, volenti i nolenti.
Gli ‘Albi professionali’ filtrano opportunamente coloro che optano per altre strade, secondo biodiversità, impedendo loro di entrare a far parte di un ‘club per soli convinti', per individui in cui la programmazione ha avuto ottimi effetti.
La massa deve ricercare le figure professionali all’interno di questi ‘Albi’, autorizzati dalla legge sociale. Esserne al di fuori diventa una scelta coraggiosa, scambiata molto spesso per ‘ingenuità’ dall’esigenza 3d di sopravvivere.
C’è un potere nascosto che ispira in continuazione il comportamento umano. Sino a quando non lo capiremo, un Cuore alla volta, la Vita sarà sempre ricondotta ad una ‘lotta sociale’, in luogo di una ‘coralità sociale’.
Come in alto,
così in basso,
e come in basso,
così in alto,
per perfezionare
le meraviglie dell’Uno…
Ermete Trismegisto
Verso la bancarotta: disoccupazione Italia 9,2%.
L’Italia non è la Grecia. Sono d’accordo l’Italia non è ancora la Grecia, peccato che i blogger hanno una certa memoria e ciò che oggi sta accadendo in Italia è esattamente quanto avveniva 18 mesi fa in Grecia.
Esattamente come in Grecia 18 mesi fa:
abbiamo una classe dirigente, politica, confindustriale e sindacale che si rifiuta cedere il potere, il premier Monti è solo un’altra incarnazione a garanzia del sistema parassitario italiano fondato sulla spesa pubblica...
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L’utilizzo del termine ‘parassitario’, riferito allo status quo, da parte di un’altra fonte estranea a SPS, è quantomeno bizzarro. Forse la forma pensiero di SPS inizia a diffondere la propria presenza in quelle ‘zone’ più affini dell’energia.
L’accostamento di un simile termine non è affatto casuale e deve la sua collocazione temporale all’effetto sincronico del ‘senso’ di SPS in questo momento particolare della co scrittura della realtà tridimensionale.
Se sostituiamo il termine ‘Sistema’ con quello ‘Antisistema’, il gioco è fatto. Perché? Perché noi siamo installati in uno Scenario 3d che abbiamo polarizzato negativamente per ‘convenienza’. Ma convenienza di chi?
- in primo luogo delle entità parassite che ne hanno necessità per sopravvivere
- in secondo luogo perché doveva accadere.
Il tutto alla luce della verità espressa dall’affermazione che:
il caso non esiste.
Non è casuale che sia successa questa 'invasione', ma non è nemmeno casuale il motivo che si cela oltre alla cortina non manifesta di un simile dominio sottile. Se ribaltiamo il tutto a 180 gradi vedremo il potere parassita come frutto della sua opportunità, ma se ribaltiamo ancora di 180 gradi vedremo il potere del Piano Divino come frutto dell’intenzione del Creatore di ‘Conoscere Se Stesso’.
Un ribaltamento di 180 più 180 non equivale ad un unico ribaltamento a 360.
Non equivale al ‘non spostamento’, ma equivale ad una rotazione sensata per tappe, molto simile alla risoluzione del ‘Cubo di Rubik’.
Seguiamo questa bella vicenda relativa ad un computer alla portata di tutti. Stiamo ad osservare come le grandi multinazionali globali reagiranno al possibile pericolo, per il loro dominio, relativo alla diffusione di buone macchine ad un costo ‘fuori scala’ per le logiche di sopraffazione altrui dettate dalla deontologia professionale:
vero PC a 35 dollari? Successo immediato.
Raspberry Pi è un microcomputer inglese che costa solo 35 dollari. È in commercio da poco più di 24 ore e già è diventato un oggetto di culto.
‘È perfetto a scuola, ma non sfigura neppure come media center low cost’.
Un nobile intento. Ci sono voluti oltre 5 anni per poterlo vedere finalmente all’opera, ma ne è valsa davvero la pena. La Raspberry Pi Foundation è nata a Caldecote nel lontano 2006, con l’intento di - citiamo lo statuto - 'promuovere lo studio dell'informatica e di argomenti correlati, soprattutto a livello scolastico, e di riportare uno spirito di divertimento nell'apprendimento del computer'.
Da allora, è stato un susseguirsi di progetti e test, che quest’anno ha portato alla nascita dei primi due modelli commerciali.
Il modello B. Da ieri, mercoledì 29 febbraio, nelle principali catene di elettronica del Regno Unito è possibile acquistare il Raspberry Pi modello B alla modica cifra di 22 sterline, un PC perfettamente funzionante, costituito semplicemente da una scheda madre con un chip che riunisce un processore ARM11 a 700 MHz, un acceleratore grafico VideoCore IV e 256 MB di memoria SDRAM. Dispone, tra l’altro, di un’uscita HDMI per poterlo collegare a qualsiasi monitor o TV di ultima generazione , un paio di porte USB 2.0, una scheda di rete e un lettore di memory card di tipo SD.
Ma come funziona? All’utente finale spetta il compito di completare il PC, con tutte le periferiche necessarie per il suo funzionamento e, soprattutto, con il sistema operativo. La fondazione consiglia di installare una qualsiasi versione di Linux o di RISC OS, entrambi gratuiti e testati con successo nel modello in questione.
Giusto per farti un’idea, un Raspberry Pi modello B configurato correttamente regge il confronto in termini prestazionali sia con il più blasonato iPhone 4S, ma anche con tutti quei dispositivi che utilizzano una CPU Tegra 2 di Nvidia.
Altri modelli in arrivo. Entro qualche mese, verrà distribuito anche il modello A, che si differenzierà dal B soltanto per l’assenza della scheda di rete e per il quantitativo di memoria dimezzato - monterà solo 128 MB - e costerà appena 25 dollari.
Successivamente, arriverà una sorta di bundle, che comprenderà il modello B, insieme a mouse e tastiera wireless, una memory card SD con una distribuzione Linux preinstallata, un adattatore Wi-Fi e un alimentatore Micro USB.. . già, perché si alimenta come un comune cellulare. Il tutto a meno di 80 dollari.
Media center low cost. Considerato il prezzo di vendita, non esiste istituto scolastico in Europa che non possa permettersi i computer Raspberry Pi, sia per gli uffici che per i laboratori degli studenti. PC con questo potenziale, inoltre, possono tranquillamente approdare nei salotti delle nostre case, magari sotto forma di media center low cost.
E, viste le file davanti ai negozi che li espongono, è evidente che non siamo gli unici a pensarla così.
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Bella iniziativa che, tra l'altro, mette in luce il 'vero guadagno' delle multinazionali e a quanto ammonti il 'vero costo'. Arriverà anche in Italia? Come reagirà l’Antitrust e le Istituzioni? L’Europa e il Sindaco di Paese? Non resta che attendere gli sviluppi, ma attenzione… il rischio per la massa è quello di dimenticare per induzione esterna. In che modo?
Spostando l’asse dell’attenzione verso 'altro', non diffondendo il messaggio promozionale, escludendo questa azienda dall’Albo professionale da cui la massa attinge a livello di ‘bontà’. Ne sentiremo ancora parlare fra quindici giorni? E fra un mese?
Il tempo è un velo o un’evidenziatore…
Nel 2001 avemmo l’opportunità di incontrare il famoso astrofisico russo Alexey Dmitriev. José studiava le ricerche di Dmitriev fin dal 1997 - specialmente i suoi studi sul modello dell’universo al plasma e le sue ricerche eliosferiche; due anni prima, aveva pubblicato il 7:7::7:7, la Rivelazione del Telektonon, una pratica di compressione frattale del tempo basata sul modello dell’universo al plasma di Dmitriev unificato con la Legge del Tempo...
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Frattali e parassiti, machine a basso costo, il Cubo di Rubik…
Calcolo combinatorio e possibilità alla luce di un’unica soluzione. Tutto il resto è… opportunità.