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venerdì 23 marzo 2012

Tirare indietro il velo.




La parola 'Apocalisse' significa rivelazione. Il velo della percezione terrena sensoriale viene tolto, o meglio, l’uomo ha la possibilità di guardare al di là di questo velo, e che cosa gli appare? Lo spirituale...
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Per quel che ‘so’, per quel che ‘sento’, per quel che ‘rappresento’, ho la facoltà di utilizzare tutto ciò che l’umanità ha descritto nel corso della propria navigazione. Il pensiero non scritto, riflesso in una versione ‘disinnescata’ da quello scritto, aleggia intorno a noi come onde sonore captabili attraverso un opportuno apparato ricevente:
  • il ‘non scritto’ ha validità pratica, seppure etereo; esso imprime la fase pratica della Vita
  • lo ‘scritto’ ha validità teorica, seppure denso; esso imprime la fase teorica della Vita.
L'orizzonte degli eventi è ribaltato.

Va da sé che ‘studiare’ comporta una 'teoricizzazione' dell’esistenza 3d. Steiner affermava che attraverso le opere librarie si sarebbero diffuse le entità eteree a cui alludeva, ossia che il libro stampato sarebbe divenuto uno strumento dell’oscuro. 

Nei libri non è scritto ‘tutto’, eppure il 'tutto' è presente.

La Bibbia, ad esempio, si dice che sia codificata. Lasciamo perdere le motivazioni ‘umane’, ma interessiamoci del motivo frattale veicolato. Quell’oscurantismo riportato è inerente ad una non totalità inerente al genere umano, il quale è riflesso dal tutto. La non totalità comporta un consumo energetico, molto intenso , nel mantenere attive tutte quelle pseudo difese contro il flusso naturale dell’esperienza di Vita.

Manca la fiducia.

L’orizzonte è, appunto, ribaltato. I ‘popoli dei libri sacri’ hanno barattato la propria libertà pratica con una libertà teorica. Esistono molti libri che decidono per le Masse… ma nei libri sono codificati i messaggi pratici mentre quelli teorici emergono come riflesso della situazione respirata o letta.

Coloro che 'sanno', vedono, anche se non a conoscenza del codice di decriptazione. È la Natura frattale che lo permette.

La differenza che si concretizza nelle 3d si riassume nella ‘fede’ in se stessi; che colui che comprende riesce a mettere in gioco:

quanto è totale l’individuo che ha ‘capito’, che ‘pensa di avere capito’, che ‘suppone di avere capito’, ma… che le vicissitudini 3d, della Vita, riescono ancora a sballottolare come un cespuglio rotolante nel vento?

L’essere totali passa da quella linea, molto simile al pelo d’acqua, che si deve assolutamente conquistare e consolidare attraverso atti concreti nell’usufruizione dell’esperienza esistenziale.

Quanto riusciamo a resistere, ad esempio, alla presenza di un vasetto di Nutella, disposto dinnanzi a noi? Un esempio, questo, atto a non demonizzare il prodotto in questione, ma piuttosto a utilizzarlo in chiave di codice per comprendere meglio noi stessi. Sino a quando intenderemo ogni questione in termini 'guerrafondai', come utilizzando il costrutto 'resistere', è persino logico che continueremo a vivere un conflitto piuttosto che una presa diretta omnicomprensiva della nostra presenza:

il riflesso codificato di noi, scambiato per un nemico ‘altro’ da combattere e vincere. 

Peccato che in fin dei conti tutto quello che si combatte si rafforza. Per cui? Non è forse meglio ri-comprendere ogni ambito, ri-pensandolo come una nostra estensione e, in quanto tale, provare persino della gratitudine per il messaggio veicolato sino a noi?

Da quel ‘punto’ sarà più semplice anche maturare la semplice considerazione consapevole che ‘non siamo soli né abbandonati’. I messaggi religiosi narrano, appunto, in maniera codificata della storia energetica del genere umano, riconducendo una vastissima prospettiva al luogo comune della lotta contro il maligno:

questa assoluta verità, deve essere rielaborata da ognuno di noi, in funzione della propria Coscienza o ‘luogo vibrazionale raggiunto’. Presa in quanto tale, ossia non decodificata, risulta fuorviante e manipolatorio il fatto di intraprendere una vera e propria guerra contro chiunque la pensi in maniera diversa dal ‘consentito’, dalla consuetudine.

Vedasi a titolo d'esempio la strumentalizzazione adottata per le Crociate.

La 'lotta' non è una lotta nel vero senso della parola

Il conflitto è innanzitutto dentro di noi, se cerchiamo una causa prima, in secondo luogo è un cammino che parte da una ‘smagnetizzazione’ dell’individuo, avvenuta nel corso del tempo, ma non del ‘principio eterico superiore’ veicolato nella scia dell’esperienza umana nelle 3d.

Come a dire che ci siamo portati dietro un certo ‘seguito’, ossia tutte quelle parti di noi interessate a partecipare al ‘gioco esistenziale’. Cerchiamo di capire che è tutto perfetto già sin d’ora. Perfetto per fare cosa? Per metterci nelle circostanze ‘migliori’ per conoscerci. Se il ‘meglio per noi’ ha coinciso con questa versione del Mondo, allora viviamolo con la migliore delle prospettive possibili:

decodifichiamo la realtà 3d, perché parla solo di noi.

Tutte le circostanze ‘esterne’ non sono altro che il riflesso di chi siamo, della nostra Coscienza operante sempre e comunque nella direzione della nostra crescita e in accordo con la nostra consapevolezza e levatura spirituale. Essendo la realtà un riflesso, non ha molto senso preoccuparsene direttamente:
 
sarebbe come pretendere di pettinarsi cercando di passare il pettine sulla testa dell’immagine riflessa nello specchio davanti a noi…
 
Non possiamo confondere la causa con l’effetto ma piuttosto spostare il baricentro della nostra identità (e quindi della realtà) nella sua sede reale:
 
noi non siamo creature che hanno un Anima ma Anime che hanno un corpo
Metamorfosi - Carlo Dorofatti

La linea semplice che passa per il ‘godersi lo spettacolo’ non trova presa diretta nell’effetto complessivo dell’orchestrazione delle parti:
  • Mente
  • Corpo
  • Ego
  • Io
  • Conscio
  • Inconscio.
  • Personalità
  • Memoria.
L’elenco è vastissimo. Tutte queste ‘parti’ rispecchiano la verità frattale della presenza contemporanea di leggi Cosmiche e Planetarie interfacciate e opportunamente ‘diluite’ secondo una logica ed una intelligenza che è collocata al di sopra delle parti stesse.

Un insieme coordinato di azioni che consentono di agire in qualsiasi punto dello spazio e del tempo attraverso le corrispondenze archetipiche tra macro e microcosmo. Inoltre, pone in relazione tra loro leggi, forze e dimensioni proprie di differenti livelli di esistenza e di Coscienza, attivando connessioni ed energie profonde, potremmo dire agendo ‘da dietro le quinte’ dell’ologramma universale e dello spettacolo umano…
Metamorfosi - Carlo Dorofatti

Ricondurre il ‘tutto’, corrispondente all’attimo di eterno flusso del presente, alla propria funzione originale, equivale a sviluppare totalità, nel senso di mantenere una consapevole presenza, corrispondente alla presenza delle leggi Celesti

La Mente che ‘sfugge’ viene riprogrammata nel tempo, così come ogni altra parte corrispondente alle leggi Planetarie, anche solo rimanendo ‘presenti’ in se stessi.

È un processo naturale; non scambiamolo per una tecnica da acquisire. Ok, è anche una tecnica, ma solo per capirci in questa sede oltremodo necessitante dell’interfaccia del linguaggio. Da questo punto di vista, tutto è una tecnica:

appelliamo ciò come meglio crediamo, ma rendiamoci consapevoli che le tecniche da libro sono vuote, teoriche, e dipende da noi trasformarle in concretezza, mentre ciò che deriva dalla ‘presenza’ è da subito pratica, concreta, vettorialmente schierata, etc.

Il libro è un codice. 

È de-scritto chiaramente nella sua composizione in lettere, numeri e spazi bianchi. Tra le righe è celato l’intento di colui che ha scritto; atto non sempre e solo affine al perseguimento di fama, successo e ricchezza, che semmai è solo un riflesso sociale moderno. L’intento più efficace e profondo, in termini di valore aggiunto energetico, è quello relativo alla veicolazione ricetrasmittente del ‘Potere’:

l’effetto che coincide con l’intento è quanto di più totale possa accadere ad una entità. 

È sinonimo di realizzazione profonda. Quanto di questa realizzazione è stata strumentalizzata dal disordine energetico frutto delle rinunce umane a conoscersi per tempo? C’è stato sicuramente un tempo in cui è stato più semplice risolvere l’equazione, tuttavia è dipeso da noi il fatto di avere ingarbugliato le percezioni. Il potere sottile oscuro ha solo approfittato dell’occasione concessa con tanta leggerezza dagli Human Bit in costante discesa nelle 3d.

Com’era possibile approfittare al meglio di un simile flusso di generatori energetici eterni?

Intrappolandoli sul Pianeta, utilizzando come effetto leva il grande vantaggio del proprio libero arbitrio, miscelando opportunamente il mix di leggi Planetarie e Cosmiche nella giusta dose atta a costituire quell’incantesimo, che ancora oggi tiene perfettamente. Nelle 3d l’energia ruota a vortice, per cui tutto segue questo imprinting:

da ‘lì’ deriva il flusso naturale che imprigiona il genere umano. Una volta cadutoci dentro è arduo anche il solo capire di esserci dentro.

La mano che 'ha collocato', si è ritratta e osserva lo ‘spettacolo’, come un Imperatore Romano al Colosseo, di fronte ai Gladiatori, che offrono le proprie esistenze per primeggiare attraverso la forza fisica. Il loro conflitto genera energia per l’Impero e per le sue divinità, tramite adesione controllata della Massa e veicolazione opportuna dell’energia emozionale della Massa.

L’attenzione inconscia focalizza sull’osservato, ricevendo input subliminali, codici di programmazione indotti…

Ricalcoliamo una figura speciale, che inconsciamente siamo portati a ritenere negativa:

il riso uccide la paura, e senza la paura non ci può essere la fede. Senza la paura del demonio non c’è più necessità del timore di Dio… Il riso resta lo sfogo dell’uomo volgare, ma cosa succederebbe se per colpa di questo libro, uomini saggi andassero affermando che è possibile ridere di tutto, … possiamo ridere di Dio? 

Il mondo precipiterebbe nel caos. Perciò io sigillo quello che non doveva essere detto… nella tomba che ora divento.
Il venerabile Jorge da Burgos – Il nome della Rosa
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Pensiamo al luogo comune, molto di moda, che pretende di dover sempre apparire sorridenti, allegri, solari… magari mantenendo le ‘nubi’ segregate all’interno. Perché? Per non sembrare uno ‘sfigato’?

Ciò che non si esprime si imprime.

Ecco la malattia, il disagio emozionale, fisico, il disorientamento, il vuoto esistenziale…

Le parole del saggio Jorge sono da tenere in grande considerazione, mantenendosi in una collocazione energetica che decripta il codice utilizzato da Eco:

la recita del libro e degli attori è un veicolo che trasporta verità a vari livelli.

Giudicare le apparenze è un atto superficiale che allontana dal codice impresso nel codice stesso.

Siamo capaci di salutare allo stesso modo di una giornata di Sole, anche una giornata di pioggia? Ciò corrisponde alla stessa consapevolezza di inquadrare il vasetto di Nutella nell’esempio precedente.

Il ‘timore di Dio’ è 'rispetto per Dio', ossia per quel principio presente in ognuno di noi:

coerenza di divini-umani ad immagine e somiglianza del Principio Creatore.

Il ‘timore di Dio’ è rispetto verso se stessi e verso il senso di questa esperienza progettata con tanta ‘passione’. La Paura è un vettore che subentra se necessario. A quanto pare è stato necessario manifestarlo. 

Il ‘riso’ è isteria che può stravolgere se non in equilibrio.

Come al solito il gioco delle parti necessita di armonia in ogni ambito, nessuno escluso.

Poiché la biblioteca è infinita e poiché in ciascun libro può risiedere solo una finita sequenza di caratteri, ogni possibile libro di 410 pagine si ripete infinite volte, metafora questa dell'eterno ritorno:

‘Io m’arrischio a insinuare questa soluzione:

la Biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine’.
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Attenzione:
  • ciclicità
  • periodicità.
Il termine ‘disordine’ non ha senso in un ritmo ciclico e perfettamente periodico. C’è una grande intelligenza all’opera. Il disordine è un codice non ancora ben interpretato dalle ‘parti’.

Stendiamo un pietoso velo? Tutt'altro.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 12 marzo 2012

Vedere oltre. Vedere da oltre.




Dal punto di vista di SPS, esiste un metodo infallibile per discernere tra le ‘onde dell’apparenza', che la Vita ‘trasmette’ e le 3d riflettono, in funzione dell’intenzione ‘diversa’ delle varie fonti di emittenza e dei vari livelli di ‘potenza’. Forse non sarà l’unico, ma molto probabilmente l’analogia frattale è un modello di polarizzazione in fase con il ‘senso’ del miscelamento di leggi Cosmiche e Planetarie e, dunque, in linea con l’intenzione ‘Divina’ che anima il ‘Tutto’.

Osservando in maniera ‘frattale’, ad ogni livello della profondità, è possibile decodificare, a prescindere dall’interferenza veicolata, il segnale all’altezza del proprio livello consapevole, ma in maniera diversa dal come potremmo pensare, ossia ‘senza limitazione di fatto’. Cioè? 

La decodifica è eseguita in questo modo:

per adattamento o demodulazione in funzione del nostro ‘strumento’.

La decodifica, da qualsiasi livello venga effettuata, si modella in funzione del livello stesso di 'captazione', a sua volta funzione del punto in cui è giunta l’entità individuale nel suo cammino di crescita, tuttavia non ‘perde nulla’, in valori assoluti, in relazione alla sua portanza informativa. Ossia si adatta al livello dell’ascolto, demodulandosi di conseguenza al fine di permettere in ogni caso la ‘consegna’ del messaggio informativo o della ‘verità’ veicolata.

Ciò corrisponde ad un concetto e ad un criterio di ‘giustizia celeste’ e di omnicomprensione di Sé, attraverso la contemplazione dei meccanismi  più ampi del Creato e viceversa.

Non importa se l’osservazione o la ‘domanda’ giunge da un Capo di Stato, dal Papa, da un serial killer, da uno schiavo, da un ‘ignorante’ o da un ‘guru’… la configurazione energetica vibrazionale dell’informazione raggiungerà chiunque emette la richiesta, conscia o inconscia, indotta o volontaria

Persino in assenza di ‘domanda’, la verità relativa a questo Scenario 3d, in funzione del suo corrispettivo ‘superiore’, è sempre in ‘onda’, allo stesso modo dell’osservazione di una distesa calma d’acque, apparentemente immobile e passiva. In quell’illusione di assenza di movimento vi è la veicolazione sia del nostro riflesso che del riflesso Celeste e della commistione di effetti dovuti a leggi diverse per intensità della manifestazione

È come il concetto di giurisdizione in ambito umano:
  • controllo che a raggiera travalica limiti e confini ‘territoriali’ altri
  • controllo per la sua maggior parte del tempo non manifesto, eppure sempre presente
  • presenza costante a carattere globale.
Osservare l’oceano da una riva è contemplare l’Universo, i suoi effetti, le sue anse creative, allo stesso modo del vivere istante dopo istante la Vita: 

non vi è differenza se non per la platealità del panorama.

Questo meccanismo riporta alla mente, appunto per ‘analogia’, il concetto di ‘portatore sano’,  depurato dalla sua accezione ‘negativa’ ad opera Antisistemica, ossia:

si dice portatore sano un individuo contaminato da un agente patogeno o portatore di una malattia genetica recessiva, ma di cui non manifesta i sintomi.
 
Benché non venga colpito dalla malattia un portatore sano può trasmetterla ad altri individui, se infettiva, o ai discendenti, se genetica…
 
Talvolta il termine portatore sano viene utilizzato per indicare animali, quali la zanzara tigre, la zanzara anofele o la zecca, in grado di trasportare e trasmettere patologie pericolose o mortali per l'uomo senza essere colpiti dalla malattia; essi vengono chiamati più precisamente ‘vettori’.
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La Vita può essere similarmente interpretata come un ‘vettore contaminato dall’agente patogeno relativo alla propria conoscenza’, tranquillamente avvicinabile al termine Universale e sfuggevole di Amore, ad opera del Creatore, verso se stesso e in definitiva verso tutto e tutti, essendo il tutto sempre e solo un proprio riflesso al lavoro per ‘inerzia consequenziale’

Immaginiamo una sorta di raggio traente o di campo ‘gravitazionale’, capace di ispirare il cammino della Vita in ogni sua variante e variazione sul tema. In un simile ambito, le leggi Celesti interpretano la funzione opportuna della regolazione ‘aperta’ verso la propria auto conoscenza, come la corrente di un fiume che veicola inesorabilmente verso il ‘punto di raccolta’ in un più ampio bacino d’accoglienza

Come si può non direzionarsi verso il senso della corrente? 

Si può. Può accadere nell’ambito della possibilità biodiversa e della propria ‘storia’ individuale. Non dimentichiamo, infatti, il potere oscuro che ‘si è liberato’ dal Creatore stesso; potere che rappresenta quella parte ‘mancante’ di Sé, ossia non ancora polarizzata con la funzione esistenziale totale della propria presenza/essenza.

Ergo, il Creatore, probabilmente ‘uno dei tanti’, è in costante evoluzione, per cui, pur ‘essendo’ non ancora ‘è’. Il valore aggiunto di cui necessita è tale da riconfigurare la totalità, conferendole un ‘peso’ diverso, nell’ottica infinita delle possibilità dell’aggregazione energetica.

Se tutta l’Opera è in costante ridefinizione di Sé, non può non esserlo anche la Sorgente.

Gli astronomi dell'Harvard-Smithsonian Centre for Astrophysics hanno scoperto un nuovo tipo di Pianeti. GJ1214b è il primo del suo genere, ha un diametro 2.6 volte maggiore della Terra e pesa quasi 7 volte, si trova a 40 anni luce da noi ed è interamente composto d'acqua

Questo pianeta ruota attorno alla sua nana rossa a una distanza di circa 2 milioni di chilometri, il che porta la sua temperatura massima a 230 gradi Celsius, compiendo un giro completo ogni 38 ore. La sua scoperta è stata possibile grazie alle immagini del telescopio Hubble.
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Pianeti per la maggior parte costituiti da acqua? Dopo i recenti casi di scoperta di acqua su Marte e forse anche sulla Luna, si inizia a ritenere la presenza del ‘liquido vitale’ molto più probabile anche ad di fuori della Terra. Ma ciò equivale all’ammettere che quei ‘luoghi’ possano veicolare la Vita, per come la conosciamo sulla Terra 3d? 

La risposta giungerà seguendo le logiche Antisistemiche di controllo e vantaggio. Se ‘qualcuno’ riterrà di poter ricavare dell’ulteriore ‘potere’ da una simile ammissione, allora la massa verrà progressivamente direzionata verso la co creazione di un futuro in cui sarà possibile accedere fisicamente, con mezzi fisici di trasporto, in quei lidi. Altrimenti la risposta si manterrà in una stretta veicolazione di possibilità non ben precisate, in attesa che la massa sia progressivamente distratta dalla rimanenza delle vicissitudini esistenziali 3d.

'Alieni' in Antartide: specie estranee al Polo Sud, colpa di turisti e scienziati.
Cosa ci fanno piante di erba gallina, fiori gialli immacolati e altre specie floreali al Polo Sud? Tutta colpa dei turisti e degli scienziati. L'Antartico infatti risulta da qualche anno a rischio invasione di specie vegetali che non centrano nulla con l'ambiente originario e si lancia l'allarme. Anche perché il riscaldamento globale che colpisce il nostro pianeta sta permettendo lo sviluppo di queste e altre piante.  
 
Secondo alcuni studi, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2008 il numero dei turisti che visita il Polo Sud è aumentato in modo drastico, superando di gran lunga quello degli scienziati, fino a poco tempo fa unici visitatori di queste ghiacciate lande estreme. Si calcola infatti che in quel biennio i turisti siano stati circa 33mila contro circa 7mila scienziati che si sono recati in Antartide. Tutto questo che cosa comporta? 

Un fatto apparentemente bizzarro, ma con dei risvolti anche problematici. Secondo l'ecologista Steven Chown dell'università di Stellenbosch in Sud Africa, ognuna di queste persone portava con sé, negli abiti o nel bagaglio, da due a tre semi di qualche pianta.  
 
Quasi nessuno è consapevole di portare con sé involontariamente semi di piante: si accumulano sui nostri vestiti trasportati dal vento, praticamente invisibili.

Eppure, per quanto riguarda il Polo Sud, questi semi stanno portando a una proliferazione di piante che non appartengono all'habitat originale davvero notevole, complice anche il riscaldamenti globale. Ma non solo, perché pare che tra il 49 e il 61% dei semi trasportati siano di piante che resistono al gelo, come l'erba gallinella.

Il che comporterà dei seri problemi alla regione. Le zone più colpite sono quelle della costa della penisola Antartica, le isole circostanti e anche le zone libere dai ghiacci. Il rimedio? Un bel passaggio di aspirapolvere obbligatorio su vestiti e bagagli, come si sta cominciando a fare per non mettere in pericolo l'ecosistema del Polo Sud.  
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Ognuna di queste persone portava con sé, negli abiti o nel bagaglio, da due a tre semi di qualche pianta. Quasi nessuno è consapevole di portare con sé involontariamente semi di piante: si accumulano sui nostri vestiti trasportati dal vento, praticamente invisibili.
  • Ecco il frattale dell’esistenza non manifesta in funzione della propria consapevolezza
  • Ecco il frattale del concetto di ‘portatore sano’, estrapolato da ogni sua accezione negativa
  • Ecco la biodiversità all’opera
  • Ecco la veicolazione vettoriale umana e la propria funzione di ‘ponte’ tra i regni del Creato.
Verizon punta sul nuovo iPad per il decollo delle reti Lte.
L’arrivo di un dispositivo Apple che supporta la tecnologia Lte farebbe acquisire a questa tecnologia più visibilità presso consumatori e aziende…
 
Verizon e AT&T attualmente contano molto sulla tecnologia Lte per attirare nuovi clienti e per invogliare coloro che già lo sono a stipulare contratti più costosi per dispositivi quali smartphone e tablet...

La tecnologia in questione promette velocità di download dieci volte superiori a quelle delle reti di terza generazione, o 3G. La rete Lte di Verizon, inoltre, è circa tre volte più estesa di quella di AT&T. Ciononostante, dopo oltre un anno dalla costruzione della rete Verizon ha dichiarato che solo il 5% dei suoi 87 milioni di clienti con contratto è passato alla tecnologia Lte…
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  • Attirare nuovi clienti e invogliare coloro che già lo sono a stipulare contratti più costosi
  • La tecnologia in questione promette velocità di download dieci volte superiori a quelle delle reti di terza generazione.
Ecco le dinamiche 3d che interessano i due poli co creativi:
  1. controllo
  2. massa.
Il polo a minor massa, ma con più carica, determina il fluire del proprio intento sul polo a maggiore massa, ma con minor carica. La ‘carica’ corrisponde alla chiarezza d’intenti ed alla consapevolezza in merito al proprio ‘potere’

Coloro che 'non hanno dimenticato di avere dimenticato' e 'coloro che hanno dimenticato di avere dimenticato'…

Obsolescenza programmata, consumi sempre maggiori, riconversione - veicolazione della clientela come se fosse un gregge di pecore:

tutto dipende dal proprio punto prospettico, infatti a molti animali da ‘tiro’ viene messo un paraocchi per ‘non distrarsi’. Per quanto ancora ci accontenteremo di osservare dal ‘buco della serratura’?
 
Tutto ci chiama al risveglio, rispettando tuttavia sempre e comunque la nostra ‘decisione’ e i nostri tempi.

Wall Street, un mercato drogato.
Neppure il venerdì frena gli acquisti a Wall Street, una volta c’erano le vendite perché ‘non si sa mai cosa potrà accadere nel fine settimana’, oggi si pensa che, indipendentemente da quel che accadrà nel week end, la prossima settimana, comunque, si salirà ancora. Perché? 

Perché il mercato è chiaramente drogato, drogato da una politica monetaria della Fed che rischia, fra non molto, di innescare una nuova bolla la cui esplosione avrebbe conseguenze apocalittiche.
 
In pratica per sorreggere i mercati e dare l’illusione che ‘tutto va bene’ si continua ad immettere una tale liquidità nel sistema che al momento trova il proprio sbocco naturale sui listini azionari…
 
Ora, e lo ribadiamo per l’ennesima volta, ciò equivale a continuare a tirare l’elastico, attenzione quindi a ciò che può accadere quando verrà rilasciato. La politica della Fed ci era parsa corretta nel momento in cui si doveva fare fronte ad una crisi devastante come quella iniziata con i mutui subprime, successivamente, invece, si dovevano limitare politiche troppo espansive, ed invece la paura di incappare in una seconda recessione (che naturalmente sarebbe costata la mancata rielezione di Obama) ha indotto Ben Bernanke a continuare con la ‘cura’ che, a questo punto, è diventata una droga.
 
L’Eurozona, invece, più saggiamente, ha seguito la strada della ristrutturazione dei conti pubblici con l’introduzione in costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio, certo questo gli costerà un anno di recessione, ma se non si risolve una volta per tutte il problema del debito rimarrà una spada di Damocle perennemente sospesa sopra le nostre teste.
 
Il problema qual è? Il problema è che gli Stati Uniti hanno un tale debito complessivo tale per cui una loro eventuale crisi non lascerebbe immuni nessuno, quella è la loro grande forza, quella del ‘ricatto’, il poter dire ‘muoia Sansone con tutti i Filistei’
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  • Ricatto
  • Debito
  • Drogaggio
  • Perseveranza diabolica.
Grecia: Moody's, Atene tecnicamente in default. Fmi stanzia 28 mld.
La Grecia ‘ha fatto default dopo la conclusione’ dello swap del debito. Lo afferma Moody's in una nota, confermando per la Grecia il rating 'C', il livello più basso nella scala dell'agenzia di rating americana. Lo swap, si legge, rappresenta per Atene un ‘distressed exchange' e quindi un default sul debito’.
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Alla fine ce l’hanno fatta a disinnescare il potenziale deflagrante del default di uno Stato Europeo. Ci hanno abituati a masticare il termine, per cui adesso non fa più nemmeno notizia, se non per innescare veloci folate di speculazione sui listini.

È tutto sotto controllo Antisistemico. Nulla sfugge e sapete perché? Perché questo Scenario 3d cicla. Non cambia perché segue la propria funzione auto educativa. È come essere in ‘palestra’. La palestra è progettata per fare allenamento. Non è un Inferno o un luogo di perdizione. Le persone che vanno ad allenarsi pagano per usufruire di quelle funzioni.

Vi si recano volontariamente.

Vanno in quel posto per sudare e faticare e non danno la colpa a nessuno per la loro scelta. La differenza è che quelle persone ‘ricordano’, mentre le individualità incarnate lo hanno dimenticato. Nessun’altra differenza, per il resto.

Nucleare, potenze premono su Iran per ispezione Onu a sito ricerca.
Sei potenze mondiali hanno chiesto all'Iran di mantenere la promessa di far entrare gli ispettori dell'Onu in una base militare, quella di Parchin, dove secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica si sarebbero svolti test legati alla costruzione di ordigni nucleari…
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La storia si ripete. O meglio, la 'storia deviata' si ripete, allo stesso modo della veicolazione energetica a loop presente nelle 3d.

Non cambia nulla anche se ‘l’unica cosa certa è il cambiamento’.

Il ‘movimento’ è osservabile triangolando la prospettiva dai vari ‘luoghi dimensionali’ in cui siamo auto installati:

allora evolveremo il nostro ‘occhio’, passando dalla necessità di dover vedere corpi in movimento, per registrare la loro presenza, come degli antidiluviani T Rex, e invece non necessitare del movimento fisico per accorgersi del ‘non manifesto’ che alimenta il ‘manifesto’.

Dipende da noi e nel frattempo, comunque, è sempre possibile ‘frattalmente’ discernere…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 2 marzo 2012

L'unica soluzione.




Per il 'livello' raggiunto nell’attimo presente, gli individui, ognuno di per sé, rappresentano il concetto esistenziale colorandolo del frutto del proprio cammino

A livello biodiverso le specificità sono all’ordine del giorno, essendo ognuno di noi ‘unico’. 

Eppure viviamo tempi in cui le tendenze imposte sottili spingono verso una ‘comunione massiva del ‘comportamento’, funzione dello status interno formato dall’azione delle credenze, dei convincimenti, del ‘film’ personale alla luce di quello ‘ispirante’.

L'unica spiegazione possibile, per me, consta nel riflesso frattale dell'Uno, da cui proveniamo ed a cui tendiamo...

È complesso cercare di descrivere fenomeni 'attorcigliati' attorno ad assi diversi, eppure 'simili', alimentati dai loop del ristagno energetico e della conservazione energetica. Ciò che è un vizio è allo stesso tempo una virtù e viceversa

dipende dall’entropia o ‘Conoscenza di Sé’, che il singolo osservatore ha raggiunto. Il tutto è un gioco vettoriale sensibile alla consapevolezza umana.

Le forme pensiero dirette verso un dato individuo producono effetti ben determinati, i quali o si ripercuotono parzialmente sull’aura del ricevente, aumentando così il risultato totale, oppure ne vengono respinte. La forma di un pensiero di amore o di protezione, diretto con forza verso un essere amato, muove verso l’oggetto e rimane nella sua aura quasi come scudo, come agente protettore.
 
Tale forma pensiero cercherà tutte le occasioni per rendersi utile, per proteggere e difendere, e ciò non per atto di volontà propria, ma in ubbidienza cieca all’impulso che l’ha creata; avrà inoltre il risultato di rafforzare le correnti benefiche che circolano in quell’aura e d’infiacchire quelle malefiche che potrebbero eventualmente trovarvisi.

Così possiamo creare a mantenere dei veri Angeli custodi presso coloro che amiamo…
A.Besant e C.W.Leadbeater - Le Forme Pensiero
 

Il Mondo dell’invisibile è quello da cui s’irradia la ‘decisione energetica’ che s’imprime nelle 3d. Il ‘controllo’ veicola lì i propri intenti, ben sapendo che a cascata si diffonderanno nella società, perché l’humus sociale è stato opportunamente reso affine tramite una sua ‘preparazione’ indotta, conscia e inconscia, nel reame del tempo deviato.

H.P. Lovecraft allude a certe entità che hanno il loro essere ‘non nello spazio a noi noto, ma tra loro. Essi passano tranquilli e primordiali, senza dimensioni e per noi invisibili’.
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Qual è l’etimologia del termine ‘deontologia’?

Dal greco ‘deon’: necessità, convenienza; ‘deontos’ : dovere.

Deontologia professionale.
‘È l’insieme delle norme e delle regole della condotta professionale, espressione dei valori propri di una professione, generalmente raccolte in un codice deontologico, vero e proprio dettato normativo o raccolta di indicazioni dell’agire del professionista’.
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Questa espressione, derivante dall’osservazione delle professioni, è una fredda e logica programmazione di Natura ‘indiretta’; se leggiamo bene le singole parole possiamo comprendere l’assoluta astrazione, del loro senso individuale e comune, rispetto ai ‘valori umani’ solo appena sfiorati, fatti intuire, scritti in maniera illusoria

In realtà non si parla mai di ‘esseri umani’ ma di ‘indiretti riflessi’. 

Si allude ad un qualcosa di molto simile ad un programma e, dunque, alla clonazione degli 'osservanti', secondo una programmazione mirata, diretta e precisa. La parola ‘deontologia’ riassume in sé il concetto della ‘conveniente necessità come dovere’:

un ‘dovere’ imposto da una programmazione che si ‘assorbe’, volenti i nolenti

Gli ‘Albi professionali’ filtrano opportunamente coloro che optano per altre strade, secondo biodiversità, impedendo loro di entrare a far parte di un ‘club per soli convinti', per individui in cui la programmazione ha avuto ottimi effetti. 

La massa deve ricercare le figure professionali all’interno di questi ‘Albi’, autorizzati dalla legge sociale. Esserne al di fuori diventa una scelta coraggiosa, scambiata molto spesso per ‘ingenuità’ dall’esigenza 3d di sopravvivere.

C’è un potere nascosto che ispira in continuazione il comportamento umano. Sino a quando non lo capiremo, un Cuore alla volta, la Vita sarà sempre ricondotta ad una ‘lotta sociale’, in luogo di una ‘coralità sociale’.

Come in alto,
così in basso,
e come in basso,
così in alto,
per perfezionare
le meraviglie dell’Uno…
Ermete Trismegisto

Verso la bancarotta: disoccupazione Italia 9,2%.
L’Italia non è la Grecia. Sono d’accordo l’Italia non è ancora la Grecia, peccato che i blogger hanno una certa memoria e ciò che oggi sta accadendo in Italia è esattamente quanto avveniva 18 mesi fa in Grecia.
 
Esattamente come in Grecia 18 mesi fa: 

abbiamo una classe dirigente, politica, confindustriale e sindacale che si rifiuta cedere il potere, il premier Monti è solo un’altra incarnazione a garanzia del sistema parassitario italiano fondato sulla spesa pubblica...
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L’utilizzo del termine ‘parassitario’, riferito allo status quo, da parte di un’altra fonte estranea a SPS, è quantomeno bizzarro. Forse la forma pensiero di SPS inizia a diffondere la propria presenza in quelle ‘zone’ più affini dell’energia

L’accostamento di un simile termine non è affatto casuale e deve la sua collocazione temporale all’effetto sincronico del ‘senso’ di SPS in questo momento particolare della co scrittura della realtà tridimensionale.

Se sostituiamo il termine ‘Sistema’ con quello ‘Antisistema’, il gioco è fatto. Perché? Perché noi siamo installati in uno Scenario 3d che abbiamo polarizzato negativamente per ‘convenienza’. Ma convenienza di chi?
  1. in primo luogo delle entità parassite che ne hanno necessità per sopravvivere
  2. in secondo luogo perché doveva accadere.
Il tutto alla luce della verità espressa dall’affermazione che:

il caso non esiste.

Non è casuale che sia successa questa 'invasione', ma non è nemmeno casuale il motivo che si cela oltre alla cortina non manifesta di un simile dominio sottile. Se ribaltiamo il tutto a 180 gradi vedremo il potere parassita come frutto della sua opportunità, ma se ribaltiamo ancora di 180 gradi vedremo il potere del Piano Divino come frutto dell’intenzione del Creatore di ‘Conoscere Se Stesso’.

Un ribaltamento di 180 più 180 non equivale ad un unico ribaltamento a 360. 

Non equivale al ‘non spostamento’, ma equivale ad una rotazione sensata per tappe, molto simile alla risoluzione del ‘Cubo di Rubik’.

Seguiamo questa bella vicenda relativa ad  un computer alla portata di tutti. Stiamo ad osservare come le grandi multinazionali globali reagiranno al possibile pericolo, per il loro dominio, relativo alla diffusione di buone macchine  ad un costo ‘fuori scala’ per le logiche di sopraffazione altrui dettate dalla deontologia professionale:

vero PC a 35 dollari? Successo immediato.
Raspberry Pi è un microcomputer inglese che costa solo 35 dollari. È in commercio da poco più di 24 ore e già è diventato un oggetto di culto. 
 
‘È perfetto a scuola, ma non sfigura neppure come media center low cost’.
 
Un nobile intento. Ci sono voluti oltre 5 anni per poterlo vedere finalmente all’opera, ma ne è valsa davvero la pena. La Raspberry Pi Foundation è nata a Caldecote nel lontano 2006, con l’intento di - citiamo lo statuto - 'promuovere lo studio dell'informatica e di argomenti correlati, soprattutto a livello scolastico, e di riportare uno spirito di divertimento nell'apprendimento del computer'. 

Da allora, è stato un susseguirsi di progetti e test, che quest’anno ha portato alla nascita dei primi due modelli commerciali. 
 
Il modello B.  Da ieri, mercoledì 29 febbraio, nelle principali catene di elettronica del Regno Unito è possibile acquistare il Raspberry Pi modello B alla modica cifra di 22 sterline, un PC perfettamente funzionante, costituito semplicemente da una scheda madre con un chip che riunisce un processore ARM11 a 700 MHz, un acceleratore grafico VideoCore IV e 256 MB di memoria SDRAM. Dispone, tra l’altro, di un’uscita HDMI per poterlo collegare a qualsiasi monitor o TV di ultima generazione , un paio di porte USB 2.0, una scheda di rete e un lettore di memory card di tipo SD. 
 
Ma come funziona? All’utente finale spetta il compito di completare il PC, con tutte le periferiche necessarie per il suo funzionamento e, soprattutto, con il sistema operativo. La fondazione consiglia di installare una qualsiasi versione di Linux o di RISC OS, entrambi gratuiti e testati con successo nel modello in questione

Giusto per farti un’idea, un Raspberry Pi modello B configurato correttamente regge il confronto in termini prestazionali sia con il più blasonato iPhone 4S, ma anche con tutti quei dispositivi che utilizzano una CPU Tegra 2 di Nvidia
 
Altri modelli in arrivo. Entro qualche mese, verrà distribuito anche il modello A, che si differenzierà dal B soltanto per l’assenza della scheda di rete e per il quantitativo di memoria dimezzato - monterà solo 128 MB - e costerà appena 25 dollari. 

Successivamente, arriverà una sorta di bundle, che comprenderà il modello B, insieme a mouse e tastiera wireless, una memory card SD con una distribuzione Linux preinstallata, un adattatore Wi-Fi e un alimentatore Micro USB.. . già, perché si alimenta come un comune cellulare. Il tutto a meno di 80 dollari
 
Media center low cost. Considerato il prezzo di vendita, non esiste istituto scolastico in Europa che non possa permettersi i computer Raspberry Pi, sia per gli uffici che per i laboratori degli studenti. PC con questo potenziale, inoltre, possono tranquillamente approdare nei salotti delle nostre case, magari sotto forma di media center low cost. 

E, viste le file davanti ai negozi che li espongono, è evidente che non siamo gli unici a pensarla così.
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Bella iniziativa che, tra l'altro, mette in luce il 'vero guadagno' delle multinazionali e a quanto ammonti il 'vero costo'. Arriverà anche in Italia? Come reagirà l’Antitrust e le Istituzioni? L’Europa e il Sindaco di Paese? Non resta che attendere gli sviluppi, ma attenzione… il rischio per la massa è quello di dimenticare per induzione esterna. In che modo? 

Spostando l’asse dell’attenzione verso 'altro', non diffondendo il messaggio promozionale, escludendo questa azienda dall’Albo professionale da cui la massa attinge a livello di ‘bontà’. Ne sentiremo ancora parlare fra quindici giorni? E fra un mese?
 
Il tempo è un velo o un’evidenziatore…

Nel 2001 avemmo l’opportunità di incontrare il famoso astrofisico russo Alexey Dmitriev. José studiava le ricerche di Dmitriev fin dal 1997 - specialmente i suoi studi sul modello dell’universo al plasma e le sue ricerche eliosferiche; due anni prima, aveva pubblicato il 7:7::7:7, la Rivelazione del Telektonon, una pratica di compressione frattale del tempo basata sul modello dell’universo al plasma di Dmitriev unificato con la Legge del Tempo...
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Frattali e parassiti, machine a basso costo, il Cubo di Rubik…

Calcolo combinatorio e possibilità alla luce di un’unica soluzione. Tutto il resto è… opportunità.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 3 gennaio 2012

Una biodiversa inculturazione.




È tutto relativo. Che significa? Che si riferisce, rispondente… 

Rispondente.
Sinonimi: consono, fedele, adatto, adeguato. Vedi anche: allineato, coerente, concorde, conforme, corrispondente, esatto, identico, preciso, puntuale. Contrari: discordante, discrepante, dissonante, inadatto, inadeguato. Vedi anche divergente, differente, diverso, contrastante, discorde.
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Cioè? Se ‘relativo’ può essere sostituito con un termine similare come ‘rispondente’, e quest’ultimo termine esprime concetti di ‘fedeltà a…’, allora rientriamo nella legge dell’analogia frattale, tanto sostenuta da SPS.  

Etimologicamente il termine assoluto deriva dal composto latino ab+solutus, che significa ‘sciolto da’… Relativo è invece ciò che secondo Platone non ha l'essere, bensì soltanto l'esistenza, ovvero è unicamente a partire da qualcos'altro; esistenza vuol dire infatti propriamente, in senso etimologico, ‘essere da’, cioè ricevere l'essere da un altro (dal latino ex + sistentia)…
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Ecco come ci si riesce a 'smarrire' attraverso il solo utilizzo delle ‘parole’ e, dunque, delle idee e dei pensieri di Natura logica più o meno razionale. Leggere la definizione di ‘relativo’ nella traduzione moderna del pensiero di Platone comporta il ritenersi ‘sminuiti’ rispetto a quello che ognuno può sentire, di più autentico e motivante, in Cuor proprio. Eppure è solo un giochetto di parole per esprimere un punto prospettico ‘relativo’ rispetto alla visione più ampia che si potrebbe avere se… la relatività/consapevolezza non offuscasse la ‘vista’.

Ergo… l’adeguatezza del vivere la Vita risuona sempre molto forte anche se ‘qualcuno o qualcosa’ cerca sempre di frenare i facili entusiasmi di provare a sentirsi una particella del Creatore: ‘essere da’.

Inoltre, tutto ciò autorizza a ritenere 'autentica' la descrizione, ad opera di Sitchin, del modellamento della forma umana attuale, ad immagine e somiglianza di entità aliene denominate Anunnaki

È tutto corretto a mio modo di sentire. È tutto relativo ma altamente carico di significato, ossia non ci perdiamo nulla del tutto, se è questa la nostra paura, in quanto il Piano Divino è ‘esatto’. 

Nulla è per caso, tutto è opportuno e analogamente descritto nella sommatoria delle verità cosparse per l’intero Creato. La verità è uno degli ingredienti della Creazione, a qualsiasi livello la si stia esplorando

La materia energetica è costituita dalla Verità/Amore, la quale emerge per inerzia assumendo fattezze e sembianze diverse e sempre opportune al livello della consapevolezza espressa dalla specie che osserva, addirittura all’altezza dell’individuo che esperimenta. 

Viviamo in un reame altamente sensibile e 'intelligente', nel quale ciò che non viene ‘capito’ si ritiene non esistente o nascosto. È la mente che lo ‘decide’, interpretando il significato ‘relativo’ al proprio momento storico. 

La relatività è frattale e collega ogni ambito. 

Essa non è un velo o una limitazione, bensì la descrizione del ‘momento’ e della capacità di cogliere il senso e la verità inerente al proprio processo esistenziale.

La frase ‘ho ascoltato Carlo che suonava un brano di Mozart’ è costituita da due proposizioni distinte: ho ascoltato Carlo e Carlo suonava un brano di Mozart, collegate in un unico enunciato con la sostituzione mediante pronome relativo della parola Carlo… Il pronome relativo serve in genere a evitare la ripetizione di un componente della frase, detto antecedente. Nell'esempio riportato Carlo è l'antecedente di cui si vuole evitare la ripetizione
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In questo caso il ‘relativo’ è inerente ad una ‘eleganza’, ossia all’evitare una ripetizione ‘sgradevole’ all’interno della frase. Ecco… l’eleganza in questione che cos’è, se non intelligenza molto simile all’arte ed, in definitiva, alla sensibilità naturale della Creazione tesa a mantenere il proprio stato di perfezione nomade, costantemente in evoluzione: perfezione che ‘cammina’.

Che senso ha perdersi nella terminologia utilizzata? 'Terminologia a termine', a tempo, in quanto collegata al medesimo vettore di spostamento evolutivo appena descritto. È sufficiente osservare il corso espresso dal genere umano e descritto, seppure in maniera ‘deviata’, nei libri di storia. La 'striscia' dipinta è un serpentone che matura entro se stesso, evolve fagocitando e trasformando quello che ‘ieri’ era valido,  assodato, ed ‘oggi’ si ritiene perlomeno ‘ristretto’ per poter agganciare il nuovo che entropicamente chiede attenzione

In fisica, con il termine relatività si fa riferimento genericamente alle trasformazioni matematiche che devono essere applicate alle descrizioni dei fenomeni nel passaggio tra due sistemi di riferimento in moto relativo

L'espressione teoria della relatività è usata per riferirsi alla teoria della relatività speciale e generale che Einstein ha elaborato tra il 1905 e il 1913, le quali hanno come elemento fondante il principio di relatività
 
Il concetto che il tempo sia legato al sistema di riferimento è il fondamento della relatività ristretta… La soluzione di Newton fu brillante e diventò un paradigma destinato a durare per secoli. Il tempo e lo spazio sono legati insieme a formare quello che viene chiamato spaziotempo
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Se io prendo, da un più ampio articolo/discorso, soltanto dei pezzi di frasi/pensieri, che mi hanno in qualche modo colpito, che cosa sto in realtà facendo? Sto modellando, adattando, quell’articolo o quel discorso al mio modello di percezione e di ancoraggio alla mia realtà inserita in quella più vasta degli ‘altri’, della società, etc

Sto semplicemente facendo quello che una ‘sonda, o Human Bit, deve fare, ossia prelevare dei campioni di ‘terreno’ da portare a bordo per scopi d’analisi ed eventuale integrazione delle proprie verità con ciò che si evince dall’analisi del ‘materiale’ reperito esternamente. Ossia sto descrivendo quel principio di auto conoscenza espresso dalle cellule attraverso la sensibilità della loro membrana filtrante il Mondo, al di fuori del proprio senso di appartenenza o fisicità, oltre ai limiti riferiti al proprio ‘essere’, esattamente come si potrebbe sentire un individuo su una nave, in mezzo al mare, che si sente saldato alla fisicità della nave ritenendola l’unica cosa ‘solida’, calpestabile, e dunque salvaguardante la propria esistenza nel Mondo delle 3d.

L’acqua, che circonda da ogni lato la nave, è scambiata per un potenziale pericolo, per cui ci si chiude a riccio attorno al Mondo che illusoriamente permette di continuare a respirare. Allo stesso modo è ritenuto lo Spazio attorno alla Terra. Ci siamo agganciati alla ‘roccia’ terrestre perché, una volta svanita la 'memoria', l’abbiamo scambiata per l’unica possibilità di Vita e i nostri sistemi di sostentamento si sono adattati per far sì che questo potesse accadere, proprio seguendo la nostra volontà. 

Per cui noi ci siamo adattati alla Vita sulla Terra, pur potendo assumere qualsiasi ‘forma’ relativamente allo ‘scenario’ ospitante.

La nostra ‘forma’ è relativa a questo Mondo; è la ‘forma’ più adatta per poter esperimentare e per potersi meglio conoscere - di momento in momento

La nostra ‘forma’ è la quintessenza dell’intelligenza sempre all’opera. In quanto ‘relativa’ alla perfezione è essa stessa perfetta, seppure tendente a trasformarsi da stati di perfezione ad altri stati di perfezione a maggiore valore aggiunto; un esempio? La forma umana vestita di pellicce d’orso e quella vestita da una tuta spaziale. Senza fare classifiche, direi che la seconda vestizione è perlomeno più 'performante', anche se sempre riferita al proprio sistema di riferimento e, dunque, relativa ad un determinato ‘modello’ definito dallo scorrere del tempo e modellato dal livello di consapevolezza.

Tutto ciò che ‘ricordiamo’ è sempre stato opportuno e relativo. È una legge. È come la diluizione del principio omeopatico all’infinita potenza, quando non si riscontra più nessuna presenza ‘fisica’ del rimedio, eppure la sostanza costituita da acqua e diluito mantiene ancora la valenza del rimedio: ad immagine e somiglianza

È una memoria derivante da una legge, oppure che evidenzia la presenza di una legge, allo stesso modo del come ci si possa accorgere della presenza di un buco nero, ossia… constatando i suoi effetti sui corpi stellari circostanti.

L’invisibilità esprime un’ottica prospettica relativa al livello dell’osservatore. Non esiste in se stessa ma esiste sul piano di chi osserva giudicando per quello che vede o non vede, che percepisce o non percepisce.

È tutto relativo al proprio livello d’appartenenza. 

Questo concetto è valido e ‘discende’ direttamente dall’alto della Creazione ed è, in ultima analisi, la riprova dell’esistenza della legge del libero arbitrio e della biodiversità. A sua volta queste due leggi debbono essere ricomprese nei vari livelli della Creazione, per cui persino esse sono soggette al piano relativo degli eventi…

Papa: Basta relativismo, educare i giovani è guardare al futuro.
‘Educare i giovani alla giustizia e alla pace è un compito di ogni generazione’. Lo ha detto papa Benedetto XVI, nel corso della sua omelia della prima messa dell'anno a San Pietro. 

‘Educare e non solo istruire - ha spiegato - non è scontato ma è una scelta. La cultura relativista pone una questione radicale: ha ancora senso educare? E poi educare a che cosa? Vorrei sottolineare che di fronte alle ombre che oggi minacciano il mondo assumersi la responsabilità di educare i giovani significa guardare al futuro con speranza’.
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Punti di vista...

Queste parole esprimono un senso ‘colloso’ della comprensione. Verità di vario livello si mischiano dando luogo ad una miscela di significati, molto simile ad una nube, che le genti respirano in sé, generando fuori e dentro i più diversi risultati in termini di partecipazione alla crescita sociale e individuale. Frasi recepite come vere, miste a frasi sottili inerenti al ruolo di portavoce del Papa relativo all’eggregora religiosa. Le ‘ombre che minacciano il Mondo’… a cosa si riferisce il Papa?

Le sue parole sono un effetto gravitazionale del 'buco nero' che 'ci ha'.

La politica del terrore giunge ad ogni livello dell’Antisistema. È ‘così’, in quanto relativa all’influsso parassitario che ha preso il sopravvento in questa fase temporale della nostra esistenza. Steiner parlava di entità Asuriche, altri di Demoni, altri ancora di ‘radioattività’, etc

In qualsiasi modo vogliamo esprimere questa verità, ci limiteremo sempre ad generare un punto prospettico relativo rispetto al ‘tutto’, all’assoluto… eppure quel senso relativo sarà sempre all’altezza dell’assoluto, perché frutto della fruizione di leggi Cosmiche e Planetarie inerenti ed al servizio del nostro ‘piano di studi’.

Ciò che sfugge esiste tanto quanto ciò che viene interpretato alla luce di un ‘sentire’ attuale, limitato, scolpito, relativo al… nostro cammino.

Che altro? Perché è ‘pericolosa’, per l’attuale paradigma, questa presa di coscienza?
 
Perché tende a far aumentare l’entropia del cambiamento; un effetto indesiderato da coloro che traggono beneficio dall’attualità della condensazione energetica. L’esplosione entropica tende a promuovere per inerzia il vettore del cambiamento, sino alla sua fissazione in un’ulteriore sacca di perfezione da esperimentare alla luce di quello che lo ha ispirato e promosso, ossia uno stretto mix di vari piani interfacciati dalla consapevolezza della ‘specie ponte’ autorizzata ad esperirli: la forma umana.

Ovviamente scrivo questo in quanto rappresentante della forma ponte in questione e, dunque, esprimendo il mio punto prospettico relativo al mio, limitato, sentire. È come tifare per una squadra sportiva o sentirsi italiani piuttosto che francesi, ed infine è come sentirsi terrestri, umani, etc.

La relatività rispetto al sistema di riferimento è totale.

Ho evitato di riportare il processo culturale inerente al trascorrere del tempo, ed espresso dal corso evolutivo del pensiero umano, in merito al concetto di ‘relativo’, perché leggendolo mi sono come sentito respinto da tutta quella dimostrazione di intelligenza e cultura temporale, ossia che cambiava nel tempo sedimentando comunque quello che era ‘venuto prima’. Ecco, ho colto il fenomeno dell’opportunità veicolata dal cambio del testimone tra individui, ad opera del tempo, tuttavia mi sono sentito come fuori luogo nell’approfondire e cercare di capire quell’intensa dimostrazione di potenziale umano condensato in massime e vortici del pensiero ispirati dalle diverse forme d'aggregazione energetica alternatesi nel reame temporale

Non che per quello che scrivo io valga un discorso diverso, però è certamente più attuale rispetto al vivere perennemente nell’atmosfera da museo ‘proiettata e filtrata’ dai modelli Antisistemici in corso d’opera.

Un’atmosfera ‘controllata all’origine’ che mi sta sempre più ‘stretta’. Ho una visione che di tanto in tanto mi colpisce con grande forza: osservo gli Antichi mentre ritengono di avere capito e visto il ‘tutto’. E, mentre li guardo rallegrarsi di questo e mentre si accingono a descriverlo in parole, mi accorgo di un ‘corpo’ che si è mezzo tra la ‘luce’ e loro, influenzando in gran parte quello che hanno ritenuto di avere capito/visto. A cascata tutta quella sapienza si è riversata nel Mondo che è venuto 'dopo', influenzando la capacità prospettica di tutti gli altri. 

La ‘luce’ è stata filtrata opportunamente per gradi: è un bene o un male? Esprimere un giudizio è relativo, per cui mi limito a vivere il 'generato', assumendolo dal mio punto prospettico, pronto a cambiare tutto quello che non risuona con me. Questo ‘sono io’ e vale ovviamente per me… anche se, a ben percepire, ‘questo’ è quello che facciamo tutti quanti.

Ecco un esempio ‘profano’:

Atlantia in rialzo dopo aumento tariffe. Brokers positivi.
Lo spunto rialzista registrato quest’oggi da Piazza Affari viene sfruttato a dovere da Atlantia che dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un frazionale rialzo, si spinge in avanti con ben più decisione quest’oggi… Atlantia guadagna terreno dopo che da ieri sono entrati in vigore gli adeguamenti tariffari per quest’anno delle concessionarie italiane del gruppo

L’incremento medio delle tariffe è del 3,4%, con un aumento del 3,5% per Autostrade per l’Italia, la principale concessionaria del gruppo che genera oltre il 90% dei ricavi di Atlantia. Ad ottenere gli incrementi maggiori sono stati il Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, e la Società Traforo del Monte Bianco, con un rialzo rispettivamente del 14,17% e del 5,97%. Gli analisti di Equita SIM definiscono positivo l’incremento delle tariffe leggermente superiore alle attese, ma l’impatto sulle stime è limitato, pari a circa 10 milioni di euro di maggiori ricavi o allo 0,4% dell’Ebitda stimato. 

Non cambia intanto la strategia suggerita dalla SIM milanese su Atlantia che resta un titolo da acquistare con un prezzo obiettivo a 14 euro. Buone notizie anche da Banca Akros che ha ribadito il rating ‘accumulate’, con un target price a 13,5 euro. Gli analisti ritengono che non ci siano rilevanti modifiche da apportare alla valutazione dopo la diffusione delle nuove tariffe stabilite dal Governo per Atlantia.
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Ricordate? Cane che si mangia la coda.
 
Il prezzo dell’azione sale perchè l’aumento delle tariffe farà guadagnare di più alla relativa azienda. Un cittadino che compra queste azioni sull’onda di questa notizia, in realtà cosa fa? Partecipa al gioco dell’aumento progressivo del costo della Vita. No? Poi però si lamenta del medesimo processo riscontrato in ogni altro ambito, ad esclusione di quello da cui trae un beneficio potenziale. 

Che cosa diffonde nel Mondo questa tipologia di comportamento egoico? Il sostentamento dell’attuale paradigma, il quale viene mantenuto in auge dal modo di fare espresso dalla maggioranza delle persone, un modo di fare conscio e inconscio al quale, il più delle volte, non pensiamo nemmeno; non ci accorgiamo nemmeno di essere i trasportatori di acqua al mulino dell’Antisistema

È una strategia parassitaria ma anche un modello esperienziale, alfine, da comprendere e trasmutare. 

Leggiamo questa interessante view scolpita dall’osservatorio umano, piazzato ad un livello maggiore della capacità panoramica individuale media.

Inculturazione.
L'inculturazione è un termine in uso nell'antropologia culturale, per indicare il processo di trasmissione della cultura da una generazione all'altra, in cui l'aspetto complementare è la socializzazione dell'individuo tramite l'apprendimento della lingua, l'educazione in ambito familiare, l'imitazione degli adulti e l'assimilazione delle regole di comportamento, l'educazione sessuale, la partecipazione a giochi, gare, danze e cerimonie, la memorizzazione dei racconti degli anziani, l'associazione a gruppi di età, società segrete e di culto, iniziazione.
 
Durante la fanciullezza e l'adolescenza si forma, mediante il processo di antropoiesi, la personalità di base dell'individuo: questi con la maturità e la vecchiaia diviene in grado di dare un contributo innovativo ed originale alla sua cultura. Alcune categorie di persone ricevono un'educazione particolare, finalizzata alla specificità dei loro ruoli, come ad esempio gli operatori magico-religiosi (guaritori, sciamani, stregoni), gli artigiani, i griot e gli artisti, spesso soggetti a tabù particolari.
 
L'inculturazione per la Chiesa cattolica.
L'inculturazione è per la Chiesa cattolica ‘l'incarnazione del Vangelo nelle culture autoctone ed insieme l'introduzione di esse nella vita della Chiesa’ (Papa Giovanni Paolo II, enciclica Slavorum Apostoli, 1985, nº 21).
 
Essa implica l'adozione e la trasformazione in senso cristiano di riti e credenze di culture non cristiane. Un esempio famoso di inculturazione è descritto in una lettera scritta da papa Gregorio Magno nel 601:
 
‘Si dice che gli uomini di questa nazione sono abituati a sacrificare buoi. È necessario trasformare questa tradizione in un rito cristiano. Nel giorno della consacrazione dei templi (pagani), cambiati in chiese e nelle feste dei santi, le cui reliquie saranno conservate là, gli permetterete come in passato di costruire strutture di foglie attorno alle chiese. Essi porteranno alle chiese i loro animali, li ammazzeranno, non offrendoli più al diavolo, ma per un banchetto cristiano nel nome e in onore di Dio, al quale renderanno grazie, dopo essersi saziati

Solo così, conservando per gli uomini alcune delle gioie del mondo, li condurrete più facilmente ad apprezzare le gioie dello spirito’.
 
Esempi di inculturazione, tanto remota da esserne stato perso il ricordo, sono il bastone ricurvo dei vescovi e degli abati, che era una insegna degli aruspici etruschi, e il colorito nero di molte antiche immagini della vergine Maria, comune anche in immagini di divinità greche ed egiziane...
 
L'inculturazione pone sempre difficili problemi teologici per assicurarsi che essa non produca in realtà l'abbandono di alcuni dogmi cristiani o l'introduzione di credenze pagane producendo una nuova religione sincretistica. Questo problema risultò particolarmente grave in occasione della prima introduzione del cristianesimo in Cina da parte dei gesuiti portando nel 1715 alla condanna dei riti cinesi da parte di papa Clemente XI. Analoghe difficoltà sorsero in Giappone e in India. L'inculturazione costituisce anche oggi un punto delicato per la chiesa dell'Africa.
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Questa è un’ampia verità. Il vettore che spinge è certamente inerente al Piano Divino ma assoggettato ed inquadrato, nelle pieghe del tempo, al grado e livello di consapevolezza raggiunto in un dato momento nello scorrimento esistenziale. L’azione dell’inculturazione è un imprinting che un sistema di potere diffonde per osmosi nell’atmosfera in cui cresce il nuovo venuto al Mondo, ma non solo

Come ben espresso dalla figura dell’agente Smith, in Matrix, potenzialmente ognuno di noi è l’agente al soldo del volere Antisistemico e non potrebbe essere altrimenti, in quanto siamo noi i ‘i lapis magici attraverso i quali scrivere il futuro’.

Il relativismo porta a vedere la Vita in maniera più ‘distaccata’ e libera dalle ossessioni inerenti al paradigma attuale, tuttavia reca con sé la faccia opposta della medaglia relativa alla qualità della propria centratura: saremo in grado di gestire la sconnessione dal modello di pensiero portante?
 
Nel non cadere nella trappola del giudizio, si cerchi di capire, ognuno dentro di sé, se si è pronti per una simile ‘libertà’. I moniti delle autorità giungono per autoconservazione ma anche per comportamento responsabile riferito ai pericoli che scorrono oltre alla bellezza del 'paesaggio intuito', il quale deve essere ‘meritato’ attraverso la propria condotta comportamentale ‘inter-sterna’, ossia interiore ed esteriore collegato in un tutt’uno, come un modello di Nastro di Moebius.

La verità di cui ci possiamo ammantare è sempre relativa, eppure autorevole ed opportuna.

Dunque, vedi, il 2012 rappresenta in realtà esperienze diverse per differenti stati di coscienza. Non sarà un evento in sé, come un’eclisse solare che è visibile nella maggior parte del mondo ma, piuttosto francamente, nessuno sa esattamente e per certo a cosa sarà simile, poiché non è paragonabile di preciso a nulla e il suo capitolo finale non è ancora stato scritto.
 
Per cui in questo, cioè nel capitolo finale, noi stiamo interpretando ruoli improvvisati, non c’è nulla di scritto e neppure un regista, nel senso specifico della parola. Piuttosto, la Sorgente Primaria ci sta permettendo di scegliere il nostro destino: vivere una vita centrata sull’amore e seguire la  sovranità della Terra oppure vivere una vita basata sulla paura e restare nella frequenza della griglia della terza dimensione con tutte le sue limitazioni.
 
In ultima analisi, il 2012 è una scelta

Soltanto coloro che vogliono sottostare a una profonda revisione, a una nuova prospettiva, diciamo, della natura della realtà, e che si apriranno e si avvarranno del potere dell’intelligenza collettiva e di come questa intelligenza ristruttura il volto dell’umanità, soltanto questi vedranno in realtà il 2012 per quello che è

Tutti gli altri vedranno le illusioni e, in un certo senso, saranno forzati a vivere tra le ombre dell’esperienza reale.
Wingmakers

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com