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lunedì 1 agosto 2011

L'evoluzione è un'illusione che nasconde dell'altro?




Tutti insieme costituiamo una sola ‘essenza’, che esperimenta se stessa. Lo abbiamo letto e scritto più e più volte, soprattutto nel corso degli ultimi anni, ma quanto crediamo in questa verità? 

Dal mio punto di vista sono abbastanza stanco di ‘imparare a memoria’ massime che poi non si applicano direttamente al flusso concreto esistenziale: ho necessità di ‘tastare il cambiamento’

Che so, anche l’apparizione di una navicella spaziale aliena andrebbe bene. 

Perché, mi chiedo, ho una necessità tanto viva di ‘misurare’, finalmente, l’evento eccezionale nello spazio vitale direttamente accessibile attraverso i miei sensi?
 
Perché è semplicemente ora che accadano grandi avvenimenti ‘non convenzionali’ a questa versione della realtà 3d. Basta con la routine che abbiamo evocato e radicato in noi. Le guerre che devastano almeno sessanta nazioni al Mondo sono una dolorosa 'routine', anche la fame in Africa è routine e la crisi economica internazionale, persino il ‘Grande Fratello’ è un loop incantesimale gettato sulla nostra capacità proattiva di ‘essere e di fare’. 

Persino la vicenda dell’innalzamento del tetto del debito Usa, che alla fine verrà, come al solito, concordato tra le parti della stessa ‘mostruosa macchina affetta anime’. 

Allora, o me ne vado via io oppure questa realtà deve cambiare, perché ‘io’ intendo che sia così. 

E so che come me la pensano altre milioni di persone incaprettate nella ‘rete’ illusoria di questo luogo dimensionale sorretto dalle nostre paure: un 'luogo' ‘negato’ che funziona alla rovescia, che ci fa apparire piccoli, solitari e abbandonati a noi stessi, anzi persi in noi stessi.

No, non è così che intendo ‘essere’: questo è l’Antisistema ossia il riflesso negativo del ‘Sistema’. 

Un ‘luogo’ in cui l’energia è stata polarizzata e condensata, forgiata, secondo le nostre paure e secondo la nostra rinuncia a conoscerci meglio. Questa scuola è un ‘edificio di correzione molto severo. Si basa sul fatto concreto che si muore dopo alcuni decenni di Vita, e la morte è considerata l’unica cosa a cui non c’è rimedio: la si teme e se ne ha paura. 

Per questa paura di morire si è disposti a barattarsi, a disconoscersi, pur di vivere un breve lasso di tempo senza ‘paura’. Allora ci si ammanta di illusioni, come il possesso di denaro che dona ‘sicurezza’ verso il procedere del tempo in direzione della ‘data di scadenza’. 

La Vita che illude, in quei decenni contraddistinti da buona forza, trascorre in noi trapassandoci come un dardo avvelenato, da parte a parte. Abbandonando ogni certezza interiore, cerchiamo dei riflessi divini laddove ‘speriamo’ che ne esistano delle maggiori probabilità di condensazione

Speriamo e tiriamo avanti lasciando che l’Antisistema ci vivisezioni e ci asporti regolarmente energia vitale di mantenimento per infrastrutture pesanti e sterili: questa verisone del Mondo. Ma, a pensarci bene, anche in questa casistica che abbiamo provveduto a generare, c’è sempre la parvenza che noi tutti si sia una ‘cosa’ sola. In che senso e perché?
  
Nel senso che la realtà co creata è uno stretto connubio di esistenze interlacciate le une con le altre. L’umanità ha trovato dei termini espliciti per denominare talune dinamiche sociali/affaristiche, come la parola ‘globalizzazione’. Che cosa significa questo termine? Vediamo:

Con il termine globalizzazione si indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo.
Da Wikipedia 
 
Pensiamoci bene. È sempre stato così nel corso della storia deviata. Una volta c’erano le tribù, isolate e disperse tra di loro, seppure già sottilmente comunicanti, poi sono arrivate le guerre di conquista, le sempre più grandi invasioni, gli interessi commerciali, i mercati comuni, etc. 

È sempre stato all’opera il medesimo filo unico conduttore: quello dell’unire il Mondo. È paraddosale, lo so, ma è così. Le cose cambiano a seconda di come le si inquadri. In cosa consiste l’obiettivo dell’elite che controlla il Mondo, paventato da molti ‘indagatori del complotto’, alla Icke, di creare un solo Governo, una sola moneta, un solo esercito, etc.? 

Parla da solo questo concetto, vero? Inquadriamolo dalla prospettiva più ‘idonea’ alla convergenza positiva dell’energia. Che cosa ci costa? Niente, no? E allora perché non osservare la scena anche da questo punto di vista, in cui la paura si dissolve? Il Piano Divino è un 'qualcosa a lunga scadenza', non si sofferma per molto sul particolare, perché quel lavoro di analisi è ‘roba per indagatori dell’incubo’. 

Non ha senso per l’onda massima, che viaggia a grande altezza: è un effetto collaterale. 

Certo, è molto doloroso se vissuto sulla propria ‘pelle’, ma ‘viverlo è stata una nostra scelta poiché, in un certo senso era persino opportuno ai fini della nostra crescita evolutiva’. 

La sincronicità è una legge, una verità. Il ‘nulla è per caso’ nasconde sempre una opportunità, anche silente o velata, che in ogni sua variante evidenzia un potenziale da scoprire o da ri scoprire. Dunque, lasciamoci andare fiduciosi a questo 'vento inteligente', che comunica con noi attraverso lo sfioramento tattile sensitivo, essendo noi tutti immersi nel campo d’azione dell’etere, il cui frattale più evidente è l’aria

Sincronicamente ho ricevuto delle e-mail, che hanno certamente un messaggio importante per chi è risonante. Cosa si nasconde dietro ad un messaggio pubblicitario o a una comunicazione ‘generica’? Certamente uno spirito di condivisone di qualcosa che è stato ritenuto degno di essere ‘diffuso’. Il lato commerciale e/o egoico è un aspetto secondario. L’importante è il corpo del messaggio perché, ricordiamolo sempre, l’onda del Piano Divino viaggia molto ‘alta, ed è lo 'scopo' che frattalmente è distribuito nel cuore delle ‘cose’ e degli avvenimenti

Lo scopo è al nucleo dell’essenza: il perché, l’intenzione…

Allora, leggiamo cosa è giunto sincronicamente nella mia posta elettronica, tra i messaggi 'generici' che alimentano il volume della comunicazione:
 
Il trucco delle macchinette: programmi a rapporto variabile, che condizionano la mente delle persone inducendole a mettere in atto un comportamento che non solo non si estinguerà, ma tenderà anche ad aumentare sempre più. Il fenomeno probabilmente non può neanche definirsi come una semplice droga: ricchi viziosi, poveri speranzosi, malviventi falliti o ingenuotti creduloni: non c’è differenza, si tratta di programmazione. Una programmazione mentale.
Link

Imparare ‘le dinamiche del potere’ richiede un modo particolare di guardare alle situazioni e un cambiamento di prospettiva piuttosto particolare. E una volta acquisita questa particolare, specifica
angolazione… diventa facile vedere quello che prima non vedevi e comportarti in maniera ‘strategica’ per mettere a frutto concretamente (che per me significa: ottenere i risultati che vuoi ottenere) nelle relazioni con il mondo all’esterno di te in cui sia coinvolto il ‘potere’… arriva un punto in cui (le persone) perdono l'abilità di sentirsi sul percorso giusto, mentre, e te lo garantisco, il modo più veloce per arrivare dove vuoi è di sentire a livello 'somatico' che sei già lì.
Link

Quando devi prendere una decisione o devi intraprendere un’azione, non aspettarti di sapere tutto su di essa o che devi prevedere il più possibile, se così fosse, sempre nel tuo caso, faresti ben poco nella vita, perché gli imprevisti sono inevitabili e all’ordine del giorno. Prenditi il dovuto tempo per decidere, dopo di che fai il primo passo: pianta il seme del miracolo.
Link 
 
Ecco cosa è giunto per ‘me’ sulle ali del vento sincronico:
  • programmazione mentale
  • cambiamento di prospettiva
  • piantare il seme del miracolo.
Mi sento come un antico Indovino, un Augure, un uomo con un ‘nuovo’ modello prospettico installato nel costrutto globale corpo-mente-anima: un 'nuovo che ricalca l’antico'. 

Questo ‘modo di pensare’ è stato superato o cancellato dall’Antisistema? 

Attenzione alla vostra risposta: è importante. Rifletteteci sopra per bene, ma senza perdere troppo tempo, ascoltate l’intuito o il flusso di pensieri ‘pre digeriti’, polarizzate questo flusso e le informazioni giungeranno come acqua che segue una pendenza naturale

Le verità sono molteplici o sembrano molteplici? Le leggi aumentano man mano che la densità energetica aumenta…

Le tre espressioni sopracitate costituiscono una ricetta per ‘cambiare’ questa versione del paradigma, evidenziano tre tempi diversi che accadono allo stesso istante ed evidenziano lo stato del presente e del potenziale 'presente futuribile'. Sono una denuncia e una rivelazione e la diretta conseguenza del ‘fare’. Perché no? Non me la sento di aprire le viscere di un animale per eventualmente leggere ancora la stessa verità; forse sarebbe meglio un lancio di Rune? No, mi basta questa lettura energetica

Perché ‘ci credo’: un essere umano ha necessità di credere in qualcosa.

Come una lasagna, il film ha molti strati, è su più livelli, anche se non tutti hanno riferimenti storici per una determinata citazione, rivolta maggiormente ai cinefili, è bello vedere le diverse reazioni in sala quando scende il buio…  

Quello di Rango è di sicuro un viaggio in cerca di una identità. Certo, avevamo bisogno di una storia per questo personaggio. Una storia che ha più strati, più livelli, in modo che ognuno possa identificarsi.
Link 
 
Il punto è: a ‘cosa’ l’Antisistema ci ha fatto credere? 
  
Non era facile distaccare l’essenza dall’individuo, eppure è successo. Come è stato possibile 'abdicare' in questa maniera? Per due motivi fondamentali, secondo me:
  1. evolvere
  2. tendere una trappola.
La ‘trappola’ è verso quelle energie oscure che mai avrebbero accettato di venire alla luce, se la nostra essenza fosse stata sempre ‘centrata’ nell’individualità. Mentre l’evoluzione è un qualcosa che va rivisto alla luce della trappola.

Evolvere è in definitiva ‘depurarsi’… polarizzare l’intero ‘spazio’ con l’essenza. Trasmutando il negativo in positivo si evolve, ma contemporaneamente ‘ci si sposta’ da una dimensione all’altra, perché divenuti più ‘leggeri’, dando così luogo al fenomeno dell’Ascensione, o meglio, seguendo il flusso, la corrente ascensionale che spira sempre come una opportunità velata dai sensi

È come un palloncino che, migliorando la qualità della miscela di ‘gas’ contenuti, s’eleva verso il cielo. La forma di un palloncino non è casuale perché la ‘sfera’ racchiude in sé l’equilibrio delle forze a cui tutto tende. Basti osservare la forma dei Pianeti, quella dell’Universo stesso descritta da coloro che hanno fatto viaggi fuori dal corpo, delle cellule, degli Orb, etc.

L’evoluzione, per come la intendiamo, è un qualcosa di ‘collaterale’ suppongo.

Aggancio un filo ‘logico’ nuovo in me a proposito di questo fenomeno tanto importante. Possibile che l’illusione giunga persino a questo livello? È possibile che l’evoluzione sia solo uno ‘specchietto per le allodole’, un fuoco fatuo, una luce proiettata direttamente negli occhi, un richiamo effimero per i sensi, un ulteriore confondere le acque?
 
Che cos’è l’evoluzione?

È un ‘andare avanti’ migliorando ogni processo relativo alla sfera ‘umana’. L’evoluzione la intendiamo quasi sempre come un processo fisico-mentale, mentre il lato spirituale è stato completamente svuotato dal contesto religioso, rimasto pressochè ‘fermo’ dai giorni della Creazione (non c’è speranza al di fuori di me). Ma cosa afferma, in profondità, il concetto di ‘olograficità Universale’?
 
In un Universo olografico, di cui ciascuna parte rispecchia  già il Mondo intero su scala ridotta, tutte le cose sono già ovunque. Il Principio Olografico promette che tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e crescere è già con noi, ovunque, sempre… dalla semplicità di un singolo filo d’erba alla complessità del corpo umano. 

Mano a mano che comprendiamo il potere del nostro ologramma infinitamente collegato, appare chiaro che nulla è nascosto e che non ci sono segreti – queste cose sono i prodotti di scarto del nostro senso di alienazione

Anche se potrebbe sembrare che siamo scollegati gli uni dagli altri e dal resto del Mondo, quel distacco non esiste, sul piano da cui trae origine l’ologramma: all’interno della Matrix Divina. A quel livello di unità, non può realmente esistere un ‘qui’ e un ‘là’… Non è necessario che noi ‘mandiamo’ nulla da nessuna parte…
Da ‘La Matrix divina’ di Gregg Braden

Quello che facciamo a noi lo facciamo all’intero Universo. Se introduciamo in noi un certo ‘ingrediente’ o ne aumentiamo la ‘dose’, all’istante lo stesso ‘mix’ viene applicato al ‘tutto’. Perché non ce ne accorgiamo in termini soggettivi? 

Perché siamo in tanti, tantissimi, ed esistono forme aggregate anche inconsciamente, che spingono verso determinate direzioni, per cui la nostra opera viene immediatamente diluita dalla risultante dell’opera ‘altrui’

La separazione che alimenta l’unione della separazione stessa. per questo motivo si parla spesso di ‘massa critica’.

Torniamo al discorso evolutivo. Anzi, affrontiamolo più avanti, in un articolo direttamente collegato, in cui il focus rientri a pieno in questa ulteriore intuzione della piramide illusoria. Ricordiamo che, frattalmente, gli Specchi Esseni sono 7 e che l’ultimo è il più ‘sottile’, sfuggevole, difficile da osservare, allo stesso modo l’illusione avrà profondità diverse e ‘crescenti’

Stiamo per giungere, forse, al livello più sfuggevole, ossia quello relativo al concetto di evoluzione e reincarnazione e, in definitiva, al fattore costitutivo del senso del Piano Divino.

È semplice ed intuitivo considerare le espressioni provenienti dall’Antisistema, come all’alimentazione di un circuito energetico molto complesso, in cui l’energia idonea per intensità e voltaggio deve circolare in continuazione al fine di non compromettere la funzionalità delle infrastrutture faticosamente intelaiate in millenni di compendio delle nostre paure:

Crisi: Capo ‘Munich Re’, Non c'è Più investimento Sicuro.
La crisi del debito dell'Eurozona e degli Stati Uniti significa che ‘non esistono più gli investimenti assolutamente sicuri, inclusi i titoli di Stato, cui siamo stati abituati per anni’. 

Questa la previsione apocalittica fatta alla 'Suddeutsche Zeitung' in edicola domani dal numero 1 del colosso della riassicurazione 'Munich Re', Nikolaus von Bomhard, che amministra asset per 200 miliardi di euro.
Da Yahoo 
 
Se stacchiamo la ‘corrente’ cosa succederà? 
 
Quindici giorni di tempo, non uno di più. È quanto concede a Radio Vaticana il ministro dell'Ambiente Willer Bordon. Poi staccherà la corrente e oscurerà la Radio che si ostina, nonostante una legge quadro da poco approvata in Parlamento, a violare i limiti fissati per contenere l'inquinamento elettromagnetico… L'ordine di staccare la corrente verrà dato dal ministro agli enti erogatori. I quali - ha spiegato Bordon - non possono violare una legge, quella sull'elettrosmog, approvata dal Parlamento… (notizia del 16 marzo 2001).
Link

Ecco il ‘ricatto incoscio’ a cui siamo sottoposti tutti quanti. Un ricatto globalizzato, ad immagine e somiglianza delle caratteristiche frattali, delle leggi, della verità che sottitende questo livello dimensionale della Creazione. Il modello che rischia di vedersi staccata la corrente, farà di tutto per far sì che non accada mai, perché ne va della propria sopravvivenza:

Radio Vaticana cerca di chiudere la questione a proprio favore, noi invece vogliamo solo la verità e il riconoscimento del diritto alla salute… (notizia del 8 febbraio 2011).
Link 
 
Se io piango qualcuno piange. Se io rido qualcuno ride. Ciò che dipende da me, allo stesso modo, mi fa dipendere da ‘lui’, in maniera tale che solo ‘conoscendoci' potremo ridere o piangere in maniera cosciente, superando il concetto di separazione illusoria e, comunque, mai fine a se stessa

La mia ‘necessità’ di evidenziare l’immanifesto si basa su caratteristiche concrete che sorreggono l’Universo: è una questione di punto prospettico differente o allargato, come dimostrato da quelle immagini olografiche, che spostandole alle diverse gradazioni della luce naturale, dimostrano di cambiare o oscillare tra due o più stati diversi, eppure contemporaneamente presenti, presentandosi tridimensionalmente all’evidenza sensoriale.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 19 luglio 2011

Non c'è differenza oltre l'apparenza (1).




Così come il ‘tutto’ è costituito da atomi e, prima ancora, da energia, allo stesso modo ogni organizzazione terrestre è costituita da esseri umani

È questa una similitudine che non fa una piega. 

Allora possiamo anche sostenere che l’organizzazione ‘Governo’, nel cui esecutivo partecipano uomini e donne, non possa non sapere come sia il ‘giro del fumo’ in determinate pratiche di evasione e raggiro, eseguite dagli altri individui facenti parte delle fila dei cittadini affacendati a fare business del proprio tempo. 

Il detto popolare afferma che ‘fatta la legge, trovato l’inganno’. Cosa significa? 

Che non passerà molto tempo prima che ‘qualcuno’ troverà il modo di by passare l’ordinamento imposto a norma di legge. Sembra proprio che questa pratica sia insita nella Natura 3d del ‘luogo’ che ci accoglie, o meglio, sembra che il paradigma sia stato ‘colorato’ di questa aspettativa, ossia descrittivo di due parti che si affrontano, non più a singolar tenzone bensì a braccio di ferro. 

Il ruolo dell’avvocatura, nella società, ha generato dispute e liti, oppure le dispute e le liti hanno generato l’avvocatura? È come dire se è nato prima l’uovo o la gallina. In poche parole non se ne esce affrontando il discorso da queste ‘coordinate’ del pensiero. 

Occorre fare astrazione di sé al fine di poter inquadrare la ‘scena’ da una più consona e lungimirante visione panoramica, ossia elevando la prospettiva affinchè ciò che si può percepire ‘parli da solo’ o ‘parli una nuova lingua’…

Il governo Usa indaga sul Crédit Suisse.
Da Yahoo 
 
Questa notizia permette di alzare il livello d’inquadratura della ‘scena’ osservata, spostando l’attenzione al di là dell’oceano e, per così dire, facendoci gli affari degli altri, possiamo essere più obiettivi. Cosa intendo dire? 

Partiamo da una semplice considerazione:

può il Governo Usa essere all’oscuro di certe pratiche, divenute usuali, perseguite da ‘attori’ stranieri in terra americana? Parliamo di un Governo della nazione che ha un ruolo di Polizia globale, tra l’altro, e dunque non esattamente degli ultimi arrivati o della 'verginella' di turno. Quindi? La risposta è certamente ‘no’… Non ne può proprio essere all’oscuro

Allora come si spiega l’apertura di questa indagine tra entità prettamente Antisistemiche? Semplice: si spiega attraverso quella logica di politiche a cupola, che prima o poi deve essere rivista ed aggiornata facendo ‘surf’ tra le onde dello sdegno popolare, della ‘crisi’, della transizione e trasformazione di facciata del ‘potere’.

Le partnership giungono a termine come ogni contratto anche non scritto in maniera ufficiale, e quando la ‘fame’ giunge a livelli d’oltre la soglia… qualcosa deve cambiare per dare una parvenza di ‘giustizia’ alla massa, che inizia a porsi delle domande in maniera molto più ‘affilata’. In pratica tutti sanno tutto in un certo ambito/ambiente, e gli individui che compongono il Governo sanno benissimo tastare il polso della situazione popolare, per cui di tanto in tanto dei capri espiatori devono ‘pagare’. 

Si dice che ‘qualcuno è stato scaricato’. 

È sempre successo così nel corso della storia deviata. Il potere bancario è alla base dell’innesco della crisi internazionale del debito e la ‘gente’ lo sa molto bene. Il Governo deve dare l’idea o l’illusione che ‘sta facendo qualcosa per perseguire i responsabili di una simile situazione’, per cui individua quegli attori più sacrificabili, guarda caso ‘stranieri’, e inizia una guerra destinata ad illudere l’opinione pubblica. 

In realtà ‘nulla cambia ma tutto si trasforma’.

Diciamo che ‘tutto si trasforma’ in maniera sagace, dal punto di vista di chi amministra il potere e che, dunque, non intende mollare la presa della situazione da cui ‘estrae’ il senso addirittura della propria esistenza, il proprio ruolo sociale e mission. 

Questa classe di persone è conquistata da una forma energetica di possesso che alita presso gli edifici storici da cui si è, da grande tempo, perpetrata l’attività di gestione e controllo di un intero paese: forme d’onda, forme d’energia che pervadono coloro che ‘lavorano’ tra le pareti ospitanti entrambe le forme d’esistenza. 

Queste eggregore prendono Vita proprio dagli uomini e dalle donne che hanno progressivamente instaurato un ‘modo di essere e di fare’ e, nel tempo, cercando di sopravvivere tentano i ‘nuovi’ attraverso l’illusione di ‘essere migliori degli altri’. Per questo motivo chiunque vada al Governo e sieda tra quelle pareti grondanti paradigmi scritti nell’ambiente, sarà presto o tardi vittima di quella stessa energia di controllo e veicolazione di ‘datate’ pratiche di potere.

Come diceva Jessica Rabbit ‘Non sono cattiva, è che mi disegnano così’. 

Ancora ‘cane che si morde la coda’? Certo; siamo in un ambito duale e 3d, per cui dobbiamo costantemente tenere ‘elevato’ il ivello dell’osservazione, pena la caduta in risacche naturali dell’energia, che tende a distribuirsi in loop di ‘risparmio funzionale’, proprio come fa la mente cercando di trovare sempre delle forme d’abitudine al fine di avere un maggiore controllo della situazione percepita, prima, e vissuta, in seguito.

Sino a quando l’entropia di una certa situazione è tale da sostenere il ‘peso’ della situazione stessa, allora i Governi faranno finta di non accorgersi di nulla, riferendoci a certe pratiche poco lecite; ‘pratiche’ di cui il Governo è perfettamente a conoscenza e ‘pratiche’ che fanno capo ad attori ben noti ed addirittura facenti parte dell’organizzazione estesa del Governo stesso, perché ad un certo livello le separazioni popolari illusorie cadono dall’albero come frutti maturi: non c’è differenza oltre l’apparenza.

Quando una ‘crisi’ viene lasciata libera di agire, ossia viene innescata, i ruoli di potere cambiano. Il ivello delle ‘acque’ sale sino ad un certo punto, sommergendo tutto quello che non ha la necessaria ‘altezza’ per rimanere all’asciutto. Ovvio che, per logica, allora la crisi viene scatenata proprio da quegli individui che alloggiano ad una certa ‘altezza’ di sicurezza, certi che l’inondazione non avrà la forza e la portata per raggiungerli: questo è il senso che determina lo scorrimento della storia deviata – deviata dalla propria e naturale sensibilità verso la geograficità di un territorio divenuto artificiale. 

È come dire che un certo tipo di potere è riuscito a ‘fare scorrere l’acqua’ non tendendo conto dei rilievi naturali ma tracciando rotte secondo la spinta di grandi forze addizionali, che s’identificano con l’estrazione d’energia popolare in termini di ‘sacrifici’ richiesti alle masse in ‘alacre disattesa’.

Abbiamo visto questa dinamica più e più volte, anche in ambiti ‘minori’, ossia nei panni dell’intrattenimento popolare come quello dello sport nazionale del calcio, ad esempio. Infatti la caduta di Moggi e di un certo tipo di potere, è coincisa con un cambio di potere nelle più alte sfere dela camera del potere calcistico e molto probabilmente non solo calcistico

Tutto si è mosso affinchè un altro tipo di situazione s’affacciasse alla ribalta: perché? Perché il movimento intero stava perdendo sempre più di credibilità, per cui la massa poteva decidere da un momento all’altro di non credere più alla bontà dei risultati delle partite. C’era un intero modello di business che stava per cadere.

Un business che non è solo un business, ma una delle pratiche più usuali, vedi gli antichi giochi gladiatorii, per controllare ed ammansire le genti da parte dell’organi di controllo Antisistemico. 

Ricordiamo sempre che business fa ‘rima’ con controllo.

L’uno è la faccia più evidente della moneta, mentre l’altro è il motivo d’innesco dell’evidenza e del senso stesso dell’esistenza della moneta: l’illusoria libertà di scelta a cui pensiamo di poter ricorrere. In realtà, in questo paradigma 3d, abbiamo perduto la possibilità della scelta perché l’alternativa è stata cancellata.

Il ‘pugno’ stringe molto forte.

È da quando ero piccolo che sento dire alle persone ‘fermate’ dalla cosiddetta giustizia, che ‘sono innocente’. Infatti la ‘battuta’ continua affermando che ‘dicono tutti così’. 

Giusto o ingiusto che sia la sorte toccataci, la dobbiamo comunque vivere. Sarà il Karma, 'l’acqua o il caffè', ma tanto è e tanto deve ‘essere consumato’. Sino al giorno in cui ‘qualcosa cambia’. Può essere una pantomima assurda come l’elezione di un nuovo Papa o del Presidente della Nazione, motivo per cui si decide di essere magnanimi con i più ‘meritevoli’, oppure si decide di fare un condono o una liberazione di massa a scopo sociale, oppure effettivamente si vive un vuoto di potere in cui una cupola cade a favore di un’altra. 

Allora il teatrino non sta più in piedi e mostra i suoi interni fatti di calcinacci e corde penzolanti dal soffito, ossia mostra tutta la propria artificialità mantenuta dall’energia ricattata alla massa, la quale partecipa al gioco per volontà superiore altrui come, ad esempio, la grande parodia del denaro e del debito individuale e nazionale.

‘Carta’ dal grande potere su di noi.

Un enorme gioco del Monopoli che ha trasceso la volontà stessa dei giocatori, in cui vince solo il ‘banco’ ma sino a che ‘tutto tiene’, ossia sino a che qualcuno non prende il ‘cartone/mappa’ e lo fa volare per aria coi contratti, il denaro, le case e le appannate aspettative di chi ancora stava partecipando più o meno attivamente, accettando di mettersi un cappio al collo, in attesa che qualcuno lo stringesse sempre di più.

Non lo sa Tremonti, come funzionino le modalità di aggiramento delle ‘regole’ fiscali? 

Andiamo, è un uomo come ogni altro e, per giunta, anche molto istruito, sagace, intuitivo e ricco d’esperienza. Cosa consiglierà mai ai proprio clienti privati, dal momento in cui è depositario del più grande studio di commercialisti in Italia? Certo, non in questo momento di investitura ministeriale. Non adesso ma da sempre e molto probabilmente ancora in futuro. 

Uomini tanto lungimiranti animano le 'ali' dei palazzi di potere. Uomini e donne che la sanno molto lunga e che sostengono una parte proprio come se fosse carnevale ogni giorno. Situazioni scolpite alla luce del consenso popolare che dimostra di tutto tranne quel consenso che li ha portati, per mancanza di alternative, ad eleggere i ‘soliti ignoti’. 

Votanti col ‘naso turato’ alla Montanelli.

Allora la vicenda dell’evasione fiscale diventa un tormentone, un serpentone da cavalcare di tanto in tanto. Un altro capro espiatorio che evidenza solo la meschinità filtrante e strisciante sociale. Uno sfondo che corona l’immagine avvizzita di un panorama tanto sacrificato da renderlo persino inguardabile: noi stessi.

Si sa come fare e non lo si fa. Perché? 

L’intreccio di poteri diversi è un guazzabuglio intricato di possibilità da esplorare, ma con calma secondo il motto ‘non fare oggi quello che puoi fare domani’. Sino a che una nuova crisi o una caduta di potere, tolgano qualche ‘sigillo’ al vaso di Pandora.

Siamo abituati così ormai, no? Si costruiscono case in un letto di un fiume rinsecchito da anni e poi, quando giungono le precipitazioni straordinarie, si grida allo scandalo ma solo a fronte di vittime e danni alle cose.

Impareremo mai a ‘fare’ in altra maniera? 

Il nuovo ‘calcio scommesse’ impazza nello specchio ridondante mediatico. E ovviamente abbiamo già udito le medesime frasi di sempre: ‘Sono innocente’. Probabilmente è vero, però la nausea scorre sempre ad altezze più ‘venerabili’. Ci possiamo anche abituare a provare nausea? 

Mi sa di sì. Siamo tanto flessibili e malleabili che non mi stupirebbe affatto.

O è già successo?

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 18 luglio 2011

Cosa vogliamo?




Il cambiamento scorre intensamente nell’intero tessuto della matrice esistenziale. Si leggono molto spesso frasi di questo tipo. Espressioni ‘distaccate’ dal gergo usuale e dal pensiero medio affiorato alla superficie densa dell’energia. In realtà, cosa significano certe parole inanellate con una simile ‘enfasi’? Cosa significano ‘fisicamente’, intendo, in ‘soldoni’ quantificabili?

Che qualcosa sta cambiando. 

La percezione del cambiamento è personale, prospettica e mediamente labile, tranne laddove non si scambi il cambiamento per l’emersione di tutti i mali del Mondo: il quel caso è più evidente

Si stava meglio quando si stava peggio?

Questo scenario 3d, che siamo abituati a conoscere, è ‘malato’ e difficilmente possiamo affermare che ‘ci piace’. Perché? Beh, ognuno di noi potrebbe dire la sua. Forse perché non siamo liberi di fare quello che vorremmo fare se potessimo farlo. Che cosa vorremmo fare se…? Probabilmente non lo sappiamo nemmeno noi.

Forse vorremmo fare tardi tutte le notti e poi avere la libertà di dormire, il mattino dopo, sino a quando vogliamo? O forse vorremmo viaggiare in continuazione alla ricerca di esperienze nuove e a contatto con popolazioni dalle tradizioni diverse? Che altro?
 
Io mi sono fatto un'idea abbastanza precisa di questa sete di presunta libertà: secondo me stiamo parlando di una ‘cantonata’ pazzesca che i nostri sensi captano di/per noi

È una spinta alla libertà innata ed ancestrale che viene scambiata per mancanza di libertà ‘fisica’. È un riflesso, un’eco sordo di un desiderio molto più profondo di quello che possiamo capire. È come un richiamo per ogni nostra cellula in ‘ascolto’. Ma da dove proverrà mai un simile segnale?
 
Il solo porsi questa domanda pone l’individuo a schierarsi, ad aprirsi verso un Mondo superiore o non consueto, nel quale gli orizzonti si perdono senza fine di continuità e, da questa prospettiva, risulta tutto quanto sfocato e non immediatamente comprensibile. Sappiamo solo che 'risuona molto bene dentro di noi', come un buon profumo captato dalle narici, capace di introdurre in noi un esempio/frattale, replicabile su diversa scala dalla chimica biologica del corpo umano. 

Un qualcosa alla Proust, per intenderci

Dunque, quella sete di ‘libertà’ tanto inafferrabile aggancia un punto di innesco in una regione dell’energia inconsueta; un ‘territorio’ non nuovo ma inedito, se osservato unitamente alla nostra rinnovata ‘presenza’. Il cambiamento potenziale, che è sempre stato presente, è entrato in una nuova fase della proposizione, infatti adesso inizia a scorrere ‘bucando’ quel velo di apatia che ci ha sempre separati dal senso stesso della nostra presenza in Terra 3d:

Passare in altra dimensione e distaccarsi dal pianeta che vi ospita è cosa naturale. Voi sapete che il tempo riservato alla Terra per ogni essenza divina è molto breve. La memoria dell’essere nella dimensione materiale è portata a immergersi nel profondo oblio in quanto esiste in una struttura fisica densa con frequenze basse, che causano dolore e sofferenza al corpo e alla mente...
 
La Terra è una scuola dura per le anime in evoluzione ed è il compimento d’ogni esperienza dopo aver acquisito ricchezza interiore e saggezza. Le prove sono tante e sono quelle che voi stessi avete ipotizzato prima del ritorno alla casa del Padre...
Da Stazione Celeste 
 
Nulla succede senza il nostro ‘permesso’ vibrazionale.

Per questo motivo tutto quello che ci circonda ci riflette. Volenti o nolenti siamo noi la ‘causa’ di ‘tutto’. Non esiste la ‘serpe verde’ o il ‘grifon d’oro’… esiste la nostra autorizzazione ‘silente’ ad immaginarli

Le entità parassite esistono in quanto il genere umano le ha richiamate a sé attraverso il proprio dolore e le emanazioni diverse relative alla classe della paura. Il frattale è espresso dagli squali, che ‘sentono’ la presenza di sangue proveniente da una ferita aperta, sin da grande distanza.

Gli squali 'ricordano' quelle entità parassite che s’evocano quando stazioniamo lontani da noi stessi e ci lasciamo andare alla sensazione dell’abbandono, del tradimento… allora diamo alla luce la figura del ‘vigliacco’, che vende la presenza del proprio Maestro ed, infine, di se stesso alla partecipazione oscura della manifestazione energetica, la quale inganna da subito attraverso la dimostrazione di un percorso facilitato per giungere verso nuova destinazione... verso quel punto di aggregazione fisica in cui smettiamo di essere allievi sul cammino dell’auto educazione, dal momento in cui otteniamo ciò che le 3d mostrano di tanto accattivante: la libertà dal ‘sacrificio’ dell’ottenimento della ‘piena presenza’.

È questo il richiamo che viene trasceso e confuso e che scambiamo per ‘vero’ persino quando facciamo solo opera di immaginazione. Non lo identifichiamo più ma lo scambiamo per un surrogato banale di effimera esaltazione dei sensi.

Se fossimo veramente liberi, allora come vivremmo?

Non lo sappiamo, in realtà. Ciò che possiamo immaginare e/o provare, 'cadendo in tentazione' oppure semplicemente ‘facendo esperienza’ è un pallido riflesso di quello che significa essere liberi spiritualmente. La componente spirituale fa la differenza

La piena partecipazione agli eventi fa la differenza. 

Cosa significa ‘vendere l’anima’?  Significa ‘lasciarsi andare’, anche momentaneamente. Perché anche un piccolo attimo può essere espanso a dismisura in ambito del tempo deviato, come ad esempio possiamo notare nell’ultimo atto di Shrek, quando Tremotino scambia una promessa per ‘un giorno perfetto della sua vecchia Vita da orco’ in cambio di un giorno qualsiasi dell’infanzia del tenero orco. Ebbene, cosa succede? 

Che l'atto del cedere un giorno della propria infanzia, ritenuto insignificante da Shrek, rende il ‘Mago’ padrone della sua Vita, che può essere, alla fine del giorno 'perfetto', anche cancellata per sempre.

Osserviamo con attenzione quello che giunge per noi attraverso anche le infrastrutture Antisistemiche. Abbiamo capito che la ‘verità’ scorre per ogni dove e che non può essere inabissata, perché la legge dell’analogia frattale la ricomprende sempre e comunque, per cui anche attraverso l’Antisistema possiamo assurgere nuovamente alla ‘verità’.

L’accortezza sarà, semmai, quella di essere presenti in se stessi rendendosi conto che le informazioni che ci ‘colpiranno’ saranno una miscellanea di ‘bianco e nero’, per cui dovremo recitare una sorta di mantra o, più semplicemente, di consapevolezza atta a ‘fermare e catalizzare in noi' solo quella parte di informazione inerente a quello che ci veicola valore aggiunto in termini di crescita spirituale evolutiva

Come a dire che ‘bene a male viaggiano sempre insieme’ e che noi abbiamo la facoltà di discernere polarizzando l’informazione. In realtà non esiste bianco e nero ma esiste una sfumatura nel mezzo autorizzata dal nostro punto prospettico.

In alcuni articoli tratto delle entità parassite come una sorta di nemico o di maledizione; in realtà tutto è solo opportuno e dipende da noi. La loro presenza indica uno squilibrio presente all’interno di noi, proprio come una emozione indica ‘dove siamo’ e null’altro di definitivo.

Le informazioni scorrono di pari passo al cambiamento e alla nostra capacità di ‘contenerle’, proprio come l’evoluzione delle chiavette USB o della capacità degli hard disk di memorizzazione:

Bere molto fa bene: un falso mito. 
Da Yahoo 
 
Il ‘bianco ed il nero’ ci attorniano e potremmo leggere tutto ed il contrario di tutto. È sarà come viaggiare di notte senza l’ausilio di un faro che ci possa aiutare nel procedere. La luce va trovata dentro di noi.

Non esistono punti fermi ma solo ‘boe’ temporanee a cui fare riferimento ed opera di riflessione. L’evidenza delle ‘cose’ potrebbe anche darci fastidio, come accade se leggiamo questo articolo, tuttavia occorre esimersi dal giudizio e dall’emanazione delle ‘colpe’. Chi è senza 'colpa' a questo Mondo? 

La 'disarmonia apparente' è una costante in questa dimensione e persino la Natura è stata ingabbiata in una ruota, che prevede che ‘pesce grande mangi pesce piccolo’. La famosa 'legge della giungla’ è una invenzione, una proiezione di quello che ‘siamo noi’ nel momento in cui proviamo paura e senso di abbandono, nel momento in cui temiamo di morire e lottiamo per sopravvivere.

Tutto è rispecchiato ‘esternamente’, ovvio, anche le nostre paure:

Rischio default, l’Italia è in buona compagnia.
Default è una delle parole che, volenti o nolenti, abbiamo imparato a conoscere in questi giorni. Sbrigativamente la traduciamo 'fallimento', indotti dal gergo del giornalismo economico; in senso letterale, però, significa 'inadempienza'

E, tra i due termini, di cose ne passano: anche chi non abbia mai aperto un Codice Civile intuisce che fallire - cosa che capita alle aziende - comporta conseguenze ben maggiori del non pagare un debito (a meno che il creditore non sia un usuraio: in quel caso, sono guai).
 
Tuttavia, per una volta il gergo ci ha azzeccato: l'inadempienza di uno Stato è di fatto un fallimento. I giornali delle ultime settimane ci hanno raccontato come, per alcune Nazioni, quest'antipatica situazione sia un'ipotesi non proprio di quelle cosiddette scolastiche. E tra quelle 'alcune', si sa, ci siamo anche noi.
 
L'insieme ‘default’ è in realtà costituito da due sottoinsiemi. Uno riguarda i Paesi in cui esso è probabile; l'altro, quelli in cui la sua probabilità è sensibilmente aumentata nel corso del 2011. Sembra una sottigliezza, ma non lo è: sapere che solo nel 2010 quel rischio non era così alto significa guardarsi indietro, ricordarsi di una situazione tutto sommato tranquilla e mettersi in moto per farla rivivere...
Da Yahoo 
 
L’economia è molto sensibile al cambiamento spirituale in corso. In lei si sommano vettorialmente tutte le dinamiche e le spinte globalizzate anche ‘non manifeste’. Il ‘nuovo’ che ancora non si vede, ossia che ancora non è emerso alla luce della fisicità, in realtà spinge dai piani eterici o sottili, proprio come la malattia inizia negli stessi livelli che sfuggono alla considerazione della scienza medica allopatica.

Ovviamente, il senso, in questo esempio, è capovolto: il cambiamento sottile in atto è l’inizio della ‘guarigione’, che sfocia nel massimo della malattia o realtà acquisita e vissuta come tale da tutti noi.

Maya o l’illusione sono costituite da una sorta di nebbia che ci offusca la visuale sensoriale. Un oblio che ci ammanta e che ci rende volubili o costanti nell’ambito dell’incantesimo intessuto. Cosa deve succedere per spostare diametralmente l’asse del nostro interesse o della nostra attenzione?
 
Cosa può provocare il ribaltamento della prospettiva?

Purtroppo, per come siamo divenuti, un grosso shock addizionale, che ci faccia uscire dal semitono mancante della scala d’ottava, dall’insabbiamento della nostra parte divina sepolta dalle interferenze sensoriali scatenate in risposta di un segnale ‘pirata’, emanato dalle entità parassite, utilizzando anche la funzione naturale planetaria di magnetismo e gravità. 

Trovo molto significativo il saluto che la ‘Fondazione per la Legge del Tempo’ utilizza per interagire con noi; eccolo:

In Lak'ech (io sono un altro te stesso). 

La nuova ‘convergenza armonica’ del 2012 è prossima. Quello che succederà dipende da noi. C’è un ‘gatto sotto al tappeto’ che alza la grande onda ciclica del cambiamento e quel gatto è ‘nostro’, nel momento in cui ‘ci apparteniamo’

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com
   

mercoledì 29 giugno 2011

Nascere/arrivare in modo diverso.




Prima parte.

Dall’alto di un aereo, che viaggia a 900 km/h, non si percepisce la sensazione della velocità: tutto è quasi fermo, come se stessimo 'camminando' tranquillamente. La velocità è diversa da quel punto di vista, è relativa a quella prospettiva proprio come se fosse una frequenza con una propria caratterizzazione

Cambiando frequenza, che in questo caso s’identifica con una diversa altezza, le cose cambiano. Il piano di riferimento diventa la superficie terrestre e la velocità si manifesta: la frequenza/altezza trasforma la 'sensazione d’appartenenza', da quasi ferma a velocissima. 
   
Se rimanessimo in quella situazione d’illusorio immobilismo, saremmo ‘diversi’ rispetto al vivere la densità della superficie? Certamente, sì. 

Seppure ‘immobili’, rispetto allo scenario esterno, ci si può muovere all’interno dell’aereo, ma in uno spazio delimitato, che esula da quello che succede all’esterno. Il freddo esterno non riguarda l’interno. Le condizioni atmosferiche esterne sono diverse da quelle interne, ossia l’interno è ‘artificiale’ rispetto all’esterno: l’interno è ‘illusorio’ e creato apposta per sostenere la nostra presenza. 

La carlinga ci ‘sostiene’ in ogni senso e la struttura tecnologica ha una guida propria, un pilota automatico che ‘promette’ di condurci verso la nostra meta. Ma il pilota automatico è disinseribile ed un essere umano può mettersi alla guida del velivolo al suo ‘posto’, oppure il pilota automatico può subire un guasto, una manomissione, etc. Cosa significa? 

Che siamo dentro ad un costrutto ‘meccanico/illusorio’ atto a permettere l’inscenamento di un programma prestabilito: un ologramma.

È una intelligenza ‘spaventosa’ quella che ha ‘previsto’ tutto ciò.

Giunti a questo punto della trattazione frattale della verità, io intendo sempre immaginare che questa ‘intelligenza spaventosa’ sia riassunta nel Piano Divino, sia il Piano Divino stesso. Non mi ‘costa’ nulla e lo preferisco, nel senso che prima o poi si raggiungerà il livello in cui si può emergere veramente alla luce; sempre che il concetto di ‘luce’ abbia senso una volta giunti alla Sorgente – dove tutto è luce.

Le prospettive cambiano unitamente alla nostra presenza consapevole.

La nostra ‘presenza’ muta il piano vibrazionale in cui c’inseriamo. Cosa significa il rapportarsi a questa multidimensionalità?
  
Lo scaling multidimensionale (MDS, dall'inglese MultiDimensional Scaling) è una tecnica di analisi statistica usata spesso per mostrare graficamente le differenze o somiglianze tra elementi di un insieme… In pratica questa tecnica parte con un sistema con tante dimensioni quanti gli elementi del sistema, e riduce le dimensioni fino a un certo numero N. 

Nel fare questo quindi c'è un'inevitabile perdita di informazione (loss) ed esistono quindi diversi algoritmi per fare scaling multidimensionale, che si adattano meglio alle diverse situazioni di utilizzo: in particolare si distinguono algoritmi metrici e non-metrici.
Da Wikipedia 
 
Scalando il ‘panorama’ abbiamo una perdita di informazione, ma sino ad un certo punto, come dimostrano gli algoritmi alla base della compressione dei dati. Questa ‘perdita’ è immaginabile come il vuoto di memoria che ci colpisce quando ci trasferiamo da una dimensione superiore a quella inferiore, ossia è in un certo senso ‘prevista’. Perché? 

Per vivere il 'viaggio' nella dimensione inferiore in maniera auto educativa. 

Ovvio che lo scenario 3d che ci ospita è interessato ampiamente da questa ‘falla’ nelle informazioni che lasciamo a ‘casa’. In questa maniera l’esperienza è più vera.

La perdita di informazioni non è una vera ‘perdita’, ma un filtro 'passa/non passa'. In realtà le informazioni complete subiscono un processo di ‘semplificazione’ opportuna ed inerente al ‘luogo’ che dovremo visitare, proprio come fare i bagagli per andare in vacanza: una rappresentanza di tutto quello che abbiamo in casa e che, comunque, rimane in casa e non ‘si perde’, come un 'cancellare e riavvolgere', ossia 'ripetere'.

Il movimento è relativo al Mondo percepito ma non è relativo a colui che si trasferisce. È quell’atto del trasferirsi che è senza movimento. Il resto si muove in quanto neurosimulazione realistica. Noi siamo in possesso delle chiavi per eseguire i balzi quantici tra una dimensione e l’altra, ma in questa ‘versione’ non le ricordiamo. Non le ricordiamo dal momento in cui ci identifichiamo con ‘colui che ci rappresenta qua’: con il costrutto corpo/mente.

In realtà non le abbiamo mai perdute ma sono appannaggio della realtà superiore che si muove da piano in piano, a suo piacimento: tutte le nostre Vite sovrapposte, come le dimensioni, e capaci di scorrere allo stesso tempo. Tempo che non esiste ed esiste allo stesso tempo: dipende

Ogni tentativo di ‘comprendere’ lascia indifferente la trama dell’intessuto, risulta fuorviante ed impoverente a lungo andare, perché molto presto ci convinceremo che è tutto maledettamente complesso. In realtà, la situazione in cui ci troviamo è frutto di un ‘teletrasporto’ che toglie dalla scena osservata la ‘causa prima’: la ragione del teletrasporto.

In aggiunta rimaniamo anche senza una memoria completa, per cui ‘appariamo senza avere più nessuna ragione superiore’: la dobbiamo riconquistare.
Chi ‘ci crederà’ se non ci crediamo nemmeno noi in prima persona?   


Secondo l’algoritmo di Kruskal, che troviamo risolto in Wikipedia, i 4 punti da collegare dipendono da un punto specifico, nella fattispecie ‘B’. Se oscuriamo ‘B’ gli altri punti non si ‘vedranno’. È un po’ il concetto di server nel Mondo dei computer. Si instaura una dipendenza, un collo di bottiglia, un ‘difetto’ della rete

Spento il server, gli altri computer funzionano ancora, ma allo stato individuale, ossia come singola entità, senza più avere accesso alla ‘ragione storica della massa di memoria accessibile’. La singola entità può avere degli sprazzi di informazione registrati in macchina e può avere capacità più o meno diverse di poter attivare altre modalità di connessione tra ‘simili’: infrarossi, wi-fi, Blothoot, etc. 

Ecco probabilmente come siamo ‘messi’ allo stato attuale delle ‘cose’. Stiamo attivando una nuova rete di comunicazione per, infine, giungere ancora al server dove sono immagazzinate le informazioni relative alla nostra ‘missione’. Quel 'server' non è ancora ‘casa’ ma costituisce la prima tappa da conquistare, anzi, la seconda: la prima è relativa al risveglio.

Il Conosci Te Stesso sembra la via più veloce di accesso al punto comune, in quanto ognuno di noi contiene l’intera ‘mappa’ olografica che consente di muoversi nelle infrastrutture dell’Universo.

L’algoritmo di Kruskal identifica una verità ma ad un livello ancora ‘inferiore’: non risolutivo della sete di informazione che ci contraddistingue. Un modello ‘circolare’, chiuso, accentrante come gran parte delle verità che emergono analizzando la sfera Celeste attraverso lo stato attuale della mente:

Zone Tributarie.            
Le Zone Tributarie sono i catalizzatori del risveglio del Navigatore di Totalità nello strumento umano al fine di aiutare l’umanità a scoprire il Gran Portale. Sono divise in tre distinte categorie:
 
-  Zone Tributarie del Superuniverso
-  Zone Tributarie Galattiche
-  Zone Tributarie Planetarie
 
Le Zone Tributarie del Superuniverso sono sette e costituiscono il deposito della conoscenza richiesta alla scoperta del Gran Portale per un sistema sostenitore di vita in un determinato universo. Queste sono gli archetipi di tutte le altre Zone Tributarie - sia galattiche che planetarie.
 
Le Zone Tributarie Galattiche sono anch’esse sette e hanno stretta somiglianza con le loro controparti del Superuniverso. Sono generalmente trasposte da specialisti provenienti dalla Razza Centrale e istituite vicino o dentro il nucleo galattico di una galassia sostenitrice di vita che possiede un numero sufficiente di vita intelligente senziente.
 
Le Zone Tributarie Galattiche sono poi trasposte a livello planetario come flussi di dati sensorii codificati. Di solito questo avviene poco dopo che un sistema planetario istituisce la sua prima fase della tecnologia OLIN o network di comunicazione globale.
 
I Sistemi Tributari Planetari sono una serie articolata di contributi in forma d’arte e di testi scritti creati dai membri di una specie che ha interagito adeguatamente con le Zone Tributarie Galattiche nello stato di sogno. In qualche caso, possono includere opere provenienti da altri sistemi planetari della stessa galassia. 

In generale, le Zone Tributarie Planetarie sono create in forma di libri, arte, poesia e film. Non sono flussi di dati sensorii codificati, come nel caso delle Zone Tributarie Galattiche, e sono finalizzate alla preparazione di una specie.
Wingmakers
 
Non esiste solo il modello della nascita per giungere sino a questo Mondo.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 22 giugno 2011

Disinnescare le notizie (2).





Il Sole ci può bruciare oppure congelare. L'evidenza che risalta in queste ultime settimane molto nuvolose, è che senza il Sole tipico della stagione pre estiva, la frutta e la verdura fanno fatica a crescere ed a maturare: ecco la 'verità'

L’unica verità assoluta che ognuno di noi può direttamente misurare e soppesare attraverso la propria esperienza di Vita, senza passare dal ‘parere dell’esperto di turno’.

Ci hanno levato la capacità di osservare direttamente gli eventi, gli effetti… il nostro riflesso ad opera del ‘tutto’.

L’equilibrio è alla base dell’evoluzione. 

Il Sole, per essere 'efficace', deve irraggiare con la dovuta sensibilità. Le nuvole e la pioggia sono una causa ed un effetto di quel meccanismo del ‘potenziale superfluo’ di Zeland

Se il Sole si concentra troppo intervengono delle forze universali che 'pongono rimedio'. È la Natura che è programmata per livellare i disequilibri: è una 'giustizia' innata e preparata per affrontare ogni tipo di situazione. Per questo motivo ogni tentativo di annichilimento di una specie sull’altra è destinato a ‘fallire’ e la successione degli Imperi sulla Terra lo dimostra a pieno, pur se inseriti nell’ambito della storia deviata nel reame del tempo 'perduto' Antisistemico.

Le carte di credito fanno recuperare 3 punti di Pil di sommerso?
Lo studio analizza anzitutto l’andamento della diffusione e dell’uso della moneta elettronica tra il 1993 e il 2008: in questo periodo le famiglie italiane provviste di carta di debito o di credito sono aumentate passando, rispettivamente, dal 41,8% al 63,6% e dal 13,2% al 31,6%. Anche l’uso di questi strumenti ha subito una significativa accelerazione: basti pensare che nel 1993 solo il 9,3% degli italiani in possesso di un Bancomat lo utilizzava per pagare almeno una volta l’anno, mentre nel 2008 il 73,8% l’ha preferito al contante almeno una volta al mese.

Complessivamente, i pagamenti con le carte in Italia sono passati dal 15% nel 1998 al 40% nel 2008. E tuttavia, le operazioni fatte col denaro di plastica risultano ancora molto contenute nel confronto internazionale: nel 2008 ogni italiano ne ha fatte solo 24,5 contro le 57 dell’Area euro e le 191,1 degli Stati Uniti.
Da Yahoo 
 
Frattalmente cosa si può dedurre da questa notizia? Che il grado di appartenenza all’illusione di questa versione dell’Impero è sempre più ‘popolare’.

Globalmente l’umanità sta aderendo al castello virtuale imposto da un certo tipo di energia; un costrutto basato sulla diseguaglianza e sul debito. Debito che fa chiaramente immaginare che ‘dobbiamo qualcosa a qualcuno’. 

Non importa chi sia quel ‘qualcuno’, perché subliminalmente è ‘quel qualcosa che dobbiamo’ a giocare la carta più pesante: un senso di colpa che ci portiamo dietro per qualcosa che abbiamo fatto o pensiamo di avere fatto. Ora, se la religione cattolica credesse nella reincarnazione e nel Karma, potrei pensare che è perlomeno coerente con  questo stato di ‘debito’, come lo posso pensare per altre religioni, ma dato che per evidenti motivi lo stato delle cose attuali è volutamente stato allontanato dal concetto di ‘ritorno’, come è possibile instillare un senso di ‘debito’ spirituale senza affermare che ciò che è stato fatto è sempre inerente a noi stessi, ossia: perché un credente cattolico cristiano si sente in ‘debito’?

Il peccato originale è stato compiuto da altri, no? 

Perché dobbiamo rispondere noi se è la prima volta che ‘viviamo’ su questa Terra? Noi esuliamo da ciò che altri, si pensa, abbiano fatto in tempi tanto lontani e diversi. Eppure il ‘credente’ crede di essere colpevole e di dover ‘pagare’ e di porre rimedio; solo che il ‘ritmo’ sociale non lo permette perché tra ‘dovere’ e ‘tentazione’ l’individuo viene spazzolato ad ogni istante ciclico della propria Vita.

Per cui 'rosola' in uno stato perenne di pena, giudizio, tormento, fuga da sé, auto svilimento, separazione, paura, etc.

Il debito economico è il frattale di un debito spirituale che è stato installato nel nostro 'sistema operativo'. Ma qualcosa inizia a mal funzionare dal punto di vista Antisistemico:

Usa: computer in tilt, a terra tutti i voli della United Airlines.
Un blocco informatico ha impedito di imbarcare i passeggeri.
Milano - Tutti i voli della compagnia aerea americana United Airlines sono stati fermati venerdì sera a causa di un blocco informatico che impediva di imbarcare i passeggeri. Lo ha reso noto un portavoce della compagnia. 'I nostri tecnici sono al lavoro per risolvere il problema in tempi rapidi', ha aggiunto. Soltanto dopo oltre cinque ore il manifestarsi del problema, i tecnici della compagnia sono riusciti a risolverlo e la situazione ha iniziato ad avviarsi lentamente alla normaltà.
 
Ritardi - L'avaria ha causato ritardi negli aeroporti (in particolare Chicago e Denver) con molti passeggeri lasciati ai terminal o bloccati sugli aerei fermi sulle piste. La United ha fatto sapere che i problemi hanno avuto inizio alle 20,16 ora di New York (le 2,16 di sabato in Italia) e ha riguardato le partenze dei voli, l'elaborazione dei dati e il sistema di prenotazioni.
Link 
 
Tutto ci riflette. Gli Antichi veggenti leggevano la realtà manifesta in questo modo… Il famoso ‘volo di uccelli’ osservato o la posizione dei Pianeti: tutto è inerente ad una modalità dell’osservazione e tutto è riferibile, riportabile ad un evento ancora solo immaginato, ad una intenzione che è già riflessa nel Mondo

Quando arriveremo a sostenere che ‘oggi è un buon giorno per morire’, ebbene quel giorno avremo condotto la pace nei nostri cuori, accettando di ribaltare il piano della percezione ed, in questo, riallineandoci positivamente con il flusso dell’Energia Celeste.

Perché ci danno così tante notizie negative? Per farci credere di vivere all’Inferno e di essere ‘sporchi’. Ma nella realtà di tutti i giorni, la nostra realtà direttamente osservata, è proprio così? Ogni giorno ci imbattiamo in cadaveri per strada, viviamo la guerra in prima persona, assistiamo ad incidenti d’ogni tipo, ad uccisioni di gente d’ogni età, etc.? Sinceramente a me, al massimo, succede di poter vedere qualcuno che sta male e si accascia al suolo, ma subito viene assistito, curato  e portato al Pronto Soccorso.

Dove sta veramente tutto questo ‘male’ che ci dipingono addosso?

Sta al di fuori di noi e non ci ‘appartiene’ così come noi non gli ‘apparteniamo’. Esiste da qualche parte ma non dove siamo noi.

Il diffonderlo tramite opera ‘pubblicitaria’ intende espanderlo come se fosse un virus anche in coloro che semplicemente assistono alla trasmissione. Nulla è per caso, per cui probabilmente un nesso c’è sempre. Ma l’ultima parola deve essere sempre la nostra e non quella di un volere che trapassa la scatola televisiva.

Ricordiamo sempre la trama di ‘V for Vendetta’: i Media ed il Potere sono caratterizzati da un intreccio totale, plasmante, velenoso. Un film è solo un film? 

Abbiamo di che meditare...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com