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giovedì 11 agosto 2011

L'induzione all'Uno.



Quest’oggi intendo essere molto sintetico. Fa caldo e le persone non hanno molta voglia di leggere. Domani, invece, pubblicherò un bell’articolo su ‘mamma Rai’, che mi vede come diretto interessato. 

Tutto molto paradossale e regolato da una legge del 1938. Penso che abbiate già capito a cosa mi sto riferendo…

Ma veniamo a oggi. Ecco due citazioni, frattali l’una dell’altra, e di una realtà che ci sta letteralmente cascando addosso. Domanda: quale è la citazione ‘fantasiosa’ e quale quella ‘concreta’?
  
‘L'incontro con le parti sociali - ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - ha consentito al governo di motivare la necessità di provvedimenti urgenti per corrispondere alle esigenze di stabilità e di crescita e a ciascun attore sociale di sottolineare le proprie specifiche priorità. A questo punto è il governo a dover decidere nel nome delle sue primarie responsabilità’...
Da Yahoo

Microfono in campo! Che errore tremendo. Il cane potrebbe averlo visto. Potrebbe averlo visto!
Hem… Che importa se il cane vede il microfono?
Lascia che ti chieda, Mindy Parker del Network, che cosa vedi qui?
Hem… Il cane?
Il cane, dice lei…
C’è qualcosa che mi sfugge, per caso?
Praticamente… tutto! Tu vedi un cane. Io vedo un animale che crede con tutto se stesso, dalla punta delle orecchie sino alla punta della coda, che la ragazza che adora sia in pericolo mortale. Io vedo una profonda emozione sul muso di quel cane che nessuno aveva mai catturato e riportato sullo schermo! Facciamo salti mortali per fare in modo che Bolt pensi che sia tutto vero. Per questo rispettiamo le posizioni, per questo facciamo un solo ciak e per questo non permettiamo assolutamente che lui veda un microfono!

Perché se il cane crede che sia tutto vero, anche il pubblico ci crede
Da ‘Bolt – un eroe a quattro zampe’

Leggiamo tutto insieme adesso, confondendo realtà e fantasia:

‘L'incontro con le parti sociali - ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - ha consentito al governo di motivare la necessità di provvedimenti urgenti per corrispondere alle esigenze di stabilità e di crescita e a ciascun attore sociale di sottolineare le proprie specifiche priorità. A questo punto è il governo a dover decidere nel nome delle sue primarie responsabilità... Facciamo salti mortali per fare in modo che pensino che sia tutto vero. Per questo rispettiamo le posizioni, per questo facciamo un solo 'ciak' e per questo non permettiamo assolutamente che vedano un microfono! 

Perché se credono che sia tutto vero, anche il pubblico ci crederà’…
 
Mi sono sempre piaciuti i puzzle o i giochi ad incastro, e più ad incastro di questo non so proprio cosa ci possa essere nelle 3d. Sta cambiano l’assetto del Mondo

È in corso qualcosa che muoverà le acque sempre di più. Il governo unico mondiale è sempre più alla portata. Verrà decretato all’apice della crisi internazionale. È lì che si sta andando ed anche in maniera oltremodo spedita. 

Il ‘consenso’ è ormai implicito. Le organizzazioni specchio, come l’Onu, non possono ostacolare una simile ‘volontà’. I popoli concorrono a dare spinta, sull’onda delle difficoltà dovute alla ‘crisi’. Il dado è tratto…

Tutto ciò non corrisponde ad un ‘de profundis’, ma all’onda d’urto della creazione di una alternativa

Alternativa che si manifesterà a quella parte del ‘raccolto’ in pace con se stessa: l’ascensione ad una nuova dimensione. Non ci sono eletti, non ci sono esami… esiste solo ognuno di noi di fronte al proprio sé, rispecchiato dal tutto. 

Se ‘tutto’ crolla, non crolla per tutti, pur sembrando che sia così. Sarà ‘tutto’ spiegabile e persino logico, ma frammisto all’apparenza di molti falsi segnali… Ci sarà da discernere.

Fatto il letto e spazzata la casa, anche se c'è miseria non lo sa nessuno.
Da Wikiquote

Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 24 giugno 2011

Dinamiche che sfuggono (2).





Gli eventi sono 'guidati' sottilmente dalla sincronicità, un fenomeno che ci riguarda molto da vicino, ma in maniera particolare, diciamo ‘in un modo allargato, espanso, di osservare la fluidità e la fruizione di quello che ci accade’:

Prima di leggere oltre, fate a voi stessi questa domanda:
'È per mio merito che sono arrivato a leggere le parole che sto ora leggendo?'.

Pensateci attentamente. Ricordate la stringa di eventi che nel tempo vi ha condotto proprio qui. Ricordate come avete trovato questa particolare pagina web? Non è stato per caso

È stata una stringa d’evento orchestrata.

Le stringhe d’evento sono progettate da gruppi multipli di coscienza e, dunque, la risposta alla domanda posta sopra è: no. Non è stato per merito vostro, ma voi ora siete qui in cooperazione con altre forme di coscienza.
 
Considerate i 6,2 miliardi di persone che popolano il pianeta. Quanti leggeranno proprio queste stesse parole che state leggendo ora voi? Cento? Mille? Diecimila? Centomila? Un milione? Dipende dal potere di una stringa d’evento. Dipende dal potere delle coscienze che co-creano la stringa d’evento. Dipende dalla risonanza delle coscienze che attivano la stringa d’evento. Ma, soprattutto, dipende dall’allineamento della stringa d’evento con la volontà della Sorgente Primaria
 
Vi diciamo che, a dire il vero, non è una questione di numeri. Ciò su cui fa conto lo spirito non è il numero ma, piuttosto, la qualità che fa sì che ci si senta limpidi e connessi con la Sorgente Primaria. Così è anche la natura di questa specifica stringa d’evento. È progettata a questo effetto, e per permettere a coloro che pervengono a questo sentimento di trasmetterlo alla popolazione dell’intero pianeta con metodi che siamo miseramente incapaci di descrivere a parole

Comunque, è corretto dire che questa stringa d’evento toccherà il pianeta in modo più ampio di quanto possiate ora immaginare. Ci sono molte diverse varietà di stringhe d’evento. Alcune dipendono più da forze esterne che da una mescolanza di coscienze che operano in cooperazione. Alcune sono di natura più individuale – come nel caso della nascita o del trapasso di un’anima, mentre altre sono progettate per funzioni universali. Alcune sono progettate per catalizzare mentre altre per prevenire.
 
Vogliamo assicurarvi che, mentre leggete queste parole, nella vostra coscienza stanno avvenendo dei cambiamenti che chiariranno la vostra connessione con la Sorgente Primaria e vi abiliteranno a trasmettere questa chiarezza. La trasmissione di questa migliore chiarezza non avviene con le parole, e neppure con le azioni; per lo più è nella visione che mantenete dentro il vostro cuore e la vostra mente.
 
Questa visione è assistita nei dipinti associati con questo disco. Sono simboli che potete tenere nel vostro occhio mentale. Ci sarà un’immagine o simbolo che eserciterà un richiamo su di voi. Tenete questa immagine nella mente come se fosse la chiave alla porta chiusa che si frappone tra voi e la Sorgente Primaria. Allo stesso modo, ci sarà una parola o una frase che vi attirerà,tenetela nel vostro cuore

Queste attiveranno la stringa d’evento contenuta in quella esperienza progettata in minima parte da voi e in gran parte da un collettivo di coscienze a cui potete fare riferimento come ai WingMakers.
Link
  
C’è una profonda miscellanea di energie all’opera. Molta ‘intenzione’ potenziale deriva dall’al di là delle colonne del tempo. I Grandi Osservatori stazionano ‘oltre’, secondo il principio della contemplazione dinamica ed omnicomprensiva, che fece supporre ad Einstein di 'non poter risolvere un problema vivendoci dentro'. 

Ogni soluzione inerente a quel modo di fare/essere sarà un pagliativo, una trovata posticcia, un prendere tempo sino a quando l’entità umana riuscirà ad ‘abbracciare le cose’ da un piano superiore della vibrazione energetica.

Nel numero 22 della rivista ‘Vivi Consapevole’ c’è un articolo intitolato ‘È questo il Mondo che vogliamo?’:

Perché ci rendiamo la Vita sempre più difficile?
I Governi antepongono metodicamente gli interessi delle grandi banche e delle grandi imprese multinazionali a quelli dei cittadini. Queste, infatti, sono immuni da colpe, non sono condannabili e le multe per i crimini commessi sono insignificanti rispetto ai profitti ottenuti grazie ai crimini stessi. In conclusione: le grandi banche e multinazionali sono al di sopra delle legge, anzi, più precisamente sono loro a fare le leggi e a governare…
 
Tutto questo è possibile… vivendo come si aspettano che viviamo.
 
Siamo prevedibili, ma non solo:

non ci conosciamo mentre ‘loro’ conoscono molto bene come noi siamo fatti.

Il frattale che lo dimostra è questa società costituita da tanti 'estranei', che mediamente stanno insieme il tempo necessario per ‘fare qualcosa d’indotto’ e si sfiorano senza in realtà sapere nulla gli uni degli altri, come il concetto di ‘amicizia’ in Facebook. Quanti degli svariati ‘amici’ li conosciamo realmente? Ma non solo in Internet: anche nella Vita 3d.

L’interfaccia del linguaggio è quanto di più incomodo potessimo sviluppare ai fini conoscitivi. Va bene per dare ordini e comandare o servire, poi, il resto dell’utilità si disperde nelle anse inconsapevoli del sé.
 
Per questo motivo la Poesia è un costrutto pressochè astratto: una nobiltà vestita di cenci. Un principio superiore che si traveste di materia in maniera superba, ma che la maggior parte delle persone fatica a percepire attraverso il filtro dei propri sensi comuni e l’utilizzo deviato del linguaggio ‘tecnico’ usualmente invocato:

Quando esprimiamo una richiesta, è utile anche verificare che nella nostra mente non vi siano pensieri del tipo seguente, i quali, automaticamente, trasformano in pretese le richieste: 
  • dovrebbe pulire dove ha sporcato
  • è il suo dovere fare quello che le dico
  • merito un aumento di stipendio
  • sono giustificato per farli rimanere fino a tardi
  • ho diritto ad avere maggior tempo libero.
Quando formuliamo i nostri bisogni in questi modi, finiamo per giudicare gli altri quando non fanno quello che chiediamo
 
La canzone di Brett.
Se capisco chiaramente
che non implichi alcuna pretesa,
di solito risponderò quando mi chiami.
Ma se mi vieni di fronte
come un capo potente
ti sembrerà di avere sbattuto contro un muro.
E quando mi ricordi
così tanto a fin di bene
tutte le cose che hai fatto per me,
preparati:
ti scontrerai di nuovo!
E allora puoi gridare,
puoi sputare,
lamentarti, gemere e infuriarti;
la spazzatura lo stesso non la porterò fuori.
Ora anche se cambierai stile,
ci metterò un po’ di tempo
per perdonare e dimenticare.
Perché mi sembra che tu
non vedessi che anch’io ero un essere umano
a meno che mi adeguassi alle tue aspettative.
Le parole sono finestre (oppure muri) – Marshall B. Rosenberg

Le dinamiche energetiche d’ogni tipo costituiscono quell’unica grande onda che emerge dal potenziale. Che cosa è il Creatore? O chi è il Creatore? Un ‘film’ già visto? 
 
I Nuovi Codici Temporali codificheranno le energie di Unità e Connessione a tutti i Livelli. Codificheranno l’energia a spirale e ciclica del dispiegarsi dello Spazio/Tempo, come nelle Dimensioni Superiori, e consentiranno la riconnessione con la Natura e con il Pianeta come un Essere di Luce. Consentiranno ai Singoli esseri Sovrani di collegarsi in Comunità di Luce per contribuire alla ri-creazione della Terra come una Casa Multi-Dimensionale per il Nuovo Essere di Luce Umano Angelico che state diventando.
 
Tutti i Siti Sacri all’inizio erano codificati con questi schemi di Multi-Dimensionalità, ma questi sono stati persi dopo che l’umanità è discesa nella terza dimensione ed ha iniziato ad allontanarsi dalla pura Luce del Cuore Cosmico. Ora, Amati, visto che state tornando, questi luoghi Sacri vengono Ricollegati e Riattivati alla loro originale Luce e Scopo. Vi preghiamo di comprendere, Amati, che non è necessario distruggere la Terra o i suoi Luoghi Sacri al fine di purificare e guarire. Questo processo di purificazione e di guarigione avviene mentre la Terra si riallinea con il Cuore Cosmico e si muove in avanti nel suo Viaggio attraverso i restanti Stargate del 2011 e 2012.
 
Ho recentemente parlato della costellazione di Ofiuco e la 13° Casa dello Zodiaco Stellare. Quando l’Eclisse Lunare inizierà, la luna sorgerà  su Stonehenge nella Costellazione/Casa di Ofiuco ed attiverà i Codici del Tempo in questo Complesso per allinearsi con le frequenze di Luce Cosmica. Allo stesso tempo anche il complesso di Giza si attiverà ed allineerà nel processo di ricalibrazione

Poi, questi nuovi codici del Tempo saranno trasmessi attraverso il sistema della Griglia planetaria che forma il Corpo di Luce della Terra e tutti i Luoghi Sacri e Nodi che sono pronti si attiveranno e ricalibreranno i Nuovi Codici del Tempo.
Link 
 
Avete presente le immagini accelerate di un fiore che sboccia? Ecco… Una vera e propria meraviglia: ho davvero tanta voglia di piangere per la gioia. Percepisco che quel giorno si avvicina.

Il fiore di un sogno…

La teoria generale dei sistemi ebbe origine dal pensiero di matematici, fisici e ingegneri tra la fine degli anni 40’ e gli inizi degli anni 50’… La comunicazione e l’autoregolazione attraverso la comunicazione erano considerate dei requisiti essenziali per l’operatività dei sistemi, le informazioni riguardanti il passato venivano riportate nel sistema andando ad influenzare il futuro

Questo processo di 'retroazione autocorrettiva' fu denominato da Norbert Wiener 'cibernetica'

La cibernetica comprende lo studio di autoregolazione, autoriproduzione, adattamento, elaborazione ed immagazzinamento dell’informazione e i comportamenti finalizzati. Negli anni 50’ anche Gregory Bateson , un antropologo, venne a contatto con il pensiero cibernetico, che pensò immediatamente potesse essere applicato per descrivere le interazioni umane, ed elaborò i concetti di comportamento simmetrico e asimmetrico (o complementare) ed osservò che la società da lui esaminata conteneva due tipi di forze, una di queste spingeva verso schemi di progressivo antagonismo, fino alla rottura da parte di un gruppo, e l’altra sosteneva l’adattamento, il compromesso e la coesione sociale

Ciascuna parte reagiva alle reazioni dell’altra, attraverso forze in equilibrio dinamico e la teoria dei sistemi poteva spiegare questo equilibrio con la nozione di autogoverno attraverso la retroazione

L’informazione che giungeva da una data azione veniva ricorsivamente reintroiettata nel sistema, che gli consentiva di regolare l’attività successiva modificandola. 

Si sarebbe verificata una retroazione negativa (l’informazione riportava il sistema allo stato iniziale e diminuiva la deviazione), mentre la retroazione positiva (l’informazione aumentava la deviazione del sistema dal proprio stato iniziale) sarebbe stata scoperta più tardi.
Link 

Ecco una riflessione che scrivo per chi colga il segno e per l’amico Carlo, in qualità di fautore dell’accensione della miccia:

le informazioni riguardanti il passato venivano riportate nel ‘sistema’ andando ad influenzare il futuro: un processo di ‘retroazione autocorrettiva’.

 
ll linguaggio e la mente hanno i loro limiti. La verità è inesauribile’ – Vauvenargues.

L’Amico Amos ha pensato bene di fornire un servizio gratuito di frasi altamente meritevoli in termini di saggezza e consapevolezza. Ho inserito in SPS, nella colonna di destra, il form per aderire a questa gentile proposizione. Grazie a tutti gli ‘attori’ in gioco…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 7 giugno 2011

Il 'giudizio' sarà universale?




La modalità del ‘giudizio’ comporta il prestarsi al ‘lato oscuro’ di noi. Se è opportuno che questo accada, accadrà, altrimenti ‘qualcosa’ ci farà comprendere attraverso i riflessi degli altri, di noi, che stiamo confondendo il senso della partecipazione con quello dell’appartenenza: il giudizio appartiene alla sfera egoica e non partecipa alla sua diluizione nella ‘sinfonia’ in cerca di equilibrio del Sé frammentato.

Il giudizio è come un’interferenza che pervade il tessuto esperienziale ed in quanto così diffuso, risulta ormai un ‘piatto forte’ della componente disarmonica dell’essere. La sua presenza nel campo umano è ‘storica’: scagli la prima pietra chi è senza peccato.

Trattandosi di un'attività umana che coinvolge gli interessi e la vita delle persone è spesso soggetto ad essere fallace e - quasi sempre - oggetto di valutazioni contrastanti sulla sua validità a seconda degli interessi in causa.
Da Wikipedia 
 
Il giudizio è un frattale che testimonia, in maniera ‘barbara’ ed ardita, quel che più in profondità l’essere umano si sente in diritto di esprimere, in virtù di un’origine ‘nobile’. È come una stretta modalità privilegiata di irraggiare sugli altri la propria luce o ombra. 

Il giudizio è un’etichetta che il genere umano addossa all’opera ‘finale’ del  Creatore, interpretando alla luce della propria ignoranza un volere superiore che ‘rifugge’ per inerzia, così come le creature 'fatate' rifuggono da noi a causa del nostro 'olezzo'

La condizione umana è ancora al di là del velo per poter esprimere un giudizio senza cadere nelle pieghe della propria incomprensione. Supporre qualcosa quando non si è ancora in grado di ‘camminare’ è un fatto decisamente immaturo ma delineante il campo morfogenetico di quello che, al fine, dovrà accadere: la piena padronanza di Sé. È tutto un gioco di corse e pause, di rimbalzi ed anticipi del come si diventerà:

Luce ed ombra sovrapposte all’ora di un eterno mezzogiorno, in perfetta identificazione.

Ognuno di noi ‘vede’ attraverso se stesso e, dunque, per mezzo di filtri personali in grado di alterare quello che si osserva, proprio come la Meccanica Quantistica ha dimostrato. Nel corso del tempo deviato, tuttavia quello che progressivamente ci ha indotto a guardare sempre più in maniera 'specializzata' o 'spersonalizzata', ha contribuito ad acuire questo concetto filtrato della realtà percepita come reale: paragonabile al guardare dal classico buco della serratura. 

Da una simile prospettiva, come possiamo comprendere quello che ‘accade’?

Potremo osservare solo una piccola parte del processo e, certamente, ci sfuggiranno le cause e le varianti più complesse, quelle che il nostro arco contemplativo non può raggiungere. Da questa ‘posizione’ è ancora maggiormente comprensibile come sia perlomeno inopportuno permettersi di giudicare qualcuno o qualcosa. Semplicemente sarà meglio lasciare sempre aperta la possibilità dell’opportunità. 

Mai dire mai.

Partecipare alla crescita evolutiva è rimanere in un concetto di non appartenenza alla crescita evolutiva stessa, ossia, per ovviare al labirinto emozionale scatenato dalle parole utilizzate per esprimere un concetto, è usuale ritenersi dei ‘diversi’ proprio al fine di non rimanere impantanati troppo a lungo nelle 'anse' della corrente polarizzata verso la luce

Nella biodiversità è insita la forza più diretta. 

Nelle mode, nelle tendenze, nelle abitudini si rischia il collasso circolatorio nei meandri vorticanti di 'rotondità'  del/nel tempo ma, in realtà, senza tempo, come trappole tese per fornire ‘cacciagione’ per tutte quelle forme energetiche disperse nel buio della propria ingnoranza, che soppesano la mancanza attraverso le proprie antiche forze, conservate in un contesto vario, in cui l’umanità non è osservata diversamente da una mandria di bisonti da ‘sfruttare’ per il proprio continuum, per la propria sopravvivenza.

Come sono distribuiti i ‘pesi e le misure’? 

In maniera talmente sfuggevole da far rimanere di sasso, se solo sapessimo. Quello che percepisco è un integrale ribaltamento di piani e di valori legati all’apparenza. Fare un esercizio di ribaltamento della prospettiva non è cosa affatto negativa. Cosa percepisce del ‘Mondo dei Grandi’ un bimbo? Oppure un appartenente di una tribù primordiale Amazzonica se portato, ad esempio, a New York?

Ecco cosa intendo: ribaltare un piano è osservarlo con limpidità interiore.

Come apparirebbero le strade piene di macchine? E i cieli solcati dagli aerei? Ed il fumo delle industrie? Ed il chiasso delle città, o una televisione accesa? Secondo me diverrebbero degli scorci di un Mondo diverso in cui ci si sente diversi, e quella diversità che sentiremmo galoppare dentro di noi è l'antitesi dell’opera di integrazione a quel Mondo, il cambiamento imposto dall'abitudine del vedersi in quel Mondo, il segnale morfogenetico del programma nativo, presente in noi, che risponde per adattamento ad un input che è cambiato improvvisamente: questa è l’appartenenza.

Il lasciare che si cambi per adattarsi ad uno scenario, anche in maniera inconscia, automatica, probabile. 

Il capire che è presente in noi una modalità automatica che ‘ragiona per noi’, al posto nostro. Perché? Perché abbiamo demandato il controllo della nostra ‘nave’ molto tempo fa e questa modalità di ‘pilota automatico’ sta ancora continuando a svolgere la propria mansione in maniera pressochè perfetta, come ogni aspetto anche 3d della Vita. 

Occorre recuperare il ‘controllo’ ma, in maniera paradossale, accettando quella condivisione del ‘potere’ tra parte conscia ed inconscia: questa è la partecipazione.

Immergiamoci nell’Antisistema adesso:

Deutsche Bank compra una facoltà.
La Deutsche Bank regala 3 milioni di euro all'anno alla Humboldt Universität di Berlino, e alla Technische Universität

Che male c'è? La prima banca tedesca aiuta lo studio e la ricerca.
 
Ma un azionista ha rivelato che dietro questa apparente semplice sponsorizzazione si nasconde un ‘contratto segreto’ stipulato nel 2006. Più che un dono, sembra piuttosto una sorta di acquisto.
 
La Deutsche Bank ha tutti i diritti, può decidere sui corsi, sulla ricerca e anche avere l'ultima parola sul personale, dai docenti agli impiegati. All'ateneo non resterebbe che eseguire gli ordini

‘La Deutsche Bank si compra la scienza’, commenta ironicamente Der Spiegel. E all'ingresso della Humboldt, in quella che era Berlino Est, innanzi alla piazza dove i nazisti bruciarono i libri proibiti nel 1933, campeggia ancora una frase di Karl Marx che esalta la libertà del sapere.
 
Dopo l'accordo preliminare, nel 2007 i due atenei e la banca hanno creato un nuovo istituto, il Quantitative Products Laboratory, interamente finanziato dallo sponsor e che si sarebbe dovuto dedicare alla ricerca sulla matematica finanziaria applicata, con due docenti. I due professori prescelti, Peter Bank e Ulrich Horst, avrebbero ovviamente dovuto organizzare i corsi secondo i desideri della banca

È evidente che gli studenti avrebbero ricevuto una formazione adatta per poi essere assunti in un istituto bancario. Sarebbero stati i funzionari e i dirigenti di domani.
 
Le università tedesche, come quelle nel resto del mondo, in Europa o negli Stati Uniti, hanno da sempre necessità di fondi. E gli sponsor sono sempre benvenuti. È evidente che un'industria finanzia corsi e ricerche nel suo campo, per poi sfruttare le eventuali scoperte. È inevitabile che chi paga milioni voglia essere consultato, e sapere quali professori vengono incaricati per i corsi, e il programma di insegnamento.  

Avviene di norma nelle facoltà di medicina e di ingegneria

Tuttavia, finora in Germania gli sponsor sono stati discreti, e hanno limitato le loro pretese a un generico diritto di essere informati: non hanno mai chiesto che diritti e doveri fossero precisati per iscritto, né tanto meno posto un veto alle scelte delle università.
A Berlino forse si è andato oltre: non si tratta di un contratto classico di collaborazione. La nuova facoltà sembra piuttosto una succursale della banca.

L'ateneo non può di fatto decidere nulla senza chiedere un'autorizzazione. 

Ed è sospetto che il patto, della durata di quattro anni, rinnovabile per altri quattro, sia stato tenuto segreto. La Deutsche Bank ha chiesto e ottenuto di partecipare con suoi rappresentati alle commissioni per la scelta dei docenti. E ciò non era mai avvenuto in nessun ateneo tedesco. La banca ha anche deciso la sede della facoltà: l'Istituto di matematica è stato aperto nella Alexenderstrasse 5, nel palazzo dove si trova l'Investment & FinanzCenter della Deutsche Bank. In modo, si spiega, che gli studenti possano passare facilmente dallo studio teorico alla pratica. 
 
La denuncia non è arrivata da un semplice azionista: si tratta del professore di scienze politiche Peter Grottian, noto per le sue denunce contro l'eccessiva influenza delle industrie nella ricerca. Un'università, commenta, non può limitarsi a preparare personale specializzato su misura per questa o quell'impresa o per una banca. 

Un laureato in matematica finanziaria dovrebbe essere in grado di giudicare anche in modo critico la politica delle banche, e domani magari essere assunto dall'amministrazione pubblica per controllare le scelte finanziarie dei privati.
Da Yahoo 
 
Per questo motivo alla scuola mancano i finanziamenti... Questa notizia ci parla di ‘partecipazione’ o ‘appartenenza’? Dipende (come al solito) dal punto prospettico da cui si guarda. Ma la cosa evidente è che le due parti non sono in equlibrio:
  • abbiamo un controllore
  • abbiamo un controllato
La prima fazione è molto meno numerosa della seconda. Da sempre questo meccanismo è stato all’origine del sopruso, perché basato su un concetto di appartenenza al lato umano dedito al ‘volere’, all’appartenenza della sfera del potere quantificata nell’energia densa del denaro. 

Ma cambiando la sintonia fine della vibrazione del controllo, tutta muta d’apparenza all’istante:

le strutture Antisistemiche si trasformano in virtuose possibilità di 'raggiungimento' della massa.

Tutto cambia e la prospettiva si ribalta all’istante. 

Il ribaltamento è il grande frattale all’opera in questi tempi. Il grande ribaltamento è quello della sfera terrestre. Ora, dobbiamo fare attenzione al come sono state ri-strutturate le parole che adattano i pensieri degli Antichi: e se il ribaltamento degli assi magnetici fosse una grande metafora inerente al ribaltamento di un grande paradigma?

Se avessero visto un grande cambiamento sociale?  Si comprende perchè il 'potere' avrebbe nel tempo oscurato il 'segnale'.

Semplicemente, calcolando la posizione del Sistema Solare all’interno della Galassia, alla luce dei passati insegnamenti ed alla luce della moderna tecnologia, è possibile capire che questa porzione di ‘spazio’ è caratterizzata da un’energia vibrazionale diversa da quella che era divenuta usuale ai fini della percezione di 'normalità' dal punto di vista etico, morale e 'sostenibile' umano

Chi lo dice? Chiedetevi piuttosto ‘Chi lo chiede?' Chi è che confuta ogni possibilità che ‘fuoriesce’ dal contesto della routine?

Impariamo a ribaltare i piani dell’osservazione!

La scienza ha osservato che ogni 700.000 anni circa la Terra inverte il senso della rotazione. Mi chiedo: ma questa modalità corrisponde ad uno sterminio della Vita, un reset che lascerà integro circa l’1% della razza umana, perché la massa d’acqua si fermerà solo dopo avere esaurito la propria direzionalità inerziale, il che significa l’immersione di gran parte delle Terre emerse: il ricordo ancestrale del Diluvio, per intenderci.

Che senso ha un evento simile?

L’unico che riesco a concepire è quello legato alla ciclicità di questo piano dimensionale, al concetto di ere, a ciò che scrive Steiner quando parla di cicli umani, alla similitudine dei vuoti e dei pieni, al consolidamento della crescita, alla semina per avere il raccolto, etc. 

È proprio il concetto di ‘raccolto’ che mi permette di agganciare un senso più allargato della ‘distruzione non fine a se stessa', della distruzione come modalità di consolidamento della creazione evolutiva. Quello che posso percepire è un qualcosa legato alle differenze vibrazionali dell’energia che, anche, ci contraddistinguono. 

Per cui mi sento di poter ‘sperare’ che esista un ambito dimensionale dell’evoluzione, ossia che attraverso l’Ascensione, una parte del ‘raccolto’ possa raggiungere uno stadio sottile dell’esperienza esistenziale: la quarta e la quinta dimensione.

Per uno scenario 3d che si resetta in funzione del proprio ruolo ‘scolastico’ evolutivo, un altro scenario 4/5d accoglie i ‘laureati’ dell’anno educativo appena concluso. Il ruolo dell’Ascensione diventa dunque persino secondario o partecipativo del grande lavoro compiuto dal singolo individuo piuttosto che da intere comunità

L'Ascensione come un mezzo per... ma con il biglietto acquisito tramite il proprio 'lavoro', tramite il 'Conosci Te Stesso'.

I veggenti scorsero qualcosa, molto tempo fa. Un grande cambiamento. La religione mutò questo ‘qualcosa’ in paura e dunque nel grande spauracchio di un Giudizio Universale e nell’avvento della ‘Bestia Apocalittica’. 

Oggi, ognuno di noi ha la possibilità di comprendere che il ‘tutto’ potrebbe essere molto più intimo e meno deflagrante del previsto e che il ‘cambiamento’ è inerente al coronamento di un passaggio vibrazionale a cui tutti noi siamo sottoposti: c’è la possibilità di una ascensione di massa.

Non intendo più inseguire ristrettezze d’ogni tipo o fare discorsi di Eletti o di Maestri: siamo in una grande sinfonia in cui la partecipazione e l’appartenenza si fondono insieme

Il frattale che può incoraggiare in tal senso è il grande numero di Anime incarnate che esistono in questo momento sulla Terra tridimensionale: come se stessimo per vivere un momento di quelli fondamentali nella vicenda evolutiva. Come se si stesse per aprire una grande ‘finestra’ nel ritenuto spazio vuoto che possiamo far finta di scrutare con gli atrumenti più avanzati che la tecnologia ci ha permesso di costruire.

Uno stargate cosmico.

Che cosa succederà? Non lo possiamo ancora sapere. Forse gli Antichi hanno lasciato testimonianze dell’analogia vissuta in altre ere, ma questo insegnamento è chiuso a doppia mandata nelle segrete del potere Antisistemico. Tuttavia ciò non deve corrispondere ad un dramma, bensì al nostro diritto (e volere inconscio e/o animico) di poter vivere quell’attimo in maniera personale, assoluta, veritiera, nuova, diversa, opportuna, singolare, etc.

La ciclicità è ‘vera’ ma noi la possiamo colorare della nostra presenza.

Carpe diem

Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse. Cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani’.
Orazio
 
Carpe diem, letteralmente ‘Cogli il giorno’, normalmente tradotta in ‘Cogli l'attimo’, anche se la traduzione più appropriata sarebbe ‘Vivi il presente’ (non pensando al futuro) è una locuzione tratta dalle Odi del poeta latino Orazio (Odi 1, 11, 8). Viene di norma citata in questa forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: ‘quam minimum credula postero’ (‘confidando il meno possibile nel domani’).
 
Si tratta non solo di una delle più celebri orazioni della latinità; ma anche di una delle filosofie di vita più influenti della storia, nonché di una delle più fraintese, nella quale Orazio fece confluire tutta la potenza lirica della sua poesia… Si tratta di una 'filosofia' che pone in primo piano la libertà dell'uomo nel gestire la propria vita e invita a essere responsabili del proprio tempo, perché, come dice il Poeta stesso nel verso precedente, ‘Dum loquimur, fugerit invida aetas’ (‘Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già passato’).
Da Wikipedia 

Cogli il ‘giorno’… ossia ‘vivi quell’attimo in maniera personale, assoluta, veritiera, nuova, diversa, opportuna, singolare, etc.’. Un doppio significato 'vicino e lontano'. Cogli l'attimo eterno sempre presente come se fosse quel giorno in cui il portale si aprirà... Adesso, ora, per sempre, come domani, come quel giorno.

Un grande allenamento esistenziale.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 19 aprile 2011

L'isola dei 'Parassiti'.





Da un grande potere derivano grandi responsabilità’. Ben Parker al nipote Peter, alias l’Uomo Ragno.

C’è più saggezza e lungimiranza in un fumetto che in una predica o in un articolo della legge, come del resto c'è differenza tra la teoria e la pratica. La semplicità di queste parole è disarmante e dovrebbe fare comprendere come, a cascata, siano sempre valide in ogni ambito della Creazione.  

Ma davvero l’aumento di potere è direttamente proporzionale alla responsabilità maturata? Forse in un altro Mondo, in un altro Scenario: non in questo o almeno un simile fatto non palesa ancora. Perché?

Perché l’intenzione che ‘ispira’ questo Scenario è diversa. 

L’intenzione a cui mi riferisco è quella particolare onda vibrazionale che ha agganciato la sfera umana e che potrebbe essere definita come un’onda ‘parassita’. Ci sono molti livelli dell’intenzione racchiusi in una serie ordinata di frequenze in cui il livello massimo è quello del Creatore. Onda su onda, come dice anche la canzone. Le nostre armoniche individuali costituiscono delle componenti dell’onda maggiore. 

Un fatto possibile e 'temporaneo' è che noi tutti potremmo essere stati momentaneamente  isolati da uno dei flussi principali che intrecciano la struttura portante del Creato. D’altronde, quale posizione occupa il Sistema Solare, in uno dei ‘bracci’ a spirale della Via Lattea? Una posizione esterna, periferica… lontana dalla luce del suo nucleo.

La Via Lattea è la galassia in cui si trova il nostro Sole. Si tratta di un sistema molto complesso formato da oltre 100 miliardi di stelle e da gas e polveri. Uno scienziato dell'Università di Harward ha realizzato una mappa della Via Lattea usando una rappresentazione davvero molto originale. Si tratta di Samuel Arbesman che, sul modello della metropolitana di Londra, ha creato questa mappa della Via Lattea come se fosse una metropolitana.

 
La posizione del Sistema Solare indica la sua ‘giovane età’. Questo fatto è frattalmente indicato dalla mancanza di consapevolezza che regna sulla Terra tridimensionale, ancora ‘giovane’ in questa versione dello Scenario materializzato. 

La necessità di equilibrio è in linea con la posizione esterna alla forma della Galassia a cui partecipiamo, una posizione ‘scomoda’ in quanto ad esposizione agli ‘agenti’ che esternamente possono colpire le posizioni più avanzate e scoperte

La linea del ‘fonte’, la ‘trincea è ‘dove siamo noi’. Anche il modello di Universo riportato da Buhlman, grazie ai suoi viaggi extracorporei, è allineato a questa posizione di esternalità che ci contraddistingue: la forma stratificata a cipolla dell’Universo è un qualcosa di molto simile alle cellule che regolano la Vita sul Pianeta. La cellula umana ha sviluppato una intelligenza propria, nel tempo, attraverso la formazione di un proprio nucleo centrale grazie alla ‘sensibilità’ della sua membrana esterna in grado di filtrare e soppesare quello che cercava di penetrare o di entrare in contatto esterno. Una esperienza o ‘sensibilità’… che porta ‘intelligenza’ a livello denso, emerso nelle tre dimensioni.  

È come un trasferimento di capacità e di potere dai reami eterei, invisibili, quantici, sino ai reami più condensati dove si verifica la magia della Creazione. Un trasloco di potenzialità. Una copia, un frattale di quello che ‘esiste al di là del velo’. Stiamo dunque replicando l’opportunità naturale dell’abbondanza anche laddove un altro potere si oppone mediante l’azione della resistente induzione al voler esperimentare l’esatto contrario... Fagocitati dalla nascita in un Pianeta contraddistinto dalla grande abbondanza di risorse naturali, abbiamo instaurato un modello di paradigma basato sulla ristrettezza

Ho già descritto nei giorni scorsi il vero motivo, ossia la presenza di ‘elementi parassiti’ che influenzano il genere umano a costruire e mantenere un ecosistema basato sulla famiglia della paura, loro naturale e preferita forma di alimentazione energetica (per approfondimenti leggere gli articoli della settimana dal 11 al 15 aprile 2011.
 
Tutto il resto è una conseguenza di questa ‘causa’.

Questa causa è l’ombra che ho percepito chiaramente alla fine della lettura del libro di Ann Walker, ‘La pietra dell’orsa maggiore’. L’ombra della 'Piramide' è il frattale che ‘ci contiene’. Noi tutti viviamo all’ombra di un ‘edificio’ che ci nasconde la luce della Creazione, come se il cielo fosse sempre nuvoloso. Andare al di là di questa ombra è come ‘vedere con occhi nuovi’.

Ogni cosa che possiamo scrivere e dire è frutto ed ispirazione di questa ombra. Per questo motivo ci viene ‘consigliato’ dai Mistici di abbandonare ogni credenza, per questo motivo si parla di ’Maya’, di era dell'illusione. Come accorgersi? È impossibile accorgersi perché manca l’alternativa, l’altro punto prospettico. E allora? C’è sempre un modo, suvvia. 

Ecco quello che ho scoperto io: l’analisi frattale, il 'nascondere alla luce del Sole'. 

Eh sì, ancora quella! Secondo l’Analisi Frattale di SPS,  che non è quella autorizzata dall’Antisistema che si ‘limita’ a registrare la replica geometrica che si riscontra in Natura ad  ogni gradazione della misurazione. Diciamo che questo aspetto è quello più facilmente riscontrabile, ma il suo approfondimento è devastante per l’attuale modello di paradigma, perchè lo mette a 'nudo' in una maniera che non è modificabile da nessuno stratagemma o illusione. 

Questa versione del Mondo ne esce con le ‘ossa rotte’ e non sta più in piedi. Comunque rimane una scelta quella che ognuno di noi fa, a prescindere dall’ispirazione nefasta dei parassiti, che oltre ad un certo livello non possono andare. Quando la nostra parte divina si risveglia nulla può resistere alla sua ardente luminosità. Però questo ‘risveglio’, frattalmente indicato da ogni nostro risveglio dal sonno, è una conseguenza della nostra entropia interna, della nostra vibrazione esistenziale in grado di agganciare il potenziale mnemonico fissato nel tessuto intelligente dell’Etere o Akasha. È tutto lì come una sorta di promemoria lasciato da noi stessi per noi stessi. 

Ecco il frattale che fotografa la nostra attuale situazione: 
 

La roggia è il flusso o uno dei flussi principali dell’onda creativa. Essa è caratterizzata, nel suo strato più esterno – secondo il modello dell’Universo descritto da Buhlman – da uno strato ‘liquido’ che scivola sugli altri strati interni. A questo livello, quello dell’acqua di superficie, tutto è immanifesto. 

La Creazione avviene tramite emersione di un potenziale, di uno Scenario scelto da una Intenzione, appunto quella specie di isola che si vede in fotografia, che rappresenta la Vita tridimensionale e lo ‘strato’ più esterno dell’esperienza dell’Universo

Nelle tre dimensioni possiamo beneficiare dell’abbondanza naturale della Creazione riflessa nei primi tre regni dell’esistenza densa. Dalla sostanza ‘liquida’ come l’Etere, emerge la Vita manifesta. Le prime forme di Vita che occupano lo spazio, non sono umane, bensì minerali, vegetali e animali. Esse creano il substrato in grado di reggere la presenza umana. Ciò equivale a dire che la sfera umana si limita al ruolo di ‘regia’ sino a che non completa l’opera di realizzazione e personalizzazione dello Scenario migliore per sostenere il ‘peso’ della vivida presenza umana. 

Ma cosa succede se ‘dietro’ al processo di Creazione umano si cela un ‘parassita’? 

Che genere di Scenario andremo a realizzare? 

Ogni forma di esistenza ha le proprie caratteristiche e peculiarità: quella dei ‘parassiti’ è di sfruttare abilmente le facoltà altrui, lo Scenario altrui, come ad esempio il pidocchio che si colloca su una testa ricca di sostanze nutritive per lui, come la forfora. Forfora che evidenzia uno stato di stress da parte dell’organismo che ospita e che prepara il giusto mix o ecosistema in grado di sostentare il pidocchio. Con questo non intendo dire che il pidocchio riesce ad influenzarci con questo proposito, ma che il pidocchio evidenzia uno stato particolare dell’essere umano

C’è una forma silente che esegue questo 'lavoro'.

Per questo motivo nel film ‘The Presence’ l’entità oscura che sussurra nelle orecchie della protagonista si riferisce ad un ‘Maestro’ o ad un ‘Padrone’. C’è una gerarchia di oscure presenze. Oscure perché operano lontane dalla nostra percezione e lontane dalla luce dell’illuminazione. 

Torniamo alla fotografia in questione. La Vita tridimensionale si manifesta grazie all’emersione dell’isola nella roggia, la quale si popola di Vita. Osserviamo che il flusso principale viene diviso dalla presenza dell’isola, dando luogo ad una serie di correnti che ‘prima’ non esistevano. Correnti che agiscono sottilmente sull'isola e che incoraggiano, per riflesso, un ambiente duale

Sull’isola si vive la densità della 'terra', mentre il livello superficiale dal quale essa stessa è emersa è ‘liquido’: questo è il frattale dell’inversione del punto prospettico

Questo è il motivo del perché è tutto alla rovescia in questa realtà manifesta. Per emergere, questa realtà necessita di una solidificazione, per cui la sua natura originale era 'liquida', opposta. Per questo motivo la Vita animale ed umana si è formata biologicamente in acqua, nel liquido, come il feto che trascorre nove mesi nel liquido amniotico; feto che ricorda, peraltro molto da vicino, alcune immagini di Galassie. Per questo motivo la scienza ha rilevato che la direzione evolutiva è stata dagli esseri acquatici a quelli anfibi a quelli terrestri: è un frattale del meccanismo esoterico che conduce alla manifestazione tridimensionale della Vita

Ai lati dell’isola, lo spazio si restringe e la corrente si forma o aumenta di velocità. La Vita che si crea sull’isola ignora che è stata ‘rapita’ dal flusso originale, che continua comunque a 're-spirare'; essa si identifica con quello Scenario che l’ha accolta sin dalla nascita. Per essa esiste solo l’isola. 

A valle dell’isola si forma un cono d’ombra che ‘ripara’ dalla ritenuta violenza della 'corrente' che viene solo percepita in quanto manifestazione di avversità naturali come cataclismi, terremoti, alluvioni, esplosioni vulcaniche, bizze atmosferiche, etc. La Natura viene percepita come violenta, selvaggia, dura, senza pietà, immedesimata con la legge del più forte...

Sull’isola qualcuno escogita, per riflesso, una forma di strumentalizzazione di tutto questo fenomeno completamente travisato: delle forme di credo.

L’illusione diventa sempre più profonda. 

La separazione dal flusso sempre più costante ed evidente. L’uomo si materializza sempre più con la propria isola e la esplora tutta. Inizia a lottare persino per dei pezzi della propria isola, come in una sorta di immane reality

Osservando le correnti che si generano a causa della presenza dell’isola, si comprende come le componenti eteriche dei corpi sottili umani e dell’Anima stessa rimangano invischiate nei ‘pressi’ dell’isola, continuando a stazionare nell’ombra dell’isola, nel cono di presunta quiete che l’isola garantisce a valle di se stessa

Osservate le dinamiche per rendervene conto (ho anche girato un piccolo video che forse metterò online). 

Ciò costituisce una illusione che aggancia persino i piani sottili dell’uomo, i quali rimangono impaludati e sotto incantesimo costante. Sempre nel film ‘The Presence’, infatti, il padre della protagonista è un… fantasma. Ciò che rimane del riflesso di una Vita non proprio edificante. Persino da quella ‘posizione’ la confusione è totale ed il film lo riesce proprio bene a fare capire. La Vita dei protagonisti del film, una donna e un uomo, trascorre secondo un volere che non immaginano nemmeno. Semplicemente obbediscono senza saperlo ad un condizionamento invisibile, irraggiungibile attraverso la loro forma densa, ma tremendamente efficace nel perseguire il proprio intento

A quel livello si annidano le vere cause. 

Tutto ciò che si dirama a cascata è solo una conseguenza… Malattie comprese. Esistono anche altre leggi celesti, è vero, tuttavia queste essenze ‘parassite’ sanno molto bene come ‘cavalcare l’onda’.
  
La capacità di non giudizio, dal punto di vista umano, è la prova, la consapevolezza che si è ‘capito’ qualcosa del meccanismo superiore che regola questa versione del paradgima. Questa apertura della visione delle ‘cose’ conduce direttamente alla presenza del proprio Sé Divino. Ne sono certo. Non è solo una questione mentale, è qualcosa di molto più importante ed efficace. Quando leggo frasi enunciate da persone importanti, per vari motivi, che tendono a farsi largo e ad imprimersi nell’immaginario collettivo, penso sempre: io sono come questa persona? È giusto che il suo sentire agisca dentro di me? Penso che la risposta più corretta sia: è opportuno per me, per la mia crescita?

Se accetto di vivere secondo questa ‘corrente’ sensoriale, sono certo… tutto verrà e verrà colto solo come opportunità per fornire nuovo impulso e vigore al ‘cammino’. Le ‘interferenze’ non avranno nemmeno più senso e sarà come procedere con una luce sicura anche nel buio più totale.

L’isola verrà prima o poi ricoperta dalle ‘acque’. Il livello accrescerà l’estensione dell’Universo e, ricordiamocelo sempre, la cellula Universale si potrà riprodure esattamente come fa la cellula biologica

Il profondo articolo dell’amico Hacker apparso su www.4sfumaturedellarealta.blogspot.com   descrive alla perfezione il meccanismo che la classe di potere che regna sulla Terra emana sul genere umano. Tale meccanismo è il riflesso dell’ipnosi che essa stessa ha subìto dalle entità ‘parassite’. Nessun giudizio, dunque. Il giudizio crea separazione, odio, violenza, guerre… proprio ciò che produce energia negativa necessaria ai ‘parassiti’ che, in tale maniera, raccolgono puntualmente il frutto del loro operato

Essi sopravvivono in  questo modo. 

Ringrazio l’Hacker L.L. per avere evidenziato e ‘cucito insieme’ questo modus operandi all’opera da sempre sul Pianeta. La verità è Una ma ha tante facce diverse… che comunque riconducono sempre a quell’unica fonte: ‘tutte le strade portano a Roma’, si dice. Tralasciando il peso della località in questione, il senso è molto chiaro: tutto riconduce alla fonte e, multidimensionalmente, tutte le fonti conducono alla Fonte.

Alla luce di ciò, iniziamo a leggere le notizie secondo un altro punto prospettico; ad esempio:
 
Parmalat, tribunale Milano assolve banche, funzionari.
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno assolto oggi tutte e quattro le banche straniere e tutti i funzionari degli istituti di credito imputati nel procedimento per aggiotaggio nel crack Parmalat.
 
Le quattro banche coinvolte - Deutsche Bank, Citigroup, Bank of America e Morgan Stanley, imputate per aggiotaggio in base alle legge 231 sulla responsabilità aziendale - sono state assolte perché il fatto non sussiste
 
Soddisfazione è stata espressa subito dopo la sentenza da tutte le banche coinvolte.
‘La sentenza ha dimostrato che Deutsche Bank e i suoi dipendenti hanno agito con professionalità e nel rispetto della legge italiana’, si legge in una nota della banca tedesca.
Citigroup ha commentato di aver ‘sempre sostenuto di essere stata defraudata da Parmalat. La sentenza del tribunale conferma inequivocabilmente che Citigroup e i propri collaboratori non ebbero alcun ruolo nella perpetrazione della più significativa bancarotta fraudolenta della storia italiana’.
Bank of America ha precisato che ‘non solo il reato non sussisteva ma Bank of America disponeva di modelli organizzativi idonei come chiesto dalla 231. E' stato confermato che nessuno dei dipendenti sapesse dello stato di dissesto’ di Parmalat.
Soddisfatta per la decisione del tribunale anche Morgan Stanley.
 
Lo scorso 17 gennaio, la procura aveva chiesto la condanna degli istituti di credito a una sanzione di 900.000 euro ciascuno e la confisca dei profitti ritenuti illeciti: in particolare, 14 milioni di euro a Deutsche Bank, 70 milioni di euro a Citigroup, 30 milioni e 705.000 euro a Bank of America e 5,9 milioni di euro a Morgan Stanley...
Da Yahoo 
  
Parmalat: Adusbef, chi sono gli autori di un crack da 14 mld euro?
Se Morgan Stanley, Bank of America, CitiGroup e Deutsche Bank non hanno commesso il reato di aggiotaggio informativo e non lo hanno fatto neppure i 5 dirigenti e funzionari accusati di aver fornito al mercato false comunicazioni per gonfiare il titolo Parmalat oltre il reale valore, chi sono stati gli autori di un crack costato 14 miliardi di euro, coinvolgendo a vario titolo 170.000 risparmiatori e azionisti?

Se lo domanda l'associazione Adusbef attraverso una nota, rimarcando come, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, qualcosa non torni nell'assoluzione delle banche estere che, secondo i giudici milanesi, non sono state complici nel crack Parmalat.
Da Yahoo 
 
A questo link c’è da mettersi le mani nei capelli. Ne vale la pena? Certamente, no! Sono presenti i nomi di ‘tutti’, indistintamente…

È un ‘gioco’: il gioco delle parti a dividersi l'isola.

Pertanto pensiamo ‘solo’ a noi stessi, egoicamente secondo la verità del ‘Conosci te stesso’. Un sano egoismo che, nel tempo, sfocierà nella creazione di un’isola diversa, di una nuova opportunità, di un Mondo amico anche dei ‘parassiti’. Nel film ‘Monster & Co.’ i ‘Mostri’ comprendono alla fine che possono nutrirsi di energia di gioia e Amore e che, questa energia, è molto migliore in termini di qualità rispetto a quella del terrore e della paura

I bambini producono una smisurata energia per gioia rispettto a quella generata per paura.

Un vero Eldorado della Vita vissuta ad ogni sua latitudine o altitudine… il vero potere e la vera grande responsabilità: gli estremi che si congiungono in modo perpetuo.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

mercoledì 9 marzo 2011

Ogni attore giudica ma non è se stesso.





Nell’articolo di ieri ho trattato velocemente del concetto del ‘male’ nella proiezione ancestrale del cosiddetto ‘Diavolo’. Un archetipo, questo, che incarna tutte le paure umane, esteriorizzate e rese palesi alla luce di un Mondo considerato dai più molto simile ad un Inferno, nonché l'anticamera religiosa di un ben altro e più ‘pungente’ tipo di Inferno: quello che attende dopo la dipartita dell’Anima dal corpo fisico

Che dire? Secoli o addirittura millenni di oscurantismo globale hanno intaccato il nucleo della nostra essenza incarnata, riuscendo nell’impresa di staccare la consapevolezza del 'chi si è', in funzione dei moti allucinanti del vivere in una modalità continua di sopravvivenza

Nella rete della paura, il male si è scolpito una gran parte attiva in noi e fuori di noi

Il suo riflesso esterno a noi è proiettato dallo specchio della Coscienza, intimidita sempre di più dalle strane storie che ‘qualcuno’ ad arte ha da sempre sparso ai quattro venti. Tutto converge verso un punto di stress, un punto di maggiore debolezza dell’infrastruttura dell’universo umano. Tutto evidenzia ciò che non si vuole evidenziare, ma che chiaramente il processo legato alla psiche conduce a sé, come un magnete polarizzato ad attrarre per via naturale. 

Sia il pensiero che il Karma costringono a prendere evidenza della nostra situazione sulla Terra, mentre a nulla valgono i tentativi dell’Ego di allontanare il momento della 'resa dei conti', il momento in cui dovremo affrontare noi stessi e le nostre paure. Le illusioni di una Vita agiata e benestante o di gran lavoro o di un egoico altruismo, alla fine condurranno comunque sino a noi ogni ‘detrito’ che ci portiamo dietro come una Cometa la sua scia. 

Non si scappa da questo meccanismo, perché è previsto dal Piano Divino. Perché è un meccanismo di ‘pulizia’ energetica e spirituale. Perché è l’evoluzione a cui siamo chiamati. Il ‘male’ è ignoranza, è non conoscenza, è il vivere un giorno da leoni e gli altri da pecore, è incoerenza, è una vibrazione stonata, un’onda alfine opportuna per… crescere.

Domanda 9
Puoi spiegare il concetto di male? Esiste davvero?
 
Risposta 9
La preoccupazione primaria nell’universo non è il male, ma l’ignoranza. Quando i membri di una specie sono nell’ignoranza della loro identità come coscienza individualizzata, sono più facilmente manipolati e sedotti dalle illusioni temporanee del MEST (Materia, Energia, Spazio, Tempo). Il MEST è nell’universo la visione più esteriore del multiverso, e quelli che identificano in esso la loro vera casa stanno vivendo nell’ignoranza.
 
E’ da questa mancanza di conoscenza che il concetto di male si è propagato in una serie di qualità, energie e motivazioni. Il male, al suo livello più distillato, è semplicemente una conoscenza parziale e, da questa parziale conoscenza, il veicolo dell’anima di qualsiasi specie è capace di comportamenti che possono essere definiti come male. Il male, per quanto riguarda una personalità come la Sorgente Primaria, non esiste. Non è un sistema codificato di energia o intelligenza. E’ un’espressione comportamentale di ignoranza e nulla più.
 
A questo riguardo, il Lyricus si preoccupa del male ma non teme il suo potere o impatto, perché il male non è coordinato o coerente, a differenza di coloro che sono allineati con la Sorgente Primaria. Inoltre, il male è in conflitto con se stesso più di quanto sia in conflitto con la Sorgente Primaria e con le espressioni a lei allineate.
 
Nella maggior parte dei casi, il Lyricus considera le espressioni del male o uno dei suoi membri con compassione, accrescendo la propria risoluzione di dare assistenza a una specie verso il Gran Portale.
 
Nella terminologia del Lyricus, il male è la resistenza al sentiero della consapevolezza – chiamato Gran Portale. La resistenza alla scoperta e alla diffusione del Gran Portale  è il prodotto principale di entità non informate che desiderano mantenere l’inganno del loro potere personale, temendo che l’illuminazione della specie li spodesterà. Il male manca del sistema di radicamento alimentato dalle profondità della coscienza individualizzata ed è quindi facilmente sradicato una volta che la coscienza individualizzata diviene l’identità della specie umana.
Estratto da: Lyricus - FAQ 1, Relazione del Lyricus con la specie Umana

Davvero intensa questa citazione:
  • Quando i membri di una specie sono nell’ignoranza della loro identità come coscienza individualizzata, sono più facilmente manipolati e sedotti dalle illusioni temporanee del MEST (Materia, Energia, Spazio, Tempo). Il MEST è nell’universo la visione più esteriore del multiverso, e quelli che identificano in esso la loro vera casa stanno vivendo nell’ignoranza.
  • Inoltre, il male è in conflitto con se stesso più di quanto sia in conflitto con la Sorgente Primaria e con le espressioni a lei allineate.
  • Nella terminologia del Lyricus, il male è la resistenza al sentiero della consapevolezza – chiamato Gran Portale. La resistenza alla scoperta e alla diffusione del Gran Portale  è il prodotto principale di entità non informate che desiderano mantenere l’inganno del loro potere personale, temendo che l’illuminazione della specie li spodesterà.

Si parla di:
  • ignoranza che facilita la manipolazione
  • la manipolazione di questo scenario 3D, ossia l’Antisistema
  • Antisistema che evidenzia il conflitto con se stessi
  • il conflitto con se stessi è una resistenza alla consapevolezza
  • le paure di chi ha il potere si identificano nella paura di perdere quel potere
Dunque James dei Wingmakers ci sta narrando dell’Antisistema, ma per altre vie. Ciò che il genere umano proietta al di fuori di sé è proprio ignoranza che viene incoraggiata dallo scenario 3D, progettato appositamente per evidenziare al massimo livello il grado di oscurità che caratterizza il cammino dell’incompletezza verso la completezza. 

È naturale oltre che logico

L’Antisistema serve proprio a questo. Ben intesi, l’Antisistema è un 'padre' ma anche un padrone. È come lanciare un programma con un preciso scopo ed un ampio raggio di movimento o libertà. Esso può spingersi a livelli radicali. Esso si nutre di ciò che evidenzia. Ne ha necessità. È pertanto un ‘gioco’ molto serio, doloroso di un dolore teorico molto grave. 

Il tempo a lui concesso è il tempo a noi concesso nell’economia dei cicli celesti dell’evoluzione lanciati dal Creatore, il quale tesse ed elabora i dati degli Human Bit ai fini del bilanciamento dell’equazione energetica strutturale di base. Il Creatore dipende da noi

Dal punto di vista metafisico e soprattutto per certa tradizione filosofica antica (in particolare per S. Agostino, ma tenendo presenti anche i filosofi della Grecia antica come Platone e Aristotele), il male, essendo l’esatta antitesi del Bene e quindi dell’essere, si configura come una privazione di essere o, che dir si voglia, con il non-essere stesso. Il Male, non avendo di per sé consistenza autonoma, essendo privazione del Bene ed esistendo quindi solamente in virtù dell’essere e come suo esatto contrario, è un accidente della realtà.
 
Il male secondo Platone.
Nel X libro della Repubblica, Platone, sullo sfondo delle cui opere spesso appare trattato il problema del male, costretto ad utilizzare in generale i miti e in particolare quello di Er per spiegare il concetto trascendente di una vita ultraterrena, ammette la possibilità di una vita terrena dove il giusto riceve premi ed onori dagli dei e dagli uomini, ma aggiunge anche che gli uomini ingiusti, anche se in un primo momento sembrano aver successo, da vecchi sono "maltrattati nella loro miseria da stranieri e cittadini, vengono flagellati… saranno poi torturati e bruciati"; Platone sostiene anche che le fortune e le sofferenze che si ricevono sulla terra sono nulla rispetto a quelle che ci attendono dopo la morte.
 
Il mito di Er.
Attraverso il mito di Er, che narra la storia di un soldato morto in battaglia che, dopo dodici giorni, ritorna in vita e racconta cosa aveva visto nel regno dei morti, Platone sostiene che l'anima riceva già in questa vita sia il premio della sua giustizia, sia la pena della sua colpa.
Per Platone, però, a differenza di quanto credevano gli ebrei vetero-testamentari, un'anima giusta è colpita da castigo non perché ha ereditato una colpa dai propri padri, ma perché ha commesso una colpa in una sua preesistenza passata.
Da Wikipedia

La lungimiranza degli antichi è 'abissale'. In contrapposizione al concetto che si è costruita la scienza occidentale, riferito alla inferiorità di coloro che vissero nei tempi trascorsi rispetto al punto di riferimento presente. Tale paradosso e cecità è certamente temporaneo, in quanto il pieno sviluppo del processo del pensiero e dell’Io umano, condurranno presto o tardi al pieno risveglio dell’essenza intrappolata nella rete concettuale di un modello di psiche acerbo, imberbe, ancora troppo vicino al suo punto di nascita. 

Platone utilizza dei termini che i traduttori hanno ‘fissato’ per esso, per cui la sua valenza si occidentalizza un po’ troppo. È come studiare gli antichi con il metro di giudizio e valutazione moderni: tutto appare come infantile, puerile, al limite della compassione e dello scherno. 

Se davvero Platone scriveva degli Dei è ovvio che si poteva riferire esclusivamente agli Dei provenienti dalle stelle. Questo è un altro paradosso a cui l’uomo medio moderno va incontro puntualmente: crede in un Dio unico, il suo, e quando legge delle altre divinità attuali le rifiuta, mentre quando legge degli Dei dell’antichità si apre alle considerazioni più disparate, miscelando possibilità anche remote. Come è possibile questa cosa? È come se il ‘credente, sfugga da un presente diverso da quello che gli hanno imposto, rifugiandosi nel passato non riconosciuto, nel quale può manifestare silenziosamente tutta la propria ‘sete di curiosità’. Solo i bigotti o gli integralisti non lo fanno. La grande platea è infatti interessata da sempre ai misteri che ci ruotano attorno come satelliti atratti dalla nostra presenza. 

Lo so che è concetto astruso che probabilmente non sono riuscito per bene ad esprimere: non è facile nel poco tempo che ho a disposizione per il Blog durante la giornata. Tuttavia lo sforzo richiesto al cortese lettore è proprio quello di intingersi nelle riflessioni, seppure abbozzate, e continuare privatamente il cammino solo sussurrato e prosposto. Questo esercizio è di grande utilità al fine di aprire le porte della propria disponibilità dell’essenza all’essenza. 

La sete di curiosità umana è fumo che sfugge dalle chiuse dell’Antisistema, è il percepire che qualcosa di diverso dall’usuale esiste appena oltre il passo mosso con coraggio e determinazione oltre il giudizio della comunità e della consuetudine.

È il voler giudicare che ci sconfigge.
Apocalypse Now

(Basandosi sui tipi di giudizio possibili, secondo  Aristotele) lo studioso del Novecento Karl Popper ha elaborato il principio di falsificazione, secondo il quale se due proposizioni sono opposte tra loro ed una di esse risulta vera, l'altra sarà sicuramente falsa”.
Da Wikipedia

A questo conduce la 'filosofia' dell’uomo? Ad emettere sentenze logiche che servono ai programmatori di computer per incidere la loro funzionalità? Da parte mia, posso umilmente fare notare che il principio di falsificazione proposto da Karl Popper è quantisticamente irrilevante in quanto esprime un punto di vista molto limitato della consapevolezza estesa

Ciò che è inerente allo scenario 3D è interamente ribaltabile ai fini della presa di coscienza. Questo ribaltamento dei piani della percezione esplica proprio il concetto di specchio e riflesso, interamente ricondotto ad un unico punto d’osservazione per il quale non esiste né giudizio né, dunque, verità o falsità, ma solo opportunità evolutive

Il giudizio umano anche nella sua estrema logicità crea separazione e lontananza dal proprio nucleo dell’essenza e motivazione spirituale.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com