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venerdì 29 giugno 2012

Un modello di centri decentrati centrali.




Che cos’è l’Universo?
L'Universo viene comunemente definito come tutto ciò che esiste, il che comprende tutta la materia e l'energia, i pianeti, le stelle, le galassie e il contenuto dello spazio intergalattico…
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Questa è la risposta omnicomprensiva per ‘fede’, ossia ‘ad immagine e somiglianza di quello che pensiamo per la maggiore’. Ma ciò che crediamo di pensare è ispirato, per cui l’idea di Universo che ‘ci siamo fatti’ è di Natura ‘parassitaria’, visto che queste entità hanno il ruolo ispirante più ‘vicino’ all’umano. 

Da 'qua', immagino che la definizione di Universo sia funzionale al mantenerci ad un livello radicato della conoscenza; un livello ‘basso’ e non consapevole del vero significato di partecipazione all’Universo

Perché dovrebbe essere così? Per questioni di attaccamento e ignoranza da parte di queste entità, che temono per la loro stessa sopravvivenza. Questa ‘cecità’ comporterebbe un relativo ‘stallo’ nella funzione di ricerca e conoscenza di se stessi, di tutte quelle forme esistenziali interessate da questo incantesimo o contagio.

In SPS si è più volte messo in luce che ‘il caso non esiste’ e che ‘tutto ha un senso nell’economia Universale’, per cui anche le entità parassite ricoprono un ruolo auto educativo in questa tappa del cammino dell’umanità verso la riscoperta della propria origine e funzione.

L’Universo è una scuola, un campo esperienziale o di addestramento. I partecipanti alla Vita sono degli iniziati alla propria ‘conoscenza’

Frattalmente tutto questo modello si ripercuote in ogni ambito dell’esistenza, attraverso le vie infinite dell’Arte. Sequenze e codici si ripetono secondo modelli e archetipi, funzioni d’onda e di particella, campi polarizzati auto traenti, leggi stratificate e sommatorie capaci anche di confondere l’osservatore 'non attento'…

All’interno di un corpo umano, le cellule formano il corpo stesso. È difficile crederlo, eppure lo 'vediamo' usualmente osservando la materia, costituita da ‘atomi’. Queste ‘formazioni energetiche’ sono perlopiù ‘vuote al loro interno’. Sono le forze che tengono insieme o staccano le componenti

Per questo, osservando l’Universo dal nostro punto prospettico, lo vediamo pressoché ‘vuoto’. Dov’è la materia dal punto di vista degli atomi? È al loro ‘esterno’, ossia essi formano qualcosa che è al di fuori della loro portata visiva e probabilmente della loro ‘comprensione’

Allo stesso modo, le cellule formano un corpo ‘esterno’ di cui non è detto che abbiano ‘conoscenza’. 

È un po’ come il concetto di ‘astronave’. Le persone che sono al suo interno, la usano per viaggiare ma non hanno mediamente idea di come quel costrutto sia stato generato. Le cellule, tuttavia, sono più simili alla forza che sta alla base della materia e dunque dell’astronave: 

le cellule compongono l’astronave, ma quello che c’è dentro – l’equipaggio o il pilota – è un qualcosa di origine diversa. Seppure fatto d’altre cellule, non risponde al medesimo ‘trattamento’ energetico a cui è disposta l’astronave, ossia il ‘corpo’. 

Esiste un altro tipo di ‘materia’ che deriva da una forza ‘altra’. Si parla spesso di Amore. Che cosa può essere se non una forma di energia motivazionale diversa da tutto quello che siamo abituati a ‘misurare’?
 
L'Amor che move il sole e l'altre stelle.
Paradiso XXXIII,145 - Divina Commedia di Dante Alighieri

Tutto ciò mette in mostra un ‘modello centrale’ dell’organizzazione dell’energia e dunque della materia. Un qualcosa che sprigiona Amore, al centro di tutto per il tutto. Infatti, ci dicono, che l’Universo sia partito da una sorta di ‘centro’ e poi abbia iniziato ad espandersi. I ‘Sistemi di Pianeti’ ruotano tutti attorno ad un punto centrale.

Eppure la Natura frattale e olografica dell’Arte Divina riflessa nella Creazione, è molto evidente. Per cui? Esiste l’Uno e i Molti. Ha senso sostenere l’idea di un centro? Ha senso nel momento in cui ‘ne abbiamo bisogno al fine di trovare un punto di appoggio’, altrimenti non ha molto 'senso' a livello spirituale, perché il centro è una materializzazione pura, un punto d’incontro, una media… è la ‘particella’ e non l’onda.

Dopo il Tempo della scuola giunge un altro Tempo...

La particella focalizzata è equivalente alla nascita, alla manifestazione fisica della possibilità. L’onda è la funzione esperienziale, il senso, il motivo, lo scopo, che deriva dalla Sorgente che l’ha emessa.

Entrambe sono autentiche e senza perdita di ‘valore’. È l’apparenza che muta e si conforma al ‘territorio’ da esplorare

Uno, nessuno, centomila.

Ha senso sostenere ogni cosa sostenibile nel momento in cui per l’osservatore sia sensata. Dunque? Dipende dalla consapevolezza del punto d’ascolto. Dal suo grado di intrattenimento con quello che osserva. Dalla sua partecipazione e coerenza. Come se, osservando un panorama, ci riconoscessimo in quello che si osserva a tal punto di credere di vedere noi stessi comporre l’osservato e l’osservatore.

È una questione di consapevolezza e, in definitiva, di ‘centro’.

Giocando con le parole e con il pensiero, si continua a girare in loop o attorno ad un costrutto più o meno abbozzato. Quando questo costrutto prende forza, attraverso l’abitudine o il credo, allora si vivifica a tal punto da incominciare ad emettere attrazione e dunque esercitare gravità

Da questo punto prospettico è meglio inquadrabile anche la cosiddetta ‘forma pensiero’, che nel Tempo può divenire sufficientemente ‘solida’ attraverso la partecipazione più o meno conscia di polarizzatori ed aggregatori della possibilità:

gli umani.

Una forma pensiero cristallizzata, solida, è ad esempio la Chiesa Cattolica. Mediante l’esercizio della preghiera e dei mantra magici iniziali, essa si è manifestata in ‘Vita’. È divenuta ‘edificio stabile e solido’, nonché fonte di attrazione e magnetismo verso quella vasta platea di aderenti o rispondenti al proprio campo morfogenetico. L’incantesimo che ne deriva è di Natura identica alla forza che esercita un Pianeta attorno a sé. È la sua ‘ragione d’essere’. Il suo ‘colore’

Ora, la Chiesa, come il singolo Pianeta, sono dei singoli attrattori/collettori/terminali, che hanno anche la funzione di ‘centro’. Da qua è possibile comprendere come il ‘tutto’ sia organizzato in una gerarchia rispondente ad una qualche forma d’Arte a base dell’energia della possibilità.

Le cellule compongono un corpo, che vive senza sapere di essere composto da organismi intelligenti. È la Vita dentro la Vita. La solidificazione della Vita, dalla sua funzione d’onda alla sua funzione di focus a livello di particella. È una emersione nel campo quantico del possibile, regolata dalle leggi necessarie per auto regolamentarne il ‘viaggio’.

Il Conosci Te Stesso è relativo ad un viaggio individuale, che riporta le informazioni esperienziali lungo tutta la catena della Creazione. I centri di backup o di memoria sono dislocati ad ogni livello e sono accessibili in maniere diverse funzionali alla capacità del ‘singolo’ di tornare ad accedervi dopo avere deposto le informazioni. È una questione di ‘chiavi’ interpretative.

Allora, da questo punto di vista, emerge una struttura pluricentrica. Un modello relazione capace di scambiare dati ed elaborarli mettendo i risultati on line e real time a disposizione di tutti. Dove la particella si manifesta ed esercita l’avventura dell’esperienza, è anche il motivo della diversa partecipazione di Coscienza dalla quale la particella si vede/crede inserita nell’organizzazione Universale. 

Il ‘luogo’ dov’è apparsa è per lei un centro, ma allo stesso Tempo risulta uno dei centri

Tutto si riconfigura di conseguenza alla geografia vibrazionale del luogo che ospita, persino la consapevolezza, persino il motivo che aveva spinto a prendere una certa decisione.

In informatica il termine Peer-to-peer (P2P) indica un'architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server.
 
Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. L'esempio classico di P2P è la rete per la condivisione di file (File sharing).
 
In Microsoft si tende a definire con il termine peer-to-peer una rete di un piccolo gruppo di persone (non più di 10 persone), dove la protezione non costituisce un problema, modalità normalmente conosciuta con il termine gruppo di lavoro, in antitesi alle reti cliente-servente in cui è presente un dominio centralizzato
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Esiste un ‘modello centralizzato chiuso’ dettato da un punto di vista inconsapevole e un ‘modello centralizzato aperto’ dettato da una maggiore consapevolezza dell’esistenza. Anche se la consapevolezza individuale è bassa, allo stesso Tempo molti processi maggiori funzionano ugualmente secondo il principio del ‘centro aperto’ o ‘multicentro’, come ad esempio il funzionamento cellulare o superiore in termini vibrazionali.

Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione.
I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati...
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Nella realtà, tutto ciò si deve tradurre in un qualcosa di molto simile. Abbiamo visto, ad esempio, l’emersione del ‘Modello Ucadia’, oppure delle forme aggregative permesse dalla moderna tecnologia, come ad esempio l’esistenza di Internet. Che altro ancora?

L'azienda senza capi: il modello di gestione orizzontale che funziona in America.
Lavorare senza il capo, il padrone, il boss che comanda, è possibile? La Valve Corporation, azienda statunitense produttrice di videogame, può vantarsi di offrire ai suoi dipendenti ogni tipo di servizio, dalla lavanderia ai massaggi. Tranne la presenza di un capo.  

Un'azienda ‘boss free’ sin dalla sua nascita, in cui non solo non esistono direttori, ma neanche i vice e i vari responsabili di settore. Non esiste alcun tipo di gerarchia, e sia l'orario di lavoro che le mansioni - addirittura lo stipendio - viene deciso dallo stesso team di colleghi.

Valve Corp. è una delle numerose aziende che ha deciso di passare ad una gestione del lavoro orizzontale, eliminando in particolare quelle numerose cariche intermedie che stanno tra il capo e il dipendente. Un 'taglio del personale' molto particolare, ma che garantisce ottimi risultati:

innanzitutto una produttività più veloce, una maggiore flessibilità e più potere decisionale ai lavoratori. Sono gli stessi dipendenti che decidono, tramite votazione, a chi dare promozioni, decidendo anche riguardo alle assunzioni, licenziamenti e aumenti di stipendi. Tutto valutato in base soltanto alla produttività di ogni dipendente. Che deve essere altamente motivato per poter far parte del team di lavoro e in grado di autogestirsi, compito che non riesce facile a tutti: 

molti dipendenti infatti lasciano il posto dopo un anno, in preda ad una sorta di disorientamento. Ci sono poi alcuni lati negativi, come i tempi lunghi che possono passare prima di individuare le cattive performance di alcuni dipendenti ed effettuare un licenziamento. È poi fondamentale che il team sia positivo e che non ci siano disarmonie all'interno, prerogative altamente difficili su un posto di lavoro, ma non impossibili. Perchè è il team stesso che decide a chi affidare un progetto piuttosto che un altro, e rivalità o misunderstanding potrebbero comportare una perdita economica - oltre che di credibilità - all'azienda stessa.

Anche la W.L. Gore gestisce i suoi dipendenti - oltre 10 mila - dal 1958 con lo stesso sistema gestionale, un modello reticolare basato su squadre al posto dei capi tradizionali e catene di comando collegate tra loro. In questo caso, i dipendenti assumono la leadership in base alla loro capacità di 'guadagnare' il rispetto dei colleghi e di attirare seguaci, che sono coloro che non prendono mai iniziativa sul posto di lavoro

Un metodo da molti criticato, anche se Shipper Frank, professore di gestione alla Salisbury University nel Maryland, afferma che la struttura piatta ha aiutato l'azienda ad essere in continuo rinnovamento e sempre creativa, perché le idee possono venire da chiunque nell'organizzazione, a prescindere dalla posizione

Un sistema meritocratico in cui ognuno si rigenera, e rigenerandosi dà nuova linfa alla sua azienda. Sarebbe possibile anche in Italia?
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Affascinante, vero? Questo step della 'liberazione' è utile alla causa evolutiva. Tuttavia, è un modello umano basato ancora sulla competizione. Quanto sia ‘sana’ questa competizione dipende da molti fattori, primo dei quali è la ‘non rinuncia a se stessi’. 

Pur godendo di pari diritti e doveri, le individualità esistono alla luce biodiversa della possibilità. Hanno diversi livelli di consapevolezza e possono sempre prestarsi alla diffusione di modelli virali basati sulla propria ‘rinuncia’. Questa ‘rinuncia’ è molto bene espressa dalla domande che il Creatore porge ad Adamo: 

‘Dove sei?’

Dio cerca Adamo che si è nascosto, fa risuonare la sua voce nel giardino e chiede dov’è; ciò significa che non lo sa, che è possibile nascondersi da lui: 

dunque Dio non è l’onnisciente.
 
Ma, invece di spiegare il passo biblico e risolvere l’apparente contraddizione, il Rabbi se ne serve solo come punto di partenza, utilizzandone il contenuto per rivolgere al comandante un rimprovero per la vita da lui condotta fino a quel momento, per la sua mancanza di serietà, la sua superficialità e l’assenza di senso di responsabilità nella sua anima
 
La risposta del Rabbi mira a questo, a dirgli: 

‘Adamo sei tu. E a te che Dio si rivolge chiedendoti: Dove sei?’. 

Apparentemente non gli ha fornito nessun chiarimento sul significato del brano biblico in quanto tale. Ma in realtà la risposta illumina sia la situazione di Adamo nel momento in cui Dio lo interpella, sia la situazione di ogni uomo in ogni tempo e in ogni luogo
Il cammino dell’uomo – Martin Buber

Siamo consci di avere ‘rinunciato’ a qualcosa del quale abbiamo solo un’orma frattale nella mente? Chiamiamola Karma o Libero Aribitrio, il risultato non cambia:

abbiamo compiuto una scelta di smagnetizzazione, i cui effetti sono riverberati, rimbalzati, nel tunnel dello Spazio/Tempo. Una ridondanza, un’eco, una vibrazione divenuta leitmotiv come la polvere nelle 3d.

Allo stesso Tempo questa ‘rinuncia’ è sia uno ‘stazionamento’, sia un ‘punto di focus’. Ora abbiamo ‘terra sotto ai piedi’ e da questo punto possiamo trovare quello slancio capace di ‘tornare a rivedere le Stelle’

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012

martedì 19 aprile 2011

L'isola dei 'Parassiti'.





Da un grande potere derivano grandi responsabilità’. Ben Parker al nipote Peter, alias l’Uomo Ragno.

C’è più saggezza e lungimiranza in un fumetto che in una predica o in un articolo della legge, come del resto c'è differenza tra la teoria e la pratica. La semplicità di queste parole è disarmante e dovrebbe fare comprendere come, a cascata, siano sempre valide in ogni ambito della Creazione.  

Ma davvero l’aumento di potere è direttamente proporzionale alla responsabilità maturata? Forse in un altro Mondo, in un altro Scenario: non in questo o almeno un simile fatto non palesa ancora. Perché?

Perché l’intenzione che ‘ispira’ questo Scenario è diversa. 

L’intenzione a cui mi riferisco è quella particolare onda vibrazionale che ha agganciato la sfera umana e che potrebbe essere definita come un’onda ‘parassita’. Ci sono molti livelli dell’intenzione racchiusi in una serie ordinata di frequenze in cui il livello massimo è quello del Creatore. Onda su onda, come dice anche la canzone. Le nostre armoniche individuali costituiscono delle componenti dell’onda maggiore. 

Un fatto possibile e 'temporaneo' è che noi tutti potremmo essere stati momentaneamente  isolati da uno dei flussi principali che intrecciano la struttura portante del Creato. D’altronde, quale posizione occupa il Sistema Solare, in uno dei ‘bracci’ a spirale della Via Lattea? Una posizione esterna, periferica… lontana dalla luce del suo nucleo.

La Via Lattea è la galassia in cui si trova il nostro Sole. Si tratta di un sistema molto complesso formato da oltre 100 miliardi di stelle e da gas e polveri. Uno scienziato dell'Università di Harward ha realizzato una mappa della Via Lattea usando una rappresentazione davvero molto originale. Si tratta di Samuel Arbesman che, sul modello della metropolitana di Londra, ha creato questa mappa della Via Lattea come se fosse una metropolitana.

 
La posizione del Sistema Solare indica la sua ‘giovane età’. Questo fatto è frattalmente indicato dalla mancanza di consapevolezza che regna sulla Terra tridimensionale, ancora ‘giovane’ in questa versione dello Scenario materializzato. 

La necessità di equilibrio è in linea con la posizione esterna alla forma della Galassia a cui partecipiamo, una posizione ‘scomoda’ in quanto ad esposizione agli ‘agenti’ che esternamente possono colpire le posizioni più avanzate e scoperte

La linea del ‘fonte’, la ‘trincea è ‘dove siamo noi’. Anche il modello di Universo riportato da Buhlman, grazie ai suoi viaggi extracorporei, è allineato a questa posizione di esternalità che ci contraddistingue: la forma stratificata a cipolla dell’Universo è un qualcosa di molto simile alle cellule che regolano la Vita sul Pianeta. La cellula umana ha sviluppato una intelligenza propria, nel tempo, attraverso la formazione di un proprio nucleo centrale grazie alla ‘sensibilità’ della sua membrana esterna in grado di filtrare e soppesare quello che cercava di penetrare o di entrare in contatto esterno. Una esperienza o ‘sensibilità’… che porta ‘intelligenza’ a livello denso, emerso nelle tre dimensioni.  

È come un trasferimento di capacità e di potere dai reami eterei, invisibili, quantici, sino ai reami più condensati dove si verifica la magia della Creazione. Un trasloco di potenzialità. Una copia, un frattale di quello che ‘esiste al di là del velo’. Stiamo dunque replicando l’opportunità naturale dell’abbondanza anche laddove un altro potere si oppone mediante l’azione della resistente induzione al voler esperimentare l’esatto contrario... Fagocitati dalla nascita in un Pianeta contraddistinto dalla grande abbondanza di risorse naturali, abbiamo instaurato un modello di paradigma basato sulla ristrettezza

Ho già descritto nei giorni scorsi il vero motivo, ossia la presenza di ‘elementi parassiti’ che influenzano il genere umano a costruire e mantenere un ecosistema basato sulla famiglia della paura, loro naturale e preferita forma di alimentazione energetica (per approfondimenti leggere gli articoli della settimana dal 11 al 15 aprile 2011.
 
Tutto il resto è una conseguenza di questa ‘causa’.

Questa causa è l’ombra che ho percepito chiaramente alla fine della lettura del libro di Ann Walker, ‘La pietra dell’orsa maggiore’. L’ombra della 'Piramide' è il frattale che ‘ci contiene’. Noi tutti viviamo all’ombra di un ‘edificio’ che ci nasconde la luce della Creazione, come se il cielo fosse sempre nuvoloso. Andare al di là di questa ombra è come ‘vedere con occhi nuovi’.

Ogni cosa che possiamo scrivere e dire è frutto ed ispirazione di questa ombra. Per questo motivo ci viene ‘consigliato’ dai Mistici di abbandonare ogni credenza, per questo motivo si parla di ’Maya’, di era dell'illusione. Come accorgersi? È impossibile accorgersi perché manca l’alternativa, l’altro punto prospettico. E allora? C’è sempre un modo, suvvia. 

Ecco quello che ho scoperto io: l’analisi frattale, il 'nascondere alla luce del Sole'. 

Eh sì, ancora quella! Secondo l’Analisi Frattale di SPS,  che non è quella autorizzata dall’Antisistema che si ‘limita’ a registrare la replica geometrica che si riscontra in Natura ad  ogni gradazione della misurazione. Diciamo che questo aspetto è quello più facilmente riscontrabile, ma il suo approfondimento è devastante per l’attuale modello di paradigma, perchè lo mette a 'nudo' in una maniera che non è modificabile da nessuno stratagemma o illusione. 

Questa versione del Mondo ne esce con le ‘ossa rotte’ e non sta più in piedi. Comunque rimane una scelta quella che ognuno di noi fa, a prescindere dall’ispirazione nefasta dei parassiti, che oltre ad un certo livello non possono andare. Quando la nostra parte divina si risveglia nulla può resistere alla sua ardente luminosità. Però questo ‘risveglio’, frattalmente indicato da ogni nostro risveglio dal sonno, è una conseguenza della nostra entropia interna, della nostra vibrazione esistenziale in grado di agganciare il potenziale mnemonico fissato nel tessuto intelligente dell’Etere o Akasha. È tutto lì come una sorta di promemoria lasciato da noi stessi per noi stessi. 

Ecco il frattale che fotografa la nostra attuale situazione: 
 

La roggia è il flusso o uno dei flussi principali dell’onda creativa. Essa è caratterizzata, nel suo strato più esterno – secondo il modello dell’Universo descritto da Buhlman – da uno strato ‘liquido’ che scivola sugli altri strati interni. A questo livello, quello dell’acqua di superficie, tutto è immanifesto. 

La Creazione avviene tramite emersione di un potenziale, di uno Scenario scelto da una Intenzione, appunto quella specie di isola che si vede in fotografia, che rappresenta la Vita tridimensionale e lo ‘strato’ più esterno dell’esperienza dell’Universo

Nelle tre dimensioni possiamo beneficiare dell’abbondanza naturale della Creazione riflessa nei primi tre regni dell’esistenza densa. Dalla sostanza ‘liquida’ come l’Etere, emerge la Vita manifesta. Le prime forme di Vita che occupano lo spazio, non sono umane, bensì minerali, vegetali e animali. Esse creano il substrato in grado di reggere la presenza umana. Ciò equivale a dire che la sfera umana si limita al ruolo di ‘regia’ sino a che non completa l’opera di realizzazione e personalizzazione dello Scenario migliore per sostenere il ‘peso’ della vivida presenza umana. 

Ma cosa succede se ‘dietro’ al processo di Creazione umano si cela un ‘parassita’? 

Che genere di Scenario andremo a realizzare? 

Ogni forma di esistenza ha le proprie caratteristiche e peculiarità: quella dei ‘parassiti’ è di sfruttare abilmente le facoltà altrui, lo Scenario altrui, come ad esempio il pidocchio che si colloca su una testa ricca di sostanze nutritive per lui, come la forfora. Forfora che evidenzia uno stato di stress da parte dell’organismo che ospita e che prepara il giusto mix o ecosistema in grado di sostentare il pidocchio. Con questo non intendo dire che il pidocchio riesce ad influenzarci con questo proposito, ma che il pidocchio evidenzia uno stato particolare dell’essere umano

C’è una forma silente che esegue questo 'lavoro'.

Per questo motivo nel film ‘The Presence’ l’entità oscura che sussurra nelle orecchie della protagonista si riferisce ad un ‘Maestro’ o ad un ‘Padrone’. C’è una gerarchia di oscure presenze. Oscure perché operano lontane dalla nostra percezione e lontane dalla luce dell’illuminazione. 

Torniamo alla fotografia in questione. La Vita tridimensionale si manifesta grazie all’emersione dell’isola nella roggia, la quale si popola di Vita. Osserviamo che il flusso principale viene diviso dalla presenza dell’isola, dando luogo ad una serie di correnti che ‘prima’ non esistevano. Correnti che agiscono sottilmente sull'isola e che incoraggiano, per riflesso, un ambiente duale

Sull’isola si vive la densità della 'terra', mentre il livello superficiale dal quale essa stessa è emersa è ‘liquido’: questo è il frattale dell’inversione del punto prospettico

Questo è il motivo del perché è tutto alla rovescia in questa realtà manifesta. Per emergere, questa realtà necessita di una solidificazione, per cui la sua natura originale era 'liquida', opposta. Per questo motivo la Vita animale ed umana si è formata biologicamente in acqua, nel liquido, come il feto che trascorre nove mesi nel liquido amniotico; feto che ricorda, peraltro molto da vicino, alcune immagini di Galassie. Per questo motivo la scienza ha rilevato che la direzione evolutiva è stata dagli esseri acquatici a quelli anfibi a quelli terrestri: è un frattale del meccanismo esoterico che conduce alla manifestazione tridimensionale della Vita

Ai lati dell’isola, lo spazio si restringe e la corrente si forma o aumenta di velocità. La Vita che si crea sull’isola ignora che è stata ‘rapita’ dal flusso originale, che continua comunque a 're-spirare'; essa si identifica con quello Scenario che l’ha accolta sin dalla nascita. Per essa esiste solo l’isola. 

A valle dell’isola si forma un cono d’ombra che ‘ripara’ dalla ritenuta violenza della 'corrente' che viene solo percepita in quanto manifestazione di avversità naturali come cataclismi, terremoti, alluvioni, esplosioni vulcaniche, bizze atmosferiche, etc. La Natura viene percepita come violenta, selvaggia, dura, senza pietà, immedesimata con la legge del più forte...

Sull’isola qualcuno escogita, per riflesso, una forma di strumentalizzazione di tutto questo fenomeno completamente travisato: delle forme di credo.

L’illusione diventa sempre più profonda. 

La separazione dal flusso sempre più costante ed evidente. L’uomo si materializza sempre più con la propria isola e la esplora tutta. Inizia a lottare persino per dei pezzi della propria isola, come in una sorta di immane reality

Osservando le correnti che si generano a causa della presenza dell’isola, si comprende come le componenti eteriche dei corpi sottili umani e dell’Anima stessa rimangano invischiate nei ‘pressi’ dell’isola, continuando a stazionare nell’ombra dell’isola, nel cono di presunta quiete che l’isola garantisce a valle di se stessa

Osservate le dinamiche per rendervene conto (ho anche girato un piccolo video che forse metterò online). 

Ciò costituisce una illusione che aggancia persino i piani sottili dell’uomo, i quali rimangono impaludati e sotto incantesimo costante. Sempre nel film ‘The Presence’, infatti, il padre della protagonista è un… fantasma. Ciò che rimane del riflesso di una Vita non proprio edificante. Persino da quella ‘posizione’ la confusione è totale ed il film lo riesce proprio bene a fare capire. La Vita dei protagonisti del film, una donna e un uomo, trascorre secondo un volere che non immaginano nemmeno. Semplicemente obbediscono senza saperlo ad un condizionamento invisibile, irraggiungibile attraverso la loro forma densa, ma tremendamente efficace nel perseguire il proprio intento

A quel livello si annidano le vere cause. 

Tutto ciò che si dirama a cascata è solo una conseguenza… Malattie comprese. Esistono anche altre leggi celesti, è vero, tuttavia queste essenze ‘parassite’ sanno molto bene come ‘cavalcare l’onda’.
  
La capacità di non giudizio, dal punto di vista umano, è la prova, la consapevolezza che si è ‘capito’ qualcosa del meccanismo superiore che regola questa versione del paradgima. Questa apertura della visione delle ‘cose’ conduce direttamente alla presenza del proprio Sé Divino. Ne sono certo. Non è solo una questione mentale, è qualcosa di molto più importante ed efficace. Quando leggo frasi enunciate da persone importanti, per vari motivi, che tendono a farsi largo e ad imprimersi nell’immaginario collettivo, penso sempre: io sono come questa persona? È giusto che il suo sentire agisca dentro di me? Penso che la risposta più corretta sia: è opportuno per me, per la mia crescita?

Se accetto di vivere secondo questa ‘corrente’ sensoriale, sono certo… tutto verrà e verrà colto solo come opportunità per fornire nuovo impulso e vigore al ‘cammino’. Le ‘interferenze’ non avranno nemmeno più senso e sarà come procedere con una luce sicura anche nel buio più totale.

L’isola verrà prima o poi ricoperta dalle ‘acque’. Il livello accrescerà l’estensione dell’Universo e, ricordiamocelo sempre, la cellula Universale si potrà riprodure esattamente come fa la cellula biologica

Il profondo articolo dell’amico Hacker apparso su www.4sfumaturedellarealta.blogspot.com   descrive alla perfezione il meccanismo che la classe di potere che regna sulla Terra emana sul genere umano. Tale meccanismo è il riflesso dell’ipnosi che essa stessa ha subìto dalle entità ‘parassite’. Nessun giudizio, dunque. Il giudizio crea separazione, odio, violenza, guerre… proprio ciò che produce energia negativa necessaria ai ‘parassiti’ che, in tale maniera, raccolgono puntualmente il frutto del loro operato

Essi sopravvivono in  questo modo. 

Ringrazio l’Hacker L.L. per avere evidenziato e ‘cucito insieme’ questo modus operandi all’opera da sempre sul Pianeta. La verità è Una ma ha tante facce diverse… che comunque riconducono sempre a quell’unica fonte: ‘tutte le strade portano a Roma’, si dice. Tralasciando il peso della località in questione, il senso è molto chiaro: tutto riconduce alla fonte e, multidimensionalmente, tutte le fonti conducono alla Fonte.

Alla luce di ciò, iniziamo a leggere le notizie secondo un altro punto prospettico; ad esempio:
 
Parmalat, tribunale Milano assolve banche, funzionari.
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno assolto oggi tutte e quattro le banche straniere e tutti i funzionari degli istituti di credito imputati nel procedimento per aggiotaggio nel crack Parmalat.
 
Le quattro banche coinvolte - Deutsche Bank, Citigroup, Bank of America e Morgan Stanley, imputate per aggiotaggio in base alle legge 231 sulla responsabilità aziendale - sono state assolte perché il fatto non sussiste
 
Soddisfazione è stata espressa subito dopo la sentenza da tutte le banche coinvolte.
‘La sentenza ha dimostrato che Deutsche Bank e i suoi dipendenti hanno agito con professionalità e nel rispetto della legge italiana’, si legge in una nota della banca tedesca.
Citigroup ha commentato di aver ‘sempre sostenuto di essere stata defraudata da Parmalat. La sentenza del tribunale conferma inequivocabilmente che Citigroup e i propri collaboratori non ebbero alcun ruolo nella perpetrazione della più significativa bancarotta fraudolenta della storia italiana’.
Bank of America ha precisato che ‘non solo il reato non sussisteva ma Bank of America disponeva di modelli organizzativi idonei come chiesto dalla 231. E' stato confermato che nessuno dei dipendenti sapesse dello stato di dissesto’ di Parmalat.
Soddisfatta per la decisione del tribunale anche Morgan Stanley.
 
Lo scorso 17 gennaio, la procura aveva chiesto la condanna degli istituti di credito a una sanzione di 900.000 euro ciascuno e la confisca dei profitti ritenuti illeciti: in particolare, 14 milioni di euro a Deutsche Bank, 70 milioni di euro a Citigroup, 30 milioni e 705.000 euro a Bank of America e 5,9 milioni di euro a Morgan Stanley...
Da Yahoo 
  
Parmalat: Adusbef, chi sono gli autori di un crack da 14 mld euro?
Se Morgan Stanley, Bank of America, CitiGroup e Deutsche Bank non hanno commesso il reato di aggiotaggio informativo e non lo hanno fatto neppure i 5 dirigenti e funzionari accusati di aver fornito al mercato false comunicazioni per gonfiare il titolo Parmalat oltre il reale valore, chi sono stati gli autori di un crack costato 14 miliardi di euro, coinvolgendo a vario titolo 170.000 risparmiatori e azionisti?

Se lo domanda l'associazione Adusbef attraverso una nota, rimarcando come, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, qualcosa non torni nell'assoluzione delle banche estere che, secondo i giudici milanesi, non sono state complici nel crack Parmalat.
Da Yahoo 
 
A questo link c’è da mettersi le mani nei capelli. Ne vale la pena? Certamente, no! Sono presenti i nomi di ‘tutti’, indistintamente…

È un ‘gioco’: il gioco delle parti a dividersi l'isola.

Pertanto pensiamo ‘solo’ a noi stessi, egoicamente secondo la verità del ‘Conosci te stesso’. Un sano egoismo che, nel tempo, sfocierà nella creazione di un’isola diversa, di una nuova opportunità, di un Mondo amico anche dei ‘parassiti’. Nel film ‘Monster & Co.’ i ‘Mostri’ comprendono alla fine che possono nutrirsi di energia di gioia e Amore e che, questa energia, è molto migliore in termini di qualità rispetto a quella del terrore e della paura

I bambini producono una smisurata energia per gioia rispettto a quella generata per paura.

Un vero Eldorado della Vita vissuta ad ogni sua latitudine o altitudine… il vero potere e la vera grande responsabilità: gli estremi che si congiungono in modo perpetuo.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com