Visualizzazione post con etichetta Gaza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gaza. Mostra tutti i post

mercoledì 29 novembre 2023

De pressione.


Si trova, in Rete, questa informativa:

che cos'è una lesione da pressione e come si forma? Dove si sviluppano le lesioni da pressione? Chi sono le persone a rischio di svilupparne una (o più)? Cosa fare quando si presenta una lesione da pressione?...

La pressione esercitata è, ad esempio, quella di un corpo - fermo a letto per molti giorni - su se stesso (sulle parti schiacciate a terra, attraverso coperte, materasso, molle, letto, etc.). Il corpo risulta tra due “fuochi” che lo stringono: pavimento (terra) Vs pressione della colonna d’aria (che rende il corpo fisico il proprio maglio, opprimente gli organi interni e le parti esterne dello stesso fisico, appoggiate ad una superficie di contrasto). 

Come ritrovarsi tra incudine e martello, insomma.

Questo effetto di schiacciamento è al solito compensato dall’entropia interna del corpo: dalla sua pressione interiore. Qualcosa che viene meno, ad esempio, nelle profondità marine dove le pressioni diventano via via insopportabili. Ora, senza entrare nel terreno degli “esperti”, è d’uopo attenersi al discorso sostanziale che s’emana da ogni e qualsiasi condizione, s-oggetto, e-vento, circostanza. E, in sostanza, cosa emerge da questo ambito? Una certa spinta continua, che tiene tutto quanto a terra: appiccicato al suolo. Tanto è vero che per lasciare la superficie terrena occorre una forza spaventosa, del tutto artificiale. 

Ergo: imprevista in “natura”. 

Proprio come in una prigione all’aria aperta per galline felici. La “gravità” della situazione è tale che… “è normale”. Ma guarda un po’. Che combinazione. Come da motto utilitaristico, “se non puoi vincerli, unisciti a loro”. 

mercoledì 15 novembre 2023

Gaza.


Perché non si oda grida di gioia, e che con speranza non guardi più al cielo l'uomo, e maledetto sia questo giorno da noi, pronti a evocare… il Kraken…”.
Davy Jones

Thunder - Imagine Dragons 

Perché non si capisce un gazo, di Gaza? È-voluto. È sempre semplice la decodifica. Così è… anche se non vi pare. Quando succede questo senso unico nemmeno alternato? Quando c’è un potere più grande all’opera, che considera tutto il resto terra bruciata e carne da cannone. Qualcuno abituato a fare così da chissà quando, quanto. Dal 2009 mi sono sentito di dover manifestare il mio particolare status di individuo sostanziale, che “sente” più che vedere. Per questo motivo non c’è necessità di essere presente in loco, anche se fosse una location. O se fossi considerato… loco. Ho colto semplicemente l’occasione, porca l’oca. E se sono capitato nell’occidente, accidenti: questa è la missione. Trovare l’orco cattivo che nel frattempo si è evoluto, lasciando tutto il resto al tempo delle caverne, nonostante ogni consolidata apparenza. Basta togliere la corrente elettrica per comprovarne ogni effetto. Qualcosa che avrebbe un effetto immediato. Hai voglia ad andare a celle solari, batterie, o pedalare in bicicletta. 

Che razza di situazione vige a Gaza? 

venerdì 10 novembre 2023

Since 2020.


Possono ormai dire di tutto. Non li fermi mica. Possono anche affermare di usare l’atomica su Gaza e dare dei nazisti agli altri. E non sia mai che ufficialmente si smuove foglia. Anzi! Se, invece, si sostiene la Palestina, sei un terrorista. Questo significa che il pallino è in mano ad una specifica corrente, se si può permettere di bloccare una cosa e lasciare andare l’altra. I Media storicamente a chi appartengono, in occidente? Mah. Se c’è una cosa che mi dà fastidio è l’ipocrisia, soprattutto quando ostentata ripetutamente ed utilizzata per fare il lavaggio del cervello massivo, oltre che per discriminare oppure mettere in cattiva luce il target di predetta operazione psicologica di lunghissima data, nonché la specialità del luogo comune “occidente”. Alias?

Il nazismo “democratico”. 

Nella fattispecie: ma come diamine è possibile continuare a ripetere all’extra-occidente di non fornire armi alla Russia, dal momento in cui l’occidente rifornisce continuamente (alimenta totalmente) di tutto alla “Ucraina ed Israele”? Sì, il doppio standard. Ma non è meglio chiamarlo per quello che è: nazismo “democratico”. Infatti, a Kiev ci sono moltissimi “studiosi di Kant” tra le fila dell’esercito nazi-onalista. E continuano, continuano, continuano.