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martedì 6 maggio 2014

Forma d'onda, confine e rimbalzo.


Finalmente entrammo in una galleria che divenne sempre e sempre più ampia finchè, a un tratto, la volta scomparve, portandosi a un’altezza alla quale la luce delle torce non poteva giungere.
Ancora un centinaio di metri e ci trovammo sull’orlo di un’acqua quale non avevo mai veduto. Era nera e immobile, oscura in modo da sembrare quasi invisibile, più simile a un pozzo senza fondo che a un lago.
Non un’increspatura ne turbava la superficie, non un suono violava il silenzio. Anche la roccia sulla quale ci trovavamo era nera; riluceva alla luce delle torce…
Antiche civiltà ed alieni - Lobsang Rampa
Prima di “venire alla luce” - qualsiasi “cosa” sia la… luce, che pensi di conoscere (senza avere la possibilità di confrontarla con nient’altro, che non sia di questo Mondo) - dove sei e che cosa sei? 
Non è, forse, il nascere paragonabile all’attraversare la sopracitata “galleria”, per poi sbucare da qualche altra parte a diversa intensità luminosa? Non è forse come il camminare, il procedere in un ambiente sconosciuto per poi, alfine, giungere al cambiamento di densità, derivante dall’atmosfera presente in un altro ambiente?
In tutto ciò… cosa rappresenta l’umano ed il suo incedere? In quale misura, l’umano, interagisce con l’ambiente che lo… accoglie (?)?
Trattasi di una invasione, di un “taglio netto”, oppure, di un’apertura dalla quale si fuoriesce per iniziare a camminare in altro modo? Gli ambienti che natura hanno? Che cosa sono e cosa rappresentano?
Sei, forse, su un’astronave a scompartimenti stagni? Abiti, dunque, in un insieme di infrastrutture artificiali, oppure, in un insieme naturale di insediamenti riproposti da altro/i? O che altro?
Ritieni il territorio naturale, evidenziato sulla/nella Terra 3d attuale, la tua sede definitiva, anche dopo la tua morte? Cosa sai a tal proposito? Cosa significa, per te, il morire? Ed il… vivere? Che cosa sei? Chi sei? Di cosa sei fatto? Cosa ti accade quando muori? E quando vivi? E quando sogni? E quando dormi? E quando mangi? I tuoi pensieri sono veramente tuoi? Chi ispira tutto quello che è in questa dimensione fisica?

Esiste Dio o il Creatore, dal tuo punto di vista? Che cos’è il denaro per te? Ne sei succube in maniera oltremodo simile ad una malattia? Oppure in un certo senso ne sei immune?
Fai attenzione a quello che esprimi, in qualsiasi modo. Perché?
  

lunedì 5 maggio 2014

Il giro del "fumo".


Motivi potentissimi e quasi sempre segreti sono all'origine di mille particolari che compongono la bellezza brulicante dell'universo.
Una singolarità può sembrarci gratuita, ma la sua forza espressiva nasconde sempre delle radici.
Jean Cocteau
Siamo sempre “lì”
c’è qualcosa che non appare, all’origine centrale di ogni fenomeno
L’osservazione della singolarità permette di specializzarsi, nel Tempo, in quel che si studia ma, contemporaneamente, si perde di vista il senso di origine, la fertilità intelligente, intesa ed intrisa nello scenario 3d nel quale si radicano tutte le “cose".
Osservare il particolare senza mantenere la consapevolezza dell’insieme, equivale al perdersi nel dettaglio dell’insieme, oltre che nell'insieme stesso.
Ciò, in un ambito a “circuito chiuso”, come è il vivere sulla Terra 3d attuale, trasforma ogni ricerca, sia nel dettaglio che nell’insieme, come un potente e soporifero cammino in un auto intrattenente vortice…

Circuito nordatlantico; insieme di correnti marine che descrivono complessivamente, nella parte settentrionale dell’Oceano Atlantico, un circuito chiuso, con verso di circolazione orario.
Le correnti che formano il circuito sono: quella del Golfo, quella discendente lungo le coste dell’Europa occidentale e quella equatoriale, diretta verso occidente.
Nell’interno del circuito si trova la zona di calma del Mar dei Sargassi
Link
All’interno di ogni “ring” (loop) esiste una sorta di “calma piatta e centrale”; una zona di apparente e manifesta “tranquillità”.
L'espressione Mar dei Sargassi si riferisce alla porzione di Oceano Atlantico compresa fra gli arcipelaghi delle Grandi Antille (a ovest) e le Azzorre (a est). È noto per le alghe che vi proliferano (appartenenti al genere Sargassum).
Tali alghe, di colore bruno, affiorano in superficie in grandi quantità, conferendo ad alcune zone del Mar dei Sargassi l'aspetto di una prateria...
Nel Mar dei Sargassi vanno a riprodursi grandi popolazioni di anguille provenienti dalle Americhe, dall'Africa e dall'Europa.
Link
Il mare calmo e tranquillo che sembra una prateria. La quasi assenza dei venti e delle correnti marine permette l’attecchimento per un certo tipo di Vita che, nel corso della possibilità, trasforma, prepara, adatta ed, unitamente, si trasforma, si prepara, si adatta…

Nel “mezzo” trova spazio la “verità”
 

venerdì 2 maggio 2014

L'impero colpisce ancora.


Nell'assemblea i soci hanno, in via di principio, tanti voti quante sono le azioni possedute, sicché le decisioni non sono prese secondo il principio democratico "una testa, un voto", ma secondo il principio plutocratico…
Link
A proposito del denaro (la benzina sociale dell’Impero 3d):
più ne hai, più ne vuoi.
Ma, anche:
meno ne hai, più ne vuoi.


Ricordi il "loop" descritto nella pubblicità delle pizzette Catarì?
Se ho fame me la fanno passare, se non ho fame me la fanno venire... Calmano la fame, stuzzicano l'appetito!

Cioè: 
ne vuoi sempre e comunque
Ergo, il principio magnetico posseduto ed incarnato dal denaro è totale. Perché, senza di esso, sembra che non sia possibile “fare nulla” e sembra che le “porte della società” si chiudano davanti a coloro che "non ne hanno" oppure che "ne hanno troppo poco".

Abbiamo già visto, più e più volte in SPS, che Liebig formulò nella sua “legge del minimo”, proprio il concetto di "controllo a partire dall’elemento più scarso, esistente in un ecosistema chiuso" (come è, evidentemente, il vivere confinati su/in un Pianeta disperso nell’illusione del cosmo).
Non occorre vantare scusanti, a partire proprio dalle dimensioni del Pianeta. In realtà, la Terra è estremamente piccola, se paragonata alla “sete di potere” incarnata profondamente oltre la carne degli umani. Al fine di costituire un impero, occorrono delle caratteristiche native, terra formanti il substrato fisico morale destinato, in seguito, a caratterizzare il tessuto da ordi(na)re.
Deve necessariamente esistere una suddivisione della platea e deve essere attuabile ed attuata la separazione totale tra “testa e rimanenza”.

Il vertice della piramide è staccato.
Il resto della piramide è diviso.
Il loop interessa solo il resto della piramide, perché si diparte dal vertice.
Il loop è costantemente alimentato dalla proiezione del vertice e dalla complicità diretta ed indiretta del resto della piramide.
I flussi di denaro convincono chiunque, facente parte del resto della piramide, perché ognuno è caratterizzato da un "proprio prezzo", proprio come ogni prodotto esposto in bella vista in un moderno supermercato.
Il vertice ufficialmente non esiste, essendo invisibile, immanifesto, immerso in un manto di globale inosservanza, seppure dotato (a filtro di semplificazione attivo) di fisicità e della stessa natura del resto della piramide.
Il vertice ispira.
Il resto della piramide, "pensa".
 

mercoledì 30 aprile 2014

Caduta, baratro e passaggio...


In principio era il Verbo (Logos),
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta

Vangelo di Giovanni

Teso è l’arco. Concentrato è il volto. Nello sguardo l’obiettivo…
Ciò che è stato tramandato, ora è qua e vive per mezzo tuo, anche se… non sei tu.
Che cosa sai?
Tramandare: composto della particella “Tra” dal latino “Trans/Oltre” e “Mandare”. Sinonimo di Trasmettere: ma pare si riferisca di preferenza alle età future, ai tardi nipoti.

Si dice anche per “Inalzare”:
con grido alto infinito
le voci al ciel tramanda
(Menzini)
Il Caro l’usa inoltre per “Trafugare”, che è come dire “Mandare nascostamente in altro luogo”...
Link 
 
La scienza deviata afferma che:
i traumi (ciò che è già accaduto) si ereditano, effetti fino alla terza generazione.
Gli effetti psicologici di un’esperienza traumatica si possono trasmettere dai genitori ai figli e ai figli dei figli, fino alla terza generazione...  A svelare un meccanismo finora misterioso è uno studio dell’università di Zurigo, pubblicato su Nature Neuroscience.
La ricerca è stata condotta sui topi, ma gli autori ipotizzano che i risultati ottenuti possano valere anche per l’uomo…
Gli studiosi hanno osservato che i topi traumatizzati modificavano il loro comportamento. Per esempio perdevano la naturale avversione agli spazi aperti e alla luce, e mostravano segni di depressione. Caratteristiche che tramite lo sperma venivano trasferite alla prole, anche se gli esemplari della progenie non subivano stress o traumi. Anche il metabolismo dei cuccioli di topo stressato cambiava:
i livelli di insulina e di zuccheri nel sangue, ad esempio, erano inferiori rispetto a quelli dei topolini nati da genitori non traumatizzati. 
"Siamo stati in grado di dimostrare per la prima volta - riassume Mansuy - che le esperienze traumatiche influenzano il metabolismo a lungo termine, che i cambiamenti indotti sono ereditari" e che gli effetti del trauma ereditato sul metabolismo e i comportamenti psicologici persistono fino alla terza generazione… 

Anche se molte questioni restano aperte e dovranno essere chiarite in studi successivi, puntualizzano gli autori, la conclusione è che "i condizionamenti ambientali lasciano tracce nel cervello, negli organi e nei gameti, e attraverso i gameti queste tracce vengono trasmesse alla generazione successiva"…

Link 
Questa verità può essere stata sfruttata per “vendere più merendine al cioccolato”?
He He He… (mai dire mai).
È solo il “trauma” ad essere trasmesso? E se, invece, fosse "tutto una trasmissione"? Perchè sino alla terza generazione? Il "peccato originale" non è forse un "trauma che dura da Tempo indefinito"?
 

martedì 29 aprile 2014

Multinazionale Mondo.


Nella troppa “libertà” è facile smarrirsi, se non si possiede una “bussola interna” sufficientemente orientata verso obiettivi realmente motivanti e, quasi sempre, coincidenti con il lato "egoico" dell’individuo stesso.
Ossia, che cosa è possibile isolare nel contesto appena portato alla luce? Ecco i capisaldi:
  • libertà = area accessibile alla presenza, nell’area di circolazione
  • orientamento = sostenibilità della presenza motivata, nell’area di circolazione
  • obiettivo = motivazione ed asse portante della presenza, nell’area di circolazione
  • ego = interesse individuale della presenza, nell’area di circolazione.
All’interno di questa “immagine” trova spazio quell’impulso, giudicato come "interferente", che è più  generalmente definibile come:
  • smarrimento = (in)sostenibilità della presenza (im)motivata, nell’area di circolazione.
Lo smarrimento fa da contraltare all’orientamento, nella convinzione generale che esistano sempre coppie di opposti, in grado di caratterizzare ogni fase attraversata dall’individuo e, di conseguenza, dalla “società media” derivante.
La summa mediata, chiamata società, giunge davvero “dopo” ogni azione/comportamento dei singoli? Cioè, la società è davvero l’esito dell’azione comportamentale media elaborata dalle singolarità?
La società è come il fumo che esce dalle ciminiere produttive delle industrie? La società dipende dal modus vivendi degli individui?
Se su cento individui, la maggioranza accetta determinate regole, che cosa significa?
Occorre prestare attenzione al “giro del fumo” e... a sostenerlo, questa volta (in SPS), non è un “esperto” o uno specialista in nessuna materia economica, sociale, legale, etc. Il Sottoscritto è un “prodotto” probabilmente “di scarto” del processo produttivo sociale d’insieme o un… “divergente”, per dirla tutta utilizzando un termine in voga, derivante dalla recente uscita nelle sale cinematografiche mondiali, del film “Divergent”:
la vita di Beatrice cambierà per sempre quando scoprirà di non appartenere a una fazione, ma di essere una Divergente…
Link
Insomma… l’eccezione che conferma la regola?
 

lunedì 28 aprile 2014

L'Uno è solo lo sfondo.



Tutto quello che sappiamo su di voi… è sbagliato!
Dragon trainer
Che cosa sai? 
Principio basilare dell’ermetismo è l’unità della materia, rappresentata dall’Uroboros, il drago che si morde la coda.
Il mondo è concepito come un insieme armonico animato da uno spirito intelligente; legami invisibili uniscono cielo e terra, l’uomo al cosmo. La Spirito universale è il fondamento di tutte le cose manifeste; è la materia prima degli alchimisti, quella che si trova dappertutto, disprezzata dagli uomini che la calcano e non la riconoscono
Link
Ad ogni gradazione di livello del “sapere”, è vivo quel senso apparentemente superiore che giustifica ogni singola azione come parte del totale, al quale ogni azione fa, indirettamente e direttamente, a capo…

Dal punto prospettico umano attuale, a quale livello di consapevolezza/conoscenza si riesce ad accedere? Se il livello di riferimento è ancora qualcosa di intermedio… a cosa ci si espone? Se ciò in cui si crede è, a sua volta, la credenza, la strategia, il piano auto esistente al livello di interfacciamento, a quale rischio ci si apre? A cosa si presta attenzione e Tempo?
L’Uno emerge ad ogni latitudine ed un simile concetto (sentire) sembra ispirare, da una “altezza” estremamente onorevole, rispettabile, edificato al di fuori di tutto e tutti e, per questo, ritenuto al di là di ogni forma di interesse, derivante dallo stanziamento nelle 3d attuali.

Sia che si percorra l’ambito spirituale che quello religioso, esistenziale, filosofico e/o scientifico, etc. sembra sempre che tutto faccia riferimento ad un qualcosa di più “elevato”, che funge da anello di collegamento unico e comune, del quale l’immagine di “Dio” è l’archetipo immaginario più appropriato. Vero?
L’Uno è Dio? L’Uno è il Creatore?
Che cosa si “fa” quando si afferma che “Tutto è Uno”?
Ci si “fa” eco di una verità pre esistente a se stessi. Ossia, ci si “rifà” ad una “prisca-theologia”: alla presunta vera tradizione, madre di tutte le tradizioni.
Qualcosa che ti precede e che ti “ordina”. Qualcosa del quale “tu  non sai autenticamente, nulla… ma del quale ti fidi”. Qualcosa che, supponi, sia in grado di offrirti quello che a livello profondo senti di “non avere, non possedere, non conoscere”. Qualcosa che ti protegge da ciò che le paure irradiano in te, da sempre. Qualcosa che ti attende oltre alla fine di questa Vita e che percepisci come in grado di “aprirti alla vera conoscenza ed alle porte del Paradiso”…
 

giovedì 24 aprile 2014

Come una multinazionale.


Nell'universo  tutto  è  radiazione.  Ogni  materia,  ogni  sostanza, anche ogni essere emette un irradiamento specifico. Al contrario, come ho diffusamente spiegato nel mio libro "La Materia", ogni irradiamento è suscettibile di materializzazione

Da dove vengono questo ferro e fosforo che non erano nel  vetro  né  nella  gelatina?  Provengono  effettivamente  dalla materializzazione degli irradiamenti ambientali, che possiedono radiazioni di tutti i minerali della chimica e di tutte le sostanze. Così tali microbi, sviluppatisi nella gelatina, si sono materializzati per risonanza...

L'oscillazione cellulare, la risonanza e la materializzazione – Georges Lakhovsky

La teoria del Big Bang si fonda sulla convinzione che l’Universo sia nato dal “nulla”, dal vuoto che ha in sé… “tutto”. Ora, se si unisce la citazione precedente a questo “pensiero”, che è sorto come diretta conseguenza del “pensare, riferito a Lakhovsky”… che cosa si può intuire?
(1) Ci si trova all’interno di “un” loop e (2) esiste un filo comune che unisce ciò che sembra, ad un certo “livello”, diverso, slegato, a sé.

I due “poli” ruotano attorno a sé e contemporaneamente attorno a… cosa? Ossia, da cosa sono sostenuti ed, in un certo senso, “autorizzati”?
Venendo meno la variante del caso, allorquando esiste un “osservatore speciale” in grado di ordinare il tutto (il cui frattale è "Dio"), che cosa intesse la trama che, solo in seguito, gli umani prendono a “respirare” nella convinzione di "essere qualcosa"?
Campi morfogenetici, raggi traenti, ispirazioni…
Quale differenza sussiste tra “sincronicità e manipolazione” (implanting)?
Di “chi” ti puoi fidare? Ed, in definitiva, per fare “cosa e perché”?
Mancano le risposte e non tutte le carte sono disposte apertamente sul “tavolo”.
Senza rendersi conto di ciò, ogni tipo di impulso che sembra animarti (qualsiasi), risulta come essere una corrente che sospinge la barca dispersa in mare aperto.
Da dove trae spunto ciò che sembra sospingerti?

mercoledì 23 aprile 2014

La copia.


Nella realtà, ove le cose si svolgono secondo natura, la copia vien dopo l'originale, l'immagine dopo la cosa, il pensiero dopo l'oggetto; ma sul terreno della teologia, soprannaturale e fantastico, l'originale vien dopo la copia, e la cosa dopo l'immagine.
Ludwig Feuerbach
È nato prima l’uovo o la gallina? 

Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci si sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”... Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”… Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”… Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”… Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”…
Ecco il loop. Ossia, qualcosa che s’interfaccia all’elaborazione di realtà, che avviene "a cavallo tra le dimensioni", in quello spazio inosservabile della (co)creazione, derivante dall’esistere in quantità e qualità differita rispetto alla proiezione immaginifica originale (eco, riflesso, ottava, etc.).
Il loop è un programma che si aziona allorquando occorre bilanciare la forza di uscita dallo stesso, mediante azione di forza magnetica attrattiva, proveniente dal centro di controllo del piano in cui si è auto installati (nati).
Senza forza magnetica centrale, ogni “corpo” sulla Terra 3d lascerebbe inerzialmente il suolo, sull’onda della spinta vettoriale ultima, impartita a livello fisico ed "ispirata" ad altro livello...
 

martedì 22 aprile 2014

Le cellule devono avere a disposizione tutt'altre proteine...



Nel 2012 un uomo (è) precipitato nelle strade di Londra mentre un volo proveniente dall'Angola iniziava l'atterraggio…
Link
"Al Mondo" può accadere di tutto. Ossia, può accadere di tutto:
  • al Mondo (Pianeta)
  • nel Mondo (a “te”).
Anche di poter vedere un uomo che cade dal cielo, senza necessariamente essere né Dio, nè un Dio, né un alieno ma, semplicemente, un essere umano in “esperienza”

Una simile caduta non è esattamente volontaria, anche se l’azione del salire a bordo di un velivolo, da cui poi si cade (per destino o fato?) è autonoma.
Perché qualcuno dovrebbe infiltrarsi clandestinamente tra le ruote di un aereo? La modalità indiretta a cui ci si presta è altamente indicativa del tipo di potere, magnetismo e suggestione, che l’ambiente è in grado di riservare a coloro che vi abitano al suo interno.
Da questa prospettiva, la “giustizia“ non indaga mai sufficientemente oltre al livello usuale di “accaduto”, che sfocia sino al livello di tragedia (morte). Quali sono le cause, le circostanze respirate insieme all’aria, che hanno creato all’interno di un essere, quelle condizioni entropiche in grado di spingere “dal di dentro” ad esporsi a determinati comportamenti al limite della follia?
Certe “cause” non sono direttamente rilevabili e non appaiono mai.
L’ordinamento legislativo, ad esempio, non va a punire quelle realtà che speculano sul prezzo del pane, ad esempio, spingendo di conseguenza milioni di umani a rubare per sopravvivere. Anzi, il meccanismo dei “future”, che in maniera wireless, distaccata, asettica e sterilizzata - gio(g)o, interferiscono con le "normali correnti di equilibrio del prezzo di un qualsiasi bene”, è ritenuto ed inquadrato come assolutamente “a norma di legge”.
 

venerdì 18 aprile 2014

La funzione filtrata (ellissi/sfera).



Nei documenti letterari greci a noi pervenuti compare per la prima volta in Pindaro una concezione della natura e dei destini dell'uomo pressoché totalmente sconosciuta ai Greci dell'età precedenti ed espressione di una credenza per molti aspetti rivoluzionaria, la quale, giustamente, è stata considerata come elemento di un nuovo schema di civiltà.
In effetti, si comincia a parlare della presenza nell'uomo di qualcosa di "divino" e non mortale, che proviene dagli Dei ed alberga nel corpo stesso, di natura antitetica a quella del corpo dorme o addirittura si appresta a morire, e dunque, quando allenta i vincoli con esso e lo lascia in libertà...
Il nuovo schema di credenza consiste, dunque, in una concezione "dualistica" dell'uomo, che contrappone l'anima immortale al corpo mortale e considera la prima come il vero uomo o, meglio, ciò che nell'uomo veramente conta e vale. Si tratta di una concezione, come è stato ben notato, che inserì nella civiltà europea un'interpretazione nuova dell'esistenza umana. Che questa concezione sia di genesi orfica non parrebbe cosa dubbia…Giovanni Reale
Si parla, tra l'altro, di “documenti ritrovati”, di “nuovo schema di credenza” e di “concezione”. Ossia, di:
  • filtro (ciò che ritrovi e ciò in cui credi, è tale perché “permesso/filtrato”). Come puoi solo lontanamente immaginare che qualcosa sia stato lasciato al caso?
  • direzione (ciò che pensi di concepire ma, che come l’aria respirata, fa parte di un’atmosfera preparata e condizionata per il respiro umano). Oppure credi che l’aria sia “naturale”?
Lo so… è un inizio di articolo un po’ “forte” nelle sue tinte più sfuggevoli.

Ma è necessario che sia così. SPS va a smontare ogni certezza, favorendo l’inversione della prospettiva. Ciò che sai, ciò in cui credi è solo una delle infinite forme che può assumere questa realtà 3d. Come una lavagna che può accogliere in sé ogni tipo di tratto grafico, che tenti di dare una spiegazione, oppure che funga da auto sostegno, al fine di coprire convincentemente la propria origine “artificiale”, che l’ha concepita…
 

giovedì 17 aprile 2014

Natura dell'Artificio.


Molte cose al mondo non hanno un nome, e molte, anche se il nome ce l’hanno, non sono mai state descritte.
Susan Sontag
Susan Sontag (concedimi la battuta) alludeva, forse, al Nucleo Primo?
Le “cose” possono avere un nome naturale? Oppure, questo… “nome”, è artificiale ossia riferito a quello che qualcuno di “altamente ispirato” gli ha assegnato prima di te?
Tu hai un nome, vero? Ma è davvero tuo? Non te lo hanno dato i tuoi genitori? Tu dove sei in questa scelta? E, poi, all’anagrafe – dal punto prospettico di una macchina – non sei meglio (ri)conosciuto attraverso una cifra alfanumerica chiamata, a sua volta, coll’appellativo di “codice fiscale”?
Qual è, allora, il tuo "nome"? Ti chiami “Tizio e Caio” oppure “come una sigla di numeri e lettere”?
Cioè, tu sei solo questo? Un nome che ti hanno attaccato addosso, come una incisione su di una targhetta? 

Caspita… a cosa ti sei abituato! E, se non hai un “nome”? Beh, sono guai grossi, visto che i documenti d’identità li devi sempre avere con te. Che cosa ti succederebbe se disconoscessi questa convenzione?

Che semplicemente… non esisteresti per questa società. Ma, evidentemente, esistendo… perché proprio in carne ed ossa davanti al Giudice, verresti a costituire una sorta di paradosso dell’identità e dell’identificazione:
una macchina ti saprebbe ancora riconoscere se disconoscessi il tuo codice fiscale? Certamente, sì. È a te che spetta e tocca l’opera della dissociazione dalla serie numerica. In che modo?
Rinunciando ai tuoi apparenti “diritti” (visto che non hai il diretto accesso alla programmazione della macchina). Tu puoi anche vivere ai margini della società, ma… te la senti? E, poi, chi te lo fa fare? E perché lo dovresti fare? Non stai meglio, forse, così?

Sei in un loop: lo vedi?
 

mercoledì 16 aprile 2014

L’orientamento verso casa.


Ecco, se le luci dell’abitacolo non fossero andate in corto, non avrei mai potuto essere in grado di vederla (la scia verde fosforescente delle alghe, frullata dalle eliche delle grandi navi, che guida verso casa), quindi non si sa mai quali siano gli eventi che ti riporteranno a casa
Apollo 13

L'uomo non possiede che due certezze assolute:
il piacere e il dolore.
Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Gustave Le Bon 
Se è vero che una macchina “ragiona/calcola” attraverso le sole due coordinate 1 e 0, allora può essere che il complesso/computer umano, ragioni/calcoli analogamente… utilizzando l’orientamento, derivante dalle sensazioni di dolore e piacere, che altro non sono che “segnali elettrici derivanti dalla circuiteria organica, (ri)traducente ciò che a livello sensorio ha captato, in relazione ad un incrocio fisico/emotivo con una realtà diversa/esterna, rispetto alla stasi/equilibrio in cui versa l’intero organismo, sinonimo di se stesso”.
Ci sono, in questa direzione, delle circostanze convenzionali, centrali nei confronti del ragionamento da cui si trae la sensazione di “essere ed esserci” (chi sei).
Le convenzioni sono relative a quel presunto equilibrio, che funge da “livello zero”, l’alterazione del quale (ri)traduce il segnale per il Pilota, nella direzione che “qualcosa è accaduto/variato”.
Il dolore o il piacere vanno, cioè, a modificare lo stato di “stand by”, che caratterizza lo Human Bit. Stato di "equilibrio convenzionale", che in realtà può equivalere a qualsiasi situazione che l’esterno provoca  (pressione) su quello interno.
Una condizione, per esempio, di schiavitù… convince per asfissia quotidiana prolungata nel Tempo, (ri)configurando l’interno ad una posizione di equilibrio del tutto particolare; non soddisfacente ma risultante del tutto “normale”, lungo l’asse del Tempo e della (im)possibilità presunta di alternativa.

Il dolore ed il piacere orientano, quindi, verso gradazioni di equilibrio diverse. Pertanto non sono, queste coordinate sensoriali, in grado di fornire una rotta esatta per il ritorno a casa del vascello umano.
 

martedì 15 aprile 2014

Il richiamo Animico ed il Pilota.


 
La nuova carta, la mia carta, rappresenta in modo egualitario tutti i paesi della Terra.
Arno Peters

- Che stelle sono? Non conosco questa costellazione.
- Non sono stelle… Sono lucciole. Devi fare piano. Se no, si spaventano e non brillano più. Quando mi manca il cielo, vengo qui…

The Host
Quanto, il proprio modo di “vedere”, modifica la realtà? E, dunque, che cos’è la realtà, dal momento in cui esiste ed esisterà sempre un "essere" in grado di osservare a proprio modo la… realtà ed... imporla agli altri?
 
Ancora una volta si è alle prese con un – apparente – circuito a loop.

L’attuale versione del firmware mentale (ri)sente di un imprinting chiaramente “chiuso in se stesso”. Questa traccia frattale è utile al fine di comprendere “quanto si sia chiusi entro se stessi, il che significa contemporaneamente che il gradiente di chiusura è dunque relativo e spalmabile all’intera realtà, percepita come unica e senza alternativa”…
Il mito della caverna, di Platone, rende molto bene questo “senso”, che SPS trova quotidianamente il modo di portare ad emersione, al fine di mantenere centrale quella prospettiva, in grado di (ri)attivare quelle parti di “software” spentesi, in seguito all’aderenza totale verso il paradigma 3d auto intrattenente.
Che cosa pensi a proposito dell’Anima? Certamente il tuo modo di “vedere ed immaginare” risente della modalità standard che, oggi, pensi di avere a disposizione come unica chance, nonché “lente” per l’inquadratura del tutto che ti circonda.

Ebbene, nonostante l’opera successiva, citata, sia ancora umana e, dunque, rientrante nello stesso loop che ti vincola, questo modo di espandere la modalità percettiva dell’intorno umano, è molto utile per giungere a comprendere che:
tutto ciò che ti convince attualmente è sempre e solo una versione alla moda, del più ampio significato che esiste, al di là di tutta quella serie di convenzioni, che tendono a mantenerti stabile nel proprio vortice, attorno ad un centro che, evidentemente, non è il tuo… anche se a girare sei tu!
 

lunedì 14 aprile 2014

La prospettiva ridefinisce il proprio "cielo".


 
La “visione di parte”, frutto di un attaccamento egoico o d’interesse, prevale usualmente in questa realtà affiorata alla superficie dei sensi e del senso umano.
La prospettiva attraverso la quale si inquadra il tutto si è (è stata) livellata ad un strato di piattume tale, da poter considerare le immagini dell’Universo come facenti parte di una “pellicola” disposta come scenario di (s)fondo, per quello che l’occhio umano crede, dunque, di vedere.

La “lontananza” gioca brutti scherzi alla prospettiva e, sulla Terra 3d attuale, l’individuo è lontanissimo da quel livello di consapevolezza tale da riportare il ragionamento multi prospettico al proprio posto di guida del “complesso umano”…
L’errore di parallasse in gioco, crea effetti illusori che (ri)dipingono ogni lacuna, in "vuoto magico" (Big Bang, atomo, etc.) dal quale è nato tutto ciò che oggi viene considerato “naturale”.
Un “artifizio” ha preso il posto della certezza derivante dall’autentica posizione dell’Essere Umano, quando “è” ed “ha” di conseguenza.
Attualmente, invece, l’individuo “ha”... come conseguenza del “non è”.

L’avere, polarizzato di negativo (non essere), sorregge un insieme di infrastrutture, evidentemente caricate di negativo. È come avere implementato in sé, una porta invertente del proprio segnale, che continua ad essere “positivo” ma risulta sempre in uscita “negativo” (l'inversione è relativa all'umano - dall'interno verso l'esterno - anche se il meccanismo percepito frattalmente a livello scientifico, è inerente ad una inversione che avviene dall'esterno verso l'interno.
Infatti, il Nucleo Primo è "esterno" rispetto al singolo individuo).
Ovvio, una simile visione, è auto costruita in maniera tale da orientare i concetti espressi, attraverso e secondo la fruizione logica, lessicale e convenzionale dell’interfaccia del linguaggio, così come è attualmente utilizzato in questa fase della storia deviata.
 

venerdì 11 aprile 2014

Per uscire serve un "cavallo di Troia".



Il "Libro dei Morti"... descrive un cammino.
Benché l’umanità fosse tornata allo stato selvaggio, tuttavia, durante questi anni bui, la civilizzazione non sparì del tutto. In alcuni posti isolati della superficie del globo, piccoli gruppi di uomini e di donne, immersi nelle tenebre infernali dello stato selvaggio, lottavano per non lasciare morire la conoscenza, per non lasciare che la debole fiamma dell’intelligenza umana si spegnesse…
Tuesday Lobsang Rampa
“Momenti” come questi non sono certamente mancati nel corso della storia umana.
“Momenti” altamente idonei al fine di prendere il controllo della situazione a livello globale (Carpe Diem).
Proprio ciò che è avvenuto e che ha (ri)configurato il sistema sociale planetario umano, dopo l’ultimo grande sconvolgimento della Terra 3d (idealmente separato da “oggi”, dalla paratia stagna dell’ultima grande glaciazione). Provocare un cataclisma “naturale” è il modo perfetto per cancellare tutto ciò che “è venuto prima”, preservando selettivamente tutto ciò che "verrà dopo".
A livello frattale, lo possiamo tranquillamente desumere dall’instaurazione dell’anno “zero” a partire dalla nascita di Gesù. 
Ogni tanto avviene un "reset" a cui segue un "restore" (loop).
Nella notazione degli storici del calendario gregoriano l'anno 0 dell'era cristiana non esiste, passando direttamente dall'anno 1 avanti Cristo all'anno 1 dopo Cristo:
infatti il numero 0 venne introdotto in Europa solo dal 1202.
Esistono tuttavia altre notazioni come quella degli astronomi, che prevedono l'anno 0 per indicare l'anno 1 a.C. degli storici…
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  • pensa a quale grado di “accuratezza” sia stato riservato alla “conta storica
  • pensa a quale grado di approssimazione tu sia esposto
  • pensa a quale grado convenzionale e proveniente non certamente da te, tu sia esposto.
La storia è stata deviata, adattando appositamente un Tempo artificiale di provenienza “altra”.

giovedì 10 aprile 2014

Una ragionevole imperfezione.


Tutto ciò di "reale" che passa attraverso i tuoi "occhi", tutto ciò che solitamente scambi per “finzione cinematografica o romanzata”… come sei abituato a (ri)ceverlo e (r)accoglierlo in te? La mente non fa differenza alcuna tra “finzione e realtà”; il che dovrebbe già di per sé significare qualcosa di molto evidente:
la realtà è finzione e la finzione è realtà.
Che cosa le tiene separate, di fatto?
L’esistenza in te di una bussola di riferimento, forgiata nello stanziamento collettivo denominato “società” o, meglio, Pianeta Terra (3d).

L’idea che “ti fai” della realtà, autorizza il medesimo tipo di realtà a manifestarsi. Come hai certamente capito, ogni “atto futuro”, viene prima annunciato pubblicamente attraverso la catena amplificatrice dei Media (è sempre stato così, infatti i Media ci sono sempre stati, relativamente alla forma appartenente al proprio Tempo). Ciò non compromette il livello “segreto” relativo agli stessi “atti”, ricevendo dalla Massa per tacito assenso l’autorizzazione a procedere... ad ogni livello.
La “firma massiva” permette a livello energetico superiore, di abbracciare la Massa attraverso l’allargamento della giurisdizione su di essa ad/per opera del NP. Quella “fazione silente, non manifesta, ubiqua e dotata di mezzi e conoscenza superiore rispetto a chiunque sulla Terra 3d”, che “ti ha” dalla notte dei Tempi, ossia, dal momento in cui una pesante “cortina di vuoto” (smemorizzazione, drenaggio del sapere derivante dal ricordo/esperienza) è stata diffusa ed estesa lungo/per l’intero Globo 3d.
Le leggi superiori che reggono le architravi dell’Universo, in quanto "Impero facente capo al Creatore", vengono “onorate mediante raggiro” dai vari livelli intermedi che auto esistono nel “mezzo”.
Il Creatore è il reggente di tutto quello che la mente attuale è in grado di ricevere, relativamente a questa portata dell’evento creativo.
  

mercoledì 9 aprile 2014

Pronti per contrasto.


 
Un sistema non governato affatto da una struttura giuridica a tenuta stagna, bensì da una serie di norme pronte a prestarsi a polemiche e ricorsi…
Il problema è dunque l’ipocrisia del sistema, ancor prima delle responsabilità di chi se ne fa promotore…
Un sistema che presenta lacune strutturali e al contempo tende verso smisurate ambizioni… E pare agganciarsi a una morale dai valori ondivaghi...
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Osservare a livello frattale comporta delle modifiche del proprio “codice”

Tenere in debita considerazione (centralità), ciò, significa assumere una prospettiva coerente con il proprio “codice”. Ricordare sempre di osservare attraverso un simile “filtro” diventa necessario, sino a quel punto/giorno/istante in cui il processo si radicalizzerà diventando automatico.
L’implementazione diverrà, dunque, caratteriale e sarà “normale” ricorrere ad una simile “visione analitica”, piuttosto che continuare a vedere alla "attuale/vecchia maniera".


In questa gradualità dell’essere, ci si dimostra estremamente simili al processo di aggiornamento che avviene in un sistema operativo. A quel livello di download, richiesto al fine di scaricare le “novità nel codice”. A quel livello di installazione, richiesto al fine di rendere automatici i nuovi processi sviluppati nell’insieme del “codice”.
Non si è diversi dal So di un personal computer o smartphone, tablet, etc.

Il funzionamento frattale è il medesimo e si comprende chiaramente che il genere umano (co)crea a vari livelli allo stesso Tempo… ad “immagine e somiglianza” di… chi/cosa? Siamo sempre lì, a porre domande senza apparente risposta, vista l’allocazione dello Human Bit all’interno di un hardware di supporto, per essere memorizzato ed… utilizzato.
Programmi che pensano attraverso programmi, generati da programmi. Dove inizia e sino a dove vortica il loop?

martedì 8 aprile 2014

Presenza e centro di Massa.


Dialogano tra loro, a prescindere da appartenenze nazionali o etniche e sono estremamente organizzate. Obc fin dalla sua nascita segue con particolare attenzione quel crimine organizzato nato e cresciuto con le guerre dei Balcani negli anni '90 e che continua a prosperare in tutt'Europa. Una nuova serie di approfondimenti in questo dossier…
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Le “reti criminali”: che cosa rappresentano all’interno dell’AS?
Perché sono permesse o "tollerate"? 
Semplice: perché servono, essendo anch’esse delle infrastrutture dell’AS stesso. Esse non si sono formate per cause naturali casuali. Esse incarnano una funzione molto simile a quella inerente ai “corpi di polizia” (ordine pubblico). Esse… permettono, per altri versi, di mantenere una certa entropia AS (controllo).

Esse negano il termine “ordine” ma mantengono la medesima funzione, in modo da inserirsi nel tessuto sociale, ordito e polarizzato attraverso le "funzioni lessicali", all’origine delle convenzioni attuali:
In meccanica statistica l'entropia (dal greco antico ἐν en, "dentro", e τροπή tropé, "trasformazione") è una grandezza (più in particolare una coordinata generalizzata) che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'universo
Questa “trasformazione da dentro” misura un certo grado di disordine, necessario al fine di mantenere... l’ordine di grado superiore, sapientemente celato oltre alla cortina di “realtà abitudinaria”.
La Massa è addirittura abituata a sostenere indirettamente la presenza delle reti criminali, perché ogni individuo ha il “proprio prezzo” ed in via teorica… ognuno è potenzialmente al soldo della criminalità, che lavora senza saperlo come una porzione di sistema immunitario dell’AS del NP.
Per questo: dialogano tra loro, a prescindere da appartenenze nazionali o etniche e sono estremamente organizzate. 
Insieme, esse costituiscono l’unità centrale, da cui sono state progettate ma che non possono mai raggiungere né fisicamente, né concettualmente… essendo l’unità primaria, qualcosa che sfugge come l’origine di qualunque forma di Vita.
Seppure riunite insieme, non (ri)costituiscono l’unità di livello primario, pur incarnando perfettamente l'intento originale e creatore.
Seppure riunite insieme, raggiungono al massimo grado di consapevolezza... i limiti della gerarchia assegnata al livello 3d di appartenenza. 
 

lunedì 7 aprile 2014

Enjoy.

 
La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
Theodor Adorno
La vita è piena di scelte, ma a te non ne viene data alcuna.
Charlie Brown
A che serve scrivere in SPS? Serva a me. Perché? Per “diletto”. Non serve a nient’altro…
Scrivere è un atto personale. Il “target” è la persona stessa che scrive. Un diario è solo un diario, anche se condiviso on line.

A che ti serve, ad esempio, leggere ancora oggi lo Zibaldone di Leopardi? A cercare di capire approssimativamente Leopardi e, forse, per farti un’idea del tipo di “usi e costumi” in voga nella società di allora? In realtà... non ti interessa davvero! A livello frattale, un simile accumulo di informazioni è molto importante, tuttavia, un tipo di analisi di questo livello non viene usualmente condotto ed approfondito, praticamente, da nessuno.

Leggere ciò che scrivono “altri” non serve usualmente a nulla. Il perno centrale è la propria persona/essenza:
l’analisi riflessa in quel substrato di reale, che funge da “prova del nove”, al fine di procedere, di andare avanti, dove per “avanti” si deve intendere “essere”.
I “termini” hanno preso il sopravvento sui significati addotti, diventando mezzi di confusione e smarrimento interpersonale e sociale, piuttosto che servire da corollario frattale rispetto alla valenza primaria dei "significati aviotrasportati dal vento, come sementi nell’aria".
Un “termine” è, appunto, la parte ultima di una via (vicolo cieco)
Un terminale è un dispositivo tecnologico che rappresenta una polarità apparente, di una infrastruttura dello stesso tipo (la cui origine non è sempre manifesta. Ad esempio, un mainframe... non è mai pubblico. La mente ispirata, nemmeno).
Scegliere, in queste 3d, a cosa equivale? Equivale ad illudersi di scegliere tra punti terminali ed apparenti della teatralità esistenziale, legata alla valenza del paradigma in auge.