martedì 19 marzo 2019

Bah.



Azione e re-azione.
Sì. È ver3. Ma… che cosa te ne “Fai…”, sostanzialmente
Oltre che ad applicare tale “legge”, che è di più un3 constatazione (indicante il funzionamento ambientale o una su3 caratteristica), come puoi servirti di ess3 sino al punto di sospensione
Accorgendoti del potenziale che auto incorpora, ovvero, che concerne sempre 3l livello funzionamento, funzione, funzionalità, etc. 
Qualcosa che non c’entra nulla con luoghi comuni del tipo, “energia, lavoro o ‘Dio’”. L’ambiente funziona, così come – ad esempio – sai, relativamente a qualsiasi dispositivo tecnologico (ma non sol3), seppure ancorat3 (nel) “qua (così)” all3 “necessità” energia elettrica e, dunque, a tale forma didipendenza da…”.
L’analisi che puoi (e devi) “Fare…” è, quindi, del tipo “formulare”. Ergo:
l’auto decodifica ambientale, a partire da te, alias, dall’atteggiamento “formulare”, che funge da chiave universale per tale decrittazione di ciò che, nonostante funzioni originalmente, nell’AntiSistema viene usat3 per fini meramente di controllo e servizio da “a monte” in gerarchia. 
Da chi? 
Da cosa “è” chi se ne approfitta continuamente
O, da chi non esiste, seppure c’è. 
Vale a dire, compresenza immanifest3 eco-dominante + ogni sottoDomin3, ad immagine e somiglianza.


“Qua”, sei nell’ambiente che funziona e continua a funzionare, ma (ma) “così”, sei nell3 versione edulcorat3 d3 tale compresenza “ombra” che, nonostante ogni strategia per rimanere tale, non può far nulla contro qualcosa che funziona riflettendo tutt3, comunque, volent3 e/o nolent3. 
Ergo, sei tu che non devi più ricordarti di ciò. In che modo? Diventando “tu”. Cioè, proprio ciò che “è già success3”, guarda non caso.
Queste prime righe del Bollettino odierno, sono come un3 sorta di “bigino” di quest3 Spazio (Potenziale) Solid3. 
Una condensazione ad alt3 valore aggiunto, insomma. 
Senza tanti rigiri di parole né vaghe allusioni.
Al “tempo” della divisione della famos3 Standard Oil, di Rockefeller, vennero all3 luce le “x” sorelle.
Ovvero, l’impianto che è divenut3 sede di ogni grande multinazionale “modern3”, nel/del medesimo settore energetico (e non solo).
Nel 1911 la corte suprema confermò il giudizio del primo grado d'appello e decretò lo smembramento della holding in trentaquattro distinte società ciascuna con un proprio distinto management.
Tra le più importanti vanno ricordate Exxon, Mobil, Chevron, Sohio, Amoco, Conoco, Arco e Sun.
Il presidente e fondatore della Standard Oil, John D. Rockefeller da allora si ritirò in silenzio da ogni carica della compagnia pur possedendo ancora azioni della compagnia.
Il valore di tali azioni dopo la divisione della Standard Oil aumentò notevolmente e questo fece di Rockefeller l'uomo più ricco del mondo.
Le compagnie nate da tale divisione, conservando in alcuni casi ancora il nome originario, ciascuna con alterne vicende sono andate a formare il cuore dell'attuale industria petrolifera statunitense e mondiale
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“Ora”, ritieni autenticamente che “giustizia è fatt3”? 
Anche solo attendendoti all3 logica, ri-unisci ogni puntino:
il presidente e fondatore della Standard Oil, John D. Rockefeller da allora si ritirò in silenzio da ogni carica della compagnia pur possedendo ancora azioni della compagnia
il valore di tali azioni dopo la divisione della Standard Oil aumentò notevolmente e questo fece di Rockefeller l'uomo più ricco del mondo
le compagnie nate da tale divisione, conservando in alcuni casi ancora il nome originario, ciascuna con alterne vicende sono andate a formare il cuore dell'attuale industria petrolifera statunitense e mondiale
Dunque, come puoi ritenere che “giustizia è fatt3” se:
l’uomo più ricco del mondo
controlla ancora (“indimostrabilmente”)
ogni singolarità (che è parte dell’antic3 spezzettino)
che “forma il cuore dell’attuale industria petrolifera statunitense e mondale…”?
Complottismo? Fake news? Qualunquismo? Superficialità? 
Come puoi ben “vedere”, c’è sempre un comitato di attesa, ricevimento e trattamento “speciale”, per chi va Oltre Orizzonte
Del resto, poi, c’è anche il bias di conferma, che funge da inquadramento speciale per l3 malattia e l3 paranoia. 
Il che significa, di fatto - in un3 società che si basa sul pregiudizio (di fatto) apparente – che chiunque si “ribella” all’ordine pre impostat3, va incontro regolarmente ad un3 sorta di linciaggio mass-mediatic3, poiché quando sei in gerarchia, dipendi e consegui, avendo ogni interesse singolare nell’ambito a loop, che ti fa credere di dover sopravvivere ad ogni costo
E, in tutt3 ciò, non ritrova più alcuno “spazio”, ciò che appare per/di contrasto… come un3 sorta di Don Chisciotte non del tutt3 in sé, avendo a che fare con… “mulini a vento”, significativamente
L’essere che diventa status quo, risulta allora in-dimostrabile, se si è assolutamente dimentichi dell’atteggiamento più consono, attraverso cui triangolare fuori-dentro-di sé. 
È, infatti, a livello “formulare” che riprendi a ricordare, essendo dal potenziale contemporaneo - che non rientra nell’ambito in gerarchia - essendo proprio l3 “dima” da cui ha preso spunto qualsiasi forma/tipo di grande “movimento”, che… non importa se, poi, si è/sono spalmat3 nell’auto separazione “qua (così)”, (d)ove sopravvive e regna nei secoli dei secoli, col3i che “è” indicat3 sostanzialmente dal valore aggiunto “divide et impera”.
Cosa “è” che, ad esempio, l’immaginari3 collettivo “Dio” indica sfericamente, ovvero:
chi detiene ancora il controllo totale
nonostante… “tutt3”.
Quindi, come può qualsiasi “legge”, nell’AntiSistema... ma non sol3, indicarti soprattutt3 tale situazione “immaginific3”? 
Ben sapendone interpretare il significato, che va e sa andare al di là di ogni auto conv3nzione “qua (così)”, frutto del passaggio dimensionale massiv3 nel reame del “tempo”, in grado di fungere da rivelazione auto incantesimale, ovvero, fonte dell3 spunto continuo a/per sopravvivere; temendo, quindi, tutt3 ciò che risulta – per contrasto – come… “mortale”. 
Salvo poi non realizzare che, comunque, nell’AntiSistema tutt3, prima o poi, muore
Dunque? 
Stai preferendo di accettare tale “contratto”, in luogo di affrontare e dunque ricordare che cosa significa “morire”, nel momento in cui ogni processo naturale ti dimostra, altresì, che si tratta di “ciclicità” di/in qualcosa che rende continuatività ciò che dunque non può “andarsene” autenticamente, venendo tutt3 trattato come… “compost”
Non ti ricorda, allora, tutt3 ciò… proprio l’“è già success3” sullo stile Standard Oil e compagnia “bell3”? 
Fai attenzione, poiché l’ambiente è/ha memoria e per antonomasia, non può sfuggire nulla a/in tale forma di “ricordare” e di auto riproporre l3 situazione a maggior grado/livello di grande concentrazione di massa (che è l’esatt3 contrario rispetto al luogo comune che “qua, così” si auto ritrova costantemente “a Massa”) o punto di sospensione eco-dominante. 
L’ambiente, allora, sembra dire “comanda padron3”, poiché funziona. 
Ma, contemporaneamente, è sempre l’ambiente che, ancora funzionalmente, ripropone anche tale livello in-dimostrabile, attraverso… “tutt3” ciò che deve continuare a succedere, sulle orme del “è già success3”. 
Ok?
In ciò, allora, è im-possibile dimenticare definitivamente.
E, ciò, è sempre inerente al potenziale contemporaneo, che è di default “qua”, anche se “così”. Semplificando:
l’essere lignaggio “Re(ale)”
ha usurpato tale situazione comune (default)
facendo auto sprofondare tutt3 “a Massa”.
Come cortocircuitando ogni singolarità che, dunque, ha preso a… dimenticare per abitudine, poiché nell’abitudine a “dover” sopravvivere
Dunque; basta col luogo comune “spirituale”, che narra di ciò ma in termini assolutamente astratt3. Bada di più al sodo, ricordando(ti) dal/nel punto di sospensione “formulare”.
Ecco i, perlomeno, due tipi di punti di sospensione in atto “qua”/“così”:
punto di sospensione “formulare”
punto di sospensione eco-dominante…
Laddove:
1 “è” l3 protuberanza d3l funzionamento ambientale originale
e
2 “è” chi se ne approfitta continuamente, essendo “già success3” e continuando a…
Quindi, “ora” sei nel reame auto incantante/cantat3 AntiSistema, ch’è nell’essere funzionale a cosa “è” chi ne detiene il controllo assolut3 da “a monte”, adombrando tutt3 conseguentemente.
Un po’ il motto che risuona ovunque “a valle”, anche nell’espressione tipic3:
Crapa pelada la fà i turtei
ghe ne dà minga ai soi fradei
Oh! oh! oh! oh!
I so fradei fan la frittada
ghe ne dan minga a Crapa pelada
Oh! oh! oh! oh!...”.
Crapa pelada - Gorni Kramer
Non c'è dubbio alcuno che la “Crapa pelada” canzonata era niente popò di meno che il Dvce, Benito Mussolini.
E Gorni Kramer riuscì nella canzonatura approfittando di una “finestra” che solo per pochi mesi, tra il 1936 ed il 1937, la censura del regime concesse al jazz e alle sonorità prima, e dopo bollate come “americanate” e “negroidi”…
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Al risuono di tale swing, allora, può anche “cambiare tutt3 (ogni volta)” ma (ma) l3 musica sarà sempre la stess3 “a valle”. 
Infatti, il termine “cambiamento” è assolutamente inflazionat3. Tanto da andare ormai ad auto coincidere con l3 “legge”:
tutt3 si trasforma
Proprio come “dopo” Napoleone, ad esempio. Oppure, proprio come “dopo” qualunque situazione e/o qualsiasi personaggio (nel) “qua (così)”.


Alessandro morì a Babilonia nel mese di daisios (targelione) del 323 a.C., forse avvelenato, forse per una recidiva della malaria che aveva contratto in precedenza o, secondo teorie più recenti, a causa di una cirrosi epatica provocata dall'abuso di vino o di pancreatite acuta.
Dopo la morte del Conquistatore, l'Impero macedone fu suddiviso, non senza molti scontri e guerre, tra i generali che lo avevano accompagnato nelle sue spedizioni.
Si costituirono così i cosiddetti regni ellenistici, tra cui quello Tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e quello dei Seleucidi in Siria e in Asia Minore…
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Carlo (Magno) non ignorò la tradizione franca che prevedeva la spartizione dell'eredità paterna fra tutti i figli maschi e per questo, come aveva già fatto suo padre Pipino, stabilì la suddivisione del regno tra i suoi tre figli Carlo, Pipino e Ludovico.
Il 6 febbraio dell'806, durante la permanenza nella residenza invernale di Diedenhofen nella quale aveva radunato sia i figli che i grandi dell'impero, fu emanato un testamento politico, la “Divisio regnorum” con il quale veniva definita la spartizione dell'impero dopo la morte di Carlo.
Si tratta di un documento legislativo estremamente importante, improntato a criteri di massima equità nel lascito agli eredi e nella definizione di un preciso ordine di successione:
il potere unico veniva suddiviso in tre distinti poteri di pari dignità, secondo le regole del diritto ereditario franco che assegnava ad ogni figlio maschio legittimo la stessa parte di eredità…
L'impero resistette fin quando fu in vita il figlio di Carlo, Ludovico il Pio:
fu poi diviso fra i suoi tre eredi, ma la portata delle sue riforme e la sua valenza sacrale influenzarono radicalmente tutta la vita e la politica del continente europeo nei secoli successivi…
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Veniva definita la spartizione dell'impero dopo la morte di Carlo... (certamente; con al di dentro anche l'essere "a Massa").
Si tratta di un documento legislativo estremamente importante, improntato a criteri di massima equità nel lascito... (certamente; con al di dentro anche l'essere "a Massa").
Se prima o poi “devi proprio morire”, di fatto puoi dar luogo – padroneggiando tale evento – a qualcosa di molto simile al “far perdere ogni traccia di te”
Anche se, di fatto, il potere passa di “mano in mano” s-elettivamente.
Anche “ora”, dove tendi a creder di essere in democrazia e libertà (seppure sei impiegat3 a dover lavorare per tutt3 la vita; tanto subdolamente da essere diventat3, di fatto, un “tu3” diritto).
Crederesti mai a ciò che gli occhi ti permettono di vedere, qualora fossi testimone di una scena in cui le persone fanno a gara per diventare schiav3 di altr3 persone?
Bè… non si tratta di un3 favola o di un incubo.
Già. Perché ci sei assolutamente già dentro, come se niente fosse.
Ci puoi anche “ridere sopra”, quando ciò ti viene propost3 in forma di “gag”, ma (ma) c’è veramente ben poco da ridere. Anzi.

I pesticidi della Pianura Padana sono finiti nei ghiacciai delle Alpi.
Pesticidi in agricoltura:
le loro tracce si trovano molto lontano dal luogo di applicazione.
Se già la presenza dei pesticidi non è positiva per l’ambiente laddove vengono utilizzati maggiormente, cioè in pianura e presso le grandi proprietà agricole sul territorio (come ad esempio sulle colline), ora possiamo verificare come abbiano messo in pericolo anche la salute dei ghiacciai.
L’esempio arriva dal territorio italiano:
secondo uno studio dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato sulla rivista Enviromental Pollution, elevate quantità dei pesticidi usati nella Pianura Padana sono state trovate nei ghiacciai alpini.
Analizzando un campione di ghiaccio prelevato dal ghiacciaio del Lys, nel massiccio del Monte Rosa, i ricercatori hanno evidenziato una forte correlazione tra l’uso dell’insetticida Clorpirifos e dell’erbicida terbutilazina (presenti circa dal 1996 nelle aree agricole della pianura padana) e l’aumentare della sua presenza nel ghiacciaio stesso.
In seguito la stessa analisi, fatta però su campioni di acqua di fusione di altri cinque ghiacciai (Morteratsch nel Massiccio del Bernina, Forni nel gruppo dell’Ortles Cevedale, Presena nel gruppo della Presanella, Tuckett nel gruppo del Brenta e Giogo Alto nel gruppo del Palla Bianca-Similaun), ha riscontrato la presenza in tutto l’arco alpino di alcuni insetticidi e erbicidi comunemente usati in agricoltura.
La conferma del ruolo dei ghiacciai come catalizzatori dei fenomeni atmosferici attorno a loro è ancora una volta lampante, ma stavolta in negativo.
In particolare l’insetticida Clorpirifos si trova nelle acque di fusione in quantità superiori di quasi 100 volte rispetto al valore soglia. E ovviamente la sua presenza concorre alla minaccia di diverse specie di insetti che vivono attorno e nei ghiacciai.
Ma cosa c’è nelle preziose acque dei ghiacciai alpini?
Contaminanti diversi:
pesticidi utilizzati sul mais della Pianura Padana, terbutilazina, tonalide, anti infiammatori, antibiotici e farmaci da banco, droghe e estrogeni.
Normalmente si tratta di tracce, di molecole che si dissolvono in primavera senza pericolosità; ma quando si supera il livello di soglia, come per il Clorpirifos, si è ben oltre il campanello d’allarme.
Mtt Yahoo Notizie 18 marzo 2019 Link
Cosa c’è nelle preziose acque dei ghiacciai alpini
Contaminanti diversi: pesticidi utilizzati sul mais della Pianura Padana, terbutilazina, tonalide, anti infiammatori, antibiotici e farmaci da banco, droghe e estrogeni… = ?
E, poi, che cos’altr3 c’è
Pubblicità ed interesse industriale, controllo… oltre ad AntiSistema ed eco-dominante + ogni sottoDomin3 e, in ultima analisi, anche tracce di te, ovvero, “te”.
Formula 1, come si protegge un’auto da un attacco hacker
“Se qualcuno si inserisce nei sensori dell’auto, o nel collegamento Wi-Fi o nei Pc che si trovano ai box, a questi ultimi possono non arrivare informazioni, oppure apparire dati che sembrano legittimi ma in realtà sono manipolati, e influiscono così sulla gara…
Nel trasferimento dai box alla sede poi i dati acquisiscono ancora maggior valore, perché vanno a essere accorpati a quelli storici, utilissimi a fini statistici e di studio…”.
Gianluca Vadruccio
Mtt Yahoo Finanza 18 marzo 2019 Link
Ecco che, allora, l3 F1 (che già sei), diventa come un’utilitari3, poiché di mezzo non esiste; c’è… chi è “a monte” di tale forma di “destino” che “qua (così)” scambi per “oro colat3”.
“Fai… auto decodifica ‘formulare’ di ciò. Perché? Bah…”.
Un secolo fa nasceva il fascismo, ma furono in pochissimi ad accorgersene...
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Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2515
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