venerdì 21 dicembre 2018

Come se la moderazione comportasse beneficio economico.



Bevi, mangia, guida, gioca, etc. etc. etc. con moderazione…= sono cavoli tuoi. 
Sei adult3 e, dunque, responsabile (?); per cui, se poi “ti viene” la cirrosi, ti vai a schiantare, investi qualcun3, fai danni, diventi ludopatic3, etc. etc. etc. “pagherai” tu. Chi altr3, se no.
La legge è un totem:
è “lì” o meglio “qua (così)” per sentenziare, giudicare, amministrare, controllare, tutelare, etc. etc. etc. chi da cosa, cosa da chi, cosa da cosa, chi da chi
Ti sembra di saperl3, ma (ma)… è piuttosto sfuggevole la situazione, poiché, la legge non ammette ignoranza, il che significa = se la legge è stat3 de-scritt3 per non ammettere anche l’ignoranza, allora, la legge è incomplet3, parziale, di parte e, quindi, “è” proprietà privata (ovvero: deriva proprio da cosa/chi ha inteso recintare il genere umano dentro ad una forma artificiale auto ricavat3 dalla forma ambientale, che vengono a coincidere solamente dal punto di vista della giurisdizione, ch’è e sancisce l’antica pratica del definire il territorio in funzione del proprio ritenuto “potere”. 
Ergo, sulla coercizione altrui che, da un giorno all’altro s’è vist3 delimitare il proprio essere liber3, perché qualcun3 ha pensato ed agito in tal senso. Quando tale “pratica” s’è pers3 nel buio della dimenticanza, diventando abitudine o addirittura abitudine che precede e causa la dimenticanza o atrofizzazione non solo muscolare).
Qualcosa che deriva/discende persino “giù dal cielo”, nel momento in cui – ad esempio ma causalmente – forme antiche (e dunque, sagge?) di “sacre scritture” predicano – non solo ma anche – tra le righe, in maniera che possa essere, comunque, ben capit3, la “predica”, ovvero, l’avere diritto ad una “terra promessa”, non importa se già abitat3, non importa come, dove ma (ma) importa avere tale diritto ed assolutamente pretenderl3, “in nome di Dio”. 
Bada bene che, a parte ogni deviazione storica (che è apparente o di facciata), sostanzialmente la “storia” è una costruzione che si fonda sulla costrizione:
esseri umani (?) che calpestano altr3 esseri umani.
Solo “dopo (quindi quando?)” la storia diventa cammino evolutivo d’assieme, da celebrare attraverso ricorrenze pubbliche, educative, scolastiche, civili, morali, etiche, giust3, rituali, etc.
E quando succede (come succede, eccome, in ogni epoca) significa = la celebrazione dell’antica pratica - che si rinnova attraverso la celebrazione – della prevaricazione altrui a scapito del “destino” originale (quale? Quell3 dimenticat3 che sussiste-va prima di tale “avvento” o, forse, che non è ancora esistit3 ma esiste sempre a livello di utopia o come dovrebbe essere, come un sogno che ti auguri sempre ma non riesci mai a vedere auto avverarsi poiché manca sempre, sempre, qualcosa/qualcun3). 
Il genere uman3 ha poco da sentirsi sul pulpito, dato che si comporta sempre da “bestia”, a prescindere che la “bestia”, qualora il riferimento sia ad un essere animale, non si comporta affatto come la “bestia umanica”:
ricordi?
il più feroce tra le bestie ormai si sa che è proprio l'uomo lui uccide anche se di fame non ne ha
State attenti cari amici che le bestie siamo noi ma il vero mostro è tra gli umani…”.
 Uh...Uh... - Adriano Celentano
Già
Tanto è solamente… un testo di una canzone, scritt3 da chi aveva la “necessità” di lavorare, come te/“te”, poiché (nel) “qua (così)”. No? 
Quindi, non conta nulla, se non all’interno di una certa “economia circolare”, che esiste già nonostante ne senti parlare proprio “ora”. 
L’economia è sempre stat3 “circolare” o “tutt’attorno a ‘te’”, tanto da renderti come un dispositivo programmabile che, probabilmente, sei davvero se puoi essere sostanzialmente ri-educat3. 
Chi è “persona” si ritiene “essere uman3”; chi è singolarità si auto ritiene cittadin3 del mondo. 
E devi stare attent3 a non calpestare tali luoghi comuni, pena l’intervento della Massa, prima ancora di cosa/chi pensi
È la Massa, attraverso il proprio giudicare, che agisce come censura seriale o come una mandria imbizzarrita, che... basta sparare un colpo per aria al fine di scatenare il putiferio, ovvero, l’organizzazione nell’apparente disorganizzazione (confusione), come ad esempio succede ogni volta in “guerra”:
quando qualcun3 mette a posto delle “cose”
approfittandosi della “battaglia” o dell’ancora maggiore disattenzione sociale.
Quando è possibile eliminare chiunque, tanto… è perit3 in guerra. 
Quando puoi comportarti da serial killer, tanto… sei tra le righe militari (è la Patria che te l’impone: è un “tu3” dovere).
Uccidi per non essere ucciso = se chiunque pensa in tal modo, non serve null’altr3 al fine di controllare la reazione nucleare scatenata da “a monte”; 
semplicemente, si esaurirà da sé, quando sarà più che opportun3. 
Immagina quanto sia automatic3 (semplice) scatenare il panico generale, quando la Massa teme per qualsiasi “cosa”. Quando la Massa si è con-vint3 di essere in pericolo, poiché, dipende da tutt3
Quando... la Massa dipende da tutt3 ad eccezione che d3 sé, essendosi smarrit3 in qualcosa che esiste ma non c’è, ad opera di qualcun3 che non esiste; c’è.
La forma mondo “qua (così)” è l’AntiSistema (3l contrario del Sistema, ch’è utopia = un “sogno” ma proprio… come dovrebbe essere):
e dentro a tale versione della realtà manifestabile
diventi una conseguenza, piuttosto che un essere uman3.
Diventi proprio come del materiale (con tanto di data di scadenza) considerat3 dal punto di sospensione industriale:
una pedina, un pezzo, un ingranaggio, un servomeccanismo, un dado, un bullone, una vite, materia prima grezza (da forgiare, a cui dare forma e “destinazione d’uso”), un terminale, un aggeggio, un drone, un organismo Ogm, etc. etc. etc. 
Ad immagine e somiglianza, insomma. 
Di cosa (chi)?
C’è quest3 immagine, “Dio”, che ti viene incontro e ti convince. No?
Eppure, “Dio”… è un’immagine e, dunque, emana significato più che una dottrina. Il significato “congelat3” in tale luogo comune globale, “è”:
non esiste; c’è (oltre che l'eco-dominante)
potenziale contemporaneo.
Ora, applica tale equazione sostanzialmente al “perché” esiste la forma mondo “qua (così)”, ch’è ingiustizia di parte, e… come per “magia”, ti appare la “risposta”, che indica nella compresenza immanifest3 strategicamente eco-dominante, la guida automatica per/di tale versione delle cose, che ha preso il sopravvento nell’artifizio “temporale”. 
Oppure, che è sempre stat3 “così (qua)” e, dunque, tutt3 ciò che “senti” diversamente, ti limita a “sognarl3” ma tant’è… è potenziale contemporaneo, dato che la Massa, d’assieme, spera in una versione “migliore” del mondo, se non altr3 perché quasi tutt3 generano figli3, che permettono di osservare la realtà in maniera divers3, osando anche di immaginarl3 proprio capovolt3, tanto è dispari la forza schierat3 in campo.
Ovviamente, qualcosa di indimostrabile sino a quando il paradigma rimane sempre AntiSistemico, poiché la legge l’impedisce, attraverso il giudizio in aula che non ammette considerazioni non basate su prove inconfutabili e, dunque, scientifiche piuttosto che “filosofiche”, come del resto si sentì dire Hannah Arendt, dal giudice che doveva decidere la “sorte” di Eichmann. 
Se (se), infatti, espandi troppo il discorso, verrai richiamat3 al silenzio, poiché, la legge è gerarchia e se chi te l’impone è il giudice, allora, dovrai zittirti alla faccia di ogni diritto e della presunzione di democrazia, libertà e parità di trattamento.
In quest3 Spazio (Potenziale) Solid3, ci si può anche esprimere “male”, ovvero non essere all’altezza della situazione ma (ma)… resta comunque il fatto che se (se) intendi capire, capisci:
altrimenti, coglierai al balzo l’occasione per… far finta di nulla
dal momento in cui ti senti in imbarazzo, a fronte di tali osservazioni, sapere che non “Farai…” nulla sostanzialmente.
Già l3 sai che andrà in tal modo. Sì. Non perché pratichi magia, bensì, perché “così (qua) va il mondo” e “tu” non hai voce in capitolo, quando si decide sostanzialmente e, non, quando hai il diritto sacrosanto di partecipare e dire la tua ad/in un social, un reality, un salotto, in un sondaggio, etc.
Cioè, godi di pieno diritto quando non puoi cambiare significativamente nulla, mentre di converso, il diritto viene meno proprio quando si tratta di “Fare…” significativamente qualsiasi “cosa”. Ossia, sei in una strategia che non lascia nulla al caso, poiché, in tal “caso”... il caso non esiste…
Puoi giudicare tale scritt3 dalla prospettiva del lessico, della forma, dell’appropriatezza dei termini e dell’accostamento dei particolari, dei dettagli, dell’arte, etc. ma (ma) non ti puoi proprio esimere dal renderti conto di “cosa” SPS ti porta a conoscenza, non di certo perché non l3 sai ma (ma) perché hai deciso di non “Fare…” nulla a livello portante, nonostante tutt3 il lamentio che contraddistingue la “tu3” vita nell’AntiSistema, che rimane sostanzialmente di base, come sfondo “naturale” per l’esperienza di chi si crede “liber3” di…
Dunque, tale discorso non è di SPS ma riguarda la Massa, e non è arte o necessità di lavorare
Non è hobby a tempo perso. Non è nulla che ti viene in mente, perché, sei sotto ad incanto.
Quindi, al fine di comprendere cosa “è” tale discorso… devi ricordare:
ad immagine e somiglianza
attraverso, ad esempio, trame d3 film e romanzo
e precisamente
quando la vicenda è “epica”.
Quando c’è chi “osa”, nonostante… “tutt3”.

Ovvero, in circostanze che se ti riguardassero davvero, “tu” non accetteresti mai di interpretare una “parte” simile, anche se giocare a crederti eroe/eroina “ti piace”;
per cui t’immagini come non sei nell’AntiSistema ma (ma) sei a livello di potenziale contemporaneo, dove non si butta via nulla di ciò che riesci a cogliere, anche se non l’accogli (ancora).
La “miccia” è sempre lì, e puoi sempre accenderl3. 
Anche se non si tratta di farti saltare in aria o fare scoppiare qualche ordigno in/nella società.
Bensì, si tratta dell’auto innescare te, nonostante ora sia (in) “te”. Proprio non agganci. Vero?
Il significato esprime verità di prim’ordine quando sei dall’atteggiamento “formulare”:
“è già success3”.
Ed “ora” sopravvivi proprio per tale ragione fondamentale:
sei in un impero globale “indimostrabile (secondo la legge)”.
Ecco il trait d’union tra ciò che “senti” e ciò che “puoi Fare... anche se ‘qua così’”.
Tale triangolazione (quando passa da te) si completa, quando passa da “te” in te, ritornando nella sede originale perlomeno a livello di potenziale contemporaneo:
anche se tu fossi “tu”, ossia, se fossi come un automa (in origine)
la versione, tu, rimane potenziale... come qualsiasi persona ora sa che esiste possibilità di “evoluzione”.
Può, allora, essere che la “creazione” possa anche dare luogo a cambiamento strutturale, di rimando, del “creato”?
Può essere che l’intento, contenut3 nella creazione, possa venire persino meno, a fronte di cambiamenti sostanziali in senso altr3?
Sì. Sì. Sì.
Te ne accorgi un po’ da… tutt3, se presti attenzione attraverso atteggiamento “formulare”.
Insomma, non importa quale tipo di creazione sia la “creazione”, perché… esiste potenziale contemporaneo, che comporta ristrutturazione immaginifica a qualsiasi ordine, livello di appartenenza sino all'origine e Oltre Orizzonte.
Dipende da una serie di considerazioni che l3 singolarità possono sempre “Fare…”. Non è, forse, il tipo di “animo” che ogni rivoluzione ha sempre fomentat3 e cavalcat3
il risentimento della Massa è una provocazione e, come tale, lo strumento che “serve” ad ogni sottoDomin3 al fine di ambire a… governare (con la Massa che ritorna, poi, tra le sponde, negli argini, nel letto del fiume… dopo essere tracimat3 ad hoc).
Ogni lotta che la storia deviat3 ti ricorda, “è” una lotta tra sottoDomin3 (mentre nel mito c'è ben altr3):
per tale motivo ne esiste una molteplicità
non essendo eco-dominante, ch’è un3 (anche se… “trin3”).
Anche il 2018 sta per “chiudere”, come se fosse un locale commerciale:
e nel 2019 (che esiste ma non c’è) SPS muterà pelle
nel senso che ritroverà la voce narrante in prima persona di chi ne è autore e parte autrice.
Meno “canalizzazione”, dunque, e più… “umanità”.
Te l3 “devo”, perché ne vale la pena
al fine di praticare un cammino sempre più a Filtr3 di Semplificazione attiv3.
Il messaggio è portante e, quindi, va distribuit3, di modo che diventi come un automatismo (credo), senza che esista una parte che funge da Guru, ma (ma) con la Massa che diventa se stess3 attraverso l’atteggiamento “formulare” che libera a livello di potenziale contemporaneo:
ciò che la democrazia significa sostanzialmente
ma (ma) liberat3 dal cancro industriale (se ti limiti alla visione sottoDomin3)
oppure
dal virus eco-dominante (se vai Oltre Orizzonte).
SPS è nat3 come una sorta di “diario personale” e, in quanto tale, è portante che esista la voce narrante dell’Io che racconta e descrive ciò che “sente, ricorda, percepisce, auto deduce, ricava, elabora, macina, etc.”.
Quindi, sarà tutt3 meno “professionale” ma (ma)… ne guadagnerà in sostanza l’argomentazione, poiché, più… “vicin3” a te/“te”, seppure non esista alcun interesse industriale che si può nutrire (e dunque fomentare) di/in tutt3 ciò.
Ovvero:
a Me non interessa attirare click
ma
interessa... lasciare il “segno”
praticare, e vedere, una profonda incisione “formulare” alla/nella realtà manifesta “qua”.
Se non ti è ancora chiar3, allora, significa che proprio non puoi “capire”. Quindi, ricorri ad altr3 modalità dell’attenzione:
percepisci in maniera sottile ma ugualmente portante fisicità ad ogni decisione
sii dall’atteggiamento che riesce a bypassare il “blocco”.
Accorgiti. Desumi. Percepisci. 
E, poi, dai attenzione a ciò che ti rag-giunge mentre sei in tal modo. Ti assicuro che “cambia tutt3” e non ti sembrerà più una bizzarria ciò che cogli.

Legge anti corruzione: niente più prescrizione per l'alcol alla guida
Ezio Notte motor120 dicembre 2018 Link
La legge si pre-occupa di amministrarti, attraverso tale credo, che devi per forza di cose non disattendere, pena… la “pena”.
Ma… che cosa ti sfugge, al solito?
Perché, sempre la “legge”, permette la commercializzazione di alcol
Per poi ammonirti anche pesantemente se ne “abusi”, sapendo che provoca dipendenza da stress.
Non ti sembra che il “processo” sia perlomeno parziale, ovvero, di parte (chi guadagna da/in tutt3 ciò, se non l’industria e lo status quo)?
Bevi con moderazione…” altrimenti, saranno guai. 
Intanto, sai che puoi “bere” e, dunque, bevi. Ti fanno credere, attraverso celebrazioni ufficiali di/ad un certo livello, che si tratta di stile, classe, cultura, status symbol, etc.)
Sai che provoca anche dipendenza, ma ciò non ti ferma nonostante l’ampia “letteratura” che testimonia in tal senso. 
Anzi, nei film è un “figo” chi recita tale parte, che non manca mai (mai). No? Fumare, bere, farsi (nei limiti sino a quando si riesce a controllare gli eventi, che è tutt3 un dire…), etc. è diventat3 quasi un “arte”:
uno stile di vita
che cela il guadagno di cosa è chi ne trae beneficio, rimanendo in pianta stabile nel proprio posto di ideazione di ogni strategia.
Mentre “tu” auto decadi in tale luogo comune a forma di ragnatela senza ragno (apparente). Ora, immagina che:
l’alcol (ad esempio) c’è sempre (sempre)
mentre tu/“tu” puoi sempre vacillare, ergo, lasciarti andar, cedere, andare in crisi, etc.
con la “vita” che ti può sempre colpire anche inaspettatamente
quindi
con l’alcol sempre (sempre) a portata di mano e di tentazione/corruzione.
Puoi farne a meno per decenni ma (ma) l’alcol è sempre “lì”, come un paziente killer che ti attende al varco, che prima o poi varcherai se (se) nella forma mondo specializzat3 proprio a sospingerti in tale “direzione”.
Il Governo (qualsiasi sia) non agisce a livello di ragione fondamentale (eliminazione dell’alcol), perché ne traggono guadagno le lobby sottoDomin3, che fomentano tale situazione, attraverso la staticità dell’atteggiamento auto indotto (nel) “qua (così)”.
Il proibizionismo è stat3 un regalo a certe organizzazioni non solo clandestine, che nella sostanza ha comportato l’aumento della distribuzione e diffusione dell’alcol, tanto che in seguito è ritornat3 a circolare liberamente, agendo sulla Massa che ne paga ogni conseguenza, anche quando è la legge stess3 ad inasprirne la misura (attraverso il codice della strada, del comportamento, della pena e del contesto). 
Tutt3 è economia e, dunque, un fermo immagine artificiale, che se arrestat3 rischia di lasciare a casa milioni di persone, senza lavoro (un ricatto ambientale indubitabile).
Puoi prendere una multa, oppure finire in galera o in una clinica per la disintossicazione ma tutt3 ciò contribuisce sempre ad “alzare il Pil”, quindi, sei nel consuet3 giogo industriale.
Che altro.
Ambiente, quali sono le città più inquinate d’Italia.
Come ogni anno, il dossier Ispra sulla qualità dell’ambiente nelle aree urbane traccia il profilo del nostro rapporto con la qualità dell’aria, consumo del suolo e manutenzione dell’ecosistema delle città.
I risultati, anche l’anno scorso, non sono incoraggianti…
Mtt Yahoo Notizie 20 dicembre 2018 Link
Chi “è” responsabile? Sei “tu” che (non) fai raccolta differenziata? Che bevi per dimenticare? 
Ricordi che... dal giorno in cui ti sei manifestat3, esistevano già le fabbriche?
Quindi, come puoi essere tu chi è responsabile a livello sostanziale? Al limite, qualcun3 ha rotto e “tu” prendi i cocci e paghi ogni spesa, nell’AntiSistema. Ergo:
esiste l’AntiSistema.
Prendine atto. Poi, chiamal3 come meglio credi, ma sostanzialmente… auto riconoscil3.
Indi, “Fai… in maniera tale da essere ed incarnare chi fa la differenza di non potenziale contemporaneo, ossia, chi sei già tra le righe, nel fumo, negli inquinanti e nelle maglie della legge”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2456
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