martedì 21 agosto 2018

Accorgiti da Oltre Orizzonte: nel mondo ma non del mondo.



In che modo ri-assumi le notizie che t’incrociano da/in ogni momento
Di sicuro, in maniera passiva; laddove, mentre sei intent3 a sopravvivere, sei contemporaneamente in un campo di battaglia che ignori:
il tuo abbordaggio è continuo, per/da parte di ogni interesse sottoDomin3 che ad immagine e somiglianza riproduce ciò che “è già success3”, alias, la tua invasione, conquista, possesso... dominante (prima), sottoDomin3 (durante) ed eco/dominante (poi).
Sant'Anna di Stazzema, Mattarella:
"difendere diritti da ogni minaccia"
Link 
Chi deve difenderti? E da cosa? 

Quali sono le minacce che ri-conosci e quali quelle che ignori del tutt3? 

Bè, se a vigilare è la Massa e le Autorità… chi, sostanzialmente, deciderà il da farsi?
L’Autorità che, bada bene, sembra la Massa ma (ma) è, altresì, qualcosa che non appare come qualcun3 (una sorta di automatismo, come i nonni di casa) seppure, purtroppo per te, è proprio qualcun3/qualcosa dall’interesse biforcuto. 
A tal punto, dovresti avere sempre più chiar3 la distinzione che esiste tra “difenderti diritti da ogni minaccia...” ed accorgerti della situazione in cui già sei, dove la più grande minaccia si è già trasformat3 in fisica realtà (una situazione che tendi ad ignorare, poiché strategia che va solo ed esclusivamente nell’interesse dello status quo eco/dominante). 



Come puoi, infatti, difenderti se (se)... in una realtà che cela il suo più grande segreto (tale compresenza immanifest3)… da cui quell’accorgerti, che ha il potenziale scaturente dall'avere la situazione interamente emers3 (qualcosa che, ad esempio, non prevede istituzionalmente il Segreto di Stato). Ok?
Moavero: "crisi Turchia grande lezione per gli anti euro"
"Il mio primo pensiero è di solidarietà verso un paese importante che è anche un attore cruciale negli equilibri commerciali e finanziari del Mediterraneo.
Una situazione di crisi così è una cattiva notizia per tutti e richiama tutti noi a una doverosa vicinanza e a un’attenta vigilanza delle possibili conseguenze nel breve termine del crollo della lira turca…".
Intervistato sul Foglio, il ministro degli Esteri Enzo Moavero spiega perché la crisi finanziaria della Turchia è una grande lezione per gli anti euro… 
Link 
Ecco perché avvengono le “crisi”:
sono segnali (lezioni) per la Massa.
Prima ancora di essere notizie, sono interesse particolare (come un laser):
nulla è per caso, quando non si lascia spazio al caso.
Una situazione di crisi così è una cattiva notizia per tutti e richiama tutti noi a una doverosa vicinanza e a un’attenta vigilanza delle possibili conseguenze nel breve termine…:
una cattiva notizia per tutti (tale, infatti, sarà il luogo comune respirato, anche se alla moltitudine quasi non importa nulla o, perlomeno, sembra loro così)
un’attenta vigilanza (ecco un’altra volta il richiamo a… ma, in quali termini?)
delle possibili conseguenza nel breve termine (ciecamente, dato che ti vengono a mancare dei “pezzi” che ritrovi proprio accorgendoti attraverso un altro tipo di atteggiamento, che il breve termine  utilizza in quanto a conferma di ciò che, sopra a tutt3, “è già success3” e quindi “continua a succedere”, come in ogni loop che volent3 o nolent3 non esiste; c’è)…
La “tua” forma di analisi è sempre riferita alle conseguenze, poiché sei in un unic3 immane “cratere”, derivante dalla deflagrazione di un evento singolare dalla portata giurisdizionale planetaria:
lo status quo è il paradigma che è in “te”
è il “tuo” atteggiamento
sei “tu” nell’AntiSistema.

Non auto riconoscere tutt3 ciò, significa solo una cosa:
che serve “così (qua)”.
Poni grande attenzione verso coloro che, da espert3, hanno da sempre colonizzato la grande barriera corallina “umanità”:
in ogni ambito o campo dello scibile, del pensabile, del teorizzabile o del teologizzabile
qualcun3 ha già riempito la “forma” reale manifesta di tali contenuti
anche se l’autentic3 contenuto è la Massa.
Forme pensiero ti hanno, così come non esiti a descrivere “natura” tutt3 ciò che succede automaticamente all’ambiente, nell’ambiente. 
Ma (ma) “qua (così)” le persone lavorano. 
Per cui, cercano sempre di portare acqua al “proprio” mulino, nel tentativo di… “svoltare”. 
E, in una realtà in cui “è già success3” l’evento cardine (testimoniat3 a livello di analogia frattale espansa da, ad esempio, Big Bang, Creazione, Diluvio, etc.), l’interesse delle persone (e, dunque, sia della classe espert3, sia della Massa) corrisponde forzatamente a quell3 eco/dominante (la ragione fondamentale per cui e attraverso cui, la realtà manifesta ha la “forma” che supponi di riconoscere “qua, così”). 
Perché le “cose” non cambiano mai, sostanzialmente?


Perché esiste un fermo immagine (interesse “a monte”) che non l3 permette, poiché lo status quo è il guanto perfetto per una tale mano di vernice unica, applicat3 al mondo intero). 
Certamente, è qualcosa che sembra fantascienza, s’eppure la scienza (che è deviata e, dunque, indica e significa: deviazione) indichi che “tutt3 si trasforma= l’evoluzione umana è bloccat3, all’interno di qualcosa che – al massimo – può evolvere solo ed esclusivamente per quanto concerne l’interesse fondamentale del paradigma in auge (che corrisponde, ormai, ad un riflesso/eco di ciò che fu la dominazione di un certo lignaggio umano, che 1- si è già estint3, ma 2- continua a succedere, poiché 3- squadra che vince non si cambia, ovvero 4- perché esiste un funzionamento di fondo che tende a replicare all’infinito ciò che è/era grande concentrazione di massa, 5- sino al momento in cui avviene qualcosa dalla analoga portata epocale):
ecco, allora, il tuo “fare”
che ritrov3, dunque, nell’atteggiamento
che non indossi, come una corazza (parte)
bensì
che incarni, come tuo autentico “spirito (essenza)”.
Ergo:
non chiederti a cosa equivale il “Fare”
bensì
riconosciti attraverso tale coerenza di fondo (una “formula” che promette evoluzione al di là dello status quo, che è interesse altr3/altrui per “te”, nell’AntiSistema).

Ti accorgi di ciò, ad esempio, utilizzando la “metafora (esempio)” robot:
è il programma che genera il “suo” movimento.
Dunque, sterilizzando il chi de-scrive tale programma, il significato portante è indicato dal/nel luogo comune interiore, sede del tuo/“tuo” atteggiamento. 
Ora”, se (se) dentro a/di te esiste una zona che non esiti a riconoscere come in-conscio (qualcosa che corrisponde ad un’area segreta in casa tua), come puoi pretendere di essere tu a decidere per te, quando nella sostanza tu sei “tu” e, dunque, ogni tua decisione è soltanto “tua”?
In-conscio = nel conscio (l’unica partizione della mente, è già stata invasa, conquistata e posseduta, creando l’Area 51 dell’inconscio, sede del “tuo” modo di fare AntiSistemico).
Un robot è un dispositivo automatico sintetico. 

Ovvero, è la risposta tecnologica alla tua situazione “qua (così)”, ad immagine e somiglianza del “è già success3” e, dunque, continua a succedere.
Ok? 
Non significa che necessariamente sei anche tu un robot. 
Semmai, indica che lo sei divenut3, dopo un certo evento “a monte”. Alias, puoi sempre potenzialmente “liberarti” da/in tutt3 ciò, che altro non è che compresenza immanifest3 eco/dominante.
Se (se) interrompi il circolo forzoso, fermi l’onda di forma “realtà manifesta AntiSistema”.



Immagina:
parti dalla più grande paura/timore che “hai (ti ha)”
e pensa che a separarti dalla liberazione
c’è “solo ed esclusivamente” tutt3 ciò che ti blocca a livello inconscio.
Cioè
Che cosa c’è? 
Un blocco, a livello di atteggiamento (che è parte della strategia del controllo globale altrui).
Ora… continua ad immaginare di – ipoteticamente – svellere tale “contratto di funzionamento”, rescindendo anzitempo da ogni termine “sottoscritto”, non importa quali siano le conseguenze in termini “legali” (lascia perdere tutta questa manfrina e tendi solo a liberarti potenzialmente).
Assumiti come chi – almeno a livello di “fantasia” – riesce ad essere finalmente come meglio si “sente” dentro:
percepisci la grande differenza sostanziale, che s’emana e scaturisce?
E pensa che stai “solamente” immaginando la tua liberazione.
Quale maggiore sensazione di… libertà, piacere, soddisfazione, auto realizzazione.
Qualcosa che - puoi subito riconoscere - non esiste nulla “qua (così)” in grado di stare al passo. Vero
Ogni soddisfazione AntiSistemica è, infatti, effimera, ossia, tende a portare conseguenze inasprenti e gravi. Mentre, contemporaneamente, ogni soddisfazione passa sempre, sciogliendosi come neve al Sole.
La differenza sostanziale è che non c’è alcuna differenza (di potenziale), quando sei finalmente (in) te:
dal tuo potenziale, il potenziale.
Mentre, se (se) in “te”, la variazione è tale da creare ed alimentare ogni grandezza “elettro/fisica/magnetica” che ad immagine e somiglianza rappresenta e sostanzia il grande scippo a cui sei sempre stat3 sottopost3 “qua (così)”. 
Non da ultim3, la vicenda dell’energia in luogo dell’accorgerti che tutt3 funziona “qua”.
Giancarlo Giorgetti: "a fine agosto i mercati ci attaccheranno"
I mercati sono popolati da affamati fondi speculativi che scelgono le loro prede e agiscono…”...
Giancarlo Giorgetti 
Senza remore, ma (ma) come remore (sottoDomin3) a fianco del grande squalo eco/dominante:
come puoi avere la meglio in tale situazione, se non ti accorgi della situazione più espansa e significativa?

Sei, in tal senso, a “mezzo servizio”.
Ergo, lo status quo AntiSistemico imperversa per/di default.
“Fai… di renderti conto, andando Oltre Orizzonte, dove esiste ancora tale accortezza, senza per ciò sfuggire, scappare o ascendere. Anzi, accetta ogni responsabilità in - soprattutt3 - ciò che significa atteggiamento ‘formulare’”.
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2369