“È un volo a planare per essere inchiodati qui
crocifissi al muro ma come ricordarlo, ora…”.
Non sono una signora - Loredana Bertè
Il tipo di realtà manifesta è AntiSistemic3; il che prevede l'esistenza di un termine di paragone, ossia, la definizione utopica di Sistema (come dovrebbe essere, dal punto di sospensione sferic3 dell’atteggiamento “formulare”).Qualcosa che anche (nel) “qua (così)” può sembrare come tale, ma (ma) non lo è per nulla affatto, essendo di più come… un impero che ha rinunciato a di-mostrare le proprie effigi;
qualcosa che ha vinto il proprio Ego, in funzione della strategia dell’immanifestazione che, di conseguenza, vale tutto il prezzo del biglietto... donando, conferendo, assegnando il “vantaggio” di non esistere ma esserci.Un potere incommensurabile, se paragonat3 alle briciole che rimangono alla Massa in termini di differenza di potenziale.
Di fatto, anche prendendo un libro di storia (deviata) delle scuole elementari, ci ritrovi dentro – a prescindere dalle epoche – che... l’umanità non ha mai contato nulla, in termini di decisioni per il “proprio” futuro.
Il che dimostra quanto il “tempo” sia del tutt3 secondari3 e, quindi, una invenzione (così come le necessità denaro/debito e lavoro, “Dio” ricompres3).
È bastato inserire nella preghiera del Padre Nostro, il riferimento al “debito” unitamente al nodo necessità temporale (pane quotidiano), alfine di auto convincere la platea umana, conseguente e recitante a memoria tale “inno”, senza rendersi conto che...
la preghiera ha funzionato dalla prospettiva dello status quo AntiSistemico.Un po’ come celebrare Messa ricorrendo alle candele elettriche, come se tale atteggiamento fosse già stat3 svuotat3 da ciò che probabilmente “una volta” costituiva valore aggiunto e, nel rito, la parte di “fuoco” aveva la propria funzione auto ricollegante verso… uno stato ben preciso dell’essere.
Qualcosa che “ora” è divenut3 solamente parte della funzione recitata a memoria e, dunque, senza alcun senso altr3 che non sia tutt3 ciò che serve “qua (così)”.
“Io so inventare so improvvisare
senza regole ne strutture
faccio come mi pare
come mi pare...
So immaginare una storia intera senza solo una parola vera
è come spingere una vela controvento
memorizzare le parole e non il senso
saltare subito alla fine del romanzo
non è talento anzi è un inganno anche lo spazio di un momento…”.
Come mi pare - Silvestri/Gazzè/Fabi
quando senti narrare di anarchia, tendi subito ad associare tale status al Far West, come se il vivere (esistere sovranamente e contemporaneamente) in tal maniera fosse senza regole e, dunque, senza legge e senza Dio.
Ciò che è scompars3 dal tuo radar è, infatti, il ricordo di cosa significa essere (in) te stess3:
perché tendi immediatamente a ricoprire tale sostanza
con la confusione che il peso storico (deviato) ti ha addossato?
immoralità, approfittarsi, maleducazione, prepotenza, disordine, caos, prevaricazione, etc.?
Lo sai, ormai; non riesci più a percepire come “è” l'esistere tutt3, da tale punto di sospensione:
contemporanea mente.
con le proprie regole verticali, gerarchiche, esclusive ed elusive
con il metodo scientifico, le classificazioni di genere, le leggi, la Costituzione, la “forma” dello Stato, del Paese, della Nazione, della Patria (in quanto a Dottrina delle Illusioni che già Foscolo intuì, ma per quanto riguarda la creazione di quel “cuscinetto” nel quale affondare, al fine di ritrovare un senso apparente di appartenenza e, dunque, al fine di non sprofondare nel vuoto altrettanto apparente dello sconforto, della depressione e/o – appunto – della differenza di potenziale che intercorre tra la tua sovranità originale sferic3/“formulare” e tutt3 ciò in cui consegui sopravvivendo “qua, così”:
una notevole differenza sostanziale).
deve esistere per forza di cose
la ragione fondamentale
che, se non appare
vuole dire che… è apparentemente immanifest3
alias
che non esiste; c’è (così come Nettuno, ad esempio, è stat3 calcolato prima che scoperto).
Ricordi solo ciò che ti dicono esistere, ovvero, impari a memoria la “tua” parte. Il che comporta che tu sia “tu”, in tale angolo d’universo o, con minor pretese, nella scenografia terrestre “qua (così)”…
Una notevole differenza, rispetto ad ogni prerogativa che puoi conquistare se (se) in una forma gerarchica che… “hai voglia a parlare e a sentir dire di ‘merito’”.Infatti, nella struttura gerarchizzata esiste gerarchia ed un gerarca; cioè, c’è posto – in termini di “contare” qualcosa – solo per un certo lignaggio, che designa una certa appartenenza in termini di atteggiamento servile od auto rinunciante a sè (in quanto ad essere originale).
Tale trasformazione ad uso e consumo, rientra nella forma d’intercettazione, cattura e deviazione (interferenza) che nell’AntiSistema, il relativo “sistema immunitario (firewall ambientale)” persegue, adottando la linea di conduzione esclusiva eco/dominante + sottoDomin3, che esclude tutt3 il resto (Massa) dalla piena realizzazione di sé, in quanto non livello da raggiungere attraverso l’esperienza migliorativa in Terra, piuttosto, che impedisce tale auto realizzazione in quanto linea di tendenza originale che promette di rovinare la “festa” alla grande concentrazione di massa che “qua (così)” crede di avere l’esclusiva (giurisdizione globale) su chiunque e qualunque s-oggetto/evento(situazione)…
Bè, trova il modo di accorgerti che può anche essere così ma (ma), “qua (così)”, l’apparenza è quantomeno illusoria, anche se sempre significativ3;
per cui, nonostante le mire di chi/cosa tende a privarti della tua memoria, tale campo d’informazione è sempre disponibile, poiché parte del funzionamento tri-unitario del modello terrestre “qua”.Non a caso, esiste la memoria ambientale frattale espansa, ovvero, ciò che scambi per un piacevole ritratto artistico da far vedere alla “tua” prole.
La frattalità espansa è la ragione infrastrutturale che ti permette di unire ogni puntino, alla luce della sostanza sovrana che sei, nonostante tutt3 ciò che… pensi di te/“te”.
Il frattale (in quanto a “disegno”) è la parte evidente che appare e che conserva le proprie caratteristiche native e sostanziali, seppure tu prenda in considerazione solamente la “bellezza” di tale configurazione (esperienza e memoria, sostanza e significato) piuttosto che la rappresentazione “artistica” fine a… “se stess3” o, meglio, alla compresenza immanifest3 che governa nel-la realtà manifesta AntiSistemica.
Una entità indistruttibile, per altr3. Come potresti vivere in un luogo del genere?Sopravvivresti, tuttalpiù, facendo buon viso a cattivo giogo (servendo e soffrendo, tuttavia, potendo ancora ricordare chi sei e che cosa sei diventat3 “qua, così”).
Ecco la grande concentrazione di massa, osservat3 a livello di fisicità apparente (seppure il suo significato rimanga sempre identico, nella sostanza).Però, il discorso AntiSistemico è evolut3, ossia, tale grande concentrazione di massa non sai a quale livello esattamente è.
Potrebbe, infatti, anche essere una concentrazione genica o virale. Perché no? Ricordi?È il fenotipo esteso frattale espanso, che Dawkins portò alla luce e che quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 ha perfezionat3, alias, ricollegat3 sensibilmente d’assieme (poiché “tutt3 è conness3”).
Tuttavia, per ridurre la questione ad un livello di/in cui te ne puoi fare qualcosa, è d’uopo mettere a fuoco la condizione di grande concentrazione di massa a livello di singolarità umana.Dunque, se hai presente un certo Hitler, oppure, un certo Giulio Cesare, o un certo Napoleone (tale questione di “grandezza” è pressoché un appannaggio di stampo maschile)… ti potrai accorgere che la grande concentrazione di massa (che essi rivestivano al livello di sottoDomin3) non è in funzione dell’altezza o della particolare robusta corporatura.
Anzi.Dunque? Tale “funzione” si colloca al di là dell’apparenza fisica, ad immagine e somiglianza – guarda non caso – appunto, della strategia immanifest3 eco/dominante (ragione fondamentale da “a monte” della forma ambientale, sociale, umana “qua, così”).
Come hanno potuto, tali personaggi tanto “esili” se confrontati con il vigore e la prestanza di una infinità di “guerrieri” contemporanei, avere la meglio su intere comunità che sono precipitate automaticamente (sotto) ai loro “piedi”?Non importa, ora”, il come.
Ma (ma) piuttosto, renditi conto che 1) la questione portante non è collegat3 alla grandezza in termini di corporatura e 2) tale portanza (effetto) significa, piuttosto che altr3.
Quale tipo di messaggio (informazione) ti viene ricordat3, per mezzo di tali configurazioni “parlanti” in codice?
Anche se, questione centrale e distribuit3, non è il seguire a ritroso tale corrente che ti permette di ritrovare il senso perduto, che comporta tale forma fisica apparente ambientale.No, perché… ad un certo punto, ti ritroverai come in braghe di tela, quando la via s’interromperà bruscamente, lasciandoti sul ciglio di uno strapiombo infinito;
segno che il vertice gerarchico è distaccat3 dal resto dell’edificio.Il denaro è una invenzione, per cui, ad un certo punto termina, essendo innanzitutt3 una “idea” che, di conseguenza, non appartiene al mondo fisico delle “cose”.
Di più, cambia di stato, trasformandosi – come per il ciclo dell’acqua – in… “vapore” alias pensiero, idea, interesse, intenzione, etc.
Sino ad arrivare sino a “Dio”, o meglio, alla ragione fondamentale “a monte”, laddove il caso non esiste e tutt3 è scopo, senso, progetto, piano, sogno, etc.
qualcosa/qualcun3 che avendo deciso per la propria immanifestazione
di conseguenza
deve “risultare” come tale anche e soprattutt3 nel riflesso fisico AntiSistemico.
Da “lì”... c’è tutt3 il “tuo” dimenticare ciclico e non episodico. E molto (molto) altr3, che “ora” sembra come… normale.
“C'è un'unica questione nazionale, quella industriale…” = finalmente, qualcun3 ti dice la verità.
“Per noi c'è un'unica questione nazionale che è la questione industriale, ciò che vale per il Paese vale ancora di più per il nostro Sud:
infrastrutture, tempi della giustizia, giovani, costo del lavoro, attrazione di investimenti privati, turismo, industria, sono i fondamentali di una sfida Paese la cui capacità di governo si misura dai risultati e non dagli obiettivi e né dai titoli delle dichiarazioni…”.
Vincenzo Boccia
Ciò che ti sembra unicamente già accaduto nelle terre d’oltre oceano e che, ora, riconosci in quanto a genocidio (lo sterminio programmato delle popolazioni precolombiane), seppure non potendoci fare niente… è opportuno che venga auto riconness3 ad una forma mentis (“fare”, atteggiamento) che si è sempre comportat3 “qua (così)” allo stesso modo:
e il “Sud” Italia, non è assolutamente al di fuori del coro.
E, di fatto, ciò che si compì fu la riedizione del genocidio, che corrisponde al passaggio del rullo compressore AntiSistemico, a cui consegue il solco dell’aratro “qua (così)”.Eppure, è sempre di moda guardare al di là del proprio orticello, ritenendo e giudicando che lo sterminio delle popolazioni autoctone “americane”, sia stato il “punto” d’apice di un atteggiamento davvero meschino, ingiusto e disapprovabile (qualcosa che analogamente sembra persino scomparso dal mondo).
No?
Quando, ad esempio, hai “in casa” proprio l’analogia perfetta (lo sterminio delle popolazioni meridionali) con ciò che “è già success3” AntiSistemicamente e che, dunque, continua a succedere causalmente.
E, la “questione Paese” è, di fatto, una questione “industriale”.
Infatti, è (in) una strategia che emerge chiaramente anche ricorrendo al più classico dei testi storici (quell3 dato in pasto alla prole in età scolastica elementare), laddove è chiaramente riportat3, anche se in maniera indiretta e/o in-conscia, che l’ascesa borghese portò alla rivoluzione industriale (e, fai attenzione, che non è 3l contrario) e da “lì” s’infiltrò nel lignaggio nobiliare, che era al vertice della possessione di terre e genti, in maniera tale da andare a creare l’idea di appartenenza ad un’unica entità che, in seguito, emerse in quanto a Nazione, Stato, Patria (forgiat3 attraverso guerre d’indipendenza, che i popoli credettero di combattere in nome di… qualcosa che assolutamente non esisteva e non esiste, ma c'è... anche se si tratta d'altra “sostanza”).E, per inciso, tutt3 ciò è (in) una caratteristica che “qua (così)” continua ad auto ripetersi, conferendo l’idea auto rinnovabile perpetuamente della “modernità”, a cui viene agganciat3 l’etichetta “evoluzione, progresso, civiltà, diritto, etc.”, forier3 di senso di appartenenza a/in qualcosa che usa ed abusa della Massa, contemporaneamente.
Ecco perché hai come la “sensazione”, continua, che la storia umana narri dell’evoluzione dell’umanità.
Quando, sostanzialmente, tale flusso e deflusso “è” il racconto mascherato dello status quo, post momento di “è già success3”:
un e-vento accadut3 una sola volta (sul modello eco Big Bang)
avente la capacità (potenza, giurisdizione, attualità)
di governare tutt3 ad immagine e somiglianza
nel... continua a succedere “qua (così)”, conseguente.
Il mondo è sempre stat3 apparentemente “moderno”, conferendo l’idea di essere miglior3 e dunque lungo la “via maestra” per… continuare ad appartenere all’impero, senza alcuna necessità di vessilli esposti al vento, eco/dominante + sottoDomin3.
“Fai… di toglierti dal ‘muro, dove sei già stat3 crocifiss3’”.
È possibile poiché potenziale.Dove ogni “ferita” si rimargina se (se) il principio che te l’infligge, smette di farl3… una volta per sempre.
La tua sovranità è la sovranità di chiunque, contemporaneamente, senza dar luogo ad alcun Far West.Non potendo esperimentare la “cosa”, hai idea che il risultato possa essere sempre una corrida, dato che il tutt3 si svolge sempre “qua (così)”, dove le varie “necessità” denaro/debito + lavoro sono assolutamente di parte, proprietà privata e, quindi, in una condizione assolutamente artificiale.