martedì 19 dicembre 2017

Un ultimo desiderio.



Me n’ero completamente dimenticato. Ma quando lui l’ha menzionato, m’è ritornato in mente
Se mi porti alla fabbrica, posso costruirti un terminale sintetico con lo stesso effetto del gene terminale della Rete…”. 
Blame!
Mentre si chiude l’anno 2017, si decidono “tra le righe” – nella Manovra – anche i consueti “regali” per le varie lobby, che contribuiscono – attraverso cospicue “donazioni” – alla vita del/nel Transatlantico. 
E, se (se) è vero che la “barca è una sola”, è anche vero che quando il Titanic affondò, a bordo c’erano persone di Serie A e di Serie B (le scialuppe di salvataggio erano dedicate, prima di tutt3, a mettere in salvo la Serie A, poi bambin3, donne ed anzian3 della Serie B, ed a conseguire). 
Allo stesso modo o, per meglio dire, a livello frattale espanso, tale “verità” è di più una (la) caratteristica “qua (così)”. Quale?
Quella che ti indica, chiaramente (e senza necessità di dimostrazione alcuna), che la realtà manifesta AntiSistemica di-pende da qualcosa che “è”, ovvio, qualcun3. 
Il “qua (così)” è un modo sbrigativo, uno “slogan” incisivo, per indicare lo stato della “forma sociale” nella quale “sei”. 
Un luogo comune. Il simbolo che indica la sostanza. Un modo per evidenziare che la “tua” realtà di ogni giorno e notte “è”:
dipendente
e, dunque
in “pendenza (e 'gravità')”.

Ossia, i “piatti della bilancia (che regge la Dea Giustizia)”, sono in un equilibrio “di parte (privat3)”. Fai attenzione:
la questione è relativa sempre (sempre) alla giustizia e, dunque, a qualcosa che è effettivamente in equilibrio, ma (ma) in funzione della compresenza singolare gerarchica immanifesta del (sotto) Dominio. 


Quel qualcun3 che non evidentemente costituisce un impero (senza necessità di vessilli esposti al vento) e che, dunque, ha conferito al proprio possedimento (possesso) quell’equilibrio tipico delle forme di monarchia e/o dittatura assolut3, alias:
la pendenza che provoca dipendenza.
La ragione fondamentale “artificiale (parte)”, per cui esiste la “proprietà privata” anche in quelle forme politiche, deviate, che non la ammettono a livello “teorico”. 
Qualcosa che d’assieme se ne infischia della teoria, badando soprattutto alla pratica dell’unico “sport globale”:
fare affari (interesse per il potere, idealizzato nel luogo comune – interfaccia – denaro). 
Ciò che col-lega economie, prima di tutt3, “diverse” come – ad esempio – Arabia Saudita, Cina e Usa. 


Il trait d’union è l’interesse per lo status quo, di fatto.
Qualcosa che “è” al di là della facciata apparente inerente al “credo” politico/religioso/scientifico, etc. 
Osservando “al/il mondo” da una simile universalità, riabbracciante qualsiasi tipo di prospettiva, il panorama di cui si dispone è, analogamente, universale (ossia, unic3). 
Il che significa: 
osserva la sostanza ed il significato di ciò che succede, poiché “è già success3”.
“Qua (così)” è tutt3… di/in parte (privat3).
Fine della net neutrality: le conseguenze per aziende e clienti.
Una autostrada in cui il traffico viene smistato in corsie veloci e altre lente, a seconda del pedaggio pagato da chi è al volante.
Negli Stati Uniti, e in futuro magari anche in Europa, Internet potrebbe diventare quel tipo di autostrada, dove al posto di una vettura ci sono Pc, tablet, smartphone e smart-Tv.
La velocità con cui si arriverà a destinazione - e dunque si fruirà di un contenuto su web come una serie Tv di Netflix o le canzoni su Spotify - potrebbe finire per dipendere da quanto verrà pagato agli Internet service provider (Isp) da quelle aziende, che nel peggiore dei casi potrebbero recuperare parte dei costi sostenuti rifacendosi sul consumatore finale.
In America si può immaginare così il futuro di internet:
non più libero, aperto e neutrale.
Di fatto, ricchi e poveri, start-up e multinazionali potrebbero non operare più su un campo da gioco equo.
È stata la decisione della Federal Communications Commission (Fcc) sulla cosiddetta "net neutrality" a gettare le basi per un cambiamento significativo che finirà per condizionare i grandi gruppi tecnologici e quelli delle telecomunicazioni.
Con tre voti a favore e due contro, l'agenzia americana per le comunicazioni il 14 dicembre ha deciso di abolire le regole volute nel 2015 dall'allora presidente americano Barack Obama, un democratico.
Per i repubblicani si tratta di un eccessivo controllo del governo e di una regolamentazione che, secondo loro, lede l'innovazione e la crescita.
La tesi è:
perché AT&T e Comcast dovrebbero spendere miliardi di dollari per costruire e mantenere le reti se poi vengono usate liberamente da tutti?
Per loro, il mercato libero è la soluzione:
se un'azienda non offre un servizio competitivo, il consumatore opterà per un'altra. Il problema sorge quando la scelta è limitata.
Link 
Poni attenzione:
quando Trump fu eletto, fu possibile non grazie al voto popolare. Furono i Grandi Elettori a votarlo. 
Un meccanismo che mette in ombra la Massa, guarda non caso (è solo “lì” da vedere e da prenderne atto, significativamente). 
Ma (ma) in qualcosa che è assolutamente una “formula scientifica” – il “qua (così)” – che cosa pensi che Trump abbia “promesso”, in cambio, a coloro che hanno permesso la sua ascesa alla Casa Bianca? 
Bada bene che, dette lobby, finanziano tutti gli schieramenti in maniera tale da risultare, vada come vada, comunque vincenti. 
“Ora”, puntualmente, gli effetti iniziano a dimostrarsi andando ad incidere nella “tua” realtà manifesta. 
Sono bastati una ventina d'anni (la "distanza" da coprire per trasformare in dipendenza, anche la "necessità" Rete).
È logic3. 
E lo sai che funziona così. 
In un certo senso, ti sei persino abituat3 e te l’aspettavi; anzi, non ci facevi più nemmeno “caso”. 
Un atteggiamento che rasenta l’incantesimo, dunque? No
Che “è” proprio il frutto di un incanto, alias, di una strategia esatta, precisa, alchemica e chimica allo stesso modo e significativamente
È il “ritornello” di/in ciò che continua a succedere, quando l’evento “a monte” non smette di continuare ad irraggiare onde gravitazionali frattali espanse, per l’intera forma reale manifesta e conseguente (ad immagine e somiglianza).
Si può immaginare così il futuro di internet: non più libero, aperto e neutrale. Di fatto, ricchi e poveri, start-up e multinazionali potrebbero non operare più su un campo da gioco equo (quando mai “qua, così” è stato “libero, aperto e neutrale”? Osserva bene come sono già andate le “cose”:
dalla manifestazione di Internet, quali aziende si sono sviluppate oltremodo?
Ogni azienda che “prima” non esisteva nemmeno e tutte quelle che hanno beneficiato della “esigenza/dipendenza” Internet che, di conseguenza, non è mai stato “libero, aperto e neutrale. O, se meglio credi, lo è stato nella misura in cui lo è qualsiasi ambito “nuovo”, nella fase iniziale e di mezzo che “serve” per portare a maturazione il senso di ogni “novità” AntiSistemica. Vedi, a tal proposito, anche la “scoperta del Nuovo Mondo”)
un cambiamento significativo che finirà per condizionare i grandi gruppi tecnologici e quelli delle telecomunicazioni (non è un “condizionamento” per/di costoro. È, di più, la resa del loro lavoro sottotraccia. Ciò che esattamente si sono proposti di raggiungere. Il frutto della sinergia e strategia singolare e plurale, a questo livello del sottodominio)
con tre voti a favore e due contro, l'agenzia americana per le comunicazioni il 14 dicembre ha deciso di abolire le regole volute nel 2015 dall'allora presidente americano Barack Obama (alias, sono sufficienti tre voti su cinque, al fine di… andare a modificare la “tua” realtà manifesta. Cinque persone che possono essere ampiamente “raggiunte, congiunte e... fatte 'felici'”. Pochi “casi” tra la pluralità, che dipende da cosa/chi decideranno anche per ess3. Non c’è che dire: nella Nazione della democrazia, tutto ciò è molto pocodemocratico. Una Nazione “scoperta” da relativamente poco, che ha già assunto il controllo della situazione a livello globale. Quindi? Se fai “uno + uno” quanto fa? Perché fu deciso di “scoprire” anche quella parte di mondo? Se “ora” ha una simile potenza, il significato è quello di andare ad edificare, ad immagine e somiglianza, un luogo comune ampiamente adatto a/per sfruttare il resto del Pianeta. Un luogo “nuovo”, che è stato concepito e progettato appositamente per…)
perché AT&T e Comcast dovrebbero spendere miliardi di dollari per costruire e mantenere le reti se poi vengono usate liberamente da tutti? (le “reti” sono sempre state a pagamento. Che diamine vanno cianciando? Altrimenti, queste “realtà” sarebbero già fallite. Non credi? Semplicemente, stai per entrare nella fase successiva alla “scoperta del Nuovo Mondo Internet”. Ossia, la medesima “ricetta” già applicata a qualsiasi contesto se “qua, così”)
per loro, il mercato libero è la soluzione (certamente; per “loro… è la soluzione”. Per cosa? Per guadagnare di più e per funzionare meglio all’interno delle infrastrutture AntiSistemiche. Il “mercato libero” è una etichetta, una riformulazione, uno slogan, etc. ad hoc, al fine di non farti accorgere che di “liber3” non c’è assolutamente nulla)
se un'azienda non offre un servizio competitivo, il consumatore opterà per un'altra. Il problema sorge quando la scelta è limitata (il “problema” è proprio che “‘qua, così’… la scelta è limitata” alla proposta AntiSistemica. Il “problema” è che puoi solamentescegliere” all’interno di una “pista” disegnata proprio per auto contenere persino la “tua” immaginazione).

Questo è uno dei mondi elettronici di riserva, che collega la Net sfera alla realtà di base…
Senza un ordine proveniente da qualcuno con il gene terminale della Rete, Noi dell’Autorità non possiamo intraprendere alcuna azione”.
Blame!
Se (se) nemmeno “Noi dell’Autorità”, hanno/hai il controllo – decisionale (di fatto) – della “Rete (la forma sociale plurale)”, allora (allora)… “chi” ce l’ha
Fai “caso”:
questa “fantasia” assomiglia ad un'altra “fantasia”.
Quale? Quella che ritrovi (ricordi) sempre in questo Spazio (Potenziale) Solido:
il sistema operativo frattale espanso
che non decide di per sé
ma (ma)
ad “immagine e somiglianza
della grande concentrazione di massa, giurisdizionale a livello planetari3.


È la stessa “sostanza”. Ha lo stesso significato. 
Il simbolismo indica la medesima situazione di fondo
Gli automatismi funzionano e sono programmati per…
Se (se) “tu”, scambi gli automatismi per “Dio (Autorità)”, ad esempio, allora (allora) continua a sfuggirti “di mano” la situazione inerente alla ragione fondamentale “qua (così)”.
Qualcosa (qualcun3) che ha molta più possibilità di essere ritrovat3 (ricordat3), allorquando l3 prendi attentamente in considerazione (te ne accorgi e continui ad accorgerti).
Quando il tuo focus è sostanzialmente… (il) tuo e non “tuo”.





Quando poni attenzione a livello “formulare” frattale espans3, ti accorgi dello schema fisso (dima) – che è “fiss3” poiché lo “è” prima ancora, il Dominio (ed il potenziale frattale espanso) – e, da quel momento in poi, inizi ad osservarl3 ovunque (stai tranquill3, perché non si tratta di una “malattia” o di un fenomeno che la scienza deviata ha progettato appositamente per il tuo auto disinnesco “fai da te”).
"Riteniamo - hanno commentato da Ferrero - che offrire l'opportunità di un viaggio in meno alla settimana rappresenti senza dubbio un vantaggio per tutti:
in questi primi mesi sono già state risparmiate quasi 5.000 ore di viaggio…”…
Flessibilità, fiducia, autonomia, responsabilità e modernità:
sono le caratteristiche tipiche di questa forma di lavoro in cui crediamo…
Link 
Questa forma di lavoro…” è tutt3 fuorché “responsabile”. 
A meno che, non si tratt3 di… una responsabilità all’interno della prospettiva sotto (Dominio). 
Allora, sì che tutt3 ritorna. 
Ma (ma) deve essere sempre (sempre) chiara la distinzione tra ciò che è AntiSistema ed, all’opposto, Sistema (utopia = come dovrebbe essere). Ok
La regola aurea “è”
tutt3 ciò che risente di una qualsiasi prospettiva, “è” di parte (privat3), alias, è AntiSistemic3. 
Di converso, tutt3 ciò che ha caratteristica universale (ad angolo giro) è “Giustizia”
Persino il termine Sistema implica una sorta di “squadra che vince non si tocca (in senso AntiSistemico)”.
Per cui, è un termine ampiamente “intossicato ‘qua così’”, ed è meglio farne sinceramente a meno. 


I termini singolari, costituiscono dei fermo immagine, che hanno la potenzialità di auto bloccare la “tua lucidità mentale”.
Del resto, professioni come quelle dell’avvocatura ne hanno fatto il maggiore cavallo di battaglia. 
Qualcosa che riguarda anche, ad esempio, le professioni politiche, burocratiche, di marketing, psicologiche, religiose, scientifiche, etc. 
L’interfaccia comune del linguaggio è un altro tipo di “Rete”, nella quale auto decadi “da sempre ‘qua così’”.
"Una banca messa in sicurezzaAbbiamo posto le condizioni per tornare ad essere un player importante nel Paese".
Alessandro Falciai
Che cosa significa = status quo (la “sicurezza” non riguarda te, bensì, “te” e la Banca).
"Non si può firmare un accordo che denigra la qualità del grano italiano senza dire una parola sulle importazioni di un milione di tonnellate di grano dal Canada trattato in pre raccolta con glifosato, accusato di essere cancerogeno e per questo vietato in Italia…".
Roberto Moncalvo
Le “parole” sono portati e centrali, anche quando non si utilizzano se (se) sopra a tutt3 in una forma sociale che ricorre solarmente all’imbuto della infrastruttura del linguaggio.
Tendendo ad ignorare (dopo avere dimenticat3) la giurisdizione ed il senso (valore aggiunto, significato) della memoria ambientale frattale espansa…
Sei (nel) “qua (così)” e ti guardi bene dall'entrare nelle “fogne”
Eppure, sia in “Matrix” che in “Blame!”… è proprio quel “livello”, che assume portanza altra.
Ovvio, non si tratta delle “fogne cittadine”



Di più, è il “fuori” del livello cittadino, della Rete.
Il “segno” che esiste anche altr3, rispetto alla valenza “domestica” ed “extra domestica”. 
Il significato che qualsiasi esperienza fatta nella “tua” vita, AntiSistemica, è sempre e solo relativ3 ad un solo ed unico livello dell’esperienza. 
Il che non va tradotto in… “ascensione, fuga, etc.”. No
È sempre “qua” dove sei ma (ma) c’è ampia differenza col “qua (così)”. No
Arriva ad immaginarl3. 
Il potenziale ti può portare a manifestare il “qua (altresì)”
Immagina ed immaginal3, poiché è possibile.
Impossibile “è”, semmai, proseguire lungo la via “qua (così)” pensando che il “tuo” futuro possa essere “migliore (in termini ‘formulari’)”.
No.
Potrà anche essere cancellato il denaro ed il debito “qua (così)”, ma (ma) una volta che il Dominio “ti ha”, non ti molla più… perché l’esigenza “denaro” non è una esigenza del Dominio, bensì, del sotto (Dominio). 

Ossia, qualcosa di assolutamente “sacrificabile”, in quanto solamente interfaccia
Allora, aspettati altr3 nuov3 "Sant3".
Al Dominio interessa la sostanza:
lo status quo “qua”.
È il “qua” che intende controllare “a monte”. 
Ovvero, il “tuo” potenziale, in maniera tale che a prescindere da ciò che ti passa per la mente, il “qua” sia sempre e solamente coincidente con il progetto del Dominio che, dunque, ti può anche lasciare la “massima” libertà, senza per/con questo assolutamente perdere la propria grande concentrazione di massa planetaria “qua”.
Siamo riusciti ad arrivare sino all’ingresso della Autorità, ma poi siamo stati sorpresi dai meccanismi di difesa
Vi siete collegati. Se riesci ad accedere, puoi dare ordini alla città?
Certo…
Abbiamo creato la stessa capacità, in modo artificiale, per impedire alla città di…
Non vuoi anche tu riportare la città sotto al controllo umano?...
Alla fabbrica dell’automazione si può produrre qualsiasi cosa… anche delle scorte alimentari…
Abbiamo iniziato a cercare un punto dotato di una porta di collegamento
Quello che non capisco è perché l’uomo ci tenga tanto a comandare”.
Blame!
Non confondere i riflessi ambientali del Dominio, con quelli che riguardano te (al livello potenziale).
C’è una miscela di “è già success3” e di stat3 precedenti.
Di “ora” e di “prima”. 
Di spazio colmo di polarizzazione AntiSistemica, di potenziale di possibilità, di speranza, di luogo comune, etc.
In tutt3 ciò, va da sé che è facile auto disperdersi e continuare a rimanere in una simile condizione. Per cui, accorgiti e poi mantieniti fedele solamente a questa “traccia”, da espandere a livello frattale espanso e da irrobustire per mezzo dell’atteggiamento “formulare”
Cosa è “normale” per… te e per “te”?
Cina, eseguita condanna a morte di fronte a pubblico in uno stadio.
Migliaia di cittadini cinesi hanno assistito oggi in uno stadio nella provincia di Guangdong, nel sud della Cina, a un processo contro dieci imputati alla fine condannati a morte e giustiziati sul posto
Secondo le organizzazioni per i diritti dell'uomo, la Cina effettua più esecuzioni di ogni altro paese, ma Pechino non fornisce dati sull'applicazione della pena di morte, considerati un segreto di Stato.
Il pubblico era stato invitato la settimana scorsa dal tribunale della città di Lufeng ad assistere al "processo all'aria aperto allo stadio", ha riferito il giornale di stato Global Times…
Link 
Pechino non fornisce dati sull'applicazione della pena di morte, considerati un segreto di Stato (lo “vedi” in cosa consiste il “segreto di Stato”? È più facile, da questa evidenza, renderti conto che ti nascondono qualcosa per mantenere un certo vantaggio su di te).
Parole, opere e… “omissioni”.
Trump proibisce l'utilizzo di sette parole nei testi della sanità.
Donald Trump ha proibito alla massima autorità sanitaria statunitense, il Center for Disease Control and Prevention (Cdc), l’uso di sette parole e frasi.
Durante una riunione in merito alla stesura del bilancio del prossimo anno, è stato comunicato a una platea di funzionari della sanità e di scienziati che sono stati bandite alcune parole come “vulnerable, entitlement, diversity, transgender, fetus, evidence-based, science-based“, cioè “vulnerabile, diritto, diversità, transessuale, feto, basato sull’evidenza, basato sulla scienza”.
Al posto degli ultimi due ad esempio, l’amministrazione Trump ha consigliato di usare “basato sulla scienza in considerazione degli standard e dei desideri della comunità“, e per ogni termine è stata fornita una traduzione possibile.
La platea, secondo il Washington Post, è rimasta sbalordita, ed ha accusato il presidente Usa di voler sottomettere la scienza a questioni di opportunità politica e di mettere a rischio la salute pubblica, creando confusione tra la scienza e il dibattito politico.
Donald Trump più volte ha detto di considerare la scienza come una questione di opinione e non come una realtà oggettiva, basata sull’evidenza, a partire dalle considerazioni sul cambiamento climatico.
Link 
Sembra che Trump si difenda da una qualche forma di giustizia altra. La propria... coscienza?
basato sulla scienza in considerazione degli standard e dei desideri della comunità (comprendi il come “ti intortano”?)
voler sottomettere la scienza a questioni di opportunità politica e di mettere a rischio la salute pubblica, creando confusione tra la scienza e il dibattito politico (è ovvio che è così. La “confusione” sta funzionando molto bene, dalla prospettiva del sotto-Dominio)
Donald Trump più volte ha detto di considerare la scienza come una questione di opinione e non come una realtà oggettiva, basata sull’evidenza, a partire dalle considerazioni sul cambiamento climatico (ecco come “ragionano”. Te lo dicono e lo “certificano”. Te la fanno sotto al naso, ma… non te ne accorgi).
Del resto… è un tuo “desiderio”. Vero
Come l’ultimo desiderio del condannato a morte, che non si rifiuta mai.
Allora (dunque), se tale “ultimo” desiderio te lo devono proprio concedere, chiedi… “di resettare tutt3, dal momento di ‘è già success3’ in poi”.
“Fai… di credere nel tuo potenziale. È sol3 che… verità”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2206

6 commenti:

  1. Ciao Davide, sono Tiziano, ho letto solo oggi il bollettino di martedì, e che dire, oltre che sono più che lieto di aver potuto suggerire uno spunto di riflessione per la decodifica frattale espansa di SPS, soprattutto il bollettino di lunedì è stata una grande sorpresa per me, sia per il contenuto che per il fatto che l'ho percepito in modo molto personale.
    In effetti, guardare ed assistere alle “cose” di tutti i giorni a partire da un centro proprio di elaborazione (di cui SPS ne è, ormai, probabilmente l'aggancio ideale) è foriero di valore aggiunto da assimilare.
    In realtà è più un proiettare del valore aggiunto verso l'esterno, a partire da se stessi.
    Nella fattispecie del film in questione ho “apprezzato” particolarmente il modo usato per spiegare il senso della città, come una entità che, giunti a “quel punto” sembra andare “avanti” apparentemente per inerzia, a partire da un qualcosa, da un pulpito di cui nessuno ricorda più, se non con fare sbiadito.
    Un qualcosa di contorto e labirintico che si automanutiene, essendo sostenuta ed allo stesso tempo sfruttando tutta la stratificazione umana e in-umana in essa contenuta.
    Senza contare che è una situazione andata dipanandosi a partire dal fare e quindi da scelte umane.
    Interessante anche i gruppi umani dislocati qua e la il cui potere interiore personale si è trasformato in credo o culto verso qualcosa di esterno da deificare, da idolatrare, in quanto (si crede) inizio di una certa condizione, ma, invero, frutto di un limite della\nella memoria stessa imposto
    Qualcosa di..già successo e..non naturale.
    Grazie per avermi confermato (almeno così l'ho presa) che la parte dove uno dei personaggi incontra un'Autorità si possa intendere come la singolarità che si interfaccia con un intelligenza neutrale all'interno di uno spazio neutrale (Spazio sostanza e Genio frattale espanso o una sua app?) e che presiede alla concretizzazione della realtà esterna.
    Ma senza avere ancora maturato una capacità sufficente a determinare cambiamenti totali.
    Film a parte, pur considerando la quantità di elementi richiamante la grande storia da te decodificata in SPS, (dopotutto non è mica l'unico film che lo fà nonostante mi abbia ispirato parecchio) tutto ciò è proprio quello con cui abbiamo a che fare nella “nostra” realtà di riferimento.
    Certo, gli scenari distopici offrono una soluzione più diretta, se visti non solo nel senso di puro intrattenimento.
    Sai, in questo periodo noto come una continuità di senso di fondo, in me, meno frastagliata, meno interrotta, tra un giorno e l'altro, come se il reset che intercorre tra giorno/notte/giorno fosse meno netto, complice anche il ricordarmi più lucidamente il senso ma anche i dettagli dei bollettini in SPS.
    Sembro iniziare a contemplare in modo ragionevole (con questa mente di cui dispongo) come gli elementi, la forma e le caratteristiche delle strutture che compongono i vari regni minerale vegetale e animale siano in realtà il precipitato attuale e relativo a questa forma ambientale (a partire quindi da una determinata intenzione) di una entità o energia o entrambe avente il potenziale di manifestarsi sotto un eterogeneità potenziale pressochè infinita.
    Anche se non mi è abbastanza chiaro come tale scenario nativo (il qua) anche nella sua forma ad onda possa riassumersi in quanto tecnologia umana di atro livello.
    A tal proposito mi ha sempre molto aiutato il materiale di WingMakers, nel quale mi sono imbattutto tempo fa prima di avvicinarmi a SPS.
    Tu ne hai espanso molto il significato.

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    Risposte
    1. Wow Tiziano, grande apporto il tuo :)
      Ti ringrazio. Apri davvero il cuore. Concordo e comprendo. Sai, è un ottimo "spunto" per accorgersi che "si può... fare". Quando una persona (ad esempio, te) si manifesta come hai fatto tu, allora (allora) "tutt3 cambia". Immagina qualche decina di "noi". Immagina qualche centinai3. Immagina svariat3 milioni...

      Ricordi? E' (il) potenziale. Il potere d'incidere nella realtà manifesta "qua".
      La grande concentrazione di massa, giurisdizionale. Il Sistema operativo frattale espanso che "lavora (funziona)" in/per delegazione frattale espansa. Lo spazio sostanza. Le particelle fondamentali. L3 singolarità. La pluralità. Il Dominio e la dominante. Etc. Etc. Etc.
      L'esperimento...

      Prosegu3 dopo

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  2. Come vedi io non scendo mai ad argomentare i ritagli frattali ricavati dalla sempiterna attualità dei giorni nel qua, così, un po' perchè in molti ambiti non ne sono all'altezza, percepisco solo l'inganno, un po' perchè quello che potrei aggiungere non andrebbe tanto al di là di ovvie constatazioni, ma tantissime cose mi fanno davvero inorridire.
    Non so, non mi capacito o forse non voglio comprendere come certe persone possano davvero permetterlo e/o farlo.
    E' l'incanto, ma mi fa incazzare lo stesso. Tant'è, forse per ora è bene così.
    Comunque, secondo me SPS possiede il gene terminale alias originale della rete, privo di estensione fenotipo esteso Dominante.
    Si, questo è epico, forse la sto solo ricordando ma io parlo la tua lingua
    Ti voglio bene, davvero
    Tiziano

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    1. Bene. Hai aperto una "porta":

      - SPS possiede il gene terminale (originale) della rete...

      Grazie. Sai benissimo che viene condiviso. Vero?

      Non solo; è di ieri e oggi questa "scoperta":

      - se questo è errore e mi sarà provato, Io non ho mai scritto e nessuno ha mai amato… (William Shakespeare)

      Nel Bollettino di oggi (22 12 2017) ho sviluppato (ricordato il senso).
      Questa "massima" sarà il "manifesto" di questo Spazio (Potenziale) Solido, tanto è "valore universale" e potenziale.

      Caro Tiziano, è un onore. Ti voglio bene, anche io (come se fossimo allo specchio) :)
      Ti abbraccio fraternamente.
      A presto e... sincerità

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  3. Ciao Davide, si sono consapevole della disposizione di SPS alla condivisione, un atteggiamento di\in Comunione...qualcosa con un significato ben diverso dall'usuale attribuito al tal termine.
    In effetti immaginando di essere numericamente in molti nel manifestare un alto livello di coerenza d'intenzione la stessa sarebbe solo che riflessa dalla funzione frattale ambientale.
    In questo SPS è grande e forte catalizzatore...quindi forse, solo "tempo al tempo" Sarebbe bello smettere di sentirsi mosca bianca e ritrovarsi con la propria razza "d'appartenenza". Qualcosa a che fare con una "predisposizione" interna/interiore piuttosto che l'ennesima differenziazione esteriore.
    I tuoi bollettini sono un porto sicuro!
    Chissà quali saranno gli "sviluppi" di tutto questo, io ci sono!
    Bene, anche se é convenzione ti auguro buone feste.
    A risentirci, un grande abbraccio
    Tiziano

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    Risposte
    1. Caro Tiziano, bene. Allora, "ci siamo" :) La sintonia è "fine". Ineccepibile.
      Insieme, siamo un3...
      Contraccambio gli auguri. Grazie.
      Ti abbraccio. Sincerità

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