mercoledì 5 aprile 2017

Rammendo e rammento.



Sopra alle nubi, splende sempre il Sole.
Tutt3, “non solo ‘qua così’”, ha sempre un significatofondamentale – intercalato da/in un oceano di significati altri, “minori”; l’orientamento in questo insieme necessita, dunque, di una sorta di “bussola”. 
Qualcosa di agganciat3 ai “valori (guida)” di una singolarità. 
Qualcosa che, in una realtà manifesta “di tendenza (‘qua così’) già espansa e sviluppata (‘matura, orientata’)”, diventa – ancora (solamente) – ulteriore rafforzo per lo status quo auto ivi imperante.
Di conseguenza, nella “scatola guida” i valori incarnati non sono più quelli autenticamente auto esistenti “prima di…”.
Qualcosa (un in/certo tipo di “passato”) che non sembra nemmeno essere mai esistit3.
Sei in un desertico oceano interferente di informazione, capace di celarti (renderti dubbios3 e dimentic3) il significato fondamentale, auto impresso ovunque – anche – “qua, così”.
Immagina:
persino logicamente
in un ambiente gerarchico
come “è già diventato” il “qua, così”
cosa (chi) è rappresentato dappertutto?

Il potere fondamentale
Ma, in quale maniera avviene questa “riflessione”?
Attraverso un tipo di informazione, ambientale, indirett3.
Ossia, per mezzo di tutto ciò che – questo potere – emana, in termini di funzionalità sociale, globale.
Ad esempio, la legge, il tipo di “forma” sociale, la possibilità sostanziale di “scelta”, l’autenticità dei presupposti “moderni” che promettono la realizzazione concreta dei “valori più universali (che trovano sede ed albergano in ogni singolarità, perlomeno a livello di reale potenziale)”…

  
Anche se questo “potere”, strategicamente, preferisce “rimanere sempre più sganciato dalla propria ‘popolarità’ e, così, scompare persino dalla memoria massiva”, allo stesso tempo, il suo “potere” non segue la stessa tendenza
Anzi… aumenta sempre di più, in “leva wireless”, per delegazione dematerializzata dello stesso, in quelle “parti” che promettono di conseguirne lo stesso tipo di “spirito (portata convenzionale)”.
È, questa, la caratteristica del fondamento che guida la società, ormai, planetaria – anche se il “fondamento” non desidera affatto essere continuamente “replicat3” all’interno della propria “rigenerazione imperiale”. 
Qualcosa che “è”, dunque, un effetto, un’eco, informazione ambientale, memoria frattale espansa:
qualcosa che è “naturale” – sempre – anche “qua, così”.
Una funzione nativa, capace di andare Oltre Ogni Orizzonte, essendo “a monte del ‘a monte’”. Viva compresenza, in termini di “testimonianza, senso, guida, riferimento certo, nonché… valore universale…”.

  
Come avrai certamente “già” ricompreso, si tratta rispettivamente:
della ragione fondamentale, compresente, immanifesta, dominante
e
della caratteristica ambientale, infrastrutturale, memoria frattale espansa (simbolismo sostanziale…).
Due “forze” che sono ricollegabili, per valenza, effetto e coerenza, ma che non sono collegate nella più classica delle interpretazioni
Cioè:
due forze che non collaborano
due compresenze che appartengono a livelli diversi
due fulcri dalle pretese antipodali
due focus impressi nell'ambiente circostante, etc.

  
Dominante e memoria frattale espansa:
il “Diavolo e l’acqua santa”, tanto per citare famosi “passi” metaforici.
Tutt3, “anche ‘qua, così’”, riporta informazione fondamentale, alias, pre “momento di è già successo”:
relativa all’assoluto che ha “già” invaso, conquistato e posseduto, tutt3.
Per “contrasto”, puoi allora accorgerti, ricordare e “fare…”.

Osserva la forma simbolica sostanziale frattale espansa, ad esempio, di una chiave.
Com'è fatta? A cosa serve? A chi serve? Cosa rappresenta? Perché si è resa “utile ‘qua così’”? La costruisci tu? La compri? Dove la compri? Essa ha un “costo”. Perché?
Ogni chiave apre una sola serratura, oppure, le apre tutte se (se) le serrature hanno la stessa “orma (interna)”.
Ossia, se le serrature sono costruite tutte dalla stessa “mano”… per lo stesso scopo.

  
Rispondi a queste “domande”, ma… attraverso una configurazione/atteggiamento by la “formula”, e… la risultante che emergerà sarà sempre e solo “un3”. 
Il “perché (chi)” sarà sempre e solo la ragione fondamentale, dominante:
la mandataria della motivazione che forma la “calettatura” di ogni chiave/serratura “qua, così”
la capacità “a monte” di rinchiudere (e riaprire) tutt3 “qua, così”.
Qualcosa che, tuttavia, riporta informazione multipla, il segnale dentro al segnale.
Qualcosa che narra del segnale portante AntiSistemico (dominante) ed, allo stesso tempo, della valenza, della quintessenza, del valore, della storia, della portata, etc. della tua compresenza “qua, così”:
il significato, la metafora, il valore aggiunto
che ti permette sempre (sempre)
di poter (riuscire a)… ricordare
chi sei
il “è già successo”
la ragione fondamentale
l’origine, il momento, il punto… allorquando avvenne questa “decadenza”.

  
Sì. Infatti, il genere umano non si è più evoluto, da quell'istante “zero”. L’evoluzione si è tradotta in “sviluppo”. 
In espansione della dominante… Nella sua “economia”:
un diabolico intreccio di riflessi persistenti, seppure illusori (ossia… di parte).
Accorgiti e ricorda, a partire da… “tutt3”, se (se) pres3 in considerazione, lett3, decodificat3, etc. attraverso la lente/ottica by “guida formulare”. 
Non tanto perché la “formula” sia (è) assoluta, quanto perché… la “formula” contiene valori universali, depurati da ogni e qualsivoglia “interesse (altro)”.
Una macchina, programmata in un certo modo (ottica), “vede” tutt3 di conseguenza. Quale “guida” è stata già auto implementata nella “tua, macchina”? Come vedi il mondo emerso? Come ti sembra la manifestazione reale, che ti caratterizza?
Perché aumenta sempre il consumo di antidepressivi, globalmente?
Tieni conto che, anche, il cibo è un “antidepressivo”. Così come il gioco, il tifo, ogni credo, l’alcool, le droghe, le religioni, ogni appartenenza, la scienza e la cultura, etc.
Una perfetta "dottrina delle illusioni"...
Tutt3 “qua, così” è antidepressivo, nel senso che:
serve per tamponare la onnipresente depressione
cioè
l’effetto collaterale
di qualcosa (qualcun3) che (deve) esiste
in quanto ragione fondamentale per/a tutto questo.

  
Quando un “prepotente” ha la meglio sull'insieme, l’insieme (singolarità per singolarità) sviluppa “depressione”, invece di rammentare ed essere consapevole che “l’unione fa la forza”; le parti si deprimono sino all'annichilimento più totale, massimo (99% vs 1%, poiché le parti, comunque, esistono).
E... quando il prepotente ha “già” finito con la propria opera di “persuasione”, le parti decadute rimangono preda di/in qualcosa, che è qualcun3, dimenticandol3 tuttavia.
A quel “punto”, è la caratteristica ambientale infrastrutturale frattale espansa (memoria frattale espansa), che rimane come l'unico filo conduttore, capace di continuare l’opera di “rammendo”.


  
Così, come il “tuo” corpo si auto guarisce, ad esempio, attraverso il “solare” cicatrizzarsi delle ferite, allo stesso modo… la memoria frattale espansa “ricuce” parti di te, come giacenti sul fondo di un oceano che sembra solo un deserto.
Ella ha cura di te, anche se è informazione appartenente ad un “registro (per il funzionamento del sistema operativo frattale espanso)”. Anche se, di più, ella è una funzione “prevista”, ossia, “amic3”.
Abbi, allora, “cura di te”perché, in ogni “caso”, “stai a cuore a… qualcosa/qualcun3”.
Espandi, simbolicamente sostanzialmente frattalmente, il “simbolo” di Dio, il contenuto, l’informazione scaturente da questa “riflessione”:
vai Oltre Ogni Orizzonte
e
Dio
diventa “è”… quel filo conduttore capace di auto riportarti a/in te stess3.
Dal deserto, che è il fondo di un oceano.
La tua “profondità”.
La tua verticalità o “altezza”
Al di là di questa versione delle “cose e dello spazio/tempo”.
Prima dell’avvento dominante.
“Là” dove c’è/è “casa tua”, il tuo “tempio sacrosanto”.
Da dove parte il “segnale” che, come l’aiuto più insperato, poiché “già” dimenticato, sbuca nel mezzo della tempesta al fine di trarti d’impaccio ed indicarti (ricordarti) la “via”.
Come una “preghiera” di chi ti vuole bene e che ti attende, sapendo che così come sei “partit3”, allo stesso modo “ricorderai di ritornare”
“Sei attes3”. 
Una parte di te, testimonia che nulla è mai (mai) sperdut3.

  
Per fuga psicogena o dissociativa si intende un improvviso, inaspettato allontanamento dal proprio ambiente, con incapacità a ricordare il proprio passato, confusione riguardo alla propria identità e parziale o completa assunzione di una nuova personalità.
Si tratta di uno dei disturbi dissociativi inseriti all'interno del manuale diagnostico…
È un disturbo... che appare connesso ad esperienze traumatiche (disastri naturali, guerre, violenze sessuali e abusi ripetuti durante l'infanzia, etc.) che producono uno stato di coscienza alterato "dominato dalla volontà di sottrarsi al trauma e dimenticare"...
A volte può residuare amnesia per gli eventi traumatici che spesso precedono e sono, quindi, in stretta relazione con l'insorgenza del quadro clinico.
La dissociazione è definita come un'alterazione delle funzioni integrate di coscienza, identità, memoria, percezione del sé...
Tra i pionieri degli studi sull'argomento vanno ricordati certamente Charcot, che per primo riscontrò l'eziologia traumatica, oltre che epilettica o isterica, dei casi di fuga, e William James (1890), che descrisse il caso del reverendo Ansel Bourne, un pastore che si "risvegliò" in un'altra provincia in cui aveva assunto un nome diverso e gestiva un emporio, dopo uno stato di fuga durato due mesi.
È comunque a partire dalla pubblicazione della tesi di dottorato di Philippe Tissié nel 1887, che la fuga divenne una patologia diagnosticabile.
La tesi del dottor Tissié era centrata su Albert Dadas, uno dei primi casi di fugueur della letteratura scientifica, con le sue spedizioni a Vienna, a Mosca, a Costantinopoli.
"Viaggiava ossessivamente, straniato, spesso senza documenti d'identità e a volte senza identità, senza sapere chi fosse o perché viaggiasse, e a conoscenza solo della sua prossima tappa.
Al momento del 'ritorno' non aveva idea di dove era stato, ma sotto ipnosi riviveva fine settimana perduti, anni perduti"…
Link 
Auto ricordati di te.
È “ora”.
Quale funzione ha una “chiave”, entrando nella serratura già chiusa? Tu sei la... chiave (questa potenzialità sempre viva ed autentica)...
“Fai…”.

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2040



4 commenti:

  1. Ciao Davide :-)
    Bollettini davvero carichi di sostanza. Ogni giorno di più.

    L'altro giorno ho tentato di sottoporre SPS ad un amico. Uno che mi conosce anche molto bene. La sua reazione è stata, come mi aspettavo, di negazione e rimozione. Quasi di pietà nei miei confronti. Mi ha detto:"torna coi piedi per terra!".
    Che bel (non) paradosso, eh?
    Questo capita a fagiolo:
    "dominato dalla volontà di sottrarsi al trauma e dimenticare."

    C'è questo film in questi giorni "Ghost in the Shell" che sembra abbastanza centrale. È tratto da un manga, da cui, hanno attinto in molti, anche abbondantemente per Matrix.

    Oggi pensavo a come, la "civiltà", modifichi anche il sonno. Da piccolo dormì quando ne sentì necessità: mezz'ora qui, due ore là ecc. Mentre poi il lavoro, la scuola e lo stile di vita imposto, ti obbligano a dormire 8 ore tirate. Per un miglior reset. Oltretutto si dorme male a causa dello stress e di tutto il vissuto non metabolizzato. Basterebbero meno ore di sonno se di qualità. Stesso discorso per cibo e pasti a orari fissi. Ho ritrovato lo stesso pensiero in Castaneda e G.

    Fabio

    Solo quando smetti di fare puoi cominciare davvero a Fare.
    Solo quando smetti di voler essere puoi ritornare ad Essere.

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    1. Caro Fabio, la tua esperienza - riportata - è sempre molto significativa del tipo di feedback, che ricevo io e, soprattutto, che riceve lo status quo "qua, così". Quale? Quella della più che perfetta "normalità (nell'incanto)"...

      E' davvero pazzesco come questa "risposta collettiva (anche il nulla è un tipo di risposta)", non comprenda niente relativamente alla "semplificazione" che questo spazio (potenziale) rende accessibile. L'unica forma di spiegazione è proprio la compresenza della ragione fondamentale, immanifesta, dominante.

      Non trovi? Quindi, il feedback è molto ma molto preciso (esatto).

      Poi, ognun3 decodifica secondo "copione". Ma non io.

      Sì. Appena esce quel film, me lo vedo. E' molto profondo...

      Il ritmo del sonno è interferito, così come qualsiasi altro aspetto "qua, così". Fa parte del "menu" :)

      Purtroppo.

      Allora, Fabio... mi raccomando "rimani coi piedi per terra".

      A Filtro di Semplificazione attivo, non è poi così difficile...

      Grazie. Ti abbraccio.

      Serenità

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  2. Ciao Davide:-)
    Si, TROVO eccome.

    Curioso il collegamento che hi fatto con la chiave Bulgara. Che è la dominante che apre qualsivoglia serratura. Ma, allo stesso tempo, "dall'altro capo della corda" siamo Noi. In potenza. In Realtà.

    Coi Piedi per terra.
    Un abbraccio.

    Grazie

    Fabio

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"Fai..." un po' Te.